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domenica 28 luglio 2013

sabato 27 luglio 2013

Spari sulla folla, strage al Cairo

バクステ外神田一丁目 - 美少女黙示録 (ショートver.) [HD]

Neil Young porta a Roma il suo "Alchemy Tour"

Putin in Ucraina per i 1025 anni della "Rus" di Kiev

Province, la supercazzola dell’abolizione - Stefano Feltri - Il Fatto Quotidiano

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Alemanno lancia un nuovo partito Potrebbe chiamarsi “Alleanza popolare” o “Azione nazionale” - Il Messaggero

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Pd, appello on line: “Lasciate le regole dello statuto”. Sindaci renziani all’attacco - Il Fatto Quotidiano

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Lancio di banane a Kyenge, solidarieta' bipartisan

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venerdì 26 luglio 2013

Il caso editoriale dell’anno di ANONIMO (EdizioniAnordest). Intervento di Paola Scialpi



Il libro si legge con il ritmo di un treno in corsa, le fermate alle varie “ stazioni” devono essere brevi poiché la lettura è così incalzante che rapisce. Chiaro e leggibilissimo il testo è come un racconto immediato che segue un sogno bello e inverosimile di cui si vuol condividere con altri il contenuto e lo stato d’animo che ha suscitato.
 Uno scrittore si trova improvvisamente immerso nella notorietà e nel denaro che arriva a palate per la pubblicazione di un suo libro che lui aveva scritto quasi per ingannare il tempo , senza alcuna convinzione né amore , mentre altri due romanzi scritti con grande dedizione, approfondimenti e quindi molto validi erano stati sempre rifiutati dalle case editrici.
 All’incredulità per un successo insperato e non meritato subentrerà per lui il fascino della fama, degli abiti firmati, degli Hotels di lusso, dei locali alla moda, delle bellissime ragazze da portare a letto e di cui poi non ricorderà neanche il nome, il tutto imbevuto dall’ alcool , dalla cocaina, dall’arroganza e dalla prepotenza.....e lui è sempre più fuori da se stesso in una sorte di torpore decisionale che lascia scegliere a colui che si è impossessato della sua anima.
 Il libro prosegue la sua corsa verso il successo in tutto il mondo, con il lavoro incessante della sua agente che più che innamorata del libro è ormai posseduta dalla voglia di denaro che aumenta sempre di più. Le librerie sono gremite di gente fino all’inverosimile, ormai il volto dello scrittore è quello più diffuso, il suo libro è primo in classifica ed anche gli altri romanzi precedenti vengono accolti con tripudio da quelle stesse case editrici che li avevano rifiutati.
Il protagonista paga però un prezzo molto alto per questo successo : non scrive più ne ha voglia di farlo. Quello che prima per lui era elemento vitale diventa un peso.
Leggendo il libro saremmo portati a pensare che sottosotto si nasconda del cinismo oppure è quello che accade nella realtà ? Un grande successo ti stritola in un meccanismo da cui non puoi o spesso non vuoi uscire ed alla fine forse è giusto affermare ( come fa l’autore) che “ il profitto dell’ozio ha più valore di quello del lavoro “. Con grande ironia si svelano i meccanismi di un’editoria che dinanzi ad una operazione ben fatta di marketing perdono il contatto con quello che dovrebbe essere il loro vero compito : la valutazione della qualità dell’opera.

LA TIPH A HEBRON

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Epifani: primarie entro il 15 dicembre. Separazione tra segretario e candidato premier - Il Sole 24 ORE

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Strage di Bologna, tramonta la pista palestinese. «Non ci sono prove per accusare Kram e Froilich» - Il Sole 24 ORE

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Sì della Camera, il decreto del fare passa all'esame del Senato - Il Sole 24 ORE

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Maxi stretta anti fumo del governo: niente

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Massimo Donno con Amore e Marchette (Ululati, Lupo editore) alla Vineria San Sebastian a Copertino domani 27 luglio



Massimo Donno presenta il suo nuovo lavoro Amore e Marchette (Ululati, Lupo editore) e suonerà alla Vineria San Sebastian a Copertino in via Malta domani 27 luglio  alle ore 21.30

