Cerca nel blog

martedì 28 maggio 2013

Veleno. La battaglia di una giovane donna nella città ostaggio dell'Ilva di Cristina Zagaria (Sperling & Kupfer). Intervento di Nunzio Festa



Il Primo Maggio 2013 in Italia è stato vissuto maggiormente da tre piazze: Roma, Napoli e Taranto; se a Roma è tutto come ogni anno e come da ogni anno a questa parte, Napoli è balzata alle cronache solamente per gli scontri fra operai e poliziotti, Taranto è stata la sopresa non-sorpesa: ma tenuta volutamente al margine della rappresentazione da comunicazione ufficiale: proprio per l'organizzazione veramente dal basso della giornata e la forza dimostrata dagli operai, specie dell'Ilva - che tra l'altro c'hanno accolto a braccia aperte e raccolto solidarietà a buone dosi; perché nella "città di ferro" (Arminio) è più lampante e adesso perfino testimoniata la lotta intestina e infinita tra diritti. Dove diritto a lavoro e diritto alla salute non camminano insieme. Anzi praticamente si confondono, quando non proprio scontrano apertamente, al posto storicamente occupato dal conflitto capitale-lavoro. E diversi libri da diversi anni stanno uscendo dal fuoco tarantino. Cristina Zagaria, nato proprio a Taranto e giornalista di Repubblica a Napoli, trentasettenne però già autrice d'altri importanti opere impregnate di realtà, è la firma del più recente romanzo ambientato nella polvere rossa e nella salute intossicata, "Veleno". Che quindi racconta "La battaglia di una giovane donna nella città ostaggio dell'Ilva" dei ricchissimi e dannati che mai saranno, Riva (adesso i giudici provano a bloccar loro averi per oltre 8 milioni d'euro: introvabili!). Abbiamo incontrato per la prima volta la scrittura impegnata di questa scrittrice nel 2006 ("Miserere. Vita e morte di Arminda Misere. Servitrice dello stato, Flaccovio Editore), e grazie alla sua accorata narrazione mai dimenticheremo la storia della direttrice di carceri Arminda Miserere. Oggi, invece, dopo altri omaggi che sono rivalutazione del sociale, l'autrice - che di sfuggita di persona abbiamo incontrato solamente una volta nella città dei Sassi - fa entrare in libreria una trasposizione letteraria delle vicende della farmacista tarantina Daniela Spera, donna e professionista impegnata nella lotta contro il mostro. Un romanzo costruito durante lo sviluppo dello stabilimento siderurgico, fino certamente al 14 marzo 2013. Ma sappiam bene quanto la Storia non finisca lì. Daniela, dunque, nel romanzo d'inchiesta Veleno è l'emblema delle vite che non si rassegnano al dominio dei mostri, del siderurgico e dei padroni che lo posseggono. Tornata da Parigi, trova una Taranto che non s'aspettava. E il dolore dei personaggi di Veleno si fa meno solitario dove Zagaria mette in sequela relazioni resi da discorsi diretti altamenti significativi, perché universali e 'territoriali'. Davvero i dati del male e dell'involuzione volute per Taranto e per i tarantini sono dettati senza che divengano tormentone da rivista scandalistica oppure da pagina riempita. Perché il romanzo civile di Cristina Zagaria, nonostante le appendici e il sangue di storie vere e dunque rintracciabili, di morti necessariamente rendicontate e quindi malattie che continua a crescer nello stomaco della comunità tarantina, è sviluppato in rapporti genitori-figli come operaio-operaio. Oltre dunque la sola e necessaria lotta. Ma l'immagine più bella ce l'hanno sicuramente offerta proprio i due volontari che durante il concerto tarantino mostravano copie del romanzo alla stregua di strumenti di battaglia. Che sapere è necessario. Conoscere, indispensabile. Il rosso polvere e il nero polvere sottili, altro patrimonio del massacro consumato su e dentro Taranto, la giovane giornalista e scrittrice Zagaria lo toglie dalle case della popolazione tarantina per farcelo sentire in ognuno dei nostri giorni. Zitti non si può stare. Fermi difficilmente si riuscirà a stare. Dagli spazi geografici più vicini e da quelli più lontani alla Taranto non vinta, è obbligatorio intanto ascoltare.

