I corpi sono continuazione della
disperazione, nell'ultimo romanzo di Cosimo Argentina. "Per sempre
carnivori", sintetizziamo senza paura di farci rider in faccia, è
Cappelli+Romani+Bukowski; ovvero un dolore=piacere. Lo spettacolo s'apre e si chiuse
su una (macabria da immagine) disfatta. Ma nella sua operazione di nascita
crescita e lancio verso la morte quindi s'ingozza delle disfatte dei suoi
teatranti. Il Polonia e gli altri suoi due soci insegnano per pochi danari
presso una scuoletta privata di terz'ordine della pugliese/tarantina Ginosa. E
qui un inciso: non scriviamo del libro solamente perché da vie paterne c'arrivò
sangue ginosino. Dicevamo, Polonia e gli altri due insegnanti si fanno
dell'insegnamento che gli rende poca grana, ma essenzialmente guardando al
dopo-lavoro. Dove strisciano tra un bar e la strada veloce pensando alle
diciassettenni che della loro mattinata severa han fatto parte. Alcol e
puttanate. Che sono raccontate da Argentina non solamente con brio, arguzia,
agilità talento. Effetti collaterali della disperazione detti con una
narrazione infuocata nell'accostamento alle prossimità del noir, epperò vissuti
dalla lingua di Cosimo Argentina. Fatte di quel timbro sbalordito e
costantemente intonato ai fatti perché sempre apparentemente disarmonico. Il
mondo della scuola di Per sempre carnivori è un surrogato della decadenza
dell'insegnamento cotto nell'assenza della Vocazione. Più pura, infatti, appare
la presenza imperiosa e assoluta nonostante tenuta falsamente in secondo piano
del padre del protagonista. I luoghi fanno, certo. Ché Argentina sentendo il
suo papà vedovo viaggiare in cerca di scuole da spiare di paese in paese della
provincia tarantina, si stacca dalla sua Taranto appunto per vivere momento per
momento e punto per punto, angolazione su angolazione le corsette del ginosino
insieme alla battute di caccia alla donna dell'istante da
"sbulinare". Il mare e le campagna guardano i tre guasconi. E gli
impertinenti dall'acqua salata e dalla sabbia piena di preservativi e 'sbobba'
di cane si fan zittamente struggere. Le dimensoni del romanzo che dice d'un
frammento di provincia italia, quindi in maniera emblematica, e non può esser
diversamente, di buona parte della provincia italica, spiegano l'umano che va
alla rovina. Oltre che la frantumazione, fino alla riduzione in poltiglia, di
molti valori che dovrebbero al contrario fortificarsi in settori fondamentali,
essenziali della società. Famiglia, scuola, amicizia. Tre casette che Cosimo
Argentina incendia. Grazie al lavoriò di personaggi che sono spaccati dalla
coscienza che gli urla dentro. Nel tempo libero, ammette poi lo scrittore, ci
si maschera per mascherare la scofitta. E non può esser che tutto finto,
dunque.
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martedì 12 marzo 2013
“Cose che chiedono l’anima”con Tommaso Ariemma il 13 marzo ai Teatini di Lecce
L'Associazione “Le Ali di Pandora”è lieta di invitarVi
mercoledì 13 marzo 2013 alle ore 18,30 presso il Complesso dei Teatini, Lecce,
nel contesto della mostra “Pandora, diritto di...condividere una visione
differente” all'incontro “Cose che chiedono l’anima”con Tommaso Ariemma (
docente di Estetica Accademia Belle Arti di Lecce). Scrive Ariemma: “La
bambola: un oggetto metafisico che misura le nostre possibilità e abbozza i
contorni del nostro mondo. Per questo motivo filosofi, pittori, scultori, romanzieri
e poeti hanno visto in essa una chiave per comprendere l’esistenza umana, fin
dal suo primo manifestarsi nel mondo. Il poeta Rilke, ad esempio, nel suo
celebre saggio dedicato alle bambole, scrive: «Noi ci orientavamo sulla
bambola. Per natura giaceva essa più in basso, così noi potevamo defluirle
intorno insensibilmente, raccoglierci in essa e, benché un po’ torbidi,
riconoscere in essa i nuovi contorni del mondo. Ma noi presto comprendemmo che
non potevamo farne una cosa o una creatura umana, e in simili momenti divenne
essa un ignoto per noi, e ogni senso confidente di cui l’avevamo riempita e
colma, ci divenne ignoto in lei». (…)
Le Ali di Pandora
Lecce - Info: 0832.391862- 339.56.07.242 –
pandoradirittodi@libero.it – www.lealidipandora.com
lunedì 11 marzo 2013
L’ETERNITÁ DELLA NOTTE Sherrilyn Kenyon (Fanucci). Traduzione di Alberto Cassani. In libreria dal 21 marzo
Finalmente in libreria il settimo
episodio della serie Dark Hunters che ha reso Serrilyn Kenyon un’autrice di
culto. Figlio di un senatore romano, a
soli ventidue anni Valerius Magno è diventato un potente generale. Da essere
umano ha condotto campagne in Grecia, Gallia e Britannia. Ma adesso è un
Cacciatore oscuro, e i suoi natali gli procurano l’odio e il rancore della
maggior parte dei colleghi, che fanno di tutto per tenerlo lontano da Kyrian,
Kell, Zarek e Zoe. La situazione è complicata, ma potrebbe peggiorare... Il
pericolo, questa volta, ha fattezze sexy e si chiama Tabitha Devereaux. Tabby
fa parte di una nuova generazione di Cacciatori che ha dimostrato il proprio
valore senza rinunciare alla propria anima, e ha il potere dell’intuizione.
Proprio per questo è l’unica che riesce ad avvertire le emozioni e la grande
solitudine di Val, a capire che il suo atteggiamento altezzoso è soltanto una
facciata, una difesa che ora Tabby intende abbattere... Ma non è il momento di
innamorarsi, una sanguinosa battaglia è appena cominciata e ben presto lei e
Valerius si troveranno a combattere fianco a fianco contro il demone più
pericoloso di tutti, capace di tornare dal regno dei morti e mettere fuori
combattimento persino il grande Acheron.
Sherrilyn Kenyon è un’autrice
ormai di culto in Germania, Inghilterra e Australia. Il suo sito internet
registra 120.000 contatti la settimana. Fanucci Editore ha già pubblicato Anche
i diavoli piangono, Infinity e i primi sei romanzi della serie dei Dark
Hunters: Fantasy Lover, Notte di piaceri, L’abbraccio della notte, Danza con il
diavolo, Il bacio della notte e Il gioco della notte.
“Tra epistemologia ed ermeneutica” di Francesco Crapanzano (Phasar Edizioni)
Una chiave di lettura
"diversa" della Scienza alla luce di una delle correnti più feconde
della Filosofia contemporanea: l’Ermeneutica. Attraverso un percorso
storico-teoretico, l’autore giunge alla conclusione paradossale di una
"dipendenza" dell’epistemologia dall’ermeneutica. Dipendenza da non
intendersi in chiave "determinista" ma come "interazione",
trascurata la quale si rischia di perdere quell’unità tra saperi necessaria
quanto la loro distinzione. Francesco Crapanzano è dottore di ricerca in Metodologie
della Filosofia presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Messina.
