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venerdì 4 gennaio 2013

"La casita azul" di Anna Maria Ariaudo (Phasar Edizioni)



Amore, favola, arte e cucina, avventura e viaggi, mistero, speranza, attesa, gioia e pianto, presente e passato… e il profumo intenso e seducente delle colline toscane. Tutto racchiuso in un romanzo da leggere d’un fiato. Anna Maria Ariaudo nasce a Torino il 10 luglio 1957. Diplomata Perito Aziendale Corrispondente in Lingue Estere, sposata, con un figlio, vive a Buttigliera Alta in provincia di Torino. Amante della natura e degli animali, divide la sua vita tra la famiglia, il lavoro di impiegata di banca e le sue tante passioni creative, prima fra tutte la scrittura. I libri sono una porta sull’infinito, leggerli per me è come attraversare il confine e approdare nell’isola della serenità, scriverli significa vivere su quell’isola in compagnia delle emozioni e della fantasia.
"La casita azul" di Anna Maria Ariaudo (Phasar Edizioni)
"La casita azul" di Anna Maria Ariaudo, 2011, €13, ISBN: 978-88-6358-088-4, pp. 278
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L’infinito istante di Sergio Zavoli (Mondadori)



Nel trittico pubblicato dallo Specchio - L'orlo delle cose, La parte in ombra, e oggi L'infinito istante - è esemplare la crescente trasparenza di quel «limpido decantarsi» che Carlo Bo aveva colto fin dagli anni delle sue postfazioni a due antecedenti sillogi mondadoriane di Sergio Zavoli. L'umanista, e grande critico, aveva già messo in luce il lavoro di scavo che Zavoli portava avanti nei suoi versi, via via raccogliendoli in testi da cui traspariva una coscienza poetica alla quale restava estranea ogni abilità esteriore e in cui si precisavano le sottrazioni verbali care a Montale, che in questa stessa silloge fanno scrivere a Zavoli «la poesia è i dintorni dell'istante». Con una metafora riferita alle librerie di casa, nello spirito di una esplicita condivisione, Bo consigliava ai lettori di «non disporre la poesia di Sergio Zavoli nelle collocazioni orizzontali dei libri, il suo fra i tanti altri: quei versi esigono una disposizione verticale, se così possiamo dire, perché sono di materiale puro, derivato per un processo segreto e misterioso dalla parte più nobile del suo spirito». Più avanti aggiungerà: «Le sue poesie non rientrano nel quadro delle esercitazioni letterarie più o meno suggestive, come assicurano il tono teso della voce, l'orecchio sordo alle mode, il rifiuto di alchimie adescanti, l'assenza di ogni lenocinio. [...] Intento a dar voce alla sua maggiore vocazione, il poeta non si risparmia nella denuncia della parola virtuosa, suggestiva, ingannevole, e lo fa stringendo il dettato persino al di là di una "voglia di canto" su cui egli libera i registri migliori per ariosità e compiutezza». Mentre altrove, come ben sappiamo, è alle prese con le realtà nude nei molteplici luoghi reali dell'uomo, al concerto dell'esistenza Zavoli aggiunge oggi una più manifesta attenzione ai temi misteriosi e attraenti dell'interiorità, dove il ruolo metafisico dell'istante e dell'infinito conferisce alla sua inquietudine un'irrinunciabile tonalità laica -¿ seppure nel nome indicibile del dopo - complici i sogni e i segni della mortalità. Forse l'eco di una fides infirma di agostiniana, leale, schiusa franchezza. Al bivio dell'infinito istante

giovedì 3 gennaio 2013

"L’itinerario spirituale della nona sinfonia" di Luca Cavaliere (Phasar Edizioni)



Qual è il valore attuale della Nona Sinfonia di Beethoven? È ancora possibile dopo Auschwitz e gli orrori del secolo scorso un “dialogo” sincero con una musica che parla ancora il tono della humanitas? Oppure dobbiamo realisticamente lasciare la fratellanza universale celebrata nel Finale tra le grandi illusioni? Emblema di ogni questione sulle possibilità espressive della musica, oltre che opera dal destino controverso, sospesa tra l’elevazione a mito della cultura europea e le pesanti critiche mosse alla costruzione del Finale, la Nona di Beethoven suscita sempre nel pubblico un’accoglienza rinnovata. Perché? Forse per il piacere di tuffarsi ogni volta nell’illusione collettiva di un’umanità migliore, in quel “paradiso di venti minuti” costituito dall’ultimo movimento pur nella sua stravagante singolarità formale? Ma è davvero questo il programma riposto di questa musica? È un paradiso riconquistato quello che si celebra nel Finale? Nella Nona Sinfonia è contemplato in modo retrospettivo l’itinerario passato del suo autore. Con un ascolto libero dalla critica tradizionale consolidata dell’Opera, ma ancorato ai “fatti musicali” nei loro aspetti armonici, timbrici, melodici, ritmici, dinamici, Luca Cavaliere mostra le tappe di questo itinerario spirituale soffermandosi su tutti i punti nevralgici, ossia quei momenti nodali, come le “fanfare” nella Coda dell’Adagio o il Prologo-pantomima del Finale, che insieme al rapporto problematico tra le diverse parti interne di ogni movimento, costituiscono tuttora un ostacolo per la comprensione della Sinfonia a causa di una loro imprecisa interpretazione. Questo itinerario nel Finale giunge alla Gioia. Come vi giunge? Cos’è, ma soprattutto, cosa non è questa Gioia? Vi è davvero opposizione tra di essa e i tre movimenti che l’hanno preceduta? Sono tutte questioni di grande importanza per far luce sulle imperfezioni formali spesso attribuite al Finale: imperfezioni che da sempre stridono col grande coinvolgimento emotivo suscitato da questa Sinfonia in chi la ascolta.
Luca Cavaliere è nato a Milano nel 1970, città dove vive e lavora. Appassionato di musica fin dall’infanzia, si dedica da alcuni anni ad approfondimenti personali in questo ambito, ponendo a tema le problematiche formali estetiche ed espressive di quest’arte, in costante riferimento alla relazione vitale tra compositore, opera, interprete, ascoltatore. Il presente lavoro sulla Nona Sinfonia di Beethoven nasce a margine di queste ricerche. Negli anni 2007-2008 ha pubblicato degli articoli inerenti alcuni brani della Messa in si minore e delle Passioni bachiane sulla rivista culturale a pubblicazione mensile Il Gallo (Genova).
"L’itinerario spirituale della nona sinfonia" di Luca Cavaliere (Phasar Edizioni), 2010, €12, ISBN: 978-88-63580-56-3, pp. 82
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http://www.phasar.net/docs/Estratto_LitinerariodellaNonasinfonia.pdf
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I Moderati 2.0 per le libertà e il loro Presidente Leo Zagami in campo per gli italiani



