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giovedì 27 giugno 2013
mercoledì 26 giugno 2013
martedì 25 giugno 2013
Elio Coriano con Fur Ewig 3 (Lupo editore) a Montecitorio per il 76° Gramsci, Pensatore Unitario
Il poeta Elio Coriano con il suo
ultimo lavoro dal titolo Fur Ewig 3 (Lupo editore) sarà a Roma a Montecitorio
per il 76° Gramsci, Pensatore Unitario il 27 giugno 2013 alle ore 9,00.
Il libro - È stata sufficiente la
lettura di alcuni versi, appena oltre l’incipit di questo poderoso poema – Für Ewig 3 – di Elio Coriano, perché
tutt’intera divenisse coscienza viva la dimensione politico-letteraria di
Antonio Gramsci. Personalmente non pensavo, e di ciò chiedo venia, che nel già
tanto fertile pensiero del poeta di Martignano, ci fosse anche lo spazio per
una visione così ampia e profonda del vissuto di una stagione politica quale fu
quella della triste pagina della storia italiana macchiata dal fascismo. Pagina
che il popolo italiano subì con conseguenze inenarrabili e che il poeta ha
inscritto nella vicenda politica e umana di Antonio Gramsci, incarcerato da
Mussolini affinché non pensasse e non agisse per un bel po’ di tempo. (Maurizio
Nocera)
Elio Coriano - Nato a Martignano
(Salento) nel 1955. Poeta ed operatore culturale, insegna italiano e storia
presso l’Istituto Professionale “Egidio Lanoce” di Maglie. Con Conte Editore ha
pubblicato “A tre deserti dall’ombra dell’ultimo sorriso” (Three deserts from
the shadow of the last mechhanical smile – Premio Venezia Poesia 1996), nella
collana Internet Poetry, fondata da Francesco Saverio Dodaro. Con le“Pianure
del silenzio” tradotto in cinque lingue, ha inaugurato sempre per Conte Editore
E 800 – European literature, collana diretta e ideata da Francesco Saverio
Dodaro. Nel 2005 ha
pubblicato per “I Quaderni del Bardo”, “Dolorosa Impotenza” e “Il Mestiere
delle Parole”con dieci disegni di Maurizio Leo e la prefazione di Antonio
Errico. Nel 2006 per Luca Pensa Editore, nella collana Alfaomega, ha pubblicato
“Scitture Randagie”con la prefazione del filosofo cileno Sergio Vuskovic Rojo.
Del 2007 è “H Letture Pubbliche (poesie 1996-2001)” Icaro editore. Nel 2004 fonda assieme a Stella Grande e Francesco
Saverio Dodaro il gruppo di musica popolare Stella Grande e Anime Bianche di
cui è curatore dei testi e direttore artistico. Inoltre, negli ultimi due anni,
ha curato e messo in scena una sua orazione su Gramsci, chiamata FUR EWIG,
accompagnato dal pianista Vito Aloisi.