I suoi interessi si focalizzano su temi di Filosofia contemporanea, in
particolare sul rapporto tra Scienza e Filosofia. Ha in corso una ricerca sul
contributo di Jean Piaget alla svolta metodologica novecentesca dal
riduzionismo alla complessità.
"Tra epistemologia ed
ermeneutica" di Francesco Crapanzano (Phasar Edizioni)
"Tra epistemologia ed ermeneutica"
di Francesco Crapanzano (Phasar Edizioni)
2003, Prezzo: 9,00, ISBN:
88-87911-28-2, PAGINE: 154
Phasar Edizioni:
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Lo sviluppo sostenibile nei paesi emergenti, secondo Hindol Roy. Intervento di Vander Tumiatti*
A proposito di “Green Marketing In Emerging
Economies – An Indian Perspective: A research study based on Kolkata, one of
the most multi dimensionalì, multi cultural, representative city of India” by
Hindol Roy (LAP LAMBERT Academic Publishing).
Lo sviluppo sostenibile è la
forma di sviluppo che mira a un consumo eco/compatibile e ad una crescita
economica appropriata, cercando di proteggere e tutelare, come obiettivo
principale, l’ambiente. Il campo dello sviluppo sostenibile, come riportato nel
libro di Hindol Roy che prendiamo in considerazione in questa sede, può essere
concettualmente suddiviso in tre parti costituenti: sostenibilità ambientale,
sostenibilità economica e sostenibilità socio/politica. Consapevoli della
sempre più crescente preoccupazione dei cittadini nei confronti di un ambiente
di vita sano e le loro preferenze, nella vita di ogni giorno, di prodotti
rispettosi dell’ambiente, i “professionisti” del marketing si stanno sempre più
impegnando nella ricerca di soluzioni e strategie utili a garantire una
crescita sostenibile e ad applicare il concetto stesso di sostenibilità anche
alle scelte più difficoltose e delicate in ambito di “green energy”. E così, il
Green marketing è ormai diventata una delle strategie di mercato per il futuro,
un obiettivo assoluto da perseguire per il bene dell’umanità. Solo un decennio
fa, il termine “strategia di business verde” poteva coinvolgere emotivamente
solo sparute nicchie di mercato, difficili da tradurre in business e il cui
coinvolgimento avrebbe avuto costi elevatissimi per le aziende. Oggi, però, lo
scenario appare molto diverso. La maggior parte delle industrie ha compreso che,
comunque, buona parte dei consumatori è disposta ad acquistare prodotti ad un
costo magari un po’ più sostenuto, purché di alto profilo ecologico e
biologico. Fortunatamente, dunque, la percezione in tali ambiti sta cambiando e
finalmente il concetto stesso di “green marketing” sta assumendo sempre di più
una sua forma ben definita. È solo dagli anni novanta, infatti, che i
ricercatori hanno iniziato accademicamente ad analizzare i consumatori e il
loro atteggiamento nei confronti del settore del business verde e della
relativa commercializzazione di prodotti eco/biologici. Ma la maggior parte
degli studi sulla filosofia del green marketing, sul consumo e lo sviluppo
sostenibili sono realizzati in paesi sviluppati mentre permangono molte lacune
nell’analisi di contesti socio economici emergenti come, ad esempio, l’India. Questa
ricerca è un passo decisivo per colmare questa lacuna analitica. Il libro che
ho avuto il piacere di leggere in lingua originale “Green Marketing In Emerging
Economies – An Indian Perspective: A research study based on Kolkata, one of
the most multi dimensionali, multi cultural, representative city of India”, è
stato scritto da Hindol Roy e parla di questo e molto più. Negli intenti
dell’autore vi è l’individuazione di strade inesplorate nel green marketing e
nella realizzazione di prodotti eco/compatibili in un’economia in via di
sviluppo, con riferimento nello specifico all’India e, ancor più
specificatamente, ai consumatori reali di questi prodotti in un’area urbana
come Kolkata City. Lo sforzo concettuale dell’autore, nella stesura del testo,
si è concentrato principalmente nell’analisi dell’attuale gamma di prodotti
“green” presenti sul mercato indiano, con accenni anche ad altri mercati di
Paesi in via di sviluppo e alla fedeltà dei clienti per tali prodotti, senza
trascurare però alcuni dati significativi, ai fini della ricerca, come le loro
preferenze d’acquisto e l’attenzione al rapporto qualità prezzo.
Vander Tumiatti, Imprenditore e
Fondatore di Sea Marconi Technologies. Intervento apparso l’8 marzo 2013 sul
blog libri de La Repubblica Bari
domenica 10 marzo 2013
LE COLPE DELLA NOTTE Sherrilyn Kenyon (Leggereditore). Traduzione di Marilisa Pollastro. In libreria dal 21 marzo
Cosa succede quando la fiducia
incondizionata accordata ad Acheron, unico difensore del genere umano, viene
meno? Stryker, leader degli Spathi, un antico ordine di demoni guerrieri, sta
seminando il malcontento tra i Cacciatori oscuri del Mississippi. Questi
ultimi, contravvenendo al proprio codice morale, stanno nutrendosi di uomini e
hanno iniziato a collaborare con i demoni invece che combatterli. Acheron
decide di assegnare al suo braccio destro, Alexion, il compito di investigare,
giudicare e, se necessario, eliminare i ribelli: dieci giorni in tutto per
compiere sulla Terra una missione che si preannuncia più che ardua. Seppur
razionale, spietato, e abituato a prendere le distanze dalle proprie emozioni
dopo aver vissuto per secoli in totale isolamento, Alexion non potrà negare a
un vecchio amico, scoperto a capo dei ribelli, l’ultima possibilità di
redenzione. E che dire del fatale incontro con Danger, Cacciatrice oscura il
cui aiuto si rivelerà per lui indispensabile? Legati a doppio filo da un’irrefrenabile
attrazione, vittima e boia dovranno condividere i propri intenti, e infine, la
sorte.
Sherrilyn Kenyon è un’autrice
ormai di culto in Germania, Inghilterra e Australia. Il suo sito internet
registra 120.000 contatti la settimana. Fanucci Editore ha già pubblicato Anche
i diavoli piangono, Infinity e i primi sei romanzi della serie dei Dark
Hunters: Fantasy Lover, Notte di piaceri, L’abbraccio della notte, Danza con il
diavolo, Il bacio della notte, Il gioco della notte e L’eternità della notte.
Matisse a quattro zampe di Tiziana Cazzato (Lupo Editore) alla Feltrinelli Point di Lecce
La libreria “Feltrinelli point” di
Lecce è lieta di presentare al pubblico salentino il nuovo e divertente libro
di Tiziana Cazzato, “Matisse a quattro
zampe” (Lupo Editore) che sarà presentato dall’autrice del romanzo “La B capovolta” Sofia Schito (Lupo Editore).