I Moderati 2.0 per le libertà e il loro Presidente Leo Zagami si stanno preparando ad intraprendere un percorso di impegno politico e sociale che nei prossimi giorni li porteranno a fare delle scelte circa gli amici e le amiche di questo viaggio, di un’avventura unica in Italia dal punto di vista partitico, movimentistico e che si prospetta interessante nella sua composizione tecnico-politica. L’imperativo categorico è  diventare un soggetto politico e sociale, in grado di portare in maniera concreta la democrazia diretta in Parlamento ed aprire un discorso serio e puntuale  sulla Sovranità Monetaria e non solo, che rimane comunque un punto importante dei Moderati 2.0 per le libertà. I Moderati sanno che non è facile entrare nell’agone della competizione poltica, per tutta una serie di sbarramenti, di pregiudizi e di casta che rendono veramente ardua la sfida. E sanno anche che a tutte le persone che sposeranno la causa de Moderati 2.0 per le libertà, verrà richiesto un impegno più forte oltre le firme e la disponibilità e sentirsi parte di un grande progetto. Un impegno quello dei Moderati 2.0 per le libertà  che vuole essere una finestra autenticamente e operativamente di interfaccia con le istituzioni, a favore della gente, per la gente e con la gente. Entrare in politica per Leo Zagami e farlo con il movimento dei Moderati 2.0 e’ il naturale proseguimento della battaglia iniziata in rete , e poi editorialmente su tematiche anche scottanti di rilevanza nazionale e internazionale che ci toccano da vicino, molto vicino. I Moderati 2.0 per le libertà e il loro  Presidente Leo Zagami in campo per gli italiani. Loro ci sono per voi … e voi?




mercoledì 2 gennaio 2013

Se vuoi fare il figo usa lo scalogno. Dalla pratica alla grammatica: imparare a cucinare in 60 ricette di Carlo Cracco (Rizzoli)



Ricette classiche della tradizione e piatti rivisitati dall'estro di uno chef stellato, lezioni di cucina con procedimenti spiegati fin nei minimi dettagli (per non sbagliare) e racconti di una vita ai fornelli e non: dai picnic al lago con il sugo di pomodoro fresco della mamma, alla cucina di Gualtiero Marchesi a Milano e di Alain Ducasse a Montecarlo. Carlo Cracco accompagna gli amanti della cucina (veri esperti e semplici principianti) in un percorso esclusivo e innovativo che permetterà a tutti di apprendere le preparazioni di base, le tecniche di cottura dei cibi, i trucchi e i segreti ai fornelli, con la soddisfazione garantita di portare in tavola piatti di alto livello. Si impara cucinando, eseguendo le ricette dello chef che con precisione e rigore fa da Cicerone nell'affascinante universo del cibo. Un corso di cucina unico, adatto sia a chi muove i primi passi, sia a chi vuole avere l'opportunità di mettersi alla prova con le idee più sorprendenti della cucina di Carlo Cracco.

martedì 1 gennaio 2013

ROBERTO PINOTTI SCENDE IN CAMPO CON I MODERATI 2.0 PER LE LIBERTA’



