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martedì 29 gennaio 2013

El Vacìo - di Marta Toraldo (Lupo editore) by Bigsur Visioni

Nel vento di Emiliano Gucci (Feltrinelli). Intervento di Nunzio Festa



"Nel 1992 mio padre uccise mio fratello nella neve. Nel 2007 ho perso Caterina per sempre. Io per questi motivo corro". L'incipit infuocato, a dir poco lampante, del romanzo scritto dal libraio part-time toscano, Emiliano Gucci, attacco camusiano e decisivo, soccorre il titolo dell'opera, "Nel vento". E definitiva è la corsa del protagonista del libro. Alla stregua del colpo lanciato dal giudice di gara delle gare vitali del centometrista estraniato e gelido. Un centrometrista che vuole, dopo dolori immani e fortificanti assai, la gara perfetta: una vittoria nell'albo dell'eterno secondo; mentre scorrono nella testa fantasie che sono molto più lancinanti della realtà, addirittura. Il narratore autodiegetico del libro si concrentra e, allo stesso tempo, non evade che sui blocchi di partenza. Dai quali deve darsi lo slancio, per scappare. Perennemente. Correre via dal passato, in ogni caso. Ben conscio che sopravvive in un mondo di steroidi e altre sostanze stupefacenti - utili alla corsa sportiva. Ma, soprattutto, elementi che devono alimentare il fuoco delle scommesse clandestine e di tutto il resto del giro d'affari del suo sport. Tra falso e non vero. Mentre sa bene il protagonista di Nel vento, che l'irreale certo che ha in testa lo porta a citare i suoi avversari con nomi che non sono nomi. UNO, DUE, CINQUE. Persone identificate solamente con le postazioni che coprono in pista. Dove il pensiero del fratello morto ammazzato dal padre, crollato sulla neve fresca sotto i suoi occhi e l'abbandono senza remissioni di peccato dell'unico amore della sua vita, lo tengono in stato di sana pazzia. Davvero dunque "non ci si deve fermare a pensare". Gucci, autore tra le altre cose dell'indimenticato "Donne e topi" (Fazi), ha fatto proprio un "romanzo esistenzialista", come è stato definito dal concittadino e anche lui giovane scrittore, Vanni Santoni. La lingua è perfetta. Dalla quale, insomma, apprendiamo tutti i tormenti del protagonista del romanzo. Perché non ci si può inzuppare dell'acqua della pioggia che lo terrà sotto scacco. Ma uscendo da quella, riprendere l'ansia da 'prestazione' della voce. Nel vento abolisce la presenza dei riflettori. Che pur ci sono. Però li fa oggetto, al pari d'altri, della trama. Il discorso è attualissimo. Eppure stravolge le regole della modernità che vorrebbero confini netti tra i momenti della narrazione. Qui, infatti, il romanzo diventa imperdibile.

lunedì 28 gennaio 2013

CELEBRATION DAY, Led Zeppelin. Intervento di Giuseppe Calogiuri






 






































Era il 1999 o giù di lì. Stavo lavorando ad una serie di articoli sulla storia del rock e quello che narrava la nascita dell’hard rock principiava così “Due accordi. In MI minore, suonati da una Gibson diavoletta”. A distanza di quindici anni torno sul luogo del misfatto parlando sempre di quelle due, stramaledette, note. Maledette, perchè tutta la tiritera sul rock satanico parte essenzialmente da lì.

uuuuuuUUUUHHH!!!

rock sataaaaAAAHHHNICOOOOooooo


Ecco, questo dovrebbe aver fatto allontanare i benpensanti.

Si diceva, due stramaledette note in MI minore che ieri aprirono “Good Times, Bad Times” primo solco del monumentale “Led Zeppelin” e che oggi, a distanza di oltre quarant'anni, aprono il lussuosissimo Celebration Day, ricco cofanetto di ciddì e divvuddì con la fedelissima ripresa audiovideo del concerto tenutosi nel 2007 alla londinese O2 Arena dal quartetto che ci ha insegnato le scale pentatoniche minori sul quinto tasto.


