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sabato 1 giugno 2013

Domani 2 giugno 2013 esce il nuovo lavoro di Massimo Donno intitolato “Amore e Marchette” per l’etichetta Ululati di Lupo editore.



Il 2 giugno 2013 esce il nuovo intrigante lavoro del giovane cantautore italiano Massimo Donno intitolato “Amore e Marchette” per l’etichetta Ululati di Lupo editore.
Il video “Amore e marchette” girato dal regista Gianni De Blasi è on-line su Youtube all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=1CsZ6yCPIe4


“Massimo Donno è un gatto che salta sui tetti della canzone d'autore italiana prendendosene la parte più nobile. Come un gatto ci fa le fusa, ci conquista per poi graffiarci quando meno ce lo aspettiamo. Come un prestigiatore muove le parole tra surrealismo e neorealismo. Ci concede una musica tra sogno e realtà. Il disco in ogni traccia è una capriola, una giostra un pugno e uno sberleffo un bacio e uno schiaffo. Cartina tornasole delle nostre vite imbarcate su fragili vascelli. Semantica del testo e sintassi musicale si armonizzano perfettamente nel suo creato di opposizioni binarie. Dalle quali scaturisce una bellisima opera, un'opera aperta. Un'opera che perdere è come fare peccato.” (Oliviero Malaspina)


disponibile su iTunes dal 2 giugno 2013

Info e contatti:

UFFICIO STAMPA OVERECOAGENZIA
booking@overeco.it


MASSIMO DONNO … DI VITA, DI PALCO E DI NOTE  - Inizia lo studio della chitarra a tredici anni, a Corigliano d’Otranto, in Salento. Parte dal Blues, Funky, Rock, ma nel corso degli anni si fa forte l’avvicinamento al genere cantautoriale italiano e non. Grazie ai cantautori si fa grande la passione per i suoni acustici, sia del jazz che della musica etnica. Questa passione è ulteriormente accresciuta dalla terra in cui Massimo nasce. La prossimità di quella fascia di Sud, alle tante sfumature ed anime della musica mediterranea, rende ovvia la prossimità dei musicisti alla musica tipica di queste zone e alle varie contaminazioni che questa negli anni ha subito. Intorno al 2000 – 2001 Massimo, insieme a Luca Barrotta e ad altri amici – musicisti, da vita al suo primo progetto di folk d’autore: Allegra brigata Bodhran. In questo ensemble vengono elaborati suoni tradizionali del sud Italia, dei Balcani, i ritmi tradizionali ebraici del klezmer, uniti ai testi di cui Massimo è l’autore. Allegra Brigata viaggia spesso, da Milano a Teramo, da Roma a Pescara, a Parma, Prato, Cremona, Bologna, fino alla semifinale del “premio de Andrè”, a Messina, grazie a due brani scritti e musicati da Massimo. In questi live spesso la band ha avuto il piacere di ospitare musicisti di tutto rispetto nell’ambito della musica popolare, da Guido Sodo a Maurizio Deho. Con Allegra Brigata Bodhran realizza tre lavori: “Memorie” (2001), “In cerca d’autore” (2003), “Demo” (2006). Diversi brani di Massimo inoltre faranno parte negli anni di varie compilation di musica etnica e word music: ad esempio un brano composto a quattro mani con Gianluca Milanese (flauto traverso) confluisce nel 2005 nella compilation “Musichetnia 2”, prodotto dalla RedLand di Bari. In questi anni va inoltre avanti l’attività didattica di Massimo: si trasferisce a Bologna, dove vive dal 2003 e studia con chitarristi del calibro di Romano Trevisani (chitarrista di Vasco Rossi, Dalla, Nannini,ecc.), Guido Sodo, con cui affronta un approccio centrato sulla musica popolare del sud Italia, Maurizio Geri (Riccardo Tesi, Banditaliana,ecc.) con cui approfondisce lo studio della musica Manouche, un genere di confine tra il jazz, la musica zingara, il Walzer musette francese. Ha studiato scrittura creativa con lo scrittore e critico Michelangelo Zizzi e lettura espressiva/dizione con Paolo Magagna al teatro dell’ascolto nell’anno 2010/2011. Si laurea in Sociologia nel 2008, presso l’ Alma Mater Studiorum – Università degli studi di Bologna. Parallelamente Massimo sviluppa un’altra sensibilità, parallela a quella delle piazze e dei centri in cui si esibisce, e cioè la passione per gli ambienti intimi e raccolti in cui incontrare il pubblico da vicino: scrive per teatro diversi copioni, facendoli interagire con musiche inedite e composizioni cantautorali di De Andrè, Bertoli, Guccini, ecc. Negli anni che vanno dal 2005 ad oggi, realizza diversi spettacoli: “Ti saluto dai paesi di domani …”  sulla vita di Fabrizio de Andrè; “A ruota libera” sull’arte come espressione dei cosiddetti diversi, per natura e per cultura; “Le Otto ore” ispirato alle musiche tradizionali di lavoro e immigrazione di tutta Italia; “Incanti di Tango” orientato alla reinterpretazione di musica cantautorale in chiave tango/jazz; “One hand Jack”, tratto da un monologo di Stefano Benni, con musiche di Fred Buscaglione; “Ognuno ha l’inverno che merita” in cui alla sua prosa intreccia composizioni cantate e strumentali inedite. Inoltre realizza, scrivendo i monologhi e arrangiando i brani di Fabrizio De Andrè, presso il Teatro dell’Ascolto di Bologna, una trilogia di spettacoli: “… e tutto ciò lo chiamavo luna”, ispirato all’album “La Buona Novella”; “Dall’inizio alla fune”, ispirato all’Album “non al denaro, non all’amore, né al cielo”; “L’uomo che imparò a volare”, ispirato a “Storia di un impiegato”. Negli anni inoltre Massimo è spesso ospite di progetti altrui, in cui opera da turnista: dalle performance popolari con i più grandi cultori della musica tradizionale salentina e non (Emanuela Gabrieli, Gianluca Milanese, Marcello Zappatore, Ovidio Venturoso, ecc.) alle pièce teatrali di vari registi in cui Massimo canta e suona la chitarra ( “Navigammo su fragili vascelli” , “stasera è più forte il dolore”, “Compagno cittadino …” di Alberto Minafra). Nel 2007 ha suonato circondato dalle coreografie del Maestro Tony Candeloro, uno dei più grandi rappresentati della danza contemporanea nel mondo. Nel 2009 collabora con l’attore Simone Franco per la realizzazione di uno spettacolo sulla musica e la letteratura argentina. Esperienza forte è anche l’incontro con Alberto Bertoli, figlio di Pierangelo Bertoli, incontro avvenuto nella casa del cantautore scomparso nel 2002. Nasce un’intensa amicizia e collaborazione tra i due: Alberto è spesso ospite negli spettacoli di Massimo e viceversa, dividendo il palco con artisti del calibro di Franco Mussida (Premiata Formeria Marconi), Luca Bonaffini, ecc. In uno di questi live conosce il compianto Andrea Parodi, con il quale avrebbe diviso il palco in un concerto troppo a ridosso della sua prematura scomparsa. La collaborazione porta Massimo ed Alberto, accompagnati sempre da Luca Barrotta  alla fisarmonica, ad esibirsi in festival e teatri, da Mantova a Firenze, fino alla provincia di Lecce. Nel 2010/2011 collabora con l’Osservatorio Astronomico di Bologna e l’Associazione per la Divulgazione delle Scienze Sofos, per la realizzazione dello spettacolo di osservazione astronomica/divulgazione scientifica dal titolo Racconti di cielo – Armonie tra mito e scienza. Porta attualmente in giro diverse performance live, dalla musica etnica, alla cantautoriale, allo swing, al tango, ecc. fino alle esperienze da solista accompagnato solo da chitarre e loop machine. Collabora come chitarrista con la cantante Afro – Brasiliana Nilza Costa e con il polistrumentista messicano Carlos la Bandera. Insieme al cantautore Gigi Marras, con cui collabora, guadagna la finale al premio Bindi 2011 e la finale al  Premio Musicultura 2012 (Ex Premio Città di Recanati), entrando nel cd ufficiale con i brani dei 16 finalisti. A giugno, con un suo brano “Amore e Marchette”, vince “Promo”, mini-concorso su Ciao Radio, radio Emiliana, ricevendo il maggior numero di voti. A luglio 2012 è stato finalista al Premio Bindi riscuotendo ottimi risultati di pubblico e critica. A settembre 2012 è stato finalista al Festival delle Arti di Bologna, contest organizzato da Andrea Mingardi. È stato finalista alla 14a edizione di Biella Festival Autori e Cantautori 2012, classificandosi tra i primi cinque. E' stato semifinalista al Tour Music Fest, il più grande festival europeo dedicato alla musica emergente, con la commissione artistica presieduta da Mogol. In Ottobre 2012 termina la registrazione del suo album solista in uscita nella primavera del 2013 per l’etichetta Ululati (Lupo Editore). Il Cd contiene numerose collaborazioni, da Maurizio Geri a Francesco del Prete, da Guido Sodo (Cantodiscanto) a Nilza Costa, Ovidio Venturoso e Giuseppe Spedicato (Bandadriatica), ecc.