Il movimento MODERATI 2.0 PER LE LIBERTA’ trae le sue origini dalla rete e si riallaccia al movimento politico internazionale pirata. Si prefigge - con iniziative che prendono corpo attraverso l’istituto della democrazia liquida (la cosiddetta e-democracy), ovvero una nuova forma di democrazia digitale compartecipata e diretta, volta al superamento dell’attuale democrazia rappresentativa - di operare un radicale e viscerale  rinnovamento dello Stato, nel rispetto della Costituzione Italiana e dei diritti fondamentali dell’uomo. Ora Leo Lyon Zagami (Presidente Moderati 2.0 per le libertà) ha invitato a scendere in campo con lui in questa nuova avventura politica e sociale dei MODERATI 2.0 PER LE LIBERTA’, un grande personaggio di rilievo nazionale e internazionale: Roberto Pinotti. Questa è la sua lettera aperta:
“Mi è stato chiesto se fossi stato disponibile ad avere il coraggio di candidarmi alle prossime elezioni politiche in funzione filo-ufologica ed anti-montiana. A chi mi ha fatto tale inattesa richiesta ho finito col rispondere positivamente. Al di là delle totali falsità diffuse a partire dal 1998 da soggetti squalificati e squalificatisi, pretestuosamente finalizzate a delegittimare e mettere fuori gioco il sottoscritto e il suo incessante lavoro di divulgazione ufologica a tutto vantaggio di una squallida mercificazione pseudoindipendente dell’ufologia fondata su tentativi di imitazione delle pubblicazioni da me realizzate da un lato e dello strumentale proporsi quali punti di riferimento in campo mediatico, scientifico ed esoterico dall’altro, ciò che importa è comunque quello che in realtà sono a dispetto di tutto e tutti, con la mia personale posizione di tipo esistenziale e professionale. Una posizione di legalità nondimeno “antisistema”, tesa da sempre ad inserirsi nel Sistema per poi cambiarlo in meglio dall’interno. E’ in virtù di questo che nel 1967 ho concorso a costituire il Centro Ufologico Nazionale (CUN) perché ci si potesse opporre autorevolmente ad Autorità da sempre pronte a macellare con estrema facilità il problema UFO ed i propri improvvisati fautori. E oggi il risultato è che il CUN esiste più che mai come realtà concreta, apprezzata e perfino temuta in quanto seria e non squalificabile. In 45 anni, oltre che con normali cittadini che abbiamo sempre voluto ascoltare, abbiamo avuto rapporti, contatti e proposte da parte di tutti gli ambienti politici della Prima e della Seconda Repubblica, di vari ambiti del mondo della Scienza, della Cultura, dei Media, della Difesa e dell’Intelligence, della Chiesa Cattolica e anche di realtà legate alla Tradizione esoterica. Poichè sapere è potere, in tutti questi contatti, la nostra posizione è sempre stata di indagine conoscitiva ovvero di “wait and see”, il che naturalmente non ha ci mai portato a risultati di reale vantaggio in quanto non solo non siamo mai stati “comprati”, ma semmai siamo stati avvicinati per sentirci dire che eravamo considerati “pericolosi” a dispetto del nostro “responsabile” modus operandi. Naturalmente ci sono stati e ci sono soggetti interessati pronti ad indicare in certi contatti forme di collaborazione o di subalternità nei confronti dei desideri di determinati ambienti di Potere. Così i miei personali tentativi si sono orientati anche verso altri ambiti: quello scientifico internazionale (inserendomi nel 1987 e 1988 nel SETI), quello parlamentare (stimolando varie interrogazioni parlamentari in Italia ed Europa), e quello editoriale (oltre 200 numeri della rivista del CUN in edicola dal 1995 e 36 volumi divulgativi, fra cui l’enciclopedia multimediale UFO DOSSIER X nel 1997), quello congressuale (59, dal 1993, i congressi mondiali da realizzati sotto l’egida del Governo della Repubblica di San Marino) e quello internazionale (rappresentanza dell’Italia ad innumerevoli congressi ufologici all’estero). Il CUN è stato osteggiato, combattuto e infiltrato da soggetti rinnegati al soldo (loro, sì) di chi aveva interesse a farlo implodere: ma c’è ancora. In particolare, nel 1990 il sottoscritto (definito da certi ambienti “un incubo” per la propria attività) si è ritrovato dopo 20 anni di onesto lavoro a vedersi licenziato dalla propria attività di lavoro dipendente e di conseguenza costretto a riciclarsi come giornalista (la mia data di iscrizione all’Albo risale al 1975). Ciò nonostante, sono andato avanti a schiena ritta senza fermarmi. Meno che mai ora. Circa poi certe relazioni collegate al mondo massonico, solo gli ignoranti possono confondere l’iniziatico metodo massonico teso a migliorare esotericamente il singolo, l’adesione ad una delle serie obbedienze tradizionali italiane e il coinvolgimento in realtà trasversali internazionali che di massonico non hanno nulla se non pseudo-ritualità spurie ma che l’immaginario collettivo collega impropriamente al concetto di Massoneria: i Potentati occulti che dall’alta finanza di Wall Street gestiscono i governanti del mondo con una globalizzazione forsennata e a tutto danno della gente. E contro costoro chi scrive ha preso da tempo netta posizione senza se e senza ma, in perfetta coerenza con il proprio operato e modo di pensare su varie pubblicazioni cartacee e online. Oggi tutto ciò coinvolge, dall’estero, anche la politica italiana. E se è comunque lecito esprimere individualmente opinioni di carattere politico, fare politica è un’altra cosa. Per cui va precisato che a partire da questa mia esternazione le posizioni “politiche” da me espresse restano mie personali e la mia militanza pregressa e attuale in qualsivoglia organismo non coinvolge a nessun titolo altri se non il sottoscritto. Qualora dovessi essere eletto (e questo lo si vedrà) sarebbe poi corretto da parte mia rimettere nel caso qualsiasi mandato lasciando ad altri la decisione di se e come continuare a valersi dell’apporto del sottoscritto. Ed eccoci ad oggi. Alberto Perego, pioniere dell’ufologia in Italia, nel 1981 mi disse che finchè il movimento ufologico non si fosse collocato in sede politica “dall’interno”, nulla sarebbe cambiato. Aveva indubbiamente ragione, anche se apparentemente ciò contrasta con lo Statuto del CUN, giustamente dominato da criteri di apoliticità. Personalmente, ho un tetto sulla testa di mia proprietà, una modesta pensione, i miei affetti, le mie amicizie e la mia tranquilla attività di divulgatore. Ho 68 anni, 50 anni di ufologia militante alle spalle e potrei dunque starmene calmo e tranquillo. Nondimeno, adesso non mi sottraggo all’idea di “cavalcare la tigre” a seguito dell’offerta di candidarmi che mi è stata fatta, impegnandomi di conseguenza, nel caso, a portare certe istanze nelle sedi dovute per ottenere nuovi e migliori risultati sul fronte ufologico ma anche su quello della società civile. E dunque, oggi, contribuendo a combattere le forze con a capo un Monti che stanno dilaniando il nostro Paese, concorrendo in sede politica in tal senso. Se infatti contro l’Agenda Monti con Casini, Fini, Montezemolo e forse Bersani ci sono opposizioni della più diversa estrazione che avversano questo ingannevole fiduciario del sistema bancario internazionale una ragione evidentemente ci sarà…
E per rispondere a certa gente chiedo: un “colluso col Sistema” avrebbe mai accettato di candidarsi nelle scomode fila dell’opposizione ad un futuro Premier che già detta la sua agenda con il placet del Vaticano? Naturalmente ci sarà chi potrà non condividere la mia specifica scelta o la particolare collocazione strategica offertami, ma è anche vero che siamo arrivati ad un punto in cui le scelte si impongono. Ricordo che non è più possibile ragionare oggi a livello di ideologie e schieramenti, concetti banali e ormai politicamente del tutto senza senso. A di là delle parole contano i fatti. Io mi vanto da sempre di essere un libero pensatore situazionisticamente teso a ricavare il meglio in quanto ritengo giusto, morale e valido. Ivi inclusa la causa degli UFO. Una causa che non è semplice interesse ma una realtà la cui ammissione oltre il top secret e la disinformazione finora applicati in nome dell’ordine pubblico potrebbe solo comportare seri vantaggi per l’umanità per ragioni che si possono ben intuire e che metterebbero in crisi il “Sistema” e i Potentati che lo supportano. Ma Pinotti non è soltanto il popolare “ paladino degli UFO” solito a vanificare
in TV lo scetticismo di un CICAP, sia chiaro. La mia laurea in Scienze Politiche con indirizzo sociologico nella migliore facoltà italiana mi consente indubbiamente di parlare con cognizione di causa.  A chi non mi conoscesse ricordo semplicemente che il sottoscritto ha sempre avuto una visione teista ma assolutamente laica della realtà, rifuggendo da chiavi di lettura ideologiche di tipo manicheo o preconcetto della vita e coinvolgendosi sempre in realtà tese al rispetto del singolo inteso non come suddito ma come libero cittadino, in un impegno di costante progresso che valorizzi i valori positivi della Tradizione ma anche della giustizia nella società civile. Concetti che oggi vediamo assolutamente appannati e che vanno rivalutati in un nuovo approccio alla politica, intesa come servizio per la collettività. E se mi sarà consentito io voglio tradurre necessariamente in realtà tutto questo per quanto mi sarà possibile, nell’interesse di tutti. Anche perché al di là degli UFO e delle stimolanti prospettive legate alla questione ufologica oggi abbiamo
la necessità di difendere la gente da chi la sta affamando in nome di realtà come il Gruppo di Bilderberg e la Trilaterale, introducendo correttivi economici di facciata e non già strutturali che, privilegiando chi ha a scapito di chi non ha, impediscono ogni forma di ripresa grazie ad un’Unione Europea matrigna e sempre meno riconoscibile nell’immagine che ne avevano i suoi padri fondatori nel dopoguerra.  Di conseguenza io sono e resto disponibile, pronto e sereno, e ringrazio fin d’ora per l’offerta fattami e chiunque vorrà supportare le mie future attività, eventualmente anche in sede politica.

