In attesa della nuova testata Hulk e i Difensori, Hulk Verde torna sulla
Terra per vedersela con Tyrannus e Fin Fang Foom. By Pak & Pelletier.
Intanto Hulk Rosso affronta Omegex per la salvezza dell’umanità. Di Parker
& Hardman. E arriva la sfida finale tra Skaar e il Designer nel cuore della
Terra Selvaggia. In più, una breve storia di Hulk disegnata da Simon Bisley.
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martedì 5 giugno 2012
Glen Hansard - "Philander"
Distributed by WMG
"Philander" by Glen Hansard from the new album 'Rhythm and Repose' out June 19th! Pre-order on CD or vinyl at http://www.anti.com/store
Machine Robo Bucchigiri BattleHackers
Robo Machine: Hackers Battle (Mashin Robo: Butchigiri Batoruhakkāzu) è una serie televisiva giapponese d'animazione prodotta da Ashi Productions. E’ andata in onda su TV Tokyo dal 3 Giugno 1987 fino al 30 dicembre 1987.
VA’ DOVE TI PORTA IL CUORE DI SUSANNA TAMARO (RIZZOLI). INTERVENTO DI VITTORIA COPPOLA
Susanna Tamaro ci mette nelle mani un insieme di paura, amore, incomprensione,
senso di colpa, ricerca di perdono. Va dove ti porta il cuore, intenso romanzo
uscito nel 1994, racchiude sensazioni ed emozioni reali e palpabili, che solo le pagine di un diario
possono dare. Perché vere, disilluse, dirette, disarmanti e disarmate. Una
nonna che è donna anziana e provata si rivolge umilmente ad una giovane e
arrogante nipote lontana. Due
generazioni sono messe a dura prova dalla ineluttabilità del tempo che scorre.
Olga, malata e profondamente sola, è lì, di fronte ai suoi fogli, a scrivere
instancabilmente di come nella vita si sia, in fin dei conti, vittime di altre
vittime. Scrive ad una nipote che ha
perduto ogni giorno di più. Cerca disperatamente il suo perdono. Le confida di
averla perdonata a sua volta. Le svela verità scomode quanto necessarie. La
vita dà e toglie e Olga lo sa. La
Tamaro non espone le vicende in un preciso senso cronologico,
anzi. L'autrice, attraverso i dubbi della narratrice, segue il flusso delle
idee, così come vengono. Va dove ti porta il cuore è un romanzo epistolare e
assieme un diario ricco di coscienza. Tuttavia, al di là dei generi e delle
categorizzazioni, è, e resta, un percorso interiore e intimo. Un successo
editoriale amato e criticato con impeto, lo stesso impeto con cui ogni singolo
protagonista vive la vita e le sue tante - e a volte ingiuste - emozioni.
Ristorante La cruna del lago
“Consuelo e Maurizio. Nel settembre del 2006 si realizza il nostro sogno.
Consapevoli che sarebbe stato soltanto il punto di partenza, abbiamo portato
alla Cruna del Lago tutto il nostro entusiamo, la nostra passione e
l’esperienza acquisita nel corso di questi anni nei più prestigiosi ristoranti
della provincia di Novara, tra i quali il ristorante Al Sorriso di Soriso e La Taverna del Pittore sul
lungolago di Arona. Quello che desideriamo fare è tentarvi con la nostra cucina
volutamente non tradizionale, fatta di creatività e di attenzione alla qualità
e alla stagionalità delle materie prime. Da buoni golosi... vi delizieremo con
pane aromatizzato, piccola pasticceria e dolci di nostra produzione, tanto che
vi sarà difficile uscire da qui senza portare con voi il desiderio di tornare a
trovarci.”
QUI
lunedì 4 giugno 2012
Infinite Love Is the Only Truth: Everything Else Is Illusion by David Icke (David Icke Books)
“A book that claims with
such clarity that 'physical' reality is merely an illusion that only exists in
our brain. Fantastic? Sure it is. But David Icke's idea, presented in a way
that everyone can understand, is a life-changing exposure of both the illusion
we believe to be 'real' and the way this illusion is generated and manipulated
to imprison us in a false reality. Icke says we 'live' in a 'holographic
internet' in that our brains are connected to a central 'computer' that feeds
us the same collective reality that we decode from waveforms and electrical
signals into the holographic 3D 'world' that we all think we see.”
Alt-J (∆) Fitzpleasure
Pre-order album 'An Awesome Wave' here: http://bit.ly/Ld1jEo (digital) http://smarturl.it/AAWCD (physical).
LENSMAN
Lensman (SF Shinseiki Lensman) o potere della lente è una serie TV anime basata sui romanzi Lensman di EE Smith.
