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venerdì 20 gennaio 2012

EXXON MOBILE – Taking on the world’s toughest energy challenges

“Our history - Over the last 125 years ExxonMobil has evolved from a regional marketer of kerosene in the U.S. to the largest publicly traded petroleum and petrochemical enterprise in the world. Today we operate in most of the world's countries and are best known by our familiar brand names: Exxon, Esso and Mobil. We make the products that drive modern transportation, power cities, lubricate industry and provide petrochemical building blocks that lead to thousands of consumer goods. Learn more by using the slider or the arrows below to browse our history over time.
Our management - ExxonMobil has a long history of leadership in the petroleum and petrochemical industries. The discipline and commitment we apply in the execution of our business strategies have led to sustainable competitive advantages.
Our senior leadership - Rex Tillerson (Chairman and Chief Executive Officer); Mark W. Albers (Senior Vice President); Michael J. Dolan (Senior Vice President); Andew P. Swiger (Senior Vice President); Donald D. Humphreys (Senior Vice President and Principal Financial Officer).
Our guiding principles - Exxon Mobil Corporation is committed to being the world's premier petroleum and petrochemical company. To that end, we must continuously achieve superior financial and operating results while simultaneously adhering to high ethical standards. The following principles guide our relationships with our shareholders, customers, employees, and communities.
Shareholders - We are committed to enhancing the long-term value of the investment dollars entrusted to us by our shareholders. By running the business profitably and responsibly, we expect our shareholders to be rewarded with superior returns. This commitment drives the management of our Corporation.
Customers - Success depends on our ability to consistently satisfy ever changing customer preferences. We commit to be innovative and responsive, while offering high quality products and services at competitive prices.
Employees - The exceptional quality of our workforce provides a valuable competitive edge. To build on this advantage, we will strive to hire and retain the most qualified people available and to maximize their opportunities for success through training and development. We are committed to maintaining a safe work environment enriched by diversity and characterized by open communication, trust, and fair treatment.
Communities - We commit to be a good corporate citizen in all the places we operate worldwide. We will maintain high ethical standards, obey all applicable laws, rules, and regulations, and respect local and national cultures. Above all other objectives, we are dedicated to running safe and environmentally responsible operations.
Exxon Mobil Corporation aspires to be at the leading edge of competition in every aspect of our business. That requires the Corporation's resources — financial, operational, technological, and human — to be employed wisely and evaluated regularly.
While we maintain flexibility to adapt to changing conditions, the nature of our business requires a focused, long-term approach. We will consistently strive to improve efficiency and productivity through learning, sharing, and implementing best practices. We will be disciplined and selective in evaluating the range of capital investment opportunities available to us. We will seek to develop proprietary technologies that provide a competitive edge.
We aspire to achieve our goals by flawlessly executing our business plans and by adhering to these guiding principles and the foundation policies that follow.”

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ECOSISM

Ecosism® ha studiato un innovativo sistema costruttivo che permette di realizzare edifici in cemento armato antisismici, acusticamente performanti e dotati di un elevato isolamento termico ad un costo di costruzione altamente competitivo. Grazie alla tecnologia Ecosism® è possibile costruire edifici ad elevato risparmio energetico (Classe A, A+, Passivhaus), acusticamente performanti per una migliore qualità della vita e sicuri contro gli eventi naturali ed accidentali. In sintesi: un’edilizia di qualità che guarda al futuro. Il sistema costruttivo Ecosism® permette di realizzare edifici eco-compatibili in grado di generare risparmi energetici che possono arrivare fino all’80% rispetto ai sistemi costruttivi tradizionali. L’innovazione del sistema si trova nella metodologia di realizzazione, quindi nel modo di comporre e utilizzare materiali impiegati da decenni nell’edilizia tradizionale: calcestruzzo, ferro, acciaio zincato e pannelli isolanti. L’idea alla base del sistema è che la funzione isolante, nelle nuove costruzioni, debba essere integrata nella muratura e nel solaio in fase di realizzazione e non applicata in opera come previsto dal sistema a cappotto tradizionale. Questo per avere una garanzia di risultato sia oggi che nel lungo periodo.

