“Hello, and welcome! Thank you for coming over
to my corner of the blogosphere. My name is Elisa. I’m Italian, I was born in Sardinia, where I lived a lovely but somewhat sheltered
life. And much to everyone’s hilarity, I had a dream of living an entirely
different kind of life, one where I met people from other places and other
cultures, and learned foreign languages. At the time, in my little-girl’s mind,
that dream had a simpler shape: becoming a translator and moving to Los Angeles. That’s pretty
much a fairy tale to someone born in a small island in the middle of the Mediterranean, so people had a tendency to chuckle when I
shared my dream. Jerks. Of course, being me, people’s skepticism only made me
more determined, as in “damn if I’m not going to do it now just so they can eat
their words” and so at the age of 17 I moved to Milan, and then one year later
to Los Angeles, where – that’s right, naysayers – I became a translator. There
I also met my husband, and that’s where I stayed for 3 1/2 years. After that,
our job took us to Copenhagen,
Denmark.
Short-lived adventure: 6 months later we moved to Switzerland, where my husband is
from.One good thing that happened there was the birth of our two daughters. As
for the rest… not so much. If I had
started a blog then, there would have been a serious lack of upbeat posts –
dare I say, there may have been a few posts that consisted exclusively of
swearing – because after spending the first few months in Zurich, I was seduced
by the beauty of the Swiss countryside and made the (very, very bad) decision
to move to said countryside for 5 years. If you don’t know me, let’s just say
that “I’m not a country person” is a major understatement. After 5 years of
farmland misery we finally moved back to Zurich,
and just when Switzerland
was starting to feel like a slightly better fit, we moved again. To New York this time. And
that, my friends, is where I recovered the “me” that had been battered into
oblivion by conservatism and “Judgy McJudgerson” syndrome, and started having
fun again. I also started this blog, which was basically the “I’m the
Anti-Martha” kind of thing. It later evolved into something else, like my
passion for fashion, and more focus on expat life, when despite my protests we
had to move back to Zurich,
Switzerland.
Alas, a challenge: can I keep busy and survive far away from New York without going crazy? Will the
beautiful lake, the parks, the chocolate, the mountains, the cheese dishes and
fabulous bakeries be enough? Or will I find
some hidden treasures? I’m ready Zurich
– bring it on. As for you… glad you are still there and and still reading! I
hope you enjoy my blog. If you do, feel free to drop me a comment or an e-mail!
And remember: wherever you live, whatever you do… don’t let the bastards get
you down! And also, no white socks with black shoes, ok?”
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domenica 5 febbraio 2012
MIDNIGHT RISING: John Brown and the Raid That Sparked the Civil War by Tony Horwitz (Holt)
“Plotted in secret, launched in the dark, John
Brown's raid on Harpers Ferry was a pivotal moment in U.S. history.
But few Americans know the true story of the men and women who launched a
desperate strike at the slaveholding South. Now, Midnight Rising portrays
Brown's uprising in vivid color, revealing a country on the brink of explosive
conflict. Brown, the descendant of New England Puritans, saw slavery as a sin
against America's
founding principles. Unlike most abolitionists, he was willing to take up arms,
and in 1859 he prepared for battle at a hideout in Maryland, joined by his teenage daughter,
three of his sons, and a guerrilla band that included former slaves and a
dashing spy. On October 17, the raiders seized Harpers
Ferry, stunning the nation and prompting a counterattack led by
Robert E. Lee. After Brown's capture, his defiant eloquence galvanized the
North and appalled the South, which considered Brown a terrorist. The raid also
helped elect Abraham Lincoln, who later began to fulfill Brown's dream with the
Emancipation Proclamation, a measure he called "a John Brown raid, on a
gigantic scale." Tony Horwitz's riveting book travels antebellum America to
deliver both a taut historical drama and a telling portrait of a nation
divided—a time that still resonates in ours.”
IMMERGAS
“LEADER DI MERCATO IN ITALIA E
ALL'ESTERO - Leader in Italia nella progettazione e costruzione di caldaie a
gas per uso domestico, sia nel settore delle caldaie tradizionali che in quello
delle caldaie a condensazione, Immergas è una realtà affermata ed apprezzata
anche sui mercati internazionali, dall’Europa all’estremo Oriente, in costante
crescita ed in continua espansione verso nuovi scenari esteri. La sede
principale di Immergas, a Brescello dal 1964, occupa oltre 50.000 m2 e annovera più
di 700 collaboratori. Grazie ad una
progressiva affermazione sui mercati internazionali, Immergas è presente in 30
Paesi, con 8 filiali in Europa, una in Cina e con partecipazioni in importanti
aziende distributrici di tutto il mondo. Una rete commerciale in continua
espansione, che sta continuando a crescere soprattutto verso Paesi strategici
dell’est Europa e che viene supportata dallo sviluppo di nuovi prodotti
/soluzioni, realizzati appositamente per le esigenze dei diversi mercati
internazionali.
ISPIRATI DALL'INNOVAZIONE - L’innovazione
è parte della filosofia di Immergas, una leva strategica che guida la nascita
di ogni nuovo prodotto. La gamma dei prodotti Immergas è in continua evoluzione
per soddisfare le nuove richieste del mercati, dal 2008 propone anche Soluzioni
Solari per la produzione dell’acqua calda sanitaria. Il Centro Ricerca e
Sviluppo Immergas si occupa dell’ideazione, progettazione e realizzazione di
tutti i prodotti, in linea con le normative dei diversi Paesi. Per garantire
standard qualitativi sempre più elevati per i prodotti Immergas, il Centro
R&D può vantare un’innovativa struttura in grado di simulare
contemporaneamente le diverse condizioni reali di un edificio in cui si trova
ad operare una caldaia. La struttura, integrando i diversi sistemi di
riscaldamento (caldaie a gas, pannelli solari, bollitori), consente di ricreare
le condizioni atmosferiche interne ed esterne all’ambiente abitativo durante le
diverse stagioni dell’anno, e di monitorare e verificare costantemente il
funzionamento dei prodotti.