Buon 2013…

Roberto Pinotti - Nato a Venezia il 12 settembre 1944. Laureato il Scienze Politiche con indirizzo sociologico alla “Cesare Alfieri” dell’Università di Firenze con docenti quali Giovanni Spadolini, Luciano Cavalli, Giovanni Sartori e Mario Luzi. Master in  economia successivamente conseguito in Svizzera. Servizio militare effettuato come ufficiale di complemento dell’Arma di Artiglieria nella III Brigata Missili in ambito NATO. Poliglotta, ha visitato oltre 30 paesi in 5 continenti ed è coniugato senza prole con Lidia Parentelli, già insegnante alle Scuole Superiori statali.
Giornalista pubblicista dal 1975. Giornalista aerospaziale iscritto all’UGAI (Unione Giornalisti Aerospaziali Italiani) e già collaboratore della Rivista Aeronautica dell’Aeronautica Militare italiana, i suoi articoli sono apparsi da Il Giornale a Il Resto del Carlino, da L’Europeo a Epoca, da Scienza e Vita al mensile di aeronautica JP4, dalla Rivista Militare a Pianeta e da Gli Arcani a Il Giornale dei Misteri. Entrato nel 1992 grazie ad un concorso per giovani laureati, ha operato a Firenze fino al 1990 con vari incarichi nel Servizio Commerciale della FIAT Auto spa per il marchio Lancia. Membro dell’American Institute for Aeronautics and Astronautics, fra il 1985 e il 1995 ha operato come ricercatore aerospaziale in campo sociologico sui problemi di abitabilità nello spazio per la Ditta del Comparto Aerospaziale Fiorentino (la Futuro srl) da lui creata con l’Architetto Spaziale Daniele Bedini, collaborando con l’Agenzia Spaziale Italiana, l’Alenia Spazio, l’Agenzia Spaziale Europea, l’International Space University di Strasburgo, il Centro Nazionale Studi Spaziali francese di Tolosa, il SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence) statunitense e l’Università di Firenze (per diversi anni come assistente del corso di Architettura Spaziale tenuto dall’Architetto Daniele Bedini presso la cattedra di Processi e Metodi per la Produzione Edilizia della Facoltà di Architettura). Ha partecipato con numerose relazioni tecniche a vari Congressi astronautici e scientifici internazionali dall’Inghilterra alla Svizzera e dall’India e dalla Francia.
Dal 2009 è membro ordinario per chiamata dell’Accademia delle Scienze di San Marino.
Fondatore, portavoce e già Presidente del Centro Ufologico Nazionale italiano (CUN) referente sul tema degli Oggetti Volanti Non Identificati del competente Reparto Generale Sicurezza dell’Aeronautica Militare italiana, dal 1966 ne dirige la rivista mensile Notiziario UFO (in edicola dal 1995 e che ha oggi superato le 200 uscite) e ora UFO International Magazine (organo del CUN e del Coordinamento Euro-Latinoamericano-Statunitense per l’Informazione Ufologica). Dal 1967 è sistematicamente coinvolto come esperto radiotelevisivo per le tematiche spaziali e misteriosofiche in innumerevoli trasmissioni da RAI, Mediaset, Telemontecarlo / La Sette, Sky, TSI, BBC, Discovery Channel, History Channel, National Geographic Channel ed altre emittenti straniere. Ha diretto con grande successo per la Fratelli Fabbri (RCS) l’enciclopedia multimediale sul tema degli UFO e degli extraterrestri UFO Dossier X (oltre 1600 pagine, 70 fascicoli settimanali, 5 sezioni e 35 videodocumentari) tradotta e diffusa anche nei paesi di lingua spagnola e in campo librario è autore a tutt’oggi di 35 saggi divulgativi a diffusione popolare (per lo più editi da RCS, Mondadori ed Editoriale Olimpia), alcuni dei quali tradotti e pubblicati anche all’estero (dalla Germania al Brasile e dalla Romania alla Spagna). Dal 1967 ad oggi ha realizzato un centinaio di congressi a carattere scientifico e culturale, una buona metà dei quali, a livello mondiale, coordinati dal 1993 sotto l’egida del Governo della Repubblica di San Marino. Ha ufficialmente relazionato innumerevoli volte in congressi all’estero in rappresentanza italiana, dagli USA al Brasile e dall’Europa all’India. Dal 2009 è anche animatore del Coordinamento Euro-latinoamericano-statunitense per l’Informazione Ufologica. Dal 2002 dirige anche la rivista Archeomisteri Magazine (rivista di approfondimento sugli enigmi del passato, della tradizione e del sacro con oltre 60 uscite) quale Segretario e portavoce del Comitato Interdisciplinare per le Ricerche Protostoriche E Tradizionali (CIRPET). Dal 2012 dirige altresì l’edizione italiana della rivista internazionale di cinema EMPIRE. E’ comunemente considerato la maggiore autorità in Italia sugli UFO, la vita extraterrestre, la futurologia, la protostoria, l’esoterismo e i fenomeni insoliti.  Col suo nome e cognome è stato battezzato in suo onore un pianetino scoperto nel 1997.

Informazioni generali: possono essere richieste a Giovanni Minoli, Roberto Giacobbo, Fabio Fazio e Corrado Augias (RAI), Maurizio Costanzo e Claudio Brachino (Mediaset).



Leo Lyon Zagami nato il 5 Marzo del 1970 a Roma e figlio del Prof. Elio Zagami noto analista junghiano, scrittore e co-fondatore del G.A.P.A. (Gruppo Autonomo di Psicologia Analitica di cui era presidente), nipote del Senatore e saggista Leopoldo Zagami noto per aver scritto i libri piu' autorevoli sulla storia delle Isole Eolie, e figlio di Jessica Lyon Young membro della famiglia della Regina Madre d'Inghilterra, a sua volta figlia degli scrittori Henry Lyon Young e Felicity Mason collaboratrice di William Burroughs nota come Anne Cumming. Sostenuto dalla creatività dell'ambiente in cui è nato, fin dalla tenera eta' si dedica allo studio e alla ricerca in campo esoterico, storico, e filosofico parallelamente alla sua passione per i media e la musica, che lo porterà a collaborare con radio e televisioni in tutto il mondo (BBC inglese, ABC Australiana, la NRK norvegese...), cosa che lo ha portato a essere il primo speaker radiofonico estero a parlare liberamente sulla Radio Russa dopo il crollo del muro di Berlino e a organizzare un party di beneficienza nel celebre Bolshoi di Mosca nel 2002 con le massime autorita' delle istituzioni russe. Dal 2006 inizia, non senza problemi ma coraggiosamente, la sua attivita' divulgativa sul web riguardante il suo coinvolgimento diretto con il Nuovo Ordine Mondiale e le Societa' Segrete ad esso collegate comunemente note come gli illuminati. Dal 2009 diventa autore di ben 4 libri di saggistica e geopolitica pubblicati in Giappone e diventati presto best sellers, vendendo oltre 50 mila copie. I primi due libri sono stati scritti insieme al noto giornalista ed ex responsabile della prestigiosa pubblicazione Forbes Magazine Benjamin Fulford, il terzo insieme alla Principessa del Giappone Koaru Nakamaru, il quarto invece, pubblicato il 1 Novembre del 2011, è la sua prima opera solista in campo letterario, cosi come i due volumi di prossima uscita per Uno Editori.

