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domenica 5 febbraio 2012

Il libro del giorno: Storia della fisiognomica. Arte e psicologia da Leonardo a Freud di Flavio Caroli (Mondadori Electa)


La fisiognomica è una scienza antichissima che conosce un'ininterrotta evoluzione da Aristotele ai giorni nostri. Ma il suo ingresso nell'era moderna è segnato dall'opera di Leonardo da Vinci: il suo studio dei moti dell'animo a partire dai tratti del volto anticipa con straordinaria chiarezza critica un fondamentale cammino di idee e teorizzazioni che accompagna da un lato lo sviluppo della scienza psicologica, fino alla fondazione della psicoanalisi, e dall'altro il lavoro dei pittori lungo il corso dei secoli. Lo studio di Flavio Caroli è unico nel suo genere: con una ricchissima documentazione sia in campo artistico sia in campo teorico, è la storia del rapporto tra arte e psicologia, che distingue la cultura occidentale da qualsiasi altra tradizione culturale di questo pianeta.

Per la "Rassegna Bookatini … in maschera" Francesco Pasca presenta "Di Maschera e di Simbolo"

Dopo l’incontro con Franco Ungaro e il suo viaggio nella "Lecce sbarocca" continuano le attività culturali di “Cafè” a Veglie, in Via Italia Nuova 24 anche per il mese di febbraio. La rassegna dal titolo “Bookatini … in maschera!” partirà l’8 febbraio e proseguirà nelle giornate del 15 e del 21 febbraio e avrà come fonte di ispirazione una maschera appartenente alla storia del teatro popolare, classico e moderno.
La serata dell’8 febbraio si ispirerà a Pulcinella, la cui maschera per l’appunto, ha un significato che va al di là della storia dell’arte, e simboleggia la voglia di rivincita e riscatto del popolo nei confronti dei potenti. Verrà appositamente realizzata una degustazione ispirata alla tradizione culinaria della maschera protagonista della serata. Per questa occasione il protagonista sarà uno dei più stimati "provocatori" della scena culturale salentina, Francesco Pasca, che con l’arte e l’ironia del suo scrivere renderà omaggio al tema della serata con una performance artistico-letteraria.
Stefano Donno e Luciano Pagano terranno tenzone con Francesco Pasca, assistendo alla performance, discutendo insieme all’autore delle sue opere, intervistandolo e presentando al pubblico il succo della sua produzione.
Francesco Pasca, pittore, poeta, scrittore, giornalista, è attivo sulla scena letteraria e artistica, personaggio sempre fervido di spunti per la discussione e, soprattutto, intellettuale senza remore, lettore attento della realtà e di ciò che lo circonda. Ha pubblicato diversi libri tra i quali "Eu-topos" (Il Raggio Verde) e "Il gesto" (Lupo Editore). Insieme a Maurizio Nocera e Francesco Carrozzo è ‘estensore’ di "Diversalità poetiche", rivista di poesia a tiratura limitata pubblicata periodicamente e incentrata su un tema che viene affrontato, dai diversi autori, numero dopo numero.

sabato 4 febbraio 2012

Zeta Reticuli Aliens: Robert Lazar 4 of 4


Zeta Reticuli Aliens: Robert Lazar part 3 of 4


Zeta Reticuli Aliens: Robert Lazar part 2 of 4

 




Oggi mangio da … n. 145: Caffè La Crepa


“Piazza Matteotti a Isola Dovarese, di origine cinquecentesca, è una delle più belle dell'Italia minore. Su questa piazza si affacciano il Palazzo Pretorio, il Teatro e il Palazzo della Guardia; proprio quest'ultimo ospita il Caffè La Crepa, nome attribuitogli dalla gente del paese per le evidenti fenditure del Palazzo. Non conosciamo l' esatta data di nascita del locale, ma abbiamo testimonianze della sua presenza già nel 1832. In questa suggestiva cornice, al Caffè alla Crepa, offriamo degustazioni di vini d' annata accompagnati da piatti tradizionali di elevata qualità.”