MASSIMO DONNO IN PUNTA DI … PENNA -  Coltiva la primordiale passione per la scrittura. Nell’ottobre 2009 risulta tra gli autori scelti per il concorso indetto dal centro studi Kairos di Lecce che entreranno a far parte di un testo – raccolta delle opere vicine al tema della resistenza dal titolo “Lenti spiriti”. Il titolo dell’opera di Massimo è “Sogni al risveglio”, racconto metropolitano sulle forme di quotidiana ed individuale resistenza. Nel marzo del 2010 guadagna un secondo posto, con il racconto “Victor”, al concorso letterario “Lettere Matte – Scrittori per Talitha”, entrando così di diritto nel volume che comprenderà tutte le composizioni dei finalisti. Ad aprile 2010, con tre racconti “Pensieri macchiati di rosso”, “Victor”, “l’uomo che imparò a volare”, giunge tra i finalisti, guadagnando il titolo di “Segnalato” nel concorso letterario “La vita in prosa”. A settembre 2010 pubblica per l’Agenzia di Comunicazione IKOS di Bari un racconto nella raccolta di racconti “Cento storie per cento disegni” edito da Di Marsico.

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Il caso Krolevsky e il calcolo dell'inatteso . libreriamo.it - recensioni libri

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Libri e film italiani sbarcano a New York con ''Words on Screen. New Italian Literature into Film'' . libreriamo.it - recensioni libri

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Libri: '41 colpi', da Becco Giallo omaggio a poetica di Springsteen - Adnkronos Spettacolo

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venerdì 31 maggio 2013

Ghost In The Shell: Stand Alone Complex (Trailer)

"BEDDHRU LECCE STYLE" video ufficiale. feat. Paolo Perrone-Chevanton-par...