PRODUZIONE AD ALTI LIVELLI - Lo
stabilimento di Brescello è anche la principale sede produttiva di Immergas,
dove vengono realizzati i diversi modelli di caldaia. ll reparto Produzione di
Immergas dispone di 14 linee di montaggio, cui si è affiancata una nuova linea
di produzione in Slovacchia. La capacità produttiva di Immergas è di circa 1500
caldaie al giorno pari a 300.000 caldaie annue, con la possibilità di superare
i 500.000 pezzi prodotti qualora vi siano particolari richieste del mercato.
Tutta la fase della produzione Immergas è contraddistinta dal sistema “work and
check” che prevede una serie di controlli mirati durante tutte le varie fasi
del processo di assemblaggio. Ogni caldaia prodotta viene infine sottoposta a
collaudi funzionali ed elettrici.
OLTRE I PRODOTTI, I SERVIZI - Immergas
non è solo un’Azienda di prodotti, ma una realtà che crede nell’importanza dei
servizi al cliente, per assicurare un alto livello di soddisfazione e
conquistare nuovi mercati. Per questa ragione Immergas ha da sempre posto
grande attenzione a tutti gli aspetti legati alla consulenza pre-vendita e
all’assistenza post-vendita, strutturando appositi servizi ad alto valore
aggiunto. Immergas intrattiene un rapporto
esclusivo con i propri installatori, che vengono costantemente aggiornati sulle
novità di prodotto tramite corsi pre-vendita in sede e sul territorio. La
capillare presenza di una rete di assistenza tecnica è un altro fiore
all’occhiello del Service Immergas, per garantire un supporto qualificato a
qualsiasi problematica post-vendita.”
Il libro del giorno: Storia della fisiognomica. Arte e psicologia da Leonardo a Freud di Flavio Caroli (Mondadori Electa)
La fisiognomica è una scienza antichissima
che conosce un'ininterrotta evoluzione da Aristotele ai giorni nostri. Ma il
suo ingresso nell'era moderna è segnato dall'opera di Leonardo da Vinci: il suo
studio dei moti dell'animo a partire dai tratti del volto anticipa con
straordinaria chiarezza critica un fondamentale cammino di idee e teorizzazioni
che accompagna da un lato lo sviluppo della scienza psicologica, fino alla
fondazione della psicoanalisi, e dall'altro il lavoro dei pittori lungo il
corso dei secoli. Lo studio di Flavio Caroli è unico nel suo genere: con una
ricchissima documentazione sia in campo artistico sia in campo teorico, è la
storia del rapporto tra arte e psicologia, che distingue la cultura occidentale
da qualsiasi altra tradizione culturale di questo pianeta.
Per la "Rassegna Bookatini … in maschera" Francesco Pasca presenta "Di Maschera e di Simbolo"
Dopo l’incontro con Franco Ungaro
e il suo viaggio nella "Lecce sbarocca" continuano le attività
culturali di “Cafè” a Veglie, in Via Italia Nuova 24 anche per il mese di
febbraio. La rassegna dal titolo “Bookatini … in maschera!” partirà l’8
febbraio e proseguirà nelle giornate del 15 e del 21 febbraio e avrà come fonte
di ispirazione una maschera appartenente alla storia del teatro popolare,
classico e moderno.
La serata dell’8 febbraio si
ispirerà a Pulcinella, la cui maschera per l’appunto, ha un significato che va
al di là della storia dell’arte, e simboleggia la voglia di rivincita e
riscatto del popolo nei confronti dei potenti. Verrà appositamente realizzata
una degustazione ispirata alla tradizione culinaria della maschera protagonista
della serata. Per questa occasione il protagonista sarà uno dei più stimati
"provocatori" della scena culturale salentina, Francesco Pasca, che
con l’arte e l’ironia del suo scrivere renderà omaggio al tema della serata con
una performance artistico-letteraria.
Stefano Donno e Luciano Pagano
terranno tenzone con Francesco Pasca, assistendo alla performance, discutendo
insieme all’autore delle sue opere, intervistandolo e presentando al pubblico
il succo della sua produzione.
Francesco Pasca, pittore, poeta,
scrittore, giornalista, è attivo sulla scena letteraria e artistica,
personaggio sempre fervido di spunti per la discussione e, soprattutto,
intellettuale senza remore, lettore attento della realtà e di ciò che lo
circonda. Ha pubblicato diversi libri tra i quali "Eu-topos" (Il
Raggio Verde) e "Il gesto" (Lupo Editore). Insieme a Maurizio Nocera
e Francesco Carrozzo è ‘estensore’ di "Diversalità poetiche", rivista
di poesia a tiratura limitata pubblicata periodicamente e incentrata su un tema
che viene affrontato, dai diversi autori, numero dopo numero.
sabato 4 febbraio 2012
Oggi mangio da … n. 145: Caffè La Crepa
“Piazza Matteotti a Isola
Dovarese, di origine cinquecentesca, è una delle più belle dell'Italia minore.
Su questa piazza si affacciano il Palazzo Pretorio, il Teatro e il Palazzo
della Guardia; proprio quest'ultimo ospita il Caffè La Crepa, nome attribuitogli
dalla gente del paese per le evidenti fenditure del Palazzo. Non conosciamo l'
esatta data di nascita del locale, ma abbiamo testimonianze della sua presenza
già nel 1832. In
questa suggestiva cornice, al Caffè alla Crepa, offriamo degustazioni di vini
d' annata accompagnati da piatti tradizionali di elevata qualità.”