Statti attento da me di Amleto De Silva (‘round midnight edizioni)



"Che quelli i guai sono come gli aspirapolvere, se sei una persona pulita ogni tanto li devi passare per forza". Totonno, Anna, Gioggiò, Marco e Lucio sono la rappresentazione di una Napoli spossata, persone che vogliono guadagnare molto con il minimo sforzo, propensi anche a scambiare favori sessuali per un contratto a tempo determinato. Le situazioni, le scenografie e i caratteristi sono l'anima della città: esistenze normali o forse un po' sulle righe in cui i vesuviani possono tranquillamente riconoscersi. Muovendo i suoi personaggi satirici, De Silva attacca direttamente l'Italia che sta autodistruggendosi.

lunedì 31 dicembre 2012

PROGRAMMA ELETTORALE MODERATI 2.0 PER LE LIBERTÀ CON LEO LYON ZAGAMI PRESIDENTE



Il programma dei  MODERATI 2.0 PER LE LIBERTA’ trae le sue origini dalla rete e si riallaccia al movimento politico internazionale pirata. Si prefigge - con iniziative che prendono corpo attraverso l’istituto della democrazia liquida (la cosiddetta e-democracy), ovvero una nuova forma di democrazia digitale compartecipata e diretta, volta al superamento dell’attuale democrazia rappresentativa - di operare un radicale e viscerale  rinnovamento dello Stato, nel rispetto della Costituzione Italiana e dei diritti fondamentali dell’uomo.

Lavoro e imprese - Cancellazione dei contratti che generano precariato e predisposizione di n. 2 contratti nazionali: il primo, relativo all'ingresso nel mondo del lavoro, regolerà la fase di apprendistato, ricompresa in un arco temporale con durata minima di mesi 12 e massima di mesi 24; il secondo, nei casi in cui la fase di apprendistato superi la durata massima stabilita, sancirà l’automatica conversione del rapporto lavorativo in contratto a tempo indeterminato. Favorire la concertazione su base regionale e/o provinciale. Abbattimento delle ritenute sul reddito dei lavoratori (riduzione del cuneo fiscale di 5 punti percentuali), detassazione per i primi 36 mesi a favore delle aziende che assumono a tempo indeterminato. Detassazione sui redditi delle  aziende che investono in ricerca, ammodernamento e sicurezza, e che stabiliscono protocolli di fattiva collaborazione con gli istituti di ricerca presso gli Atenei Italiani. Sostegno ai lavoratori che perdono il posto di lavoro e garanzia di un reddito minimo di sopravvivenza per un periodo massimo di mesi 24, a copertura di un ragionevole lasso di tempo necessario alla ricerca e al reperimento di un nuovo impiego. Unificazione tra norme che regolano i contratti dei lavoratori nel settore pubblico e norme che regolano i contratti dei lavoratori nel settore privato.
Varo di legge nazionale che preveda la regolare liquidazione - entro un periodo massimo di giorni 60 - dei pagamenti dovuti per servizi e prestazioni resi dalle imprese private allo Stato o a qualsiasi altro ente pubblico. Estensione della medesima normativa anche ai contratti tra privati. Nella fase transitoria di entrata in vigore della predetta legge, per quanto concerne i debiti dello Stato ed Enti Pubblici verso i privati, si preveda la concessione alle imprese che ne facciano richiesta della possibilità di compensare le tasse dovute con i crediti vantati.

Professioni e Ordini

- Tutela delle prerogative degli Ordini Professionali, con competenze esclusive e chiare.
- Reintroduzione della tariffa minima professionale a garanzia del rispetto del lavoro di scienza del professionista. Contestualmente, il provvedimento difende il consumatore dagli eventuali abusi della concorrenza monopolista, consentendogli di concordare col professionista la suddetta tariffa minima.
- Lotta all’esercizio abusivo delle professioni Legali e Contabili, che, per particolari funzioni espletate a supporto delle Stato, sono equiparate ad attività di Pubblico Ufficiale.
- Lotta all’esercizio abusivo di professioni Medico-Sanitarie, anche al fine di evitare che prestazioni specialistiche mediche siano rese da Specialisti in materie diverse dalle patologie in cura.
- Tutela delle specialità dei Notai e regolarità nei controlli dello Stato sull’applicazione delle tariffe.

  Sanità

- Tutela del diritto alla salute dei cittadini della Repubblica, razionalizzazione della spesa e istituzione, da parte del ministero della Sanità, del costo unico nazionale di farmaci, prodotti e macchinari  utili al funzionamento degli ospedali, onde eliminare le disparità di prezzo attualmente esistenti tra le varie aree territoriali del paese.


Sicurezza e ordine pubblico

- Rafforzamento della lotta alla criminalità organizzata tramite potenziamento dei fondi da mettere a disposizione del comparto sicurezza e ordine pubblico.

Patto di stabilità degli Enti Pubblici

- Revisione del patto di stabilità, con previsione della sua inapplicabilità nei confronti dei cosiddetti Comuni virtuosi


Debito Pubblico

- Alienazione del patrimonio immobiliare dello Stato, al fine di portare il differenziale PIL/ Debito pubblico sotto la soglia del 100%.

Evasione fiscale

- Rafforzamento della lotta all’individuazione dei grandi evasori fiscali e recupero dei capitali italiani espatriati presso i cosiddetti paradisi fiscali.


Liberalizzazioni e informatizzazione dello Stato

- Liberalizzazione uniforme di tutti i servizi facenti capo alla Pubblica Amministrazione per ridurne i costi generali e aumentarne la capacità di risposta. Sburocratizzazione dell’apparato statale, con l’obiettivo di snellire al massimo le procedure autorizzative, rimuovendo buona parte delle cause che ostacolano la crescita del paese e scoraggiano l’afflusso di investimenti dall’estero.

 - Informatizzazione di tutti gli Enti, in modo da ottenere un risparmio di spesa pubblica pari a 5 punti percentuali nell’arco di un triennio. Investimento sulla banda larga, a copertura uniforme dell’intero territorio Nazionale, per favorire la crescita economica.


Istruzione, Università, Ricerca.

- Riforma della scuola primaria e secondaria, con previsione dello studio di due lingue straniere e informatizzazione delle scuole. Favorire il collegamento tra imprese e Atenei, per razionalizzare la ricerca con fondi pubblici.


Signoraggio bancario e sovranità monetaria

- Lotta al signoraggio bancario.
- Restituzione della sovranità monetaria al Popolo Italiano e ritorno a una valuta nazionale e alla prerogativa della Banca d’Italia di battere moneta.
- Conversione della Banca D’Italia da istituto privato a istituto pubblico di piena proprietà dello Stato.


Divieto agli istituti di credito della pratica di anatocismo.

