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martedì 7 febbraio 2012

MY SONG: A Memoir by Harry Belafonte with Michael Shnayerson (Knopf)


“Harry Belafonte is not just one of the greatest entertainers of our time; he has led one of the great American lives of the last century. Now, this extraordinary icon tells us the story of that life, giving us its full breadth, letting us share in the struggles, the tragedies, and, most of all, the inspiring triumphs. Belafonte grew up, poverty-ridden, in Harlem and Jamaica. His mother was a complex woman—caring but withdrawn, eternally angry and rarely satisfied. His father was distant and physically abusive. It was not an easy life, but it instilled in young Harry the hard-nosed toughness of the city and the resilient spirit of the Caribbean lifestyle. It also gave him the drive to make good and channel his anger into actions that were positive and life-affirming. His journey led to the U.S. Navy during World War II, where he encountered an onslaught of racism but also fell in love with the woman he eventually married. After the war he moved back to Harlem, where he drifted between odd jobs until he saw his first stage play—and found the life he wanted to lead. Theater opened up a whole new world, one that was artistic and political and made him realize that not only did he have a need to express himself, he had a lot to express. He began as an actor—and has always thought of himself as such—but was quickly spotted in a musical, began a tentative nightclub career, and soon was on a meteoric rise to become one of the world’s most popular singers. Belafonte was never content to simply be an entertainer, however. Even at enormous personal cost, he could not shy away from activism. At first it was a question of personal dignity: breaking down racial barriers that had never been broken before, achieving an enduring popularity with both white and black audiences. Then his activism broadened to a lifelong, passionate involvement at the heart of the civil rights movement and countless other political and social causes. The sections on the rise of the civil rights movement are perhaps the most moving in the book: his close friendship with Martin Luther King, Jr.; his role as a conduit between Dr. King and the Kennedys; his up-close involvement with the demonstrations and awareness of the hatred and potential violence around him; his devastation at Dr. King’s death and his continuing fight for what he believes is right. But My Song is far more than the history of a movement. It is a very personal look at the people in that movement and the world in which Belafonte has long moved. He has befriended many beloved and important figures in both entertainment and politics—Paul Robeson, Eleanor Roosevelt, Sidney Poitier, John F. Kennedy, Marlon Brando, Robert Kennedy, Nelson Mandela, Fidel Castro, Tony Bennett, Bill Clinton—and writes about them with the same exceptional candor with which he reveals himself on every page. This is a book that pulls no punches, and turns both a loving and critical eye on our country’s cultural past. As both an artist and an activist, Belafonte has touched countless lives. With My Song, he has found yet another way to entertain and inspire us. It is an electrifying memoir from a remarkable man.”

RIVERCLACK


“L’attività ha inizio nel 1964 nel settore delle coperture di edifici industriali. Le attività principali erano costituite dalla commercializzazione e dalla realizzazione di coperture, rivestimenti in fibrocemento e isolamenti termici. Attorno al 1970, e quindi molti anni prima che i pericoli derivanti dalla presenza di amianto nel fibrocemento venissero individuati e portati a conoscenza, ISCOM, alla ricerca di miglioramenti qualitativi dei prodotti offerti, si rivolse alla tecnologia del metallo, allora scarsamente diffusa in Italia. Ponendosi come obiettivi primari la durata e l’ affidabilità, ISCOM SPA si concentrò sullo sviluppo tecnologico delle opere con l’impiego di metalli capaci di garantire tali caratteristiche, tra i quali le leghe di alluminio, il rame, l’acciaio inox.
Iniziava così la ricerca e l’utilizzo dei migliori materiali che la metallurgia rendeva di volta in volta disponibili e, di pari passo, la realizzazione di un numero sempre crescente di opere la cui impostazione progettuale ed il cui livello qualitativo riflettevano la filosofia dell’Azienda. Dall’impegno creativo e dalla tenacia nella ricerca nasce, muovendo i primi passi nel 1987, RIVERCLACK®, la copertura metallica a giunto drenante per tetti piani (brevetto mondiale) più volte poi migliorato nelle caratteristiche e prestazioni. L’attenzione continua ai miglioramenti tecnologici e qualitativi spinge successivamente ISCOM SPA ad integrare la gamma proposta con nuovi profili: RIVERGRIP® - RIVERCLACK®Agorà – KAYAK® - SINUS, oltre a completare i propri sistemi con ogni tipo di accessorio e lavorazione (lastre curve, lastre rastremate, tetti a doppia curvatura). ISCOM ha sede in Verona e si articola su una superficie di 25.000 metri quadrati. All'interno dell'area trovano posto i reparti di progettazione e sviluppo, i laboratori di ricerca, il centro prove del sistema e controllo qualità, dalle materie prime al prodotto finito. La ricerca è priorità costante nell'attività aziendale. L'applicazione del sistema anche alle nuove richieste dei mercati come, TETTI FOTOVOLTAICI, TETTI INSONORIZZATI e TETTI VERDI, è la sfida vinta negli ultimi anni. ISCOM si avvale da sempre di ogni supporto tecnologico di ultima generazione per svolgere al meglio i compiti per cui è vocata. L'azienda produce e modifica le proprie macchine profilatrici per soddisfare esigenze progettuali, logistiche e normative, sempre più frequenti nel panorama dell'architettura del XXI secolo..”