Che, poi, diciamolo. Abbiamo spulciato iutùb, torrent ed emiùl alla ricerca di una ripresa audiovideo decente che potesse testimoniare quel che sei anni fa è accaduto in quella O2 che vibrava di feedback ad otto ohm e di Plantiani gridolini femminei dell'appollineo dio del falsetto rock. Niente di niente, solo ripresine con quei cellulari che ci han fatto dimenticare gli ustionanti accendini di SanSiriana memoria. Sono stati parchi, gli Zep.  Come sempre. Ci han fatto attendere, e parecchio, con l'usuale giochetto del no, ci mancherebbe, ma forse chissà. E il tempo che si è dovuto attendere è stato benedetto.

Ops.
Maledetto.
Maledettissimo.
Dall'onnipresente Cornuto del Rock.

Novità: “Panni sacri” di Roberta Pilar Iarussi, ebook 06 Musicaos.it



disponibile qui:


“Ho stretto con forza il mio sesso giovane e l’ho spinto fuori da me. Ho chiuso le gambe. Ho irrigidito tutti i muscoli fino a sentire dolore. Ho serrato la bocca. Mi ha sporcato l’inguine di liquido giallastro senza seme, andava fiero del suo pesce morto come fosse un trofeo di guerra. Prima dell’orgasmo che non è arrivato più, ha sussurrato alcune parole in disordine, sbattevano nell’abitacolo della macchina e nella mia pancia e da tutte le parti…” (Panni sacri)

In un piccolo centro del nostro sud, decadente e insieme rassicurante, un prete anziano, socialmente impegnato e sensibile alle ferite dell’umanità, incontra casualmente una bellissima ragazza. La giovane donna è sola e anche il prete, a suo modo, lo è. Tra i due nasce subito una forte intesa. L’uomo e la donna avviano una strana frequentazione, a metà strada tra la voglia ingenua della donna di affidarsi completamente e la smania dell’uomo di impastar le mani nelle vite degli altri. La storia segue così un doppio filo narrativo: se nella vita vera, la ragazza si confronta con un uomo maturo, spirituale, distante dai nodi carnali che sempre complicano le relazioni, nella realtà virtuale, condita di chat erotiche notturne e veloci sms, la donna ‘frequenta’ un “Ragazzo” giovane, desiderante e lubrico. Evidentemente, però, le cose sono diverse da come appaiono. Il racconto Panni sacri è parte di una mini raccolta che mette insieme tre diverse storie accomunate dall’elemento di uno ‘strappo’. Il medesimo strappo in forme differenti. L’Amore, non solo erotico, quindi, e quell’inevitabile lacerazione che si porta appresso, quasi come se le due cose, piacere e ferita, fossero inscindibili.

[dalla postfazione a "Panni sacri", Luciano Pagano]

‘Due che fanno sesso virtuale, come si chiamano?’. La prima domanda che compare in ‘Panni sacri’ di Roberta Pilar Jarussi, è di una semplicità disarmante, eppure nasconde quello che sarà uno degli atteggiamenti ricorrenti in tutta la narrazione, ovvero sia il contrasto continuo tra sacro e profano, tra ingenuità nell’amore e esperienza del sesso, tra conoscenza dei profondi anditi della psiche umana e ricerca ossessiva della verità corporea, quando due, tre persone, hanno a che fare con l’innamoramento e con la totale miscredenza delle reazioni che l’amore può indurre, d’improvviso. La protagonista di questo racconto vive due storie contemporaneamente, più esatto sarebbe dire che vive diverse storie, dato che la schizofrenia amorosa, ad esempio nel rapporto con Ragazzo, si identifica con il duplice rapportarsi all’immagine virtuale, digitale, web-voyeuristica e all’immagine fisica, materiale, a quel verbo ricorrente con cui di denota l’incontro e l’atto insieme, cioè il “prendersi”. Una realtà fatta di gesti, atti, sequenze di prendere, stringere, abbandonare. Roberta Pilar Jarussi, in questo suo trittico di storie che si intrecciano, presenta una vera e propria fenomenologia dell’amor ‘intrapreso’, per tentativi, approcci, manovre lontane che si appressano e diventano vere e proprie sospensioni di gravità. La cosa che colpisce di più il lettore è sempre questo correre su un crinale, da una parte la purezza della carne e dall’altra la (presunta) falsità di uno spirito che ambisce a qualcosa di impossibile, salvare le capre e i cavoli, avere tutto, possedere la carne e dominare il pensiero, carpire, se c’è, l’amore cerebrale. Come se ciò non bastasse Celso, il francescano narcolettico esperto in mercatali pesche miracolose e avances etoromani, è brutto e con la pancia, mentre Ragazzo è bello, punto e basta. La protagonista del racconto sembra oscillare come un pendolo tra entrambi, ed è come se la virtualità dell’amore, a tratti, concedesse un po’ di stupore in avanzo al fatto che la forma fisica, forse, non importa granché quando c’è di mezzo il desiderio.