IL PROGRAMMA NELLO SPECIFICO
CENTRO GRAMSCI DI EDUCAZIONE
Patrocinio Gruppo SEL della Camera dei Deputati
76° Gramsci, Pensatore Unitario Contemporaneo
ROMA 27 GIUGNO ORE 9.00
Montecitorio (Palazzo Marini) - 27 Giugno 2013 ore 9, Sala della
Mercede, via della Mercede 55
CENTRO GRAMSCI DI EDUCAZIONE
Patrocinio Gruppo SEL della Camera dei Deputati
76° Gramsci, Pensatore Unitario Contemporaneo
ROMA 27 GIUGNO ORE 9.00
Montecitorio (Palazzo Marini) - 27 Giugno 2013 ore 9, Sala della
Mercede, via della Mercede 55
Presidenza:
On. Giorgio Airaudo
Sen. Giovanni Barozzino
Prof. ssa. Ada Donno
Coordinamento:
Prof. Vittorio Pesce Delfino
Dr. Andrea Cardillicchio
Prof. Antonio Gramsci (ricercatore)
Ore 9.00
Poesia dedicata a Gramsci, del poeta salentino ELIO CORIANO (Premio
internazionale di poesia a Venezia e autore di "FUR EWIG 3" - Lupo
Editore, poema dedicato a Antonio Gramsci)
Introduzione del Prof. Vittorio Pesce Delfino, Presidente del Centro
Gramsci di Educazione
Saluti:
On. Laura Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati
Dott. Gianni Pittella, Vicepresidente vicario del Parlamento europeo
Prof. Carlo Smuraglia, Presidente nazionale ANPI
Maurizio Landini, Segretario Nazionale FIOM
José Reinaldo Carvalho, Responsabile Portale Vermelho, Segreteria PCdoB
(video-saluto)
Prof. Antonio Gramsci, Biologo e musicista di Mosca
Relazioni di:
Prof. Ruggero Giacomini (I
'Quaderni dal carcere' e l'eredità politico-letteraria di Gramsci)
Dr. Alexander Hobel (Gramsci e la Costituente. Dall'Aventino alla
Liberazione)
Dr. Domenico Losurdo (Gramsci, L'Unione Sovietica e la critica del
populismo)
Prof. Raul Mordenti (Gramsci pensatore dell'autonomia ideale e politica
del proletariato)
Dr. Domenico Moro (L'analisi gramsciana del Bilderberg e della
Trilaterale come organizzazioni della classe borghese transnazionale)
Comunicazioni di:
Sen. Felice Casson - Sen. Luigi Marino - Prof. Massimiliano Piccolo -
On. Antonio Placido - Prof. Vito Francesco Polcaro - Tatiana Bossi - Erman
Dovis - Maurizio Nocera - Sabatino Prosperi - Danilo Sarra - Bruno Steri
Dibattito
Ore 18.00
Conclusioni. Prof. Ada Donno
(Presidenza Centro Gramsci di Educazione)
ROMA 27 GIUGNO ORE 9.00
Montecitorio (Palazzo Marini) -
27 Giugno 2013 ore 9, Sala della Mercede, via della Mercede 55
Info:
lunedì 24 giugno 2013
Viaggiatori di nuvole di Giuseppe Lupo (Marsilio). Intervento di Nunzio Festa
Zosimo Aleppo, nella Venezia
degli inizi della tipografia dall'Oriente che qui aveva condotto la sua
famiglia, si metterà - perché a farlo trovare nella (bella) trappola fu un più
che occidentale -, a inseguire le nuvole; più nel merito, proprio la scrittura-memoria
/ memorie: le pergamene del giovane meridionale conosciuto con l'appellativo da
soprannome “Pettirosso”. E quel che poco prima del 1499 aveva fatto il
'chierico', farà viaggiare l'Aleppo. Da Venezia alla Francia. Ma attraversando,
in un capogiro di peregrinazioni, la Basilicata. Ché, e non caso visto che
Giuseppe Lupo, il narratore che ha firmato questo romanzo, è originario proprio
della Lucania che, tra le altre cose, ospitò nell'Atella raccontata un
celeberrimo assedio. Quindi aiutato dalla stessa voce di Pettirosso, nel mezzo
delle vicende, Lupo ci ripropone momenti storici fascinosi e luoghi normalmente
dimenticati dall'umanità. Se prima, infatti, a parlare è Aleppo stesso. Poi
intervegono appunto le memorie. E, a finire, la lunga chiusa d'una figlia del
padre per eccellenza: Zosimo Aleppo. Indemeticabile il frangente che descrive
l'interesse sentimentale d'un capitano di ventura, dunque omosessuale, nutrito
verso quell'Aleppo che sa legger e scrivere. E che proprio grazie a queste
doti, su tutte, in più occasioni sarà salvo. Ma le nuvole del chierico son
profezie, rivelazioni o, appunto, memorie di qualche cosa da custodire
gelosamente? Un po' Ongaro e un po' Nigro, Lupo porta il suo protagonista a
contatto con figure dal nome Isabella d'Este, Gonzaga, Gilbert de Montpensier,
Leonardo. Corona di storie individuali, personaggi felicemente abbozzati, nel
romanzo a tratti epico e a passaggi evocativo. E Zosimo dentro questo quadro
deve compiere la sua missione. Ricordando il suo fresco amore e, allo stesso
tempo, la sua famiglia. Un'impresa parlata da un Giuseppe Lupo sostenuto da
scrittura sapiente, attenta, ma insieme agile. Il quale Lupo, sicuramente,
grazie a questo libro supera in bellezza e perfezione la sua stessa "Sposa
di Palmira". Anzi il romanzo "Viaggiatori di nuvole" è
decisamente superiore alla precedente opera del Lupo. Allora attendiamo i premi
per l'autore. Eppure sappiamo che non saranno i riconoscimenti, la materia
buona a farci ricordare almeno per anni delle galoppate di Zosimo e delle altre
vite dateci dallo scrittore.