Il libro del giorno: Il circolo delle ingrate di Elizabeth Von Arnim (Bollati Boringhieri)


Anna coltiva un unico, profondo desiderio: essere indipendente. E invece, orfana e costretta a vivere a carico della ricca cognata - a sua volta mossa dal solo desiderio di maritarla al miglior partito su piazza e togliersela di torno -, Anna rifiuta i corteggiatori e si convince di esser condannata a una vita dimezzata. Fino a quando non accade l'impensabile: un'inaspettata, cospicua eredità arriva a cambiarle la vita e a garantirle l'autonomia tanto desiderata. Ma arrivano anche le impreviste ma prevedìbili difficoltà. Colta da un irrefrenabile impulso di generosità, Anna decide di condividere la sua fortuna, e concepisce un progetto filantropico inteso a donare la felicità a dodici donne provate dalle asprezze della vita. Ma dopo una spassosa girandola di situazioni che l'ingenua Anna non poteva immaginare, tutto precipita... Con la verve che distingue la sua scrittura, Elizabeth von Arnim ritorna a un tema che le sta particolarmente a cuore, l'indipendenza femminile, già al centro di Lettere di una donna indipendente. Mettendo con delicatezza alla berlina la protagonista e il suo progetto improbabile, Elizabeth von Arnim dà voce al tema del destino delle donne, sempre legato al matrimonio, e di quali concrete alternative si possano davvero presentare a chi desideri restare "fuori dal coro".

Nuovo volto per LietoColle. Venticinque anni di poesia e oltre


LietoColle, specializzata in poesia, nata nel 1985 per volontà dell'editore Michelangelo Camelliti, rinnova il proprio sito internet www.lietocolle.com per potenziare dialogo e interazione nello spazio virtuale, favorendo l'incontro con i lettori, appassionati di poesia e i giovani aspiranti autori. In quest'ottica, promuove Lezioni di poesia, con la collaborazione di Mario Santagostini - poeta, curatore dell'antologia I Poeti di vent'anni e saggista - rubrica rivolta a chi vuole sottoporre all'attenzione i propri testi per ottenerne una utile valutazione. In linea con la tradizione della casa editrice, sempre attenta ai giovani talenti, continua ad avere una centralità particolare tiLeggiamo che offre la possibilità agli esordienti di inviare le proprie raccolte e avviare, nel caso di esito positivo, un progetto editoriale. Importante spazio viene riservato, inoltre, alle firme autorevoli del panorama culturale, poetico italiano e straniero con la nascita della rubrica Contributi, con riflessioni e approfondimenti di intellettuali, filosofi, saggisti, poeti. “Ho ritenuto necessario apportare piccole novità in armonia con la linea editoriale di LietoColle - afferma l'editore Michelangelo Camelliti - per rendere centrale la poesia, i suoi autori, le riflessioni e i validi contenuti, oltre che per favorire un modo di interagire agile e dinamico, al passo con i tempi.”
Il catalogo LietoColle, che ospita i nomi di rilievo della poesia contemporanea, da Alda Merini a Dario Bellezza, da Guido Oldani a Maurizio Cucchi, da Antonella Anedda a Ko Un, per citarne alcuni, è riorganizzato secondo una efficace ripartizione in collane: oro, blu, verde, rossa, SoloDieci, Kopi Luwak, Il Segreto delle fragole. In primo piano, infine, sono contenute le informazioni riguardanti le novità editoriali in arrivo, gli eventi di poesia, gli incontri promossi dagli autori, ma anche i bandi di concorso gratuiti a cui partecipare. Come Il segreto delle fragole - Poetico diario 2013 che in questa sua edizione propone un tema fortemente attuale: il vuoto nutrimento nell'era bulimica - La poesia in tempo di crisi. Oppure il singolare bando Letè ed Eunoè sul tema della migrazione, rivolto a tutti quegli autori di origine straniera, ma inseriti nel contesto culturale italiano, che vogliano proporre i propri versi. Non da ultimo, il sito continua a ospitare L'Ulisse, rivista di poesia, arti e scritture diretta da Alessandro Broggi, Stefano Salvi e Italo Testa, scaricabile gratuitamente, che offre preziosi contributi e approfondimenti, dibattiti, analisi e letture.
Nella nuova veste, puoi seguirci anche su Twitter e Facebook e ricevere così su smartphone e tablet tutte le informazioni sulle ultime novità editoriali, gli articoli pubblicati, i bandi e i concorsi, gli interventi dei grandi pensatori, insomma su tutta l'attualità unita all'approfondimento, per essere ancora insieme e diffondere poesia.


L' O di Roma. In tondo e senza fermarsi mai, di Tommaso Giartosio (Laterza). Intervento di Nunzio Festa

Ricordiamo del saggista e scrittore Tommaso Giartosio ai tempi della rivista, diretta da Lanfranco Caminiti e pubblicata grazie alla Provincia di Roma, “il malepeggio”, della quale l'autore romano è stato fra i redattori; attualmente, invece, Giartosio è fra i conduttori di Farhenheiti di Sinibaldi di Radio Rai 3. E fra le sue opere più importanti, il saggio edito qualche anno fa presso Donzelli “La città e l'isola. Omosessuali al confino nell'Italia fascista”. Ma adesso, perché siamo di nuovo nell'originale istrionica e imprevedibile “contromano” della Laterza, Tommaso Giartosio ci stupisce con “L'O di Roma”. Un giro anti-turistico, potremmo anzi possiamo sintetizzare, nella Capitale. Più precisamente in un bordo scelto della Capitale. Altrimenti come si fa, ci si chiede, a 'mappare' Roma intera? Il giro contro-turistico di Giartosio è fatto apposta. Perché viene fuori da una demarcazione delle linee da seguire che è redatta dal compasso puntato sulla cartina. Con una punta sull'abitazione dello scrittore e l'altra al antro della metropoli, dove la città si chiama Foro. La corda è tesa: tra l'Ostiense e il Foro Romano. L'idea prende corpo da una semplice e facile costatazione: Roma è una città ad anelli. Però nessun anello fa un tondo perfetto uguale all'O di Roma: “una linea che scava e scavalca palazzi e giardini ma anche ville e musei, caserme e teatri, discariche e biblioteche, campi da calcio e conventi, cantieri e ministeri, cimiteri e cinema, studi psichiatrici e aule scolastiche, binari e tunnel e due fiumi. Ciò che si trova esattamente su questa linea - che sia un sepolcro sconosciuto, un precipizio da lasciarci la pelle, la Pietà di Michelangelo, la gabbia delle tigri allo zoo, la Biblioteca nazionale, un giardino zen, o il tetto più alto di Roma - deve venire attraversato. La O diventa così un cerchio magico che si anima di presenze antiche e moderne. Accanto a Rilke, Borges e Leopardi troviamo seminaristi scettici e suore anarchiche, poliziotte sospettose e carabinieri incantevoli, receptionist ignare e segretari filosofi, geometri appassionati e operai noir: tutta una città inattesa perché colta alla sprovvista...”. Perché, appunto, Giartosio vaga e improvvisa. Nel senso che si presenta con una lettera in mano, e poi chiede d'entrare, di guardare, di visitare. La maniera più sbarazzina per descriverci Roma. E per noi una Roma così è persino più bella del solito. Eppur un ultimo motivo non possiamo tacerlo. Quindi rintracciamo il senso di spaesamento, tra l'altro non tacitato neppure dallo scrittore stesso, che contraddistingue tante invenzioni letterarie destinate alla collana laterziana più giovane e strana. Altra dote importante del testo imperdibile.