Nelle undici tracce che compongono l’esordio di Massimo Donno c’è il segno di un cantautore che conosce la materia umana, e che ama mescolare l’ironia e la poesia alla quotidianità surreale dell’amore, fino a includere non solo le atmosfere – in un dialogo costante – ma anche le voci del passato prossimo di Pier Paolo Pasolini (nel brano “Tango”) o del grande Alberto Sordi (in “Bologna A.D. 2012″), mescolandole al presente delle sue suggestioni autobiografiche, come fa ad esempio nella traccia dal titolo “Il mio compleanno”. Un cantautore, Massimo Donno, che non ha paura di guardarsi e, soprattutto, guardarci dentro con il ritmo di una musica leggera e ironica. “Amore e marchette”, nuova produzione dell’etichetta Ululati, vanta, tra le collaborazioni di eccellenza, quelle con Massimo Geri (presente anche nel video del singolo “Amore e Marchette”, realizzato dal talentuoso regista Gianni De Blasi), Nilza Costa (nel brano “Il bianco ed il nero”) e Guido Sodo, nel brano intitolato “La colpa”. «Massimo Donno è un gatto che salta sui tetti della canzone d’autore italiana prendendosene la parte più nobile. Come un gatto ci fa le fusa, ci conquista per poi graffiarci quando meno ce lo aspettiamo. Come un prestigiatore muove le parole tra surrealismo e neorealismo. E’ una capriola, una giostra un pugno e uno sberleffo un bacio e uno schiaffo. Cartina tornasole delle nostre vite imbarcate su fragili vascelli». Oliviero Malaspina.

Inizia lo studio della chitarra a tredici anni. Tra il 2000 – 2001, insieme a Luca Barrotta e ad altri musicisti, avvia il suo primo progetto di folk d’autore, “Allegra brigata Bodhran”, ensemble che, ai testi di Massimo, unisce i suoni tradizionali del sud Italia, dei Balcani, del klezmer. I lavori realizzati sono “Memorie” (2001), “In cerca d’autore” (2003), “Demo” (2006), (demo-cd autoprodotti), con una semifinale al “Premio De Andrè” dentro questo percorso. Dal 2005 ad oggi, realizza diversi spettacoli tra cui “Ti saluto dai paesi di domani…” sulla vita di Fabrizio de Andrè; “Le Otto ore” ispirato alle musiche tradizionali di lavoro e immigrazione di tutta Italia; “One hand Jack”, tratto da un monologo di Stefano Benni, con musiche di Fred Buscaglione.

Negli anni Donno è ospite di progetti altrui, in cui opera da turnista. Collabora con l’attore Simone Franco, con Alberto Bertoli (figlio di Pierangelo), con l’osservatorio astronomico di Bologna e l’associazione per la Divulgazione delle Scienze Sofos, per la realizzazione dello spettacolo di osservazione astronomica/divulgazione scientifica dal titolo Racconti di cielo – Armonie tra mito e scienza. Insieme al cantautore Gigi Marras, guadagna la finale al premio Bindi 2011 e la finale al Premio Musicultura 2012 (Ex Premio Città di Recanati), entrando nel cd ufficiale con i brani dei 16 finalisti. A giugno, con un suo brano “Amore e Marchette”, vince “Promo”, mini-concorso su Ciao Radio, radio Emiliana, ricevendo il maggior numero di voti. A luglio 2012 è stato finalista al Premio Bindi riscuotendo ottimi risultati di pubblico e critica. A settembre 2012 è stato finalista al Festival delle Arti di Bologna, contest organizzato da Andrea Mingardi.

È stato finalista alla 14esima edizione di Biella Festival autori e cantautori 2012, classificandosi tra i primi cinque. È stato semifinalista al Tour Music Fest, il più grande festival europeo dedicato alla musica emergente, con la commissione artistica presieduta da Mogol.

Scrive di lui Oliviero Malaspina: “Massimo Donno è un gatto che salta sui tetti della canzone d’autore italiana prendendosene la parte più nobile. Come un gatto ci fa le fusa, ci conquista per poi graffiarci quando meno ce lo aspettiamo. Come un prestigiatore muove le parole tra surrealismo e neorealismo. Ci concede una musica tra sogno e realtà. Il disco in ogni traccia è una capriola, una giostra un pugno e uno sberleffo un bacio e uno schiaffo. Cartina tornasole delle nostre vite imbarcate su fragili vascelli. Semantica del testo e sintassi musicale si armonizzano perfettamente nel suo creato di opposizioni binarie. Dalle quali scaturisce una bellissima opera, un’opera aperta. Un’opera che perdere è come fare peccato”.

