Earthing è una cura miracolosa, antichissima,
semplicissima, e naturale. Il punto di vista di Earthing è che siamo sempre più
malati, stanchi e soffriamo di infiiammazioni croniche per un motivo ben
preciso: non siamo connessi alla Terra e soffriamo una carenza di elettroni a
causa di questo mancato collegamento. Possiamo ottenere una ricarica istantanea
semplicemente mettendo i piedi nudi a contatto con la Terra. Il pianeta Terra
è un organismo vivente che ci rifornisce naturalmente di energia quando
entriamo in contatto con esso. Abbiamo perso la consapevolezza delle nostre
radici "elettroniche" (nel senso degli elettroni). Le nostre scarpe,
con le suole isolanti impediscono al cirucuito elettrico di funzonare
correttamente, siamo disconnessi. Dormire direttamente sul suolo (con cuscini o
letti conduttivi) o camminare scalzi ci equilibra energicamente poiché gli
elettroni liberi della superficie terrestre ci pervadono e ci sintonizzano agli
stessi livelli di potenziale e carica energetica della Terra. Questo
riequilibrio può causare una leggera sensazione di bruciore e ci procura
numerosi benefici. Un testo insolito, stimolante, interessante, con brani di
narrazione diretta e parti saggistiche. I tre autori raccontano in prima
persona e spiegano dai diversi punti di vista legati alla loro professione ed
esperienza di vita come questi principi di disconnessione siano comprovati da
una serie di dati scientifici ed esperienziali.
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mercoledì 29 febbraio 2012
U.S. Bank
“Ethics at U.S. Bank. A Message to U.S. Bank's
Customers and Shareholders - Thank you for your interest in U.S. Bank's Code of
Ethics and Business Conduct. We understand that our customers trust us with
their personal information and that our success is dependent upon retaining
that trust. That is why our Code of Ethics and Business Conduct has been in
place for many years and, although revised from time to time, continues to
serve as the cornerstone of our business. Our Code of Ethics and Business
Conduct is more than an expression of our commitment to integrity. It
represents the guiding values of our organization and helps to instill
ethically sound behavior and accountability among all U.S. Bank Employees. We
diligently educate employees about our standards and provide opportunities to
ask questions or report concerns. Every employee, including me, certifies
compliance with our standards annually. We hold one another accountable because
we understand that our reputation is fundamental to our success. To underscore
our commitment to ethics at U.S. Bank, we have appointed a Chief Ethics Officer
with responsibility for the oversight of all aspects of our Code of Ethics and
Business Conduct. We believe that you want to conduct business with an
organization that values honesty and integrity, not only because the law
requires it, but also because it is the right thing to do. At U.S. Bank, our
ethical standards have always been set higher than the law requires. We are
proud of our ethical heritage and I am personally committed to maintaining the
same high standards in the years to come. (Richard K. Davis - President and Chief Executive Officer)”
The Recommender
“The Recommender is a well-respected, UK-based
music blog that’s been going since March 2008. We focus on locating
cutting-edge music from around the world and bring our selections to your
desktop. The ethos of our blog is simple – To be an essential part of your
music discovery. We provide extensive, enjoyable, quality writing, about truly
exceptional new music. Our job is to wave cutting edge music under your nose
and to provide our opinions, mp3s, photos, videos and links to help our readers
decide if they love it too. We also run a showcase party in our local city of Brighton every year, at
the annual Great Escape Festival, promoting the new music that we critique.
It’s an essential part of our calendar year, as we deliver four or five awesome
bands. You can see the flyers, posters, videos and reports from these events on
our ‘Parties‘ section. Please comment, subscribe, message us, share the love –
do what ever you wish with it. Feel free to ask us if you need to know any
more. (MIKE BRADFORD)”.
Carmine Rezzuti
“Vive a Napoli, le sue prime
ricerche artistiche estetico-tecniche (giuochi fantastici) risalgono agli anni
'60. Alla fine di questi anni e agli inizi degli anni '70 Rezzuti partecipa a
diverse mostre nazionali con opere ambientali e di grandi dimensioni spesso
immaginate nel tessuto urbano delle città "Sonoro" alla galleria
Carolina di portici. - "Azione rituale carnivoro" al centro d'arte
Ellisse di Napoli. - "Triangoli e polvere di stelle" a Villa
Pignatelli Napoli. - V rassegna d'arte del mezzogiorno Palazzo Reale Napoli. -
1971 Incontro Sincron Rimini "un segno per le strade di Napoli e di Rimini
intervento a quattro mani con Mimmo Paladino. - "Ricognizione '71 Giovane
arte meridionale" Santa Maria Capua Vetere. - 1972 Operazione Vesuvio a
cura di Pierre Restany.- A metà degli anni settanta l'opera di Rezzuti diventa
oggetto di contemplazione, l'immagine fotografica è determinante nel suo
lavoro: "Tu sei Teresa" è un opera di grandi dimensioni che viene esposta
alla Quadriennale di Roma nel 1975. - "Amore mio" in "Napoli
Situazione '75" al Centro d'Arte Multiplo di Marigliano. - Nel gennaio
dello stesso anno il lavoro di Rezzuti suscita l'interesse e la curiosità del
prof. Giulio Carlo Argan il quale gli offre di andare a New York per uno stage
artistico di dodici mesi. - Verso la fine del 1975 insieme a Gerardo Pedicini
teorizza e fonda l'Asocial-Group.
