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martedì 8 novembre 2016

Guida alle compositrici dal Rinascimento ai giorni nostri di Adriano Bassi. In libreria per Odoya dal 17 novembre 2016



Ambroise Thomas ebbe a dire di Cécile Louise Stéphanie Chaminade «Questa non è una donna che compone, ma un compositore che è una donna». E intendeva farle un grande complimento, figuriamoci se avesse voluto insultarla! Il maestro Adriano Bassi concertista, compositore e direttore d’orchestra, si cimenta una doverosa e completa rivalutazione delle donne compositrici dal Seicento ai giorni nostri. Partendo dall’antesignana Hildegarda Von Bingen, religiosa compositrice Benedettina morta nel 1179 e fatta santa da papa Ratzinger nel 2012, l’autore traccia un ritratto di Maddalena Casulan, Claudia Sessa, Francesca Caccini, Lucrezia Orsina Vizzana, Settimia Caccini, Claudia Francesca Rusca, Chiara Margarita Cozzolani, Leonora Duarte, Barbara Strozzi, Isabella Leonarda, Rosa Giacinta Badalla, Élisabeth Jacquet de La Guerre per il Cinque-Seicento. Maria Teresa Agnesi Pinottini, Elisabetta de Gambarini, Anna Amalia di Brunswich-Wolfenbüttel, Anna Bon, Maddalena Laura Lombardini Sirmen, Maria Rosa Coccia, Maria Theresia von Paradis, Sophia Giustina Corri Dussek, Catherina Cibbini-Kozeluch, Maria Szymanowska per il Settecento. Fanny Mendelssohn Hensel, Maria Felicia Anna García Malibran, Clara Josephine Wieck Schumann, Maria Teresa Carreno García de Sena, Cécile Louise Stéphanie Chaminade, Amy Marcy Cheney Beach, Alma Maria Schindler Mahler, Marie-Juliette Olga Boulanger (Lili) per l’Ottocento.  Juliette Nadia Boulanger, Germaine Tailleferre, Elsa Olivieri Sangiacomo Respighi, Louise Juliette Talma, Víteˇzslava Kaprálová, Caterina Calderoni, Carla Rebora, Patrizia Montanaro, Barbara Rettagliati, Silvia Bianchera, Silvana Di Lotti, Emanuela Ballio Annie Fontana, Bianca Maria Furgeri, Beatrice Campodonico, Sonia Bo, Elisabetta Brusa, Paola Livorsi, Anne Marie Turcotte, Marcela Pavia, Gabriella Cecchi, Dorothee Eberhardt, Kye Marshall, Teresa Procaccini, Carla Magnan, Elisabetta Capurso, Katharina Klement, Debra Kaye, Karola Obermüller, Ada Gentile, Adrienne Albert, Silvia Borzelli per il Novecento e i giorni nostri.
Se i talenti femminili del Settecento hanno rischiato di essere destinati totalmente all’oblio (spesso si negava alle compositrici la pubblicazione con scuse pretestuose), l’Ottocento è ricco di fulgide eccezioni e parentele eccellenti che consentivano alle donne di essere conosciute e ascoltate per lo meno in quanto “sorella di” o “moglie di”. Il volume si conclude con delle interessantissime interviste alle compositrici viventi, che per fortuna confermano un progressivo sfondamento del “soffitto di cristallo” per le lavoratrici della musica classica. Solo per una professione, siamo ancora lungi dall’avere la parità: il direttore d’orchestra. Un libro che induce un forte stimolo all'ascolto di musica eccellente, ma poco conosciuta fin'ora per ragioni che risultano ormai anacronistiche.

Toni Toniato - Ottone Marabini (1919 – 1992)

























