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sabato 23 febbraio 2013
venerdì 22 febbraio 2013
"Ai confini del tempo" di Stefano Sello (Phasar Edizioni)
Queste riflessioni affrontano, da un punto di vista epistemologico, uno
dei problemi più ardui che si possano porre alle nostre facoltà di
concettualizzazione del reale e di auto-introspezione dell’esperienza
soggettiva: il tempo. Il libro percorre le varie alternative che il sapere
umano si è posto nel cercare una soluzione concettualmente soddisfacente,
sempre oscillando tra due posizioni estreme: da un lato la negazione
dell’esistenza oggettiva di un tempo avente una direzione privilegiata, al
prezzo (veramente troppo elevato) di ridurre ad illusione soggettiva
l’irreprimibile esperienza del fluire unidirezionale dei nostri stati di
coscienza; dall’altro l’affermazione della preminenza, e irriducibilità in
termini razionali/scientifici oggettivi, della nostra sensazione individuale di
un tempo interno e privato. L’approccio al problema tempo è volutamente
limitato alla dimensione più epistemologica, evitando quella più
tecnico-formale e specialistica, oggetto di altrettante indagini approfondite,
sia per rivolgersi ad un pubblico più vasto sia per cogliere le più ampie
sfumature polivalenti del concetto tempo.
Stefano Sello è nato nel 1959
a Codogno (MI). Consegue la laurea in Fisica Matematica
nel 1986 presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Parma. Dal 1987 al
1998 è ricercatore al CISE di Milano, occupandosi di modellistica matematica e
numerica dei mezzi continui. Dal 1998 occupa il ruolo di ricercatore senior
nell’unità Modelli Matematici e Fisici presso il Centro Ricerche dell’ENEL di
Pisa, con particolare riferimento allo sviluppo di metodologie avanzate per lo
studio e la caratterizzazione dei sistemi dinamici complessi.
"Ai confini del tempo" di Stefano Sello (Phasar Edizioni)
"Ai confini del
tempo" di Stefano Sello (Phasar Edizioni)
Prezzo: 15,00, ISBN:
978-88-6358-003-7, PAGINE: 58, 2008
Scarica l’anteprima del libro in formato PDF
Phasar Edizioni:
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giovedì 21 febbraio 2013
Inferno by Dan Brown (Random House)
"In his international blockbusters The Da Vinci
Code, Angels & Demons, and The Lost Symbol, Dan Brown masterfully fused
history, art, codes, and symbols. In this riveting new thriller, Brown returns
to his element and has crafted his highest-stakes novel to date. In the heart
of Italy, Harvard professor of symbology Robert Langdon is drawn into a
harrowing world centered on one of history’s most enduring and mysterious
literary masterpieces . . . Dante’s Inferno. Against this backdrop, Langdon
battles a chilling adversary and grapples with an ingenious riddle that pulls
him into a landscape of classic art, secret passageways, and futuristic
science. Drawing from Dante’s dark epic poem, Langdon races to find answers and
decide whom to trust . . . before the world is irrevocably altered.
Dan Brown is the author of numerous #1
bestselling novels, including The Da Vinci Code, which has become one of the
best selling novels of all time as well as the subject of heated debate among
readers and scholars. Brown’s novels are published in 52 languages around the
world with 200 million copies in print. In 2005, Brown was named one of the 100
Most Influential People in the World by TIME Magazine, whose editors credited
him with “keeping the publishing industry afloat; renewed interest in Leonardo
da Vinci and early Christian history; spiking tourism to Paris and Rome; a
growing membership in secret societies; the ire of Cardinals in Rome; eight
books denying the claims of the novel and seven guides to read along with it; a
flood of historical thrillers; and a major motion picture franchise.” The son
of a mathematics teacher and a church organist, Brown was raised on a prep
school campus where he developed a fascination with the paradoxical interplay
between science and religion. These themes eventually formed the backdrop for
his books. He is a graduate of Amherst
College and Phillips Exeter
Academy, where he later
returned to teach English before focusing his attention full time to writing. Brown
is currently at work on a new book as well as the Columbia Pictures film
version of his most recent novel, The Lost Symbol."
