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mercoledì 28 dicembre 2016

Centauri. Alle radici della violenza maschile di Luigi Zoja (Bollati Boringhieri)



Le ragioni profonde di una storia senza fine: gli stupri collettivi. Branchi di maschi nella frenesia dello stupro collettivo: la predazione si ripete dai primordi della storia, attraversando immutata il processo di incivilimento, impennandosi nel cuore del Novecento e guadagnandosi ancora oggi grande spazio nelle cronache. Che si consumi come crimine di guerra, che collabori a finalità genocidarie, oppure si "normalizzi" in brutalità quotidiana in tempo di pace, vi agisce la stessa istintualità della barbarie più arcaica. È il cono d'ombra dell'identità maschile. Su di esso si concentra lo psicoanalista Luigi Zoja, internazionalmente noto per l'indagine sull'altra polarità maschile, quella del padre. La conciliazione di biologia e cultura, più fragile e instabile nell'uomo rispetto alla donna, è esposta da sempre a squilibri. I centauri del mito greco, esseri metà umani metà animali, ne rappresentano la forma estrema. La loro orda non conosce altro eros che l'ebbrezza orgiastica accompagnata dallo stupro, "incontrollabile come un pogrom". A differenza del violentatore singolo, il gruppo non ha coscienza di commettere un crimine. Del centaurismo come contagio psichico Zoja scandaglia i motivi e ripercorre le manifestazioni: dalla schiavitù sessuale delle donne native durante la colonizzazione dell'America Latina, all'epilogo senza onore della seconda guerra mondiale, agli stupri ritualizzati come "terapia" per le lesbiche (il jackrolling attuale in Sudafrica), fino alle condotte abusanti del 31 dicembre 2015 a Colonia.

iQdB Edizioni di Stefano Donno a "Le mani e l'ascolto", la rassegna al Fondo Verri Eventi a Lecce con Alceste Ayroldi che presenta Giuseppe Calogiuri e il suo “The Doors in direzione del prossimo whiskey bar”






