domenica 23 giugno 2013
sabato 22 giugno 2013
venerdì 21 giugno 2013
giovedì 20 giugno 2013
mercoledì 19 giugno 2013
Massimo Donno apre con alcuni brani del suo nuovo lavoro Amore e Marchette (Ululati, Lupo editore) il concerto di Nada a Lecce
La festa europea della musica a
Lecce fa sentire la sua voce con Nada e Fausto Mesolella che, nell’ambito del
Soundmakers Festival, presentano il progetto “Musica leggera da camera”, con
l’accompagnamento dei video-artisti salentini Chiara Idrusa Scrimieri ed Hermes
Mangialardo. Nel Teatro Romano di Lecce il live è tradotto in tempo reale in
Lis e porta in scaletta brani intramontabili della cantante, già insieme a
Mesolella, chitarrista degli Avion Travel, ai tempi del celebre Nada Trio.
Dunque venerdì 21 giugno (ore 21.00 – ingresso 10 euro + dp), al Teatro Romano,
in concomitanza con la Festa Europea della Musica, Nada e Fausto Mesolella
presenteranno il progetto “Musica Leggera da Camera” in prima nazionale con
l’accompagnamento dei video artist Chiara Idrusa Scrimieri e Hermes
Mangialardo. Ci saranno brani indimenticati come “Ma che freddo fa”, “Come
faceva freddo” (di Piero Ciampi), grandi successi come “Il cuore è uno
zingaro”, “Amore disperato”, “Ti stringerò” e i classici della tradizione
popolare come “Maremma” fino ad arrivare alle canzoni più recenti (“Guardami
negli occhi”, “Luna in Piena”) in cui oltre ad essere interprete Nada è anche
autrice dei brani. Ad aprire il concerto
la giovane cantautrice pugliese Elena da Ora e il cantautore Massimo Donno, che
proporrà per la prima volta i brani del disco d’esordio uscito in questi
giorni per “Ululati”, la sezione
musicale di Lupo editore, accompagnato sul palco anche Morris Pellizzari
(chitarre), Francesco Pellizzari (batteria e percussioni) e Stefania Fracasso
(contrabbasso).
“Massimo Donno è un gatto che
salta sui tetti della canzone d'autore italiana prendendosene la parte più
nobile. Come un gatto ci fa le fusa, ci conquista per poi graffiarci quando
meno ce lo aspettiamo. Come un prestigiatore muove le parole tra surrealismo e
neorealismo. Ci concede una musica tra sogno e realtà. Il disco in ogni traccia
è una capriola, una giostra un pugno e uno sberleffo un bacio e uno schiaffo.