L’appuntamento è dunque per lunedì 11
marzo 2013, ore 18,00 alla Feltrinelli Point di via Cavallotti 7/a a LECCE.
Cosa succede in una casa quando
arriva un cucciolo a portare scompiglio? Matisse ha un cuore d’oro, spirito
indipendente e tanto amor proprio, socievole, buongustaio, sicuro di sé, adora
la sua signora e si infila nella giornata della signorina Gambalunga
frequentando biblioteca e set teatrali,
da bravo curiosone qual’è. Un pò presuntuoso, sa di non essere certo un
cagnolino qualsiasi; chi lo ha conosciuto ne parla come di un piccolo angelo a
quattro zampe con la missione di riportare un sorriso dove c’è una lacrima: per
questo si è fatto giramondo. Questa è la sua storia come l’ha raccontata lui e
sembra una leggenda.
sabato 9 marzo 2013
Easy di Tammara Webber (Leggereditore). Traduzione di Marianna Cozzi. In libreria dal 14 marzo
Quando Jacqueline segue il fidanzato di lunga data al
college di sua scelta, l’ultima cosa che si aspetta è di venire lasciata
all’inizio del secondo anno, e di ritrovarsi single a frequentare un’università
statale invece di un conservatorio di musica, ignorata da quelli che credeva
essere suoi amici. Una sera, un membro della confraternita del suo ex la
aggredisce, ma un misterioso sconosciuto si trova proprio al posto giusto nel
momento giusto. Jacqueline vorrebbe solo dimenticare quella notte, ma il suo
salvatore, Lucas, si siede il giorno dopo nell’ultima fila della classe di
economia, e quando non è impegnato a disegnare la rapisce in un gioco di
sguardi. Attratta da Lucas ma spaventata dalle proprie paure, Jacqueline non sa
se può fidarsi di lui: vuole solo proteggerla e incoraggiarla? Lucas sembra
nascondere molti segreti... eppure solo insieme potranno combattere il dolore e
il senso di colpa, affrontare la verità e sperimentare l’inatteso potere
dell’amore.
Tammara Webber è stata consulente accademica, ha sposato il
suo ragazzo del liceo, ha tre figli e quattro gatti; insomma, una vita che è
già il lieto fine di una storia d’amore. Grazie al passaparola ha ottenuto uno
straordinario successo con questo romanzo che ha pubblicato a sue spese su
Amazon in formato e-book e che in pochi mesi ha scalato tutte le classifiche,
ottenendo addirittura un doppio contratto con la Penguin per l’edizione
cartacea.
Una raccolta di racconti al ritmo occulto dell’inconscio. Ecco “Dodici” di Paolo Merenda edito da Giovane Holden Edizioni
Dodici vicende narrate con
maestria da un esperto della penna. L’inconscio e l’animo umano sono al centro
della scrittura di Paolo Merenda ispirata dal fantastico, ma anche da atmosfere
esoteriche e misteriose. Segnata da sfumature tipiche del thriller questa
raccolta di racconti è essenziale quanto dirompente nello scardinare le
certezze del lettore e coraggiosa nell’affrontare temi scomodi. La psiche si
svela lungo i racconti per dare voce all’alter ego, volto oscuro dell’essere
umano.
“Dodici”: Una raccolta di
racconti in cui la parola si fa strumento in grado di scandire un tempo doppio,
quello della trama e quello dell’animo umano. Nell’arco di dodici ore, undici
narrazioni più una riflessione finale battono i rintocchi della scrittura
attraverso uno stile fluido e guizzante, dando vita a episodi talvolta
verosimili talaltra fantastici, sospesi tra atmosfere thriller ed esoteriche,
tra mistero e paranormale.
Con l’abilità di chi scrive anche
per mestiere, Paolo Merenda ordisce trame ben strutturate ma essenziali, che
non si perdono in inutili orpelli e colpiscono il lettore per le improvvise
svolte inaspettate, dirompenti e rivelatrici. Attraverso l’analisi della psiche
dei personaggi e una spiccata sensibilità verso le motivazioni inconsce alla
base delle azioni umane, l’Autore affronta con coraggio temi scomodi, svelando
la notte dell’uomo e i suoi fantasmi, il suo lato peggiore, l’alter ego che
spesso lo segue come un’ombra beffarda e maledetta.
Non resta che sedersi di fronte
al falò e cogliere l’invito di queste parole ammaliatrici. Incalza mezzanotte e
la fiamma danza sensuale: il silenzio è rotto dal primo racconto che vi ha già
conquistato.
Paolo Merenda nasce a Parete, in
provincia di Caserta, il 13 giugno 1979. Laureato in tecniche ortopediche, non
ama stare fermo e si divide con scarsi risultati (così afferma) tra il ruolo di
responsabile di produzione presso un’azienda ortopedica, il giornalismo e la
scrittura. È direttore di un mensile di medicina e, attraverso il proprio sito
web, si occupa di arte e recensioni. Suoi racconti sono comparsi su varie
riviste, tra cui la miscellanea della Società di Storia Patria, di cui è
riuscito a diventare socio nonostante, a suo dire, gli evidenti limiti mentali.
Prezzo di copertina: 14,00 euro
Distribuito da Cinquantuno.it
www.cinquantuno.it. I libri di Giovane Holden Edizioni sono in vendita nelle
librerie nazionali e on line all’indirizzo http://www.giovaneholden-shop.it/
Per informazioni:
Miranda Biondi - Mobile
3384207994 - E-mail ufficiostampa@giovaneholden.it
Claudia Aliperto – Mobile 333
2800364 – E-mail claudia.aliperto@giovaneholden.it
venerdì 8 marzo 2013
EMERGENCY SALENTO: SUITE SUI DIRITTI UMANI DI MASSIMO "MAX" MURA
L’AUTORE E
CHITARRISTA COMPOSITORE MASSIMO
“MAX” MURA DIRETTORE ARTISTICO DELLA COMPAGNIA MURA DI
FLAMENCO ANDALUSO E’ STATO INVITATO
DA EMERGENCY SALENTO
AD ESEGUIRE SABATO 9 MARZO
2013 ORE 19,45 DOPO LA PROIEZIONE DI
DOCUMENTARIO SUI DIRITTI UMANI
:” LIFE IN ITALY IS OK
EMERGENCY PROGRAMMA ITALIA” PRESSO LA CHIESA DI SAN SEBASTIANO
DI LECCE (FONDAZIONE PALMIERI), IN VICO
DEI SOTTERRANEI 23, LA SUA SUITE
SUI DIRITTI UMANI DAL TITOLO “ULTIMI” GIA’
ESEGUITA IN PRIMA ASSOLUTA ALL’OPEN SPACE DI LECCE IL 28.12.2012
Pazza di te Jennifer Crusie (Leggereditore). Traduzione di Valentina Pezzoni. In libreria dal 21 marzo
Cosa accade quando la tranquilla
e anonima esistenza di una donna viene letteralmente travolta dalla passione?