Libri, L' albero dei fiori viola - Cultura e Tendenze - ANSA.it

Libri, L' albero dei fiori viola - Cultura e Tendenze - ANSA.it

Gavardo, torna lo scambio di libri gratuito - Valsabbia - Giornale di Brescia

Gavardo, torna lo scambio di libri gratuito - Valsabbia - Giornale di Brescia

lunedì 27 maggio 2013

BIOTEK robot mech arms manga anime animation mecha

Bcomebook: libri d’artista per bambini di Bcomeblog | Com.Unità

Bcomebook: libri d’artista per bambini di Bcomeblog | Com.Unità

I libri dicono basta al femminicidio . libreriamo.it - recensioni libri

I libri dicono basta al femminicidio . libreriamo.it - recensioni libri

Il Maggio dei Libri: ecco gli appuntamenti in Campania | Napoli da Vivere

Il Maggio dei Libri: ecco gli appuntamenti in Campania | Napoli da Vivere

Libri da leggere 2013, "Le cronache di Aldimondo" di Recchimurzo - Cultura 2.0

Libri da leggere 2013, "Le cronache di Aldimondo" di Recchimurzo - Cultura 2.0

La Stampa - In Texas la prima biblioteca pubblica “senza libri”, tutta digitale

La Stampa - In Texas la prima biblioteca pubblica “senza libri”, tutta digitale

domenica 26 maggio 2013

#BEATANDBOOTY #NONSOLORAP by Warner - Hip Hop, Rap and more (playlist)

Post (Lupo editore) continua il suo tour in Italia. Il 27 maggio a Roma per “In Festa contro le mafie”



Post. 13 storie dopo l'89 che non sapevano di diventare mito”il libro uscito nello scorso mese di aprile per la casa editrice Lupo Editore, sta continuando ad attirare sulle sue pagine l'attenzione di molti lettori. Infatti, il 27 maggio alle ore 15.30 sarà la volta di Roma, dove verrà presentato nell'ambito dell'evento organizzato dall'associazione Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, In Festa contro le mafie, che si terrà presso l'Ex GIL, Largo Ascianghi 5.
Nello stesso giorno avverrà la Premiazione della IV Edizione del Premio "Pio La Torre" con successiva presentazione della nuova sezione "Enti locali" del Premio stesso. In tale occasione interverranno Franco La Torre (figlio di Pio La Torre) e Andrea Campinoti (Presidente di Avviso Pubblico), seguirà un aperitivo e uno spettacolo teatrale a cura di Massimo Melpignano e Antonio Cajelli e la presentazione del Dossier "Azzardopoli 2.0" a cura di Daniele Poto.
La festa proseguirà anche il giorno successivo, con un susseguirsi di parole, musica e arti per continuare questa pacifica, ma determinata lotta al crimine organizzato. Per il 28 maggio è infatti prevista la premiazione del concorso nazionale "Regoliamoci 2012-13. Dire, fare... GIOCARE!" con gli interventi di Luigi Ciotti, Maria Chiara Carrozza e Francesca Rispoli. Seguiranno le presentazioni del format "Incanto Civile" a cura di Alfonso De Pietro e del libro-cd "Musica contro le mafie" e la la Proiezione di "Munnizza" cortometraggio di Andrea Satta. La giornata si concluderà con il Concerto acustico dei "Tetes de Bois". Sarà, quindi, proprio "POST. 13 storie dopo l'89 che non sapevano di diventare mito" ad aprire, su espressa richiesta degli organizzatori, questi due giorni di festa, memoria e impegno civico. In perfetta sintonia con l'oggetto della manifestazione, del resto, una delle 13 storie scritte all'interno di POST è proprio quella di Don Luigi Ciotti, presidente di Libera e persona che per una generazione intera incarna a pieno i valori civili dell'impegno, della responsabilità, della voglia di fare insieme, della legalità.
POST si è posto come primo obiettivo quello di raccontare una generazione, scavando in quelle che possono essere le figure determinanti per la formazione della stessa. Don Luigi è l'unica figura ancora operante rispetto a quelle inserite all'interno del testo, ma non è un caso. Abbiamo voluto, sì raccontare una generazione, ma anche dare un mandato a quelle che riteniamo oggi le persone che possono accompagnare idee, obiettivi e azioni.