SALVATORE ANELLI


“Salvatore Anelli, nasce a Comiso in Sicilia ma vive e lavora a Rende, in Calabria. La sua attività artistica ha inizio negli anni '70 con opere pittoriche in cui compare l'elemento figurativo ma solo in chiave citazionistica. Nel 1977 è membro attivo del gruppo "Arte Insieme", le cui iniziative nascono dalla volontà di conciliare arte e impegno politico. In occasione dell'installazione a Comiso della base americana NATO organizza e partecipa a diverse iniziative pacifiste, tra cui una mostra a carattere internazionale presso il Centro Studi Mancini di Cosenza, che tra gli ospiti include anche lo scienziato Thomas Siemer, progettista e poi obiettore dei missili cruise. A partire dagli anni '80 fondamentale è la partecipazione al Laboratorio di poesia e arti visive, un'associazione di poeti e pittori che, mantenendo assai stretto il rapporto vita-arte-poesia, hanno realizzato momenti di scambio e importanti iniziative collettive. Nel 1986, La rassegna Lembi pitagorici (tenutasi prima nell'aula Caldora dell'Università della Calabria e poi nel Museo Civico di Rende), documenta l'utilizzo di un nuovo linguaggio artistico, fatto di materiali extrapittorici, e di esperienze visive e multimediali. La riflessione sul tema dell'uomo e delle sue condizioni induce l'artista a sperimentare nuove tecniche pittoriche e ad adoperare materiali poveri, come catrame, bende ingessate, tele e carta straccia imbevuta di pigmenti, che nel loro farsi materia rivelano l'essenza più intima e più profonda della crisi della modernità. A questo periodo appartengono le opere dal titolo Celle silenziose, intese come veri e propri accumuli in introspezione di luoghi, eventi ed immagini del nostro vissuto, che ben si prestano a diventare inedite scenografie per quinte teatrali. Nel 1992 l'artista intensifica la collaborazione con il Teatro dell'Acquario di Cosenza e, in particolare, con il regista Massimo Costabile. Produce installazioni sceniche per "Cani Randagi" (1992), "L'Edipo di Sofocle" e "Il velo e la sfida. Tommaso Campanella e l'arte della dissimulazione onesta" (1998), "Medea" (1999), "Antigone da Sofocle" e "Nel ventre della bestia" (2001), "Jenin. Incubi di guerra" (2004) ed "Emigranti" di Slawmir Mrozek (2006). Nel 2002, a seguito di una mostra documentativa sugli animali in fase di estinzione organizzata in collaborazione con l'Università della Calabria presso la Casa delle Culture di Cosenza, nascono i cosiddetti "anellidi", animali scaturiti dall'ingenio arteficis, dalla fantasia dell'artista e intesi come intelligenze in divenire, che rivelano le tracce di un humus cosmico nonché il viaggio eterno del segno, che assume nuove forme nel suo divenire dialettico nello spazio. Dal 2004 presiede un centro culturale espositivo, Vertigo, fondato a Cosenza con un gruppo di intellettuali che, in piacevole convivialità, sono mossi dalla voglia di stare insieme e di porsi alcune domande di fondo fra le maturazioni delle avanguardie e la volontà di segnare nella storia il tempo in divenire. In questo clima di speculazione concettuale e di interazione tra artisti, nasce nel 2007 Specchio alterato, un'idea – progetto da realizzare a quattro mani e, come scrive il critico d'arte Paolo Aita, l'idea dello sdoppiamento creativo dà vita ad un gioco di sostituzioni, di completamenti e di integrazioni che rompono il vecchio concetto di unitarietà compositiva dell'opera. Il tema del teschio è al centro della progetto Di catrame e di anima (2008) in cui Salvatore Anelli coinvolge sedici amici poeti: un confronto dialettico ma anche un momento di riflessione sulle mille incertezze del futuro e sulla caduta dell'utopia. Le poesie diventano parte integrante delle opere in cui il cranio è declinato in svariate forme dai disegni a carboncino alle sculture intrise di catrame e di pigmenti fino alle più moderne tecniche digitali. La rassegna, organizzata negli spazi della galleria Vertigoarte di Cosenza e, successivamente, nella galleria Nube D'oort di Roma, è documentata da un catalogo e da un video.
La ricerca nell'ambito della contaminazione tra pittura e poesia prosegue nel 2009 e con il progetto Tornare @ Itaca, ideato da Mimma Pasqua, l'artista crea un'installazione sonora dal titolo Vele - il Canto delle Sirene, allocata nell'ex sacrestia del chiostro dei Domenicani, spazio rifunzionalizzato dal Comune di Cosenza. Nel 2010 con Viaggio nella poesia di Lorenzo Calogero e Alda Merini, iniziativa progettuale di Vertigoarte, l'artista ripercorre le esperienze tecniche del passato e mediante l'uso di bende, cartone pressato e garze ingessate realizza le opere dal titolo libri muti, con i quali ripercorre emozioni quotidiane e momenti del proprio sé, segni e momenti di sconforto, di amore, di felicità e la ricerca della verità tra le costanti inquietudini della vita. Una di queste opere è stata donata all' Auditorium di Milano, Fondazione Carialo (Monia Anelli)” (l’opera presentata in questa sede è di Salvatore Anelli)


White House Hangout with Startup America




Gene Sperling, Steve Case, and Aneesh Chopra answer questions about Startup America in a Google Hangout

La Cassa del Vaticano di Jason Berry (Newton Compton)


La Cassa del Vaticano


Perché il Vaticano ­lo Stato più piccolo ma più ricco al mondo­ ci chiede continuamente soldi per le sue missioni e le sue opere di carità? Dove va a finire tutto il denaro che ogni giorno confluisce nelle casse pontificie sotto forma di oboli, lasciti e donazioni pubbliche e private? Dopo aver smascherato ­ con un'inchiesta e un documentario ­ i crimini commessi dal fondatore della congregazione "I legionari di Cristo", Maciel Degollado, Jason Berry firma un altro resoconto degli scandali sessuali e finanziari di cui si è macchiata la Chiesa di Roma negli ultimi anni.
Attraverso gli occhi di un credente che tenta inutilmente di non far chiudere la propria parrocchia, travolta dai casi di pedofilia e costretta a risarcire lautamente le famiglie delle vittime, l'autore offre un excursus nella recente storia vaticana da un punto di vista economico: da Pio IX a Benedetto XVI, passando per alcuni episodi fondamentali del legame tra Chiesa e denaro (i Patti Lateranensi, lo IOR e il ruolo di Wojtyla, i rapporti tra Sodano e il Cile di Pinochet e quelli tra Bertone e Maciel).

SAFEWAY


“In 1915, M.B. Skaggs, an ambitious young man in the small Idaho town of American Falls, purchased a tiny grocery store from his father. M.B.'s business strategy, to give his customers value and to expand by keeping a narrow profit margin, proved spectaculary successful. By 1926 he was opening 428 Skaggs stores in 10 states. M.B. almost doubled the size of his business that year when he merged his company with 322 Safeway (formerly Selig) stores. Two years later M.B. listed Safeway on the New York Stock Exchange. M.B. did not let the difficulties of the Great Depression dilute his pioneering focus on value for customers. In the 1930s Safeway introduced produce pricing by the pound, opening dating on perishables to assure freshness, nutritional labeling, even some of the first parking lots.
Today M.B. Skagg's value vision still drives Safeway, though on a dramatically larger scale. There are 1,702 Safeway stores across the US and Canada. These include 312 Vons stores in Southern California and Nevada, 112 Randalls and Tom Thumb stores in Texas, 37 Genuardi's store in the Philadelphia area, as well as 17 Carrs stores in Alaska.”.