Cortometraggio scritto e diretto da Giampaolo Morelli Catalano per Fularino Production (Party Rock Salento), produttore Alessio Silvello, aiuto regia Stefano Pepe (ExpressionMovie), dirett. fotografia Giuseppe Moretti, montaggio The Studio Wave, collaborazione testi: Alessio Silvello, Giovanni De Stefano, con la partecipazione straordinaria di Paolo Perrone, Ernesto Javier Chevanton.
Ringraziamenti speciali: Quarta Caffè Spa, Amministrazione comunale di Lecce, Cin Cin Bar Lecce.
e Con: Francesca Colombo, Lucia Lorè, Natale Stefani, Sara Morello, Francesco Arditi di Castelvetere, Ciccio Bleizone e i "Salento Dragons", Frank Fava, Pasquale Zonno Cacudi Show, Serena D'amato, Eros Rollo ed Helios Team, Alby Hysa, Alessio Ogan Ascanio, Marco Perrucci, Francesco Garganese, Paolone e i suoi ragazzi, Sette di Sette bar Lecce, SalentoWebTv staff, Officine Cantelmo Staff, Rudy Spagnolo, Giulia Paladini, Serenella Martina, Antonella Rago, Francesca Rucco, Stefania Pulli, Giuseppe Conoci, Isabella Romano, Luigi Crilli Lezzi, Rebecca Carluccio, Antonella Cobuzzi, Eleonora Leone, Elena Cutrona, Francesca De Giorgi, Maria Francesca Colella, Giulia Inguscio, Massimo Puglielli, Federica Fontana, Marta Fontana, Lucia De Santis, Stefano Scrimieri.
Lesionati del Party rock Salento: RobyMic, Gabrielone, GabryGagu, Serena di Maggio, Andreina De Luca, Marcella Pantaleo, Roberto tutt'apposto, Lucia Calogiuri.
Operatore camera episodio Roma: Maxim Derevianko
Assistente alla regia: Matteo Ingrosso, Fonico Presa diretta: Maurizio Ferretti, Segretaria di Produzione: Genny Caricato, fotografi: Maia Angela Tondo, Michele Battista

https://www.facebook.com/pages/Party-... PAGINA UFFICIALE PARTY ROCK SALENTO

https://www.youtube.com/user/derevian... CANALE YOUTUBE DEL BRAVISSIMO REGISTA MAXIM DEREVIANKO, VISITATELO SEGUITELO SU FACE E LARGO AI GIOVANI...SEMPRE:)))

www.partyrocksalento.com
La canzone "BEDDHRU LECCE STYLE" (Morelli Catalano/Silvello/De Stefano)
è cantata da Giampaolo Morelli Catalano
il brano "Gangnam Style" e la versione instrumental sono proprietà di YG Entertainment

Immagina la gioia di Vittoria Coppola (Lupo editore) vince il Premio nazionale Il Tombolo di Cantù edizione 2013



Sabato 8 Giugno 2013, alle ore 18.30, presso la prestigiosa sede della Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù, nella Sala Zampese, “Immagina la gioia”, il romanzo di Vittoria Coppola edito da Lupo Editore, verrà premiato come primo classificato del Premio Letterario “Il Tombolo”, riservato alle opere edite di scrittrici.

Il Premio Letterario “Il Tombolo” è stato organizzato dalla Pro Cantù, in collaborazione con l'Associazione del Merletto e della Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù. Lo svolgimento della fase iniziale del premio, dal 25 marzo 2013 al 2 maggio 2013, è avvenuto su facebook, dove sulla pagina dedicata alla prima edizione del premio sono stati segnalati 38 romanzi di scrittrici italiane, dai quali, nella fase successiva alle votazioni, la giuria ha scelto tra le dodici opere finaliste.

“Immagina la gioia” (Lupo Editore), di Vittoria Coppola, è risultata essere l'opera vincitrice della Prima Edizione del Premio Letterario “Il Tombolo”. Si tratta del primo riconoscimento ufficiale ricevuto dal secondo romanzo di Vittoria Coppola, una soddisfazione che si accompagna a quella proveniente dal numeroso pubblico di lettori dell'autrice salentina, ancora impegnata nel tour di presentazioni del romanzo, iniziato nel novembre scorso. La giuria esaminatrice, presieduta dal Presidente del Premio Letterario, l'attore e regista Enrico Beruschi, ha assegnato il prestigioso premio, il resto della giuria era composto dalla dott. Ssa Katia Trinca (scrittrice e giornalista del Corriere di Como), dott. Ssa Angela Traversa (bibliotecaria), dott. Ssa Vanessa Galata (giornalista della redazione del Giornale di Cantù), dal professor Vincenzo Iaia (Dirigente Scolastico Cantù 3), prof. Michele Petrocelli (scrittore e esperto di comunicazione) e Agostino Picicco (giornalista e scrittore). Durante la serata di premiazione si esibità il cantautore Paolo Fan.