- Cancellazione del CRIF e di qualsiasi analoga centrale rischi utilizzata dalle banche per discriminare l’accesso al credito dei cittadini.


Economia

- Spending Review Permanente volta a eliminare criticità e sprechi della macchina pubblica, con pianificazione di una riduzione di 10 punti percentuali nei prossimi 5 anni di legislatura, attraverso  rigorose procedure di controllo e razionalizzazione, inclusa la progressiva riduzione fino a definitiva eliminazione di enti inutili, quali le Province. Taglio e ridimensionamento dei consigli d'amministrazione delle società a partecipazione statale.


Codice etico dello Stato

- Divieto da parte dello Stato ed Enti Pubblici di reclamizzare il gioco d’azzardo, onde evitare di alimentare patologie d’ordine compulsivo particolarmente gravi a livello individuale personale e sociale.

 Casa

- Abolizione definitiva dell’IMU sulla prima casa, senza reintroduzione surrettizia di altre imposte sostitutive. La copertura del mancato introito allo Stato sarà garantita dall’applicazione continuativa permanente dell’attività di spending review.
- Revisione del catasto e nuovo calcolo delle rendite in base al valore venale del bene immobiliare.
 - Elaborazione di un nuovo piano casa nazionale, per favorire l’edilizia a prezzi calmierati (prezzi CER) destinata alle giovani coppie in cerca di casa, tramite il varo di una legge quadro nazionale concertata con la conferenza Stato - Regioni, con soggetti privati e trattando con gli istituti bancari la ripresa della concessione del credito alle famiglie e alle Piccole Medie Imprese.

  Famiglia

- Contributo di 1.000 Euro alla nascita di un bambino per tutte le famiglie italiane, anche per incrementare lo scarso tasso di natalità del nostro paese.
- Istituzione del Quoziente Familiare, al fine di salvaguardare le famiglie numerose.


Energia

- Istituzione di un piano Energetico Italiano, al fine di programmare e realizzare impianti energetici derivanti da fonti rinnovabili alternative, a basso o nullo impatto ambientale.


Ambiente e territorio turismo.

- Istituzione di un piano di indispensabile e non più derogabile risanamento idrogeologico del territorio nazionale.

- Istituzione di un piano nazionale di salvaguardia e valorizzazione dei beni archeologici, ambientali e storici. Istituzione dell'Agenzia di Promozione Turistica Nazionale, organo centrale di promozione delle bellezze ambientali, storiche e culturali italiane nel mondo, a sostegno dello sviluppo dell'industria del turismo.


Diritti degli animali

- Tutela dei diritti degli animali contro i maltrattamenti, la pratica della vivisezione e gli esperimenti  e test di natura farmacologica e cosmetica.
- Realizzazione di ospedali pubblici per animali.


Condivisione e libertà d’espressione

- Riforma del diritto d’autore e dei brevetti, garanzia di massima libertà di circolazione e divulgazione della conoscenza, tutela del diritto alla privacy e protezione dei propri dati personali.



La lezione di Rita Levi-Montalcini. Una vita tra scienza e solidarietà di Giuseppina Tripodi (Rizzoli)



"Questo saggio racconta il mio lungo percorso di vita e di lavoro: ne emergono gli interessi e le iniziative verso le quali sono stata da sempre attratta, iniziative che hanno, per me, un grande valore etico." Così Rita Levi-Montalcini sintetizza i temi e le riflessioni che Giuseppina Tripodi, da oltre quarantanni sua fidata collaboratrice, ha intrecciato in questo libro narrando la storia, l'altruismo, gli insegnamenti, le scoperte e le battaglie accorate. All'inizio della sua attività, Rita Levi-Montalcini voleva andare in Africa e curare i lebbrosi, e nel corso della sua lunga vita è rimasta idealmente fedele a questo scopo, che è poi riuscita a realizzare grazie alla sua Fondazione da sempre orientata a difendere il ruolo della donna, elevare il livello culturale femminile e la consapevolezza dei propri mezzi. "Il suo impegno sociale" scrive la Tripodi "contagia le persone, le motiva a confrontarsi con il mondo circostante e a muoversi in una realtà in costante mutamento, senza più confini se non quelli determinati dalle distanze sociali e culturali." La lezione di Rita Levi-Montalcini, oltre a fornirci un ritratto inedito e sincero della grande scienziata, ci restituisce il senso più profondo della sua vita, "la centralità della persona e il fine ultimo del concetto della ragion d'essere", per dimostrare che anche la più straordinaria scoperta sarebbe sterile, se non fosse rivolta al miglioramento della vita dell'umanità, e in particolare di coloro che soffrono.

domenica 30 dicembre 2012

Questa notte alla Radio Americana Leo Lyon Zagami sarà ospite del giornalista Greg Szymanski
























Questa notte alla Radio Americana Leo Lyon Zagami  sarà ospite del giornalista investigativo americano Greg Szymanski http://firstamendmentradio.net/ e parlerà al popolo americano della sua candidatura in Italia e del nuovo Movimento politico i Moderati 2.0 per le Libertà. Sarà un appuntamento imperdibile quello delle 10pm USA eastern standard time ovvero le 4am ora italiana, perché si parlerà dell’incredibile disorientamento che ha generato l’entrata in politica di Leo Lyon Zagami, e delle immediate azioni di discreditamento mediatico nei suoi confronti operate da diverse testate giornalistiche italiane. Non vi resta che sintonizzarvi!

Leo Lyon Zagami nato il 5 Marzo del 1970 a Roma e figlio del Prof. Elio Zagami noto analista junghiano, scrittore e co-fondatore del G.A.P.A. (Gruppo Autonomo di Psicologia Analitica di cui era presidente), nipote del Senatore e saggista Leopoldo Zagami noto per aver scritto i libri piu' autorevoli sulla storia delle Isole Eolie, e figlio di Jessica Lyon Young membro della famiglia della Regina Madre d'Inghilterra, a sua volta figlia degli scrittori Henry Lyon Young e Felicity Mason collaboratrice di William Burroughs nota come Anne Cumming. Sostenuto dalla creatività dell'ambiente in cui è nato, fin dalla tenera eta' si dedica allo studio e alla ricerca in campo esoterico, storico, e filosofico parallelamente alla sua passione per i media e la musica, che lo porterà a collaborare con radio e televisioni in tutto il mondo (BBC inglese, ABC Australiana, la NRK norvegese...), cosa che lo ha portato a essere il primo speaker radiofonico estero a parlare liberamente sulla Radio Russa dopo il crollo del muro di Berlino e a organizzare un party di beneficienza nel celebre Bolshoi di Mosca nel 2002 con le massime autorita' delle istituzioni russe. Dal 2006 inizia, non senza problemi ma coraggiosamente, la sua attivita' divulgativa sul web riguardante il suo coinvolgimento diretto con il Nuovo Ordine Mondiale e le Societa' Segrete ad esso collegate comunemente note come gli illuminati. Dal 2009 diventa autore di ben 4 libri di saggistica e geopolitica pubblicati in Giappone e diventati presto best sellers, vendendo oltre 50 mila copie. I primi due libri sono stati scritti insieme al noto giornalista ed ex responsabile della prestigiosa pubblicazione Forbes Magazine Benjamin Fulford, il terzo insieme alla Principessa del Giappone Koaru Nakamaru, il quarto invece, pubblicato il 1 Novembre del 2011, è la sua prima opera solista in campo letterario, cosi come i due volumi di prossima uscita per Uno Editori.