Julie Anne Rhodes Jewels


“Julie Anne Rhodes, nicknamed Jewels, is a mother, former top model and actress, food activist, and ex pop star wife. Today, Julie Anne owns The Roving Stove® Personal Chef Service in Los Angeles. Recognizing that the skills she’d developed cooking for busy celebrities could benefit everyone, Julie Anne created The Personal Chef Approach™ (PCA™) in 2011. Born in Des Moines, Iowa, Julie Anne attended schools in both Boston and New Orleans before moving to Los Angeles, where she began a 15-year international modeling career. During that time, she was photographed by some of the world’s greatest fashion photographers, including Norman Parkinson, Matthew Rolston, Peter Beard, and Albert Watson. She appeared in magazines such as W, Elle, British Vogue, and Interview. At a yacht party in Long Beach, she met her future husband, Nick Rhodes of Duran Duran, and the couple moved to London in 1982. Years of touring with Duran Duran while pursuing a modeling career introduced Julie Anne to a variety of recipes and cooking techniques from around the world. The couple’s love for entertaining gave her further opportunity to hone her skills among their food-savvy friends. When their daughter, Tatjana, was born, Julie Anne became increasingly interested in healthy eating. She became a founding member of England’s Parents for Safe Foods, a group of concerned, high-profile mothers who put pressure on the government to implement safer food production and better labeling. When the group’s book, The Safe Food Handbook, was published in May 1990, she contributed to the introduction. During the same period, Julie Anne starred in a fringe production of the play, “Breakfast, Lunch, and Dinner.” After Fergie, the Duchess of York, attended the show twice during its opening week, the play gained international attention. Soon thereafter, Julie Anne received acclaim for her burgeoning acting career, which began with a small role in the film Une Femme Ou Deux, starring Gerard Depardieu. After her divorce from Nick Rhodes, Julie Anne moved back to Los Angeles where she continued working as an actress and hosting dinner parties for her friends. To her delight, not only was her food praised but friends encouraged her to pursue a cooking career. The timing was fortuitous. L.A. had become an important culinary destination where there was always an abundance of fresh, local ingredients. With purpose and planning, Julie Anne launched The Roving Stove® personal chef service in September 2002. Her business took off immediately, with Julie Anne planning and preparing weekly meals for a full roster of clients ranging from busy families to A-list actors, athletes, and musicians. She’s been awarded a Golden Whisk Award for “Best Newbie Personal Chef,” the Personal Chef’s Network Pacesetter Award, and earned the title of “Best Poultry Burger in America” on Food Network’s Ultimate Recipe Showdown (a recipe that’s earned more five-star reviews than any other in the entire series). “Jewels” has been taking her blog followers from “VIP entrances in Versace to service entrances in her apron,” for several years now.  Jewels’ from The Roving Stove was recognized in the Blogger’s Choice Awards as being a “Top 10 Food” and “Top 10 Entertainment” blog in 2010, one of Blogcatalog’s “Top 10 Food Blogs” in 2011, and she was nominated by her peers for a “Stylish Blogger” award. Julie Anne has also written for The Collective Review, Keith Haring Foundation, Focus on Style and The Daily Basics. Recently, she’s appeared on The Cooking Channel’s “Food(ography)” and “The Lost Chronicles of Food,” as well as several episodes of “Community Cooking in Torrance.” Some of her most-requested dishes include: Mama’s Artichoke Lasagna, Cashew-Crusted Halibut, Jewels’ Cocoa Magic Grilled N.Y. Strips with Roasted Butternut Squash and Pear Mash, Apricot Lamb Chops with Apricot-Almond Couscous—and, of course, Jewels’ Turkey-Jasmine Burger.
Julie Anne actively raises funds for the Children’s Hunger Relief Fund with 100% of the proceeds benefitting Save the Children. She is a member of the British Academy of Film & Television Arts LA and the Personal Chef’s Cooperative. She has also participated in both AIDS WALK LA and the Crohn’s & Colitis Association of America’s Guts & Glory Walk/Run.”




THE MEMORY CHALET by Tony Judt (Penguin Press)


“It might be thought the height of poor taste to ascribe good fortune to a healthy man with a young family struck down at the age of sixty by an incurable degenerative disorder from which he must shortly die. But there is more than one sort of luck. To fall prey to a motor neuron disease is surely to have offended the Gods at some point, and there is nothing more to be said. But if you must suffer thus, better to have a well-stocked head." -Tony Judt

The Memory Chalet is a memoir unlike any you have ever read before. Each essay charts some experience or remembrance of the past through the sieve of Tony Judt's prodigious mind. His youthful love of a particular London bus route evolves into a reflection on public civility and interwar urban planning. Memories of the 1968 student riots of Paris meander through the divergent sex politics of Europe, before concluding that his generation "was a revolutionary generation, but missed the revolution." A series of road trips across America lead not just to an appreciation of American history, but to an eventual acquisition of citizenship. Foods and trains and long-lost smells all compete for Judt's attention; but for us, he has forged his reflections into an elegant arc of analysis. All as simply and beautifully arranged as a Swiss chalet-a reassuring refuge deep in the mountains of memory.”

IGV


“Fondata da Giuseppe Volpe nel 1966, ingegnere con la propensione per l’invenzione, IGV è oggi presente in 50 paesi nel mondo con una gamma di ascensori, home lift e componenti, frutto di una solida tradizione produttiva. In oltre quattro decenni di attività, l’azienda ha progettato e costruito per i suoi clienti un'ampia varietà di soluzioni per la mobilità verticale, divenendo leader del prodotto su misura. Tra i fattori strategici del successo dell'azienda la costante tensione verso l'innovazione tecnologica e il design. Sin dalla sua fondazione, IGV ha puntato sulla ricerca estetica, sullo studio di materiali ed accessori inediti, lanciando nuove tendenze nel settore ascensoristico che hanno consolidato la sua identità di azienda italiana produttrice di stile.