lunedì 6 febbraio 2012

Alieni e fascismo - Gli UFO di Mussolini e di Hitler






"Preciso che i fatti raccolti nel video sono corroborati da molte fonti e sono documentati. Il gabinetto RS/33 dell'OVRA fu istituito da Mussolini e vi hanno collaborato almeno i seguenti scienziati:
Filippo Bottazzi, chirurgo e biologo sperimentale.
Gaetano Arturo Crocco, ingegnere aeronautico.
Romualdo Pirotta, botanico.
Francesco Severi, matematico.
Giancarlo Vallauri, docente di elettrotecnica e di ferromagnetismo.
Francesco Giordani, chimico.
Dante De Blasi, medico igienista.
Guglielmo Marconi, fisico.

Dal video ho escluso tutti quegli UFO ipotetici e di fabbricazione nazista su cui le fonti storiche non sono dirette o attendibili. Come ad esempio gli ipotetici Vril. Devo dire cha anche le testimonianze e i documenti circa l'esistenza dei dischi volanti Haunebu, citati nel video, sono scarsi e fumosi.
Comunque di certo i nazisti svilupparono dei dischi volanti, come i V-7."
Fonti:

(postato su Yotube da nessuno200)

Oggi mangio da … n. 147: Ristorante Al Mercato


“Al Mercato Ristorante e Gastronomia nasce dalla passione di due giovani chef milanesi per la cucina. Beniamino Nespor e Eugenio Roncoroni hanno voluto dar vita ad una cucina in cui tradizione e innovazione si incontrano. I piatti, creati con passione, utilizzano i migliori ingredienti di stagione miscelandoli con fantasia e creatività. Beniamino e Eugenio hanno entrambi una formazione che parte dall'Italia, attraversa l'Europa e finisce in California. Dalle loro numerose esperienze capiscono la necessità di un nuovo concetto di ristorazione: l'arte culinaria rimane il fulcro centrale, attorno a cui si sviluppa Il Ristorante, dove, in un ambiente intimo e raffinato, si può sperimentare la cucina dei due chef, e La Gastronomia ad altissimo livello dove il cliente può acquistare ingredienti singoli per creare, una volta a casa, piatti di alta qualità.”

QUI

PINO CHIMENTI


“Nato nel 1952 ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Urbino sotto la guida di Concetto Pozzati. I suoi esordi nel panorama artistico italiano risalgono intorno alla metà degli anni Settanta.
Tale attività espositiva prosegue con numerose mostre personali e collettive in importanti spazi pubblici e privati in Italia e all'estero. Nella seconda metà degli anni Settanta, dopo un breve periodo di ricerca concettuale, la sua pittura acquista maggiore libertà compositiva con accenni atratto/fantastici (Ciclo Fabule mitopoietiche). Mai legato in maniera assoluta alla tendenze artistiche dei nostro tempo, la sua pittura si caratterizza subito per la sua particolare atmosfera fiabesca e per la sottile ironia, che a volte sconfina nell'umorismo dei suoi personaggi fantastici vagamente antropomorfi. Agli inizi degli anni Ottanta (82 - 83 - 84) partecipa agli Incontri Internazionali di Arte Contemporanea "Anacapri": questioni delle arti organizzati dal Comune di Anacapri con il patrocinio dei Ministero dei Beni Culturali , Ministero Pubblica Istruzione e coordinati da Gillo Dorfles, dove ha l'opportunità di conoscere : Enrico Baj, Toti Scaloja e Joe Tilson. Nel 1985 viene segnalato da Gillo Dorfles ed appare tra gli artisti scelti dalla critica nel Catalogo dell'Arte Moderna Italiana n. 20, Edizioni Mondadori. Successivamente Chimenti, pur mantenendo sempre nell'opera una forte componente mitica, onirica ed ironica, inserisce nel quadro nuove stesure cromatiche di raffinata fattura. Di questi anni sono le mostre Biennale del Sud - Rassegna d'Arte Contemporanea all'Accademia di Belle Arti di Napoli (1988) e XV Premio Nazionale Città di Gallarate, "l'attualità per l'aggiornamento di un museo" presso la Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate (1989). Nel 1991 con il ciclo "Entelechie immaginifiche" la sua pittura si polarizza sempre più verso una straordinaria ricerca inventiva fantastica e fabulatrice, "Chimenti, ormai da diversi anni prosegue nell'invenzione costante di piccoli miti personali, di strane leggende". come sostiene Gillo Dorfles nella presentazione in catalogo della mostra personale alla Galleria "L'Idioma" di Ascoli Piceno. Nel 1997 partecipa alla Rassegna d'Arte Contemporanea Le donne, i cavalier, l'arme e gli amori tenutasi alla "Galleria dell'Istituto Italiano di Cultura", Il Cairo, Egitto ed espone presso la Galleria "Ammiraglio Acton" di Milano (personale).
Nel recente ciclo "Cartigli ermetici", attraverso lo sviluppo di una particolare tecnica pittorica e l'ambiguità percettiva delle forme astratto/simboliche costituenti il quadro, evolve il suo linguaggio espressivo tra mito, realtà e mistero. Nell'aprile del 2003 espone alcune opere significative del suo ultimo ciclo pittorico presso la Gallery@49 di New York (personale).
Successivamente partecipa alla XIV Quadriennale, Anteprima, Napoli (novembre 2003, gennaio 2004) con un nuovo lavoro dal titolo Dittico dell'identità con simbionti immaginifici vagamente industriosi, che, come precisa Vincenzo Trione nella presentazione critica dell'opera, allude alla mutazione dell'uomo, in un complesso intreccio tra naturale ed artificiale.” (l’opera presentata in questa sede è di Pino Chimenti)