Ufficio Stampa OverecoAgenzia

Generazione Post
Paolo Paticchio cell.: 333-2259625

Paola Zannoner, ''Nei miei libri metto la dimensione avventurosa e fanciullesca che c'è in ognuno di noi'' . libreriamo.it - recensioni libri

Paola Zannoner, ''Nei miei libri metto la dimensione avventurosa e fanciullesca che c'è in ognuno di noi'' . libreriamo.it - recensioni libri

Libri: Rosario Villari scopre manoscritti riforma napoletana del 1620 - Adnkronos Spettacolo

Libri: Rosario Villari scopre manoscritti riforma napoletana del 1620 - Adnkronos Spettacolo

venerdì 24 maggio 2013

Le trasmissioni riprenderanno il più presto possibile


Jodie Marsh on her body building transformation

"IL SIGILLO DEL MARCHESE" di Giuseppe Pascali (Lupo Editore). Dal 5 giugno in libreria



La morte della ventottenne Beatrice d’Acquaviva d’Aragona – sposa di Francesco Castromediano e amatissima marchesa di Caballino – si abbatte sul feudo come una tragedia inaccettabile. Ma mentre la piccola corte salentina cade nella disperazione, c’è chi di quel lutto inatteso gioisce; don Pietro Altomonte, arrogante signorotto leccese, incarica i suoi “bravi” di recuperare i documenti che attestano i diritti dei Castromediano sui possedimenti caballinesi, per impadronirsene.

Il crudele Ferrando e Lupo, l’uomo dal fiuto infallibile e dal tormentato passato, corrompono, intimidiscono e giungono ad uccidere per scoprire il nascondiglio di quelle carte, ma senza esito, tanto più che il segreto di don Francesco è ben altro... Nell’arco di ventisei anni, da quei primi eventi fino alla morte di Francesco Castromediano, tra storia e leggenda il racconto scorre nelle vie del borgo di Caballino e nelle campagne circostanti, tra le mura del convento voluto dalla marchesa devota a san Domenico di Guzman e nella coscienza turbata del priore padre Bonaventura, inquieto depositario di segreti propri e altrui. Nel frattempo arriva il flagello della peste a ricordare agli uomini la loro fragilità, ma anche a pareggiare i conti.

E la memoria di un amore straordinario troverà i suoi testimoni.


Occhi, vedetela per l’ultima volta,
braccia, datele un ultimo abbraccio,
e labbra, voi, ingresso del respiro,
con un bacio candido stringete un patto
senza tempo con la morte che tutto porta via.

(William Shakespeare)


Giuseppe Pascali, nato a Lecce nel 1970, è laureato in Materie Letterarie all’Università degli Studi di Lecce. Giornalista, scrive per ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’ occupandosi di Cultura e Spettacoli. È direttore responsabile del quotidiano online ‘Salentoinlinea.it’. Ha realizzato numerosi servizi su lirica, musica sinfonica e bande musicali del Mezzogiorno d’Italia. Ha intervistato personaggi dello spettacolo tra cui Giancarlo Giannini, Katia Ricciarelli, Al Bano, Monica Guerritore, Margherita Buy, Sebastiano Somma ed Ennio Fantastichini e scrittori come Roberto Pazzi e Valerio Massimo Manfredi. Ha seguito seminari di approfondimento giornalistico con Duilio Giammaria, Antonio Caprarica (Rai 1), Piero Dorfles (Rai 3) e Salvo Sottile (Canale 5). È addetto stampa del Concorso Internazionale “Tito Schipa” per giovani cantanti lirici. Ha pubblicato con Capone Editore i saggi La banda di Lecce. Dal concerto cittadino alla Schipa-D’Ascoli” (2006), Bande di Puglia. Il teatro sotto le stelle (2008), Gli Spiziotti. Storia della banda dell’Ospizio Garibaldi di Lecce (2009). Nel 2011 ha pubblicato il romanzo Il maestro della banda (Edizioni Grifo), ristampato in seconda edizione nel 2013.