È, infatti, necessario mettere la qualità del prodotto finito nelle mani di una produzione industriale certificata e garantita, piuttosto che in quelle di una manodopera sempre meno qualificata. Gli ideatori del sistema Ecosism® hanno raccolto il meglio delle tecniche esistenti in paesi che le applicano da molti anni e le hanno coniugate con il bisogno di flessibilità tipico del settore edilizio. Il principale obiettivo di Ecosism® è la commercializzazione dell’idea che sta alla base del sistema. In un settore fortemente tradizionale come quello edilizio, infatti, un’innovazione deve superare ostacoli che nascono da una cultura e da una metodologia di lavoro ormai radicate. Per questo, cambiare questa tendenza è la sfida più grande che ogni giorno Ecosism® affronta.

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giovedì 19 gennaio 2012

OGGI MANGIO DA … 130: Osteria di San Cesario

“L’Osteria di San Cesario offre il piacere di una cucina genuina e di alta qualità, basata sulla tradizione locale abilmente interpretata dalla signora Anna Dente Ferracci coadiuvata dalla madre Maria Savina Dente e da tutta la famiglia.
Sono oltre cinquanta anni che la famiglia Dente Ferracci gestisce la più antica macelleria di San Cesareo, la “Macelleria Emilio”, fondata nell’immediato dopoguerra da Emilio Dente, norcino di Montecompatri ma anche grande agricoltore. Infatti egli è stato uno dei principali artefici, a partire dalla fine degli anni cinquanta, dello sviluppo nell’area Labicana, comprendente i comuni di Colonna, Montecompatri e San Cesareo, dell’ortofruttoviticoltura altamente specializzata che è stata per anni il motore economico di queste zone. Dal 1995 la famiglia Dente Ferracci ha affiancato alle precedenti attività questa nuova della ristorazione, prefiggendosi lo scopo di offrire alla sua clientela una “cucina del mercato”, rispettando innanzitutto la qualità e la freschezza delle materie prime, preparate nel rispetto delle tradizioni gastronomiche della Campagna Romana di una volta, perché la cucina di un popolo é espressione della sua civiltà e rientra direttamente nei valori della sua cultura..”

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Il libro del giorno: (anteprima) Il segreto del libro proibito Karen Marie Moning (Leggereditore)

Un libro proibito che viene dal passato. Una libreria, la porta verso un’altra verità. Un libraio misterioso e le sue ombre. Una donna e un destino legato a quello dell’umanità...
Quando la sorella viene uccisa, Mac Lane è costretta a mettere in dubbio la sua stessa identità. Con un solo indizio, la ragazza parte per l’Irlanda, decisa a vederci chiaro. Da subito comprende che non si tratta di un semplice omicidio. Chi era realmente sua sorella? E perché ha provato a decifrare l’antichissimo Sinsar Dubh? Segui le tracce di un libro senza tempo, e riscrivi al fianco di Mac e del letale Jerico la trama del loro destino e di quello del mondo intero. Un romanzo che fonde perfettamente il thriller, l’avventura e il paranormal, primo di una delle serie più popolari degli ultimi venti anni, che presto sarà un film.
Estratto - “Individuai quattro macchie scure che erano fuori posto. Tre ferme nell’ombra proiettata dalle grondaie di un edificio a un paio di porte sulla destra, la quarta invece si trovava a sinistra e si muoveva in maniera più evidente. Infatti strisciava avanti e indietro lungo la base in pietra del negozio adiacente alla libreria di Barrons, allungando e ritraendo i propri tentacoli per saggiare i bordi della pozza di luce che fuoriusciva dagli ingressi di servizio. Tutte e quattro cominciarono a pulsare rabbiosamente al mio arrivo.
«Stia sotto la luce,» si era raccomandato Barrons «e sarà al sicuro. Le Ombre possono prenderla solo se si trova nella più completa oscurità. Loro non tollerano nemmeno la più piccola luce. Lei, Ms Lane, non deve mai entrare di notte nel quartiere abbandonato. La città si è dimenticata dell’esistenza di quella zona» aveva spiegato lui. Io avevo sbuffato. «Le città non perdono interi loro quartieri. È impossibile.» Lui aveva abbozzato un sorriso. «Col tempo, Ms Lane, smetterà di usare quella parola.”