Tra i marchi più noti dell’azienda lanciati a livello internazionale:
gli ascensori SuperDomus, MRL e Programma Save,
gli elevatori domestici DomusLift,
la linea di cabine per ascensori Carbon, Chrome e Titanium
i montascale DomuStair.”


Il libro del giorno: La Cassa del Vaticano di Jason Berry (Newton Compton)


Perché il Vaticano ­lo Stato più piccolo ma più ricco al mondo­ ci chiede continuamente soldi per le sue missioni e le sue opere di carità? Dove va a finire tutto il denaro che ogni giorno confluisce nelle casse pontificie sotto forma di oboli, lasciti e donazioni pubbliche e private? Dopo aver smascherato ­ con un'inchiesta e un documentario ­ i crimini commessi dal fondatore della congregazione "I legionari di Cristo", Maciel Degollado, Jason Berry firma un altro resoconto degli scandali sessuali e finanziari di cui si è macchiata la Chiesa di Roma negli ultimi anni.
Attraverso gli occhi di un credente che tenta inutilmente di non far chiudere la propria parrocchia, travolta dai casi di pedofilia e costretta a risarcire lautamente le famiglie delle vittime, l'autore offre un excursus nella recente storia vaticana da un punto di vista economico: da Pio IX a Benedetto XVI, passando per alcuni episodi fondamentali del legame tra Chiesa e denaro (i Patti Lateranensi, lo IOR e il ruolo di Wojtyla, i rapporti tra Sodano e il Cile di Pinochet e quelli tra Bertone e Maciel).

Oggi 4 febbraio 2012 parte Kids – La Feltrinelli dei ragazzi

Sabato 4 Febbraio 2012 dalle ore 16:30 alle ore 17:30 partirà la rassegna “Kids – la Feltrinelli dei Ragazzi”alla Feltrinelli Point di Lecce in via Cavallotti 7/a. Questo primo appuntamento vedrà protagonista  Leo Lionni autore per Babalibri di opere come  “Piccolo blu e piccolo giallo”,
“Un colore tutto mio”, “Federico”, o “Il Bruco Misuratutto”. E’ previsto inoltre il laboratorio “Dipingo con i pallini”all’interno del quale verranno realizzati simpatici serpenti, lucertole, granchi, tartarughe e pesci stampati!

Leo Lionni - Nasce ad Amsterdam nel 1910 da un padre tagliatore di diamanti e da una madre cantante lirica. Emigrato negli Stati Uniti nel 1939, naturalizzato americano, diviene il direttore artistico di una grande agenzia di pubblicità, dove chiama a collaborare artisti quali Calder, De Koonig, Fernand Léger. Prima di trasferirsi in Italia, a Radda in Chianti, dirige la rivista «Fortune» e approda quasi per caso ai libri per bambini. Scrittore, scultore, pittore, muore nel 1999


venerdì 3 febbraio 2012

Domenica 5 febbraio il Tg1 incoronerà la scrittrice Vittoria Coppola


Il caso editoriale dell’anno è il libro di una ventiseienne salentina, Vittoria Coppola: Gli occhi di mia figlia  (Edizioni Anordest/Lupo Editore). A dirlo non una giuria di intellettuali, ma la rete, a suon di voti, più di 160.000 per la precisione. A proclamarla la redazione del Tg1 con un servizio che andrà in onda domenica 5 febbraio dopo il Tg delle 13:30 su RAI1.
CONCORSO ON LINE Ogni anno in gennaio la rubrica libri del Tg1, “Billy il vizio di leggere”, in onda la domenica in coda al tg delle 13:30, indice un concorso per eleggere il miglior libro dell’anno. L’incoronazione del vincitore di quest’anno è attesa domenica 5 febbraio, quando sarà messo in onda il servizio su Vittoria Coppola, autrice di “Gli occhi di mia figlia” (Edizioni Anordest/Lupo Editore). Il concorso è semplice: la redazione sceglie 10 titoli e li getta in pasto alla rete, dando la possibilità di votarli direttamente dal sito de Tg1. L’anno scorso l’ha spuntata Antonio Pennacchi, quello precedente Roberto Saviano.
UN TALENTO DALLA RETE Quest’anno, dopo 581.000 voti (record della trasmissione), vince Vittoria Coppola, classe 1986, con “Gli occhi di mia figlia”, edito da Edizioni Anordest e Lupo Editore. Dietro di lei, tra gli altri, gente come Carofiglio, Maraini, Buttafuoco, Pansa. Sorprendente è dir poco. Oltre il 28% di preferenze significa oltre 160.000 clic a favore di un libro che, in qualche modo, ha scatenato un furioso passa parola nella rete che ha decretato la vittoria di Davide contro Golia, sparigliando le carte e rovesciando facili pronostici. Vittoria Coppola quindi non solo è una giovane scrittrice che promette di essere uno dei casi letterari del 2012, ma rappresenta la versione italiana nel campo editoriale di una delle tante storie ormai diffuse a livello mondiale di successi figli della rete e del passaparola.
LA RAGAZZA DELLA PORTA ACCANTO Già docenti universitari si lanciano ad analizzare il fenomeno, ma forse la chiave è nella simpatia anche telemantica che Vittoria Coppola ha saputo trasmettere, oltre che nei confronti della storia da lei raccontata, che “parla di un rapporto conflittuale tra madre e figlia, dal respiro classico ma di una freschezza contemporanea”, anche nei suoi personali confronti: è la ragazza della porta accanto, che pubblica un libro per un editore indipendente, che senza raccomandazioni ottiene una possibilità, quella di confrontarsi con grossi nomi del mercato editoriale, e li straccia.
SEMPRE PRIMO Per i maligni e per i curiosi che si chiedono come Vittoria Coppola e il suo “Gli occhi di mia figlia” possa essere arrivato alla selezione fatta da Billy e dalla redazione del Tg1 la spiegazione è semplice: lo stesso conduttore, Bruno Luverà, ne aveva letto, e bene, nella rete. Ancora una volta lei, la rete. Il giornalista si è poi appassionato tanto alla storia e alla scrittura, alla sua freschezza, che ha convinto la redazione a cambiare un po’ il concorso, ai soliti dieci in lizza per il titolo di miglior libro dell’anno ne ha voluto aggiungere un unidicesimo, figlio proprio della rete, a svecchiare una formula che già nella sua apertura al voto on line dimostra la disponibilità a rischiare e rinnovarsi. Sin dall’inizio “Gli occhi di mia figlia” si è imposto in cima alle preferenze, salvo alcune discese al secondo posto. C’era nell’aria sin dal principio che stesse accadendo qualcosa di inaspettato. Così è stato: Vittoria Coppola si ritrova ad essere l’autrice del “Miglior libro dell’anno”.
VITTORIA COPPOLA Nata nel 1984 a Casarano in provincia di Lecce, Vittoria Coppola è laureata in Lingue e Letterature straniere e lavora come receptionist in un albergo del Salento. “Gli occhi di mia figlia”, un romanzo breve di meno di 150 pagine, racconta con freschezza un intrigo familiare, al centro il rapporto tra madre e figlia. Una storia che piace, semplice e mai banale, i sentimenti al centro dell’azione. Uno di quei libri che una volta chiuso lascia qualcosa nel lettore, non è acqua fresca, ma pura.
UN CASO EDITORIALE Ora per il libro si apre una nuova vita. Ad editarlo Edizioni Anordest e Lupo editore, due editori indipendenti, l’uno veneto, l’altro salentino, fuori dai grandi gruppi editoriali ma distribuiti a livello nazionale. “Gli occhi di mia figlia” potrebbe arrivare in classifica, già la prima ristampa porta a 10.000 le copie diffuse. Nel frattempo il fenomeno Vittoria Coppola sembra già essersi consolidato: ennesima creatura di talento cresciuta in quel Salento che ultimamente ha saputo generare in campo artistico nomi che si sono imposti a livello nazionale, manifestazione di un rinnovamento culturale, di un territorio dove si è in grado di trasformare la cultura in sistema. Già un quotidiano le ha offerto una rubrica, già in cantiere un nuovo libro, nel frattempo il “Gli occhi di mia figlia” si prepara ad essere uno dei casi editoriali di questo 2012.

