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martedì 9 marzo 2021

Città senza nome. Lovecraft racconti illustrati di Howard P. Lovecraft e Armel Gaulme

 

 

Le storie fondanti dei Miti di Cthulhu, frutto della fertile immaginazione di Lovecraft, che hanno ispirato innumerevoli scrittori, registi e artisti. Un invito a tuffarsi nell’universo dello scrittore di Providence, nella vivida proiezione dei suoi incubi e delle sue ossessioni. Un’immersione totale nella dimensione onirica delle opere di Lovecraft. Più di 40 illustrazioni esclusive per titolo. Un vivace mix di taccuini antropologici e graphic novel.

Il dominatore delle tenebre. Il meglio dei racconti di Howard P. Lovecraft e Sergio Altieri

 

 

 Profeta e precursore, iniziatore e ispiratore, Howard Phillips Lovecraft, HPL nell'acronimo, è l'erede primario di Edgar Allan Poe nella letteratura del gotico e dell'horror, del grottesco e del soprannaturale. Ma HPL è anche molto, molto di più. Trascorso quasi un secolo dal suo concepimento e dalla sua stesura, l'opera di HPL si conferma a tutt'oggi come una delle più approfondite e innovative esplorazioni del lato oscuro, non solamente della dimensione umana, ma di un'intera prospettiva cosmica. Dominando sia la tematica dell'horror tout-court sia la creazione di un'articolata mitologia fondata su una incombente, mostruosa apocalisse, HPL definisce parametri narrativi, traccia linee di confine, stabilisce modelli primari. Sulla base delle sue storie del macabro, da "Dagon" ad "Aria fredda", da "Il colore dallo spazio" a "Il dominatore delle tenebre", o dei suoi agghiaccianti "Miti di Cthulhu", da "Nyarlathotep" a "L'entità sulla soglia", da "L'orrore di Dunwich" a "L'ombra su Innsmouth", si potrebbe affermare senza troppi timori che la letteratura dell'incubo possa essere suddivisa in prima e dopo HPL. È in questa chiave di analisi che si colloca la presente antologia, che raccoglie tutto il meglio della sua vasta produzione: un omaggio alla personalità e all'opera di un autore destinato a essere, e a rimanere, una leggenda.

Le montagne della follia di Howard P. Lovecraft e Andrea Morstabilini

 

 

"Le montagne della follia" di Howard Phillips Lovecraft racconta il catastrofico esito di una spedizione nelle profondità inesplorate del continente antartico. Farnsworth Wright rifiutò di pubblicare l'opera su "Weird Tales" perché, a detta dell'editore, troppo lunga. L'orrore, per stereotipo, necessita di poche molecole di azoto, di respiri corti, mutili, di un sentimento di morte improvvisa accompagnato da brevi, fulminanti agonie: chi potrebbe sopportare uno spavento protratto oltremisura nel tempo? E invece tra le montagne della follia l'eco della paura si centuplica di grotta in grotta, e la resistenza dei personaggi e del lettore è spinta al limite della sopportazione. Il Saggiatore ripropone questo classico in una traduzione finalmente completa, che rifugge la tentazione di ricondurre a una mal compresa «piacevolezza» lo stile ossessivo, tassonomico, rituale di Lovecraft. Nella sua prosa l'orrore opera sempre nella stanza accanto, senza fare ostaggio di testimoni oculari; riempie le tubature e si riverbera fonicamente tra le pareti (Tekeli-li! Tekeli-li!), in un linguaggio nero che esisteva già prima del linguaggio umano e della parola, e che l'uomo non può decifrare; emana miasmi intollerabili e sconosciuti; lascia tagli ed escoriazioni ovunque. Ma non si vede. O almeno, non si vede mai del tutto: si cela nei cunicoli, dietro rocce cadute, al fondo di abissi glaciali. Così si compone il paesaggio delle "Montagne", dipinto da un pittore alieno: in un simile sacro bosco, sovrumano, dove catene montuose di ardesia precambriana si alzano fino all'orlo inimmaginabile del pianeta, l'uomo diventa cacciagione, preda, o addirittura campione scientifico da sezionare e notomizzare, crudamente, come un esemplare di animale raro appena scoperto. La geografia antartica descritta da Lovecraft, però, è anche e soprattutto una geografia interiore, di certe latenze oniriche castrate dal meccanismo di rimozione, in cui una potenza cosmica anteriore al Cretaceo o all'Eocene – e a qualsiasi categoria temporale postulabile dall'umana ragione – imperversa originando forme inaudite, abissi impercorribili, vette impossibili da scalare. E agguanta e annichila tutto ciò che le si para davanti.