Razionale e affidabile, Quinn McKenzie ha sempre vissuto quella che lei
definisce una vita ‘incolore’, priva di emozioni forti, imprevisti o colpi di
testa. Insegna arte in un liceo, è circondata da amici e familiari che la amano
ed è fidanzata con Bill, l’allenatore praticamente perfetto della scuola...
insomma, una noia mortale da scuotere con qualche eccitante novità. Ma gli
imprevisti sono sempre dietro l’angolo, e tutto cambia quando Quinn adotta una
cagnolina abbandonata e inizia a guardare sotto una nuova luce un vecchio e
caro amico che non aveva mai considerato tanto sexy e affascinante. Si troverà
allora fare i conti con segreti, sabotaggi e sottili seduzioni... e con due
uomini totalmente pazzi di lei.
Jennifer Crusie ha scritto
quindici romanzi, tradotti in oltre venti Paesi. I suoi libri sono apparsi nelle classifiche di
New York Times, USA Today, Publishers Weekly, Wall Street Journal, Bookscan e
Barnes & Noble. Le sue storie esplorano in profondità l’universo
femminile, restituendoci una visione poliedrica delle donne d’oggi. Per
Leggereditore sono giù usciti Una scommessa per amore e Temptation.
giovedì 7 marzo 2013
mercoledì 6 marzo 2013
Nasce a Lecce Empire Consulting – business, legal, communications
Dipartimento per la
Consulenza
aziendale, fiscale,
tributaria ed IVA
La mission del Dipartimento per la Consulenza aziendale, fiscale, tributaria ed IVA - I nostri esperti
da molti anni affiancano le aziende nei periodi "più caldi" delle
dichiarazioni dei redditi. Siamo in grado di semplificare - per le imprese
nostre clienti - le modalità di approccio a ogni genere di operazioni fiscali e
tributarie. Siamo inoltre specializzati nella gestione dell'IVA per
le operazioni in ambito Ue e nei rapporti con l'estero. Comprendere i comportamenti delle aziende, analizzare i loro mercati e la loro concorrenza; incentivarne lo sviluppo; diffondere la cultura d’impresa; selezionare le risorse migliori; essere, di fatto, accanto ai nostri clienti dei veri e propri
co-imprenditori, richiede un costante impegno nella ricerca e nello studio di metodologie innovative. Il nostro Dipartimento per la Consulenza aziendale, fiscale, tributaria ed IVA dedica con entusiasmo ogni risorsa a queste attività, perché capire l’ambiente e le esigenze dei nostri clienti significa poter affrontare le sfide del futuro con la tranquillità di coloro che conoscono i mezzi per
vincerle.
le operazioni in ambito Ue e nei rapporti con l'estero. Comprendere i comportamenti delle aziende, analizzare i loro mercati e la loro concorrenza; incentivarne lo sviluppo; diffondere la cultura d’impresa; selezionare le risorse migliori; essere, di fatto, accanto ai nostri clienti dei veri e propri
co-imprenditori, richiede un costante impegno nella ricerca e nello studio di metodologie innovative. Il nostro Dipartimento per la Consulenza aziendale, fiscale, tributaria ed IVA dedica con entusiasmo ogni risorsa a queste attività, perché capire l’ambiente e le esigenze dei nostri clienti significa poter affrontare le sfide del futuro con la tranquillità di coloro che conoscono i mezzi per
vincerle.
Servizi del Dipartimento per la Consulenza aziendale, fiscale, tributaria ed IVA
• STUDIO FATTIBILITÀ •
ANALISI E SCELTA TIPOLOGIA DI IMPRESA • DITTE
INDIVIDUALI • SOCIETÀ SEMPLICI • SOCIETÀ DI PERSONE • SOCIETÀ DI CAPITALI
• COOPERATIVE
INDIVIDUALI • SOCIETÀ SEMPLICI • SOCIETÀ DI PERSONE • SOCIETÀ DI CAPITALI
• COOPERATIVE
"Consulenza Direzionale"
La consulenza direzionale aiuta a prendere le decisioni più importanti per la
vita dell’azienda in modo corretto utilizzando le tecniche della Direzione
Strategica.
"Strategia impresa supporto
e sviluppo aziendale". L’azione viene sviluppata sia nelle fasi iniziali
dell’attività d’impresa che nelle fasi di consolidamento competitivo.
"Consulenza nella delocalizzazione di Strutture Produttive e
Commerciali all’ estero” Consulenza e assistenza alle imprese nel
costituire società, branche filiali all’estero, anche con progettazione di reti
in Franchising per lo sviluppo dei loro prodotti e servizi.
"Business Information" - Per informazioni aziendali noi
intendiamo tutte quelle informazioni utili al vertice aziendale ma anche alle
singole direzioni (commerciale, marketing, finanza e controllo, risorse umane,
produzione, ecc.). "Partnerships e Networking" - Ricerca e
identificazione dei partners. Attivazione rete contatti locali.
Dipartimento legale
Il Dipartimento Legale è
organizzato per fornire assistenza giudiziale e stragiudiziale su specifiche
problematiche nei differenti settori del diritto civile, penale, amministrativo
ed internazionale, grazie ad un consolidato network di corrispondenti, collaboratori,
periti e consulenti tecnici di comprovata esperienza e competenza. Il Dipartimento è in grado di assicurare la
migliore e più rapida tutela dei diritti dell’assistito finalizzata al
riconoscimento delle proprie istanze in tempi brevi e con l’applicazione della
migliore ed aggiornata metodologia all’uopo predisposta. sul binomio dell’internazionalità e dell’eccellenza. I principali ambiti operativi si fondano su una
preliminare attività di consulenza, di analisi delle strategie e di assistenza
giudiziale e stragiudiziale anche a mezzo di redazione consulenze, saggi e
pareri nonché tramite una intensa attività di assistenza personale a supporto
del Cliente che intende gestire personalmente la trattativa dalla fase delle
trattative alla negoziazione fino alla consulenza post-contrattuale per la
risoluzione di problematiche interpretative od esecutive. La costante
attenzione alla contrattualistica
aziendale ha portato le attività dello studio nella direzione della tutela
di ogni aspetto del diritto industriale
connesso e della assistenza per la tutela dell’opera dell’ingegno e del brevetto:
ogni cliente potrà trovare adeguate soluzioni per ottenere un il proprio
diritti esclusivo di sfruttamento dell’invenzione ,al fine di impedire ad altri
di produrre, vendere o utilizzare la propria invenzione senza autorizzazione,
massimizzandone ogni profitto. Il Dipartimento, inoltre, è in grado di offrire
assistenza e consulenza in inglese, francese e spagnolo ed offre la possibilità di interfacciarsi con i mercati
esteri ed extracomunitari grazie ad una fiduciaria rete di interpreti e
traduttori.