Website
mercoledì 20 febbraio 2013
“The future. Six drivers of global change” di Al Gore (Random House). Intervento di Vander Tumiatti (Imprenditore e Fondatore di Sea Marconi Technologies).
Gli interventi sulle novità
editoriali che si occupano di ambiente ed energie rinnovabili in questi miei
ultimi due anni di intensa attività recensiva, hanno puntualmente toccato
questioni sia di carattere nazionale, sia tematiche legate al territorio e alla
cultura green di Puglia e del Salento, sia macro-argomenti di rilievo
internazionale. Avendo una certa padronanza (condizione, ma anche conseguenza
dei miei numerosi impegni fuori Italia) della lingua inglese, ho avuto
l’opportunità di leggere l’ultimo lavoro “ecosofico” di Al Gore, dal titolo
“The future. Six drivers of global change”, edito dalla stessa casa editrice di
Dan Brown (noto autore di best seller mondiali, come il Codice Da Vinci o
Angeli e Demoni) ovvero la
Random House. Personaggio di tutto rispetto, Al Gore è
co-fondatore e presidente di Generation Investment Management, senior partner
di Kleiner Perkins Caufield & Byers, e membro del consiglio di
amministrazione di Apple Inc. Gore attualmente è impegnato, con la qualifica di
presidente, nel progetto Climate Reality, un'organizzazione no-profit che si
attiva nel trovare soluzioni per l’attuale crisi climatica mondiale. In questo
suo ultimo lavoro l’ex vicepresidente USA, divenuto da lungo tempo attivista
ambientale, svolge un’analisi a tutto campo degli intrecci fortemente
simbiotici tra ecologia, economia, scienza e geopolitica, delineando le grandi
linee di forze che sono all’opera e che stanno rapidamente modificando il mondo
che abbiamo sempre conosciuto. Un processo, attualmente in fase di forte
accelerazione, che è dovuto soprattutto ad una serie di elementi propulsivi
come: 1) la globalizzazione; 2) le comunicazioni on line, che hanno generato
una “mente interconnessa” globale; 3) un progressivo riequilibrio dei poteri,
che ha visto il passaggio da un sistema centrato sugli USA a un mondo
multicentrico e multieconomico; 4) le biotecnologie, come la genetica e le
neuroscienze, che stanno trasformando radicalmente medicina, agricoltura e
scienza molecolare, giungendo ad influenzare il controllo sull’evoluzione
umana. Il libro di Al Gore è suddiviso in "sei fattori di cambiamento
globale" ai quali corrispondono altrettanti capitoli. Nella discussione
dei primi temi, Gore presenta un quadro, per lo più triste, di degrado
ambientale dovuto alla crescita della popolazione umana e ai consumi sempre più
sostenuti. L’autore dichiara ad esempio, e senza troppi peli sulla lingua, che
la causa del riscaldamento globale non risiede soltanto nell’utilizzo dei
combustibili fossili, ma anche nell’impoverimento graduale e costante della
terra, le cui risorse cominciano ad esaurirsi, che si tratti di agricoltura, di
pesca o di giacimenti minerari. La vena di totale vicinanza di Al Gore sulle
questioni ambientale si vede in frasi come queste: "Ci sono già diverse
pratiche sconsiderate che dovrebbero essere immediatamente fermate: la vendita
di armi letali a gruppi di potere in tutto il mondo, l'uso di antibiotici come
stimolante della crescita del bestiame, l'estrazione del petrolio nel Mar
Glaciale Artico, ormai divenuto una zona terribilmente a rischio". Al Gore
in questo suo ultimo lavoro si dimostra erudito, coinvolgente e dotato di
grande stile, ma soprattutto si rivela un grande conoscitore della
globalizzazione e del mercato delle energie a livello mondiale, oltreché uomo
di grande levatura etica, desideroso di costruire un futuro realmente
ecocompatibile. E come sostiene l’autore: «Siamo di fronte ad una scelta.