La casa editrice iQdB Edizioni di Stefano Donno in collaborazione con Acli Arte e Spettacolo Lecce sarà presente alla rassegna “Le Mani e l’Ascolto incontri tra parole e suoni” intorno al pianoforte ospite straordinario della saletta dell’Associazione Culturale Fondo Verri – Presidio del Libro di Lecce. Un appuntamento ormai consueto nel cartellone che l’Amministrazione Comunale di Lecce promuove per le festività del Natale e del Capodanno. Sarà presentato da Alceste Ayroldi (giornalista e critico musicale) il lavoro di Giuseppe Calogiuri  dal titolo “The Doors in direzione del prossimo whiskey bar”. La musica sarà quella di Mauro Tre.  29 dicembre 2016 ore 19,30 presso il Fondo Verri in via Santa Maria del Paradiso  a Lecce
 “Ci vuole coraggio. Sì, ci vuole molto coraggio nel chiedermi di scrivere una prefazione a un libro su di una band degli anni ’60. Perché, anche a voi che leggete, qual è il primo pensiero che vi viene in mente? Sicuramente uno di quegli insopportabili gruppi frikkettoni, hippie, pacifisti, lenti e insulsi sul modello di Mamas&Papas o Jefferson Airplane (ne sono certo). Per fortuna, anche in quegli anni terribili dal punto di vista musicale qualche luce affiorava nel buio. E, forse, una luce più di tutte, quella di The Doors! Ed è di questa luce che questo libro vi parla. Meglio, ve la racconta. E Giuseppe Calogiuri, conoscendo questa mia debolezza, ha saputo trovare lo strumento e il coraggio giusto. Ma, forse, è necessario andare per ordine… Il 4 gennaio 1967 The Doors pubblicano il loro primo album omonimo. Non siamo in un anno qualsiasi, quel 1967 segnerà la storia degli Stati Uniti, prima, e dell’intero mondo occidentale, poi. Già da qualche anno le forze armate di Washington combattono lontano da casa una guerra non ufficiale. Dall’inizio del suo mandato presidenziale, il “progressista” John F. Kennedy ha cominciato a prendere i ragazzi del suo paese per scaraventarli dall’altra parte del mondo. The Golden One (citando The Human League), figlio di una famiglia arricchitasi spropositatamente grazie al commercio illegale di alcol, ha precipitato gli Stati Uniti nel fango del Vietnam. Il suo successore, Lyndon B. Johnson, ha continuato il lavoro. Anzi, lo ha portato alle estreme conseguenze. Il 7 agosto 1964, il Congresso americano – approvando la H.J. Res. 1145 (conosciuta come la “Risoluzione del Tonchino”) – ha consegnato al Presidente un assegno in bianco per portare le truppe ovunque ritenesse necessario. È l’inizio della presidenza imperiale. E’ anche l’inizio, in pratica, della coscrizione obbligatoria per i giovani americani. Quella carne fresca serve. È indispensabile per combattere nelle paludi e nelle giungle del sud-est asiatico. Nel 1968, saranno ben 500.000 i soldati impiegati in Vietnam (con infiltrazioni anche in Cambogia e Laos per inseguire i charlie). In questo clima, le Università sono le istituzioni che, più di altre, risentono della guerra. I ragazzi che “vincono” alla perfida lotteria della coscrizione hanno solo tre scelte: 1) accettare l’arruolamento; 2) scappare, magari in Canada (come Jack Nicholson); oppure 3) scegliere la strada dell’obiezione di coscienza. La terza è una scelta difficile, ti mette fuori dalla società e, per questo, ci vuole un coraggio enorme. Un campione sportivo all’apice della carriera rifiuterà più volte l’arruolamento e il 20 giugno del 1967 sarà giudicato colpevole di tradimento. Quell’uomo era Muhammad Ali! Una nuova strada doveva essere trovata. E qui la musica sarà fondamentale come mezzo di aggregazione per tutti coloro i quali volevano fare qualcosa. Il 1967 regalerà alla costa occidentale degli Stati Uniti la Summer of Love e al Vecchio Continente la spinta alla rivolta studentesca, che in Europa inizierà nel maggio dell’anno dopo. La scintilla partita dall’Università di Berkeley, in California, diventerà fiamma viva in altri atenei, per trasformarsi in incendio a Parigi. Il Monterey Pop Festival del giugno 1967 sarà il pretesto che permetterà agli studenti di unirsi, confrontarsi e cogliere tutti i segnali che artisti come Jimi Hendrix o The Who sputavano dal palco. Segnali che, in un modo o in un altro, volevano dire rabbia. Beh, The Doors sono figli e, insieme, strumento di quella rabbia e di quella società americana che è confusa e terrorizzata dai suoi stessi leader. Una società che ha visto cadere i propri miti politici con l’assassinio di Kennedy, o quelli sportivi, con l’arresto di Ali, e che vede, continuamente, partire i propri ragazzi verso luoghi lontani e impronunziabili per tornare, poi, in casse avvolte dalla bandiera a stelle e strisce. Una generazione di giovani e adolescenti che si rifugia sempre più nelle droghe. Magari nuove droghe come l’LSD, che aprono nuove porte. E queste porte sono quelle già narrate da William Blake e che Jim Morrison, Ray Manzarek, Robby Krieger e John Densmore faranno proprie e attraverseranno con l’arroganza, l’incoscienza e la rabbia dell’età. Arroganza, incoscienza e rabbia che non si possono non condividere e abbracciare. Abbracciare anche da parte di chi, come me, è cresciuto con e nel punk, prima, e nella new wave, dopo. Un triade di valori e sentimenti che tutti insieme risiedono in quella prima prova discografica e che, qui, Giuseppe Calogiuri analizza e descrive con sapienza tecnica assolutamente invidiabile (almeno da parte di chi crede che conosciuti due accordi si possa e si debba formare una band!). Quello che avete tra le mani non è un ennesimo libretto sulla band di Los Angeles, no. Sono pagine che vi faranno fare un passo avanti sulla strada della conoscenza di un album fondamentale. Un disco con veri gioielli. E alcuni sono gioielli sfrenatamente gotici: come non citare la bellezza fulminante di The Crystal Ship. Pezzo che, per il chiaro riferimento a leggende celtiche, avrebbe sicuramente fatto innamorare i membri della Confraternita Pre-raffaellita di vittoriana memoria. Il dolore che trasuda freddo e umido da End of the Night o l’incestuoso sangue che sgorga da The End. Pezzo, quest’ultimo, che non può non ricordare In Cold Blood di Truman Capote e a causa del quale, soprattutto, sono certo, il Re Inchiostro Nick Cave avrebbe venduto l’anima per poter scrivere una murder ballad come quella. Insomma, ora basta, inutile aggiungere altro. Giuseppe Calogiuri vi ha invitato, vi ha aperto le porte e, come avrebbe cantato Ian Curtis: “This is the Way… step inside!” (Prefazione di Daniele De Luca)