SALVATORE ANELLI
“Salvatore Anelli, nasce a Comiso
in Sicilia ma vive e lavora a Rende, in Calabria. La sua attività artistica ha
inizio negli anni '70 con opere pittoriche in cui compare l'elemento figurativo
ma solo in chiave citazionistica. Nel 1977 è membro attivo del gruppo
"Arte Insieme", le cui iniziative nascono dalla volontà di conciliare
arte e impegno politico. In occasione dell'installazione a Comiso della base americana
NATO organizza e partecipa a diverse iniziative pacifiste, tra cui una mostra a
carattere internazionale presso il Centro Studi Mancini di Cosenza, che tra gli
ospiti include anche lo scienziato Thomas Siemer, progettista e poi obiettore
dei missili cruise. A partire dagli anni '80 fondamentale è la partecipazione
al Laboratorio di poesia e arti visive, un'associazione di poeti e pittori che,
mantenendo assai stretto il rapporto vita-arte-poesia, hanno realizzato momenti
di scambio e importanti iniziative collettive. Nel 1986, La rassegna Lembi
pitagorici (tenutasi prima nell'aula Caldora dell'Università della Calabria e
poi nel Museo Civico di Rende), documenta l'utilizzo di un nuovo linguaggio
artistico, fatto di materiali extrapittorici, e di esperienze visive e
multimediali. La riflessione sul tema dell'uomo e delle sue condizioni induce
l'artista a sperimentare nuove tecniche pittoriche e ad adoperare materiali
poveri, come catrame, bende ingessate, tele e carta straccia imbevuta di
pigmenti, che nel loro farsi materia rivelano l'essenza più intima e più
profonda della crisi della modernità. A questo periodo appartengono le opere
dal titolo Celle silenziose, intese come veri e propri accumuli in
introspezione di luoghi, eventi ed immagini del nostro vissuto, che ben si
prestano a diventare inedite scenografie per quinte teatrali. Nel 1992 l'artista intensifica
la collaborazione con il Teatro dell'Acquario di Cosenza e, in particolare, con
il regista Massimo Costabile. Produce installazioni sceniche per "Cani
Randagi" (1992), "L'Edipo di Sofocle" e "Il velo e la
sfida. Tommaso Campanella e l'arte della dissimulazione onesta" (1998),
"Medea" (1999), "Antigone da Sofocle" e "Nel ventre
della bestia" (2001), "Jenin. Incubi di guerra" (2004) ed
"Emigranti" di Slawmir Mrozek (2006). Nel 2002, a seguito di una
mostra documentativa sugli animali in fase di estinzione organizzata in
collaborazione con l'Università della Calabria presso la Casa delle Culture di
Cosenza, nascono i cosiddetti "anellidi", animali scaturiti
dall'ingenio arteficis, dalla fantasia dell'artista e intesi come intelligenze
in divenire, che rivelano le tracce di un humus cosmico nonché il viaggio
eterno del segno, che assume nuove forme nel suo divenire dialettico nello
spazio. Dal 2004 presiede un centro culturale espositivo, Vertigo, fondato a
Cosenza con un gruppo di intellettuali che, in piacevole convivialità, sono
mossi dalla voglia di stare insieme e di porsi alcune domande di fondo fra le
maturazioni delle avanguardie e la volontà di segnare nella storia il tempo in
divenire. In questo clima di speculazione concettuale e di interazione tra
artisti, nasce nel 2007 Specchio alterato, un'idea – progetto da realizzare a
quattro mani e, come scrive il critico d'arte Paolo Aita, l'idea dello sdoppiamento
creativo dà vita ad un gioco di sostituzioni, di completamenti e di
integrazioni che rompono il vecchio concetto di unitarietà compositiva
dell'opera. Il tema del teschio è al centro della progetto Di catrame e di
anima (2008) in cui Salvatore Anelli coinvolge sedici amici poeti: un confronto
dialettico ma anche un momento di riflessione sulle mille incertezze del futuro
e sulla caduta dell'utopia. Le poesie diventano parte integrante delle opere in
cui il cranio è declinato in svariate forme dai disegni a carboncino alle
sculture intrise di catrame e di pigmenti fino alle più moderne tecniche
digitali. La rassegna, organizzata negli spazi della galleria Vertigoarte di
Cosenza e, successivamente, nella galleria Nube D'oort di Roma, è documentata
da un catalogo e da un video.
La ricerca nell'ambito della
contaminazione tra pittura e poesia prosegue nel 2009 e con il progetto Tornare
@ Itaca, ideato da Mimma Pasqua, l'artista crea un'installazione sonora dal
titolo Vele - il Canto delle Sirene, allocata nell'ex sacrestia del chiostro
dei Domenicani, spazio rifunzionalizzato dal Comune di Cosenza. Nel 2010 con
Viaggio nella poesia di Lorenzo Calogero e Alda Merini, iniziativa progettuale
di Vertigoarte, l'artista ripercorre le esperienze tecniche del passato e
mediante l'uso di bende, cartone pressato e garze ingessate realizza le opere
dal titolo libri muti, con i quali ripercorre emozioni quotidiane e momenti del
proprio sé, segni e momenti di sconforto, di amore, di felicità e la ricerca
della verità tra le costanti inquietudini della vita. Una di queste opere è
stata donata all' Auditorium di Milano, Fondazione Carialo (Monia Anelli)”
(l’opera presentata in questa sede è di Salvatore Anelli)
White House Hangout with Startup America
Gene Sperling, Steve Case, and Aneesh Chopra
answer questions about Startup America
in a Google Hangout
La Cassa del Vaticano di Jason Berry (Newton Compton)
Perché il Vaticano lo Stato più
piccolo ma più ricco al mondo ci chiede continuamente soldi per le sue
missioni e le sue opere di carità? Dove va a finire tutto il denaro che ogni
giorno confluisce nelle casse pontificie sotto forma di oboli, lasciti e
donazioni pubbliche e private? Dopo aver smascherato con un'inchiesta e un
documentario i crimini commessi dal fondatore della congregazione "I
legionari di Cristo", Maciel Degollado, Jason Berry firma un altro
resoconto degli scandali sessuali e finanziari di cui si è macchiata la Chiesa di Roma negli ultimi
anni.