Info:

Ufficio Stampa OverecoAgenzia

Seconda edizione de "Festival della Letteratura" a Milano, dal 5 al 9 giugno - Affaritaliani.it

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Il sogno di Ezio Tarantelli che voleva lavoro per tutti. Il libro del figlio Luca Tarantelli - Italia in controluce

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martedì 28 maggio 2013

Veleno. La battaglia di una giovane donna nella città ostaggio dell'Ilva di Cristina Zagaria (Sperling & Kupfer). Intervento di Nunzio Festa



Il Primo Maggio 2013 in Italia è stato vissuto maggiormente da tre piazze: Roma, Napoli e Taranto; se a Roma è tutto come ogni anno e come da ogni anno a questa parte, Napoli è balzata alle cronache solamente per gli scontri fra operai e poliziotti, Taranto è stata la sopresa non-sorpesa: ma tenuta volutamente al margine della rappresentazione da comunicazione ufficiale: proprio per l'organizzazione veramente dal basso della giornata e la forza dimostrata dagli operai, specie dell'Ilva - che tra l'altro c'hanno accolto a braccia aperte e raccolto solidarietà a buone dosi; perché nella "città di ferro" (Arminio) è più lampante e adesso perfino testimoniata la lotta intestina e infinita tra diritti. Dove diritto a lavoro e diritto alla salute non camminano insieme. Anzi praticamente si confondono, quando non proprio scontrano apertamente, al posto storicamente occupato dal conflitto capitale-lavoro. E diversi libri da diversi anni stanno uscendo dal fuoco tarantino. Cristina Zagaria, nato proprio a Taranto e giornalista di Repubblica a Napoli, trentasettenne però già autrice d'altri importanti opere impregnate di realtà, è la firma del più recente romanzo ambientato nella polvere rossa e nella salute intossicata, "Veleno". Che quindi racconta "La battaglia di una giovane donna nella città ostaggio dell'Ilva" dei ricchissimi e dannati che mai saranno, Riva (adesso i giudici provano a bloccar loro averi per oltre 8 milioni d'euro: introvabili!). Abbiamo incontrato per la prima volta la scrittura impegnata di questa scrittrice nel 2006 ("Miserere. Vita e morte di Arminda Misere. Servitrice dello stato, Flaccovio Editore), e grazie alla sua accorata narrazione mai dimenticheremo la storia della direttrice di carceri Arminda Miserere. Oggi, invece, dopo altri omaggi che sono rivalutazione del sociale, l'autrice - che di sfuggita di persona abbiamo incontrato solamente una volta nella città dei Sassi - fa entrare in libreria una trasposizione letteraria delle vicende della farmacista tarantina Daniela Spera, donna e professionista impegnata nella lotta contro il mostro. Un romanzo costruito durante lo sviluppo dello stabilimento siderurgico, fino certamente al 14 marzo 2013. Ma sappiam bene quanto la Storia non finisca lì. Daniela, dunque, nel romanzo d'inchiesta Veleno è l'emblema delle vite che non si rassegnano al dominio dei mostri, del siderurgico e dei padroni che lo posseggono. Tornata da Parigi, trova una Taranto che non s'aspettava. E il dolore dei personaggi di Veleno si fa meno solitario dove Zagaria mette in sequela relazioni resi da discorsi diretti altamenti significativi, perché universali e 'territoriali'. Davvero i dati del male e dell'involuzione volute per Taranto e per i tarantini sono dettati senza che divengano tormentone da rivista scandalistica oppure da pagina riempita. Perché il romanzo civile di Cristina Zagaria, nonostante le appendici e il sangue di storie vere e dunque rintracciabili, di morti necessariamente rendicontate e quindi malattie che continua a crescer nello stomaco della comunità tarantina, è sviluppato in rapporti genitori-figli come operaio-operaio. Oltre dunque la sola e necessaria lotta. Ma l'immagine più bella ce l'hanno sicuramente offerta proprio i due volontari che durante il concerto tarantino mostravano copie del romanzo alla stregua di strumenti di battaglia. Che sapere è necessario. Conoscere, indispensabile. Il rosso polvere e il nero polvere sottili, altro patrimonio del massacro consumato su e dentro Taranto, la giovane giornalista e scrittrice Zagaria lo toglie dalle case della popolazione tarantina per farcelo sentire in ognuno dei nostri giorni. Zitti non si può stare. Fermi difficilmente si riuscirà a stare. Dagli spazi geografici più vicini e da quelli più lontani alla Taranto non vinta, è obbligatorio intanto ascoltare.