Karen Marie Moning è nata in Ohio. I suoi romanzi hanno scalato le classifiche più prestigiose, New York Times, Usa Today, Publishers Weekly, e sono stati tradotti in oltre 20 Paesi. In Italia l’autrice ha riscosso il favore del pubblico con i due primi romanzi della serie Highlander, Amori nel tempo e Torna da me, pubblicati in questa stessa collana. Non perdetevi Il mistero del talismano perduto, il seguito di Il segreto del libro proibito, primo libro della serie Fever, in uscita per Leggereditore a febbraio 2012.


La seconda crocifissione di Cristo, di Nikos Kazantzakis, traduzione di Mario Vitti (Castelvecchi). Intervento di Nunzio Festa

Il capolavoro di Nikos Kazantzakis, tramutatosi anch'esso come "Zorba il greco" in pellicola cinematografia, si chiama "La seconda crocifissione di Cristo"; e la sua lettura in italiano è oggi possibile grazie alla traduzione, curata da Mario Vitti, della sempre giovane e 'propositiva' Calstelvecchi. Tradizionalmente, ogni sette anni, a Likovrissi, piccolo borgo greco dove un Agà musulmano spadroneggia sul benessere comunque garantito e proliferante dei cristiani, quando arriva la Pasqua si deve mettere in rappresentazione viva e vegeta la Passione del Gesù Cristo. Eppure non sempre accade tutto come a teatro o in chiesa. Perché questa volta gli attori selezionati, a partire da colui che dovrà essere il cristo della scena riproposta, si calan troppo nella parte. Per usare un banale ma esaustivo eufemismo. Manoliò, in sostanza, s'incarna mentalmente e poi fisicamente in Cristo. Quando, appunto, sa d'esser scelto per interpretare il Gesù della narrazione teatrale. La via Crucis di Likovrissi, prima d'esser organizzata, diviene via Crucis reale per la cittadina. Con l'Agà turco ha esser in buona compagnia nelle vesti dell'elemento di disturbo, a un certo punto. Se si legge, insomma, dall'ingresso nella cittadina benestante e acqua cheta per un prete opportunista del gruppo di greci guidati da padre Fozio che scappano dal vandalismo d'aggressori         - che han devastato e ucciso e stuprato nella loro comunità. Ché gli esuli arrivano dalla stessa cristianità e avendo vissuto lo stesso cristianesimo degli abitanti di Lilovrissi proprio a chiedere solidarietà. Gesti di solidarietà e accoglienza che in verità davvero in pochi renderanno a questi fratelli in fuga. A far tristezza e desolazione in Fozio e ancor più panciuto, invece, il collega d'abito talare Grigori. Solo inizialmente, sono pochi gli uomini di Likovrissi che fanno calore al perseguitato dal turco giunto a depredare. Perché lo spirito dal vangelo poi trasforma molti. Ma com'è naturale che sia il personaggio più affascinante del poderoso romanzo, scritto con una lingua pulita ed efficace, è il Manoliò impazzito: che s'atteggia a nuovo Gesù. Non manca, di certo, la figura della Maddalena, la buona Katarina prima disponibile per tutti e poi innamorata fino all'estremo per Manoliò. La trama del capolavoro di Kazantzakis è ossessionante. In quanto non lascia momenti di trequa in chi legge. Però quel che ha fatto scandalo, è ovviamente ancora produce fastidi, al pari della migliore letteratura di tutti i tempi, è la lucidità e naturalezza con la quale lo scrittore riesce a levare ogni ipocrisia dalla faccia e dai corpi dei mondi descritti. Scavando nel bene e nel male, perfino. Senza condere spazi e tempi morti alla banalità. Qui non si legge la morte. Comunque. In La seconda crocifissione di Cristo, interamente, è riprodotta la vita. Nell'opera, non a caso, sono semplicemente analizzati tutti i dubbi del vivere che l'umanità appunto può porsi.