Romanzi e racconti. Con Segnalibro (Vol. 2) di Howard P. Lovecraft e Franco Romanini

 

 

In questa raccolta di racconti di Lovecraft citiamo: "Sotto le piramidi", commissionato dal Mago Houdini a Lovecraft per un racconto che doveva figurare come un episodio realmente vissuto e narrato in prima persona dal celebre mago. Lovecraft rispose scrivendo una delle sue storie migliori, nella quale è riecheggiata tutta la sua passione, un po' ingenua, per l'esotismo, e il fascino esercitato su di lui, nei primi anni della carriera di scrittore, dai "misteri orientali". "Lui" è uno dei più singolari e poetici racconti di Lovecraft, segnato da due delle sue tematiche caratteristiche: l'amore per il Settecento e l'avversione per ogni tipo di "modernismo". "Il modello di Pickman", basato sul tema del ghoul, la creatura immonda divoratrice di cadaveri che compare nelle Mille e una notte, un libro al quale Lovecraft era particolarmente affezionato, e che rappresentò una delle sue prime letture. "La strana casa nella nebbia" Lovecraft lo considera uno dei suoi r acconti migliori, perché fonde in un amalgama efficace i due ingredienti dell'esistenza che maggiormente lo affascinavano, cioè "il bizzarro e l'antico".

Romanzi e racconti. Con Segnalibro (Vol. 1) di Howard P. Lovecraft e Franco Romanini

 

 

In questa serie di racconti di Lovecraft citiamo: "La Tomba" è il primo racconto scritto dall'autore di Providence dopo una stasi di nove anni. Il protagonista, Jervas Dudley, è il primo degli avatar letterari nei quali Lovecraft fotocopierà ossessivamente la propria stessa figura di "estraneo" al mondo triviale, antiestetico, stolidamente noioso dell'esistenza comune. In "Da altrove" compare un'altra tematica basilare di Lovecraft: l'idea che accanto all'universo sensibile, nel quale viviamo la vita di tutti i giorni, ne esista un altro, a esso contiguo e complementare, ma gonfio d'orrori e di abominazioni, che ne costituisce quasi un infame rovescio, cui si accede soltanto attraverso l'incubo e la follia, ovvero attraverso temerarie ricerche nell'ambito di sapienze proibite. "I ratti nei muri" rappresenta il primo tentativo, in Lovecraft, di costruire coerentemente una "storia occulta" che corra parallela a quella reale. Una storia tenebrosa, che procede per varie degenerazioni: del sangue, della religione, dei luoghi, della mente, fino alla definitiva confusione del linguaggio e la perdita del senso di identità, nel caos finale.

Il profeta dell'incubo. Il ciclo del sogno di Howard P. Lovecraft e Sergio Altieri

 

 

Il "Ciclo del sogno" è una delle colonne portanti dell'opera di Lovecraft e si erge come la più multiforme, inventiva e spesso spiazzante esplorazione mai concepita nei regni dell'immaginario e del fantastico. Nella visione di Lovecraft la dimensione onirica è l'esatto opposto di un luogo contraddittorio, insensato o caotico e i "regni del sogno" formano un vero e proprio universo a sé stante, connesso al nostro da arcani portali, dotato di una complessa struttura tridimensionale, animato da contrasti, conflitti, battaglie. Eppure, perfino negli antri sotterranei più sinistri e minacciosi, è sempre invariabilmente pervaso da un alone di profonda e seducente magia.

L'orrore di Dunwich e altri racconti. Ediz. integrale di Howard P. Lovecraft e G. Pilo

 

 

Sulla cupa collina battuta dai venti e dai fulmini degli uragani, si erge la scura casa dei Whateley, dal cui interno si sentono provenire suoni innominabili, sintomatici di misteriose presenze. Quando finalmente gli abitanti dei dintorni si decidono ad attaccare la casa per porre termine alle uccisioni di uomini e di animali che si verificano in tutta la zona, scoprono un essere a metà tra un uomo e un mostro alieno che...

Contro la religione. Gli scritti atei di H. P. Lovecraft di Howard P. Lovecraft, Sunand Tryambak Joshi, e al.