Una lettura, quella di “Panni sacri”, che procede rapidamente, come scorrendo delle polaroid, una dopo l’altra, anticipando ciò che sarà, ripetendosi che no, la protagonista non cadrà nel tranello, per poi scoprire che è come se questi tranelli, in fondo, fanno parte di un gioco meditato, una partita a scacchi dove la regina è circondata, per scelta, da una manciata di minuscoli pedoni. Fino al culmine del suo personale viaggio al termine della notte, in un ‘solito’ pomeriggio, sudicio e afoso, col finestrino abbassato per respirare, in attesa di un afflato che non è spirito, perché lo spirito oramai se l’è squagliata…chissà che fine ha fatto, da questo quadro così perfetto, lo spirito.


Roberta Pilar Jarussi ha pubblicato il romanzo “Nella casa” (2003, Palomar – collana Cromosoma Y, diretta da Michele Trecca e Andrea Consoli) e Dal vivo, racconti (2002 , zerozerosud). Nell’ottobre 2003, è selezionata a ‘Ricercare’ convegno-laboratorio per nuove scritture (Reggio Emilia), con un brano dell’allora inedito romanzo “Nella casa”. Collabora con BooksBrothers, sito e laboratorio letterario, che ha prodotto l’antologia “Frammenti di cose volgari – Acqua passata – Volume Uno 2006/08”, a cura di Maurizio Cotrona e Antonio Gurrado (2009), nella quale sono presenti alcuni suoi racconti inediti. È operatrice culturale della Biblioteca Provinciale di Foggia. Dal 2006 al 2009, ha curato il progetto e Premio Letterario nazionale ‘Libri a trazione anteriore’ della Provincia di Foggia, in collaborazione con Casa Circondariale di Foggia, con la direzione artistica di Michele Trecca, che includeva, in Carcere, un ciclo di incontri con gli autori ed eventi per i detenuti’; ha collaborato con il Kollettivo – associazione studentesca dell’Università degli Studi Foggia, nella realizzazione delle prime edizioni di BAOL – concorso letterario per scrittori esordienti, rivolto agli studenti e ai detenuti di Foggia, giunto ora alla sua 4° edizione.
Nel 2006 ha curato l’organizzazione del convegno nazionale sui blog letterari, “Le tribù dei Blog”, tenutosi a Foggia e al quale hanno partecipato (anche) Christian Raimo, Maurizio Cotrona, Giulio Mozzi, Michele Trecca, Enzo Verrengia, Anna Maria Paladino, Rossano Astremo, Ivano Bariani, Luciano Pagano, Silvana Rigobon, Fabio Dellisanti, Manila Benedetto.
Ha collaborato con il gruppo di musica popolare ‘I cantori di Carpino’ e con studiosi e portatori della tradizione, lavorando sulla struttura originaria della Danza Tradizionale Pugliese e sulle sue contaminazioni.