2/1/12: White House Press Briefing





White House Press Briefings are conducted most weekdays from the James S. Brady Press Briefing Room in the West Wing.

QUESTA E’ LA VITA DI OSHO (MONDADORI)


Questa è la Vita


È possibile attivare dentro di sé un modo di avvicinarsi alla vita libero da schemi e modelli? E come coltivarlo? Osho risponde a questi quesiti dell'uomo contemporaneo con una forza forse maggiore che in ogni altro discorso. Per farlo, da vero Maestro di Realtà qual è, cavalca una delle più alte esperienze di consapevolezza mai conseguite dall'umanità: le Upanishad. Un'esperienza del Reale unica, una trasmissione di "antichissimi" veggenti, le cui intuizioni offrono a Osho lo spunto per risvegliarci con la sua scintilla di Essere Illuminato. "Io appartengo al mondo delle Upanishad, le Upanishad appartengono a me. La loro visione è anche la mia visione: vorrei distruggere questo approccio negativo alla vita, sradicarlo completamente. Vi ha fatto soffrire e vi ha aiutato a razionalizzare la vostra sofferenza: per questo l'unica via è la fuga. Ma conoscete le persone che sono fuggite? Sono davvero felici, beate?" (Osho)

UPS


“Founded in 1907 as a messenger company in the United States, UPS has grown into a multi-billion-dollar corporation by clearly focusing on the goal of enabling commerce around the globe. Today, UPS is a global company with one of the most recognized and admired brands in the world. We have become the world's largest package delivery company and a leading global provider of specialized transportation and logistics services. Every day, we manage the flow of goods, funds, and information in more than 200 countries and territories worldwide.”


STYLEABAAD BY ELSA TERMENON


“What does Styleabaad really mean? It’s a mix of the English word style and the Hindi suffix abaad meaning abode or home. It is very common for Indian city names to end with abaad. So Style abaad literally means: style abode, or - the city of style.”

HERE

MOBY-DUCK: The True Story of 28,800 Bath Toys Lost at Sea and of the Beachcombers, Oceanographers, Environmentalists, and Fools, Including the Author, Who Went in Search of Them by Donovan Hohn (Viking)


“A compulsively readable narrative of whimsy and curiosity- "adventurous, inquisitive, and brightly illuminating" (Janet Maslin, The New York Times).
When the writer Donovan Hohn heard of the mysterious loss of thousands of bath toys at sea, he figured he would interview a few oceanographers, talk to a few beachcombers, and read up on Arctic science and geography. But questions can be like ocean currents: wade in too far, and they carry you away. Hohn's accidental odyssey pulls him into the secretive arena of shipping conglomerates, the daring work of Arctic researchers, the lunatic risks of maverick sailors, and the shadowy world of Chinese toy factories. Moby-Duck is a journey into the heart of the sea and an adventure through science, myth, the global economy, and some of the worst weather imaginable.”

INTERNORM


“Il più grande marchio in Europa - Internorm marchio leader a livello europeo offre soluzioni innovative per porte e finestre di alta qualità. Prodotto di qualità ai massimi livelli che accompagnano il cliente dall'acquisto fino al montaggio e all'assistenza post vendita. Acquistando i prodotti Internorm vi garantite la massima sicurezza, una qualità di vita migliore e più valore per la vostra casa. Potete aver maggiori informazioni sui prodotti rivolgendovi direttamente ad un rivenditore Internorm oppure contattando il numero verde gratuito 800 017701.”


Il libro del giorno: Nei tuoi occhi di bambino di Tiberio Timperi (Longanesi)

Questa è la storia di un padre che vorrebbe semplicemente poter fare il padre. Giocare con suo figlio, accompagnarlo all'asilo, insegnargli a vivere. Ma non può farlo. Perché Leonardo adesso è diventato un padre a metà, come ormai ce ne sono tanti, troppi. Dopo il fallimento del suo matrimonio, è costretto a contare le ore e ad aggrapparsi al ricordo di un sorriso per sopravvivere nell'attesa di poter vedere il figlio. La storia di Leonardo è un percorso fra mille difficoltà e sentimenti contrastanti. Un viaggio fatto di amarezze, solitudine e rimorsi, di pregiudizi e beghe legali, ma anche di piccole conquiste quotidiane e rari momenti di gioia. Finché un incontro insperato gli offrirà una semplice ma importantissima opportunità... In questo romanzo, Tiberio Timperi tratteggia la storia intima, e drammaticamente attuale, di un padre alla ricerca di un equilibrio fragile e prezioso, da raggiungere e difendere giorno dopo giorno.