 

 

La fama di H.P. Lovecraft cresce costantemente nel tempo, e allo stesso modo cresce l’apprezzamento dei suoi lettori. Tuttavia, non molti di loro sono a conoscenza del suo conclamato ateismo e della sua lontananza dalla religione, che il creatore di tanti mondi inesistenti ribadiva in numerose occasioni. Questo libro contiene dunque gli scritti – pubblici e privati – in cui Lovecraft si è interrogato sulla funzione della religione, sul suo rapporto con la scienza, la realtà e l’indifferenza del cosmo, sulle ragioni della sua scelta atea. Non senza avanzare tesi a volte estremiste, a volte superate, a volte incredibilmente attuali. E spesso controverse, in perfetta coerenza con la sua personalità. Questa traduzione colma quindi un grande vuoto, e sarà senz’altro apprezzata da tutti coloro che hanno amato i romanzi e i racconti del grande scrittore. Forse li ameranno ancora di più, una volta conosciuto il suo universo filosofico. Prefazione di Christopher Hitchens, Postfazione di Carlo Pagetti.

Cthulhu. I racconti del mito di Howard P. Lovecraft, Giuseppe Lippi, e al

 

 

 

Il più celebre nucleo dei racconti di Lovecraft, tra fantasy, horror e science fiction, dedicati agli antichissimi culti di divinità blasfeme, sorti quando la Terra era giovane e abitata da razze giunte dalle stelle.

I racconti del Necronomicon. Ediz. integrale di Howard P. Lovecraft e Gianni Pilo

 

 

In questo volume sono raccolti e presentati quei racconti che citano o parlano in qualche modo del "Libro Maledetto", quel Necronomicon che, sicuramente opera di fantasia di Lovecraft, come lui stesso ebbe ad affermare, a tutt'oggi conta una numerosa schiera di appassionati che sono convinti esista davvero. È in ogni caso fuor di dubbio che queste storie inquietanti costituiscono un momento fondamentale nell'insieme del corpus narrativo del Solitario di Providence, e in particolar modo per quanto attiene al suo famosissimo Ciclo dei Miti di Cthulhu, che viene unanimemente riconosciuto come la parte più pregnante e significativa della sua produzione.

I miti di Cthulhu di Howard P. Lovecraft, Giuseppe Lippi, e al.

 

 

 

Cthulhu, il morto che «nella sua dimora di R'lyeh attende sognando»; Azathot, il «dio cieco e idiota»; Yog-Sothoth, il «tutto-in-uno e uno-in-tutto» Tra le creature più orrorifiche e affascinanti della letteratura ci sono gli Antichi, coloro che erano, sono e saranno: esseri mostruosi scaturiti dagli abissi insondati dello spazio e del tempo, dalle sfere ignote di dimensioni aliene - ma anche dalle tortuose profondità della psiche -, attorno ai quali Lovecraft ha creato un'intera mitologia oscura, un olimpo degenere quanto mai fecondo nella storia della letteratura. In questo volume sono raccolti i racconti del nucleo originario lovecraftiano, insieme alle opere di importanti precursori e a quelle di epigoni e seguaci. Storie che illuminano un reame immaginario e spaventoso esteso oltre i confini dell'umano e della conoscenza, che continuerà ad ammaliare generazioni di lettori.

Il richiamo di Cthulhu. Ediz. deluxe di Howard P. Lovecraft, Gou Tanabe, e al.

 

 

Il maestro Gou Tanabe torna a rileggere l'opera lovecraftiana cimentandosi con uno dei racconti più celebri e iconici del maestro dell'orrore di Providence: Il richiamo di Cthulhu. Francis Wayland Thurston rinviene i diari e i documenti del suo defunto prozio, morto in quello che in apparenza fu un incidente. È l'inizio di un viaggio che condurrà Thurston verso un'avventura inquietante che sconvolgerà per sempre la sua esistenza e la sua cognizione dell'universo.

Necronomicon di Howard P. Lovecraft, Giuseppe Lippi, e al.

 

 

"Non è morto ciò che in eterno può attendere. E col passar di strani eoni anche la morte può morire."

 

Tutti i racconti. Nuova ediz. di Howard P. Lovecraft, Giuseppe Lippi, e al.