Melizio Bed and breakfast
“A pochi minuti dal magico Lago d’Orta, il Bed&Breakfast Melizio è un
vecchio mulino in pietra ristrutturato con amore, dove gli amanti
della tranquillità verranno conquistati dal fascino delle cose semplici e dalla natura ancora
selvaggia di un territorio tutto da scoprire, lontano dai grandi circuiti
turistici. Circondato da un grande giardino attraversato da un ruscello, il
B&B Melizio è il luogo ideale per chi desidera trascorrere una vacanza
rilassante in un ambiente semplice e famigliare popolato da tanti amici a
quattro zampe, tra cui molti gatti e due cani coccoloni. Le camere a
disposizione degli ospiti sono calde ed accoglienti e sono dotate di bagno privato,
connessione wi-fi ad internet e letto matrimoniale, con la possibilità di letti
in aggiunta. La colazione è particolarmente ricca e curata, con un occhio di
riguardo verso la tradizione: marmellate, torte e biscotti artigianali , miele
locale, specialità dolci e salate tipiche della regione, spesso provenienti da
aziende agricole biologiche. Nel B&B Melizio, elettricità e acqua calda
vengono prodotte con pannelli fotovoltaici e solari termici.”
domenica 3 giugno 2012
Tom Jones - Tower Of Song
Buy the new album 'Spirit In The Room' here: Itunes: http://bit.ly/K4SCw9 / Amazon: http://amzn.to/JnEA8q
New single Hit or Miss is out now and available here: http://bit.ly/hitormiss
Follow Tom:
www.tomjones.com
www.twitter.com/realsirtomjones
Music video by Tom Jones performing Tower Of Song. (C) 2012 Out Productions LLC, exclusively licensed to Universal Island Records, a division of Universal Music Operations Ltd
Willie Nelson - The Story of Heroes
Music video by Willie Nelson performing The Story Heroes. (C) 2012 Sony Music Entertainment
Fabrizio Lupo di Carlo Coccioli. Prefazione di Walter Siti (Marsilio). Intervento di Nunzio Festa
Era già il 1978 quando uscì in Italia, anzi tradotto in italiano in quanto
inizialmente il romanzo era stato scritto in francese, "Fabrizio
Lupo", opera che appunto la
Francia, fra polemiche e acclamazioni, aveva accolto nel '52.
Prima che della lingua spagnola per il Messico. Era comunque la settima prova
letteraria di Coccioli. E Carlo Coccioli con il suo Fabrizio Lupo aveva
nuovamente sconvolto lettrici e lettori. Diversamente, è chiaro, dall’esordio
con “Il migliore e l’ultimo”, sulla Resistenza, come in maniera differente
ancora da “Il cielo e la terra”. Combattente antifascista e giornalista,
Coccioli, che scriveva magistralmente in tre lingue, subì il destino di dover
lasciare l’Italia seppur questa non fosse la sua prima e vera e unica
decisione. Nel leggere Carlo Coccioli non si può fare i furbi. Perché intanto
scrittura e argomenti catturano persino l’attenzione più bassa e superficiale.
Che si tratti di “Piccolo Karma” o del recentemente ripubblicato in edizione
italiana “Requiem per un cane”, figuriamo per il poderoso e intransigente
Fabrizio Lupo: romanzo dell’intimità e dell’universalità al contempo. E non lo
sia per dovere intellettuale. Un'opera, comunque, sconfitta. Dal mercato, s'intende.
E anche oggi. Ma dovremmo analizzare, allora, le ragioni della sconfitta per
scoprire perché quest'è giunta, e nuovamente. Cosa che ci va di fare. Questo
romanzo non si consiglia e se ne parla poco in quanto si tratta innanzitutto
d'un testo che mette in grande difficoltà e quindi imbarazzo chi legge. Chi
deve, o dovrebbe, scriverne. La critica ufficiale in primis. Il libro in realtà
è composto da tre libri. Nella prima parte del romanzo, la storia narrata in
prima persona ci racconta d'esser uno scrittore che dopo aver scritto un
romanzo riceve una strana pagina bianca, firmata proprio "Fabrizio"
(lo scrittore é Carlo Coccioli). All'uscita del secondo romanzo, un lettera
identica. Fino a una terza missiva dove l'autore invoca l'aiuto dell'amato scrittore.