Illustrazione di copertina: Alex Konahin
Grafica: Paolo Guido

"IL SIGILLO DEL MARCHESE" di Giuseppe Pascali, Lupo Editore, 2013, 256 pagine, €16

Info:
www.lupoeditore.it
0832949510

Ritorno nelle borgate romane - Affaritaliani.it

Ritorno nelle borgate romane - Affaritaliani.it

Domani a Genova l'assegnazione del Premio Andersen ai migliori libri per ragazzi . libreriamo.it - recensioni libri

Domani a Genova l'assegnazione del Premio Andersen ai migliori libri per ragazzi . libreriamo.it - recensioni libri

Libri da leggere 2013, "Un covo di vipere" di Andrea Camilleri - Cultura 2.0

Libri da leggere 2013, "Un covo di vipere" di Andrea Camilleri - Cultura 2.0

Lo scaffale infinito. Un libro che celebra i libri - Formiche

Lo scaffale infinito. Un libro che celebra i libri - Formiche

Sassuolo, weekend culturale con i libri per bimbi e ragazzi - Cronaca - Gazzetta di Modena

Sassuolo, weekend culturale con i libri per bimbi e ragazzi - Cronaca - Gazzetta di Modena

giovedì 23 maggio 2013

La Stampa - “Amo chi legge… e gli regalo un libro”

La Stampa - “Amo chi legge… e gli regalo un libro”

… Perché raccontavano cose che gli altri libri non dicono …: La Voce della Russia

… Perché raccontavano cose che gli altri libri non dicono …: La Voce della Russia

La casa editrice salentina Kurumuny a Roma il 25 maggio per la rassegna “Culli soni e culli canti - Il Salento al Circolo Gianni Bosio”




Nell'ambito della rassegna “Culli soni e culli canti - Il Salento al Circolo Gianni Bosio” che si svolgerà a Roma dal 23 al 25 maggio 2013 presso il Circolo Gianni Bosio in Via di Sant'Ambrogio, 4, sabato 25 maggio dalle ore 18,00 si terrà la presentazione della collana della casa editrice Kurumuny “Voci, suoni ritmi della tradizione”. Saranno presentati gli ultimi lavori editi: Cici Cafaro, Io scrivo la realtà; Corimondo. La strina, suoni e canti di Corigliano d’Otranto; Salvatore De Renzi, Osservazioni sul tarantismo di Puglia. Interverranno Luigi Chiriatti e Sergio Torsello.
Una tre giorni dedicata al Salento (e non solo...) in uno dei luoghi storici della promozione delle musiche tradizionali nella Capitale. Sono previsti concerti, laboratori sugli strumenti, sulla danza e sul canto, presentazioni di libri, dibattiti, degustazioni di prodotti tipici.

Salvatore De Renzi, Osservazioni sul tarantismo di Puglia (a cura di Sergio Torsello) Kurumuny

Ristampa di uno dei testi più citati nella letteratura storica sul tarantismo, la prolusione letta da Salvatore De Renzi (1799-1872) nella seduta del 28 Luglio 1832 dell'Accademia medico-chirurgica napoletana. Con una prosa forbita ed elegante che si apre con un suggestivo quadro corografico della penisola salentina, il medico napoletano ne descrive la sintomatologia, la diagnosi, la terapia, raccogliendo e annotando importanti informazioni desunte dal suo dialogo con gli informatori locali. Cita due casi di tarantismo, avvenuti a Novoli (Le) uno dei quali particolarmente emblematico: quello di Concetta Scardìa morsa dalla tarantola ad appena tre mesi d'età e curata con il "suono consueto". Il testo del De Renzi, pubblicato nella collana Lo sguardo degli altri diretta da Sergio Torsello, è corredato da un saggio introduttivo del curatore e da due appendici: la prima riguardante le raffigurazioni della tarantola nate in ambito medico che proprio nell'Ottocento si fanno sempre più precise e minuziose; la seconda contenente una approfondita bibliografia degli scritti sul tarantismo apparsi nel XIX secolo ricca di più di cento titoli.

Cici Cafaro, Io scrivo la realtà (a cura di Eugenio Imbriani)  Kurumuny 

Una testimonianza preziosa, un lungo racconto in cui il flusso dei ricordi sembra riannodare le fila del rapporto tra passato e presente, tra memoria e appartenenza. Un’autobiografia che ci rivela una personalità emblematica e rappresentativa della cultura dell’area grica del Salento. Cici Cafaro è un uomo che sembra aver vissuto dieci vite in una: contadino, ambulante, poi emigrante e soldato, sempre cantastorie instancabile che conosce, come gli antichi aedi, il segreto del ritmo delle parole per incantare.