Attraverso gli occhi di un
credente che tenta inutilmente di non far chiudere la propria parrocchia,
travolta dai casi di pedofilia e costretta a risarcire lautamente le famiglie
delle vittime, l'autore offre un excursus nella recente storia vaticana da un
punto di vista economico: da Pio IX a Benedetto XVI, passando per alcuni episodi
fondamentali del legame tra Chiesa e denaro (i Patti Lateranensi, lo IOR e il
ruolo di Wojtyla, i rapporti tra Sodano e il Cile di Pinochet e quelli tra
Bertone e Maciel).
SAFEWAY
“In 1915, M.B. Skaggs, an ambitious young man in
the small Idaho town of American Falls, purchased a tiny grocery
store from his father. M.B.'s business strategy, to give his customers value
and to expand by keeping a narrow profit margin, proved spectaculary
successful. By 1926 he was opening 428 Skaggs stores in 10 states. M.B. almost
doubled the size of his business that year when he merged his company with 322
Safeway (formerly Selig) stores. Two years later M.B. listed Safeway on the New
York Stock Exchange. M.B. did not let the difficulties of the Great Depression
dilute his pioneering focus on value for customers. In the 1930s Safeway
introduced produce pricing by the pound, opening dating on perishables to
assure freshness, nutritional labeling, even some of the first parking lots.
Today M.B. Skagg's value vision still drives
Safeway, though on a dramatically larger scale. There are 1,702 Safeway stores
across the US and Canada. These
include 312 Vons stores in Southern California and Nevada,
112 Randalls and Tom Thumb stores in Texas, 37
Genuardi's store in the Philadelphia area, as
well as 17 Carrs stores in Alaska.”.
Julie Anne Rhodes Jewels
“Julie Anne Rhodes, nicknamed Jewels, is a
mother, former top model and actress, food activist, and ex pop star wife.
Today, Julie Anne owns The Roving Stove® Personal Chef Service in Los Angeles. Recognizing
that the skills she’d developed cooking for busy celebrities could benefit
everyone, Julie Anne created The Personal Chef Approach™ (PCA™) in 2011. Born
in Des Moines, Iowa,
Julie Anne attended schools in both Boston and New Orleans before moving to Los Angeles, where she began a 15-year
international modeling career. During that time, she was photographed by some
of the world’s greatest fashion photographers, including Norman Parkinson,
Matthew Rolston, Peter Beard, and Albert Watson. She appeared in magazines such
as W, Elle, British Vogue, and Interview. At a yacht party in Long
Beach, she met her future husband, Nick Rhodes of Duran Duran, and
the couple moved to London
in 1982. Years of touring with Duran Duran while pursuing a modeling career
introduced Julie Anne to a variety of recipes and cooking techniques from
around the world. The couple’s love for entertaining gave her further
opportunity to hone her skills among their food-savvy friends. When their
daughter, Tatjana, was born, Julie Anne became increasingly interested in
healthy eating. She became a founding member of England’s Parents for Safe Foods, a
group of concerned, high-profile mothers who put pressure on the government to
implement safer food production and better labeling. When the group’s book, The
Safe Food Handbook, was published in May 1990, she contributed to the
introduction. During the same period, Julie Anne starred in a fringe production
of the play, “Breakfast, Lunch, and Dinner.” After Fergie, the Duchess of York,
attended the show twice during its opening week, the play gained international
attention. Soon thereafter, Julie Anne received acclaim for her burgeoning
acting career, which began with a small role in the film Une Femme Ou Deux,
starring Gerard Depardieu. After her divorce from Nick Rhodes, Julie Anne moved
back to Los Angeles
where she continued working as an actress and hosting dinner parties for her
friends. To her delight, not only was her food praised but friends encouraged
her to pursue a cooking career. The timing was fortuitous. L.A. had become an important culinary
destination where there was always an abundance of fresh, local ingredients.
With purpose and planning, Julie Anne launched The Roving Stove® personal chef
service in September 2002. Her business took off immediately, with Julie Anne
planning and preparing weekly meals for a full roster of clients ranging from
busy families to A-list actors, athletes, and musicians. She’s been awarded a
Golden Whisk Award for “Best Newbie Personal Chef,” the Personal Chef’s Network
Pacesetter Award, and earned the title of “Best Poultry Burger in America”
on Food Network’s Ultimate Recipe Showdown (a recipe that’s earned more
five-star reviews than any other in the entire series). “Jewels” has been
taking her blog followers from “VIP entrances in Versace to service entrances
in her apron,” for several years now.
Jewels’ from The Roving Stove was recognized in the Blogger’s Choice
Awards as being a “Top 10 Food” and “Top 10 Entertainment” blog in 2010, one of
Blogcatalog’s “Top 10 Food Blogs” in 2011, and she was nominated by her peers
for a “Stylish Blogger” award. Julie Anne has also written for The Collective
Review, Keith Haring Foundation, Focus on Style and The Daily Basics. Recently,
she’s appeared on The Cooking Channel’s “Food(ography)” and “The Lost
Chronicles of Food,” as well as several episodes of “Community Cooking in Torrance.” Some of her
most-requested dishes include: Mama’s Artichoke Lasagna, Cashew-Crusted
Halibut, Jewels’ Cocoa Magic Grilled N.Y. Strips with Roasted Butternut Squash
and Pear Mash, Apricot Lamb Chops with Apricot-Almond Couscous—and, of course,
Jewels’ Turkey-Jasmine Burger.