 

 

Tutta la potenza creativa di Howard Phillips Lovecraft, un "Edgar Poe cosmico" che ben prima della Beat Generation ha offerto un radicale esempio di insofferenza per la visione conformista del reale espressa dalla società del suo tempo, si sprigiona da questo volume che ne raccoglie l'intera produzione. Oltre a tutti i capolavori, infatti, sono qui presenti i racconti giovanili e quelli scritti in collaborazione. Le traduzioni sono state capillarmente controllate sui testi dei manoscritti originali o delle prime edizioni americane, oppure su quelli confluiti nell'edizione definitiva preparata da S.T. Joshi per Arkham House. Fiorito negli anni a cavallo tra le due guerre, tra la ruggente età del jazz e la Depressione, Lovecraft ha esercitato un'influenza duratura su scrittori come Cocteau e Borges e tuttora affascina i lettori grazie a quella che il suo primo antologista italiano, Carlo Fruttero, ha definito una "prosa densa e aristocratica". Narratore di sogni e dell'inconscio, uomo posseduto dai suoi stessi incubi, più che a Poe Lovecraft è assimilabile a Kafka per il modo in cui ha saputo dare corpo con le parole alle angosce del suo tempo. Viaggiando con la pura forza del pensiero attraverso le galassie, egli scopre – e svela ai lettori – quanto l'universo sia luogo di meraviglie e nello stesso tempo di totale mancanza di senso. Le forze cosmiche non sono maligne, sono, leopardianamente, indifferenti. Con i contributi di Kenneth Faig e di Peter Cannon.

 

 

lunedì 8 marzo 2021

L'arte di evocare gli spiriti. Con tutti i segreti dell'arte magica di Cornelio Enrico Agrippa

Il secondo libro del comando o l'arte di evocare gli spiriti di Cornelio Enrico Agrippa e Jorg Sabellicus

 

 

Un singolare testo, diffuso col titolo di "Secondo Libro del Comando", attribuito ad Enzo Cornelio Agrippa, rivela un contenuto è sorprendente, bizzarro, ingenuo e inquietante. Sorprendente, perché in esso sono trattate, fra le altre cose, operazioni di alchimia pratica, spagiria, estrazione ermetica di elisir e panacee, quali non ci si aspetterebbe di trovare in un testo magico tout court. Bizzarro, perché mescolate alle rivelazioni di segreti magici e alchemici vi sono vivaci narrazioni di episodi stupefacenti, irruzioni del fantastico nella realtà di ogni giorno, aneddoti e bozzetti di vita coloriti di magia, stesi con grande vivacità ed evidente senso dell'umorismo. Ingenuo, perché vi si accolgono pratiche stregonesche tratte dalla credulità popolare, che comunque sono estremamente antiche perché vicine, nello spirito e nella sostanza, a quelle raccolte in trattati risalenti all'alto Medio Evo. Inquietante, infine, perché in esso, mimetizzato all'interno di tutto l'altro eterogeneo materiale, vi è un vero e proprio manuale di evocazione satanica, che insegna come stringere un patto di sangue con Lucifero, vendendogli l'anima in cambio di benefici materiali. Questa edizione è riveduta da Jorg Sabellicus, è aggiornata nel linguaggio e corretta nelle parti di testo manifestamente tratte da altri manuali di arti magiche, sulla base di raffronti con gli originali.

Il libro del comando di Cornelio Enrico Agrippa

 

 

 

La filosofia occulta o La magia: 2 (Edizione Intonsa): Vol. 2 di Cornelio Enrico Agrippa

 

 

 

Nota: Il libro è di tipo "rough cut" o "edge deckle", il che significa che le pagine non sono tagliati in modo uniforme, per un design originale.
La presente edizione italiana del De Occulta Philosophia, costituisce un "classico" in questo genere di letteratura che non era facilmente reperibile neanche in antiquariato. Quest'opera presenta un interesse costante per essere uno dei principali documenti delle scienze esoteriche e magiche del periodo intorno al Rinascimento. Oltre ad una parte (quella della cosiddetta "magia naturale") che può interessare anche la storia della scienza e che dà ragguagli su varie credenze o superstizioni dell'epoca, le altre parti ci trasmettono non poche conoscenze valide riguardanti anche la fisiologia e la morfologia occulte dell'essere umano, poi tutto lo strumentario dei simboli, dei caratteri, dei segni e dei pentacoli da usare nella magia cerimoniale operativa; a questo riguardo Agrippa ha raccolto un materiale dalle origini enigmatiche, da considerarsi di un livello più alto che non tutto ciò che è reperibile nei vari grimoires più o meno deformati o contraffatti dell'epoca. Non sono da trascurare, nella terza parte dell'opera, riguardante la "magia divina", ossia l'altra magia, diversi dati di carattere autenticamente iniziatico e, come tali, di una perenne attualità. Essi sono stati messi in risalto e lumeggiati nell'ampio studio introduttivo curato da un competente, quale Arturo Reghini, studio che, per quanto sintetico, è uno dei più approfonditi esistenti sull'argomento.