Toghe verdi. Storie di avvocati e battaglie civili di Stefania Divertito (Edizioni Ambiente). Intervento di Vander Tumiatti (fondatore di Sea Marconi Technologies

In uno dei miei frequenti “blitz” in libreria mi sono imbattuto in un libro molto interessante, a cominciare dal titolo: “Toghe verdi. Storie di avvocati e battaglie civili”. Edito per le Edizioni Ambiente è l’ultimo lavoro della giornalista e scrittrice Stefania Divertito. Oltre al titolo, del volume mi ha colpito particolarmente la frase di Erri De Luca, che compare nella prefazione: “Stefania Divertito fruga nella discarica della memoria pubblica e l’aggiorna. Fa restauro di coscienza civile della nostra sbracata identità di popolo. Reagiremo, alla lunga succederà, ma dopo quale altra sciagura ancora?» Non posso che amaramente sposare le considerazioni di questo grande scrittore italiano, soprattutto se penso a quanto è raro incontrare pubblicazioni di tal sorta che siano dotate di altrettanta lucidità e onestà intellettuale.
Ho avuto modo di apprezzare l’autrice già nel suo precedente lavoro dal titolo “Amianto” e dopo aver terminato di leggere questo libro non posso che confermare la mia stima nei suoi confronti. Si parla nelle pagine di quest’opera di luoghi passati, ahimè, alla cronaca per veri e propri atti criminali portati avanti da gente disonesta e senza scrupoli: Porto Tolle, Praia a Mare, Malagrotta, Mugello.
“Ho letto – scrive l’autrice - che in Italia si compie un delitto contro l'ambiente ogni 43 minuti, secondo i dati del 2010 del ministero per l'Ambiente. E nei tribunali sono almeno 300 gli eco-avvocati, contando solo quelli del Wwf, oltre mille ore l’anno di lavoro al servizio della società civile, 250 udienze nel solo 2010 per difendere salute e ambiente. È da qui che è partita la ricerca. Mi ha fatto attraversare l’Italia, da Nord a Sud, isole comprese, scoprendo un altro Paese, che è orgoglioso, e che resiste, nel silenzio generale. È stato un bel viaggio, quello che mi ha fatto conoscere da vicino alcune di queste toghe verdi”.
E "Toghe verdi" parla di situazioni di inquinamento ai limiti della deriva, racconta di zone geografiche e territoriali completamente devastate, delle lotte senza “se e senza ma” di associazioni e comitati di liberi cittadini, pronti a lottare per non accettare passivamente l’orrore dinanzi ai loro occhi di un futuro tutt’altro che eco/compatibile. Uno scontro quasi antropologico, insomma, tra due opposte e apparentemente inconciliabili filosofie di vita, tra chi vede il mondo come una casa in cui abitare, la cui bellezza è da preservare, e chi riesce a vederlo solo con occhi rapaci, come una “cosa” da sfruttare fino in fondo, in nome di un indefinito e indefinibile progresso, senza curarsi delle conseguenze che ne potranno derivare. Da questo assunto e dalle battaglie legali che si scatenano intorno all’ambiente è partita la ricerca di Stefania Divertito, la quale offre ai suoi lettori uno spaccato tragico di scenari naturali e umani irreversibilmente compromessi. E’ vero, possiamo dire che ogni giorno leggiamo sui giornali di storie a volte anche più gravi, ma che passano inosservate: c’è stato chi per dare al nostro paese un treno super-tecnologico non si è fatto scrupoli a “svuotare” il Mugello, a sottrarre acqua a fiumi e acquedotti, rischiando di mettere in ginocchio una buona parte di Firenze; c’è stato e c’è tuttora chi (tanto a nord quanto a Sud) mette deroghe alle leggi pur di favorire imprese fortemente inquinanti, senza curarsi di parchi naturali o altre zone protette. Eppure, nonostante la lotta intrapresa da parecchie istituzioni pubbliche e private, accade che non tutti gli “investigatori togati”, protagonisti di importanti battaglie ambientali, siano realmente “verdi”. E questo lascia spazio ad alcune mie considerazioni in merito a giustizia, legalità, ambiente. La lotta per la difesa del nostro ecosistema è resa particolarmente difficile dalle dimensioni economiche degli interessi con cui si scontra. Si pensi al confronto permanente, al limite della conflittualità, tra molti stati per accaparrarsi le risorse del pianeta: idrocarburi e materie prime, ma anche della stessa acqua. E’ una questione che ci coinvolge tutti, nessuno escluso, perché dai suoi esiti dipendono salute, lavoro, ricchezza e qualità della vita di ogni essere umano, ma anche l’esistenza di piante e animali. Il punto è che, un po’ per la complessità della materia, un po’ per gli enormi interessi in gioco, un po’ per la prevalenza dell’ideologia sull’analisi scientifica, non sempre il bianco è bianco e il nero è nero, così come non è affatto detto che il verde sia verde per davvero. Anzi a volte accade che, per quelle imprevedibili e imperscrutabili pieghe che può prendere la realtà quando viene sapientemente “addomesticata”, alcuni colori possano virare addirittura, con una  bella e acrobatica giravolta cromatica, nel loro esatto opposto.


domenica 5 febbraio 2012

Stanton Friedman on Bob Laza


Oggi mangio da … n. 146: L’Ochina Bianca


“Aperta nel 1992 come osteria aderente a Slow food, è dal 2001 gestita da Roberto e Patrizia Tonelli. Un ambiente caldo e accogliente costituito da tre sale distinte, con piatti antichi alle pareti, mobili anni ’30 e ’50, candele e luci soffuse, ne fanno un “bistrot parigino”. Quattro cuoche esperte hanno aggiunto alle tipiche ricette di cucina mantovana – tortelli di zucca, agnoli di manzo, riso alla pilota – molte ricette di pesce, tra le quali spiccano anche piatti di pesce crudo e il “Gran piatto di fritto misto” da molti addirittura considerato “il migliore d’Italia”. Anche la carta dei dolci, da sempre seguita da Patrizia, è ormai riconosciuta come elemento caratterizzante e insostituibile.
La Torta Sbrisolona, tipico dolce mantovano, prodotta secondo la ricetta originaria, potrà anche essere acquistata per un piacevole regalo. La posizione centrale, a pochi minuti da Piazza delle Erbe e da Piazza Sordello, ne fanno un meta obbligata per chiunque voglia conoscere e degustare sia la tipica cucina mantovana che una moderna cucina di pesce.”


