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Mi piacerebbe partire da due considerazioni. La scrittura è qualcosa per cui vale la pena attendere. La redazione di una rivista è qualcosa di permanente. Entrambe sono sicurezze cui ci si può volgere in momenti di momentaneo offuscamento della realtà, sociale o politica. La condizione della debolezza, al di là di un richiamo possibile alla filosofia recente, costituisce un cenno alla forza insita nell'inizio, nell'origine, che non contengono - è vero - la verità, ma che tuttavia per il loro anelito quasi disperato all'esistenza celano una promessa di verità che va oltre il semplice esordire. Le riviste sono i luoghi preferiti dove tutto ciò viene accolto e dove, si spera, viene coltivato. Ecco perché da qualche tempo su Musicaos.it - grazie soprattutto ad un nucleo 'forte' di collaboratori - preferiamo recensire libri interessanti non necessariamente usciti con grandi case editrici. A questo si aggiunge un altro elemento, quello cioè di sganciare l'idea di critica militante da quello della forsennatezza con cui si rincorre, troppo spesso, l'ultimo libro, l'ultima uscita, il tritaprezzi. Anche perché non esiste nessun libro che sia unico né tantomeno ultimo. Un'idea di critica per cui il libro e l'autore siano oggetti parlanti posti come lente tra il critico e il lettore. Un'idea di lettura critica degli eventi mediata dalle letture che si sedimentano nel tempo.
Nella sezione interventi ho deciso di ritornare a parlare di un esordio importante, Neuropa, di Gianluca Gigliozzi, un libro uscito nel 2005, insieme a questo mi occupo di altri romanzi, tra i quali "Gustavo", di Carlo Bordini, che ebbi modo di presentare nel settembre scorso a Palazzo Gallone a Tricase e poi "Actarus", di Claudio Morici (edito per Meridiano Zero), e poi "La mania per l'alfabeto" (Sironi Editore) l'esordio di Marco Candida e "Il legame" (Besa Editrice) dell'italo-egiziano Fabio Omar El Ariny, romanzo costruito a partire da un'ipotesi interessante sui fatti immediatamente seguenti all'11 settembre 2001; infine la recensione di un libro di critica letteraria dedicato ad una delle figure più importanti della letteratura contemporanea, Philip K. Dick, uno dei mappatori dell'immaginario contemporaneo, il libro in questione, edito da Agenzia X, è scritto da da Antonio Caronia e Domenico Gallo:“Philip K. Dick, la macchina della paranoia, enciclopedia dickiana”. Elisabetta Liguori, non nuova al reportage (vedi "Zerinol a Istambul"), ci ha consegnato il suo viaggio a New York compiuto nel giugno scorso (sezione testi). Per restare in tema di USA, Stefano Donno, che uscirà in autunno con una monografia su Chomsky, ci regala in anteprima una nano-intervista ottenuta da Noam Chomsky nel 2005, tuttora inedita, insieme ad un'anticipazione poetica, Mirella Floris.