Magia evocatoria. Il terzo libro del comando di Cornelio Enrico Agrippa e Jorg Sabellicus

 

 

Nell’"Opera Omnia" di Enrico Cornelio Agrippa, il più grande mago del Rinascimento, stampata nel 1557 a Basilea, accanto ai suoi testi più importanti, primo fra tutti il celebre trattato "La Filosofia Occulta", vennero raccolti alcuni scritti fondamentali per gli studiosi di esoterismo. La più celebre di queste opere è il cosiddetto "Libro del Comando", il più dettagliato manuale di magia evocatoria che sia mai stato scritto. Di quegli scritti inclusi nell’"Opera Omnia" del 1557, le Edizioni Mediterranee hanno già pubblicato due volumi, dal titolo "Il Primo Libro del Comando" e "Il Secondo Libro del Comando", tradotti e curati da Jorg Sabellicus. Segue ora il terzo volume, sempre a cura di Sabellicus, che completa la serie degli scritti magici di Agrippa, in aggiunta ovviamente al testo fondamentale, "La Filosofia Occulta", già in catalogo dal 1972. In questo mirabile libro si riferiscono i “segreti” della Magia Naturale secondo la tradizione di Alberto Magno.

Le Evocazioni Magiche: Il Libro Segreto del Comando di Cornelio Agrippa

 

 

Immortalità della vita del gran mago Cornelio Agrippa Consacrazione della bacchetta del comando. Cerimoniale per fare la bacchetta del comando. Segreti della bacchetta del comando. Assassini scoperti colla virtù della bacchetta del comando. Ladri scoperti colla virtù della bacchetta del comando. Modo di sapere quel che fanno le persone assenti, e di sapere il passato, il presente e l’avvenire, colla bacchetta del comando. Modo di scoprire gli oggetti nascosti colla bacchetta del comando. Precetti per fare i circoli magici e garantirsi dai brutti tiri del demonio. Modo di conoscere una persona colpevole od innocente, e di scoprire i tesori con una chiave. Spiegazione del gran segreto di fabbricare la pietra filosofale. Segreti di trasmutare i metalli in argento fino, e fabbricare l’elisir bianco che guarisce tutte le piaghe, e che prolunga la vita. Mirabili virtù d’un uccello nel predire i venti, mantenere l’unione nelle famiglie e comunicare la bellezza alle donne. Modo antico d’indovinare col mezzo d’un gallo qualunque cosa si vuol sapere. Segreto magico per conoscere il nome del successore d’un trono. Modo di scoprire, con un pane d’orzo, quello che uno ha di nascosto nel cuore, se moglie o marito sono fedeli, ecc. Cerimonie magiche degli antichi per scoprire con una focaccia, la verginità d’una ragazza. Modo di far comparire in uno specchio una persona e di vedere in faccia i ladri. Segreto magico d’indovinare colle cipolle la salute d’una persona lontana.

La filosofia occulta o La magia (Vol. 3) di Cornelio Enrico Agrippa

 

 

Questo libro fa parte dell’Opera Omnia di Enrico Cornelio Agrippa, il più grande mago del Rinascimento, stampata presumibilmente nel 1559 a Basilea, accanto ai suoi testi più importanti, primo fra tutti il celebre trattato La Filosofia Occulta (composto da tre tomi: La Magia Naturale, La Magia Celeste e La Magia Cerimoniale), vennero raccolti alcuni scritti considerati “minori” ma che già rivestivano un ruolo fondamentale presso gli studiosi di esoterismo, ruolo che s’accrebbe nei secoli successivi. Col tempo, queste cosiddette opere “minori” hanno avuto una diffusione ampissima e sono state ristampate e tradotte in tutte le lingue. Nel corso degli anni le Edizioni Mediterranee le hanno pubblicate separatamente nella collana Biblioteca Magica con i titoli Il Libro del Comando, Il Secondo Libro del Comando, Magia Evocatoria e oggi, in veste rinnovata, compaiono tutte assieme nella prestigiosa collana i Classici dell’Occulto a formare un ideale terzo volume de La Filosofia Occulta. La magia è secondo Agrippa «la vera scienza, la filosofia più elevata e perfetta, in una parola la perfezione e il compimento di tutte le scienze naturali». Questo terzo volume completa un classico delle scienze occulte preceduto dal Volume I e dal Volume II che non può mancare nella biblioteca del cultore di dottrine esoteriche. Come spiega il curatore nella prefazione: " in quest’ultimo libro, nel quale è racchiuso il compimento e la Chiave di tutto quanto è già stato scritto, viene data completa e per intero la pratica della Magia Cerimoniale, mostrando ciò che deve esser fatto in ciascuna ora del giorno. In questo modo, leggendo quanto abbiamo inteso scrivere, è possibile prima esaminare nella teoria quello che poi dovrà essere portato a perfezione mediante l’esperienza e la pratica. In questa Chiave si potranno infatti osservare, come in uno specchio, tutte le distinte funzioni degli Spiriti, e vedere come essi possono venire indotti a presentarsi e comunicare in determinati luoghi, tempi e circostanze. Nei libri precedenti è stata data la teoria". In questo libro è racchiusa la pratica magica ed è stato fatto come complemento e spiegazione dei libri della Filosofia Occulta e di tutte le Operazioni Magiche.