Libri, L' albero dei fiori viola - Cultura e Tendenze - ANSA.it

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Gavardo, torna lo scambio di libri gratuito - Valsabbia - Giornale di Brescia

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lunedì 27 maggio 2013

BIOTEK robot mech arms manga anime animation mecha

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La Stampa - In Texas la prima biblioteca pubblica “senza libri”, tutta digitale

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domenica 26 maggio 2013

#BEATANDBOOTY #NONSOLORAP by Warner - Hip Hop, Rap and more (playlist)

Post (Lupo editore) continua il suo tour in Italia. Il 27 maggio a Roma per “In Festa contro le mafie”



Post. 13 storie dopo l'89 che non sapevano di diventare mito”il libro uscito nello scorso mese di aprile per la casa editrice Lupo Editore, sta continuando ad attirare sulle sue pagine l'attenzione di molti lettori. Infatti, il 27 maggio alle ore 15.30 sarà la volta di Roma, dove verrà presentato nell'ambito dell'evento organizzato dall'associazione Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, In Festa contro le mafie, che si terrà presso l'Ex GIL, Largo Ascianghi 5.
Nello stesso giorno avverrà la Premiazione della IV Edizione del Premio "Pio La Torre" con successiva presentazione della nuova sezione "Enti locali" del Premio stesso. In tale occasione interverranno Franco La Torre (figlio di Pio La Torre) e Andrea Campinoti (Presidente di Avviso Pubblico), seguirà un aperitivo e uno spettacolo teatrale a cura di Massimo Melpignano e Antonio Cajelli e la presentazione del Dossier "Azzardopoli 2.0" a cura di Daniele Poto.
La festa proseguirà anche il giorno successivo, con un susseguirsi di parole, musica e arti per continuare questa pacifica, ma determinata lotta al crimine organizzato. Per il 28 maggio è infatti prevista la premiazione del concorso nazionale "Regoliamoci 2012-13. Dire, fare... GIOCARE!" con gli interventi di Luigi Ciotti, Maria Chiara Carrozza e Francesca Rispoli. Seguiranno le presentazioni del format "Incanto Civile" a cura di Alfonso De Pietro e del libro-cd "Musica contro le mafie" e la la Proiezione di "Munnizza" cortometraggio di Andrea Satta. La giornata si concluderà con il Concerto acustico dei "Tetes de Bois". Sarà, quindi, proprio "POST. 13 storie dopo l'89 che non sapevano di diventare mito" ad aprire, su espressa richiesta degli organizzatori, questi due giorni di festa, memoria e impegno civico. In perfetta sintonia con l'oggetto della manifestazione, del resto, una delle 13 storie scritte all'interno di POST è proprio quella di Don Luigi Ciotti, presidente di Libera e persona che per una generazione intera incarna a pieno i valori civili dell'impegno, della responsabilità, della voglia di fare insieme, della legalità.
POST si è posto come primo obiettivo quello di raccontare una generazione, scavando in quelle che possono essere le figure determinanti per la formazione della stessa. Don Luigi è l'unica figura ancora operante rispetto a quelle inserite all'interno del testo, ma non è un caso. Abbiamo voluto, sì raccontare una generazione, ma anche dare un mandato a quelle che riteniamo oggi le persone che possono accompagnare idee, obiettivi e azioni.

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Libri: Rosario Villari scopre manoscritti riforma napoletana del 1620 - Adnkronos Spettacolo

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