Enrico Pietrangeli recensisce una monografia di Sandro Montalto (Edizioni dell'Orso) dedicata al rapporto tra Samuel Beckett e Buster Keaton, i due diedero vita a Film, opera filmica del drammaturgo irlandese. Chi fosse interessato a vedere questa opera sconcertante lo può fare su youtube a questi link:[ Film by Samuel Beckett - part 1 (5:49 min)][Film by Samuel Beckett - part 2 (5:49 min)][Film by Samuel Beckett - part 3 (5:28 min)]. "L'eretico e il cattolico" è un libro intervista scritto da Mauro Daltin, di cui si è occupato lo stesso Pietrangeli; sempre per restare in tema di media editoria dopo le Edizioni dell'Orso e le Kappa Vu Edizioni, ecco Disorder (Edizioni Il Foglio) di Gianfranco Franchi, e "Sopra e Sotto" (Sovera) di Roberto Casalena. Bianca Madeccia, ha pubblicato la sua raccolta (qui recensita da Simonetta Ruggeri) per i tipi di Lietocolle Edizioni; in questo numero di Musicaos.it si occupa con un interessante e denso intervento di uno degli artisti visivi più rappresentativi di questo secolo Roberto Sebastian Matta Echaurren. Simone Olla, uno dei 6 opificisti del Gruppo Opìfice (del quale ci occuperemo nel prossimo numero di Musicaos.it) pubblica un'intervista a Antonio Pennacchi, autore de "Il fasciocomunista", dal quale è stata tratta la pellicola "Mio fratello è figlio unico". La sezione degli interventi termina con tre testi dedicati ad altrettante raccolte poetiche, il primo è di Sante Maurizi, che ha recensito l'ultima raccolta di Gianni D'Elia, "I trovatori", gli altri due sono a firma di Giacomo Cerrai, che si è occupato di due testi editi da Manni Editori, "Diario inverso" di Lucianna Argentino e "Stato di vigilanza" di Gianfranco Fabbri.
Nella sezione testi sono ospitati racconti e poesie inedite. Silla Hicks, pubblica un racconto lungo dal titolo "Un uomo come gli altri", abbiamo ritenuto opportuno renderlo scaricabile direttamente in formato PDF per renderne semplice la lettura, una delle migliori cose che ho letto di recente insieme ai racconti degli altri esordienti che sto ricevendo negli ultimi mesi, penso a Marco Montanaro, Federico Fascetti, Riccardo Lionello e Francesca Roccasalda, Alessandro Milanese, Luisa Ruggio, Maria Luisa Fascì Spurio, Martina Campi; è proprio a loro che mi riferivo quando all'inizio di questo articolo scrivevo la frase "La scrittura è qualcosa per cui vale la pena attendere", attendete i loro frutti futuri e cominciate a interessarvi di ciò che troverete su queste pagine elettroniche. In questo numero pubblico un mio racconto intitolato "Protesi". Grazie a Flavia Piccinni, che ha esordito con "Adesso tienimi" (Fazi), si continua a parlare di Taranto in un momento di forte bisogno e attenzione, nel prossimo numero ci occuperemo del suo esordio, nel frattempo pubblichiamo una poesia speditaci da Francesca Roccasalda dedicata proprio alla sua città. Buona lettura.
l'editoriale del nuovo numero di www.musicaos.it di Luciano Pagano
lo stipendio di 815euro… il mio salario mensile quando mi viene accreditato. E dico, quando mi viene accreditato, perché la ditta per la quale lavoro paga ogni 2/3 mesi. Forse non ci rendiamo conto delle enormi difficoltà che posso avere io e mio marito per arrivare a fine mese. E so che siamo in tanti a vivere una situazione del genere…certi momenti mi guardo, e penso quando potrò avere un figlio… anche quello ora è un lusso.
Non si va al cinema, altrimenti la rata dell’ICI non la paghi… e dopo si sa come va a finire: non vai a mangiare fuori (non parlo dei super ristoranti, ma di un semplice pub… un panino e una bibita) altrimenti la bolletta della luce chi la paga??? Mi confesso … non compero un paio di pantaloni in un negozio come Benetton o Sasch non so più da quando… vado al mercato, anche per le scarpe. Non parliamo poi per l’acquisto degli alimenti quotidiani… si fa la caccia al tesoro sui depliant che arrivano nella buca della pubblicità… e così all’Eurospin per prendere quella cosa in offerta oppure vai al Carrefour per prendere qualcos’altro… Sono esausta di rincorrere un pezzo di carne in offerta e di inventarmi un pasto giornaliero che costi meno di 5euro. Non si può avere il desiderio di ospitare qualche amico perché anche quello è un costo non indifferente, bhè un ospite lo devi portare a visitare un posto caratteristico… non sempre puoi mangiare a casa… le specialità gliele devi fare apprezzare in luoghi tipici… e così tra un pasticciotto , un caffè al latte di mandorla e pezzetti di carne di cavallo alla salentina, in una sola giornata ti partono 200euro ( la benzina la devi mettere nella macchina… non è che resti in un posto solo per ammirare le sue bellezze!).