La filosofia occulta o la magia di Cornelio Enrico Agrippa

 

 

La presente edizione italiana del De Occulta Philosophia, costituisce un "classico" in questo genere di letteratura che non era facilmente reperibile neanche in antiquariato. Quest'opera presenta un interesse costante per essere uno dei principali documenti delle scienze esoteriche e magiche del periodo intorno al Rinascimento. Oltre ad una parte (quella della cosiddetta "magia naturale") che può interessare anche la storia della scienza e che dà ragguagli su varie credenze o superstizioni dell'epoca, le altre parti ci trasmettono non poche conoscenze valide riguardanti anche la fisiologia e la morfologia occulte dell'essere umano, poi tutto lo strumentario dei simboli, dei caratteri, dei segni e dei pentacoli da usare nella magia cerimoniale operativa; a questo riguardo Agrippa ha raccolto un materiale dalle origini enigmatiche, da considerarsi di un livello più alto che non tutto ciò che è reperibile nei vari grimoires più o meno deformati o contraffatti dell'epoca. Non sono da trascurare, nella terza parte dell'opera, riguardante la "magia divina", ossia l'altra magia, diversi dati di carattere autenticamente iniziatico e, come tali, di una perenne attualità. Essi sono stati messi in risalto e lumeggiati nell'ampio studio introduttivo curato da un competente, quale Arturo Reghini, studio che, per quanto sintetico, è uno dei più approfonditi esistenti sull'argomento. Il libro è disponibile in confanetto con il Vol. 2

domenica 7 marzo 2021

Poetry Box di Donato Di Poce (I Quaderni d’Arte del Bardo Edizioni)

Il cacciatore di Draghi, ovvero Giles l'Agricoltore di Ham di John R. R. Tolkien

 

 

Un contadino abitudinario e un po’ fanfarone, costretto a dar la caccia a un drago su cui riesce ad avere la meglio, diventa ricco e rispettato, tanto da essere eletto re. La fonte sarebbe un’antica cronaca in latino contenente il resoconto delle origini del Piccolo Regno. Ma è solo un espediente. Tolkien vi ricorre per creare un mondo metastorico, senza precise coordinate spazio-temporali, un’atmosfera da fiaba, un universo immaginario popolato di draghi e di giganti in cui però possiamo ritrovare qualcosa della nostra quotidianità. Nelle mani dell’autore, fiabesco e concretezza di particolari si mescolano dunque con somma maestria per andare dritto al cuore dei lettori di tutte le età.

Cyberuomo. Dall'intelligenza artificiale all'ibrido uomo-macchina. L'alba del transumanesimo e il tramonto dell'umanità di Enrica Perucchietti

 

 