ANDREA BIFFI


“Pittore, Scultore, Designer e Poeta, Andrea Biffi è nato a Bari nel 1943. Diplomato all’ISTITUTO STATALE D’ARTE, si è successivamente abilitato all’insegnamento del “DISEGNO E STORIA DELL’ARTE” e a quello delle “DISCIPLINE PLASTICHE”. Già docente nei Licei, ha coperto più volte la carica di “COMMISSARIO GOVENATIVO DI CONCORSI A CATTEDRE”, per l’insegnamento del “DISEGNO E LA STORIA DELL’ARTE”, NELLE Scuole Superiori di II° grado. Dal 1977 risiede in Calabria a Corigliano (CS), dove dirige lo “STUDIO ARTE SETTE”.
Ha partecipato a numerose collettive e personali d’Arte, nazionali ed internazionali come “L’INTERNAZIONALE DRAWING BIENNALE” di CLEVELAND 1977 (ENGLAND); la “I^ BIENNALE D’ITALIA” (TREVI ART MUSEUM); le “EXPO ARTE INTERNAZIONALI DI BARI” 1982 e 1983; la “MIAMI ARTE IN VIDEO” (FLORIDA) 1977; la IV, V e VI “BIENNALE INTERNAZIONALE di ROMA” (SALE DEL BAMANTE); la I^ “RASSEGNA INTERNAZIONALE D’ARTE CONTEMPORANEA DI CELANO” (L’AQUILA), MUSEO NAZIONALE DELLA MARSICA; la III “QUADRIENNALE D’ARTE CITTA’ DI TARANTO” (CASTELLO ARAGONESE) e L’ECO EVENTO “SPIRITUAL BRITTIUS” CALABRIA PERCORSO1 collegato alla mostra “MOVIMENTO/MOVIMENTI” della 50ESIMA ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE della BIENNALE DI VENEZIA (CASTELLO DUCALE DI CORIGLIANO CS) 2005.
L’artista ha sempre ottenuto consensi di critica e di pubblico nonché premi e attestati prestigiosi. Se ne citano alcuni:
il I° PREMIO NAZINALE per la SCULTURA alla “2^ MOSTRA DI ARTI FIGURATIVE DI ROMA”, 1996; la coppa DEL SIG. MINISTRO RENATO ALTISSIMO, per la PITTURA, ALL’8^ “PREMIO INTERNAZIONALE ARTI FIGURATIVE DI ROMA” (MUSEO DELLE ARTI E DELLE TRADIZIONI POPOLARI) 1983; la COPPA DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE, per la SCULTURA, all’XI° “PREMIO INTERNAZIONALE ARTI FIGURATIVE DI ROMA” 1991 (MUSEO DELLE ARTI E DELLE TRADIZIONI POPOLARI); IL PREMIO INTERNAZIONALE “BRONZI DI RIACE” (R.C. 1983); il PREMIO NAZIONALE “ARTISTI FAMOSI NEL MONDO” I GRANDI MAESTRI DEL XX SECOLO (VIAREGGIO 1990); il “REMIO MONTECITORIO” (ROMA 1984); il PREMIO “MINISTRO DEGLI INTERNI” al XXXIV “PREMIO PRIMAVERA” FOGGIA 2002; il I° PREMIO NAZIONALE E INTERNAZIONALE “CITTA’ DI AVELLINO” 2000; la MEDAGLIA D’ARGENTO alla IV^ “BIENNALE INTERNAZIONALE DI ROMA” SALE DEL BRAMANTE (2002); la COPPA DEL MINISTRO DELL’INTERNO al XXIX e XXXIV “PREMIO PRIMAVERA” città di FOGGIA; il II° PREMIO EUROPEO “TINDARI TERZO MILLENNIO” ANTONELLO DA MESSINA (ME); TARGA DI RICOSCIMENTO REGIONI LAZIO e ABRUZZO (CIAC) ROMA, alla I^ “RASSEGNA INTERNAZIONALE D’ARTE CONTEMPORANEA” (MUSEO INTERNAZIONALE DELLA MARSICA) CASTELLO PICCOLOMINI (CELANO – L’AQUILA) 2003. Le opere di Biffi figurano in musei, e numerose collezioni pubbliche e private. Hanno parlato di lui autorevoli critici: Marino, Santamato, Cracas, Cotenna, Bonini, Modesto, Bruni, Fusca, Bugliaro, Tralli, Di Giorgio, Vincenzi, Mazzei, Serradifalco ed altri. E’ inoltre recensito sulla stampa specializzata, riviste, giornali e sui più importanti cataloghi dell’Arte Moderna e Contemporanea come: BOLAFFI 19 - COMANDUCCI N°4 e 5 – L’ELITE 1983/84 e 2002 – I MAESTRI DEL COLORE DAL ’47 ALL’’87 – IL MERCATO ARTISTICO “900 e 800” – L’ENCICLOPEDIA MONDIALE DEGLI ARTISTI CONTEMPORANEI 1984 – L’ANNUARIO D’ARTE CONTEMPORANEA “ACCA” 1998 e 2002 – PITTORI E SCULTORI ITALIANI DEL ‘900 (2005) – IL DIZIONARIO ENCICLOPEDICO D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA 2003 e 2004 – FIERA INTERNAZIONALE D’ARTE CONTEMPORANEA 1982 e 1983 (EXPOARTE) BARI – LE AVANGUARDIE ARTISTICHE 2003 – MAESTRI DEL VENTESIMO SECOLO 1985 – ART DIARY 1985 – L’AGENDA DEI POETI 1996 – ASPETTI STORICI DELL’ARTE CONTEMPORANEA 2004 – PITTORI E SCULTORI ITALIANI DEL NOVECENTO (ED. “IL QUADRATO” 2005 – ARCHIVIO).” (l’opera presentata in questa sede è di Andrea Biffi)