Nel 1976 è invitato con il gruppo
alla Biennale di Venezia. - Siamo in un periodo di riflessione con argomenti
fortemente sociali. - Negli anni successivi la sua ricerca, dai contenuti
concettuali, passa a quella che viene definita "un nuovo modo di fare
scultura" partecipa in questi anni insieme a Quintino Scolavino a numerose
esposizioni in Italia e all'estero. "Inghenutiria Neos-Mitos" alla
galleria Numerosette Napoli 1980. - "'O Terremoto a Napule" Castel
dell'Ovo Napoli 1981. - Nel 1981 è invitato a Legnano al Centro Cantoni da
Luciano Inga-Pin per la mostra "L'Oggetto Manifesto" ovvero la nuova
scultura italiana" una scultura dopo, un altro modo di fare
scultura". La mostra prende le mosse dal fenomeno della nuova pittura e in
particolar modo da un tipo di pratica che considerava l'opera d'arte legata
all'ambiente, magari con altri oggetti che fungevano da supporto, col tempo,
questi oggetti si rivelarono sempre più autonomi tanto da formare delle vere e
proprie sculture. In questo senso nasce un'altra area di indagine, forse ancora
più provocatoria, e in grado di aggiungere altri fenomeni e creativi e critici
al processo pittorico già in atto. - "Polmone Pulsante" Sette opere,
presentato da Palma Bucarelli, Roma. - Nel 1982 è invitato da Tommaso Trini
alla Biennale di Venezia "Aperto'82 Spazio" sempre nello stesso
periodo è invitato a tenere una personale a Brisbane in Australia, seguiranno
numerose mostre in Italia e in Europa. - " La Nuova Oggettualità"
All'Istituto Francese Grenoble 1986. - "Omaggio" a Pomigliano D'Arco
1987. - "Empiria Tellurica" galleria Artiaco Pozzuoli. - "Punto
Focale" presso la galleria Rizzardi Milano 1988. - "Paesaggio
Sismico" presentata dagli Incontri Internazionali d'arte di Roma a Villa
Letizia, è una rassegna curata dai critici Bruno Corà e Arcangelo Izzo
"Questa mostra è la felice esemplificazione della metafora che illustra i
rischi dell'esistenza umana e rimanda agli atteggiamenti non ulteriormente
motivabili che individui e culture assumono dinanzi al mondo. Gli elementi
aggettanti dal "quadro" di Rezzuti creano una nuova solidarietà con
le cose che circondano l'opera così che lo sguardo selettivo e partecipe dello
spettatore, attraverso la distanza spaziale e temporale è invitato a scoprire
la qualità del colore e la stesura della pittura senza la forzatura della
griglia prospettica o la finzione del falso movimento, determinato da punti di
fuga o da linee di forze" In "Ti penso giorno e notte" le
cornici di legno a zig-zag di acute merlature,trasgrediscono il perimetro della
tela e, anziché circoscrivere l'immagine, la aprono portando il dipinto ad una
virtuale espansione che la radialità delle punte modellate, assieme all'interna
libera linearità dei fil di ferro, già suggeriscono", "In Rezzuti,
fin dalle prime prove e poi in modi sempre più incisivi e sottili il quadro
diviene l'arena di un confronto vibrante di materiali e colore, di un conflitto
di forze e di energie che non si placano in contemplazioni rasserenate. Una
tensione che spinge il quadro sempre al limite di sé, in prossimità (e dentro)
i vortici del vivere e la precarietà dell'esistere. Una strategia messa a punto
con uno strenuo corpo-a-corpo con la materia pittorica e il flusso di materiali
eterogenei".
In "Napoli Scultura"
1988 al Palazzo Reale, Rezzuti presenta "Fuoco-Fuoco" un trittico in
cui un carro armato s'incunea in un legno nero allungato nello spazio mentre
intorno frammenti "mobili" colorati, che ricordano il "feu
d'artificie", disegnano lo scenario e il clima dell'alba. Nel passaggio
successivo il carro armato si impatta nella base di una materia magmatica di
colore rosso che induce alla tregua del tramonto, l'ultimo carro armato arresta
la sua corsa sull'asse blu della notte, trapuntata di stelle azzurre,
oscillanti però come i desideri ed i sogni, come gli enigmi dell'arte. - Nel
1991 partecipa alla mostra "A Sud dell'Arte" a cura di Achille Bonito
Oliva con due lavori ironici. - Nel 1993 Internationaler Kuntmarkt Art -
Cologne, "Kunst Messe" studio Koln Germany; "I passaggi
essenziali" Progetto Roma. Nel 1995 Rezzuti insieme ad altri artisti
napoletani ed al poeta Gabriele Frasca, da inizio ad una serie di mostre
"alternative" che si arricchiranno di ulteriori forti motivazioni. La
prima di queste mostre è "Orologio ad acqua" tenutasi alla Stazione
Anton Dhorn di Napoli, con la collaborazione dei poeti Baiano, Frizione ed
Ottonieri, seguirà nel 1996 "Sidereus Nuncius" una iniziativa
nell'ambito della settimana della cultura scientifica all'Osservatorio
Astronomico di Capodimonte ed ancora al Real Orto Botanico di Napoli "La Flors Enversa".
Nel 1997 Le stanze Poetiche installazione "castelli in aria" a Villa
Patrizi Napoli. Inizia così una nuova fase artistica con nuovi interlocutori e
nuovi luoghi sollecitando nuovi visitatori. Sempre nel 1997 "La Cena delle Ceneri",
scritto nella polvere, Quaresima del Lazzaretto, Ospedale della Pace Napoli;
"Orologio ad Arte" Quartetto asilo poetico in Rooms With no door al
S.T. Peter's english language centre Napoli; 1998 Comune di Marigliano
"Storia della Repubblica Napoletana del 1979" I valori della storia
le forme dell'Arte"; 1999 Orologio ad Acqua "L'uomo della folla"
San Gregorio Armeno Napoli, nello stesso anno "Viaggiatori senza
bagaglio" a cura di Achille Bonito Oliva, Museo Ferroviario di Pietrarsa
Portici; 2000 Ministero per i beni e le attività culturali Soprintendenza per i
beni ambientali e architettonici di Napoli e Provincia "Arte x Arte",
Cartolina per Napoli, Palazzo Reale Napoli; Ministero per i beni e le attività
culturali, Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta, II settimana per la
cultura,"Emporium" Orologio ad Acqua Museo Archeologico Nazionale Napoli.
In questi anni seguono alcune manifestazioni artistiche come: Comune di Isernia
Assessorato alla Cultura e Sport mostra collettiva; Assessorato al centro
storico "Orizzonti" Palazzo dell'Università degli studi del Molise;
"Capodopera a Capodimonte" un millennio fa (atto terzo)
Framart-studio Napoli. Nel 2001 "Variazioni" Galleria Varart Firenze;
2002 "Nell'Arte del lavoro" sede Gevi Napoli; 2003 "Viaggiatori
Senza" Comune di Napoli Assessorato alla Cultura e con il patrocinio della
Regione Campania, Museo Civico Castelnuovo, sala della Loggia Napoli; Nel 2005
è tra i fondatori dell'Associazione Culturale INAC, Istituto Napoletano per
l'Arte Contemporanea. 2005 "struttura/oggetto" Belvedere di San
Leucio Caserta; "Bestiarium" personale Bottega d'arte di Maurizio
Siniscalco; Napoli 40° 51' N 014° 17' E, Mostra di Arte Contemporanea, 4
Artisti e una città. Antico Municipio San. Donato Val di Comino ( FR.);
"Im-possibili" Chiesa di Santa Maria Incoronata, Soprintendenza per i
Beni Architettonici ed il Paesaggio e per il Patrimonio Storico Artistico ed
Etnoantropologico di Napoli e Provincia.