Startup America: Advice For Young Entrepreneurs




Board members from the Startup America Partnership share their advice on how to start and grow a business. http://www.whitehouse.gov/startupamerica

La Rivoluzione del Pensiero Integrale di Patrick Drouot (Amrita edizioni)


La Rivoluzione del
Pensiero Integrale


Da "pesci fuor d'acqua" a "maghi del nostro tempo", il passo è fattibile. Con il rigore tipico della sua formazione scientifica, Drouot enuncia i fondamenti di una nuova architettura della coscienza per muoverci più armoniosamente in questo mondo e comprenderne i complessi meccanismi, traducendo il tutto in una pratica serie di strumenti di cui appropriarci per analizzare una situazione, decidere e agire. Impariamo, come gli sportivi di alto livello, a vedere in una sola occhiata tutto ciò che accade, a giocare d'anticipo sul nostro futuro personale e collettivo, e a compiere precisamente l'azione "giusta" con istantanea fluidità. Metodi ed esercizi di immediato impiego, indipendentemente da ciò che ci interessa fare nella vita o dalle nostre competenze: arte, salute, cultura, management, economia, sviluppo sostenibile...: per primi l'hanno capito i manager, che si contendono oltralpe il libro e l'autore.


SEARS HOLDINGS CO.


“Sears Holdings Corporation (NASDAQ: SHLD) is the nation's fourth largest broadline retailer with over 4,000 full-line and specialty retail stores in the United States and Canada. Sears Holdings is the leading home appliance retailer as well as a leader in tools, lawn and garden, consumer electronics and automotive repair and maintenance. Sears Holdings is the 2011 ENERGY STAR® Retail Partner of the Year. Key proprietary brands include Kenmore, Craftsman and DieHard, and a broad apparel offering, including such well-known labels as Lands' End, Jaclyn Smith and Joe Boxer, as well as the Apostrophe and Covington brands. It also has the Country Living collection, which is offered by Sears and Kmart. We are the nation's largest provider of home services, with more than 11 million service calls made annually. Sears Holdings Corporation operates through its subsidiaries, including Sears, Roebuck and Co. and Kmart Corporation. The merger of Kmart and Sears as Sears Holdings Corporation closed on March 24, 2005, following affirmative shareholder votes of both companies. The company’s corporate headquarters is in Hoffman Estates, Ill. Sears Holdings Corporation operates through its subsidiaries, including Sears, Roebuck and Co. and Kmart Corporation. The company will continue to market products under brands held by both companies. Sears Holdings is committed to improving the lives of our customers by providing quality services, products and solutions that earn their trust and build lifetime relationships. In our associates we value teamwork, integrity and positive energy. Our culture is defined by a clear vision, mission, pace and values”.


RUMORS BOUTIQUE


“Rumors is Richmond's premiere thrift boutique, providing the south with pre-selected & pre-loved clothing for guys & girls. We buy, sell & trade clothing daily from our customers, handpicking each item to ensure we offer a wide & varying selection of  high quality clothing at starving artist prices.
We (owners Casey & Marshe) met at a party in 2003 and had a lemonade stand the following day to make enough money to get some Chinese food.
Fast forward a few years and you'll find us sharing a bedroom, teaching ourselves graphic design & living off of pretzels and white rice to save up for our boutique.
We opened Rumors doors in 2007 without owing anyone a dime, meaning we slept on the store's floor and showered at the YMCA. We opened as an independent boutique offering locally designed products, as well as exclusive international indie lines from countries such as South Africa, Colombia, Iceland, Belgium, Finland, Tokyo, France, that weren't available anywhere remotely close to Virginia. In our first year we had over 400 bands play in our shop, held fundraisers for over 25 nonprofits, and were exhausted, broke and loving our lives.
Months later, still young, broke & inspired by our friendship and our city, we revamped our store into Richmond's first thrift boutique. We are both grown up country girls, raised with hand me downs and thrift store shopping as our only options, so this change came pretty naturally. Three years later, we are still trading daily with the diversely fashionable community of Richmond, traveling the states in search of lucky finds and spreading as much positive energy as we possibly can.”


