Il caso editoriale dell’anno è il
libro di una ventiseienne salentina, Vittoria Coppola: Gli occhi di mia figlia
(Edizioni Anordest/Lupo Editore). A dirlo non una giuria di intellettuali, ma
la rete, a suon di voti, più di 160.000 per la precisione. A proclamarla la
redazione del Tg1 con un servizio che andrà in onda domenica 5 febbraio dopo il
Tg delle 13:30 su RAI1.
CONCORSO ON LINE Ogni anno in
gennaio la rubrica libri del Tg1, “Billy il vizio di leggere”, in onda la
domenica in coda al tg delle 13:30, indice un concorso per eleggere il miglior
libro dell’anno. L’incoronazione del vincitore di quest’anno è attesa domenica
5 febbraio, quando sarà messo in onda il servizio su Vittoria Coppola, autrice
di “Gli occhi di mia figlia” (Edizioni Anordest/Lupo Editore). Il concorso è
semplice: la redazione sceglie 10 titoli e li getta in pasto alla rete, dando
la possibilità di votarli direttamente dal sito de Tg1. L’anno scorso l’ha
spuntata Antonio Pennacchi, quello precedente Roberto Saviano.
UN TALENTO DALLA RETE Quest’anno,
dopo 581.000 voti (record della trasmissione), vince Vittoria Coppola, classe
1986, con “Gli occhi di mia figlia”, edito da Edizioni Anordest e Lupo Editore.
Dietro di lei, tra gli altri, gente come Carofiglio, Maraini, Buttafuoco,
Pansa. Sorprendente è dir poco. Oltre il 28% di preferenze significa oltre
160.000 clic a favore di un libro che, in qualche modo, ha scatenato un furioso
passa parola nella rete che ha decretato la vittoria di Davide contro Golia,
sparigliando le carte e rovesciando facili pronostici. Vittoria Coppola quindi
non solo è una giovane scrittrice che promette di essere uno dei casi letterari
del 2012, ma rappresenta la versione italiana nel campo editoriale di una delle
tante storie ormai diffuse a livello mondiale di successi figli della rete e
del passaparola.
LA RAGAZZA DELLA PORTA
ACCANTO Già docenti universitari si lanciano ad analizzare il fenomeno, ma
forse la chiave è nella simpatia anche telemantica che Vittoria Coppola ha
saputo trasmettere, oltre che nei confronti della storia da lei raccontata, che
“parla di un rapporto conflittuale tra madre e figlia, dal respiro classico ma
di una freschezza contemporanea”, anche nei suoi personali confronti: è la
ragazza della porta accanto, che pubblica un libro per un editore indipendente,
che senza raccomandazioni ottiene una possibilità, quella di confrontarsi con
grossi nomi del mercato editoriale, e li straccia.
SEMPRE PRIMO Per i maligni e per
i curiosi che si chiedono come Vittoria Coppola e il suo “Gli occhi di mia
figlia” possa essere arrivato alla selezione fatta da Billy e dalla redazione
del Tg1 la spiegazione è semplice: lo stesso conduttore, Bruno Luverà, ne aveva
letto, e bene, nella rete. Ancora una volta lei, la rete. Il giornalista si è poi
appassionato tanto alla storia e alla scrittura, alla sua freschezza, che ha
convinto la redazione a cambiare un po’ il concorso, ai soliti dieci in lizza
per il titolo di miglior libro dell’anno ne ha voluto aggiungere un
unidicesimo, figlio proprio della rete, a svecchiare una formula che già nella
sua apertura al voto on line dimostra la disponibilità a rischiare e
rinnovarsi. Sin dall’inizio “Gli occhi di mia figlia” si è imposto in cima alle
preferenze, salvo alcune discese al secondo posto. C’era nell’aria sin dal
principio che stesse accadendo qualcosa di inaspettato. Così è stato: Vittoria
Coppola si ritrova ad essere l’autrice del “Miglior libro dell’anno”.
VITTORIA COPPOLA Nata nel 1984 a Casarano in provincia
di Lecce, Vittoria Coppola è laureata in Lingue e Letterature straniere e
lavora come receptionist in un albergo del Salento. “Gli occhi di mia figlia”,
un romanzo breve di meno di 150 pagine, racconta con freschezza un intrigo
familiare, al centro il rapporto tra madre e figlia. Una storia che piace,
semplice e mai banale, i sentimenti al centro dell’azione. Uno di quei libri
che una volta chiuso lascia qualcosa nel lettore, non è acqua fresca, ma pura.
UN CASO EDITORIALE Ora per il
libro si apre una nuova vita. Ad editarlo Edizioni Anordest e Lupo editore, due
editori indipendenti, l’uno veneto, l’altro salentino, fuori dai grandi gruppi
editoriali ma distribuiti a livello nazionale. “Gli occhi di mia figlia”
potrebbe arrivare in classifica, già la prima ristampa porta a 10.000 le copie
diffuse. Nel frattempo il fenomeno Vittoria Coppola sembra già essersi
consolidato: ennesima creatura di talento cresciuta in quel Salento che
ultimamente ha saputo generare in campo artistico nomi che si sono imposti a
livello nazionale, manifestazione di un rinnovamento culturale, di un
territorio dove si è in grado di trasformare la cultura in sistema. Già un
quotidiano le ha offerto una rubrica, già in cantiere un nuovo libro, nel
frattempo il “Gli occhi di mia figlia” si prepara ad essere uno dei casi editoriali
di questo 2012.