Aggiungendo che sta per morire. Lo scrittore riceve e va incontro a Fabrizio
Lupo, pittore che in realtà aveva già avuto modo d'apprezzare a Venezia
nell'occasione d'una sua mostra. Fabrizo Lupo, lo si vede meglio nella parte
centrale del poderoso romanzo, non chiede che lo scrittore, Coccioli al fine,
di pubblicare la storia-romanzo della sua vita. Un Fabrizio Lupo che
paurosamente somiglia a Carlo Coccioli. E che destina a chi ascolta tutti i
suoi ricordi d'adolescenza. I turbamenti del mentre cercava una finta fidanzata
al fine di sconfiggere la vera omosessualità. Fino, almeno, all'incontro con
Laurent. L'innamoramento. L'amore assoluto di Fabrizio Lupo. Un amore gigante
buono per ciascuno e ognuno. Romantico, a dir poco. Mentre scorre dio. Il disincato
dal cattolicesimo. "Al centro del
libro di Coccioli - scrive a proposito Bartolomeo Di Monaco - non vi è tanto
una storia sentimentale tra due omosessuali, quanto l’amore: la sua difesa
contro ogni limitazione e distinzione che ne fa artificiosamente la società (ed
anche la Chiesa)
in contrasto con la volontà di Dio". Perché, nonostante tutto,
"l’amore descritto da Coccioli è strettamente legato a Dio". Ed è
quello, appunto, che la Chiesa
non capisce, che la Chiesa
ufficiale non accetta. Neppur oggi. Nella parte centrale del romanzo, nella
narrazione sottratta all'identità di F.L., incontriamo il Ragazzo. Prima,
naturalmente, di rivedere la fine di F.L. Carlo Coccioli, scrittore tra i meno
telefonati di sempre, alterna il suo canto a controcanto del soggetto
inventato. Sino al contrario. Certo nella lingua ci sono sperimentazioni da
Gruppo '63. Però mentre scorre il sangue del tempo. Che deve ragionare delle
vite vere, di persone in carne e ossa. E sono tante, le vite messe in questo
romanzo. Partendo dall'esistenza dell'autore. Il romanzo deve esser poggiato in
mezzo alle opere immortali.
LAZENCA
Anime di stampo mecha direttamente dalla Corea. Siamo in pieni anni ’90. Si sa di questo prodotto veramente poco.
THE EX SENATORS
“Its time to wake up! - If you ever loved the bug eyed passion of the prime time Clash and the heart on sleeve words are our weapons poetry of socially concerned rock n rollers like the Boss or Billy Bragg then the Ex Senators are talking your language. - (LouderThanWar.com UK)
Where are all the rebel songs is the most asked question of these times. Where are the songs that relate to the meltdown, the songs of defiance, the songs of community and redemption. Rock n roll can be many things but sometimes it has to have a social conscience. It has to relate to the real world. Lennon, Dylan, Strummer, Bruce- the canyon of names, blue collar rock n roll poets, voices that have to be heard in the meltdown. The Ex Senators fit firmly into this tradition. They exist in that world that is beyond fashion and talent show hucksters. This is a heartfelt rock n roll with songs of struggle sung with a celebration of life and the empowering rush of believing in the power of rock n roll. The subject matter is the voice in the wilderness, the international craving for community in the face of the machine. It’s timeless rock n roll material and in the right hands it’s truly effective. The band, who come from Chicago, have dumped the phoney fashion parade for an album of songs that deal with the modern politic with a passion and a wit that is startling in its brazen concern for the truth in a time of mainstream musical lies. Their debut UK single, ‘Start a Fight” is proof that mainstream rock can actually have a power and purpose. The song comes with one of the videos of the year. An animated call-to-arms clip that doesn’t pull it’s punches and makes its point with a wit sharpened by an intelligent anger. The clip, like the band’s songs, hits all the right targets with its creative overload. “The concept for the video was all this political bullshit meets The Ramones Spiderman,” grins frontman Dmac. “In a nutshell, the political dialogue in America has become nothing but hyperbole and hatred on both sides of the aisle. They’re all full of it.”. DMac speaks fondly of musical truth tellers such as Joe Strummer and Billy Bragg, Springsteen and Dylan whilst voraciously eating up the world’s media on the Internet, trying to find some sort of truth out there. Intelligent, passionate and with big hearts The Ex Senators typify a lost world in rock n roll, a world where music means something and can effect change with its passion and it’s intelligence.”
HERE
TERRE DI TRAIANO
“L'azienda agricola Terre di Traiano sorge lungo la via Appia Traiana al
centro di una zona di grande valore ambientale, storico e culturale. Posta su
una delle prime propaggini murgiane, la grande masseria domina i poderi
aziendali e il paesaggio dell'Adriatico fino ai contrafforti dell'Appennino. Sui
terreni calcarei si coltivano olivi della pregiata varietà
"coratina", dai quali si ricava un eccellente olio extravergine,
vigneti di varietà autoctone, che producono generosi vini D.O.C. "Castel
del Monte", nonché frutta, ortaggi e prodotti tipici destinati agli
ospiti. Terre di Traiano è luogo ideale per rivivere atmosfere ormai perdute e
per apprezzare profumi e sapori altrimenti introvabili. dalle prime ore del
giorno si vendemmia il generoso vitigno autoctono “Nero di Troia”; con un grado
zuccherino di 21 gradi dà vita ad un vino di eccellente qualità, apprezzato
ovunque.”