Dipartimento Comunicazione e Marketing
Il Dipartimento Comunicazione e
Marketing con i suoi esperti cura le pubbliche relazioni per conto dei propri
clienti, offrendo tutta una serie di attività di comunicazione che tendono a
coinvolgere direttamente o indirettamente privati cittadini, istituzioni,
aziende, organi di stampa, consumatori. Gli scopi del Dipartimento
Comunicazione e Marketing hanno come obiettivo quello di sostenere la reputazione dei clienti che comunica, riuscendo a
delineare e offrire a terzi una appropriata
identità, creare consenso
intorno a una particolare iniziativa, ad un brand, alla reputazione di un
privato, alla commercializzazione di determinati prodotti e così via. Il Dipartimento Comunicazione e Marketing non
esaurisce la sua attività nella gestione dei media tradizionali, ma si rivolge
anche agli organi di informazione on-line, che possono produrre un effetto
sulla reputazione aziendale e comunque sul cliente in generale. In questo caso
utilizzando specificità e competenze tecniche differenti e sfruttando la
molteplicità dei canali riesce a strutturare progetti specifici di marketing e
comunicazione per il cliente che hanno come obbiettivo quello di individuare
un’utenza targhettizzata, accrescerla e fidelizzarla. L’azione complessiva sul
cliente, attraverso sempre una proposta progettuale di marketing e
comunicazione cucita su misura in base alle specifiche peculiarità e esigenze
del cliente, mira non solo alla visibilità sui principali mezzi comunicazione
di massa, e in rete, ma si propone di ampliare il parco clienti, migliorare i
profitti derivanti da una più massiccia azione di brandizzazione ed esposizione
mediatica. Il Dipartimento Comunicazione e Marketing diventa uno strumento
indispensabile per piccole-medie imprese, strutture ricettive, artigiani, associazioni, scrittori, artisti,
gallerie d’arte, strutture per la ristorazione e politici. Le linee guida del
Dipartimento Comunicazione e Marketing sono: la definizione degli obiettivi da
raggiungere di concerto con il cliente; predisposizione dell’azione da svolgere
su approvazione preventiva del cliente, produzione ed invio dei comunicati
stampa, realizzazione post per blog e social network, viral marketing su
piattaforme social, organizzazione di azioni programmate attraverso la
creazione di eventi, meeting e convegni
Info
E-mail
empireconsulting.segreteria@gmail.com
Facebook
Passioni a Galatina a cura dell’Ass. Galatina Letterata dal 9 al 24 marzo 2013
Con il Patrocinio del Comune di
Galatina il Salotto di Cultura “Galatina Letterata” organizza la rassegna
Passioni con la mostra Grafico Pittorica dell’artista Paola Scialpi e la
performance di Tango Argentino a cura di Pino Belgioioso e Stefania Filograna
di Beltango-Lecce e Stazione ICS - Nardò e la performance di Flamenco a cura
del Gruppo Flamenco Media Luna. E’ prevista inoltre una piccola mostra di
artigianato al femminile. Sia la mostra grafico pittorica di Paola Scialpi sia
la mostra di artigianato saranno visitabili a Palazzo Baldi dal 9 al 24 marzo 2013.
Il Tango di Paola Scialpi - In un periodo di crisi globale
l’artista Paola Scialpi ha voluto realizzare qualcosa di estremamente bello,
ludico e gioioso: “Tango” è il titolo della sua personale di pittura, dove
presenta venti opere dedicate al più sensuale ed elegante dei balli, ovvero il
tango argentino. In queste opere non c’è posto per l’essere maschile spesso
relegato in secondo piano, proprio mentre risuonano le note della danza e
mentre una donna archetipo della leggendaria Eva si serve del tango per
sfoderare le sue “armi” migliori in fatto di seduzione. Una gamba tornita che
fa capolino tra le balze di una gonna rossa o una scollatura ardita e generosa,
la fanno diventare vera e indiscussa protagonista di un percorso di seduzione
che rifuggendo da baluardi di fumose rivendicazioni, conquista l’uomo che si
lascia morbidamente trascinare nel vortice ritmato della passione. L’artista
torna alla leggerezza con i suoi colori che da anni la caratterizzano, il
bianco, rosso e nero che sembrano rappresentare perfettamente le atmosfere del
tango argentino, regalandoci dunque prospettive nuove e spesso inconfessabili
della natura femminile
L’Associazione – Il Salotto di Cultura "Galatina
Letterata" nasce l'11 luglio 2009 come movimento di opinione indipendente
che ha lo scopo di promuovere varie attività come VALORIZZARE le competenze e
la preparazione dei soci; PROMUOVERE attività di formazione; PROMUOVERE la
dedizione alla ricerca storica tra i giovani;
PROMUOVERE, in collaborazione con altri enti pubblici e privati, la progettazione
e la realizzazione di mostre, convegni, seminari, concerti, tavole rotonde e
quant'altro si ritiene utile per attirare turisti nella città; PROMUOVERE,
ATTUARE e COORDINARE manifestazioni ed iniziative di interesse turistico e
culturale; VALORIZZARE le bellezze naturali nonchè il patrimonio
storico-monumentale del luogo. "Galatina Letterata" negli anni ha curato
la realizzazione di diversi eventi, mostre, e convegni, nonchè presentazioni di
libri con autore.
La
Location - L'evento di Sabato 9 marzo si svolgerà nel
centro storico di Galatina e precisamente presso Corte e Palazzo Baldi. Correva l’anno 1550 circa quando a Galatina le
attività economiche erano diventate tanto fiorenti, in particolare la concia
delle pelli, da attrarre i finanzieri umbro –toscani, Conti Cosimo e Nicola
Baldi che edificarono il Palazzo Baldi nel cuore del centro antico di Galatina
a metà strada tra la Basilica
di S. Caterina e la Chiesa
matrice di S. Pietro e Paolo. Dal punto di vista culturale, nel 1600, la città
ospitava una sorta di “cenacolo” intellettuale a cui partecipavano note
personalità, tra le quali spiccava la figura del Vescovo di Otranto, Gabriele
Adarzo de Santander. Questi aveva scelto come abitazione e dimora invernale
proprio Palazzo Baldi, luogo ideale per la sua privacy. Per le stesse ragioni è
stato scelto dagli attuali proprietari, tra i quali l’Ing. Dante De Ronzi, per
realizzare un’esclusiva attività ricettiva. L’Ing. De Ronzi ha curato in toto
il minuzioso restauro, preservando al meglio le peculiarità e gli elementi di
autenticità ed unicità presenti. Il
complesso ricettivo si compone di quattro Palazzi d’epoca (risalenti ai secoli
XVI, XVII ,XVIII e XIX), che si articolano in sequenza dando luogo ad un’ isola
architettonica, originalissima e tipica del Centro Antico denominata “Corte
Baldi". All’esterno si sono evidenziate le diverse epoche dei palazzi con
varie tonalità di colore.
Info
DONNE PAROLE MARE
Tre imperdibili appuntamenti con
tre autrici, Raffaella Verdesca con il suo Volti di carta, Laura D'Arpe con il suo La Contessa di Lecce,
Vittoria Coppola con il suo Immagina la gioia, e i libri che si terranno in
Piazza Umberto a Copertino a partire dalle 18,00. La manifestazione dal titolo
DONNE PAROLE MARE - I Venerdì della "Locanda" è stata curata da
Sandrina Schito, dalla FIDAPA di Copertino, da Lupo editore e dall’
Associazione Pro Loco "F. Verdesca" di Copertino.