Cartina tornasole delle nostre vite imbarcate su fragili vascelli. Semantica
del testo e sintassi musicale si armonizzano perfettamente nel suo creato di
opposizioni binarie. Dalle quali scaturisce una bellisima opera, un'opera
aperta. Un'opera che perdere è come fare peccato.” (Oliviero Malaspina)
Già disponibile su iTunes
MASSIMO DONNO … DI VITA, DI PALCO E DI NOTE - Inizia lo studio della chitarra a tredici
anni, a Corigliano d’Otranto, in Salento. Parte dal Blues, Funky, Rock, ma nel
corso degli anni si fa forte l’avvicinamento al genere cantautoriale italiano e
non. Grazie ai cantautori si fa grande la passione per i suoni acustici, sia
del jazz che della musica etnica. Questa passione è ulteriormente accresciuta
dalla terra in cui Massimo nasce. La prossimità di quella fascia di Sud, alle
tante sfumature ed anime della musica mediterranea, rende ovvia la prossimità
dei musicisti alla musica tipica di queste zone e alle varie contaminazioni che
questa negli anni ha subito. Intorno al 2000 – 2001 Massimo, insieme a Luca
Barrotta e ad altri amici – musicisti, da vita al suo primo progetto di folk
d’autore: Allegra brigata Bodhran. In questo ensemble vengono elaborati suoni
tradizionali del sud Italia, dei Balcani, i ritmi tradizionali ebraici del
klezmer, uniti ai testi di cui Massimo è l’autore. Allegra Brigata viaggia
spesso, da Milano a Teramo, da Roma a Pescara, a Parma, Prato, Cremona,
Bologna, fino alla semifinale del “premio de Andrè”, a Messina, grazie a due
brani scritti e musicati da Massimo. In questi live spesso la band ha avuto il
piacere di ospitare musicisti di tutto rispetto nell’ambito della musica
popolare, da Guido Sodo a Maurizio Deho. Con Allegra Brigata Bodhran realizza
tre lavori: “Memorie” (2001), “In cerca d’autore” (2003), “Demo” (2006).
Diversi brani di Massimo inoltre faranno parte negli anni di varie compilation
di musica etnica e word music: ad esempio un brano composto a quattro mani con
Gianluca Milanese (flauto traverso) confluisce nel 2005 nella compilation
“Musichetnia 2”,
prodotto dalla RedLand di Bari. In questi anni va inoltre avanti l’attività
didattica di Massimo: si trasferisce a Bologna, dove vive dal 2003 e studia con
chitarristi del calibro di Romano Trevisani (chitarrista di Vasco Rossi, Dalla,
Nannini,ecc.), Guido Sodo, con cui affronta un approccio centrato sulla musica
popolare del sud Italia, Maurizio Geri (Riccardo Tesi, Banditaliana,ecc.) con
cui approfondisce lo studio della musica Manouche, un genere di confine tra il
jazz, la musica zingara, il Walzer musette francese. Ha studiato scrittura
creativa con lo scrittore e critico Michelangelo Zizzi e lettura
espressiva/dizione con Paolo Magagna al teatro dell’ascolto nell’anno
2010/2011. Si laurea in Sociologia nel 2008, presso l’ Alma Mater Studiorum –
Università degli studi di Bologna. Parallelamente Massimo sviluppa un’altra
sensibilità, parallela a quella delle piazze e dei centri in cui si esibisce, e
cioè la passione per gli ambienti intimi e raccolti in cui incontrare il
pubblico da vicino: scrive per teatro diversi copioni, facendoli interagire con
musiche inedite e composizioni cantautorali di De Andrè, Bertoli, Guccini, ecc.