QUI
Saguaro n.1 - Ritorno a Window Rock (Bonelli)
Dopo aver prestato servizio nell'esercito, Thorn Kitcheyan torna a Window
Rock e non tarda a trovarsi sommerso dai guai. Quando il giovane Miguel diviene
involontario testimone di un brutale omicidio, e il ricco faccendiere Noah
Folsom ordina ai suoi di toglierlo di mezzo, Thorn, che tutti conoscono con il
soprannome di Saguaro, si mette dalla parte del ragazzo, scontrandosi con lo
stesso Folsom e il capitano Walken, della polizia tribale. Incastrato con
un'accusa di duplice omicidio, Saguaro è costretto a fuggire per dimostrare la
propria innocenza, scatenando una furiosa caccia all'uomo...
Soggetto e sceneggiatura: Bruno Enna
Disegni: Fabio Valdambrini
Copertina: Davide Furnò
Disegni: Fabio Valdambrini
Copertina: Davide Furnò
SARAH WHITE
“Hi, I’m Sarah White, the
founder of Naked Therapy. Thank you for visiting my personal site! Here you’ll
find me thinking, musing, and having some fun off the grid! For the more intellectual
pieces, please continue to check out NakedTherapy.org and for more on my
practice, please visit SarahWhiteTherapy.com. Since founding the field of Naked
Therapy in October 2010 I have provided Naked Therapy to hundreds of clients,
have expanded my practice to include other Naked Therapists, and have appeared
or been profiled on The Tonight Show with Jay Leno, The Morning Show Australia,
CBS News, ABC News, The NY Daily News, NBC New York, Playboy Radio, The
Huffington Post, Salon.com and many other media outlets around the world. I’ve
been called “Sigmund Freud’s Naked Granddaughter” by Viennese Journal
Apdejt.com, and was voted one of Wired.com’s Top Ten Sexiest Geeks 2010 :-)
Please feel free to email
me at sarah@sarahwhitetherapy.com. And if you want to receive occasional
updates, please sign up for my newsletter!
I look forward to hearing
from you… xoxo”
HERE
sabato 2 giugno 2012
Behold A White Horse by Cisco Wheeler (Xulon Press)
“My people are destroyed
for lack of Knowledge" (Hosea 4:6). This book is not meant for those who
refuse to step out of their box, but instead cling onto their blinders,
believing that the world is exactly as they have always been taught it is.
Rather, it is specially written for those who discern that things are not
exactly as they seem, and are dedicated to the pursuit of truth and knowledge.
"For we wrestle not against flesh and blood, but against principalities,
against powers, against the rulers of the darkness of this world, against
spiritual wickedness in high places"(Ephesians 6:12). "Behold a White
Horse" is a roller coaster ride engaged in a myriad of related topics. The
reader will be taken all the way back to ancient Babylon
- the foundation of all secret societies, and continue on through Egypt and Rome.
Other topics covered are ceremonial magick, kundalini power and evil spirits,
the Talmud, Kabbalah, the apostasy of the Christian church today, alchemy,
Papal Rome and the Catholic church, false prophets of the world, televangelists
- wolves in sheep's clothing, & pagans in the pulpit." " Who
changed the truth of God into a lie, and worshipped and served the creature
more than the creator, who is blessed forever. Amen" (Romans 1:25)
"This work is spiritually based, using many scriptures. It is the prayer
of the author that through careful reading of these pages, the reader can
connect the dots into a whole new level of discernment to help guard against
demon traps and the many devices of Satan. Knowledge is power and the truth
really does set you free.”
LAYZNER
Blue Comet SPT Layzner (SPT
- Aoki Ryūsei Esu Pī Tī Reizunā) tradotto anche come Blue Meteor SPT Layzner, è
una serie mecha-anime prodotta dalla Sunrise.
Siamo tra il 1985 e il 1986. La serie è stata creata originariamente da
Ryousuke Takahashi
La rivolta impossibile. Vita di Lucio Mastronardi, di Riccardo De Gennaro. Prefazione di Goffredo Fofi (Ediesse). Intervento di Nunzio Festa
Una penna più autorevole di chi vi sta parlando in questo momento ha detto
che scrivendo questa biografia di Lucio Mastronardi, "La rivolta
impossibile", e stiamo parlando dell'autore della prefazione al testo
Fofi, il giornalista Riccardo De Gennaro, dunque, fondatore e direttore del
Reportage, ha colmato un vuoto; un vuoto, d'altronde, che era anche nostro,
pure della nostra memoria, visto che le poche notizie sull'attività letteraria
e sulla vita di Mastronardi le avevamo avute esclusivamente dal critico Onofri.
