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giovedì 16 ottobre 2014
mercoledì 15 ottobre 2014
E’ morto Giovanni Reale, uno dei maggiori storici della filosofia antica
All’età di 83 anni
è morto il filosofo Giovanni Reale. I
suoi interessi scientifici hanno spaziato
lungo tutto l’arco del pensiero antico pagano e cristiano, e i suoi
contributi di maggior rilievo, tradotti in tutto il mondo, hanno toccato via
via Aristotele, Platone, Plotino, Socrate e Agostino, interpretati con approcci
di grande originalità. Tra le sue opere, che hanno accompagnato gli studi di
più generazione di liceali, “Il pensiero occidentale dalle origini ad oggi”
(prima edizione 1983, nuova edizione rivista e ampliata 2013, Editrice La
Scuola) scritto insieme a Dario Antiseri, in tre volumi dedicati all' età
antica e al Medioevo, moderna e contemporanea. Sempre con l’Editrice La Scuola
da ricordare i recenti “Salvare la scuola nell'era digitale” e “Invito al
pensiero antico” e le traduzioni dei dialoghi platonici, iniziate nel 1961 con
il Critone. ” Il Pensiero Occidentale” , familiare agli studenti italiani, è
stato tradotto anche in russo, spagnolo, portoghese, kazako, ed è attualmente
in corso di traduzione in lettone, cinese, urdu. Proprio In questi giorni
Giovanni Reale stava correggendo le bozze di “Cento anni di Filosofia. Da
Nietzsche ai nostri giorni” (scritto con Dario Antiseri): opera in due volumi
che l’Editrice La Scuola manderà in libreria
a Gennaio 2015. Ricordiamo l’excursus storico delle opere di Giovanni
Reale per Editrice La Scuola: “Critone” (1961), “Menone” (1962), “Il motore
immobile” (1963), “Eutifrone” (1964), “Teofrasto e la sua aporetica metafisica”
(1964), “Gorgia” (1966), “Protagora” (1969), “Fedone” (1970), “Questioni di
storiografia filosofica” (1974 e 1975), “Il pensiero occidentale dalle origini
ad oggi” (1983), “Filosofia e pedagogia dalle origini ad oggi” (1985 e 1986),
“La filosofia nel suo sviluppo storico” (1988), “Antologia filosofica” (1990),
“Antologia filosofica” (1990), “Storia della filosofia” (1997).
Raffaele Costantini con il suo Otto Minuti (Lupo editore) a Overeco Academy and Workshop
Overeco Academy and
Workshop e Arcadia Lecce organizzano l’incontro che avrà come protagonista il
libro dal titolo Otto minuti di Raffaele Costantini edito da Lupo Editore che
sarà presentato il 17 ottobre 2014 alle ore 17,30 presso Overeco Academy and
Workshop di Lecce in via Casetti 2. Dialogherá con l'autore l’artista Paola
Scialpi. E’ prevista una piccola degustazione offerta da Al Grappin ricchissimo
punto vendita di grappe a Lecce in via Monte San Michele 3
E' la storia, un
pezzetto di storia, di Lupabella, un piccolo paese alla periferia della via
lattea, in cui muove i primi passi Aster, un bambino di undici anni molto
diverso dai suoi coetanei: non tortura le lucertole, non incendia le code ai
gatti, non tira sassi alla finestra di Gigi Lo Scemo. Vive con sua madre mentre
suo padre, musicista giramondo, è sempre in un posto troppo lontano. D'estate
Aster trova divertente lavorare in una piccola falegnameria in cui Lucio, il
falegname più piccolo del mondo, gli insegna i rudimenti del mestiere. Con lui
trascorrerà del tempo a parlare della vita e della fine. “Sei preparato alla
fine del mondo?” gli aveva chiesto una volta, o “Perché i grandi complicano
sempre le cose?”. Lucio restava a fissare quella specie di Piccolo Principe
occhialuto e lentigginoso senza avere ragione del suo piccolo mistero. Intanto
a Lupabella arriva Telésia, la giovane professoressa di Tecnica artistica di
Aster. I due diventeranno amici ma qualcosa di più forte dell'amicizia nascerà
tra la donna e il bambino. Il tutto mentre a Lupabella arriva...la Fine, nella
forma di un enorme e misterioso tubero galleggiante nel cielo. Sospeso sulle
teste degli abitanti di Lupabella, scatena panico, curiosità e speranza. Per
alcuni personaggi vi sarà un “personale” Giudizio Universale che mostrerà una
faccia di Lupabella orribile e segreta. Se Aster sopravviverà all'imminente
apocalisse o se si trasformerà lui stesso in un'idea lo scoprirà il lettore
alle prese con un finale che, forse, non è altro che uno splendido inizio.