La pittura non è rappresentazione di “cose” ma manifestazione di “essenze”che, giocando tra loro, creano (non rappresentano). Creano qualcosa di nuovo mai esistito prima. (Ottone Marabini)
Ottone Marabini (19191992), pittore, mosaicista ed esperto nelle tecniche dell’affresco, ha esposto in varie città, tra cui, Brescia, Ferrara, Genova, Siena, Bassano, Trieste, Firenze, Grenoble, Parigi Genève, riscuotendo sempre lusinghieri successi. Le sue opere sono state eseguite per diversi ambienti pubblici e privati: Venezia, Assisi, Mantova, New York, Buenos Aires. Marabini ha esercitato in svariati campi e generi artistici, dal “mosaico” all’”affresco”, dalla “pittura a tempera” a quella “ad olio”, dal “restauro” di antichi dipinti allo “stacco” e “recupero” conservativo di prestigiose raffigurazioni murali, dal “disegno” e dall’”acquarello” alle diverse “pratiche calcografiche”, dimostrando ogni volta una competenza e una abilità straordinarie, convinto però che la stessa conquistata bravura nel mestiere – per ognuna di quelle applicate specializzazioni – si dovesse in ogni caso piegare al totale servizio della naturale ispirazione e della spontaneità creativa. Come ben sottolinea Toni Toniato, storico e critico d’arte: «Cercare di essere ogni volta autentico è ciò che ha veramente costituito l’aspirazione principale dell’artista, quello a cui egli si è ogni volta rigorosamente attenuto lungo il corso dell’esistenza e del lavoro, dimostrando al riguardo una severità interiore davvero intransigente e da ciò proviene quella sua fermezza morale di non cedere né alle sterili nostalgie di un passato ormai irripetibile né ai correnti formalismi, allora, di scuola o alle effimere seduzioni del gusto del momento»
Il testo è la prima ricostruzione storica e catalogica dell'opera di questo importante artista che si colloca tra i protagonisti della pittura veneziana del secondo '900. Toni Toniato, storico e critico d’arte, è docente di storia dell’arte ad Urbino e Storia della critica a Firenze. Fondatore, nel 1954 della rivista L’avanguardia, è stato presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa oltreché direttore dell'Accademia di Belle Arti di Venezia. Ha curato più volte mostre alla Biennale di Venezia
Per informazioni: t. 06.68 65 846
Edizioni Studium Srl
Unità operativa: Sestiere Dorsoduro 1 – 30123 Venezia (VE)
Tel. 041 27 43 914 – marcianumpress@marcianum.it
Sede legale: Via Crescenzio 25 00193 Roma (RM)
Unità operativa: Via Gramsci, 26 – 25121 Brescia
Capitale Sociale euro 137.000,00 I.V.
P.I. 01014761009 C.F. 01786320588

In libreria dal 10 novembre Roberta Camerino - Federica Repetto presentano Schegge di “R”. Introduzione di Vittorio Sgarbi



La verità sulla vita accanto ad una madre famosa, Giulana Coen Camerino, confidata dalla figlia Roberta. Sono in molti ad aver scritto e parlato di Roberta di Camerino, dei suoi incredibili abiti, delle sue meravigliose mostre, delle sue fantastiche e colorate collezioni, delle sue passioni, dei suoi divertenti foulard, delle sue ombrelle e della celeberrima Bagonghi, ispirata ad un nano di circo e passata alle cronache mondane come la borsa della principessa Grace Kelly. “Schegge di R” è invece un libro che spalanca un mondo fatto di straordinaria sincerità e sconvolgente chiarezza, parole forti che colpiscono il cuore, una confessione di fatti e sentimenti, la rievocazione di importanti persone ormai lontane ma solamente nel tempo. E’ la storia di una figlia d'arte, una delle
creature che crescono all'ombra di un genitore famoso, di un personaggio che a Venezia e nel mondo è conosciuto come ''la figlia di Giuliana Camerino''. Roberta, a pochi anni dalla scomparsa della sua mamma, ha deciso di scrivere un libro di vita insieme alla penna affettuosa dell’amica Federica Repetto. Di Vittorio Sgarbi è invece l’introduzione: “Il volto sorridente di Roberta appariva sui rotocalchi come quello della signora dell’eleganza, ed era così popolare che era come vederlo in televisione. Ho la sensazione di averla sempre conosciuta, ma l’incontro reale avvenne alla fine degli anni Settanta: la sua immagine si fissò in me in quel momento in un’età inferiore alla mia di ora, e lì fermandosi senza mutamento. Oggi esce il libro di sua figlia e ci consegna un’immagine fedele e affettuosa di lei, impedendole di uscire dall’unico spazio e dall’unico tempo che le appartengono: quello della vitalità e della vita”. Di particolare interesse è anche il contributo di Luciana Boccardi, giornalista, critica di moda e scrittrice. “Non è facile per una veneziana come me parlare di una veneziana come Roberta, della quale tutti credono di sapere tutto perché appunto come ombra della madre è sempre stata alla ribalta senza che nessuno sapesse mai quali erano i suoi apporti reali all’azienda Roberta di Camerino dove ha lavorato accanto alla madre per trent’anni, quali fossero le sue specificità, mai valutate direttamente ma sempre in funzione di ciò che il mondo si aspetta dalla “figlia di Giuliana”, ovvero schegge di Giuliana che nel titolo diventano schegge di R”. Centotrentasei pagine scorrevoli di profonde emozioni e che si concludono con una forte dichiarazione che arriva dal cuore. E’ una dedica di Roberta alla persona che le ha dato e accompagnato la Vita: “Questa era Giuliana. Una piccola parte di Giuliana. Giuliana la mia mamma non Giuliana detta Roberta di Camerino”. La presentazione al pubblico di “Schegge di R”, casa editrice Marcianum Press, è per giovedì 10 novembre 2016, alle ore 18.30, all’Ateneo Veneto, a Venezia. Interverranno Matteo Zoppas, Presidente di Confindustria Venezia e Luciana Boccardi, giornalista. Moderatore Don Roberto Donadoni, Responsabile Editoriale Marcianum Press. Saranno presenti le autrici Roberta Camerino e Federica Repetto.
Roberta Camerino. Cresciuta tra laboratori e macchine, è un’affermata imprenditrice, stilista e designer. Mamma e nonna, si è divertita a condividere i suoi ricordi di famiglia Federica Repetto. Giornalista professionista, esperta in comunicazione, vive e lavora a Venezia. Si occupa in particolare di cultura e costume.