Intelligenza artificiale, chip sottocutanei, clonazione, tecnosesso, trasferimento della mente, supersoldati. Tutto ciò sembrerebbe fantascienza, eppure si tratta delle più moderne innovazioni nel campo della scienza e della tecnologia. Lo scopo? Potenziare la natura umana, ibridare l’uomo con le macchine e creare un individuo geneticamente modificato totalmente artificiale e privo di legami con il mondo naturale. Ma qual è il vero scopo di queste ricerche? Cosa comporta, per l’uomo, questa rivoluzione antropologica? La tecnologia è diventata uno strumento per traghettare l’umanità verso un orizzonte distopico? Conoscere le ricerche e gli obiettivi nel campo del post-umano può aiutarci a fermare questa deriva prima che siano le macchine a ribellarsi ai propri inventori. Siamo sull’orlo di una rivoluzione antropologica che intende snaturare l’Uomo della propria umanità, per renderlo sempre simile a una “macchina” e al contempo più manipolabile e controllabile. Dal darwinismo sociale al transumanesimo, la scienza è diventata uno strumento per traghettare l’umanità verso un orizzonte distopico. È in gioco la nostra sopravvivenza: conoscere le ricerche e gli obiettivi nel campo del post-umano può aiutarci a fermare questa deriva prima che siano le macchine a ribellarsi ai propri inventori, come nei peggiori incubi.

Conosci il tuo nemico: Satana e l’azione degli spiriti maligni oggi di Enrica Perucchietti, Marcello Stanzione, Loredana Otranto, e al.

 

 

Satana ha perso la guerra contro Dio ma non ha ancora perduto tutte le battaglie. Il suo solo obiettivo è impedire all’uomo di entrare nel Regno dei Cieli: come all’inizio dei tempi, anche oggi il demonio e le sue schiere fanno di tutto per dannare l’umanità e portarla all’inferno. Stati alterati di coscienza, sedute spiritiche, magia sessuale, messe nere: sono in molti a cedere al fascino di rituali e pratiche proibite. Questo libro dimostra come la potenza del demonio continui a manifestarsi nella cultura di massa, in particolar modo nel cinema e nella musica, e come veri e propri stregoni moderni come Aleister Crowley e Anton LaVey abbiano fatto proseliti e influenzato personaggi del calibro di John Lennon, Mick Jagger, Jimmy Page, Frank Zappa e Ozzy Osbourne.

Le Origini Occulte della Musica di Enrica Perucchietti

 

 

La prima raccolta completa di documenti, interviste, aneddoti, foto e retroscena:dalla musica classica al Rock Psichedelico, dall'Heavy Metal all'Hip Hop.La musica di oggi è veloce, frenetica, martellante. I videoclip sempre più cupi, sensuali e ipnotici, ricchi di simboli che si susseguono in modo ripetitivo e misterioso e di cui ci sfugge il vero significato. I testi alludono senza censure al consumo di droghe, al sesso, alla morte e al controllo mentale. Numerosi cantautori parlano di sdoppiamento ed evocano patti con “potenze superiori” mentre dilaga la moda tra i più giovani di individuare dei nessi con l'occultismo e i Gruppi di Potere.Quando nasce questa tendenza? Quanto c'è di vero nelle suggestioni di massa?Fino a che punto siamo sedotti dalla potenza della musica?Quale effetto hanno su di noi le frequenze delle note?Perché si parla sempre più spesso di manipolazione mentale nel campo della musica?Dall’autrice di N.W.O. NEW WORLD ORDER, il primo volume di una trilogia dedicata al lato occulto della musica: l'ossessione delle star per la magia sessuale, l'esoterismo, il satanismo, il voodoo, gli psichedelici, la neostregoneria, il paganesimo, gli UFO. Il mistero dietro i simboli degli album e dei videoclip, il segreto nascosto nei testi e i messaggi subliminali delle canzoni. E ancora, il potere vibratorio delle note, le frequenze dannose per la nostra salute e i suoni utilizzati come suggestione subconscia.Luci e ombre della musica: culti e follie delle band degli anni Sessanta e Settanta, tra morti misteriose e omicidi insoluti.In questo volume: Elvis Presley, Beatles, Rolling Stones, Brian Jones, Pink Floyd, Syd Barrett, ABBA, The Doors, Frank Zappa, Brian Eno, David Bowie, Velvet Undergroud, Lou Reed, Jimmy Page, Emerson Like & Palmer, Robert Fripp, Grateful Dead, PFM, Goblin, Genesis-P-Orridge, Elton John, Jimi Hendrix, Bob Dylan, Elvis Presley, Yoko Ono, Peaches Geldolf... e molti altri ancora

 

 

Le Origini occulte della Musica Vol. 2 di Enrica Perucchietti

 

 

