Giovedì 12 gennaio dalle ore 21, 00 a Nesso (Co),
presso la sala consiliare del Comune, via Pietro Binda 9 si presenterà il
lavoro di Pietro Berra edito da (iQdB Edizioni di Stefano Donno) dal titolo
“Ode al vento (Una historia de antípodas)”. Intervengono: Pietro Berra
(autore) e Stefano Donno (editore I Quaderni del Bardo, Lecce). Presenta: Laura
Garavaglia, presidente della Casa della poesia di Como. Letture di Pietro Berra
e Vito Trombetta (poeta e attore)
La sesta raccolta di poesie di Pietro Berra, con testo
a fronte in spagnolo a cura del poeta cileno Mario Castro e di Mirna Ortiz, è
un viaggio sentimentale, letterario e metaforico tra due paesi, l’Italia e il
Cile, lontani geograficamente, ma sorpredentemente vicini dal punto di vista
umano. Una ricerca di luoghi dell’anima, seguendo l’ispirazione dell’amore, dei
paesaggi, della poesia (di Pedro Salinas e Pablo Neruda, in particolare) e
degli emigranti del secolo scorso. “Ode al vento (Una historia de antípodas)”
(42 pagine, 7 euro) del comasco Pietro Berra, alla sua diciannovesima
pubblicazione in volume, la sesta in versi, propone un viaggio tra l’Italia e
il Cile, che combina sogno e realtà, richiami poetici (un’eco di Neruda è
presente, non a caso, fin dal titolo) e affettivi (la donna amata, che sulle
ali della poesia si è trasferita da Santiago al lago di Como), stagioni della
natura e della creatività umana, storie d’amore e di emigrazione. Il libro è
inserito nella collana di poesia delle edizione I Quaderni del Bardo Edizioni
curate da Stefano Donno, che puntano a recuperare il valore umano e sociale
della parola poetica, vivendo nel rapporto diretto tra l’autore e il suo
pubblico, fatto di incontri, più che di semplici presentazioni, anche a
domicilio. E da una serie di incontri è nato questo libro: in primis quello tra
Pietro Berra e Mirna Ortiz Lopez, che “Da opposti cieli guardavano / la stessa
luna di novembre. // Lui dalla terrazza sospesa / tra il castello del
Barbarossa / e le cime dei noci. / Lei sopra l’insegna del centro /commerciale
di Ñuñoa” e poi con il poeta cileno (che vive tra la Svezia e la Romania) Mario
Castro Navarrete, curatore della traduzione dei testi in castigliano con la
collaborazione della Ortiz Lopez. Anfitrione di questi incontri il grande poeta
spagnolo della generazione del ’27 Pedro Salinas (Mirna gli ha dedicato un
gruppo su Facebook, che è stato luogo di conoscenza prima di quelli materiali)
cui è dedicata l’epigrafe che apre il volumetto (“I cieli sono uguali /
guardarli ci avvicina”). Le poesie sono tutte inedite, tranne una: la già
citata “Luna di novembre”, che lo sorso settembre fu lanciata su piazza Duomo a
Milano, assieme ai testi di altri autori cileni e italiani, in uno dei
“Bombardeos de poemas” che il collettivo Los Casagrande sta organizzando da 15
anni nelle città che subirono ben altri bombardamenti durante le guerre. In
quell’occasione di realizzò il finale, in qualche modo profetico, della poesia:
“La notte che taglieranno il cielo / con un aereo per abbracciarsi / dall’altro
lato del sipario / alzate la testa ai sogni: / sul mondo pioveranno bombe / di
poesia”. Così come sono diventati materia e storia i versi della poesia che dà
il titolo al libro, simbolicamente riportati sul risvolto di copertina: “Vento
il mio cuore a forma di foglia / fallo volare fino alla casa / di Neruda, fa’
che si posi sul mosaico / del pavimento accanto ai miei piedi”. Un libro che è
testimonianza della forza vitale della parola poetica e invito a seguirla con
l’anima e anche con il corpo.
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