Corimondo LA STRINA SUONI E CANTI DI CORIGLIANO D'OTRANTO con le illustrazioni di Lucio Montinaro a cura di (Luigi Chiriatti, Michele Costa)

Riallacciare e ricostruire i fili di una memoria spezzata e umiliata anche solo limitatamente ai canti, racconti, biografie: un compito arduo e difficile da portare a termine. I protagonisti e i depositari di questa memoria erano restii al ricordo. La sola idea del ricordare modalità di vita, usi, costumi richiedeva un notevole sforzo di pazienza sia da parte loro che dei ricercatori. Andare in giro per i paesi a “ricercare e cercare” coloro che ricordavano, i grandi ‘alberi’ di cultura e di canto, richiedeva pazienza, calma e amore profondo per la conoscenza della memoria orale e delle storie delle nostre comunità. In questo contesto Corigliano d’Otranto non costituiva sicuramente un’eccezione. Questo contributo, che ci riporta al periodo aureo dell’indagine sul campo e della documentazione dei repertori tradizionali, è anche un lavoro che rende omaggio alle persone vive, agli ultimi epigoni di una civiltà linguistica, ai custodi delle modalità performative, delle tecniche strumentali e vocali, della memoria sonora (e non solo) della comunità di appartenenza.
Persone che normalmente non assurgono a protagonisti della ricerca etnomusicologica, relegati spesso nel ruolo di informatori o in quello ancora più angusto di depositari delle “sacre tavole” della tradizione. Il CD contiene un’antologia di 19 canti di cui 10 descrittivi, 4 balli, 3 canti di questua, 1 narrativo e 6 recitati raccolti in un’unica traccia. Il Cd “Corimondo – La Strina, suoni e canti di Corigliano d’Otranto” è promosso con il sostegno di PUGLIA SOUNDS - PO FESR PUGLIA 2007/2013 ASSE IV” ed è patrocinato dalla Povinicia di Lecce e dall’Istituto Diego Carpitella.

Info

0832801528
3299886391


Ufficio Stampa OverecoAgenzia

“Come fece come non fece” a Soleto (Lecce) il 26 maggio 2013




L’Associazione Francesco Attanasi Onlus con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Soleto,  l’Assessorato alla Cultura del Comune di Soleto presenta “I libri sbocciano in Maggio”, nell'ambito dell’iniziativa "Il Maggio dei Libri". Domenica 26 maggio 2013 alle 18,00 è prevista la mostra /installazione di favole "Come fece come non fece" presso l’Ex Ospedale Carrozzini in via Ospedale a Soleto

La mostra-installazione si ispira direttamente al libro di Luigi Chiriatti e Egidio Marullo, Come fece come non fece, una raccolta di favole registrate dalla viva voce degli anziani durante una ricerca più ampia sulla cultura orale salentina e trascritte con un linguaggio frutto di una combinazione degli elementi e degli schemi dell’espressività dialettale con la lingua italiana. Come fece come non fece è un libro con due anime perché è sì una raccolta di fiabe, ma anche di immagini, luoghi, atmosfere, suoni di paesi e città, voci di uomini e di animali, odori antichi di case umili o profumi esotici di sfarzosi castelli, di malìe e incantamenti alla controra. La mostra è pensata per quanti, piccoli o adulti, vogliano godere o riscoprire il piacere dell’ascolto, immersi in quest’atmosfera sognante e corposa; come accadeva in un tempo non troppo lontano, quando le fiabe erano narrate dagli anziani della comunità, intorno a un fuoco d’inverno o sui limitari delle porte d’estate e i bambini venivano intrattenuti e allo stesso tempo formati ai valori e alle regole del vivere sociale. Lettura di favole a cura di Anna Chiriatti. Rappresentazione grafica e delle favole e caratterizzazione dei personaggi a cura di Egidio Marullo.