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NON SPARATE SUL PIANISTA Gaetano Liguori - booktrailer

lunedì 7 novembre 2016

LIBERA UNIVERSITÀ ITALIANA DEGLI STUDI ESOTERICI

LIBERA UNIVERSITÀ ITALIANA DEGLI STUDI ESOTERICI

ARCADIA

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ossi di seppia booktrailer

Il segno della croce di Glenn Cooper (Nord)



Intorno a loro, si apre l’infinito deserto di ghiaccio e vento dell’Antartide. Dopo ore di faticoso cammino, il gruppo di uomini raggiunge il punto segnato sulla mappa. E lo individuano: l’ingresso di una caverna scavata decenni prima da chi li ha preceduti in quel continente disabitato. Quando entrano, in religioso silenzio, si trovano davanti un museo ideato per conservare reperti che il mondo crede perduti per sempre. Ma quegli uomini sono arrivati lì per due oggetti soltanto. E adesso li stringono tra le mani. Ne manca ancora uno, poi l’alba di una nuova era sorgerà sul mondo. In un piccolo paese dell’Abruzzo, un giovane sacerdote si alza dal letto. Il dolore è lancinante. La fasciatura intorno ai polsi è intrisa di sangue. Con cautela, il prete scioglie le bende. Le sue suppliche non sono state esaudite, le piaghe sono ancora aperte. Il sacerdote chiude gli occhi e inizia a pregare. Prega che gli sia risparmiata quella sofferenza. Che gli sia data la forza di superare quella prova. E che nessuno venga mai a conoscenza del suo segreto. Una ricerca iniziata quasi 2000 anni fa e giunta solo oggi a compimento. Un’ossessione sopravvissuta alla guerra che segnerà il destino di tutti noi. Una storia la cui parola «fine» sarà scritta col sangue Questo romanzo è un invito. Un invito a vivere un’avventura appassionante, ricca di mistero e svolte inaspettate. Ma anche un invito a esplorare l’indistinta linea di confine che separa Storia, religione e scienza, un territorio ambiguo e affascinante che Glenn Cooper ci ha fatto conoscere – e amare – fin dai tempi del suo fortunatissimo esordio narrativo, La Biblioteca dei Morti."

È uno straordinario caso di self-made man. Dopo essersi laureato con il massimo dei voti in Archeologia a Harvard, ha scelto di conseguire un dottorato in Medicina. Oggi è presidente e amministratore delegato della più importante industria di biotecnologie del Massachusetts ma, a dimostrazione della sua versatilità, è anche sceneggiatore e produttore cinematografico. La biblioteca dei morti è il suo primo romanzo, venduto in 22 Paesi e salutato dal Bookseller come «il debutto più atteso del 2009». Del 2010 è Il libro delle anime (Nord). Segue la pubblicazione nel 2011 (sempre per Nord editrice) di La mappa del destino. Cooper è così a pieno titolo entrato in quella che definisce "la terza fase" della sua vita, come lui stesso dichiara nella biografia che appare sul suo sito ufficiale. Il marchio del diavolo (Nord) è del 2011, mentre nel 2012 la stessa casa editrice pubblica in anteprima mondiale L'ultimo giorno; nello stesso anno esce I custodi della biblioteca. Nel 2014 esce il primo volume di una trilogia, Dannati, seguito da La porta delle tenebre. Dannati (2015), L'invasione delle tenebre. Dannati (2015), e poi da Il segno della croce (2016), tutti per le edizioni Nord

Le Invasioni Barbariche - Francesco Scianna - l'intervista integrale

How to attract elephants

venerdì 4 novembre 2016

LIBERA UNIVERSITÀ ITALIANA DEGLI STUDI ESOTERICI

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ARCADIA

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Bérénice Bejo & Mélanie Laurent & Audrey Tautou : INTERVIEW " LAURENT DE...