L’ 8 marzo ci sarà la
presentazione di Volti di carta (Albatros, Il Filo) con Ornella Castellano che
dialoga con l'autrice Raffaella Verdesca; il
15 marzo sarà la volta de La contessa di Lecce (Lupo editore) con Rina Calignano che dialoga con l'autrice
Liliana D'Arpe; il 22 marzo 2013 ci sarà
invece Immagina la gioia (Lupo editore) con Loredana Di Cuonzo che dialoga con
l'autrice Vittoria Coppola
Colori e tele - Mary Prete,
Grazia Maria Peluso
Letture e voci - "Scena
muta", Ivan Raganato
La Contessa di Lecce di Liliana
D’Arpe (Lupo editore) - Liliana D’Arpe, leccese, compie gli studi presso
l’Istituto margherita di Savoia, conseguendo il diploma di Maturità Magistrale.
Fin dalle scuole medie le Suore scoprono e incoraggiano le sue predisposizioni
artistiche e letterarie. A dieci anni, iscritta dal padre ad un concorso
canoro, inizia una strada che la porterà negli anni ‘80 e ‘90 a affermarsi come
una delle cantanti più conosciute e apprezzate nel Salento. Dal 2000,
sentendosi matura per evolversi in un altro ruolo, si dedica alla stesura di
sceneggiature e commedie musicali che metterà in scena al Politeama di Lecce,
con successo di pubblico e critica. Presidente dell’Associazione culturale “Il
Saraceno” dal 2006, cura la regia dei suoi spettacoli, dipingendone le scenografie
teatrali. Da ogni suo elaborato traspare una profonda conoscenza e un’ardente
passione.
Ci sono storie che ci aiutano a
trascorrere un po’ di tempo della vita, spesso così complicata, ambigua, poco
chiara. Ci sono storie che ci fanno conoscere dei personaggi che ad un certo
punto vorresti fossero tuoi amici, per passare del tempo insieme a loro, al di
fuori delle pagine. È il caso della famiglia Darini, di Caterina e Dalila,
della loro bontà e pulizia nel cercare di lottare contro gli attacchi e gli
agguati di familiari privi di scrupoli e troppo infelici per lasciarle in pace.
In situazioni del genere solo l’intervento di uno spirito buono potrebbe… In
una Lecce solare, in balia di profumi e colori, del suo passato e del suo
avvenire, tra l’Università e il Centro Storico, in palazzi pieni di storia e di
fascino si dipana un’avventura in cui fantasmi, risate, innamoramenti, gioie e
dolori si intrecciano a comporre una storia leggera d’emozioni. Con, come
sfondo, l’incanto e la magia di una città calda e mediterranea. Un mondo di
buoni sentimenti e delicatezze dovrà difendersi dall’attacco di insospettabili
(e non) pronti ad approfittare di ogni minima debolezza e piccola titubanza. La
lotta tra il bene e il male si svolgerà fino alla fine, non lasciando
indifferenti in cielo ed in terra. Una lettura che ci farà dimenticare i mondi
di carta densi di buio e pesantezza e ci consolerà con la leggerezza e le dolci
linee degli attori di quest’avventura. Il fantastico, il romantico, i buoni
sentimenti ed un inarrestabile senso di giustizia ci riscalderanno come una
delicata primavera.
Immagina la gioia di Vittoria
Coppola (Lupo editore) - L’inquietudine fa di Eva una giovane donna schiva ma
curiosa del mondo, abituata ad esprimere la propria creatività nella scrittura
e a mascherare la fragilità sotto l’abbigliamento colorato che sceglie con
attenzione quasi maniacale. Cresciuta nella adorata Mira e nel calore di una
famiglia siciliana, tra le marmellate di nonna Annina ed esperienze di viaggio,
a dispetto di tali certezze Eva nutre un’intima lesione affettiva che la rende
gelosa di Pietro, il fratello minore che - dieci anni dopo di lei - ha
allietato i genitori con la sua attesissima nascita. Contrariamente alla
sorella, il ragazzo ha un carattere solare, sostenuto da una sfrenata passione
per il calcio e arricchito dal primo amore adolescenziale. Forse è anche la
percezione di questa sua forza interiore a suscitare in Eva un bisogno quasi
competitivo di riscatto, il desiderio di riuscire a completare il suo romanzo,
a trovare il colpo di scena, il finale perfetto che convinca un editore a
pubblicarlo. È nella casa avita di Sciacca, su suggerimento di nonna Annina,
che la ragazza cerca la giusta ispirazione per portare a termine la sua fatica.
Ma la vita spariglia le carte e nel giro di pochi mesi la realtà si impone
sulle fantasie e sul tranquillo scorrere del tempo, mentre nuove presenze e
vecchi segreti spuntati da cassetti polverosi aprono gli occhi e il cuore di
Eva.
Vittoria Coppola, ha 26 anni,
vive a Taviano (Le). Laureata in Lingue e Letterature Straniere, Comunicazione
Linguistica Interculturale - Università del Salento. Attualmente lavora come
receptionist presso un albergo di Gallipoli (Le). La passione assoluta che
muove le sue giornate è la scrittura.
Volti di Carta di Raffaella
Verdesca (Albatros, Il Filo) - Venti storie di donne salentine tra le due
guerre, venti racconti coinvolgenti sul piano emotivo e narrativo, descritti
come uno straordinario affresco del Salento nei primi decenni del secolo
scorso, attraverso la fotografia delle sue donne. A Lucugnano viene presentato
il libro “Volti di carta. Storie di donne del Salento che fu” di Raffaella
Verdesca (Albatros 2012). L’attrice Giustina De Iaco interpreta alcuni brani
tratti dal volume.