Tuskegee Airmen visit the White House




The President and the First Lady host Tuskegee Airmen along with cast and crew members of the movie Red Tails for a screening at the White House.

Il Significato del Disegno Infantile di Anna Oliviero Ferraris (Bollati Boringhieri)


Il Significato del
Disegno Infantile


Il disegno e la pittura dei bambini possono rappresentare, di volta in volta o allo stesso tempo, un'espressione della vita emotiva e della personalità, uno strumento per lo sviluppo della creatività e della maturazione e un indice del loro andamento, un mezzo di indagine e di scambio con l'ambiente sociale e per il genitore, l'insegnante e lo psicologo - uno strumento per la comprensione delle, relazioni che si creano o che mancano tra adulto e bambino. In questo libro, diventato subito il testo di riferimento in materia e ora riproposto in una nuova edizione, Anna Oliverio Ferraris analizza disegni e pitture di bambini normali o con ritardo mentale disadattamento, dai primi scarabocchi alle raffigurazioni più complesse in cui compaiono ritratti, prospettive spaziali, sequenze narrative, un uso immaginifico del colore. Ci guida così nell'esplorazione dell'universo infantile, aiutandoci a decifrare, attraverso il segno grafico, gli atteggiamenti che nascono dal rapporto con i genitori, i fratelli, i coetanei, maestri, e poi i timori di fronte alla disgregazione di forme di vita familiari, le carenze e i disagi di chi deve fare i conti con un contesto socioculturale deprivato e con la malattia, o al contrario, il tasso di creatività di chi gode di stimoli e di un ricco mondo interiore.

ALBERTSONS


“ - You've got to give the customer the merchandise they want, at a price they can afford, complete with lots of tender, loving care - Joe Albertson.”
This simple philosophy guided Joe Albertson as he opened his first grocery store in Boise, Idaho on July 21, 1939. Albertsons was built upon the foundation of providing superior service, a wide and varied product selection, and tremendous value to our customers every day. That tradition continues today at our more than 450 stores in nine states throughout the Northwest and West Coast. We offer everything from Preferred Card savings to convenient, in-store pharmacies to fresh produce and excellent meat and seafood - all tailored to the specific needs of the neighborhoods we serve.”.


Globetrotting in Heels


“Hello, and welcome! Thank you for coming over to my corner of the blogosphere. My name is Elisa. I’m Italian, I was born in Sardinia, where I lived a lovely but somewhat sheltered life. And much to everyone’s hilarity, I had a dream of living an entirely different kind of life, one where I met people from other places and other cultures, and learned foreign languages. At the time, in my little-girl’s mind, that dream had a simpler shape: becoming a translator and moving to Los Angeles. That’s pretty much a fairy tale to someone born in a small island in the middle of the Mediterranean, so people had a tendency to chuckle when I shared my dream. Jerks. Of course, being me, people’s skepticism only made me more determined, as in “damn if I’m not going to do it now just so they can eat their words” and so at the age of 17 I moved to Milan, and then one year later to Los Angeles, where – that’s right, naysayers – I became a translator. There I also met my husband, and that’s where I stayed for 3 1/2 years. After that, our job took us to Copenhagen, Denmark. Short-lived adventure: 6 months later we moved to Switzerland, where my husband is from.One good thing that happened there was the birth of our two daughters. As for the rest… not so much. If  I had started a blog then, there would have been a serious lack of upbeat posts – dare I say, there may have been a few posts that consisted exclusively of swearing – because after spending the first few months in Zurich, I was seduced by the beauty of the Swiss countryside and made the (very, very bad) decision to move to said countryside for 5 years. If you don’t know me, let’s just say that “I’m not a country person” is a major understatement. After 5 years of farmland misery we finally moved back to Zurich, and just when Switzerland was starting to feel like a slightly better fit, we moved again. To New York this time. And that, my friends, is where I recovered the “me” that had been battered into oblivion by conservatism and “Judgy McJudgerson” syndrome, and started having fun again. I also started this blog, which was basically the “I’m the Anti-Martha” kind of thing. It later evolved into something else, like my passion for fashion, and more focus on expat life, when despite my protests we had to move back to Zurich, Switzerland. Alas, a challenge: can I keep busy and survive far away from New York without going crazy? Will the beautiful lake, the parks, the chocolate, the mountains, the cheese dishes and fabulous bakeries be enough? Or will I find  some hidden treasures? I’m ready Zurich – bring it on. As for you… glad you are still there and and still reading! I hope you enjoy my blog. If you do, feel free to drop me a comment or an e-mail! And remember: wherever you live, whatever you do… don’t let the bastards get you down! And also, no white socks with black shoes, ok?”