Raffaele Costantini
nasce a San Pietro Vernotico nel 1974 e, alla vigilia dei “quaranta” debutta
con “Otto Minuti”, opera prima edita al pubblico. Scrive da sempre per
raccontare se stesso e gli altri
attraverso uno sguardo sensibile, quasi puro, fanciullesco, sul pianeta uomo,
superando la forma del diario e approdando alla scrittura creativa dopo alcuni
scritti inediti per il teatro. Debutta infatti in teatro come autore e regista
nel febbraio 2014 con una divertentissima commedia originale dal titolo “Tutto
in ventiquattrore”. Creativo a trecentosessanta gradi, visita con originalità
il mondo delle arti, della musica, del fumetto e della scultura lignea
completamente a suo agio, costantemente alla ricerca di modi per esprimere il
suo personalissimo, e non più domestico, fuoco sacro.
Info Lupo editore
http://www.lupoeditore.it/lupo/
- Prov. Monteroni – Copertino / 73043 Copertino - Lecce (Italy)
Telefono: 0832.94951
martedì 14 ottobre 2014
“SAI COSA BOLLE IN PENTOLA? … IL GUSTO DELLA LETTURA TRA I FORNELLI!”
L’istrionico Angelo
Colelli (patron dell’Angels Ristorante di Lecce) si è fatto conoscere – come si
dice – nel giro della ristorazione e del gourmet pugliesi, per la sua “fucina
del gusto” che di recente ha riproposto una re/interpretazione della cucina salentina,
riuscendo a mantenere intatta la sua tradizione “povera” da un lato, e
dall’altro provando a realizzare nuovi piatti combinando odori, sapori,
suggestioni di una terra come il Salento che in fatto di gusto ne sa una più
del diavolo! La fantasia in fatto di intraprendenza a Colelli non manca, ed
ecco che dal suo “cilindro magico” fa nascere il progetto “SAI COSA BOLLE IN
PENTOLA? … IL GUSTO DELLA LETTURA TRA I FORNELLI!”. Ebbene lo chef salentino
proporrà nel menù ai suoi avventori e per un’intera settimana, accanto alle
prelibatezze che puntualmente mette in tavola, un consiglio letterario
pubblicato tra le novità di una casa editrice pugliese (Edizioni ADDA, BESA,
CACUCCI, BASTOGI, CAPONE, Edizioni DEL
ROSONE, EDIZIONI FAL VISION, Edizioni GELSOROSSO, KURUMUNY, Edizioni IL GRILLO,
LATERZA G. , LUPO, EDIZIONI MAMMEONLINE
, PENSA MULTIMEDIA, PROGEDIT, ROTAS, SCHENA , SECOP, STILO, TIRSOMEDIA) . Un
consiglio che condividerà poi sul suo blog e sulla sua pagina su Facebook.
“Penso che l’educarsi
al Bello, non passi solo attraverso le papille gustative, ma è tutto uno
splendido gioco di sensazioni che si mescolano in un’alchimia di piacere che va
dalle pietanze, alla vista di un bel quadro, di un tramonto e di un buon libro …
soprattutto poi se pubblicato da una casa editrice pugliese. Favorire lettura e
cultura lo si può fare anche attraverso piccoli gesti come questo! Buon
appetito e buona lettura!” (Angelo Colelli)
Angels Restaurant,
nasce dall’ambizione di Angelo Colelli, ristoratore d’esperienza che un pò per
gioco e un pò per scommessa nel 2009 decide di ridare nuova vita al ristorante
dell’Hotel Zenit puntando su qualità e cordialità. La creatività di Angelo,
permette di creare gustose pietanze della cucina tipica salentina e nazionale.
Angels Ristorante - Via Adriatica ang. Via Ferrando, 73100
Lecce
Il sito - http://www.angelsristorante.it/
Pagina Facebook - https://www.facebook.com/pages/Angels-Restaurant/146401138752684
lunedì 13 ottobre 2014
domenica 12 ottobre 2014
sabato 11 ottobre 2014
venerdì 10 ottobre 2014
Il Mondo al tempo della Bioeconomia di Stefano D'Almo
“E’ giunto il tempo di
cambiare, di rivolgerci a un modello di sviluppo competitivo che consenta ai
produttori di offrire il meglio al minor prezzo possibile introducendo
innovazioni che generano benefici molteplici, non solo maggiori profitti” .
Questo il pensiero di Gunter Pauli, fondatore della Blue Economy e uno dei guru
del nuovo pensiero economico mondiale, invitato dalle Nazioni Unite nel 1994 a
formulare ipotesi su nuovi modelli di business per il futuro. Ora, a distanza
di vent’anni è sempre più chiaro che si possono accrescere i redditi creando
nuovi posti di lavoro e restare ciononostante competitivi sui mercati globali.