Nel 2006 è invitato da Achille
Bonito Oliva a progettare un'opera per la linea 6 della Metropolitana di Napoli
Stazione Augusto, intitolata il "Guardiano del Fuoco" : l'universo
artistico di Rezzuti si popola di animali feroci e di piccoli e simpatici
mostri che diventano il simbolo della paranoia; questi animali rappresentano e
incarnano gli aspetti aggressivi del genere umano. L'artista esplora i
territori dell'interiorità. Le sue fantasie scaturiscono da una realtà di un
mondo minaccioso, questo provoca un senso di paura, di oppressione, in cui
l'uomo prevarica sull'uomo quasi a preannunciarne la catastrofe.Tutto ciò viene
suggerito da una attenta ricognizione del dato umano che appunto ci fa
transitare in una realtà incongrua e precaria, come quella del nostro tempo.
Quindi un pessimismo della ragione stemperato però dall'ironia. Sempre nel 2006
"i cortili dell'arte" Comune di Villaricca Assessorato alla cultura
ARTEXARTE.
2007- 25 Marzo Non Solo Moda
Mediaset Achille Bonito Oliva coordinatore artistico Stazioni dell'Arte. 2007
Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio e per il Patrimonio
Storico Artistico ed Etnoantropologico di Napoli e Provincia. - Provincia di
Napoli Assessorato Beni Culturali - Inaf-Osservatorio Astronomico di
Capodimonte - Incontri Internazionali d'Arte, Arte Contemporanea
all'Osservatorio Astronomico di Capodimonte "è caduta una stella"
(opera permanente).
Nel 2008 -'09 Il giallo di Napoli
nell'Europa dei cinque Continenti a cura di Jean Noel Schifanò e Maria
Savarese. "Il Tempo Liberato" lavoro a quattro mani
Mattey&Rezzuti - PAN presentazione della mostra Nel 2009 "Performing
the city" a cura di Heinz Schutz - Arte e Azione negli spazi cittadini
anni Sessanta e Settanta, PAN Palazzo delle Arti Napoli.
Nell'autunno del 2009 nell'ambito
della quinta giornata del Contemporaneo in Italia, negli spazi monumentali di
Castel Sant'Elmo, mostra-evento "A / TAGLIO" organizzata dalla
Soprintendenza speciale per il patrimonio storico-artistico etnoantropologico e
per il polo museale della città di Napoli, e con istituzioni pubbliche e
private.
Nel 2010 in occasione della
XVII Esposizione Nazionale d'Arte "Artisti per Epicentro- 2010", è
invitato alla realizzazione di due mattonelle da esporre in forma permanente al
Museo Epicentro, sito in Gala di Barcellona P.G. (Messina).
Luglio 2010 realizza per la città
di Diamante degli stendardi che verranno installati sul lungomare.” (l’opera riprodotta
è di Carmine Rezzuti)
Il Pane di ieri di Enzo Bianchi (Einaudi). Intervento di Adriana Maria Leaci
Circa tre anni fa, o qualcosa in
più, mi trovavo a guardare il programma CHE TEMPO CHE FA e Fazio invitò Enzo
Bianchi per parlare del suo libro IL PANE DI IERI (Einaudi Editore). Rimasi
così rapita del suo modo di parlare e di descrivere situazioni vissute di un
tempo che mi promisi di leggerlo appena fosse possibile. Avrei trovato anche nel libro quell’abilità
nel tradurre sentimenti e scandire bene ogni pensiero attraverso le parole.
Quando mi ritrovai a leggerlo mi sembrò di conoscere il frate da una vita.
Tutto ciò che considero semplice nella
mia vita prese un gusto eccezionale di verità condivisa, perché la pensavo come
lui, ed era riuscito a passarmi ogni sensazione. Se c’è una cosa che oggi non
si vede facilmente è una lettura che coinvolga tutti i sensi umani. Ho pensato
che è scritto con il cuore. E il fatto che sia un frate è soltanto una parentesi
di scelta personale che, probabilmente, non avrebbe influito, in nessun momento
della sua esistenza, su ciò che ha dentro. Da allora ho seguitato a comprare
tutte le sue opere, leggendo allo stesso modo, con trasporto ed entusiasmo,
deliziandomi in una conversazione silenziosa tra me e quel pacato signore che
si veste di tutte le righe dalle quali sono composte.
Qui vi riporto alcuni pezzi del
capitolo intitolato COME DIRE “TI VOGLIO BENE” che non servirebbe neanche
commentarlo: “Parliamo di cibo. Non se ne può fare a meno, soprattutto per noi
monferrini: il cibo è qualcosa per cui si ha cura, si deve “aver cura” perché è
proprio dal mangiare, dalla tavola che si ricevono lezioni e insegnamenti,
oltre che consolazioni. La tavola possiede o, meglio, possedeva un grande
magistero: oggi purtroppo per molti il cibo è diventato un carburante e la
tavola una mensola su cui posare ciò che si consuma. Si mangia qualsiasi cosa,
a qualsiasi ora, in qualsiasi modo, accanto e non “insieme” a chiunque e,
possibilmente, in fretta…
Invece per me la tavola è stata
sempre, e lo è tutt’ora, il luogo privilegiato per imparare, per ascoltare, per
umanizzarmi. Non è stato forse così fin dall’inizio della vicenda umana?”
E ancora: “Io amo cucinare, e lo
faccio in un grande silenzio perché cucinare significa pensare, essere
consapevoli, essere presenti e avere un senso forte della realtà e degli altri
per i quali si cucina. Cucinando si è obbligati a una unificazione di aspetti
molteplici: le leggi culinarie, le attese di chi mangerà, la conoscenza dei
prodotti, l’esperienza del fuoco, dell’acqua, del tempo… Operazione
straordinaria che rende intelligenti.”
A questo punto, chi mi conosce,
sa che ho esagerato nell’entusiasmo e nella gioia, ma sa anche che è così che
vivo tutti i giorni.
martedì 28 febbraio 2012
BRISTOL-MYERS SQUIBB
“Our Mission
- To discover, develop and deliver innovative medicines that help patients
prevail over serious diseases.
Our Commitment - To our patients and customers,
employees, global communities, shareholders, environment and other
stakeholders, we promise to act on our belief that the priceless ingredient of
every product is the integrity of its maker. We operate with effective governance
and high standards of ethical behavior. We seek transparency and dialogue with
our stakeholders to improve our understanding of their needs. We take our
commitment to economic, social and environmental sustainability seriously, and
extend this expectation to our partners and suppliers.
To our patients and customers - We commit to
scientific excellence and investment in biopharmaceutical research and
development to provide innovative, high-quality medicines that address the
unmet medical needs of patients with serious diseases. We apply scientific
rigor to produce clinical and economic benefit through medicines that improve
patients’ lives. We strive to make information about our commercialized
medicines widely and readily available.