Vittoria Coppola a Overeco Academy a Lecce il 4 gennaio 2013



Vittoria Coppola è da poco più di un mese tornata nelle librerie di tutta Italia con un nuovo romanzo intitolato “Immagina la gioia” edito da Lupo editore. L’autrice sarà ospite, il 4 gennaio 2013 ore 18,00 di Overeco Academy and Workshop in via Casetti 2 a Lecce. L’appuntamento promosso da Overeco Agenzia (http://www.overeco.it/) e dall’Ordo Equestris Templi Arcadia di Lecce (http://ordoequestristempliarcadia.it/), vedrà coinvolti l’artista Paola Scialpi che dialogherà con l’autrice ed una performance musicale di Andrea Caputo che per l’occasione eseguirà la Sonata n.3 opera 2 di Antonio Vivaldi trascritta per viola.  L’autrice è stata la vincitrice con “Gli occhi di mia figlia” (Lupo editore/EdizioniANordest) del concorso del 2011 indetto dalla rubrica del Tg1 (Rai), che ha decretato il suo libro come il più bello dell’anno, dopo averlo selezionato proprio come “Libro sotto l’albero”. È stato un anno, quello trascorso dal Natale del 2011 a oggi, in cui Vittoria Coppola ha avuto modo di incontrare i suoi lettori in decine e decine di presentazioni, organizzate in tutta la penisola, continuando a essere apprezzata per la sua scrittura e coltivando la sua grande passione, che l’ha portata a scrivere un romanzo maturo, degno di attenzione, che sta ottenendo già ottimi giudizi da parte dei lettori.

“Immagina la gioia” (Lupo Editore) – La trama

L’inquietudine fa di Eva una giovane donna schiva ma curiosa del mondo, abituata ad esprimere la propria creatività nella scrittura e a mascherare la fragilità sotto l’abbigliamento colorato che sceglie con attenzione quasi maniacale. Cresciuta nella adorata Mira e nel calore di una famiglia siciliana, tra le marmellate di nonna Annina ed esperienze di viaggio, a dispetto di tali certezze Eva nutre un’intima lesione affettiva che la rende gelosa di Pietro, il fratello minore che – dieci anni dopo di lei – ha allietato i genitori con la sua attesissima nascita. Contrariamente alla sorella, il ragazzo ha un carattere solare, sostenuto da una sfrenata passione per il calcio e arricchito dal primo amore adolescenziale. Forse è anche la percezione di questa sua forza interiore a suscitare in Eva un bisogno quasi competitivo di riscatto, il desiderio di riuscire a completare il suo romanzo, a trovare il colpo di scena, il finale perfetto che convinca un editore a pubblicarlo. È nella casa avita di Sciacca, su suggerimento di nonna Annina, che la ragazza cerca la giusta ispirazione per portare a termine la sua fatica. Ma la vita spariglia le carte e nel giro di pochi mesi la realtà si impone sulle fantasie e sul tranquillo scorrere del tempo, mentre nuove presenze e vecchi segreti spuntati da cassetti polverosi aprono gli occhi e il cuore di Eva. Dall’autrice di Gli occhi di mia figlia un’altra storia familiare, una vicenda di unione autentica, fatta di parole non dette e verità dolorose che fanno crescere.

Vittoria COPPOLA. Ha 26 anni, vive a Taviano (Le). Laureata in Lingue e Letterature Straniere, Comunicazione Linguistica Interculturale  (Università del Salento, luglio 2010). Attualmente lavora come receptionist presso un albergo di Gallipoli (Le). La passione assoluta che muove le sue giornate è la scrittura. Di questo dice: “Lo scopo che mi prefiggo nel momento in cui inizio a riempire pagine di parole e sentimenti, è quello di emozionare, regalando a chi mi privilegia “leggendomi,” attimi personalissimi di evasione dalla realtà, ma anche, perché no, arricchimento della stessa. Confido sempre nella bellezza dei sentimenti e perciò, quando qualcuno reputa banale il parlare d’amore, io sorrido, e vado avanti per la mia strada”.

Info

Lupoeditore.it






Confiteor. Potere, banche e affari. La storia mai raccontata a cura di Cesare Geronzi e Massimo Mucchetti (Feltrinelli)

Il giornalista e il banchiere. Un duello fatto di domande e risposte, di ricostruzioni incrociate, retroscena confidenziali, analisi a volte contrapposte sui personaggi, i conflitti, le congiure, i denari di trent'anni della nostra storia. Dalla Banca d'Italia di Guido Carli al Banco di Napoli, dalla Cariroma a Capitalia, fino a Mediobanca e alle Generali, Cesare Geronzi è stato un protagonista assoluto della finanza italiana. Hanno fatto discutere le sue relazioni con Silvio Berlusconi, Massimo D'Alema e Antonio Fazio, le grandi operazioni bancarie culminate con la fusione del polo romano in UniCredit suggerita da Mario Draghi. E ancor più ha suscitato reazioni la sua ascesa alla presidenza dei templi della finanza del Nord. Nel dialogo serrato con Massimo Mucchetti, l'autore di "Licenziare i padroni?" e "Il baco del Corriere", prende corpo la "confessione" di un banchiere non pentito. Sono innumerevoli gli episodi mai raccontati che restituiscono la trama dei grandi affari: un continuo gioco di specchi che rimanda le mutevoli immagini dei vincitori. Indicato da Ciampi in Cariroma, Geronzi prese poi il potere sponsorizzando la Lazio come chiedeva il romanista Andreotti. Si sentì domandare da Enrico Cuccia, che nei suoi ultimi giorni voleva consolidare il suo delfino Maranghi in Mediobanca: "Vuol sempre bene a Vincenzino?". Ottenne da Giovanni Agnelli un soave: "Ma caro Geronzi, se lei non vuole, non si fa" con cui liquidare l'assalto alla Banca di Roma.