1861: The Civil War Awakening by Adam Goodheart (Knopf)

“As the United States marks the 150th anniversary of our defining national drama, 1861 presents a gripping and original account of how the Civil War began. 1861 is an epic of courage and heroism beyond the battlefields. Early in that fateful year, a second American revolution unfolded, inspiring a new generation to reject their parents’ faith in compromise and appeasement, to do the unthinkable in the name of an ideal. It set Abraham Lincoln on the path to greatness and millions of slaves on the road to freedom. The book introduces us to a heretofore little-known cast of Civil War heroes—among them an acrobatic militia colonel, an explorer’s wife, an idealistic band of German immigrants, a regiment of New York City firemen, a community of Virginia slaves, and a young college professor who would one day become president. Adam Goodheart takes us from the corridors of the White House to the slums of Manhattan, from the mouth of the Chesapeake to the deserts of Nevada, from Boston Common to Alcatraz Island, vividly evoking the Union at this moment of ultimate crisis and decision.”

MUSEO LABORATORIO D’ARTE CONTEMPORANEA

“Il Museolaboratorio Ex Manifattura Tabacchi, istituito per volonta' dell'Amministrazione Comunale di Citta' Sant'Angelo nel 1998, che provvede al suo finanziamento e riconosciuto dalla Regione Abruzzo nel 2002, vive anche grazie alla sponsorizzazione occasionale di aziende private, ma soprattutto per merito del generoso contributo di tempo e di energie di tanti artisti ed amici dell'arte. Nel 2001, con la nuova direzione dell'artista Enzo De Leonibus, il Museolaboratorio Ex Manifattura Tabacchi persegue l'intento di mantenere sempre aperto lo spazio preesistente, come laboratorio di sperimentazione e di ricerca, utili a tutte le possibili espressioni dell'arte visiva contemporanea. Il Museolaboratorio, e' un luogo di incontro e di lavoro per gli artisti, prima che un luogo espositivo, e desidera, come scrive Enzo De Leonibus, creare un importante clima di relazione determinante per la vita e per la progettualita' del Museolaboratorio che diventa cosi' un luogo di riferimento per l'arte contemporanea, una sorta di terra di nessuno necessaria per modulare e realizzare progetti ed ossessioni. Dal 2002 il Museo ha avviato un'attivita' continuativa realizzando cosi' cio' che era stato auspicato sin dalla sua nascita, avvenuta con spirito lungimirante ed un mix di passione culturale e di scelte politiche che sono riuscite, nel corso degli anni a trasformare questa avventura nel punto di riferimento e nel luogo consolidato in cui si persegue la finalita' di tracciare nuovi percorsi, di delineare nuovi orizzonti, di indicare nuove mete, di costruire l'identita' del patrimonio culturale ed artistico per il mondo dell'arte contemporanea, specie per gli artisti, gli operatori culturali ed il pubblico privilegiato.”

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deadAWESOME

“Two girls with a blog, a love of movies, TV, and all things entertainment, with no shortage of opinions or things to say. We talk a lot when we want to, and twice as much when we love something, but if we’re not a fan, trust me, you’ll know. We keep it fun here. This isn’t the place to come if you’re looking to be spammed with press releases and paparazzi photos. We’re not limiting ourselves, but we know what we’re not and we know what we are. We’re deadAWESOME.