To our employees - We embrace a diverse
workforce and inclusive culture. The health, safety, professional development,
work-life balance and equitable, respectful treatment of our employees are
among our highest priorities.
To our global communities - We promote
conscientious citizenship that improves health and promotes sustainability in
our communities.
To our shareholders - We strive to produce sustained strong
performance and shareholder value.
To our environment - We encourage the
preservation of natural resources and strive to minimize the environmental
impact of our operations and products.”
Oggi mangio da … n. 167: Ristorante Osteria del Riccio
“Mario Lezzoli, ha studiato
presso l’Istituto Alberghiero “A. Vespucci” di Milano dove si è diplomato nel
1983 . Sempre nel 1983 ha
iniziato la sua esperienza presso il “Toulà” di Via Filodrammatici nel cuore di
Milano. Nel 1987 lasciato il Toulà è approdato al “Saint Andrews” in Via S.
Andrea dove è rimasto per due anni. Nel ‘90 è stato assunto come secondo Chef presso
la “Piazzetta dei Cigni” di Milano Due dove di lì a poco è diventato Chef di
cucina. Nel ‘93 ha aperto in qualità di Chef di cucina la “Taverna Visconti” in
Via Marziale a Milano da lì, alla fine del ‘94 ha avuto l’occasione di poter
lavorare due mesi da “Aimo e Nadia” in Via Montecuccoli a Milano. Grazie a
queste due esperienze ed a un pizzico di fortuna la grande decisione di
iniziare la sua avventura come ristoratore, una decisione maturata con Luciana
Bonavetti. Nel ‘96 nasce così l’Osteria Cascina Rossino a Ornago (Mi). Dopo
quattro anni passati in provincia gestendo quest’attività, la svolta
professionale e la decisione di crescere ulteriormente con un posto tutto loro.
L’8 di maggio del ‘99, viene
inaugurata con l’apertura l’Osteria del Riccio a Sesto San Giovanni (Mi). Dal
settembre ‘99 nel ristorante ha sede la condotta di Slow Food Arcigola di Sesto
San Giovanni, della quale Luciana ne è il fiduciario, inoltre a novembre dello
stesso anno Luciana è stata ammessa all’Associazione Nazionale “Le Donne del
Vino”. A settembre 2000 Mario è entrato a far parte degli Chefs Euro-Toques
Italia, Associazione di cui il presidente e fondatore è Gualtiero Marchesi. Ad
aprile 2001 l'Osteria
è stata selezionata per far parte del circuito delle "Osterye di
Esperya". A ottobre 2001 la prima citazione su la
"Guida ai Ristoranti d'Italia 2002" di Antonio Piccinardi. A marzo
2002, dopo aver sostenuto con successo il 3° esame A.I.S., sono diventati entrambi Sommelier Professionisti. A
ottobre 2002 la partecipazione a Siena al Concorso Nazionale di Bar Giornale de
"La Carta
delle Carte". A novembre 2002 le prime due recensioni su "Guida
Critica & Golosa di Lombardia" di P. Massobrio e M. Gatti e
"Pappa a Milano" di M.V. Visintin. A ottobre 2003 un'altro
riconoscimento è arrivato dalla "Guida dei Ristoranti dell'Espresso"
e dalla guida "Alberghi e
Ristoranti d'Italia Touring Club Italiano". A febbraio 2004 è apparsa una
bellissima recensione sulla rivista "Vini". A ottobre 2004 un nuovo riconoscimento è
arrivato dalla "Guida dei Ristoranti dell'Espresso" ci hanno
aumentato il punteggio rispetto allo scorso anno. A novembre 2004 un altro
riconoscimento ci è arrivato della "Guida Oro I Ristoranti di
Veronelli", inoltre siamo stati inseriti nella guida delle guide dei
ristoranti d'Italia "La gola in tasca". A maggio 2005 il nostro
locale è stato recensito su "Le guide di Vivimilano 2005" guida
inserto del Corriere della Sera. A ottobre 2005 un altro riconoscimento è
arrivato dalla guida gastronomica de "Il Mangelo". A febbraio 2006 il
locale ha ottenuto una bellissima recensione da il "Il Mangione" la
scheda della recensione la potrete trovare sul sito omonimo. A luglio 2006
siamo stati selezionati dall'Associazione Italiana Sommelier tra i ristoranti
che parteciperanno alla "Carta dei vini di Lombardia nella ristorazione di
qualità". A gennaio 2007 il nostro locale ha ottenuto un ottima recensione
sulla rivista "RistorArte". A luglio 2007 siamo stati segnalati da
"Club dei Buoni Posti". A luglio 2007 siamo stati segnalati da
"Cercaristoranti". Ad agosto 2007 siamo entrati a far parte dei
locali segnalati da "RistorArte Club". A settembre 2007 siamo stati
anche per quest'anno selezionati dall'Associazione Italiana Sommelier tra i
ristoranti che parteciperanno alla "Carta dei vini di Lombardia nella
ristorazione di qualità". A settembre 2007 è entrato a far parte del
nostro staff Manuel Lezzoli, fratello di Mario, giovane emergente Chef con un
valido curriculum alle spalle. A gennaio
2008 siamo stati scelti per entrare a far parte del circuito "Selecard e
Novacard". A febbraio 2008 siamo stati segnalati dal sito Civiltà del
Gusto nella sezione recensioni Lombardia Milano. A marzo 2008 Mario si assenta
dall'Osteria per motivi di salute e Manuel prende in mano le redini della
cucina dimostrandosi un degno sostituto del fratello. A luglio 2008 il locale
ha ottenuto una bellissima recensione da il "Il Mangione" la scheda
della recensione la potrete trovare sul sito omonimo. A settembre 2008 chiude,
per decisione della Sede Nazionale, la Condotta Slow Food di Sesto San Giovanni in
quanto troppo piccolina, ma il nostro lavoro in Osteria continuerà e le
iniziative non mancheranno!!!! A settembre 2008 il locale ha ottenuto una
bellissima recensione da il "Il Mangione" la scheda della recensione
la potrete trovare sul sito omonimo. A ottobre 2008 abbiamo ottenuto una
bellissima, quanto inaspettata, recensione sul sito "Appunti di gola"
di cui sotto riporto la pagina web: http://www.appuntidigola.it/2008/10/24/osteria-del-riccio-sesto-sgiovanni-mi-66/
A febbraio 2009 il locale e stato
citato su "Metro Week" nella sezione "Mangiare Proposte". A
maggio 2009 abbiamo partecipato alla manifestazione "Giallo Milano" .
A luglio 2009 altra citazione su "Il Mangione".