Lagune (quasi) blu - Condizioni di vita e di salute degli stagni costieri in Italia di Mauro Lenzi, (Effequ). Di Vander Tumiatti*


Tra un viaggio di lavoro e l’altro ho avuto modo di acquistare e leggere un agevole saggio edito dalla casa editrice Effequ. La collana ha per denominazione “Saggi Pop” e, a dispetto di quello che potrebbe indurre a credere il nome, si tratta (in libreria ho osservato e apprezzato più di un titolo) di pubblicazioni che si occupano in maniera “soft” e mai banale o superficiale di tematiche che possono interessare e toccare da vicino la nostra quotidianità, quella vita che conduciamo talvolta in maniera distratta, senza fermarci a riflettere su questioni che riguardano la nostra comunità, la nostra società, il nostro futuro e, last but not least, la tutela dell’ambiente. In precedenti interventi su queste pagine mi sono occupato di autori come Ferdinando Boero, Antonio Galdo, Rossella Barletta solo per citarne alcuni, che mi hanno incuriosito per i diversi approcci alla salvaguardia ambientale che hanno evidenziato nei rispettivi lavori.
Per mia natura sono un lettore onnivoro e devo dire che, anche in questo caso, non mi smentisco. Già, perché esce dunque “Lagune (quasi) blu - Condizioni di vita e di salute degli stagni costieri in Italia” di Mauro Lenzi per i tipi di Effequ edizioni. Lenzi è membro della Società italiana di biologia marina, co-fondatore della rete italiana per la ricerca lagunare Lagunet, dirige le attività di ricerca del laboratorio di ecologia della laguna di Orbetello per la società Orbetello pesca lagunare e collabora con le università di Pisa, Firenze, Siena, Parma, Venezia e Roma, oltre che con l’Ispra (Istituto di ricerche protezione dell’ambiente) di Roma, con il WWF Italia, con l’Arpat (Protezione ambientale toscana), con la Fao Roma, con il Cnr Italia (Comitato Nazionale Ricerche) e con l’Enea (Agenzia nazionale per la nuova tecnologia). Autore di tutto rispetto, Lenzi ha scritto un libro che si legge con grande agilità e piacevolezza, il cui intento fondamentale è di guidare il lettore all’esame delle lagune costiere (“zone di transizione”) lungo la costa del Mediterraneo e poi tra Spagna, Francia e Italia. Ma cosa ancora più interessante è che tenta di farne una fotografia, la più lucida possibile.
Ma cosa sono in realtà le “zone di transizione?”. Parliamo di zone al confine tra mare e terraferma che furono individuate dai nostri avi per costruirvi le loro palafitte e apprezzate per le opportunità di sopravvivenza offerte dall’habitat, perfetto per innumerevoli specie animali e vegetali. Si tratta pertanto di territori ambiti dall'uomo, che in essi ha potuto cacciare e pescare con estrema facilità. L’autore dichiara che tuttora le lagune e gli acquitrini italiani sono zone di grande importanza da un punto di vista ecologico, naturalistico, paesaggistico, ma anche economico, con il loro indotto di attività lavorative (turismo, pesca, allevamento ittico). Si pensi per esempio alla Laguna di Venezia, la più grande d’Europa, dove ha potuto fiorire, anche grazie alla protezione offerta da queste “Terre incerte”, la repubblica marinara che estese il suo dominio, nel corso di vari secoli, dall’Adriatico ai Balcani, fino all’Asia Minore. Ma al di là dell’argomento specifico, non appena terminato di leggere questo bel lavoro di Lenzi mi sono prontamente balzati alla mente numerosi spunti di riflessione. Viene spontaneo chiedersi, infatti, perché non si possa, magari su argomenti delicati in ambito ambientale, a partire dalle cosiddette “zone di transizione”, sino a questioni concernenti l’eolico, il fotovolatico, le bioenergìe, armonizzare le idee spesso contrastanti di ecologi, ingegneri, cacciatori, pescatori, agricoltori, gestori di attività turistiche, amministratori, opinion leader e operatori dell’informazione in questi ambiti. Territori di transizione anch’essi, quindi potenzialmente adatti a fornire un habitat metaforico e ideale al confronto dialettico tra l’uomo e l’ambiente, la società, la propria coscienza. Una domanda, almeno una, rimane però sospesa nell’aria, ancora in attesa di una plausibile risposta: come mai è possibile che tra economia, informazione e ambiente ci sia uno iato così forte?

Fondatore di Sea Marconi Technologies Italia

MALCOLM X: A Life of Reinvention by Manning Marable (Viking)


Of the great figure in twentieth-century American history perhaps none is more complex and controversial than Malcolm X. Constantly rewriting his own story, he became a criminal, a minister, a leader, and an icon, all before being felled by assassins' bullets at age thirty-nine. Through his tireless work and countless speeches he empowered hundreds of thousands of black Americans to create better lives and stronger communities while establishing the template for the self-actualized, independent African American man. In death he became a broad symbol of both resistance and reconciliation for millions around the world.
Manning Marable's new biography of Malcolm is a stunning achievement. Filled with new information and shocking revelations that go beyond the Autobiography, Malcolm X unfolds a sweeping story of race and class in America, from the rise of Marcus Garvey and the Ku Klux Klan to the struggles of the civil rights movement in the fifties and sixties. Reaching into Malcolm's troubled youth, it traces a path from his parents' activism through his own engagement with the Nation of Islam, charting his astronomical rise in the world of Black Nationalism and culminating in the never-before-told true story of his assassination. Malcolm X will stand as the definitive work on one of the most singular forces for social change, capturing with revelatory clarity a man who constantly strove, in the great American tradition, to remake himself anew.