ANNA ALTHEIDE • anna@deadawesome.net

A native Southern Californian, Anna is currently working on her bachelor’s degree in Communications at California State University, San Bernardino. She has written and produced content for her school newspaper, which included interviewing 2008 and 2009 American Idol contestants. In 2010, she spent an eye-opening semester abroad in London, furthering her know-how in international communications. She is also crazy about Disney, Doctor Who, Great Britain, and practically everything that falls under that umbrella. When she’s not at deadAWESOME, she can be found whiling the hours away on Tumblr.
Favorite TV Show: Doctor Who
Favorite Movie: Almost Famous
Favorite Album: Darkside by Tim Minchin
Favorite Book: Gareth Stein’s The Art of Racing in the Rain.

LAUREN PON • lauren@deadawesome.net
Lauren is an office jockey by day, movie and TV enthusiast by night who also likes to pretend that she moonlights as a writer. With her bachelor’s degree in English from the University of California, Irvine, she’s written for award-winning productivity blog Lifehacker, as well as online entertainment blog Eclipse Magazine. She has interviewed television show stars from NBC and ABC Family primetime. She loves most movies that are thrown her way, but if she had to take her pick, science fiction and fantasy are definitely her genres of choice. When she’s not furiously mashing away at the keyboard, she can be found surfing Reddit or playing Mass Effect, Minecraft, and point-and-click adventure games. In other words, she’s the resident nerd.
Favorite TV Show: Game of Thrones
Favorite Movie: Ocean’s Eleven
Favorite Album: Continuum by John Mayer
Favorite Book: Garth Nix’s Sabriel”


Preghiere – Libro. Guida pratica all’amore e alla compassione di Don Miguel Ruiz (Punto D’Incontro)


Preghiere - Libro


Preghiere invita ognuno di noi ad aprirsi alla presenza del divino e diventa un potente strumento di comunione con la nostra essenza per ritrovare verità, perdono, amore, gratitudine e umanità. Attraverso gli insegnamenti di don Miguel Ruiz, possiamo liberarci dai veleni emotivi che appesantiscono il nostro cuore, accogliendo nel contempo la felicità che ci trasmette una vita fedele alla nostra vera essenza. Un mezzo efficace per entrare in contatto con la realtà divina e le sue leggi.

Preghiere è un libro da leggere quando siamo arrabbiati, delusi, tristi, impauriti. Ha il potere di aiutarci a vivere con sincerità queste emozioni spingendoci poi a superarle e portandoci passo dopo passo verso la pace. Viviamo una miriade di emozioni, nessuna meno importante dell’altra: accettandole e lasciandole andare, riusciamo a trascenderle senza per questo reprimerle.

101 Motivi per cui le Donne sono più Intelligenti degli Uomini ma non Sono al Potere di Federica Morrone (Newton Compton)


101 Motivi per cui le Donne sono più Intelligenti degli Uomini ma non Sono al Potere


"Le donne costituiscono la metà migliore dell'umanità". Così si esprimeva il Mahatma Gandhi e, a ben vedere, come si può dargli torto? Le donne possiedono un mix di impegno, competenza, capacità, resistenza, indipendenza, che le rende "superiori". Le donne arrivano con l'intuito dove gli uomini approdano ­ se ce la fanno ­ con il ragionamento. Vivono contemporaneamente il razionale e l'irrazionale, senza la linea di demarcazione che gli uomini hanno bisogno di tracciare; le donne non cercano appigli, si tuffano in cerca della soluzione, senza il timore di navigare in acque straniere. Hanno un cervello più sofisticato, capace di prendere decisioni complesse in tempi brevi, di uscire dagli schemi per trovare soluzioni fantasiose ma sempre efficaci. E allora perché le donne non sono al potere? Perché continuano a occupare posizioni marginali nella società? L'affermarsi delle donne in ruoli di potere è impedito da una lunga serie di discriminazioni e diritti violati, ma non solo. A volte sono le donne stesse a rinunciare, a fermarsi nell'ombra, quasi fossero oppresse da un atavico complesso d'inferiorità.
Questo libro viaggia nei diversi (e spesso contraddittori) aspetti del femminile, evidenziando una serie di ragioni che impediscono alle donne di raggiungere certi traguardi e riportando, al tempo stesso, esempi di donne che ce l'hanno fatta. Prefazione di Chiara Gamberale.