Il suo blog personale è “In punta di dita”: http://robertajarussi.blogspot.com/


“Il campo di cinabro” di Vitantonio Amato (Phasar Edizioni) | @lucianopagano – musicaos.it

“Il campo di cinabro” di Vitantonio Amato (Phasar Edizioni) | @lucianopagano – musicaos.it

venerdì 25 gennaio 2013

Gundam Char's Counterattack (Trailer)

LA B CAPOVOLTA di Sofia SCHITO (Lupo editore) per la giornata della memoria



“E’ un libro che può (e dovrebbe) essere letto indipendentemente dalla giornata delle celebrazioni. Una lettura coinvolgente” (Roberto Denti, Tutto Libri de La Stampa)

Romanzo Vincitore del Premio Letterario Torre dell’Orologio di Siculiana 2012 nella sezione letteratura per l’infanzia e l’adolescenza “lo Scarabocchio di Giufà”

Il Giorno della Memoria si celebra in Italia e in Europa il 27 gennaio di ogni anno come giornata in commemorazione delle vittime del nazismo, dell'Olocausto e per tutti quelli che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati. Lupo editore propone in questa solenne occasione per l’edizione del 2013 il libro La B capovolta di Sofia Schito. Un libro necessario per ricordare e poter pensare ad un futuro sempre migliore!
Si può parlare della Shoah in tanti modi. In "Se questo è un uomo" Primo Levi lo ha fatto con poesia, coinvolgendo l'umanità intera in un capolavoro che tocca l'emozione di tutti, nel suo unire la bellezza della parola all'orrore umano. E in questa storia proprio "Se questo è un uomo" e Primo Levi guidano un bambino che vivrà con la grazia propria della sua età un evento che ancora gli uomini non si riescono a spiegare. L'infanzia entra nella Storia più cupa ed aberrante, provando a sfiorare il mistero del buio della coscienza dell'uomo europeo. Levi la accompagna nei luoghi del degrado della nostra civiltà, e lo fa con la sua prosa immortale come intermezzo, che cerca di spiegare l'inspiegabile all'innocenza di chi non ha ancora saputo tutto dell'Uomo. Questo romanzo ci condurrà per mano in un incubo che non può essere lasciato solo al passato. Una storia che ci porterà a sentire l'inesorabilità del male ammantato dall'ingenuità dell'infanzia e dalla profondità della letteratura. Un libro che fa della semplicità lo strumento di narrazione per rispettare quei fatti senza rinunciare all'immaginazione e alla speranza. Riuscirà l'ingenuità dell'infanzia a lenire la drammaticità della realtà? O nulla si può al cospetto di quello che l'uomo è capace di fare quando conosce l'inverno della sua coscienza? Un libro scritto senza artifizi intellettuali, che parla con la lingua dei ragazzi di quello che i ragazzi non dovranno mai conoscere.

Sofia Schito vive a Felline, in provincia di Lecce. Da anni impegnata in attività che vedono coinvolti ragazzi delle scuole elementari e medie, trae da loro continua ispirazione. Ama scrivere da sempre, sin da quando a scuola ha sentito parlare per la prima volta di soggetto, verbo e complemento. Lo testimoniano le scatole sull'armadio della sua stanza piene di diari che ha cominciato a scarabocchiare quando era poco più che bambina. La storia invece è una passione che le è venuta negli anni. Lo testimoniano i voti, poco lusinghieri, che ai suoi compiti dava il professore del liceo. Ogni volta che le restituiva un compito corretto, la domanda era sempre la stessa: "Sofia, a che serve copiare?". Per lei allora aveva un senso, significava evitare di trascorrere interi pomeriggi a memorizzare date, luoghi e avvenimenti. Col passare del tempo, per fortuna, si è resa conto che la storia è ben altro. Dopo la maturità scientifica, si iscrive alla facoltà di Lettere dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e al terzo anno, al momento della scelta dell'indirizzo, forse per una sorta di legge del contrappasso, sceglie proprio l'indirizzo storico. La B capovolta è il suo primo romanzo per ragazzi. Nella scelta dell'argomento, ci sono buone probabilità che si sia ispirata alle iniziali del suo nome.