Julie Anne actively raises funds for the
Children’s Hunger Relief Fund with 100% of the proceeds benefitting Save the
Children. She is a member of the British
Academy of Film &
Television Arts LA and the Personal Chef’s Cooperative. She has also
participated in both AIDS WALK LA and the Crohn’s & Colitis Association of America’s Guts
& Glory Walk/Run.”
THE MEMORY CHALET by Tony Judt (Penguin Press)
“It might be thought the height of poor taste
to ascribe good fortune to a healthy man with a young family struck down at the
age of sixty by an incurable degenerative disorder from which he must shortly
die. But there is more than one sort of luck. To fall prey to a motor neuron
disease is surely to have offended the Gods at some point, and there is nothing
more to be said. But if you must suffer thus, better to have a well-stocked
head." -Tony Judt
The Memory Chalet is a memoir unlike any you
have ever read before. Each essay charts some experience or remembrance of the
past through the sieve of Tony Judt's prodigious mind. His youthful love of a
particular London
bus route evolves into a reflection on public civility and interwar urban
planning. Memories of the 1968 student riots of Paris
meander through the divergent sex politics of Europe,
before concluding that his generation "was a revolutionary generation, but
missed the revolution." A series of road trips across America lead
not just to an appreciation of American history, but to an eventual acquisition
of citizenship. Foods and trains and long-lost smells all compete for Judt's
attention; but for us, he has forged his reflections into an elegant arc of
analysis. All as simply and beautifully arranged as a Swiss chalet-a reassuring
refuge deep in the mountains of memory.”
IGV
“Fondata da Giuseppe Volpe nel
1966, ingegnere con la propensione per l’invenzione, IGV è oggi presente in 50
paesi nel mondo con una gamma di ascensori, home lift e componenti, frutto di
una solida tradizione produttiva. In oltre quattro decenni di attività,
l’azienda ha progettato e costruito per i suoi clienti un'ampia varietà di
soluzioni per la mobilità verticale, divenendo leader del prodotto su misura.
Tra i fattori strategici del successo dell'azienda la costante tensione verso
l'innovazione tecnologica e il design. Sin dalla sua fondazione, IGV ha puntato
sulla ricerca estetica, sullo studio di materiali ed accessori inediti,
lanciando nuove tendenze nel settore ascensoristico che hanno consolidato la
sua identità di azienda italiana produttrice di stile.
Tra i marchi più noti dell’azienda
lanciati a livello internazionale:
gli ascensori SuperDomus, MRL e
Programma Save,
gli elevatori domestici
DomusLift,
la linea di cabine per ascensori
Carbon, Chrome e Titanium
i montascale DomuStair.”
Il libro del giorno: La Cassa del Vaticano di Jason Berry (Newton Compton)
Perché il Vaticano lo Stato più
piccolo ma più ricco al mondo ci chiede continuamente soldi per le sue
missioni e le sue opere di carità? Dove va a finire tutto il denaro che ogni
giorno confluisce nelle casse pontificie sotto forma di oboli, lasciti e
donazioni pubbliche e private? Dopo aver smascherato con un'inchiesta e un
documentario i crimini commessi dal fondatore della congregazione "I
legionari di Cristo", Maciel Degollado, Jason Berry firma un altro
resoconto degli scandali sessuali e finanziari di cui si è macchiata la Chiesa di Roma negli ultimi
anni.
Attraverso gli occhi di un
credente che tenta inutilmente di non far chiudere la propria parrocchia,
travolta dai casi di pedofilia e costretta a risarcire lautamente le famiglie
delle vittime, l'autore offre un excursus nella recente storia vaticana da un
punto di vista economico: da Pio IX a Benedetto XVI, passando per alcuni
episodi fondamentali del legame tra Chiesa e denaro (i Patti Lateranensi, lo
IOR e il ruolo di Wojtyla, i rapporti tra Sodano e il Cile di Pinochet e quelli
tra Bertone e Maciel).
Oggi 4 febbraio 2012 parte Kids – La Feltrinelli dei ragazzi
Sabato 4 Febbraio 2012 dalle ore
16:30 alle ore 17:30 partirà la rassegna “Kids – la Feltrinelli dei
Ragazzi”alla Feltrinelli Point di Lecce in via Cavallotti 7/a. Questo primo
appuntamento vedrà protagonista Leo
Lionni autore per Babalibri di opere come
“Piccolo blu e piccolo giallo”,
“Un colore tutto mio”,
“Federico”, o “Il Bruco Misuratutto”. E’ previsto inoltre il laboratorio
“Dipingo con i pallini”all’interno del quale verranno realizzati simpatici
serpenti, lucertole, granchi, tartarughe e pesci stampati!
Leo Lionni - Nasce ad Amsterdam
nel 1910 da un padre tagliatore di diamanti e da una madre cantante lirica.