A settembre 2009 è arrivato in
cucina un nuovo Chef Gianluca Di Firmo che sostituirà Manuel Lezzoli. Ad aprile
2010 Paolo Vighi e Davide Finotti subentrano a tempo pieno nel ristorante,
sostituendo Luciana che ha deciso di dedicar maggior tempo allo studio
dell'enogastronomia raffrontandosi con i suoi colleghi ristoratori, accrescendo
così il suo bagaglio di conoscenza. Ad ottobre 2010 è arrivato in cucina
Salvino La Rocca
giovane Chef con un ricco bagaglio di esperienze di alta qualità (La Stua de Michilin, Htl
Ermitage di Cervinia, Htl Miravalle di Selva di Valgardena, La Perla di Corvara ecc. ecc.)
Da Settembre 2011 è con noi
Claudio Castaldi giovane ma molto esperto Chef di cucina che con le sue
esperienze lavorative (Enoteca Angolo di Vino di Como,Hotel Metropolitan
Suisse,Ristorante La Maison
di Erba.....) ci farà continuare sulla
strada della qualità che abbiamo sempre seguito nel corso degli anni.
Gennaio 2012 Un nuovo inizio per
l'Osteria del Riccio .................. Luciana Bonavetti é tornata a gestire
il Suo locale con nuova carica e nuovi stimoli e uno staff preparato e
professionale, Claudio Castaldi é rimasto al fianco di Luciana coadiuvato da
Davide La Grotteria
che grazie alla sua preparazione è definito il factotum dell'Osteria.”
Per Kurumuny Edizioni esce Raccontiamo di Rosaria De Pascali
Alla fine si scrive sempre una
fiaba. Non si può scrivere nient’altro che una fiaba. Perché tutta la vita è come
una fiaba: si incontrano creature che sono buone o cattive, si attraversano
mari e montagne e boschi scuri, si vivono giorni belli e giorni brutti. Allora
si scrive una fiaba per capire la vita, per rintracciarne il senso più
profondo, per delineare la fisionomia delle esistenze che abbiamo dentro, che
ci sono intorno. Antonio Errico
Rosaria De Pascalis (Nicosia,
1964), vive da otto anni nel Salento e qui svolge la professione di docente
della scuola secondaria di secondo grado e si dedica con passione a scrivere
raccolte di fiabe e favole. Ha già pubblicato “Una settimana di racconti” (Ed.
Salentina, 2009), e un articolo, “Identità nazionale e valori della
Costituzione”, sulla rivista “Nuova Rassegna” (Noccioli Ed. Firenze).
“Storiarsi” Mauro Marino. Un libro, un evento! Intervento di Mauro Marino
Appuntamenti Il Dipartimento di
Dipendenze Patologiche della Asl di Lecce, mercoledì 29 febbraio, alle 17.00,
nella Sala del Teatrino della Biblioteca Provinciale N. Bernardini in Piazzetta
G. Carducci a Lecce presenta “Raccontarsi” un’esperienza dal Ser.T. di Lecce
con il Fondo Verri. Interverranno gli
scrittori Antonio Errico e Vito Antonio Conte
L'oggetto dell'incontro è un
libro “Storiarsi, racconti dal Ser.T. di Lecce”, è il titolo. Storiarsi
suona un po' come “farsi”, azione di
tossicomania. Questa volta no! C'è la scrittura a governare e le storie d'ognuno,
le storie hanno preso forma, andature narrative, “eroiche”, vissuti densi di
“senso”. Rinfranca raccontarsi, “esserci” in un tempo in cui la
sovraesposizione mass-mediale confonde i contorni d'ognuno. Il racconto di sé,
diventa terapia, cura all'inedia, al “no” che spesso induce quei comportamenti spersonalizzanti che
riconosciamo nelle “dipendenze patologiche” e, più in specifico, nelle
tossicodipendenze: meccanismi di auto annientamento – e di sottrazione del
soggetto dai contesti sociali e di relazione – che, nel tempo, “costruiscono” storie
di vita che rimangono “senza più parole”.
Scrive Maria Grazia Sanarica, del Dipartimento Dipendenze Patologiche della Asl di Lecce: “L'esperienza di “Raccontarsi” è stata realizzata presso il Ser.T. di Lecce, nell’ambito delle attività previste con il progetto “Comunità terapeutiche diurne”, finanziato dalla Regione Puglia con la quota regionale del Fondo Nazionale di lotta alla droga. Gli utenti del Ser.T., con la direzione degli operatori dell’Associazione Culturale “Fondo Verri” e la collaborazione degli operatori del Ser.T, hanno “raccontato” la propria storia con l’utilizzo della scrittura, della voce, del disegno, del corpo. Le emozioni, il dolore, i sentimenti, i tempi trascorsi e il tempo futuro, gli affetti, le distanze, le speranze, i pensieri, gli umori, gli amori, gli spazi vuoti, gli spazi riempiti, i silenzi, le parole dette, le parole rimaste in gola, tutto questo ed anche altro hanno dato vita ad un opera finale: questo libro! Storiarsi!” Così è stato, dagli incontri - che hanno visto nelle stanze del Ser.T. di Lecce molti amici attivarsi a “svezzare” storie, con gli operatori del servizio, Vito Antonio Conte, Ippolito Chiarello, Piero Rapanà, Santa Scioscio - è nato un libro per certi versi prezioso, unico nella sua densità. Accoglie una luce che dallo scuro volge al chiaro. Alla chiarezza della vita. Un frammento del racconto di Giuseppe: “Le storie si intrecciano l’una con l’altra. Guardo delle vecchie fotografie e ri-costruisco me stesso. Sento! Provo sintonie! La mia felicità si triplica quando sento di rendere felici gli altri, con un abbraccio o con un sorriso. I miei amici sono stati sempre i deboli. Riparto dal passato: dove c’è odio voglio riportare amore; dove c’è discordia, unione. Tutto sta cambiando, mi lascio andare oltre i confini di questa irrequietezza che sempre mi abita. Non mi basta, vorrei sentire il mio corpo vibrare di amore fino ad esplodere. Scelgo per me, con me, persone che danno un senso alla vita. Mi serve sentirlo! Loro non si limitano solo a guardare, spettatori passivi di ciò che li circonda. No, loro sono parte attiva in questa società disgregata, che vive di ferite. “Cantano” loro, lievi, sinceri... ridono... Sono sensibili le mie “orecchie”, lo sono sempre state, stanco di sentire cose inutili e cattiverie, ascolto solo “musica”, adesso, quella che la vita e gli incontri mi portano! Danzano gli alberi al fruscio del vento. Un uccello canta, porta melodie di casa in casa. Si accende una macchina, altre attraversano la strada. Verso quale direzione?. La strada asfaltata ha buche d’acqua. Albero, vento, l’acqua che scorre lentamente, il bicchiere è poggiato sul tavolo le sedie intorno, scottex... c’è un po’ di tutto sul mio tavolo. Scrivo, penso a cosa? Non so?”.