“PER SEMPRE CARNIVORI…” una lettura forse diversa… (di Angela Ferilli) | @lucianopagano – musicaos.it

“PER SEMPRE CARNIVORI…” una lettura forse diversa… (di Angela Ferilli) | @lucianopagano – musicaos.it

giovedì 24 gennaio 2013

Vasco Rossi - L'uomo più semplice

Un ebook gratis sul mondo senza memoria - Firenze - Repubblica.it

Un ebook gratis sul mondo senza memoria - Firenze - Repubblica.it

Cinema: in uscita a febbraio “Hansel e Gretel: cacciatori di streghe” | euronews, cinema

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Cinema, iniziano le riprese di 'Neverlake' ghost story italiana - Adnkronos Spettacolo

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"Il fuoco imperfetto" di Mauro Pieroni (Phasar Edizioni)

Cosa può spingere Marco Bembo, ricco e affermato fotografo naturalista, a far perdere ogni traccia di sé durante uno dei suoi lunghi viaggi all’estero alla ricerca di animali selvatici?
Preoccupati del suo prolungato silenzio, alcuni amici cominciano a investigare tra Firenze e la Maremma, in una Toscana piovosa e un po’ cupa, che non sembra voler dare soluzioni ai molti interrogativi che vanno delineandosi. La storia porterà lontano, verso due remote isole dell’Egeo, lungo i temi del viaggio e della fortuna, del riscatto di sé e del destino, della morte e della colpa, articolando una profonda riflessione sul vedere e guardare, sul voyerismo come difesa dalla vita, come stratagemma per nascondersi e fuggire da essa. Una riflessione sui grandi pericoli a cui il troppo guardare, piuttosto che vivere, può esporci.

Mauro Pieroni è nato a Roma nel 1955 ma da sempre vive a Firenze. Medico, da molti anni si dedica, nel tempo libero, alla fotografia di natura. Sue immagini, ma anche suoi articoli, sono comparsi in libri e riviste di settore e in diverse pubblicazioni ed esposizioni legate all’Afni, Associazione Fotografi Naturalisti Italiani.
"Il fuoco imperfetto" è il suo primo romanzo.

"Il fuoco imperfetto" di Mauro Pieroni (Phasar Edizioni)


"Il fuoco imperfetto" di Mauro Pieroni (Phasar Edizioni)2006, 12€, ISBN: 88-87911-70-3, pp. 426

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mercoledì 23 gennaio 2013

168 spaventi mortali di Andrea Leone (Edizioni della Sera)



Il libro. Quattordici racconti. Quattordici storie di adolescenti. Naomi Vittadini, una ragazza in procinto di uccidersi, assolda una sosia, che vivrà dopo la sua morte. Sarah Davanzati si innamora di un’altra ragazza, invidiosa della sua bellezza. Celine Lafouge sogna di essere smembrata e mangiata dai membri della sua famiglia. Irene Korczac, pianista, conosce il suo doppio, che ha il suo stesso nome. Diana Beaumarchais è una giovane stella del teatro: sua madre, invidiosa, progetta di accecarla.  Sara Appiani, una ragazza affetta da epilessia, finisce in un istituto di cura. Barbara Cenci si uccide, risorge e si presenta al Teatro dell’Opera. Sonja Turati è una ragazza malata, vessata dal suo insegnante sadico. Claudia Arconati è odiata e perseguitata dal padre, nato illegittimo. Mylene Merat, una giovane drammaturga, mette in scena uno spettacolo e poi si uccide. I membri della famiglia di Elettra Detmers le chiedono di partecipare al loro suicidio collettivo. Sophie Sutter finisce in un istituto psichiatrico e un medico tenta di guarirla. Laura Weber non è figlia di suo padre e di sua madre, ma di suo padre e di sua zia.  Il fratello di Demetra e Cristina Lambertenghi spinge al suicidio le sue due sorelle, nate da un incesto.

Fullmetal Alchemist The Movie- La Sacra Stella Di Milos (Trailer)

Editoria, Financial Times: la carta taglia 35 cronisti, il sito ne assume 10 - Il Fatto Quotidiano

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Giuseppe Fantasia: I libri della settimana

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Gli Sloveni tra storia, arte e letteratura a Trieste, se ne parla in un convegno | Bora.La - notizie e opinioni su Trieste, Gorizia e el Litoràl Adriatico

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Sciascia e la letteratura contro le mafie: lezione di Paolo Saggese » ilCiriaco

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Dario Donno Comunicati Stampa e News dall'Italia e dal Mondo: In libreria “Il Tao e la via del principio supremo” di Stefano Turci (Phasar Edizioni)

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La DC Comics presenta Insurgent, miniserie di fantascienza | MangaForever.net

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Anteprima: Codex templare di Anton Gill - Fantasy

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Nell'era degli ebook le biblioteche resistono e scoprono nuove funzioni - Il Sole 24 ORE

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martedì 22 gennaio 2013

HAPPY BOOK - Ogni venerdì dalle 16,00 alle 19,00 in Live-chat



La lettura fa l’uomo completo (F. Bacone).