Negli anni che vanno dal 2005 ad oggi, realizza diversi spettacoli: “Ti saluto
dai paesi di domani …” sulla vita di
Fabrizio de Andrè; “A ruota libera” sull’arte come espressione dei cosiddetti
diversi, per natura e per cultura; “Le Otto ore” ispirato alle musiche tradizionali
di lavoro e immigrazione di tutta Italia; “Incanti di Tango” orientato alla
reinterpretazione di musica cantautorale in chiave tango/jazz; “One hand Jack”,
tratto da un monologo di Stefano Benni, con musiche di Fred Buscaglione;
“Ognuno ha l’inverno che merita” in cui alla sua prosa intreccia composizioni
cantate e strumentali inedite. Inoltre realizza, scrivendo i monologhi e
arrangiando i brani di Fabrizio De Andrè, presso il Teatro dell’Ascolto di
Bologna, una trilogia di spettacoli: “… e tutto ciò lo chiamavo luna”, ispirato
all’album “La Buona Novella”; “Dall’inizio alla fune”, ispirato all’Album “non
al denaro, non all’amore, né al cielo”; “L’uomo che imparò a volare”, ispirato
a “Storia di un impiegato”. Negli anni inoltre Massimo è spesso ospite di
progetti altrui, in cui opera da turnista: dalle performance popolari con i più
grandi cultori della musica tradizionale salentina e non (Emanuela Gabrieli,
Gianluca Milanese, Marcello Zappatore, Ovidio Venturoso, ecc.) alle pièce
teatrali di vari registi in cui Massimo canta e suona la chitarra ( “Navigammo
su fragili vascelli” , “stasera è più forte il dolore”, “Compagno cittadino …”
di Alberto Minafra). Nel 2007
ha suonato circondato dalle coreografie del Maestro Tony
Candeloro, uno dei più grandi rappresentati della danza contemporanea nel
mondo. Nel 2009 collabora con l’attore Simone Franco per la realizzazione di
uno spettacolo sulla musica e la letteratura argentina. Esperienza forte è
anche l’incontro con Alberto Bertoli, figlio di Pierangelo Bertoli, incontro
avvenuto nella casa del cantautore scomparso nel 2002. Nasce un’intensa
amicizia e collaborazione tra i due: Alberto è spesso ospite negli spettacoli
di Massimo e viceversa, dividendo il palco con artisti del calibro di Franco
Mussida (Premiata Formeria Marconi), Luca Bonaffini, ecc. In uno di questi live
conosce il compianto Andrea Parodi, con il quale avrebbe diviso il palco in un
concerto troppo a ridosso della sua prematura scomparsa. La collaborazione
porta Massimo ed Alberto, accompagnati sempre da Luca Barrotta alla fisarmonica, ad esibirsi in festival e
teatri, da Mantova a Firenze, fino alla provincia di Lecce. Nel 2010/2011
collabora con l’Osservatorio Astronomico di Bologna e l’Associazione per la
Divulgazione delle Scienze Sofos, per la realizzazione dello spettacolo di
osservazione astronomica/divulgazione scientifica dal titolo Racconti di cielo
– Armonie tra mito e scienza. Porta attualmente in giro diverse performance
live, dalla musica etnica, alla cantautoriale, allo swing, al tango, ecc. fino
alle esperienze da solista accompagnato solo da chitarre e loop machine.
Collabora come chitarrista con la cantante Afro – Brasiliana Nilza Costa e con
il polistrumentista messicano Carlos la Bandera. Insieme al cantautore Gigi Marras,
con cui collabora, guadagna la finale al premio Bindi 2011 e la finale al Premio Musicultura 2012 (Ex Premio Città di
Recanati), entrando nel cd ufficiale con i brani dei 16 finalisti. A giugno,
con un suo brano “Amore e Marchette”, vince “Promo”, mini-concorso su Ciao
Radio, radio Emiliana, ricevendo il maggior numero di voti. A luglio 2012 è
stato finalista al Premio Bindi riscuotendo ottimi risultati di pubblico e
critica. A settembre 2012 è stato finalista al Festival delle Arti di Bologna,
contest organizzato da Andrea Mingardi. È stato finalista alla 14a edizione di
Biella Festival Autori e Cantautori 2012, classificandosi tra i primi cinque.