La prima raccolta completa di documenti, interviste, aneddoti, foto e retroscena:dalla musica classica al Rock Psichedelico, dall'Heavy Metal all'Hip Hop.Dopo il successo del primo volume, Enrica Perucchietti torna a parlare del legame tra musica e occultismo,analizzando i gruppi e gli artisti degli anni Ottanta e Novanta in un saggio mozzafiato ricco di documenti, fotografiee testi di canzoni. È in questo periodo che si diffondono i videoclip come supporto "simbolico" allemelodie. I contenuti occulti dei testi si concretizzano in un'estetica sempre più allusiva, cupa, ossessiva riccadi risvolti inaspettati.La commistione tra occultismo, musica e magia abbraccia anche il cinema aprendo a un connubio artistico:dall'influenza che il film Metropolis avrà sui Queen e sulla musica contemporanea ai videoclip di MichaelJackson, dalla distopia di 1984 alle ambientazioni gotiche e blasfeme di Marilyn Manson.

Il Dio Cornuto di Paolo Battistel ed Enrica Perucchietti

 

 

La sua figura oscura emergeva dai boschi durante le notti di luna terrorizzando gli abitanti di villaggi e città. Ha occhi dorati, zampe caprine e dalla testa spuntano lunghe corna ricurve. Tutti lo conoscono come il Diavolo ma il suo vero nome è un altro: è il Dio Cornuto, la più antica divinità del nostro mondo. Nel corso dei millenni ha assunto molti nomi: Pan per i greci, Cernunnos per i celti e Fauno per il mondo romano ma la sua storia inizia molto prima con l’apparizione in Asia minore ed Egitto di divinità dalle sembianze di toro, come Api e Moloch. Egli viene adorato da quando esiste l’uomo e si accompagna alla Dea Madre che diventerà nel medioevo la protettrice delle streghe.Il Dio Cornuto è il signore della foresta e della natura, porta la primavera, vivifica i campi e spinge gli animali all’accoppiamento. Egli dona la vita ma al contempo la strappa a ogni vivente poiché questo oscuro dio è sia la scintilla che genera ogni cosa sia il fuoco che tutto consuma.Il Dio Cornuto incarna la procreazione e la sessualità e questo aspetto si riflette nei culti gioiosi a base di danze e banchetti che vengono tributati in suo onore, mentre il lato più oscuro ha spinto il cristianesimo a plasmare su di lui la figura del Diavolo. Le popolazioni convertite al nuovo credo continuarono in segreto ad adorare i vecchi dèi celandoli nell’oscurità o rivestendoli con caratteristiche cristiane. Persino i santi e le festività cristiane vengono proiettate sull’antica religione pagana. Il cristianesimo non riuscì a estirpare la vecchia religione, che si strutturò in modo clandestino.Fece così ricorso alla violenza, travisandone e appiattendone la dottrina in un culto malefico: il Dio Cornuto venne identificato con Satana, i rituali divennero i Sabba e le streghe furono perseguitate dall’Inquisizione. Questo culto ancestrale, però, rivive ancora oggi nel neopaganesimo e nella neostregoneria. Tracce dei rituali dell’antica religione si trovano ovunque, in mezzo a noi, ma dimenticati e muti a coloro che non conoscono le loro vere origini…

I figli di Lucifero: Il segreto perduto della stirpe dei Cagots di Enrica Perucchietti e Paolo Battistel

 

 

Lungo i Pirenei ha abitato per secoli un misterioso gruppo di persone, spesso colpite da terribili persecuzioni. Conosciute come Cagots, la loro origine resta tuttora ignota. Le fonti medievali ne parlano come di «costruttori», carpentieri, tagliatori di pietre e fabbri. È certo che si tendeva a isolarle e a trattarle come degli «intoccabili», rendendole oggetto di disprezzo e intolleranza. Ma costituirono anche materia di studio per i medici di corte del re Enrico IV di Navarra. Come segno d'infamia dovevano portare cucita sul petto, o sulla spalla destra, una zampa d'oca dipinta in rosso e in testa un berretto tipico delle confraternite e degli iniziati. I piedi dovevano essere ben avvolti in calzature che ne nascondessero la presunta deformità: si raccontava infatti che avessero gli arti inferiori palmati, una caratteristica che li faceva identificare nella religione basca come i figli delle Lamie. Quale segreto nasconde questa «razza maledetta»? La loro vicenda misteriosa e tragica è una ferita ancora aperta nella storia dell'Europa, come dimostra l'enorme fascino che i Cagots ebbero sui nazisti, attratti dalla presunta esistenza di «razze» dotate di un DNA «diverso», quel codice genetico che legherebbe alcune minoranze europee fra di loro, frutto di una leggendaria discendenza da Lucifero.

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