DIASEN

“Diasen nasce nel 1985 da un’idea di Floriano Mingarelli, imprenditore marchigiano, inventore e precursore nel campo della chimica. La sua grande intuizione fu capire che il settore edile avrebbe subito una profonda trasformazione orientandosi verso prodotti più innovativi, ad alto contenuto tecnologico e di qualità. I pilastri su cui si basa l’azione aziendale sono rappresentati da una costante ricerca dell’eccellenza, dallo sviluppo di soluzioni sempre più evolute con la tendenza ad una forte internazionalizzazione, differenziazione e specializzazione dei prodotti, e dall’avanguardia nella sicurezza ambientale e nella tutela alla salute. Negli anni Diasen ha realizzato prodotti e messo a punto soluzioni fortemente innovative nel campo dell’edilizia raggiungendo importanti traguardi di affermazione e di successo. Oggi Diasen è sinonimo di Sicurezza, di Innovazione e di alta Qualità, in Italia e nel mondo.
Isolamento termo-acustico - Diasen ha ideato, sviluppato e perfezionato Diathonite, l’unico vero intonaco a base sughero. Si tratta di un composto termico, deumidificante e fonoassorbente in grado di interpretare, in chiave moderna, le norme internazionali sul risparmio energetico, il comfort abitativo, la riduzione del rumore negli edifici e la bioedilizia.
Impermeabilizzazioni - Attraverso i sistemi Acriflex e gli altri impermeabilizzanti Diasen è possibile intervenire in qualsiasi situazione, in assoluta sicurezza per chi opera, ottimizzando i tempi di posa, riducendo la probabilità di errore, aumentando e prolungando la performance dei risultati nel tempo.
Coating - Resine versatili e resistenti nel tempo per pavimentazione di ogni tipo e impianti sportivi.
Soluzioni ai problemi dell'edilizia
Prodotti di semplice e rapida applicazione che permettono di risolvere in modo facile, sicuro e definitivo i problemi tipici dell’edilizia residenziale, come umidità, muffe e condense, lesioni del cemento e infiltrazioni d’acqua.
La capacità di fornire soluzioni personalizzate, una visione internazionale a tutto campo ed uno stretto rapporto con la ricerca scientifica fanno di Diasen un punto di riferimento per progettisti e clienti.”

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mercoledì 18 gennaio 2012

Imperativo energetico. 100% rinnovabile ora! Come realizzare la completa riconversione del nostro sistema energetico di Hermann Scheer (Edizioni Ambiente). Intervento di Vander Tumiatti