Interview Bérénice Béjo - Archive INA

Viva più che mai di Andrea Vitali (Garzanti Libri)



Dubbio è il soprannome che hanno dato a Ernesto Livera, e si addice bene alla sua indole un po’ tentennante. Di solito, infatti, l’Ernesto si lascia prendere dall’indecisione. Una certezza, però, l’ha molto chiara: dai carabinieri è meglio stare alla larga. Perché di «mestiere» fa il contrabbandiere. Avrebbe fatto altro nella vita, ma tant’è, ora campa traghettando stecche di sigarette dalla Svizzera, magari di notte, con una barchetta a motore, bep-bep-bep. E proprio stanotte, con la prua della barchetta, ha urtato il cadavere di una donna. L’ha tirato a riva, poi è andato a chiamare un suo cliente fidato, il medico di Bellano, il dottor Lonati, perché, appunto, lui dai carabinieri preferisce non presentarsi. Ma il mattino dopo, alla riva, il cadavere non si trova più. Eppure Ernesto l’ha visto bene, anche se adesso gli sorge il… dubbio di esserselo sognato. E il dottor Lonati lo sa che Ernesto soffre di questo tipo di allucinazioni fin da quando era un ragazzino. Forse dovrebbe cercarsi un lavoro più regolare. E magari una fidanzata. Il lago però non mente; nasconde segreti inconfessabili, e quando decide che è il momento di rivelarli, non ci sono dubbi che tengano. Viva più che mai racconta una storia sorprendente e misteriosa. Tra ganassate di paese, coincidenze impensabili e colpi di scena, Andrea Vitali scioglie una matassa che ingarbuglia il presente con il passato, la riva di qui con quella di là del lago di Como, fino a chiarire la verità dei fatti. Una verità che però…
Dopo aver frequentato «il severissimo liceo Manzoni» di Lecco, Andrea Vitali si laurea in medicina all'Università Statale di Milano ed esercita la professione di medico di base nel suo paese natale. Scrittore molto prolifico, ha esordito nel 1990 con il romanzo breve Il procuratore, ispiratogli dai racconti di suo padre; nel 1996 ha vinto il Premio letterario Piero Chiara con L'ombra di Marinetti, ma il grande successo lo ha ottenuto nel 2003 con Una finestra vistalago (Premio Grinzane 2004). Nel 2006 ha vinto il Premio Bancarella con il romanzo La figlia del Podestà; nel 2009 il Premio Boccaccio e il Premio Hemingway. Tra i numerosi romanzi, ricordiamo: nel 2011 La leggenda del morto contento e Zia Antonia sapeva di menta. Nel 2012 Galeotto fu il collier e Regalo di nozze. L'anno successivo escono Le tre minestre, lungo racconto autobiografico edito da Mondadori-Electa e Di Ilide ce n'è una sola. Nel 2014 Quattro sberle benedette, Premiata ditta Sorelle Ficcadenti e Biglietto, signorina!; nel 2015 La ruga del cretino, scritto con Massimo Picozzi, Le belle Cece, La verità della suora storta, Quattro schiaffi benedetti, Un amore di zitella (tutti editi da Garzanti). Nel 2016 Nel mio paese è successo un fatto strano (Salani), Le mele di Kafka (Garzanti) e Viva più che mai (Garzanti). Da ricordare che con il romanzo Almeno il cappello (edito nel 2009 da Garzanti) Andrea vitali ha vinto il Premio Casanova, il Premio Isola di Arturo Elsa Morante, il Campiello sezione giuria dei letterati ed è stato finalista al Premio Strega. I suoi libri, pubblicati in Italia da Garzanti, sono stati tradotti in molti paesi, tra cui la Turchia, la Serbia e il Giappone.

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My Hero Academia: Oltre l'eroismo, un'esplosione di poteri e valori

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