Perché, soprattutto, Lucio Mastronardi, nome ai più sconosciuto soprattutto
perché mai davvero accettato - in un certo senso in questo come il più longevo
'Di Ruscio' - dalle fabbriche delle letteratura, preme iniziare, è quel Lucio
Mastronardi che come Pasolini, Bianciardi e qualcun altro non si fece
abbindolare e offuscare la vista dalle sirene delle vita dolcissima per i
ricchi e di consumo più che consumistica per una fascia media di popolazione
più forte d'oggi. E se su tutti l'analisi più acuta, perché approfondita e
oltremodo lucida sempre sarà assicurata da Pier Paolo Pasolini, Luciano
Bianciardi si farà fregare, come naturalmente non può non sottolineare ancora
Goffredo Fofi, dalle altrettanto pericolose e calamitanti sirene dell'alcol, e
Mastronardi, l'autore della trilogia di Vigevano ('paradiso terrestre della
scarpa e cielo terrestre del danaro'), Il calzolaio - Il maestro - Il
meridionale, si farà annegare dal vissuto Ticino di casa. La struttura scelta
da De Gennaro è della consegna completa e per intera all'oggetto dello studio.
Le pagine s'alternano, infatti, tra la genealogia dello stesso libro in
formazione, corsivate per giunta, dove il giornalista Riccardo De Gennaro narra
per filo e per segno, perfino passando un po' del suo passato alla penna, le
vicende, gli incontri, la documentazione che hanno riempito la lunga gestazione
dell'opera: non a caso, per dire, l'opera letteraria dell'ex redattore di
Repubblica e Il Sole 24 ore è adesso apprezzata e portata ai posteri persino
dalla moglie dello scrittore della Vita agra, Maria Jatosti, già buona
conoscente, a suo tempo, dello scrittore di Vigevano. Esistenza inquieta assai,
quella di Mastronardi. Figlio del "vero scrittore della mia famiglia"
che era il padre Luciano, che dal nome con in quale marchia quasi il figlio
presenta la sua possenza d'antifascista, polemista, comunista rigoroso -
d'altri tempi diremmo magari. E d'una madre che omaggierà insieme a Lucio
questa figura ingombrante e decisiva di Padre; nonostante più avanti Luciano
eleverà a questa qualifica il mentore e suo mentore Elio Vittorini. Giustamente
scomodo per i compaesani, sia da non famoso che da celebre, ovvero quando da
uno suo romanzo Petri porta nella patria delle scarpe e del benzolo Alberto
Sordi per una pellicola, Lucio Mastronardi si presenta sempre con la morte nel
cuore, il senso d'inadeguatezza nelle più svariate situazioni, tipo nel
mestiere d'insegnante, la verve sempre e comunque dissacramente che finisce o
comincia nella e dalla "pazzia". L'irregolare Lucio Mastronardi, al
quale non piace il boom economico che davvero si mangia la mente dei suoi
concittadini e tanti per inquinamento da fabbrica ne fa morire, non è
l'etichetta da mettere sulla bottiglia da esportazione d'una città, Vigevano
appunto, che non ha neppure una libreria: solo fabbrichette e ricerca
spasmodica dello "sterco del demonio": terra che per certe
sfaccettature assomiglia ai pezzetti di Nord (altro che Padania inventata e
quindi inesistente) coccolate e conquistate dai bossisti e dalla loro
mentalità. E l'esordio di Mastronardi, come fosse un segno del destino, dopo
tra l'altro continui rinvii editoriali a volte imputabili all'operato d'un
Calvino pur convinto della pubblicazione e innamorato dell'autore, esce in
libreria con titoli indimenticabili come "La vita agra" dell'amico
toscano Luciano e "Memoriale" di Volponi. La lettura di "La vita
impossibile" è altamente appassionante. De Gennaro raggiunge lo scopo di
riportare all'attenzione del pubblico, oltre che delle dimentica critica criticante,
la scrittura d'una figura che non possiamo rimuove dalle classi del Novecento.
Che, per dire, ha spiegato il suo 'odio' per l'operaio, sempre più povero eppur
rimbabitamente soddisfatto. A pagina 184 del libro, però, troviamo l'operaio
che invece avrebbe interessato e attirato Mastronardi, il poeta e scrittore
Luigi Di Ruscio: che De Gennaro in un certo qual modo mette giustamente accanto
alla penna che fece la trilogia di Vigevano contro l'apologia del macinare
comunque a vuoto. Costanti e irregolari, si deve esser. Per restare. Per questo
dalla biografia tranciamo la fine.
La rivolta impossibile. Vita di Lucio Mastronardi, di Riccardo De Gennaro,
prefazione di Goffredo Fofi, Ediesse (Roma, 2012), pag. 216, euro 10.00.