E' stato semifinalista al Tour Music Fest, il più grande festival europeo
dedicato alla musica emergente, con la commissione artistica presieduta da
Mogol. In Ottobre 2012 termina la registrazione del suo album solista in uscita
nella primavera del 2013 per l’etichetta Ululati (Lupo Editore). Il Cd contiene
numerose collaborazioni, da Maurizio Geri a Francesco del Prete, da Guido Sodo
(Cantodiscanto) a Nilza Costa, Ovidio Venturoso e Giuseppe Spedicato
(Bandadriatica), ecc.
MASSIMO DONNO IN PUNTA DI … PENNA -
Coltiva la primordiale passione per la scrittura. Nell’ottobre 2009
risulta tra gli autori scelti per il concorso indetto dal centro studi Kairos
di Lecce che entreranno a far parte di un testo – raccolta delle opere vicine
al tema della resistenza dal titolo “Lenti spiriti”. Il titolo dell’opera di
Massimo è “Sogni al risveglio”, racconto metropolitano sulle forme di
quotidiana ed individuale resistenza. Nel marzo del 2010 guadagna un secondo
posto, con il racconto “Victor”, al concorso letterario “Lettere Matte –
Scrittori per Talitha”, entrando così di diritto nel volume che comprenderà
tutte le composizioni dei finalisti. Ad aprile 2010, con tre racconti “Pensieri
macchiati di rosso”, “Victor”, “l’uomo che imparò a volare”, giunge tra i
finalisti, guadagnando il titolo di “Segnalato” nel concorso letterario “La
vita in prosa”. A settembre 2010 pubblica per l’Agenzia di Comunicazione IKOS
di Bari un racconto nella raccolta di racconti “Cento storie per cento disegni”
edito da Di Marsico.
Info e contatti:
UFFICIO STAMPA OVERECOAGENZIA
martedì 18 giugno 2013
Luciano Violante presenta il suo libro “Politica e Menzogna” (Einaudi) alla Feltrinelli Point di Lecce il 20 giugno 2013
Sarà presentato presso la
Feltrinelli Point di Lecce in via Cavallotti 7/a giovedì 20 giugno 2013 ore
19,30 il nuovo libro di Luciano Violante dal titolo “Politica e Menzogna” edito
da Einaudi. Interverranno l’On. Biagio Marzo e il Prof. Nicola Grasso.
Esiste un nesso inscindibile tra
verità e democrazia perché la menzogna inganna il cittadino sullo stato delle
cose e quindi gli impedisce di esercitare efficacemente i suoi diritti
politici. La verità sta alla democrazia come la menzogna sta alla sua assenza.
Un Paese pregiudica la propria
rispettabilità non solo quando i politici mentono, ma anche quando i cittadini
tollerano quelle menzogne. Non raramente i cittadini tollerano la menzogna del
politico sperando nella sua tolleranza verso le proprie menzogne: è il caso, ad
esempio, dell'evasione fiscale. La società diventa cosí complice della cattiva
politica. Le rivolte rancorose sono la risposta sbagliata; promuovono un nuovo
inizio solo apparente e aprono un varco attraverso il quale le cattive
abitudini passano, con vesti diverse, da una fase all'altra della storia del
Paese. I cittadini devono sconfiggere la menzogna e i suoi corollari, chiedendo
la verità ai politici, anche e soprattutto ai propri, esigendo che siano
controllati, chiedendo conto delle scelte adottate, togliendo decisamente la
fiducia quando vengono meno agli impegni.
Luciano Violante, professore
ordinario di diritto e procedura penale all'Università di Camerino e a lungo
magistrato e parlamentare del Pci, del Pds e dei Ds, è stato presidente della
Camera dei Deputati dal 1996 al 2001. Per Einaudi ha curato i volumi degli
Annali della Storia d'Italia 12. La criminalità , a cui ha partecipato anche
con il saggio Delinquere, perdonare, punire; 14. Legge Diritto Giustizia, in
cui ha pubblicato il saggio I cittadini, la legge e il giudice; 17. Il
parlamento, per cui ha scritto la premessa Il futuro dei parlamenti. Come
autore, per Einaudi, ha pubblicato Non è la piovra. Dodici tesi sulle mafie, Un
mondo asimmetrico, Magistrati (2009) e Politica e menzogna (2013).