lunedì 27 febbraio 2012
Oggi mangio da … n. 167: Ristorante Trattoria Mirta
“Da Mirta troverete un menu ogni
volta rinnovato da piatti che seguono la stagionalità dei prodotti, dove il
rispetto per la tradizione italiana, la creatività e l'esperienza
caratterizzano una cucina attenta alla ricerca della materia prima e al
prodotto di primissima qualità. Il pane, la pasta e i dolci sono di quotidiana
produzione sia a cena che a pranzo, dove viene proposto un menu più semplice ma
comunque vario e accurato. La
Cantina è affidata alla professionalità della Scarpitti
Distribuzione snc per una carta dei vini che offre etichette di piccoli e
appassionati produttori scovati in ogni parte della penisola. Per scoprire
tutto il resto... Vi aspettiamo! Juan, Cristina e lo staff di Trattoria Mirta”
Il libro del giorno: La tua voce può cambiarti la vita di Ciro Imparato (Sperling Paperback)
|
4 emozioni, 4 tipi di voce, 4 colori: parlare
a colori diventerà un gioco entusiasmante con effetti straordinari sulla vita
sociale e professionale. Far innamorare la persona che ti piace, ottenere un
aumento di stipendio, far fare i compiti ai nostri figli senza arrabbiarci:
missioni impossibili? Assolutamente no, se sappiamo comunicare in modo
corretto. Questo libro "riprogramma" la tua voce con
FourVoiceColors®, il primo rivoluzionario metodo che consente a tutti di
imparare la "grammatica" delle emozioni, migliorando così le
relazioni personali e professionali. Un metodo semplice e immediato che ci
insegna a usare la voce per creare un'impressione positiva nel nostro
interlocutore fin dal primo istante, esprimendo il meglio di noi.
A and G Chemical Production S.r.l
“La A&G Chemical Production S.r.l., fondata alla
fine degli anni 80, nasce con la produzione di detergenti specifici per il
settore auto, comunità e industria. A questo si è aggiunta da subito la
produzione di tutta una serie di additivi per l'edilizia studiati per
migliorare la realizzazione di manufatti nuovi e costruzioni civili. La gamma
di produzione si allarga al settore del recupero edilizio e al risanamento
degli edifici ammalorati con prodotti di ottima qualità.
Negli anni ha allargato la sua
produzione anche a prodotti specifici per il settore tessile.
Oggi A&G è leader nel settore
della criogenia; promuove la tecnologia realizzando service per importanti
aziende di diversi settori industriali. Nel nostro sito www.aegchem.com sono
riportati filmati e fotografie delle principali applicazioni.
Dal 1994 ha trasferito la
propria sede ad Osio Sotto (BG) nella zona industriale. Qui nel corso del 2005 ha completato un
importante ampliamento strutturale. Il nuovo stabilimento è visibile sull'A4
Bergamo - Milano tra i caselli di Dalmine e Capriate. In questo nuovo
complesso, ottimizzando gli spazi, ha avuto la possibilità di migliorare le
procedure di produzione, conseguendo fra l'altro la certificazione ISO
9001:2000. Nel 2007 A&G, tra le prime aziende in Italia, ha certificato i
suoi prodotti fluidificanti e superfluidificante del settore edilizia, secondo
la normativa UNI EN 934-2: 2002.
Tutti i prodotti sono realizzati
secondo le normative CEE nel pieno rispetto per l'ambiente e sono corredati di
schede tecniche e di sicurezza. La possibilità di operare in più spazi ha
permesso un'ottimizzazione dei costi rendendo A&G più competitiva sul
territorio nazionale e in quello europeo. La rete di vendita, capillare sul
territorio nazionale, prevede diverse tipologie a seconda dei settori di
appartenenza: dal concessionario mono-mandatario esclusivista, al rivenditore e
all'agente di zona. Molti clienti vengono forniti e seguiti direttamente dalla
sede attraverso ispettori direzionali preposti a risolvere problematiche più
specifiche oltre che alla promozione di nuovi prodotti. Il nuovo stabilimento
ha una grande capacità di stoccaggio e un'alta capacità produttiva che permette
l'evasione degli ordini in tempi rapidi così da soddisfare tutte le richieste
della clientela.
Sempre più attenti alla
salvaguardia dell’ambiente, il laboratorio tecnico ha modo di testare in
continuo l’utilizzo di materie prime nuove e diverse che permettono di
rispettare i parametri inflessibili delle norme attualmente in vigore. E’
assidua e costante la ricerca che si avvale dei più moderni procedimenti
tecnologici di produzione e che fanno della A&G una delle aziende leader
del settore.
Da più di 10 anni A&G produce
alcuni modelli di unità di criosabbiatura ad uso industriale che, con
l'utilizzo di ghiaccio secco, permettono di pulire senza acqua o detergenti.
Allo studio c’è una nuova unità di criosabbiatura di dimensioni “portatili” che
permetterà l’utilizzo di questa tecnologia nei più diversi settori dove sia
necessario utilizzare una micro-criosabbiatura. La qualità del servizio e
l’efficienza delle unità DRY GUN ha consentito all'A&G di poter annoverare
fra i suoi clienti importanti gruppi industriali e aziende leader mondiali nel
settore alimentare dove la sanificazione e la pulizia sono alla base di ogni
produzione. Il settore di produzione è da sempre seguito personalmente da Bruno
Allegrini che da oltre venticinque è nel settore e che mette a frutto
l’esperienza dei numerosi collaboratori che ogni giorno sono a disposizione dei
clienti.
In particolare per il settore
dell’auto citiamo tra i prelavaggi il “TOP” prodotto liquido concentrato ad
effetto lucidante e anti-macchia, “l’EXTRA WASH 30” ideale per impianti di
lavaggio ad alta pressione e box self-service.
Tra gli shampoo per gli
autolavaggi il “SAVE- WAX PRE-CERA” che, oltre ad avere un ottimo potere
detergente, aiuta a migliorare la qualità delle cere nella fase di asciugatura
in caso di acqua dura.
Tra le cere la “SUPERCERA
AUTOASCIUGANTE” prodotto super concentrato, che permette una rapida rottura
della molecola d’acqua sulla carrozzeria favorendone la scorrevolezza e
garantendo la completa rimozione delle gocce durante la fase di asciugatura.
Non ultimo il “PRELAVAGGIO RW1”, prodotto ad alta resa, estremamente efficace
sulla carrozzeria dei mezzi pesanti anche telonati, è testato da un centro di
rimessaggio automezzi pulisce rapidamente senza rovinare le sponde in
alluminio.