Come fece come non fece di Luigi Chiriatti con le illustrazioni di Egidio Marullo (Kurumuny) Come fece come non fece è una raccolta di fiabe fatte di immagini, luoghi, atmosfere, suoni di paesi e città, voci di uomini e di animali, odori antichi di case umili o profumi esotici di sfarzosi castelli, di malìe e incantamenti alla controra. Immagini lontane, nel tempo e nello spazio, di principi e principesse che vivono e rivivono tra gli ulivi contorti e tra gli spinosi fichi d’India. Dietro ogni favola c’è il volto rugoso di un vecchio che fu bambino, la sua voce sfiatata e i gesti delle sue mani nodose che raccontano storie vere, camuffate da fiabe. Un libro attraverso cui i bambini possono apprendere gli strumenti per affrontare la vita, perché si narra di grandi difficoltà e pericoli da superare, di magie e incantesimi buoni e cattivi, di viaggi straordinari; ma Come fece come non fece è anche un libro per gli adulti che possono svegliare i ricordi custoditi in un angolo della memoria e ritrovare il tempo in cui furono bambini attraverso la fascinazione di un racconto. Le favole qui pubblicate fanno parte di un lavoro di ricerca e documentazione più ampio e complesso condotto dall’autore sulla cultura orale salentina. Le favole sono state registrate direttamente dalla viva voce dei narratori in dialetto salentino e sono state trascritte mediante una traduzione libera dove si combinano le immagini e i giri di frase più espressivi caratteristici della lingua dialettale con un impianto linguistico italiano, in questo modo la lingua è parte integrante del paesaggio perché contribuisce in modo determinante a identificare i luoghi in cui si svolgono le azioni e i personaggi stessi delle favole. Un libro attraverso cui i bambini possono apprendere gli strumenti per affrontare la vita, perché si narra di grandi difficoltà e pericoli da superare, di magie e incantesimi buoni e cattivi, di viaggi straordinari; ma Come fece come non fece è anche un libro per gli adulti che possono svegliare i ricordi custoditi in un angolo della memoria e ritrovare il tempo in cui furono bambini attraverso la fascinazione di un racconto. Le favole qui pubblicate fanno parte di un lavoro di ricerca e documentazione più ampio e complesso condotto dall’autore sulla cultura orale salentina. Le favole sono state registrate direttamente dalla viva voce dei narratori in dialetto salentino e sono state trascritte mediante una traduzione libera dove si combinano le immagini e i giri di frase più espressivi caratteristici della lingua dialettale con un impianto linguistico italiano, in questo modo la lingua è parte integrante del paesaggio perché contribuisce in modo determinante a identificare i luoghi in cui si svolgono le azioni e i personaggi stessi delle favole.


Info

0832801528
3299886391


Ufficio Stampa OverecoAgenzia

martedì 21 maggio 2013

Hotel camere di riflessione di Mino Pica (Lupo editore)




Un uomo si ferma davanti alla porta automatica, posa i bagagli per terra nell’attesa che si apra. Poi varca l’ingresso e con lo sguardo cerca di orientarsi per individuare la reception. Individuato il personale di ricevimento, che cordialmente lo attende con un sorriso, attraversa con un passo deciso la hall ed è lì, pronto a prendere possesso della sua camera, del suo spazio di isolamento, del suo angolo di separazione dal mondo e dalla confusione. Consegna il documento. Si prendono la sua identità. Gliela restituiranno alla fine del soggiorno. Ma quell’uomo non ne ha bisogno, perché in quell’hotel lui sta cercando di riappropriarsi proprio di se stesso. Hotel è la metafora dell’esistenza umana. Hotel è un viaggio dentro se stessi, alla ricerca di un recesso in cui possa albergare lo spirito umano che ha bisogno di ritrovare la sua essenza. Mino Pica ci porta in giro per il suo ostello e ci invita ad aprire le porte delle camere della sua anima. Ogni angolo della costruzione è uno spazio nuovo, una storia nuova, una riflessione. L’autore raccoglie il suo zibaldone di pensieri e li affida al viaggiatore, al portiere di notte, al cameriere del bar, alla guardarobiera e all’inserviente. Spaziando in tematiche differenti e disparate (il silenzio, la noia, la solitudine e la moltitudine, gli affanni, le illusioni, i doveri imposti dalla società, il tempo, le attese, le speranze, l’incalzare degli anni), Mino Pica si dimostra abile locandiere e cortese ospite che dona tutto se stesso a quanti hanno voglia di ascoltare la sua storia. Con una prosa spesso liricheggiante egli usa la parola per prospettare ai suoi clienti orizzonti di senso. Orizzonti che parlano dell’oggi, di ciò che siamo, di ciò che stiamo diventando, di ciò che saremo. Hotel diventa così un nome con una muta davanti, dove l’io, però, non può restare a lungo senza parole. Vi auguriamo un piacevole soggiorno.