Ecco è così, uno rinuncia a vivere… perché non è possibile permettersi di acquistare niente di extra (avrei bisogno di comperare un paio di occhiali da vicino… per ora non è possibile… poi ci penserò più in là quando avremo meno spese). Devi pagare le bollette, il condominio e come sempre l’imprevisto… cose che non mancano mai. Da quando ci siamo sposati stiamo pagando una rata per dei lavori fatti per la facciata del condominio… e tra le tasse che aumentano… e si prevede un rincaro per fine settembre, gli stipendi che arrivano in ritardo, il conto corrente è sempre a un filo dall’essere in rosso. Per quanto ancora tutto questo vivere come una funambola? Sono/siamo davvero stanchi … spero di non avervi tediato, ma in qualche maniera volevo sforgarmi…
D.P.
Salendo sul palco in Piazza S. Benedetto a Polignano a Mare il 13 luglio 2007 alle 21,30, per il festival del Libro Possibile, con due T-Rex della cultura italiana come Ferdinando Boero autore per Besa di "Ecologia della Bellezza" e Piergiorgio Odifreddi autore di "Il Matematico Impertinenente" per Tea, e vedere una torma di gente (più di 300 persone) che seduta per oltre un'ora e mezza ha seguito attentamente le nostre divagazioni dalla linguistica, alla biologia, alla politica e chi più ne ha più ne metta, è stata un'esperienza alla S. Bonaventura da Bagnoreggio ... più che mistica... assoluta... da itinerarium mentis in deum ... per buona pace di Piergiorgio Odifreddi.
Special Tank to Rosella Santoro.
Mozart di Atlantide è il titolo del thriller fantascientifico scritto da Simone Maria Navarra.
Attraverso il sito Lulu.com chiunque lo desideri può richiedere la stampa di una singola copia del libro che gli verrà poi recapitata direttamente a casa (da qui appunto il termine Print on demand, stampa su richiesta). Grazie a questo sistema gli autori emergenti (questo il caso di Simone Maria Navarra) e anche i piccoli editori possono ridurre al minimo i costi di stampa e distribuzione così da pubblicare un libro a fronte di un investimento economico ridotto. Un metodo nuovo, insomma, per promuovere e diffondere nuovi autori in un settore difficile come quello dell'editoria.
Il romanzo Mozart di Atlantide ci racconta di un futuro ipotetico in cui le persone vivono all'interno di enormi città costruite nello spazio. Grazie alle tecnologie più moderne, inoltre, gli esseri umani possono essere memorizzati e duplicati come se si trattasse di semplici documenti digitali, ed eventualmente anche risvegliati (questo il termine usato nel libro) nel caso perdessero disgraziatamente la vita (magari in seguito a un omicidio, come accade al protagonista della storia). Partendo da queste premesse già di per sé originali, Navarra ne approfitta per descrivere un un futuro plausibile e per riflettere allo stesso tempo sugli interrogativi che l'uomo moderno si trova ad affrontare di fronte alle nuove possibilità offerte dalla scienza e dalla tecnologia.
Come già altri ebook di Simone Maria Navarra, Mozart di Atlantide è rilasciato sotto una licenza Creative Commons, ed è reperibile oltre che sul sito dell'autore anche attraverso le reti Peer to Peer o di file sharing normalmente utilizzate per la condivisione di documenti attraverso Internet.
Simone Maria Navarra gestisce inoltre un blog dedicato agli autori emergenti e attraverso il quale racconta la sua attività di scrittore all'indirizzo http://simonenavarra.blogspot.com
Nei dieci brani che lo compongono, l'album si presenta denso, stratificato, adornato di sonorità cupe, che riflettono sull'inesora...