Emigrato negli Stati Uniti nel 1939, naturalizzato americano, diviene il
direttore artistico di una grande agenzia di pubblicità, dove chiama a
collaborare artisti quali Calder, De Koonig, Fernand Léger. Prima di
trasferirsi in Italia, a Radda in Chianti, dirige la rivista «Fortune» e
approda quasi per caso ai libri per bambini. Scrittore, scultore, pittore,
muore nel 1999
venerdì 3 febbraio 2012
Domenica 5 febbraio il Tg1 incoronerà la scrittrice Vittoria Coppola
Il caso editoriale dell’anno è il
libro di una ventiseienne salentina, Vittoria Coppola: Gli occhi di mia figlia
(Edizioni Anordest/Lupo Editore). A dirlo non una giuria di intellettuali, ma
la rete, a suon di voti, più di 160.000 per la precisione. A proclamarla la
redazione del Tg1 con un servizio che andrà in onda domenica 5 febbraio dopo il
Tg delle 13:30 su RAI1.
CONCORSO ON LINE Ogni anno in
gennaio la rubrica libri del Tg1, “Billy il vizio di leggere”, in onda la
domenica in coda al tg delle 13:30, indice un concorso per eleggere il miglior
libro dell’anno. L’incoronazione del vincitore di quest’anno è attesa domenica
5 febbraio, quando sarà messo in onda il servizio su Vittoria Coppola, autrice
di “Gli occhi di mia figlia” (Edizioni Anordest/Lupo Editore). Il concorso è
semplice: la redazione sceglie 10 titoli e li getta in pasto alla rete, dando
la possibilità di votarli direttamente dal sito de Tg1. L’anno scorso l’ha
spuntata Antonio Pennacchi, quello precedente Roberto Saviano.
UN TALENTO DALLA RETE Quest’anno,
dopo 581.000 voti (record della trasmissione), vince Vittoria Coppola, classe
1986, con “Gli occhi di mia figlia”, edito da Edizioni Anordest e Lupo Editore.
Dietro di lei, tra gli altri, gente come Carofiglio, Maraini, Buttafuoco,
Pansa. Sorprendente è dir poco. Oltre il 28% di preferenze significa oltre
160.000 clic a favore di un libro che, in qualche modo, ha scatenato un furioso
passa parola nella rete che ha decretato la vittoria di Davide contro Golia,
sparigliando le carte e rovesciando facili pronostici. Vittoria Coppola quindi
non solo è una giovane scrittrice che promette di essere uno dei casi letterari
del 2012, ma rappresenta la versione italiana nel campo editoriale di una delle
tante storie ormai diffuse a livello mondiale di successi figli della rete e
del passaparola.
LA RAGAZZA DELLA PORTA
ACCANTO Già docenti universitari si lanciano ad analizzare il fenomeno, ma
forse la chiave è nella simpatia anche telemantica che Vittoria Coppola ha
saputo trasmettere, oltre che nei confronti della storia da lei raccontata, che
“parla di un rapporto conflittuale tra madre e figlia, dal respiro classico ma
di una freschezza contemporanea”, anche nei suoi personali confronti: è la
ragazza della porta accanto, che pubblica un libro per un editore indipendente,
che senza raccomandazioni ottiene una possibilità, quella di confrontarsi con
grossi nomi del mercato editoriale, e li straccia.
SEMPRE PRIMO Per i maligni e per
i curiosi che si chiedono come Vittoria Coppola e il suo “Gli occhi di mia
figlia” possa essere arrivato alla selezione fatta da Billy e dalla redazione
del Tg1 la spiegazione è semplice: lo stesso conduttore, Bruno Luverà, ne aveva
letto, e bene, nella rete. Ancora una volta lei, la rete. Il giornalista si è poi
appassionato tanto alla storia e alla scrittura, alla sua freschezza, che ha
convinto la redazione a cambiare un po’ il concorso, ai soliti dieci in lizza
per il titolo di miglior libro dell’anno ne ha voluto aggiungere un
unidicesimo, figlio proprio della rete, a svecchiare una formula che già nella
sua apertura al voto on line dimostra la disponibilità a rischiare e
rinnovarsi. Sin dall’inizio “Gli occhi di mia figlia” si è imposto in cima alle
preferenze, salvo alcune discese al secondo posto. C’era nell’aria sin dal
principio che stesse accadendo qualcosa di inaspettato. Così è stato: Vittoria
Coppola si ritrova ad essere l’autrice del “Miglior libro dell’anno”.
VITTORIA COPPOLA Nata nel 1984 a Casarano in provincia
di Lecce, Vittoria Coppola è laureata in Lingue e Letterature straniere e
lavora come receptionist in un albergo del Salento. “Gli occhi di mia figlia”,
un romanzo breve di meno di 150 pagine, racconta con freschezza un intrigo
familiare, al centro il rapporto tra madre e figlia. Una storia che piace,
semplice e mai banale, i sentimenti al centro dell’azione. Uno di quei libri
che una volta chiuso lascia qualcosa nel lettore, non è acqua fresca, ma pura.
UN CASO EDITORIALE Ora per il
libro si apre una nuova vita. Ad editarlo Edizioni Anordest e Lupo editore, due
editori indipendenti, l’uno veneto, l’altro salentino, fuori dai grandi gruppi
editoriali ma distribuiti a livello nazionale. “Gli occhi di mia figlia”
potrebbe arrivare in classifica, già la prima ristampa porta a 10.000 le copie
diffuse. Nel frattempo il fenomeno Vittoria Coppola sembra già essersi
consolidato: ennesima creatura di talento cresciuta in quel Salento che
ultimamente ha saputo generare in campo artistico nomi che si sono imposti a
livello nazionale, manifestazione di un rinnovamento culturale, di un
territorio dove si è in grado di trasformare la cultura in sistema. Già un
quotidiano le ha offerto una rubrica, già in cantiere un nuovo libro, nel
frattempo il “Gli occhi di mia figlia” si prepara ad essere uno dei casi editoriali
di questo 2012.