VILLA PAOLA TROPEA
“La Villa è
un piccolo complesso ricettivo a cinque stelle, frutto della ristrutturazione
di un antico convento. La struttura risale al 1543. Secondo la leggenda, fu San
Francesco di Paola che nel suo viaggio verso la Sicilia, sarebbe passato
nelle vicinanze di Tropea e avrebbe preannunciato che in quel sito sarebbe
sorto un convento con la rispettiva chiesa per i suoi frati. La trasformazione
in struttura alberghiera è passata attraverso un'opera di pulizia delle
superfetazioni subite dall'edificio negli ultimi 2 secoli. Lo scopo del
recupero è stato quello di ridare forza all'antico patio attorno al quale si
articolano gli spazi dell’Hotel.”
venerdì 1 giugno 2012
RICCI I TUOI CAPELLI - ARIE E CANTI POPOLARI DI CANNOLE. A cura di Luigi Chiriatti con illustrazioni di Lucio Montinaro (Kurumuny Edizioni)
Esiste un altro Salento, diverso da quello da cartolina. È il Salento più
autentico e vero, quello della quotidianità, fatto di storie, di gente, di
paesi arsi dal sole che vivono all’ombra delle chiese e delle masserie in
pietra leccese. Dopo aver apprezzato la forma, la curiosità richiede, necessita
che venga svelata anche la sostanza, l’anima, il cuore di questa terra. Lontane
o solo lambite dai circuiti turistici sopravvivono, infatti, tante piccole
realtà piene di fascino dove la memoria dell’antico resiste al lento scorrere
del tempo e all’incessante galoppare della modernità. Incorniciati da teorie di
ulivi che procedono senza soluzioni di continuità, i paesi del Salento
nascondono e custodiscono piccoli grandi tesori, e tocca alla curiosità del
turista o del ricercatore scoprirne la bellezza più profonda, quella che
riannoda i fili del tempo. Uno di questi è senza dubbio Cannole, piccolo paese
situato nella zona centro-orientale del Salento, noto ai più per la famosa
sagra della Municeddha (lumaca), oltre che per lo splendido parco Torcito, che
conserva una meravigliosa masseria fortificata del XVII secolo. Qualche altro,
tra i cinefili, ricorderà certamente che la sua vecchia stazione fu una delle
tappe dello splendido road movie ferroviario Italian Sud Est della Fluid Video
Crew di Davide Barletti, ma in pochi rammentano che nel 1480, questa area
accolse gli otrantini sopravvissuti al sanguinario sacco della loro città ad
opera di Gedik Ahmed Pashà e soprattutto che fino agli inizi del XIX secolo
questo paesino era uno dei decatría choría, ovvero i tredici paesi della Terra
d’Otranto che conservavano la lingua e le tradizioni greche, oggi meglio noti
come Grecìa salentina. E lo spirito musicale qui è ancora vivo, infatti questa
piccola cittadina custodisce anche un altro piccolo grande patrimonio culturale
rappresentato da Rosaria Campa, Vincenza Agrosì, Assuntina Tomasi, Gina
Luperto, Eva Serra, Rosalba De Lorenzis, e Ada Nocita, sette donne fra i
cinquanta e settanta anni, che quasi per caso si sono ritrovate a cantare
insieme e da quel momento non hanno smesso di condividere questa comune
passione. Nel corso degli ultimi anni la loro attività, fatta di piccole
esibizioni, per lo più private, ha suscitato l’interesse di diversi musicisti e
ricercatori salentini che si sono avvicendati per studiare e approfondire il
loro repertorio, ma sono state poi loro a cercare Luigi Chiriatti, spinte dal
desiderio di lasciare una traccia dei loro canti. Le donne di Cannole hanno
cominciato a cantare insieme in diverse e svariate circostanze: quando andavano
insieme sul pullman che le portava alle terme, in giro nelle scampagnate con
gli amici. Cantare per loro significa incontrarsi, cucinare, mangiare,
dialogare, spettegolare in un tempo che non è caratterizzato dal ricordo del
passato, ma che è il presente, il loro modo di esserci e di vivere oggi la loro
presenza. Il canto come categoria espressiva del bello che non serve, come in
passato, a esorcizzare la morte, la durezza della vita e il destino di una non
umanità, ma che rappresenta se stesse in relazione alla loro comunità. Canto
come gioia, socializzazione, un modo di ironizzare su altri e su se stesse,
alternativa ai luoghi comuni della televisione e della globalizzazione. Per
loro cantare è stare insieme, giocare, ricavarsi uno spazio libero dalle trame
tradizionali dei rapporti ufficiali sottomessi a regole di facciata, un luogo e
un tempo della contemporaneità che sfugge a qualsiasi tipologia della ricerca e
della documentazione classica. Per loro cantare è fare partecipi gli altri del
loro benessere psicofisico: la loro memoria non è spezzata. Il loro repertorio
è come un grande magazzino, un “granaio della memoria” senza categorie, dove i
canti hanno uguale importanza e diventano belli ed emozionanti quando decidono
di eseguirli siano essi di origine propriamente salentina o di altra