Possiamo essere trascinati dalla corrente delle innovazioni tecnologiche e del
determinismo economico verso un futuro che può minacciare i nostri valori più
profondi. Oppure dare forma al futuro in modo che possa proteggere la dignità
umana e riflettere le aspirazioni dei popoli di tutto il mondo
martedì 19 febbraio 2013
lunedì 18 febbraio 2013
Luci e ombre nel ‘verde’, capitalismo e Green Economy. Intervento di Vander Tumiatti (*)
È da tempo oramai che mi occupo
di segnalare in diverse sedi, anche prestigiose, pubblicazioni, eventi,
aggiornamenti di carattere tecnologico e normativo riguardanti la green economy
e le energie alternative. Avendo sempre come punto di riferimento La volontà di
essere quanto più“glocal” possibile nelle mie analisi, ovvero cercando di
occuparmi di “green” prendendo in esame realtà e latitudini che spaziano dalla
Puglia al Piemonte, fino al resto del mondo. E una realtà editoriale che sino
ad oggi non avevo preso in considerazione, è stata la casa editrice Emi,
un’azienda editoriale missionaria di proprietà di 15 istituti italiani maschili
e femminili che svolgono attività anche fuori dai confini della nostra nazione.
La Emi si rivolge tanto alle persone di chiesa
(laici e religiosi impegnati) che agli attivisti di movimenti sociali e gruppi
alternativi e guarda con medesimo interesse al mondo della cultura e a quello
della scuola. E proprio in occasione del 40° anniversario della sua fondazione
(1973/2013) mi fa piacere poter parlare di un testo assolutamente degno di
considerazione, che meriterebbe di essere letto da un pubblico ampio e vario,
soprattutto per i suoi contenuti. Si, perché fanno riflettere su alcune zone
d’ombra della green economy, ma che forniscono anche ipotesi di soluzioni
graduali da prendere attentamente in considerazione. Mi spingerei addirittura a
suggerire che venisse adottato nelle scuole pubbliche, come libro di testo. Il
volume a cui faccio riferimento è una pubblicazione fresca di stampa, ovvero “I
Signori della Green Economy. Neocapitalismo tinto di verde e Movimenti glocali
di resistenza”, uscito da due interessanti penne come Alberto Zoratti e Monica
Di Sisto. La presentazione è affidata a Maurizio Landini e la prefazione a
Maurizio Gubbiotti.
Alberto Zoratti è presidente di
Fairwatch, nonché giornalista freelance, responsabile del blog “Ri(E)voluzione”
di “Altreconomia”, oltre che uno dei fondatori di “Comune-info.net”. Monica Di
Sisto invece collabora con l’agenzia “Asca” e con “Altreconomia” e insegna
Modelli di sviluppo economico alla facoltà di Scienze Sociali della Pontificia
Università Gregoriana. Si tratta di autori con alle spalle diverse e importanti
pubblicazioni. Il messaggio che i due autori cercano di dare a quanti avranno
il piacere di leggere questo libro è fondamentalmente uno: i signori degli
elementi (aria, acqua, terra, e fuoco (energia) adottano strategie economiche
non sempre positive, vuoi per un territorio, vuoi per una comunità. Quasi
sempre esse sfociano in un a/razionale iperconsumismo smaltato di
sostenibilità, cui si aggiunge un pizzico di responsabilità sociale e
ambientale. Oggi, spiegano gli autori, si è scoperto che il DDT è
indistruttibile e che si sedimenta nelle catene alimentari, si è scoperto che
l’acqua sta calando, che i terreni si stanno impoverendo, che l’aria sta
diventando irrespirabile, e che forse occorre ripensare e rimodulare le
categorie del capitalismo “green”. Ma intanto, con fiducia, ci si può affidare
all’impegno solidale di piccoli gruppi e associazioni che attraverso i loro
piccoli gesti quotidiani rappresentano dei piccoli granelli di sabbia, che
possono inceppare un meccanismo oramai perverso.
I Signori della Green Economy.