Startup America: Advice For Young Entrepreneurs
Board members from the Startup America
Partnership share their advice on how to start and grow a business. http://www.whitehouse.gov/startupamerica
La Rivoluzione del Pensiero Integrale di Patrick Drouot (Amrita edizioni)
Da "pesci fuor d'acqua"
a "maghi del nostro tempo", il passo è fattibile. Con il rigore
tipico della sua formazione scientifica, Drouot enuncia i fondamenti di una
nuova architettura della coscienza per muoverci più armoniosamente in questo
mondo e comprenderne i complessi meccanismi, traducendo il tutto in una pratica
serie di strumenti di cui appropriarci per analizzare una situazione, decidere
e agire. Impariamo, come gli sportivi di alto livello, a vedere in una sola
occhiata tutto ciò che accade, a giocare d'anticipo sul nostro futuro personale
e collettivo, e a compiere precisamente l'azione "giusta" con
istantanea fluidità. Metodi ed esercizi di immediato impiego, indipendentemente
da ciò che ci interessa fare nella vita o dalle nostre competenze: arte,
salute, cultura, management, economia, sviluppo sostenibile...: per primi
l'hanno capito i manager, che si contendono oltralpe il libro e l'autore.
SEARS HOLDINGS CO.
“Sears Holdings Corporation (NASDAQ: SHLD) is
the nation's fourth largest broadline retailer with over 4,000 full-line and
specialty retail stores in the United States
and Canada.
Sears Holdings is the leading home appliance retailer as well as a leader in
tools, lawn and garden, consumer electronics and automotive repair and
maintenance. Sears Holdings is the 2011 ENERGY STAR® Retail Partner of the
Year. Key proprietary brands include Kenmore, Craftsman and DieHard, and a
broad apparel offering, including such well-known labels as Lands' End, Jaclyn
Smith and Joe Boxer, as well as the Apostrophe and Covington brands. It also has the Country
Living collection, which is offered by Sears and Kmart. We are the nation's
largest provider of home services, with more than 11 million service calls made
annually. Sears Holdings Corporation operates through its subsidiaries,
including Sears, Roebuck and Co. and Kmart Corporation. The merger of Kmart and
Sears as Sears Holdings Corporation closed on March 24, 2005, following
affirmative shareholder votes of both companies. The company’s corporate
headquarters is in Hoffman Estates, Ill.
Sears Holdings Corporation operates through its subsidiaries, including Sears,
Roebuck and Co. and Kmart Corporation. The company will continue to market
products under brands held by both companies. Sears Holdings is committed to
improving the lives of our customers by providing quality services, products
and solutions that earn their trust and build lifetime relationships. In our
associates we value teamwork, integrity and positive energy. Our culture is
defined by a clear vision, mission, pace and values”.
RUMORS BOUTIQUE
“Rumors is Richmond's premiere thrift boutique,
providing the south with pre-selected & pre-loved clothing for guys &
girls. We buy, sell & trade clothing daily from our customers, handpicking
each item to ensure we offer a wide & varying selection of high quality clothing at starving artist
prices.
We (owners Casey & Marshe) met at a party
in 2003 and had a lemonade stand the following day to make enough money to get
some Chinese food.
Fast forward a few years and you'll find us
sharing a bedroom, teaching ourselves graphic design & living off of
pretzels and white rice to save up for our boutique.
We opened Rumors doors in 2007 without owing
anyone a dime, meaning we slept on the store's floor and showered at the YMCA.
We opened as an independent boutique offering locally designed products, as
well as exclusive international indie lines from countries such as South
Africa, Colombia, Iceland, Belgium, Finland, Tokyo, France, that weren't
available anywhere remotely close to Virginia. In our first year we had over
400 bands play in our shop, held fundraisers for over 25 nonprofits, and were
exhausted, broke and loving our lives.
Months later, still young, broke & inspired
by our friendship and our city, we revamped our store into Richmond's first thrift boutique. We are both
grown up country girls, raised with hand me downs and thrift store shopping as
our only options, so this change came pretty naturally. Three years later, we
are still trading daily with the diversely fashionable community of Richmond, traveling the
states in search of lucky finds and spreading as much positive energy as we
possibly can.”
Lagune (quasi) blu - Condizioni di vita e di salute degli stagni costieri in Italia di Mauro Lenzi, (Effequ). Di Vander Tumiatti*
Tra un viaggio di lavoro e
l’altro ho avuto modo di acquistare e leggere un agevole saggio edito dalla
casa editrice Effequ. La collana ha per denominazione “Saggi Pop” e, a dispetto
di quello che potrebbe indurre a credere il nome, si tratta (in libreria ho
osservato e apprezzato più di un titolo) di pubblicazioni che si occupano in
maniera “soft” e mai banale o superficiale di tematiche che possono interessare
e toccare da vicino la nostra quotidianità, quella vita che conduciamo talvolta
in maniera distratta, senza fermarci a riflettere su questioni che riguardano
la nostra comunità, la nostra società, il nostro futuro e, last but not least,
la tutela dell’ambiente. In precedenti interventi su queste pagine mi sono
occupato di autori come Ferdinando Boero, Antonio Galdo, Rossella Barletta solo
per citarne alcuni, che mi hanno incuriosito per i diversi approcci alla
salvaguardia ambientale che hanno evidenziato nei rispettivi lavori.