E’ vero che l’Italia è un paese dove si legge molto poco, dove la crisi conduce ad una riduzione drastica del numero dei lettori. Ma è anche vero che ci sono case editrici come Kurumuny che credono nel fatto che leggere sia una cosa importante e significativa, e che il libro e l’editoria siano i due strumenti da cui può partire una ripresa dell’economia duratura. Ed ecco che allora la casa editrice salentina lancia una splendida iniziativa che sa di incontro, di vedute, e di scambio di idee e pareri attorno alla pagina stampata, dove il dialogo si cerca, lo si vuole. “Happy Book – spiega Giovanni Chiriatti direttore di Kurumuny Edizioni - è un’iniziativa volta a promuovere la lettura con i nostri libri a prezzi anti-crisi. Ogni venerdì dalle 16.00 alle 19.00, su tutto il nostro catalogo sarà applicato uno sconto del 40%. Per aiutarvi e consigliarvi, o solo per scambiare due chiacchiere, in quelle ore saremo presenti in Live-chat sulla nostra piattaforma www.kurumuny.it

KURUMUNY edizioni nasce nel 2004, in un Sud animato da un fermento culturale che nel 2001 è stato linfa vitale dell’omonima rivista di cui la casa editrice è naturale proiezione. La casa editrice ha mosso i primi passi  convinta dall’idea di restituire all’editoria un processo creativo e culturale: quest’idea è diventata una vocazione consolidata nel tempo. Un percorso caratterizzato dalla cura artigianale nella costruzione del libro, dall'attenzione agli autori, dalla ricerca del particolare grafico, perché pensiamo che bisogna restituire l’editoria alla sua dimensione umana, al testo la bellezza tattile: il piacere del suo possesso. Il catalogo ha saputo conquistare segmenti di mercato inesplorati, proponendo titoli che spaziano tra etnomusicologia, saggistica e narrativa d’inchiesta.

Kurumuny
Via Palermo, 13 a Calimera (Le)
Telefono: 0832801528
Fax: 0832801528
Cellulare: 3299886391


I MODERATI 2.0 PER LE LIBERTA’ CON LEO ZAGAMI PRESIDENTE E GRANDE SUD PRESENTANO IN ABRUZZO 2 ECCELLENTI CANDIDATURE



Continua a far parlare di sé il movimento MODERATI 2.0 PER LE LIBERTA’ che trae le sue origini dalla rete e si riallaccia al movimento politico internazionale pirata, prefiggendosi l’obiettivo di creare una nuova forma di democrazia digitale compartecipata e diretta, volta al superamento dell’attuale democrazia rappresentativa, sempre ovviamente nel rispetto della Costituzione Italiana e dei diritti fondamentali dell’uomo. Il Presidente dei Moderati 2.0 per le libertà Leo Zagami*, attualmente parte integrante del Grande Sud si affianca all’ottima capolista Barbara Mazzali*, e si candida in prima persona alla Camera in Abruzzo. Intensa azione politica dunque da parte del Presidente dei Moderati 2.0 per le libertà Leo Zagami che desidera portare con questo suo progetto movimentistico all’interno del Grande Sud innovazione sociale, politica e culturale nell’immediato futuro dell’Italia. E questo non fa altro che confermare il naturale proseguimento di una battaglia iniziata in rete, e poi editorialmente portata avanti con i suoi libri su tematiche anche scottanti di rilevanza nazionale e internazionale che toccano gli italiani da vicino, molto vicino. In occasione di Humani 2013 (importante appuntamento per la musica elettronica a livello internazionale) il 9 febbraio 2013 a partire dalle 17,00 presso le splendide sedi del Museo Aurum in Largo Gardone Riviera e il Museo delle Genti d’Abruzzo in Via delle Caserme 24 a Pescara, Leo Zagami (invitato come Leo Lyon Zagami in qualità di grande deejay di fama internazionale ed esperto di musica elettronica) candidato in prima persona alla Camera in Abruzzo per il Grande Sud coglierà l’occasione per incontrare i giovani dell’Abruzzo e parlare di politiche giovanili. Per Leo Zagami è fondamentale ascoltare la voce e indirizzare le capacità dei giovani nell’essere parte attiva di una società in radicale cambiamento. Perché i giovani devono essere pronti a comprendere ed affrontare le sfide del nostro tempo dal momento che sono cresciuti in condizioni e scenari che dieci anni fa, non si sarebbero potuti nemmeno immaginare. Leo Zagami ha sempre lavorato e operato al fianco dei giovani e oggi vuole farlo con più convinzione per migliorare il loro presente e progettare insieme un futuro che sia degno della nostra civiltà. I Moderati 2.0 per le libertà e il loro Presidente Leo Zagami ora con Grande Sud scendono in campo per gli italiani. Loro ci sono per voi … e voi? 