Giuseppe Calogiuri (1978) è nato a Lecce e qui vive e lavora come avvocato specializzato in diritto d’autore e degli artisti. Alla professione affianca l’attività di chitarrista ed ha all’attivo un decennio di militanza nella prima tribute band salentina dei Doors, con la quale ha portato il sound della band di Los Angeles in giro per la Puglia. Giornalista e scrittore, tra i suoi lavori “Una buona giornata” (premio “Corto Testo”), “Tramontana” (Lupo Editore, 2012), “Cloro” (Lupo Editore, 2016).
iQdB edizioni di Stefano Donno  (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
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Cinema: addio a Carrie Fisher, la Principessa Leila di Star Wars

martedì 27 dicembre 2016

George Michael - I Want Your Sex (Stereo Version)

George Michael - Older

George Michael - Outside

George Michael - Freedom! '90

Catalogo iQdB Edizioni di Stefano Donno

Catalogo iQdB Edizioni di Stefano Donno

SLEEPLESS - IL GIUSTIZIERE | Trailer Italiano | Dal 26 gennaio al cinema

2016, un anno nero per il mondo dello spettacolo - review

Oceania - L'Oceano insiste - Clip dal film

Domani Daniela Palmieri e il suo “con tutto il cielo in gola” (iQdB Edizioni di Stefano Donno) a Castro con la Pro Loco al Castello Aragonese



“Con tutto il cielo in gola” di Daniela Palmieri  (iQdB Edizioni di Stefano Donno - collana Salento D’Esportazione) sarà presentato mercoledì 28 dicembre 2016  a Castro (Lecce), presso la Sala Conferenze del Castello Aragonese alle ore 18,00.  Presenterà l’autrice il Presidente della Pro Loco Castro Rita di Gianvittorio e interverrà l’editore Stefano Donno. L’evento è organizzato da Pro Loco Castro e Comune di Castro
“Con tutto il cielo in gola” di Daniela Palmieri edito da iQdB Edizioni di Stefano Donno è un romanzo sociale, ambientato nella contemporanea città di Lecce. L’autrice, con uno stile semplice e scorrevole, dal ritmo incalzante, racconta le vicende di confine della così nota “zona 167”. Con estrema sincerità Daniela dipinge i volti, le anime e i pensieri turbinosi dei vari personaggi, impegnati a superare le difficoltà che il destino ha posto sul loro cammino. Attorno ai protagonisti ruotano numerosi personaggi, la cui vita è scandita da gesti quotidiani, dagli stessi volti e luoghi in cui ritrovarsi, dalle stesse chiacchiere, dalla storia che sembra ripetersi uguale per tutti, fatta di sconfitte, di frustrazioni e fatica. Le loro vite girano su se stesse e si intrecciano con quelle di Antonio e Matilda. Il primo è un quarantenne deluso e sconfitto dalla vita. Era una “promessa”, avrebbe potuto fare grandi cose, ma, con la scomparsa del padre perde tutto: non solo l’affetto del genitore, ma persino se stesso, il proprio futuro e le speranze. Anche la morte prematura del padre di Matilda cambia completamente la vita della sedicenne. La madre, per pagare i creditori vende tutto, abbandona la casa e il lusso in cui vivevano e si trasferisce, con le due figlie e la nonna, in un quartiere che odora di disperazione e povertà. Uno spazio urbano dove ciascuno sembra condurre la propria esistenza incurante della sofferenza altrui, dove il grigio pervasivo sembra l’unico colore in grado di soffocare qualsiasi possibilità di slancio. Tutto questo fino a quando lo sfratto nudo e crudo di una famiglia in difficoltà “sveglia” gli abitanti della “167”,  e li porta fuori per strada a lottare per una causa. Certo, ciascuno per un motivo differente: chi per sentirsi parte di un qualcosa di grande, chi per farsi perdonare un omissione una negazione, chi per farsi notare dall’uomo di cui è segretamente innamorata, chi semplicemente perché non ha altro da fare. E allora per tutto il quartiere si sente una certa “aria di rivoluzione” …   da respirare a pieni polmoni senza se e senza ma!