Info
martedì 5 marzo 2013
I Cannibali da Cosimo Argentina a Charles Bukowski. Intervento di Vito Antonio Conte
Dal
febbraio 1992 al febbraio 1995, ho lavorato a Taranto. Facevo il cancelliere
nella sezione penale del locale tribunale. Ogni giorno alle prese con criminali
e presunti tali che s’erano macchiati dei delitti più disparati: dal
contrabbando di sigarette alla strage… Una faticaccia. In una città dove morire
per caso era fin troppo facile. Dopo la laurea in giurisprudenza e il
praticantato forense, m’ero ritrovato vincitore dell’unico concorso fatto in
vita mia. E avevo iniziato a fare su e giù in un pendolarismo privo d’ogni
erotismo. Quotidianamente partivo da Lecce per Taranto e dopo sei otto dieci (a
volte anche più) ore (in stretta dipendenza della durata dell’udienza penale)
tornavo a casa. E, poi , c’era lo straordinario… Le strade per andare e tornare
le ho fatte tutte: ho consumato un’Audi 100 CD (acquistata strausata ma col
motore nuovo) sulla Lecce – Brindisi – Taranto (la superstrada non era stata
ancora completata all’epoca), sulle strade interne dei paesi, su alcuni tratti
di interpoderali deserte (nei pressi di Maruggio) nel bel mezzo d’una foresta
d’ulivi e d’altre essenze autoctone, ma la via preferita era la litoranea che,
tranne nell’impraticabile periodo estivo, avevo imposto anche ai miei
occasionali compagni di viaggio, costretti –altresì- a subire (per un paio
d’ore al giorno) la musica sparata dallo stereo del vecchio salotto su quattro
ruote. Lo stereo taceva soltanto quando viaggiavo da solo. In quelle occasioni,
invero, non ero solo. Il mare alla mia sinistra, all’andata, mi raccontava di
risvegli e sonnolenza, d’incubi e sogni, di speranze e fallimenti. Per i l
resto, soltanto sabbia. E rabbia. Sabbia di dune. E di deserto. Violentata dal
cemento. Dal degrado. E dai rifiuti. D’ogni tipo. Eppure d’una bellezza
sconvolgente. Che ne celava una non più visibile. Come di donna d’una certa età
che da un particolare noti quanto doveva esser stata bella un altro tempo. Come
quella volta che nevicò e il bianco ricoprì ogni cosa... Passavo traverso le
marine pressoché deserte. Facevo tappa al bar dei fratelli Brunetti, a
Campomarino, per un caffè. Lì non ho mai incontrato l’afro-albanese che vendeva
birra Raffo. Torre Ovo è il luogo che, nonostante tutto, amavo di più. Lì, nel
giallo sfolgorante delle acacie, c’è stata la visione delle farfalle che ho
descritto altrove. Nunzio può testimoniare ch’eravamo sobri e che la nuvola di
farfalle non è stata un miraggio. Lì (proprio sotto la torre, sul fronte
strada, un certo giorno) un cartello c’avvertì: PERICOLO DI CROLLO. Nel mentre
crollava il mondo intero e nessuno c’avvertiva. Lì (proprio sulla spiaggia,
dopo il curvone) un grosso cane (non era un labrador) affogato marciva
lentamente. Lì le barche dei pescatori avevano tutte nomi di donne. Di ritorno,
il mare alla mia destra, il cielo aveva tutti i colori di tutte le stagioni e
di tutti i tramonti. Ne ho scritto già diffusamente. È un tempo andato. Che
m’ha insegnato molto. L’ho ritrovato, in salsa agrodolce, in questi giorni, in
un libro. Più che agro, proprio piccante, a tratti ustionante. Più che dolce,
proprio suadente e tristemente malinconico, come una milonga (vedi un po’: una
danza “argentina”, che ha per parenti i candombe il tango e l’habanera). Come
l’amore. Quell’amore che non è riuscito a sradicare dal petto l’infinita
solitudine nata quando sei nato e che t’ha inchiodato fino alla fine.
Nel
mio ultimo pezzo su questo quotidiano on line, ho viaggiato per lande e
scritture diverse traverso meta-incontri con molti scrittori e fermando la mia
immaginazione, un po’ logorata da tanto stare, cennando anche all’ultimo
romanzo di Cosimo Argentina, “Per sempre carnivori”, affibbiandogli –cosa che
non amo fare- la definizione volante di “strano pulp”. Quel che odio, invero,
son le definizioni… quindi, essere io a darne, è (usando un eufemismo) far
qualcosa che non amo. Ma tant’è. S’odia (fors’anche) quando s’è troppo amato. E
non è naturale, né giusto, ma funziona così. Ossia: non funziona! E ahivoglia a
dire (come pure sinceramente ho fa tto) che non son capace d’odiare. Devo
correggere il mio stesso dire: ho odiato, ma poi mi son fermato lì: ho
cancellato l’oggetto del mio odiare e ho trasformato il desiderio di (…)
vendetta (foss’anche, com’è esclusivamente stato, per una nobile pura e giusta
ragione) in indifferenza che tradotto in mantra è diventato (di volta in volta)
schiatteraidatesenzacheiomuovaundito con vaffanculo siberiano annesso (e c’ho
altro da fare connesso, ché d’idiozia e d’ignoranza è pieno il mondo e si vive
una volta sola, se va bene!). Dicevo di Argentina e del suo ultimo (in ordine
d’apparizione, s’intende) libro: riprendo da dove ho già scritto: troppi
puntini di sospensione e… va bene. Ho anche scritto che non ero sorpreso che
avesse citato Elias Canetti unendo i tre nobellemmi “auto da fè”. E aggiungevo:
sempre che non abbia voluto riferirsi a Battiato... ché all’accecamento del
siculo –motivavo- preferisco quello del bulgaro... Altro, adesso, dovrei
motivare. Tipo: perché ho definito “strano pulp” questo libro. Perché, per quel
che importa, cioè niente, questo non è un romanzo pulp. Né il titolo del libro
deve far pensare alle opere di quegli scrittori italiani noti (a iniziare dai
primi anni novanta) come “I Cannibali”, i cui romanzi sono caratterizzati
dall’efferata crudezza e dallo spietato realismo di certe narrazioni… Ciò
nonostante uno dei pazzi (che indossa ormai –guarda caso- soltanto una vecchia
maglia della nazionale di calcio “argentina”) vaganti del libro di Argentina
spenda le sue ultime energie perdendosi (dopo essersi smarrito e mai più
ritrovato già da tempo) nel fascino orrido dell’antropofagia e degli ultimi
suoi praticanti su questo sfasciato pianeta. Ciò nonostante il romanzo s’apra
con uno scenario balneare del nostro Jonio per niente turistico e molto
lugubre, posto che in primo piano vi è una testa umana mozzata che mira verso
il mare aperto fottendosene del tronco cui fino a poco prima apparteneva. Ciò
nonostante altre violenze, altre situazioni più o meno macabre, un’altra testa
mozzata (però in un incidente stradale), e altri umani e animali trucidati dei
quali le pagine del libro ancora sanguinano. Il pulp, notoriamente, è un genere
letterario le cui storie son dense di vicende dai contenuti forti, dove
efferatezze e situazioni macabre sono profuse almeno tanto quanto la gran
quantità di crimini violenti. Queste storie, la cui matrice si rinviene nella
letteratura americana degli anni venti, s’innestano solitamente su un altro
genere letterario, il giallo e, in particolare, su taluni suoi sottogeneri:
l'hard boiled e il poliziesco. Senza dimenticare la contaminazione del pulp con
l’horror. Senza dimenticare “Pulp. Una storia del XX secolo”, l’ultimo romanzo
di Charles Bukowski (pubblicato dopo la sua morte). Senza dimenticare “Pulp
Fiction”, di Quentin Tarantino. Senza dimenticare il pulp per guadagnarsi una
fetta di pubblico e quello con argomentazioni di ricerca espressiva e
stilistica. Senza dimenticare tutte le inutili discussioni. Senza dimenticare
che il pulp è dappertutto… e che oggi tutto è pulp! Polpa. Da spolpare. Finché
ce n’è. Fino alla fine. Che c’è. Perché, allora, quest’incursione (per cenni,
molto scennati) nel pulp da parte di chi scrive? Tutto per dire che “Per sempre
carnivori” non è pulp? O per dire ch’è uno “strano pulp”? No. Non solo. Credo
che Argentina non appartenga, in nessun modo, a alcuna corrente letteraria e
meno che mai po ssa essere definito uno scrittore pulp. Intanto perché nel
1996… scriveva altro (prima ancora di pubblicare). Poi, perché soltanto alcuni
dei gredienti del genere sono presenti nel romanzo in parola. Ecco perché ho
pensato ch’è uno “strano pulp”. E l’ho pensato, e l’ho scritto, al volo! Ecco
quel che ha visto la mia mente: sarà uno spazio anche per l’occhio? E quando ho
finito di leggerlo, il libro, ho continuato a pensarlo: le immagini evocate
dalla lettura fanno l’occhiolino al cinema. Che Argentina, per ottenere il
giusto (perché meritato), abbia inserito in questo romanzo connotazioni da
“strano pulp” per giocarsi in un modo altro la sua scrittura? Ovviamente non so
rispondere. So, invece, che ho amato –comunque- questo suo ultimo lavoro.