*BARBARA MAZZALI - Giovane imprenditrice nel campo dell'impiantistica per la sicurezza, Mazzali e' consulente di numerose multinazionali e amministratore delegato della sua societa'. In passato ha militato in Forza Italia. Ora coordinatrice regionale per l’Abruzzo di Grande Sud


*LEO ZAGAMI nato il 5 Marzo del 1970 a Roma e figlio del Prof. Elio Zagami noto analista junghiano, scrittore e co-fondatore del G.A.P.A. (Gruppo Autonomo di Psicologia Analitica di cui era presidente), nipote del Senatore e saggista Leopoldo Zagami noto per aver scritto i libri piu' autorevoli sulla storia delle Isole Eolie, e figlio di Jessica Lyon Young membro della famiglia della Regina Madre d'Inghilterra, a sua volta figlia degli scrittori Henry Lyon Young e Felicity Mason collaboratrice di William Burroughs nota come Anne Cumming. Sostenuto dalla creatività dell'ambiente in cui è nato, fin dalla tenera eta' si dedica allo studio e alla ricerca in campo esoterico, storico, e filosofico parallelamente alla sua passione per i media e la musica, che lo porterà a collaborare con radio e televisioni in tutto il mondo (BBC inglese, ABC Australiana, la NRK norvegese...), cosa che lo ha portato a essere il primo speaker radiofonico estero a parlare liberamente sulla Radio Russa dopo il crollo del muro di Berlino e a organizzare un party di beneficienza nel celebre Bolshoi di Mosca nel 2002 con le massime autorita' delle istituzioni russe. Dal 2006 inizia, non senza problemi ma coraggiosamente, la sua attivita' divulgativa sul web riguardante il suo coinvolgimento diretto con il Nuovo Ordine Mondiale e le Societa' Segrete ad esso collegate comunemente note come gli illuminati. Dal 2009 diventa autore di ben 4 libri di saggistica e geopolitica pubblicati in Giappone e diventati presto best sellers, vendendo oltre 50 mila copie. I primi due libri sono stati scritti insieme al noto giornalista ed ex responsabile della prestigiosa pubblicazione Forbes Magazine Benjamin Fulford, il terzo insieme alla Principessa del Giappone Koaru Nakamaru, il quarto invece, pubblicato il 1 Novembre del 2011, è la sua prima opera solista in campo letterario, cosi come i due volumi di prossima uscita per Uno Editori.