sabato 29 dicembre 2012

L’alba dei popoli con Admir Shkurtaj e Milena Magnani a Otranto



Il concerto di Capodanno per piano solo proposto da AnimaMundi per l'Alba dei Popoli del Comune di Otranto è ormai una tradizione. Per la terza edizione siede dietro la tastiera il musicista albanese italiano Admir Shkurtaj per eseguire Mesimér, album prodotto e pubblicato a luglio dall'etichetta salentina. Prima del concerto, inoltre, la scrittrice Milena Magnani presenterà il suo romanzo Delle volte il vento (Kurumuny, 2012), con il reading a cura di Marzia Quartini accompagnata da Antonio Corsano all'organetto diatonico. In Mesimér Admir Shkurtaj smonta e ricostruisce suono su suono sul suo pianoforte mezzacoda ("preparato" con portacandele e giornali) le arie popolari salentine, con la sua poetica centrata sul “gesto” sonoro, sulla “fluidità” del pensiero musicale e sulla “sceneggiatura sonora”. Le semplici e ammalianti melodie assumono di colpo sembianze insospettate, in un viavai continuo di travestimenti e rivelazioni. Ambientato duranti i primi sbarchi degli anni '90 sulle coste pugliesi Delle volte il vento ci svela l’altro, così vicino eppure così lontano per decenni. Il muro di confine naturale fra i due Paesi all'improvviso si sgretola e diventa al contempo lo specchio di virtù e chiusure del sud Italia, riflesse in Carmela che incontra Lume, un'albanese che non si lascia incantare dalla società del benessere e pur di non scendere a compromessi si barrica dietro una fragile barriera di cartoni e bivacca davanti al mare.

1 gennaio 2013 – alle 17:00 ci sarà la presentazione Delle volte il vento di Milena Magnani (Kurumuny) alla presenza dell'autrice. Lettura scenica MARZIA QUARTINI, organetto diatonico  ANTONIO CORSANO Alle 18:00 è previsto il concerto di Admir Shkurtaj presso il salone Maestre Pie Filippini (di fronte al Castello) nel centro storico di Otranto (ingresso libero)

Da quando nel 1991 è arrivato nel Salento, Admir Shkurtaj, strumentista e compositore albanese, ha rivoluzionato la scena musicale salentina. Grazie alla sua formazione classica e contemporanea, iniziata a Tirana e terminata a Lecce, all'originalità nell'approccio al jazz e alla conoscenza delle tradizioni musicali albanesi e balcaniche, è oggi tra i più rispettati musicisti pugliesi e italiani. Dalla fine degli anni Novanta, ha avuto un ruolo centrale nella nascita e e nell'affermazione di un filone di balkan salentino con gli Opa Cupa, i Ghetonìa e i suoi Talea. Con questi ultimi si è fatto conoscere a livello internazionale come tra i più originali interpreti di balcan jazz, mentre i salentini Ghetonìa sono espressione naturale di quell'incontro tra Salento e Albania, terre divise da pochi kilometri di mare ma culturalmente molto diverse, ricominciato agli inizi degli anni Novanta dopo la caduta del Muro di Berlino e del regime albanese. Con loro, Shkurtaj ha reinventato la tradizione musicale salentina, in particolare quella della Grecìa Salentina, divenendone uno dei più profondi conoscitori.
È per questa sua particolare storia artistica e umana che AnimaMundi ha voluto affidargli l'interpretazione di alcune melodie tradizionali o d'autore, ma riconosciute ormai come salentine.

Mesimér è l'incontro su un pianoforte mezzacoda delle diverse idee che costituiscono l'articolato e visionario pensiero musicale di Shkurtaj. Le arie popolari vengono smontate e ricostruite attraverso i linguaggi del jazz d'avanguardia, la sensibilità balcanica nell'articolazione del suono e nei ritmi e il pensiero destrutturato contemporaneo. Quest'ultimo vuole conquistare una “fluidità” del discorso musicale, liberandola dalla retorica delle strutture ormai decantate nella cultura classica e pop occidentale. Così, in “Pizzica di Santa Lucia”, Shkurtaj segue un processo creativo basato sul concetto di “gesto”, movimenti casuali sulla tastiera, che si rincorrono come le idee nel fluire naturale e non lineare del pensiero umano. In “Pizzica di San Vito” si fa strada invece un'altra visionaria idea di Shkurtaj, quella della “sceneggiatura sonora”: cinque personaggi “in scena”, interpretati da cinque gesti/eventi sonori che si alternano fino ad assumere la loro fisionomia compiuta.

la critica:

Admir Shkurtaj smonta e rimonta sui tasti la Puglia della tradizione. Con rispetto e coraggio (Guido Festinese, Alias-Il Manifesto)

Mesimér ci ricorda che la tradizione non appartiene solo al passato [...]. Shkurtaj apre molte porte. Questa musica non è solo un altro timbro per i nostri passaporti. Essa stessa è il viaggio. (Tyran Grillo, RootsWorld)

le note, come gli ingredienti di una pietanza, vengono scomposte negli elementi primari e poi rimescolate, reimpastate per dare un risultato finale che, in qualche modo, ha a che fare con la pietanza originaria, pur non essendo più la stessa. [...] Colpisce in Mesimér il senso di esplorazione di insolite sonorità. (Carla Visca, FolkBulletin)

Admir Shkurtaj con Mesimér ha dato vita ad un disco fascinoso ed originale da cui traspare non solo tutto il suo percorso musicale, ma anche la sua ricerca tra i suoni della musica contemporanea e del jazz. (Salvatore Esposito, BlogFoolk)


Tutto bene di Paolo Ruffini (Tea)



Per tutta la vita Stefano ha evitato di prendere impegni, di assumersi responsabilità. Non ha mai voluto nulla che fosse "per sempre": né tatuaggi sulla pelle, né tantomeno legami personali. Si è limitato a galleggiare in una duplice esistenza. Davanti alla macchina da presa è "Steve" Nigiotti: attore brillante in rapida ascesa, disinvolto, esuberante. La sua vita di tutti i giorni, invece, è piuttosto squallida, solitaria e minata da ricorrenti attacchi di panico che lo paralizzano. Una sera qualcuno suona alla sua porta, ma non è la ragazza che Stefano stava aspettando: grandi occhi azzurri, faccino serio e trolley di Hello Kitty al seguito, Sara ha sette anni ed è... sua figlia. Peccato che lui non ne avesse idea. Non aveva mai nemmeno sospettato che dalla sua storia di una notte con la cubista Michi+ fosse nata una bimba, perché lei l'aveva sempre tenuto all'oscuro di tutto. Ora però Michi+ è finita in un guaio più grosso di lei, e qualcuno deve occuparsi della piccola Sara: tocca a Stefano. Per lui niente sarà più lo stesso: Sara prima gli metterà sottosopra la casa e la vita, poi lo rimetterà in riga con la sua saggezza di bambina abituata a prendersi cura dei "grandi" un po' incasinati che la circondano. Giorno dopo giorno, tra nuovi arrivi e il ritorno inaspettato di vecchie conoscenze, Stefano e Sara impareranno a vincere le rispettive paure e a volersi bene come mai avrebbero immaginato. E Stefano imparerà che "per sempre" può avere un suono meraviglioso.

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