Per mia natura sono un lettore
onnivoro e devo dire che, anche in questo caso, non mi smentisco. Già, perché
esce dunque “Lagune (quasi) blu - Condizioni di vita e di salute degli stagni
costieri in Italia” di Mauro Lenzi per i tipi di Effequ edizioni. Lenzi è
membro della Società italiana di biologia marina, co-fondatore della rete
italiana per la ricerca lagunare Lagunet, dirige le attività di ricerca del
laboratorio di ecologia della laguna di Orbetello per la società Orbetello
pesca lagunare e collabora con le università di Pisa, Firenze, Siena, Parma,
Venezia e Roma, oltre che con l’Ispra (Istituto di ricerche protezione
dell’ambiente) di Roma, con il WWF Italia, con l’Arpat (Protezione ambientale
toscana), con la Fao Roma,
con il Cnr Italia (Comitato Nazionale Ricerche) e con l’Enea (Agenzia nazionale
per la nuova tecnologia). Autore di tutto rispetto, Lenzi ha scritto un libro
che si legge con grande agilità e piacevolezza, il cui intento fondamentale è
di guidare il lettore all’esame delle lagune costiere (“zone di transizione”)
lungo la costa del Mediterraneo e poi tra Spagna, Francia e Italia. Ma cosa
ancora più interessante è che tenta di farne una fotografia, la più lucida
possibile.
Ma cosa sono in realtà le “zone
di transizione?”. Parliamo di zone al confine tra mare e terraferma che furono
individuate dai nostri avi per costruirvi le loro palafitte e apprezzate per le
opportunità di sopravvivenza offerte dall’habitat, perfetto per innumerevoli
specie animali e vegetali. Si tratta pertanto di territori ambiti dall'uomo,
che in essi ha potuto cacciare e pescare con estrema facilità. L’autore
dichiara che tuttora le lagune e gli acquitrini italiani sono zone di grande
importanza da un punto di vista ecologico, naturalistico, paesaggistico, ma
anche economico, con il loro indotto di attività lavorative (turismo, pesca,
allevamento ittico). Si pensi per esempio alla Laguna di Venezia, la più grande
d’Europa, dove ha potuto fiorire, anche grazie alla protezione offerta da
queste “Terre incerte”, la repubblica marinara che estese il suo dominio, nel
corso di vari secoli, dall’Adriatico ai Balcani, fino all’Asia Minore. Ma al di
là dell’argomento specifico, non appena terminato di leggere questo bel lavoro
di Lenzi mi sono prontamente balzati alla mente numerosi spunti di riflessione.
Viene spontaneo chiedersi, infatti, perché non si possa, magari su argomenti
delicati in ambito ambientale, a partire dalle cosiddette “zone di
transizione”, sino a questioni concernenti l’eolico, il fotovolatico, le
bioenergìe, armonizzare le idee spesso contrastanti di ecologi, ingegneri,
cacciatori, pescatori, agricoltori, gestori di attività turistiche,
amministratori, opinion leader e operatori dell’informazione in questi ambiti.
Territori di transizione anch’essi, quindi potenzialmente adatti a fornire un
habitat metaforico e ideale al confronto dialettico tra l’uomo e l’ambiente, la
società, la propria coscienza. Una domanda, almeno una, rimane però sospesa
nell’aria, ancora in attesa di una plausibile risposta: come mai è possibile
che tra economia, informazione e ambiente ci sia uno iato così forte?
Fondatore di Sea Marconi
Technologies Italia
MALCOLM X: A Life of Reinvention by Manning Marable (Viking)
Of the great figure in twentieth-century
American history perhaps none is more complex and controversial than Malcolm X.
Constantly rewriting his own story, he became a criminal, a minister, a leader,
and an icon, all before being felled by assassins' bullets at age thirty-nine.
Through his tireless work and countless speeches he empowered hundreds of
thousands of black Americans to create better lives and stronger communities
while establishing the template for the self-actualized, independent African
American man. In death he became a broad symbol of both resistance and
reconciliation for millions around the world.
Manning Marable's new biography of Malcolm is a
stunning achievement. Filled with new information and shocking revelations that
go beyond the Autobiography, Malcolm X unfolds a sweeping story of race and
class in America,
from the rise of Marcus Garvey and the Ku Klux Klan to the struggles of the
civil rights movement in the fifties and sixties. Reaching into Malcolm's
troubled youth, it traces a path from his parents' activism through his own
engagement with the Nation of Islam, charting his astronomical rise in the
world of Black Nationalism and culminating in the never-before-told true story
of his assassination. Malcolm X will stand as the definitive work on one of the
most singular forces for social change, capturing with revelatory clarity a man
who constantly strove, in the great American tradition, to remake himself anew.
Manning Marable, Professor of History and
director of the Institute for African-American Studies at Columbia University,
has written features in the New York Times and the Nation. His books include
Race, Reform, and Rebellion; Beyond Black and White; and Speaking Truth to
Power. His public affairs commentary series, "Along the Color Line,"
is featured in more than 275 newspapers and is broadcast by eighty radio
stations in the U.S. and internationally.
GRUPPO CENTRO NORD
“Il Gruppo Centro Nord è
specializzato nel settore solai alveolari e grandi impalcati, per i quali offre
una esperienza progettuale di altissimo contenuto tecnologico nei più svariati
campi di costruzione: edifici pluripiano in elevazione; edifici antisismici;
costruzioni pluripiano sotterranee; parcheggi, viabilità sopraelevata; gallerie
artificiali e paramassi.”
Il libro del giorno: Goodbye, Columbus e cinque racconti di Philip Roth (Einaudi)
Pubblicato per la prima volta nel
1959, Goodbye, Columbus è la storia di Neil Klugman e della bella e determinata
Brenda Patimkin. Lui vive in un quartiere povero di Newark, lei nel lussuoso
sobborgo di Short Hills, e si incontrano durante una vacanza estiva, tuffandosi
in una relazione che ha a che fare tanto con l'amore quanto con la differenza
sociale e il sospetto. Questo romanzo breve è accompagnato da cinque racconti,
il cui tono va dall'iconoclasta al sorprendentemente tenero.
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