Hermann Scheer (1944-2010), sociologo ed economista tedesco, membro del Bundestag, ha ricoperto il ruolo di Presidente di Eurosolar (Associazione europea per le energie rinnovabili), Direttore Generale del World Council for Renewable Energy, è stato il principale ispiratore della nascita dell’International Renewable Energy Agency ed è considerato il padre della legislazione tedesca sulle energie rinnovabili, a cui hanno in seguito fatto riferimento numerose altre nazioni.
Hermann Scheer è stata una delle poche menti veramente illuminate per tutto ciò che concerne le energie rinnovabili. Non solo era un esperto, ma anche un grande teorico. Naturalmente una persona dotata di una solida formazione come la sua in fatto di ambiente, soprattutto fornita di grande sensibilità, non poteva assumere su di sé l’imperativo categorico del Rinnovare senza una riflessione circa altre categorie fondamentali alla base del Rinnovare stesso, come il “Non sprecare”, l’Ottimizzare, il Massimizzare. Termini che se è vero che sentiamo sovente utilizzare dai manager e dagli allenatori sportivi, difficilmente avevano trovato accesso ad ambiti delicatissimi, come quelli dell'ambiente e dell'energia. Due parole che ai nostri giorni significano che occorre essere seri e dire cose serie quando se ne parla, perché in ballo c’è il destino di tanti, forse di tutti! Il cambiamento, aveva sostenuto in più di qualche pubblica occasione Scheer, deve  trovare una solida base nei nostri comportamenti quotidiani. Dunque occorre del metodo, e una metodologia altro non è che una serie di azioni virtuose strutturate per una finalità ben precisa che, se ripetute, portano verso risultati assolutamente positivi. “Eroe verde” com'è stato definito da alcuni, Hermann Sheer ha avuto un merito particolare, quello di procedere con determinazione nella realizzazione dei propri progetti finché essi non assumevano una dimensione tangibile. Uno di questi, il “Conto energia”, ha avuto un ruolo particolarmente importante nella diffusione delle energie rinnovabili nel suo Paese e nel mondo. Tra i suoi scritti uno dei più largamente citati è “Il solare e l'economia globale” nel quale l'autore mette in guardia dalle discriminazioni sociali che potrebbero originare dal prosciugarsi delle fonti energetiche mondiali, tra classi dominanti con facile accesso all'energia e il resto dell’umanità condannata alla marginalità. Un processo che, secondo Sheer rischia di riproporre il tema della superiorità di alcune razze o nazioni sulle altre, fino ad una tragica riedizione del nazismo. Come si vede, i motivi d'interesse verso questo protagonista della scena verde mondiale non mancano. Recentemente mi è capitato di leggere  un suo splendido libro, pubblicato pochi giorni prima della sua morte, edito dalle sempre più brave Edizioni Ambiente, dal titolo “Imperativo energetico. 100% rinnovabile ora! Come realizzare la completa riconversione del nostro sistema energetico”, con prefazione di Gianni Silvestrini. 
In questo libro Hermann Scheer non si fa scrupoli nel dire la sua in maniera brusca, persino brutale. In estrema sintesi egli dice che bisogna rifondare la definizione stessa di energia e individuare, senza ulteriori perdite di tempo, percorsi alternativi in grado di trasformare l’attuale sistema di produzione in energia con fonti rinnovabili. Non c’è “domani”, né alcuno spazio per i “se” e per i “ma”, l’azione deve essere immediata. L’autore non si ferma a questa considerazione, ma scandaglia con grande profondità ed acume critico le ricadute politiche, sociali ed economiche del passaggio alle energie rinnovabili. Un’analisi critica che non tralascia di colpire anche molte organizzazioni ambientaliste le quali, secondo Scheer, sovente ostacolano il cambiamento.
In quest’opera vengono date anche ipotetiche soluzioni e tutta una serie di progetti, che a suo dire potrebbero, nel giro di pochissimo tempo, fornire a tutto il mondo energia inesauribile e favorire l’affermazione di un'economia eco/compatibile.  Nel libro di Hermann Scheer si configura insomma il desiderio di dare urgentemente una risposta ai cambiamenti climatici, riducendo gli impatti ambientali e sociali legati alla produzione dei combustibili fossili e al nucleare. Un cambiamento che deve partire dal basso con un solo monito: Se non ora, quando?

Di Vander Tumiatti

(articolo apparso sul quotidiano Paese Nuovo)

Un’eco di voci e risate di Serena Simoncini (Youcanprint)





















15 anni di aneddoti legati all’applicazione delle Tecnologie nella scuola secondaria di 1° grado. Serena Simoncini, nata a Firenze il 22 Agosto 1951, ha insegnato Matematica e Scienze presso la Scuola Secondaria di 1° grado “Mazzini-Gamerra” di Livorno; attualmente svolge per il MIUR incarichi di tutor ed esperta formatrice nell’area scientifica e delle innovazioni tecnologiche. Scrive e gestisce corsi on line per bambini, ragazzi e docenti.