Perché, oltre tutto, mi piace la sua scrittura che non esito a definire onesta,
non manierista, fedele all’esistenza, a nche scurrile ma mai volgare, gergale
ma mai sovrabbondante e, comunque, mai protagonista oltre i contenuti. E i
contenuti son quelli che importano davvero in questo romanzo. A cominciare
dall’esergo nietzschiano: “Io amo coloro che non sanno vivere, anche se sono
coloro che cadono, perché essi sono coloro che attraversano”. E, senza
aggiungere altro, quindi senza neppure finire, potrei mettere un po’ di puntini
di sospensione e lasciarvi qui, a riflettere. Ma mi piace dirvi ancora
qualcosa, non della storia, non della narrazione, non della predilezione per
tutto l’umano andare senza voce per le strade più impervie della vita… Vi dirò,
invece, che c’è un altro modo per affrontare tutto questo e tutto questo è,
citando –una volta ancora- Hanks, “tutti i miei libri non aiutano. / nemmeno le
mie poesie aiutano. / niente o nessuno aiuta. / sono proprio io da solo, che
aspetto, respir o, / pondero. / non c’è più niente per cui essere coraggiosi. /
non c’è proprio più niente qui.”, tutto questo è dirla com’è davvero, dirla
tutta, non fottersi da sé, in questo mondo fottuto almeno non barare con se
stessi. Credo che Argentina il viaggio ce l’ha scritto nel cognome e da uomo
vero qual è continuerà a scrivere autenticamente, continuando a “credere che un
uomo deve guardarsi intorno, cercarsi dentro, essere solidale con l’inferno che
si trascina dietro”, vivendo il dono e il dolore che ci toccano, ché “il tempo
ci omaggia e ci devasta”, imparando a dire: no! Poi, chissà se quella ragazza
sulla torre era vera? Io credo di sì. Com’erano vere le farfalle di quel maggio
di tanti anni fa. E, in ogni caso, parafrasando un altro Conte, “si trattava
d’amore” (Gioco D’azzardo). Ché leggere questo libro è come essere “alle prese
con una verde milonga”, piangere e ridere di gusto, seguendo i passi inimitabili
di Atahualpa Yupanqui...
lunedì 4 marzo 2013
domenica 3 marzo 2013
Compagna luna di Barbara Balzerani. Prefazione di Mimmo Sammartino (DeriveApprodi). Intervento di Nunzio Festa
"Compagna luna" torna
in libreria. Abbiamo il piacere di rompere un embargo. Perché solamente Il
Manifesto (edizione del 15 febbraio 2013, con lettura di A. Colombo) e qualche
critico temerario hanno potuto accorgersi che in questi giorni è stata
pubblicata la nuova edizione del primo libro di Barbara Balzerani, Compagna
luna - uscito per la prima volta quindici anni or sono tra le mensole di
vendita logate Feltrinelli. Il motivo è molto semplice e banale, e tra l'altro
ben ripreso dalla nota d'apertura di Balzerani, quanto disgustoso; inizialmente
ben accolta nel 1998, l'opera
prima della scrittrice romana fu bloccata alla dogana per merito d'una velenosa
e poderosa stroncatura firmata, niente poco di meno, che da Antonio Tabucchi.
Fu l'oblio, da allora. Innanzitutto non ci fu ristampa presso Feltrinelli:
visto che il veto del "Tabucchi autore" si poggiava sulla solidità
del "Tabucchi 'censore cattedratico". E sappiam bene che il tanto
compianto quanto benpensante Tabucchi s'è sempre speso contro l'esigenza di
lavorare la memoria: si rintraccino all'uopo gli interventi francesi vergati
nell'intransigenza, quando lo scrittore doveva sostenere la dura lotta degli
inseguitori del caprio espiatorio Cesare Battisti. Senza dimenticare la lettura
tabucchiana finiva con l'effetto scenico, per dire: "Io, per esempio,
faccio fatica a ricordare il nome dei poliziotti che furono assassinati nel
rapimento Moro. Mi dispiace. E voi?". Noi, invece, facile controbattere,
all'occorrenza li ricordiamo. Comunque se "Cronaca di un'attesa", il
libro precedente di B. Balzerani era dotato d'uno scatto di Matera in
copertina, questa volta, preme cominciare, l'ingresso nel testo è del
giornalista e scrittore lucano Sammartino. A conferma, in un certo senso,
dell'amore dell'autrice per la Lucania. Dunque la Basilicata, oggi scossa
da un inedito senso di spettacolare affermazione di volontà di riscatto, non
può che riprendersi le pagine della scrittrice. Durante la latitanza, ci
permettiamo di specificare, Balzerani era urlata in televisione con
l'altisonante sigillo "primula rossa". Tanto che, catturata dal
Potere statale che con le Brigate Rosse voleva combattere, davvero in cella si
tenne fiorita. Nonostante le sofferenze. L'isolamento. In parte, appunto,
elementi questi ripresi nel "romanzo di formazioni" che ha portato Barbara
Balzerani a stretto contatto con la volontà di divenire, adesso, scrittrice. La
storia interiore, insomma, d'una donna che entra nella lotta armata. Uscendo
dalla normalità del quotidiano piccolo-borghese. E prende quale primo nome di
battaglia Maria, ché sua madre comparirà più volte nel racconto del transito.
Ma poi cambiato in Sara. A fare estraniamento, sempre e comunque, narratoci sia
in terza persona che in prima. Perché la prosa aveva paura di scivolare nel
documento politico. Ancora stentiamo a capire chi il libro faccia offendere.
Oltre che recare offesa, fortunatamante, all'eterne convinzioni e supponenze
dei potenti d'ogni appartenenza ordine e grado.
sabato 2 marzo 2013
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