Neocapitalismo tinto di verde e Movimenti glocali di resistenza di Zoratti
Alberto e Di Sisto Monica (Emi), 2013, p. 176
Info:
Editrice Missionaria Italiana
Intervento apparso su Libri Bari
blog de La Repubblica
* Vander Tumiatti, imprenditore e
fondatore di Sea Marconi Technologies
domenica 17 febbraio 2013
sabato 16 febbraio 2013
63° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI ANTONIO LEONARDO VERRI
All'approssimarsi della
ricorrenza dell'anniversario della data della nascita (Caprarica di Lecce, 22
febbraio 1949) del Poeta, si stanno dando vita a numerose e importanti
iniziative culturali ed editoriali: Il quotidiano «Paese Nuovo» ha dato inizio
all’Anno Verriano pubblicando diverse pagine culturali con testi di A. L. Verri
e di altri autori sempre specifici alla produzione letteraria del poeta di
Caprarica. È giù stato pubblicato un numero speciale di «diVersalità poetIche»,
uscito in formato rigorosamente cartaceo, che verrà presentato durante
l’incontro. Alcuni artisti, tra questi Antonio Massari, Costantino Piemontese e
Fernando Bevilacqua, hanno già prodotto delle loro opere per l’occasione. La
sera del 22 febbraio p. v. tutti gli amici/che, che vorranno festeggiare il
compleanno del Verri, si ritroveranno nel ristorante Mocambo di Carmela e Vito
Maniglio a Sternatia a partire dalle ore 19.30 in poi. Chi vorrà
potrà portare le sue poesie o i suoi racconti e leggerli, chi ha degli
strumenti potrà portarli con sé e potrà suonare e cantare, chi avrà a
disposizione ritratti del Verri o qualcos’altro che lo riguardi, potrà portarli
ed esporli. L’oste grande e buono Vito Maniglio preparerà un menù appositamente
per la serata, diciamo un piatto unico per tutti a una modica somma, che ogni
commensale sarà pregato di pagare da sé. (Buon Verri a tutti)
Foto di Fernando Bevilacqua
venerdì 15 febbraio 2013
giovedì 14 febbraio 2013
UMBERTO VITIELLO, IL CURATORE SEGRETO DEL VATICANO E LE DIMISSIONI DI BENEDETTO XVI
11 febbraio 2013. Dopo 600 anni
accade in Italia un evento storico di portata mondiale: le dimissioni del Papa.
Nel Vaticano e in tutto il mondo questa notizia
ha lasciato increduli. E senza dubbio parliamo di un evento che destabilizza le
menti laiche e cattoliche data l’eccezionalità del gesto, ovvero il Papa,
Bendetto XVI, si fa da parte per il bene della Chiesa.
Risuona prorompente l’eco di “Il
curatore segreto del Vaticano” (Lupo editore), di Umberto Vitiello -
altroché previsioni Maya – ed è sorprendente come un romanzo carico di intrighi,
complotti e fitti misteri che avvolgono nel presente come nel passato la Chiesa, emergano
impetuosamente spinti da una “profezia” iscritta dall’autore nelle pagine di
questo libro. Non si possono non riportare alcune parole del romanzo che
appaiono come una “visione”, come una possibile realizzazione di una realtà che
contraddice paradossalmente se stessa. E dunque si legge come la
Chiesa che dovrebbe essere serva per ogni essere umano
rischia di apparire padrona, come padre Rodolfo - uno dei protagonisti del
romanzo - evidenzia chiaramente le sue perplessità, ammette di non avere affatto
certezze, ben immaginando gli ostacoli che il pontefice e i suoi stretti
collaboratori dovranno affrontare e superare. Ma sarà il curatore segreto
chiamato dal Vaticano ad informare il papa della vera natura di alcune
operazioni finanziarie in contrasto con i princìpi evangelici affinchè la Chiesa del futuro, unica
per tutti i cristiani, torni ad essere simile a quella dele sue origini.
Un libro decisamente sensazionale
che racconta già da un mese quello che sta accadendo oggi nella Santa Sede!
Il libro - Le aspirazioni, le delusioni, il coraggio di
responsabile e ferma critica, l’impegno paziente e persistente in difesa e
diffusione dei valori evangelici più genuini di tanti teologi contemporanei,
vecchi e giovani, da Hans Küng a Vito
Mancuso, in un romanzo avvincente in cui la Chiesa Cattolica
proiettata nel futuro è alla sua svolta storica più significativa e radicale.