MIDNIGHT RISING: John Brown and the Raid That Sparked the Civil War by Tony Horwitz (Holt)


“Plotted in secret, launched in the dark, John Brown's raid on Harpers Ferry was a pivotal moment in U.S. history. But few Americans know the true story of the men and women who launched a desperate strike at the slaveholding South. Now, Midnight Rising portrays Brown's uprising in vivid color, revealing a country on the brink of explosive conflict. Brown, the descendant of New England Puritans, saw slavery as a sin against America's founding principles. Unlike most abolitionists, he was willing to take up arms, and in 1859 he prepared for battle at a hideout in Maryland, joined by his teenage daughter, three of his sons, and a guerrilla band that included former slaves and a dashing spy. On October 17, the raiders seized Harpers Ferry, stunning the nation and prompting a counterattack led by Robert E. Lee. After Brown's capture, his defiant eloquence galvanized the North and appalled the South, which considered Brown a terrorist. The raid also helped elect Abraham Lincoln, who later began to fulfill Brown's dream with the Emancipation Proclamation, a measure he called "a John Brown raid, on a gigantic scale." Tony Horwitz's riveting book travels antebellum America to deliver both a taut historical drama and a telling portrait of a nation divided—a time that still resonates in ours.”

IMMERGAS


“LEADER DI MERCATO IN ITALIA E ALL'ESTERO - Leader in Italia nella progettazione e costruzione di caldaie a gas per uso domestico, sia nel settore delle caldaie tradizionali che in quello delle caldaie a condensazione, Immergas è una realtà affermata ed apprezzata anche sui mercati internazionali, dall’Europa all’estremo Oriente, in costante crescita ed in continua espansione verso nuovi scenari esteri. La sede principale di Immergas, a Brescello dal 1964, occupa oltre 50.000 m2 e annovera più di 700 collaboratori.  Grazie ad una progressiva affermazione sui mercati internazionali, Immergas è presente in 30 Paesi, con 8 filiali in Europa, una in Cina e con partecipazioni in importanti aziende distributrici di tutto il mondo. Una rete commerciale in continua espansione, che sta continuando a crescere soprattutto verso Paesi strategici dell’est Europa e che viene supportata dallo sviluppo di nuovi prodotti /soluzioni, realizzati appositamente per le esigenze dei diversi mercati internazionali.
ISPIRATI DALL'INNOVAZIONE - L’innovazione è parte della filosofia di Immergas, una leva strategica che guida la nascita di ogni nuovo prodotto. La gamma dei prodotti Immergas è in continua evoluzione per soddisfare le nuove richieste del mercati, dal 2008 propone anche Soluzioni Solari per la produzione dell’acqua calda sanitaria. Il Centro Ricerca e Sviluppo Immergas si occupa dell’ideazione, progettazione e realizzazione di tutti i prodotti, in linea con le normative dei diversi Paesi. Per garantire standard qualitativi sempre più elevati per i prodotti Immergas, il Centro R&D può vantare un’innovativa struttura in grado di simulare contemporaneamente le diverse condizioni reali di un edificio in cui si trova ad operare una caldaia. La struttura, integrando i diversi sistemi di riscaldamento (caldaie a gas, pannelli solari, bollitori), consente di ricreare le condizioni atmosferiche interne ed esterne all’ambiente abitativo durante le diverse stagioni dell’anno, e di monitorare e verificare costantemente il funzionamento dei prodotti.
PRODUZIONE AD ALTI LIVELLI - Lo stabilimento di Brescello è anche la principale sede produttiva di Immergas, dove vengono realizzati i diversi modelli di caldaia. ll reparto Produzione di Immergas dispone di 14 linee di montaggio, cui si è affiancata una nuova linea di produzione in Slovacchia. La capacità produttiva di Immergas è di circa 1500 caldaie al giorno pari a 300.000 caldaie annue, con la possibilità di superare i 500.000 pezzi prodotti qualora vi siano particolari richieste del mercato. Tutta la fase della produzione Immergas è contraddistinta dal sistema “work and check” che prevede una serie di controlli mirati durante tutte le varie fasi del processo di assemblaggio. Ogni caldaia prodotta viene infine sottoposta a collaudi funzionali ed elettrici.
OLTRE I PRODOTTI, I SERVIZI - Immergas non è solo un’Azienda di prodotti, ma una realtà che crede nell’importanza dei servizi al cliente, per assicurare un alto livello di soddisfazione e conquistare nuovi mercati. Per questa ragione Immergas ha da sempre posto grande attenzione a tutti gli aspetti legati alla consulenza pre-vendita e all’assistenza post-vendita, strutturando appositi servizi ad alto valore aggiunto.   Immergas intrattiene un rapporto esclusivo con i propri installatori, che vengono costantemente aggiornati sulle novità di prodotto tramite corsi pre-vendita in sede e sul territorio. La capillare presenza di una rete di assistenza tecnica è un altro fiore all’occhiello del Service Immergas, per garantire un supporto qualificato a qualsiasi problematica post-vendita.”



Il libro del giorno: Storia della fisiognomica. Arte e psicologia da Leonardo a Freud di Flavio Caroli (Mondadori Electa)


La fisiognomica è una scienza antichissima che conosce un'ininterrotta evoluzione da Aristotele ai giorni nostri. Ma il suo ingresso nell'era moderna è segnato dall'opera di Leonardo da Vinci: il suo studio dei moti dell'animo a partire dai tratti del volto anticipa con straordinaria chiarezza critica un fondamentale cammino di idee e teorizzazioni che accompagna da un lato lo sviluppo della scienza psicologica, fino alla fondazione della psicoanalisi, e dall'altro il lavoro dei pittori lungo il corso dei secoli. Lo studio di Flavio Caroli è unico nel suo genere: con una ricchissima documentazione sia in campo artistico sia in campo teorico, è la storia del rapporto tra arte e psicologia, che distingue la cultura occidentale da qualsiasi altra tradizione culturale di questo pianeta.

I prodotti qui in vendita sono reali, le nostre descrizioni sono un sogno

I prodotti qui in vendita sono per chi cerca di più della realtà

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