Mino Pica nasce a Brindisi nel 1982. Nel 2005 si laurea in scienze della comunicazione e nel 2008 entra nell'ordine dei giornalisti pubblicisti. Collabora con il «Nuovo Quotidiano di Puglia» e con Puglia Tv. Nel 2008 pubblica il suo primo romanzo di narrativa, L'attesa dell'attesa. Colleziona diverse collaborazioni con giornali, riviste e tv, nel filo di un legame col giornalismo nato già nel 1995, in radio. Ascolta la musica a 360 gradi, da Ludovico Einaudi agli Slipknot e, oltre a sostenere le attività di diverse associazioni culturali, ha contribuito alla realizzazione di contesti musicali per band di un territorio a cui è profondamente legato. Mal digerisce la superficialità, i luoghi comuni e le ferme convinzioni. Ama il silenzio, la semplicità e lo spazio ed il tempo dedicato ai sensi.

LA FELTRINELLI POINT DI LECCE OSPITA ALESSANDRO LEOGRANDE E IL SUO LIBRO “FUMO SULLA CITTA'”(FANDANGO)





La Libreria “Feltrinelli Point” di Lecce accoglie il libro “Fumo sulla città” (Fandango) di Alessandro Leogrande (giornalista e già fregio di premi prestigiosi) che sarà presentato dal giornalista Massimo Melillo. Venerdì 24 maggio 2013, ore 19.30 - “Feltrinelli Point” - via Cavallotti 7/a - 73100 - LECCE


Uno straordinario reportage che mostra come Taranto sia stata il laboratorio di alcuni tra i fenomeni più devastanti della nostra contemporaneità: la politica televisiva, le emergenze rifiuti, la crisi dell’industria. Taranto è spesso al centro della cronaca nazionale, il simbolo profondo delle contraddizioni del Mezzogiorno d’Italia e delle sue sconfitte. La parabola di Cito, ex picchiatore fascista, telepredicatore, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa divenuto a furor di popolo sindaco dopo il crollo della Prima Repubblica, che anticipa per molti versi la stagione berlusconiana e la crisi ambientale, con i suoi numeri impietosi, l’altra faccia di un’idea di sviluppo, segnata dall’industrializzazione pesante ormai entrata in crisi. Città di vicoli, mare, gente proveniente da altre lande del Sud, città di fabbrica e di periferie, città di cattiva politica e di sogni di riscatto spesso abortiti, un mondo complesso che si lascia difficilmente afferrare.
Alessandro Leogrande ha osservato, scrutato, raccontato le viscere e i dilemmi della sua Taranto.
Un viaggio a tappe, che si concentra su alcuni momenti nevralgici degli ultimi vent’anni di vita cittadina, fino alla calda estate del 2012. Un reportage che narra senza sconti un pezzo di territorio italiano diventato lo specchio dell’intera Europa, di come in pieno ventunesimo secolo si lotta per coniugare salute e lavoro, la salvaguardia del territorio e una vita degna di essere vissuta per tutti.
Alessandro Leogrande ha scritto con rabbia e amore un libro che lascia il segno.
E allora quando ci si chiede in coro: ma come è possibile che la politica abbia permesso tutto questo, come è possibile che abbia permesso l’inquinamento, le morti per tumori, le polveri rosse sul quartiere Tamburi, questa disperazione, questi tassi di disoccupazione… quando ci si chiede tutto ciò, andrebbe ricordato che la politica è stata e continua a essere questa.

Alessandro Leogrande, nato a Taranto nel 1977, vive a Roma. È vicedirettore del mensile Lo straniero. Collabora con quotidiani e riviste. Tra i suoi libri: Uomini e caporali. Viaggio tra i nuovi schiavi nelle campagne del Sud (Mondadori 2008, con cui ha vinto il Premio Napoli-Libro dell’anno, il Premio Omegna, il Premio Sandro Onofri, il Premio Biblioteche di Roma), Le male vite. Storie di contrabbando e di multinazionali (Fandango 2010), Il naufragio. Morte nel Mediterraneo (Feltrinelli 2011, con cui ha vinto il Premio Ryszard Kapuściński e il Premio Paolo Volponi).
INFO

Feltrinelli Point - via Cavallotti 7/a - LECCE
tel. 0832/331999

www.lafeltrinelli.it


Ufficio Stampa OverecoAgenzia


Fucine Letterarie, in collaborazione con LietoColle Libri, il 25 e 26 Maggio 2013 presenta “A Sud del Sud dei Santi. Sinopsie, Immagini e Forme della Puglia Poetica. Cento anni di Storia Letteraria” a Martina Franca