Nel settore comunità tutti i
prodotti rispettano la normativa HACCP, ed è per questo che A&G ha
elaborato un suo piano di “pulizia-controllo” a disposizione della clientela
secondo il rispetto delle normative. Tutti i prodotti inoltre sono registrati
all’ISS, Istituto Superiore della Sanità. Nel nuovo sito www.aegchem.com è
possibile visionare tutta la produzione e scaricare in le schede dei singoli
prodotti. A&G ha da sempre creduto nello sport come mezzo di comunicazione
della propria immagine legandosi da tempo alla Pallavolo Brembate Sopra
GROUPAMA Cabrini Assicurazioni e allo sci seguendo da vicino lo SCI CLUB OREZZO
fucina di giovani campioni, e sin dagli anni 90 ha legato il suo successo
di immagine come sponsor nel settore dell'auto da corsa con il TEAM GHINZANI e
nelle ultime stagioni in particolare al GRAN PRIX A1 campionato mondiale per
nazioni e al campionato italiano di FORMULA 3.”
The Soul of Rock 'n' Roll
“Hi there friend... My name is Dave, or you can
refer to me by my initials, D.A.N. as I sign my posts/emails/etc. I'm a
musician, artist, poet, entrepreneur, computer tech, graphic designer, humanist,
idealist, creative recluse, wannabe intellectual, quasi minimalist, possible
future asylum resident and your average “loose cannon” eccentric who's obsessed
with music... I'm the owner, editor and primary writer of the Soul of Rock 'n'
Roll. Welcome... let me give you a little background information about this
project.
The Soul of Rock 'n' Roll originated as a
simple music blog with a specific set of ideals. The quote goes something like
this:
"I don't want to just talk about and
promote the music that is popular, mainstream or well known... I want to talk
about and promote the music I like whether it is well known or not. A band
doesn't have to be #1 right now or ever to be making great music. That's what
it's all about, great rock n' roll, blues, folk, even country... If it speaks
to me then I write about it. If it doesn't speak to me, I'll be honest and say
why without attacking anyone, so you can understand where I'm coming from.
Maybe if it speaks to me, it will speak to a few other people too..." -
D.A.N. Owner/Editor of Soul of Rock n' Roll.
When I originally wrote the quote above, I
thought it really embodied what I wanted the Soul of Rock 'n' Roll to be: a
place where music is celebrated because of it's passion and it's power to move
people, not it's popularity/unpopularity or marketability/coolness factor. I
wanted the site to have that personal touch and not be just another
corporation, radio station or magazine pushing music on you; to instead be like
your buddy saying “Dude you've gotta check this band out! They're like the
Beatles, Zeppelin, Floyd and (insert other great bands here) all combined, but
completely different!”... albeit in slightly more extended language. I wanted
it to avoid as much of the band bashing; random celebrity gossip; rock and roll
posing; mainstream vs. underground debating; reviews by people who don't even
listen to the band; and other negative energy/mindless filler that is found on
a lot of other “music sites” from both the corporate side and the counter
culture side. I don't really think there is such a thing as "Bad
Music". Even the most mindless drivel, or atonal mess can effect us...
maybe it can make us laugh, or scream, or dance around a little. The songs, the
compositions, the albums that continue to bring us back and effect us on our
most emotional levels though, those are something special. It's that emotional
connection that makes music great. I wanted to concentrate on that connection
along with the impact music has on the world, creative expression, rock and
roll as art, changing music industry for the better and, oh I don't know, maybe
the music itself? And so sometime in late 2007, early 2008, after a brief false
start as a broader project, the Soul of Rock 'n' Roll was born. At it's heart
this site will forever be my own personal music blog, the place where I can
rant and ramble on about my ever increasing musical obsession without
subjecting any poor souls directly to it against their will... ala your typical
conversation... and maybe have a few laughs along the way. I make my opinions
available here for an audience of like-minded music fanatics, and those who are
just teetering on the brink of infection, both of whom might just find their
next favorite bands amongst my own collection of old standards, modern
classics, underground unknowns and recent discoveries. Maybe my words, no
matter how convoluted, confusing, overly explicit and caught up in child-like
wonder, might, just might, inspire a few others to listen to or create
something they might not have otherwise. Those were my motivations behind
running this site. Or maybe I should say, those ARE my motivations behind
running this site. My view on what the Soul of Rock 'n' Roll actually is and
what it can be though, has changed slightly over the years. I used to look at
this site very much as an “Me Against the World” situation. “Odysseus vs.
Poseidon”... “David vs. Goliath”... or “The Chicago Cubs vs. Just About Anyone”
if you're more inclined towards sports than mythology and religion. One person
out to take on the world, the revolutionary, the ultimate underdog to the
corporate music industry, hipster movements and the counter culture. I really
thought I was at it alone, trying to convert/infect people one at a time.
Trying to convince them that it's not how popular or underground something is,
how many albums have been sold, or what the latest trend is, but how it moves
you emotionally and artistically that matters when it comes to music.
This site has opened my eyes though... - It has
opened my eyes to a small number of people out there who are just like me:
completely obsessed and committed to the music in all it's glory, both popular
and unpopular. Maybe they're making it, or blogging about it, or just becoming
engrossed with it streaming into their head while sitting in a dark room with
their headphones... but they're out there. And they might just have something
of their own to say, might have their own music or latest discoveries to share,
or their own ranting to do.
Those people, the ones who are passionate about
rock and roll, music and everything related to it and don't care about all that
other stuff that occasionally gets caught up with it, are what the Soul of Rock
'n' Roll is all about. At the risk of sounding overly melodramatic and sappy,
those people are the true “soul” of all rock 'n' roll (hahaha...that was
indeed, way sappy and melodramatic... awesome). So now, after a few years of
running this site I think I can succinctly say, what the Soul of Rock 'n' Roll
actually is...
It's a project dedicated to people who truly
love rock and roll music, the ones who write it, make it and enjoy it everyday
in whatever form. I don't know exactly what I have planned for the future of
the Soul of Rock 'n' Roll yet, but I like the potential the broadness of that
statement offers. Right now my voice will remain as the primary one serving as
the archetype, example and caricature of all of these music fanatics out there.