Profeticamente collocata in un domani non molto lontano, la Chiesa accoglie tutti i
cristiani del mondo in una semplificazione teologica che la rende
universalmente accetta, ed è osservata criticamente dal futuro nelle sue tante
contraddizioni presenti e passate, un groviglio di intrighi e connivenze
stroncato a fatica dall’ultimo papa e dai pochi che credono con lui di riuscire
a riportarla ai genuini valori evangelici dei primi secoli. La narrazione segue
i canoni del dissenso intellettuale: un metodo che consente, senza incorrere in
accuse di eterodossia, una visione critica del reale stato in cui versa la comunità
dei cristiani detti cattolici, scrutando le loro delusioni e scoprendone le
aspirazioni, per delineare la configurazione progettuale della Chiesa da tutti
agognata. Tutto si svolge alla vigilia del Concilio Vaticano III, convocato dal
nuovo papa – un convinto “giovanneo” sudamericano – per attuare la
riconciliazione dei cristiani del mondo intero in un’unica Chiesa, degna per la
sua rinnovata natura di accogliere Cristo quando, alla fine dei secoli, farà
ritorno sulla terra. Grande è l’avversione della maggior parte dei curiali che,
difensori della tradizione e dei propri privilegi, non disdegnano di ricorrere
a raggiri e complotti pur di evitare che, con l’ecumenismo realizzato, la Chiesa Cattolica
rinunci alla propria ricchezza e al plurisecolare patrimonio teologico che la
rende del tutto diversa dalle altre comunità cristiane. La storia – (scritta
con la collaborazione di un giovane teologo) - ha inizio con un omicidio
commesso all’abbazia del Santo sul Colleprato che alla fine delle indagini vede
coinvolti alcuni alti prelati e consente al papa di affrettare i tempi
dell’innovazione e della riconciliazione. Ospite dell’abbazia da alcuni anni è
un noto economista, ex professore di Oxford fattosi monaco, personaggio
centrale dell’intera vicenda. Chiamato segretamente in Vaticano, è lui che,
definito “curatore”, informerà il papa della vera natura dei fondi dello IOR e
il modo come liberarsi di questa istituzione e di tutte le operazioni
finanziarie in netto contrasto con i principi evangelici, affinché la Chiesa del futuro, unica
per tutti i cristiani, torni ad essere simile a quella delle sue origini. La
conclusione della storia è nella convocazione del Vaticano III, ultimo concilio
della Chiesa Cattolica e primo della Chiesa di Cristo di tutti i cristiani del
mondo.
Umberto Vitiello, detto “Vadìm”, nato alle falde del Vesuvio, di
fronte all’isola di Capri, laureato con 110 e lode presso l’Università
Orientale di Napoli, ha frequentato un corso post-laurea di specializzazione in
etnologia sociale presso l’Università di Belgrado. Slavista e francesista, ha
soggiornato per studio in vari Paesi d’Europa. Membro di un’Associazione
Umanitaria Internazionale, per otto anni ha contattato ed aiutato alcuni
dissidenti (artisti, intellettuali, religiosi) dell’Unione Sovietica e dei
Paesi dell’Est Europeo. Ha lavorato come traduttore dal russo nel settore
“Studi e Progetti” della Montecatini di Milano, città in cui s’è sposato con
Maria Luisa Magnocavallo, docente di lettere nei licei. Dal matrimonio sono
nati Ermelinda-Vadìm e Luigi-Vadìm. Dedicatosi alla scuola, ha ideato e diretto
importanti sperimentazioni didattiche ed è divenuto preside in istituti medi
superiori. È autore di Parigi (SugarCo Editore, Milano), Il sale di Napoli
(Mursia, Milano), Un secolo da dimenticare (Ego, San Pietroburgo), Amanti oltre
il sesso e la morte, la vera storia di Abelardo ed Eloisa (Booksprint
Edizioni), Mon école (Booksprint Edizioni), e di articoli, saggi e traduzioni,
tra cui Consigli e istruzioni del giardiniere di corte di Caterina la Grande, saggio del ‘700
tradotto dal russo (Sellerio, Palermo). È coautore di un saggio-guida sulla
Francia in due volumi (Calderini, Bologna) e di Parigi 1789-1799: gli Anni
della Rivoluzione (Atheneum, Firenze). Dal 1968 vive a Pesaro.
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mercoledì 13 febbraio 2013
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