 Daniela Palmieri è proprietaria dell’omonima libreria, una delle più antiche di Lecce. Ha scritto “Parole in prestito” per iQdB edizioni.

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Il mistero delle cose. Nove ritratti di artisti di Massimo Recalcati (Feltrinelli)



In questo libro Massimo Recalcati riprende dopo alcuni anni la sua riflessione sull'arte alla luce della psicoanalisi, muovendosi in direzione contraria rispetto al conformismo intellettuale che oggi vorrebbe sancire la morte irreversibile della pittura. Piuttosto, egli ci ricorda la grande scommessa che la ispira: è possibile raffigurare l'irraffigurabile, dare un'immagine all'inesprimibile, offrire un volto all'assoluto? È questo il compito della grande arte e il filo rosso che unisce i nove artisti italiani - Giorgio Morandi, Alberto Burri, Emilio Vedova, William Congdon, Giorgio Celiberti, Jannis Kounellis, Claudio Parmiggiani, Alessandro Papetti e Giovanni Frangi - di cui Recalcati propone un ritratto ricco di suggestioni: "Tutti questi autori sanno ancora far esistere il miracolo della pittura. Sono ancora all'altezza del compito di far esistere la pittura come apertura inaudita sull'invisibile, come invocazione e preghiera laica". L'opera d'arte ci sveglia dal sonno della realtà ordinaria e ci mette di fronte al "mistero delle cose". L'arte non è una fuga, né un rifugio dall'incandescenza e dall'eccesso del reale propri della vita e della morte, ma la possibilità di incontrarne l'alterità e di ricordarci che c'è più grazia in una bottiglia o in uno straccio che nel volto dei santi.

George Michael, parla il fidanzato: "L'ho trovato morto nel letto" - IlGiornale.it

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Cuccarini: "Heather fai pace con te stessa". E la Parisi risponde così

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venerdì 23 dicembre 2016

Stevie Wonder - Faith ft. Ariana Grande

Catalogo iQdB Edizioni di Stefano Donno

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Backstage Emanuela Postacchini per "One Hundred"

Alan Tudyk’s Diego Luna Impression - CONAN on TBS

Ufo e Vaticano. La Chiesa e la vita extraterrestre di Roberto Pinotti (Mondadori)



Il tema degli UFO e degli extraterrestri è sempre più di attualità e di interesse per il pubblico mondiale, ormai ben consapevole che le Autorità, a difesa dello status quo, volutamente ignorano o negano i fatti, temendo le reazioni delle masse di fronte alla realtà che non siamo soli nell'universo. Di più: da tempo immemorabile la Terra è visitata da intelligenze superiori ed estranee. Ma non è più possibile ingannare la gente. Chi lo ha compreso meglio dei timorosi contesti politici e dei loro enti di intelligence è la Chiesa, che dagli anni Cinquanta ha discretamente cominciato a preparare i fedeli a una nuova realtà teologica e storica. Questo libro lo documenta con rigore e precisione, indicando la via verso una Chiesa veramente cattolica e universale, fondata su concetti tradizionali perfettamente conciliabili sia con il Cristianesimo sia con la scienza d'avanguardia che guarda al futuro e oltre la Terra.


Power Rangers: ecco un nuovo trailer internazionale! - BadTaste.it

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Musica: Pooh, il 30/12 ultimo concerto in diretta al cinema - Spettacolo - Ansa.it

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Morta Franca Sozzani, l'addio della regina del fashion: "È una perdita incalcolabile" - Cronaca

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I prodotti qui in vendita sono reali, le nostre descrizioni sono un sogno

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