Ufficio Stampa OverecoAgenzia
Feltrinelli Point Lecce
Tel. 0832 331999
Overeco Academy & Workshop presenta Percorsi espositivi d’arte a confronto il 19 giugno 2013
Attivo a Lecce in via Casetti 2
da diversi anni con ricche attività culturali ed artistiche, Overeco Academy
& Workshop è diretto dall’artista Paola Scialpi per conto dello studio
associato Overeco di Lecce (www.overeco.it).
Mercoledì 19 giungo alle ore
19,00 negli spazi di Overeco Academy ci sarà dunque l’inaugurazione di una
collettiva d’arte degli allievi del corso di pittura avanzato 2012/2013 tenuto
dall’artista Paola Scialpi. Gli elaborati frutto di un intenso percorso di
ricerca sul colore e la forma nella storia dell’Arte, sono di Beatrice Lecci,
Davide Perrone, Angela Totaro Aprile, Valentina Tommasi. Gli elaborati saranno
a disposizione del pubblico mercoledì 19, giovedì 20, venerdì 21 giugno 2013
dalle 18,00 alle 21,00.
Mail – paolascialpi@gmail.com
lunedì 17 giugno 2013
SPECCHI PULITI DI ANNATONIA MINO - POESIA E MEDIAZIONE DELL'ANIMA (KURUMUNY)
In principio è un’emozione. Anche
alla fine è un’emozione. Una trama esistenziale che si elabora e si sviluppa
attraverso un processo di condensazione della parola, ricondotta fino alla sua
essenza di significanza, fin quasi alla soglia dell’indicibilità. Questa poesia
sfida quella soglia con tutto il suo universo interiore, tenta il colpo di
dadi, l’azzardo del dire le cose che si possono soltanto sentire. A volte con
la leggerezza che può avere la metafora; a volte con la concretezza che hanno
l’impressione, la sensazione.
Perché, qui, impressione e
sensazione riescono a trasformarsi in materia lessicale che ha spessore,
stratificazione semantica. Proviene dal profondo della memoria che si stringe
in un verso, molto spesso in una parola sola; eppure quella parola sola riesce
a farsi elemento di congiunzione e di comunione tra il sé e l’altro da sé, tra
un io e un tu, un soggetto che dice e un altro che riflette, rispecchia, il
senso dell’espressione.
Probabilmente è questa la cifra
che connota la poesia di Annatonia Mino: la costante ricerca di una proiezione
del sé nell’altro e dell’altro nel sé. Molto spesso questa ricerca si realizza
attraverso un processo di compenetrazione di sensi e percezioni, attraverso
intuizioni che poi la parola trasforma in intensità di sentimento oppure in
riflessione profonda intorno a verità talvolta inattingibili.
Spesso l’indagine interiore,
l’autoanalisi, conduce verso una contemplazione dei fenomeni della natura: in
questo caso è come se il pensiero si facesse tutt’uno con il visibile, come se
l’apparizione e la figurazione delle forme, i movimenti delle ombre, un poco
placassero l’attesa, come se quella sfida della soglia del dicibile giungesse a
compimento. (Antonio Errico)
Annatonia Mino - Poetessa
emergente, si interessa di giustizia riparativa, mediazione umanistica dei
conflitti in ambito sociale, scolastico, familiare, di scrittura
autobiografica, pittura, teatro e dramma antico. Appassionata di arte e
letteratura greca, percorre le emozioni dell’anima attraverso la mediazione in
poesia, nel cammino di autenticità nelle proprie radici salentine.
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