Fucine Letterarie, in collaborazione con LietoColle Libri, col Patrocinio del Comune, sabato 25 e domenica 26 Maggio 2013, nell’ambito della manifestazione “Martina Franca nel Settecento”, presenta a Martina Franca “A Sud del Sud dei Santi. Sinopsie, Immagini e Forme della Puglia Poetica. Cento anni di Storia Letteraria” (LietoColle) a cura di Michelangelo Zizzi. Si tratta di lavoro massivo, che ha coinvolto una decina di critici e che gode della cura di Michelangelo Zizzi. L’opera, voluta da LietoColle Libri, massima espressione dell’editoria poetica nazionale, rappresenta il più completo organo di classificazione e conoscenza critica della poesia pugliese, che – per quanto obliata, spesso, dalla grande editoria italiana – ha costruito il midollo spinale delle cosiddette linee orfiche o borboniche contro le cosiddette lombarde o fiorentine. Il saggio rilancia integralmente la poesia meridionale all’interno di una dialettica storico-critica, che si è assopita dopo l’Unità d’Italia nel pretesto ideologico di una discrasia tra Sud e Nord. Le due giornate di studio/lavoro si articoleranno tra presentazione dell’opera, workshop poetico e lettura performativa. Durante il workshop  Michelangelo Camelliti, proprietario di LietoColle, sarà disponibile a eventuali contatti con autori meridionali al fine di far conoscere loro l’editoria poetica nazionale.

«A vedere quello che è accaduto a livello letterario negli ultimi cent’anni in Puglia, può dirsi che la poesia è il luogo di limite/trincea nel quale si erige una resistenza imperiale e sovrasignificante rispetto ad ogni luogo comune e ad ogni disfacimento culturale. È il luogo dove l’essenza orfico-pitagorica e il desiderio “amoroso” di essere si avvera come un miracolo contro ogni deriva della modernità», ha dichiarato Michelangelo Zizzi.


Programma

 Sabato 25 Maggio 2013:

Albergo Diffuso Rococò, via Ciaia n.18, Martina Franca

h.10.30-12.30 - Presentazione di “A Sud del Sud dei Santi. Sinopsie, Immagini e Forme della Puglia Poetica. Cento anni di Storia Letteraria” (LietoColle) a cura di Michelangelo Zizzi
h.16-18.30 - Workshop poetico Nelle foci di Orfeo


Ex ospedaletto (Casa Cappellari), Via Orfanelli, 19-22, Martina Franca

h.20.00-22.00 - Reading poetico. Leggeranno i poeti Lara Carrozzo, Vito D’Armento, Stelvio Di Spigno, Alfonso Guida, Giacomo Leronni, Gianni Mastromarini, Antonio Natile, Luigi Pignatelli, Anita Piscazzi, Carla Saracino, Vanni Schiavoni, Pasquale Vadalà


Domenica 26 Maggio 2013:

Albergo Diffuso Rococò, via Ciaia n.18, Martina Franca

h.10.30-12.30 - Presentazione di “A Sud del Sud dei Santi. Sinopsie, Immagini e Forme della Puglia Poetica. Cento anni di Storia Letteraria” (LietoColle) a cura di Michelangelo Zizzi

h.16-18.30 - Workshop poetico Della Linea Borbonica


Ex ospedaletto (Casa Cappellari), Via Orfanelli, 19-22, Martina Franca

h.20.00-22.00 - Reading poetico. Leggeranno i poeti Andrea Brioschi, Vittorino Curci, Florinda Fusco, Giuseppe Goffredo, Daniela Liviello, Pasquale Lucio Losavio, Enzo Mansueto, Gianpaolo Mastropasqua, Maria Grazia Palazzo, Pasquale Vitagliano



Info - Enrica Fallone

+39 3496712549

I prodotti qui in vendita sono reali, le nostre descrizioni sono un sogno

I prodotti qui in vendita sono per chi cerca di più della realtà

Cerca nel blog

Nightcrawler: Il Diavolo Blu degli X-Men

  PUBBLICITA' / ADVERTISING Chi non ha mai ammirato le acrobazie e il teleporto di Nightcrawler, il diavolo blu degli X-Men? Con la sua ...