INFO

Ufficio Stampa OverecoAgenzia

Spoletonline - Quest’anno Libri all’Orizzonte - Fiera del Libro propone un ricco calendario di eventi dedicati ai bambini

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giovedì 25 luglio 2013

IL TEATRO CREST DI TARANTO PRESENTA “IO E L’ILVA” (Lupo Editore) DI GIUSE ALEMANNO Venerdì 26 luglio 2013, ore 19.30 - TaTÀ, via Grazia Deledda snc



Nell’ambito della rassegna artistica e letteraria “Città nascosta” viene presentato il libro di Giuse Alemanno “Io e l’Ilva. Monologo metalmeccanico” (Lupo Editore). Venerdì 26 luglio 2013, ore 19.30 - TaTÀ, via Grazia Deledda snc - patio letterario: reading & drink
[...] Allora, io l’Ilva la sposterei. Ma non più in qua o più in là, non in Tunisia, in Ucraina o in Groenlandia. La sposterei in alto, la solleverei sopra le nuvole [...]
Il mestiere delle parole e il mestiere dell’acciaio si incontrano, si scontrano e si fondono in un ‘monologo metalmeccanico’ scritto e sudato da Giuse Alemanno, che nell’Ilva di Taranto lavora, alla conferma della sua incisività di narratore. Le sue parole superano, però, gli schemi drammaturgici e si elevano a straordinario esempio controcorrente di ironico, lucido ed emozionante impegno culturale e civile.
Giuse Alemanno. Nato a Copertino nel 1962, fa parte di quel gruppo di scrittori di Taranto e provincia definiti da uno speciale di AffarItaliani.it “la nouvelle vague” della letteratura italiana. Ha esordito con "Racconti Lupi" (Filo Editore, 1998), seguito da "Solitari" (Filo Editore, 2001), "Terra Nera. Romanzo perfido e paradossale di cafoni e d’anarchia" (Stampa Alternativa, 2005), "Le vicende notevoli di don Fefè, nobile sciupafemmine e grandissimo figlio di mammaggiusta, e del suo fidato servitore Ciccillo" (I Libri di Icaro, 2009), con Fulvio Colucci "Invisibili. Vivere e morire all’Ilva di Taranto" (Kurumuny, 2011), “Io e l’Ilva” (Lupo Editore, 2013). Ha vinto numerosi premi letterari. E’ stato vicedirettore de “La Voce del Popolo”.
TaTÀ (Taranto auditorium TAmburi) Dopo 30 anni di attività “senza fissa dimora”, il Crest dispone di 1000 metri quadrati di “teatro da abitare”, il TaTÀ, nel quartiere popolare ed operaio per eccellenza della città, il rione Tamburi appunto, il più contiguo alle svettanti ciminiere Ilva. Un teatro da 300 posti che mira a diventare polo di attrazione di artisti italiani e stranieri, diventando modello di mediazione tra il teatro e le altre forme di comunicazione/creazione quali la scrittura, la pittura, il video, la danza, la musica.
ingresso libero info 099.4707948 – 366.3473430
L’editore:
www.lupoeditore.it
Ufficio Stampa OverecoAgenzia

Tornano le Salentine – carte da gioco



La casa editrice Kurumuny e il laboratorio artistico B22 propongono la seconda edizione de Le salentine, carte da gioco. Dopo il successo della prima edizione, andata esaurita in poco più di 100 giorni, è nuovamente disponibile il mazzo di carte che racconta il territorio attraverso una rivisitazione dei quattro semi.

Il progetto si fa sempre più social, con un vero e proprio percorso di ricerca condiviso. Ognuno, infatti, ha tra i propri ricordi l’immagine della famiglia riunita attorno a un tavolo, che si intrattiene col gioco delle carte.
Saranno raccolte notizie sui vari giochi e sui contesti sociali e conviviali nei quali si praticavano; o anche su tradizioni, riti e miti, usi e costumi richiamati nei semi. Sarà possibile collaborare inviando in redazione (info@cartesalentine.it; o sulla pagina facebook ufficiale ‘cartesalentine’), foto e video, testimonianze, racconti e aneddoti. Il materiale verrà catalogato per argomenti e pubblicato in apposite sezioni sul sito dedicato, www.cartesalentine.it, che sarà sempre aggiornato sulle novità, gli approfondimenti e le curiosità. I documenti più interessanti saranno poi raccolti in un libro collettivo, che verrà abbinato alla prossima produzione delle carte.

Confermato il sodalizio con Modiano, la famosa azienda produttrice di carte da gioco in Italia e in Europa, che conferisce un marchio di qualità al progetto, le carte sono già disponibili on-line su www.kurumuny.it, in distribuzione nei punti vendita da lunedì 29 luglio e saranno presentate il 3 agosto in località Kurumuny, a Martano (Lecce), nell’ambito della rassegna Sentieri a Sud.

La realizzazione manuale, l’attenzione per il dettaglio, il recupero del simbolismo della tradizione e la cura del packaging fanno de Le salentine un vero è proprio oggetto d’arte.
In pochi “centimetri plastificati” è racchiusa l’anima pulsante di un territorio. Il gioco diventa così un modo per entrare in una terra in punta di piedi e scoprirne le bellezze.


* * *
Kurumuny
Via Palermo, 13 Calimera (Lecce)
Tel. & Fax 0832 801528
Mob. 329 9886391
Fb. Cartesalentine

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