“Celestino V. Papa templare o povero cristiano?” di Stefania Del Monte (Phasar Edizioni) | @lucianopagano – musicaos.it

“Celestino V. Papa templare o povero cristiano?” di Stefania Del Monte (Phasar Edizioni) | @lucianopagano – musicaos.it

MARIGLIANO.net - Tra letteratura e memoria: poesia e prosa della Shoah

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Fumetti Marvel: la variant di Uncanny X-Men 1 di Gabriele Dell'Otto - Nuvole parlanti

Fumetti Marvel: la variant di Uncanny X-Men 1 di Gabriele Dell'Otto - Nuvole parlanti

Marvel: Joe Benett in esclusiva! Subito sui West Coast Ultimates! | MangaForever.net

Marvel: Joe Benett in esclusiva! Subito sui West Coast Ultimates! | MangaForever.net

lunedì 21 gennaio 2013

Black Rock Shooter (Trailer)

LietoColle: Alessandra Peluso legge "In assenza di cifrari"- LietoColle 2012

LietoColle: Alessandra Peluso legge "In assenza di cifrari"- LietoColle 2012

“Uno psicologo nei lager” di Viktor E. Frankl - Affaritaliani.it

“Uno psicologo nei lager” di Viktor E. Frankl - Affaritaliani.it

La ninfa incostante di Guillermo Cabrera Infante con la traduzione di Gordiano Lupi e appendice di Mario Vargas Llosa (Sur). Intervento di Nunzio Festa



La "lussuriosa" (vedi Vargas Llosa, - Mario) lingua, tutta sua e 'anti-decadente', di Guillermo Cabrera Infante è una situazione allucinata che provoca ansia da lettura: chiedi allo stress di starti vicino, perché dovresti, diciamo alla fine forse vorresti, legger tutto d'un botto, per far solamente un esempio piccolo assai, l’ultimo "La ninfa incostante". Se, come certi, non conosci il "Tre tisti tigri" oppure il resto. Ma grazie a un'adeguata e sicuramente da pasionario del genere, traduzione di Gordiano Lupi, che moltissimo - ricordiamo in questa sede - ha fatto e fa per portare in Italia un pezzetto almeno della Cuba che non si rassegna a esser letta solamente e/o soltanto da castristi e antiCastristi, abbiamo la felice scoperta di tipografia che un altro capolavoro della letteratura c'ha davvero e senza esagerazione sconvolto; dove il poco ortodosso e Geniale al massimo, autobiografico protagonista del portentoso romanzo immagina, e quindi vede e quindi vive, un'appena sedicenne Estela/Estelita. Conturbante almeno quanto la stessa Cuba del cubano e apolide Cabrera Infante o dichiaratamente strafottente alla stregua d'un'eroina che abbiamo trova nell'ultimo libro di Cesare Battisti, inviato al mondo questa volta dall'esilio brasiliano, Estela è tutti i bolero dell'opera più che letteraria e romantica fino allo spasimo come all'estremo (stremo, giocando un po' con le provocazioni - costanti e che ammantano dell'autore -). L’autore che ha confessato pubblicamente quanto e in che maniera Estela è la Cuba pensata fuori da Cuba: “isola incantata di cui ero esploratore e guida”. Dove aggiunge poi, parlando come vedrete del presente=passato, che “in quel periodo L'Avana era il centro del mio universo, percorrerla era un viaggio intergalattico tra due soli, ed Estela era una bambina vestita da eroina francese". L’opera è stata pubblicata postuma. Perché Guillermo Cabrera Infante è deceduto nel 2005. Ed è il romanzo che vive non di calembour soli vedi solitari e finali, ma di calembour che sono coltissimi giochi di parole imbevuti di cinema e letteratura. Il tempo non ha senso, per certi versi. Ché la lingua anti-decadente di Cabrera Infante abbatte le logiche, senza dare coraggio a un facile surrealismo, della comprensione e sperimentazione temporale. Anzi, il concetto stesso, a dir poco, di logica spazio-temporale. Non può esistere lettura intima di Infante, se non ci si vuole stordire di dialoghi al limite tra demenza e follia. Nel verde del geniale, insomma. Finito che avrete di legger, difficile sicuramente sarà sintetizzare la trama, in forma diciamo compiuta e comprensibile, della Ninfa. Ma ricorderete così tante scene che vi sarà difficile scegliere da che punto iniziare a narrare l’avventura del romanzo vissuto. Un classico, spieghiamo a chi ama i classici. Un moderno, inseriamo per chi dei classici, ovvero della letteratura pura, si spaventa.

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I prodotti qui in vendita sono per chi cerca di più della realtà

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