derivazione. Le donne di Cannole quando cantano ci regalano emozioni che ci
coinvolgono e ci fanno gioire del presente del loro incontro. La maggior parte
del loro repertorio è rappresentato dai canti diffusi in tutta la Penisola: canti narrativi
e romanze delle opere liriche diffuse dalle bande locali. Questo elemento
conferma, ancora una volta, come la poesia popolare e la sua musica, che
toccano corde del sentire comune, sono conosciute ovunque, appartengono a tutti
e suscitano uguali sentimenti anche se il “modo” di esecuzione assume
caratteristiche diverse e le fanno appartenere al luogo e al tempo in cui
vengono eseguiti. Al centro dell’indagine che ha dato vita a questa
pubblicazione è la voce che è corporeità, spessore, timbro, calore
comunicativo, ma che significa anche riannodare i fili della memoria, narrare,
testimoniare. Non è un dato casuale, considerata la preponderanza che la voce,
vista nel suo profilo performativo, ha assunto nell’odierna analisi
demo-etno-antropologica. E il Salento è terra di voci e di canti, benché lo si
associ più spesso al battito del tamburello e alla danza. I canti a sole voci
di questa raccolta possiedono una marcata valenza emozionale. Sono storie
conosciute o meno, nel segno delle sfaccettature dell’amore, della fatica del
lavoro, delle relazioni sociali, della quotidianità, dell’emigrazione, della
lontananza. Canto giocoso e nudo, senza orpelli e senza palchi e riflettori, un
cantare distante dai codici spettacolari. La proposta delle cantatrici di
Cannole è il segno di quanto l’analisi della pluralità sonora salentina non
possa darsi del tutto completata e riveli ancora tesori, al di là del mare,
sole, mieru (vino) e pizzica, giustamente celebrati, ma più spesso spacciati e
consumati con superficialità. Il volume è corredato da due Cd che contengono
un’antologia di brani scelti, per un totale di 42 tracce. Nel repertorio delle
donne di Cannole sono confluite arie, romanze e canti narrativi provenienti da
tutta Italia: probabilmente ciò è dovuto al fatto che in questo gruppo ci sono
donne che hanno vissuto all’estero per venticinque, trent’anni e che certamente
hanno avuto rapporti con connazionali provenienti da altre zone della nostra
penisola. Anche i canti salentini del loro repertorio provengono da zone
diverse come il Capo o le aree di Martano e altre zone del Salento. Alcune di
queste donne infatti non sono native di Cannole: una proviene da Martano,
un’altra da Poggiardo, un’altra ancora è originaria di Galatina, trasferitesi
poi a Cannole per ragioni di lavoro o piuttosto perché hanno sposato qualcuno
del posto. Probabilmente da bambine hanno ascoltato i canti del loro luogo di origine
e poi li hanno conservati come antichi ricordi di famiglia.
Il Cd “Ricci i tuoi capelli, arie e canti popolari di Cannole” è promosso
con il sostegno di PUGLIA SOUNDS - PO FESR PUGLIA 2007/2013 ASSE IV” ed è
patrocinato dalla Povinicia di Lecce, dall’Istituto Diego Carpitella e dal
Comune di Cannole.
COACH KARLEE
“Coach Karlee (K Harry),
BSc, MBA, is a part-time career and life coach with over seven years of
coaching experience. Karlee is professionally trained and has studied
Psychology and Organizational Behaviour at the graduate level. Karlee's vision
and mission are to help YOU plan and CREATE YOUR BEST LIFE NOW. Current clients
include working professionals, students, and new immigrants. "Coaching has come naturally to me since
working in the training, organizational development and human resources
profession. Self-understanding, goal-setting and action orientation are the
three keys to altering your life to impact the future YOU want to create."
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How The Illuminati Create An Undetectable Total Mind Controlled Slave by Illuminati Formula (CreateSpace)
“When the mind and emotions
are put under extreme stress they "break" and create a new
mental-emotional state. It is within these mental states - born of trauma -
that the mind can be conditioned. That someone would do this intentionally is
unthinkable yet it has been done and tested to the degree of a science.
"Trauma Based Mind Control" has been used by criminal organizations
to maintain secrecy and ensure every order is followed to the letter. Through
this process you get the Undetectable Total Mind Controlled Slave. Trauma Based
Mind Control creates separate personalities within the individual that will
carry out their duty with robotic exactness and then "sleep" so that
the individual has no memory of their actions. These people are used as messengers,
drug mules, sexual blackmail slaves and are placed in positions close to the
worlds most powerful people. In short, they are used to manipulate and control
the lives of the world elite.”