Manning Marable, Professor of History and director of the Institute for African-American Studies at Columbia University, has written features in the New York Times and the Nation. His books include Race, Reform, and Rebellion; Beyond Black and White; and Speaking Truth to Power. His public affairs commentary series, "Along the Color Line," is featured in more than 275 newspapers and is broadcast by eighty radio stations in the U.S. and internationally.

GRUPPO CENTRO NORD


“Il Gruppo Centro Nord è specializzato nel settore solai alveolari e grandi impalcati, per i quali offre una esperienza progettuale di altissimo contenuto tecnologico nei più svariati campi di costruzione: edifici pluripiano in elevazione; edifici antisismici; costruzioni pluripiano sotterranee; parcheggi, viabilità sopraelevata; gallerie artificiali e paramassi.”


 

Il libro del giorno: Goodbye, Columbus e cinque racconti di Philip Roth (Einaudi)


Pubblicato per la prima volta nel 1959, Goodbye, Columbus è la storia di Neil Klugman e della bella e determinata Brenda Patimkin. Lui vive in un quartiere povero di Newark, lei nel lussuoso sobborgo di Short Hills, e si incontrano durante una vacanza estiva, tuffandosi in una relazione che ha a che fare tanto con l'amore quanto con la differenza sociale e il sospetto. Questo romanzo breve è accompagnato da cinque racconti, il cui tono va dall'iconoclasta al sorprendentemente tenero.

“Viaggio all’alba del millennio”: tra angosce e paure dell’uomo moderno spunta un sorriso. Intervento di Roberto Martalò


L’arrivo del nuovo millennio ha avuto significati particolari e si è trascinato paure vecchie e nuove. Infatti, i primi anni del 2000 sono stati segnati da alcuni dilemmi tipici della contemporaneità che si sono aggiunti ad altri atavici: alla paura del diverso e dello straniero, purtroppo presente in ogni era, si è aggiunta quella del terrorismo. Inoltre, nonostante la tecnologia, è emerso con forza il problema dell’incomunicabilità.
“I savi non si stancano mai. Corrono e corrono. Convivono con l'emicrania cronica, con la gastrite nervosa, con l'ulcera duodenale, con il reflusso gastrico, con attacchi di panico più o meno latenti. Devono fare i conti con il sistema. Con i ritmi vorticosi di questa società che li porta a essere vittime e fautori di un subdolo meccanismo che avviluppa tutto. Savi. Ma non salvi” Tutti questi temi sono stati ripresi in un brillante romanzo-antologia di racconti di Massimo Maugeri dal titolo “Viaggio all’alba del millennio”. Strutturato come una serie di racconti slegati l’uno dall’altro e accomunati dalle tematiche introdotte in precedenza, il libro si chiude con una storia madre che racchiude tutte quelle precedenti. In effetti, alcune parti sono state pensate inizialmente come autonome, tanto che erano già state pubblicate su alcuni giornali, ma anche in questo si può apprezzare la creatività dell’autore, in grado di rivedere e rielaborare il tutto per farne un’opera unica. Per certi versi, sebbene il linguaggio e il genere sia diverso, possiamo paragonare l’intreccio dell’opera alla struttura della sceneggiatura di Pulp Fiction di Tarantino, dove una serie di episodi vengono poi collocati dallo spettatore man mano che si va avanti nel film. Anche il libro inoltre presenta una sua circolarità sorprendente. Ciò che colpisce inoltre è la capacità dell’autore di cambiare stile e registro, di passare da una storia a un’altra dando al lettore l’impressione di essere continuamente un altro narratore. Maugeri sa variare, a seconda delle situazioni, il suo modo di esprimersi e di far esprimere i propri personaggi. In questo è senz’altro molto originale. Viaggio all’alba del millennio è un quadro dei nostri tempi, carichi di dubbi e inquietudini. Un libro che mette a nudo l’uomo moderno e che, con il sorriso, ci aiuta a pensare ai nostri problemi quotidiani. Da leggere.

Viaggio all’alba del millennio di Massimo Maugeri
Perdisapop, 208 pag, 15€

giovedì 2 febbraio 2012

“Sindrome giapponese. La catastrofe nucleare da Chernobyl a Fukushima” a cura di Alessandro Tessari (Mimesis edizioni) di Vander Tumiatti *