La chiave per il successo è – secondo Pauli – evolvere da un core business
basato su una specifica competenza, ad una raggiera di attività capaci di
generare molteplici benefici per le attività imprenditoriali e la società.
E la Bioeconomia? Sarà meglio
mandare a memoria questa espressione perché, con ogni probabilità, diventerà un
termine “chiave” del nostro futuro. Ma cosa significa? Secondo la Commissione
europea la bioeconomia comprende la produzione di risorse biologiche
rinnovabili e la loro conversione in cibo, mangimi, prodotti a base biologica e
bioenergia. Pertanto include agricoltura, foreste, pesca, produzione di cibo e
di cellulosa per la carta, così come materie prime per l'industria chimica,
quella biotecnologica e dell'energia. I diversi settori della bioeconomia sono
caratterizzati da un forte potenziale innovativo e dall’utilizzo di una vasta
gamma di saperi scientifici (scienze della vita, agronomia, ecologia, scienza
dell’alimentazione e scienze sociali) e da tecnologie industriali e
combinatorie come le bio e le nano tecnologie, le tecnologie dell’informazione
(ICT) e quelle ingegneristiche, insieme alle competenze locali. Il tutto in
un’ottica sistemica fondata sulla forte integrazione dei vari soggetti
(imprese, centri di ricerca e università, ambiente e società), e qui sta la
grande novità e il suo reale valore aggiunto.
Di questi stimolanti temi si è
parlato l'8 e il 9 ottobre 2014 Torino, nel corso della Bioeconomy Stakeholder
Conference “To be 2014, From sectors to system, from concept to reality”,
organizzato dal Paese alla presidenza pro tempore dell’Unione Europeo, in
questo caso l’Italia, che fa seguito ai due incontri tenutisi a Copenhagen nel
2012 e a Dublino nel 2013. Apertura dei lavori affidata al Segretario di Stato
del MIUR, Gabriele Toccafondi e al Commissario UE alla Ricerca e Innovazione
Maire Geoghegan-Quinn. Tra i partecipanti, oltre allo stesso Gunter Pauli, rappresentanti
di associazioni di cittadini, manager di industrie biochimiche, di università
di tutto il mondo, tra cui ovviamente il Politecnico di Torino. Presenti,
inoltre, delegati di 34 Paesi diversi.
“Questa di Torino è la
manifestazione più importante a livello europeo” spiega il professor Fabio Fava, docente di Biotecnologie industriali all’Università di Bologna e Rappresentante
nazionale per la Bioeconomia nei comitati di Horizon 2020 della Commissione
Europea “ Vi si incontrano scienziati, rappresentanti dei governi europei
nazionali e locali, associazioni di consumatori, produttori di materiali. E’ un
momento molto importante per rafforzare la bioeconomia in Europa, un settore
che muove 2.000 miliardi di euro e dà lavoro a 22 milioni di addetti (dati
2012). La bioeconomia è parte della
Green economy. Essa, come detto poco più su, comprende un insieme articolato di
settori: agricoltura, produzione industriale, allevamento e acquacoltura,
alimentazione, silvicoltura, bioraffinerie (processo di biomasse per la
produzione di composti chimici e combustibili) ma anche sottoprodotti
agroalimentari come fonti supplementari di biomasse. E nel nostro Paese, terzo
in EU dopo Germania e Francia con un turn over di 133 miliardi di € l’anno e un
comparto agricolo che vale 28 miliardi di € e 600.000 posti di lavoro, ma dove
sono stati censiti 1,5 milioni di ettari di terra incolta, vi sarebbero considerevoli
margini di miglioramento. Il punto centrale è l’approccio sistemico, che consente
di capire i problemi dei singoli partner e lavorare affinché si integrino. A
tale scopo è indispensabile la comunicazione: con il pubblico, con i policy
makers e i responsabili delle politiche regionali. Vi sono ovviamente dei
problemi concettuali da risolvere insieme agli altri attori coinvolti come, ad
esempio, gli OGM, per fare luce sui quali la Commissione EU commissiona studi e
ricerche ormai da decenni. A tale fine in Italia, un paio d’anni fa, abbiamo
lanciato per iniziativa del MIUR, dei “cluster tecnologici” che si sono
rivelati molto efficaci, una palestra decisamente interessante per l’evoluzione
del pensiero scientifico, la precondizione affinché un approccio sistemico
possa esprimere tutte le sue virtualmente dirompenti potenzialità”. (nella foto il Dott. Fabio Fava)
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