LASERION
Laserion (Bideo Senshi Rezarion) è un mecha anime nipponico creato dalla Toei animation e trasmesso dal 1984 al 1985 sulla TBS.
Adespota di Antonio De Luca e Andrea Simi (Vallecchi). Intervento di Nunzio Festa
Il padre del Mediterraneo, il filosofo che la cultura ufficiale e non
ufficiale riconosce quale nume tutelare della stessa cultura mediterranea,
madre del pensiero meridiano, l'autore di "Breviario Mediterraneo"
nato in Jugoslavia, Pedrag Matvejevic, legge "Adespota" di De Luca e
Simi come "libro inatteso", "ricco di cultura", ma,
soprattutto, che "viene in un momento di sofferenza del
Mediterraneo"; mentre Perotti, nella sua nota più distribuita nelle patrie
editoriali e delle letteratura, apprezza
un volume che è da mettere accanto alle forse alla fine poche opere nate
dall'Italia bagnata dal mare ma spesso dimentica del suo mare: dove in pratica,
secondo il ragionamento di Simone Perotti, che tra l'altro ci sentiamo
d'avallare, scrittrici e scrittori poco hanno ascoltato il mare e quindi poco
l'hanno fatto elemento e soggetto delle loro opere. Dunque Adespota arriva a
rafforzare, contro una 'mancanza'. Adesposta, diciamolo subito, sta per
"d'autore sconosciuto". Perché il libro é scritto, cosa alquanto strana
per un libro di poesia, a quattro mani. Nella lettura, tra l'altro, tranne che
a margine e fine di questa, appunto non si saprà se i versi che troviamo sono
vergati da Antonio De Luca o da Andrea Simi. Il primo é navigatore che fa
sempre approdo a Ponza. Il secondo un pubblico funzionario con il vizio della
scrittura. Liriche davvero "senza padrone". Che forse in alcuni
passaggi e cambi dal mare si fan troppo incantare. Ma comunque puri a oltranza.
Il richiamo di Simone Perotti agli "Ossi di seppia" e all'"Eneide,
in pratica, è più un augurio che un giudizio. Però davvero dovremmo
maggiormente accorgerci del canto del mare. Approfittando della nozione,
infine, che ci fa dopo tuttuo scoprire di che mano sono i versi in sequenza,
troviamo un De Luca maggiormente 'descrittivo' e un Simi sicuramente più
evocativo ma quasi prosastico. E la connessione fa sintesi, se possibile.
Adespota di Antonio De Luca e Andrea Simi, prefazione di Predrag Matvejevic,
postfazione di Simone Perotti, immagini di Riccardo Simi, Vallecchi (Firenze,
2012), pag. 118, euro 10.00.
RISTORANTE IL MAGIONO
“l Ristorante Il Magiono, annesso all'Eco Design Hotel Mulino Grande,
propone una cucina innovativa capace di valorizzare la tradizione lombarda
locale selezionando con cura i fornitori ed utilizzando prodotti provenienti
dall'orto biologico interno al Resort 4 stelle. Il ristorante è caratterizzato
dalla filosofia del "chilometro zero": una cucina del territorio con
prodotti naturali e biologici e, in memoria al passato del mulino, la pasta
fresca rigorosamente fatta in casa. Grande spazio trova anche il riso, abbinato
con formaggi locali o lombardi. Interessante anche la ricercata carta dei vini,
che offre una ricca selezione di spumanti Franciacorta, e distillati. E'
impossibile non citare l'elegante raffinatezza delle tavole, impreziosite da
dettagli minimal, posate Sambonet e porcellane Rosenthal. In cucina lo chef
Domenico Notturno, che vanta tra le esperienze precedenti il Park Hotel di
Londra e il Quisisana di Capri, dove ha incontrato Gualtiero Marchesi e Davide
Oldani. Marchesi l'ha poi voluto all'Albereta di Erbusco accanto allo chef
Carlo Cracco. Oldani invece l'ha portato al Giannino di Milano, proprio
nell'anno della Stella Michelin. Domenico Notturno ha poi avuto la possibilità
di affinare la propria alrte accanto ad Alain Ducasse, nei ristoranti di
Montecarlo e Parigi. Il Ristorante il
Magiono nelle calde sere d'estate mette a disposizione, degli ospiti del Resort
4 stelle e degli avventori esterni, il pergolato in ferro che si affaccia
sull'orto offrendo un suggestivo scorcio sul Castello di Cusago. Il Ristorante
il Magiono è aperto dal martedi alla domenica.”
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