Maybe in the future though, new voices will be heard along with the new bands
and new music. Maybe this can become a place where other authors can publish, a
discussion forum, a syndication point, a media outlet where up and coming bands
can gain a little free press, a new idea about what a record label can be, a
place where a musical revolution can begin... all sorts of exciting stuff like
that...who knows. As long as I am the one behind the curtain though, I hope The
Soul of Rock 'n' Roll will still be just like that buddy of yours saying “Dude,
this band is what music is all about!” I hope it'll be a haven, not for the
critics who don't get it, marketers just looking to make a quick buck by
promoting mediocrity, out of touch corporate music promoters, naysayers,
bashers, hipsters or haters, but for the people who are true lovers of rock and
roll, of all rock's numerous offshoot genres, influences and variations... the
people who live to write, make and enjoy this music everyday. Anyways, that's
enough pretentious preaching I think. I've got bands to discover, albums to
listen to and my own music to write... not to mention countless other artistic
pursuits and a day job or three to keep track of. I hope you enjoy the Soul of
Rock 'n' Roll. There's a lot of material here already and when reality doesn't
get in the way too much, I will continue to create more every month, so check
back often.
Take care,
D.A.N. (Dave)
Owner/Editor - The Soul of Rock 'n' Roll
Music/Rock and Roll Blog -
www.soulofrocknroll.com
A Division of Fifth Column Media
www.fifthcolumnmedia.com”.
SARA LEE
“Sara Lee was 8 years old when Charlie Lubin, a
bakery entrepreneur, decided to name his new line of cheesecakes after his
daughter, Sara Lee. His company was purchased in 1956 by Consolidated Foods,
where Mr. Lubin continued to serve as a senior executive for many years. In 1985,
Consolidated Foods changed its name to Sara Lee Corporation. Although Sara Lee
has never had a management role at the corporation, she has appeared in some
television advertisements for our bakery products. In her words, her father
told her the product “had to be perfect because he was naming it after me.”
Today Sara Lee is a philanthropist who spends most of her time supporting the
education and advancement of women and girls in science”
Pierre-Yves Le Duc
“Pierre-Yves Le Duc est né en
France en 1964. Ses origines italiennes le conduisent à fréquenter les cours
d’italien de la Faculté des Lettres de la Sorbonne, où il obtiendra
une Maîtrise en 1988. Déjà conquis par la ville de Naples lors de précédents
voyages, il décide de s’y installer cette même année après avoir obtenu une
bourse d’études universitaires.
Les toutes premières années seront vécues sous
le signe de la confrontation – lieux de vie et personnes, ombres et traces de
témoignages et présences séculaires – et de la découverte en général des
richesses de la cité parthénopéenne. Là, il fréquente assidument le milieu
artistique tout en maintenant le contact avec les autres centres culturels
importants.
En 1989 il réalise ses premiers
travaux. Mais ce n’est qu’en 1992, rencontrant Alfredo Bovio di Giovanni – 85
ans – qu’il décide de se consacrer définitivement à l’art. Mis à part l’amitié
profonde qui les uniera jusqu’à la mort d’Alfredo (1995) il tirera notamment
profit de cette rencontre en acquérant un sens profond de sa propre
individualité à travers la recherche artistique. Le tournant des années 93-94
est marqué par une fracture où l’œuvre structure l’espace et provoque un
dialogue dynamique. Dans ses installations complexes où le lieu est
indissociable de l’œuvre qui s’y développe, la distance entre espace et œuvre
se réduit à un point de rencontre inéluctable et nécessaire.
En mai 1994 c’est l’heure de la
première confrontation avec le public. Il choisit la place de S. Domenico
Maggiore pour installer son “cénacle” –
treize toiles représentant chacune un vagin géant (180x180 cm) placées de façon circulaire autour du totem
phallique de l’obélisque baroque. Recherche qu’il poursuit en mai 1995 avec d’immenses détails anatomiques
de pénétrations (18 toiles 188x388 cm) dans une parfaite ambivalence du signe
avec une éruption volcanique. Les “neuf muses et les neufs poètes” prévus pour
l’hémicycle monumental de la place du Plébiscite seront l’objet d’une censure
politique.
En décembre 1996 il descend dans les tréfonds
de l’acqueduc gréco-romain et y installe un travail intitulé “les quarante
voleurs”, 41 monolithes disposés en labyrinthe figurant autant de vagins, à la
fois synthèses du corps féminin comme expression de la vanité enserrée dans les
bras de la mort que représente le filigrane d’un squelette.
En décembre 1998 avec “médium” au
Lazzareto de Naples – le plus complexe et le plus abouti de ses travaux – il se
lance dans un type d’installation qui voit la parfaite fusion et intelligence
de l’œuvre dans l’espace.
En février 2004, il présente
l’installation “gu” dans le Grand Salon de la Méridienne du Musée
archéologique de Naples.
Depuis lors, parallèlement à d’autres
recherches (vidéos) et projets en cours, “spray”, “débordements”, “portrait des
moi-mêmes”, “Motion Painting”, il
travaille à la réalisation de “Light ”, une installation destinée à un espace
post industriel de Basel. En janvier 2008 il présente « Soap Opera » et
le projet « Motion Painting » dans la galerie 41artecontemporanea de Turin.”
(l’opera riprodotta è di Pierre-Yves Le Duc)
Il Bene e il Male per Bookatini al Cafè di Veglie
Mercoledì 29 Febbraio 2012, alle
ore 21.00, prosegue la programmazione culturale del Bar Cafè di Veglie (Via
Italia Nuova, 24). La fortunata rassegna "Bookatini", dismessi gli
abiti e le maschere di carnevale, prosegue con due ospiti d'eccezione, Chiara
Cordella e Gianluca Conte, impegnati in un nuovo ciclo di incontri che
metteranno a confronto personaggi e scritture "differenti", voci
nuove e affermate del panorama letterario attuale, salentino e non. Per
l'occasione Bookatini diventa "Il bene e il male", un incontro
dedicato alla scrittura; la scrittura che esalta e quella che ferisce, il
racconto che spiazza e quello che innalza, la poesia che racconta la realtà
cruda dei nostri giorni e la prosa che sonda gli abissi incredibili della mente
e dei sentimenti umani, in due parole: il Bene e il Male. Due categorie che
rappresentano la vita in tutte le sue sfaccettature, divenendo simbolo di
volontà, energia, passione e istinto.
Durante la serata il maestro di fornelli Antonio Caputo 'racconterà' le
sue ricette in versi, con intermezzi poetici. Chiara Cordella, giovane autrice
salentina, scrive narrativa e ha pubblicato di recente una raccolta di racconti
(Medusa, Lupo Editore).
Gianluca Conte è poeta, ha
esordito nel 2008 con la raccolta "Insidie" (Il Filo) e pubblicato
nel 2010 la sua seconda raccolta intitolata "Il riflesso dei numeri"
(Centro Studi Tindari Patti), a breve verrà
pubblicata la sua terza raccolta
di versi. L'incontro, condotto da Stefano Donno e Luciano Pagano, sarà
occasione per conoscere dalla voce degli autori la produzione di Chiara
Cordella e Gianluca Conte, oltre che per ascoltare alcuni racconti letti dagli
stessi autori.
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