Scopro nelle mie tante peregrinazioni editoriali (e per una singolare coincidenza di letture) una casa editrice italiana impegnata con le sue pubblicazioni nel sociale e soprattutto su tematiche che sono tanto necessarie da passare al vaglio della ragione e del buon senso. Parlo di una editrice, Mimesis edizioni, fondata nel 1987 e nata come associazione culturale con lo scopo di diffondere le idee che agitano la riflessione nostrana e nel resto d’Europa con una sola parola d’ordine: l’impegno a pubblicare lavori che facciano conoscere un pensiero indipendente e un modo originale di fare cultura a 360 gradi. Il libro che propongo in questa sede per i tipi di Mimesis ha per titolo “Sindrome giapponese. La catastrofe nucleare da Chernobyl a Fukushima” a cura di Alessandro Tessari, con interventi di Alessandro Tessari, Hiroki Azuma, Kojin Karatani, Roberto Terrosi, Florian Coulmas, Marcello Ghilardi, Francesco Paparella. Alessandro Tessari, docente universitario, già deputato e poi senatore della Repubblica, è stato uno tra i più importanti promotori del referendum che nel 1987, dopo la tragedia di Chernobyl, ha abrogato il nucleare in Italia. Il libro si presenta con una struttura agevole e un linguaggio veramente accessibile a tutti, anche per chi magari non possiede precise coordinate storiche che aiutino a comprendere appieno tutte le dinamiche esposte tra le pagine di questa pubblicazione. Nel libro si parla fondamentalmente di come il nucleare abbia trovato posto nel dibattito politico e sociale del nostro paese, di come l’informazione in tali ambiti sia stata gestita, quali interessi economici siano subentrati, se vi sono stati scienziati“interessati”, politici assoldati e divulgatori a pagamento che, a spada tratta, hanno tentato di fornire un’immagine poco chiara di un’energia pulita, sicura, che costa poco, alternativa a petrolio e carbone. Quello che è successo da Chernobyl a Fukushima, ci dice Tessari, ci dimostra che quando si parla di nucleare ci si muove su terreni che definire accidentati sarebbe un eufemismo e che spesso il meticciamento tra tradizione e innovazione trova seri ostacoli, anche concettuali, per una forte mancanza di senso critico. Secondo Tessari, la realtà della catastrofe fornisce un’ulteriore prova di come la tecnologia non sia “neutrale” e una fonte energetica creata come arma di distruzione di massa non possa magicamente riciclarsi per usi pacifici senza perdere la sua intrinseca pericolosità. Persino la proverbiale saggezza giapponese rivela un inquietante risvolto: l’atavico istinto di sottomissione ai poteri costituiti e un pericoloso fatalismo. A mio parere vi sono molti aspetti che, al di là delle diverse posizioni ideologiche, concorrono a dare forza alle argomentazioni di Tessari. Il nucleare è una fonte di energia a basso rischio statistico ma ad altissima pericolosità potenziale. In altre parole, se funziona correttamente esso contribuisce in maniera molto modesta all'incremento della C0 2 atmosferica, ma in caso di malfunzionamenti può produrre danni incommensurabili e su vastissima scala all'ambiente. Lo ha dimostrato chiaramente la tragedia di Cernobyl(aprile 1986), che ha causato e continuerà a causare nel futuro numerose vittime e danni incalcolabili. Ancora oggi, ad oltre 25 anni di distanza, ricerche scientifiche dimostrano la persistenza dei suoi effetti sugli esseri umani, sulla flora e sulla fauna. Il nucleare genera dei rifiuti che restano altamente radioattivi anche dopo un trattamento (di stabilizzazione fisica e di riduzione dei volumi) in centri specializzati. Alcuni radioisotopi hanno una vita residuale di centinaia di migliaia di anni. Allo stato della migliore tecnica disponibile (BAT) non si è ancora trovata una soluzione sostenibile e siti sicuri per la gestione in sicurezza di questo genere di rifiuti. Non è vero poi che questa sia la fonte di energia più a buon mercato. A conti fatti risulta che il nucleare di terza generazione è troppo costoso. Secondo una ricerca del Dipartimento USA dell’energia (che non si può certo tacciare di antinuclearismo) un reattore nucleare tipo EPR da 1600 MVA costa, convertito in euro, 7,5 miliardi, ben più di quanto è stato comunicato in Italia da fonti governative (4,5 miliardi). E in questo calcolo non si tiene conto dei costi per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti radioattivi nonché lo smantellamento e la bonifica degli impianti e dei siti a fine vita (decommissioning). Anche sotto il profilo dell'indipendenza energetica il nucleare non risolverebbe alcuno dei problemi che attualmente ci assillano. Continueremo infatti a importare petrolio per i mezzi di trasporto, e in più, diventeremo dipendenti dall’estero per l’Uranio e per la tecnologia, visto che il nuovo reattore EPR è un brevetto francese (AREVA & EDF). Inoltre, com'è noto, l'uranio non è illimitato, anzi secondo le ultime prospezioni, parrebbe destinato ad esaurirsi, a consumi attuali, nell'arco di alcune decine di anni. Un tempo destinato inevitabilmente a ridursi con la costruzione di ogni nuova centrale. Queste le problematicità correlate a tale forma di energia. Concordando quindi in gran parte con le affermazioni contenute nel volume di Tessari, vorrei però ricordare - come già fatto in altre occasioni e su queste stesse colonne - la stringente necessità di una reale alternativa che salvaguardi l'intero nostro ecosistema ovvero, in assenza di ipotesi praticabili, di un ripensamento globale (cosa che, lo riconosco, può apparire piuttosto utopistica) dei nostri stili di vita e di consumo. A ciò potrei aggiungere anche la necessità di un radicale mutamento culturale che conduca ad una consapevolezza di gran lunga maggiore, allargata e profonda dei rischi che sta correndo la nostra casa comune, la Terra. A questo punto mi sembra adeguato concludere con le parole di Tessari "Il mescolarsi proficuo di tradizione e innovazione trova i suoi limiti nella mancanza di senso critico e nel conformismo. E’ singolare che proprio un evento bellico nucleare (Hiroshima e Nagasaki, agosto 1945), abbia segnato la nascita del Giappone contemporaneo. Fukushima segna oggi un nuovo punto di svolta, quello in cui un evento naturale (terremoto e tsunami) si è trasformato in disastro nucleare .

*Fondatore di Sea Marconi Technologies

OGGI MANGIO DA … 143: Ristorante Collina

“Il Ristorante Collina nasce nel 1955 dalla trasformazione della piccola e spartana osteria
esistente già nell'immediato dopoguerra. Da allora la conduzione è passata di mano a tre generazioni succedutesi nel corso degli anni. Molte cose sono cambiate. Infatti il locale è passato da una realtà quasi esclusivamente banchettistica, ad una ristorazione che predilige la qualità ai grandi numeri.. Attualmente il ristorante è strutturato in due salette, la prima panoramica e moderna da 30 coperti, l'altra da 20 coperti in stile rustico; da questa si accede direttamente alla sottostante cantinetta, visitabile e situata nella parte più antica del caseggiato. Il salone per le cerimonie, invece, dai 250 posti che poteva contenere prima della recente e massiccia ristrutturazione, è stato ridotto a 100 coperti, recuperando così spazio prezioso da adibire ad aree di servizio ampie e accoglienti, oltre che per impostare una cucina completamente diversa da quella precedente.”

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