OGGI MANGIO DA … 129: Ristorante Il Monticello

“Dal 1982 IL Monticello è un ristorante a conduzione familiare. Il ristorante è situato in collina, tra vigne e terreni di proprietà, dove lo Chef Valerio raccoglie le materie prime per dar vita a pietanze genuine e ricche di meravigliose fragranze. In Sala la premura di Angela ed Erasmo vi accompagneranno in un viaggio tra primi piatti e secondi di carne e pesce che sapranno soddisfare anche i palati più esigenti e raffinati. Concluderete la vostra esperienza con un trionfo di dolci fatti tutti in casa che sicuramente resteranno indelebili nella vostra memoria. Il ristorante nei mesi estivi offre la possibilità di cenare e pranzare all'aperto su una bella terrazza panoramica circondata dal giardino con parco giochi.”

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Il libro del giorno: (anteprima per Corbaccio) Ricomincio da te di Eloy Moreno

È un uomo come tanti. Una moglie, un figlio piccolo, un impiego in una società di software, colleghi, genitori, suoceri, giornate scandite dalla routine del lavoro, una vita famigliare ridotta a monosillabi di saluto la sera e la mattina, sempre più arida, sempre più marginale. Eppure da bambino non era così. Aveva dei sogni: per esempio costruire un capanno per starci con il migliore amico. E quello è stato il suo primo e più grande fallimento: qualcosa è andato storto, quell’estate la sua infanzia è finita.
Ma adesso sente che è arrivato il momento di riprendersi il tempo che ha perduto, di riconquistare l’amore della moglie, la stima di se stesso. Ha un piano per ricominciare, ma non osa nemmeno confessarlo alla moglie: ormai è così distante, indifferente, forse ha un altro. Lui sospetta di tutto e di tutti, si sente braccato a casa e in ufficio, organizza piani per vendicarsi di chi considera ormai i suoi ex: la sua ex moglie, i suoi ex amici, i suoi ex colleghi... Ma il sogno rimane, e non è detto che nel modo più impensabile e assurdo non riesca a realizzarsi.

THE ECSTASY OF INFLUENCE: Nonfictions, Etc. by Jonathan Lethem (Doubleday)

“What’s a novelist supposed to do with contemporary culture? And what’s contemporary culture sup­posed to do with novelists? In The Ecstasy of Influence, Jonathan Lethem, tangling with what he calls the “white elephant” role of the writer as public intellectual, arrives at an astonishing range of answers. A constellation of previously published pieces and new essays as provocative and idiosyncratic as any he’s written, this volume sheds light on an array of topics from sex in cinema to drugs, graffiti, Bob Dylan, cyberculture, 9/11, book touring, and Marlon Brando, as well as on a shelf’s worth of his literary models and contemporaries: Norman Mailer, Paula Fox, Bret Easton Ellis, James Wood, and oth­ers. And, writing about Brooklyn, his father, and his sojourn through two decades of writing, Lethem sheds an equally strong light on himself.”

NINO SPALLONE




















“Nino Spallone nasce a Popoli (Pescara) e studia all'Accademia delle Belle Arti a Roma, si diploma nel 1956 e alla fine degli anni 50, durante una visita a Londra, decide di rimanere in quella città per continuare la sua carriera di pittore già iniziata in italia. Dopo varie esperienze, nel 1960, aderisce al movimento astratto internazionale "School of London", sorto per iniziativa della "New Vision Centre Gallery" e partecipa a numerose mostre collettive, nel 1963 ha la sua prima mostra personale a Londra. Negli anni seguenti e fino a tutt'oggi, alterna la sua attività pittorica tra italia e Gran Bretagna pertecipando a numerose collettive in Paesi di diversi continenti ed organizzando parecchie mostre personali con buon successo di critica.
La sua attività artistica è oggi approdata ad un tipo di pittura e di scultura in cui l'elemento astratto è predominante ma sempre ispirato alla realtà, sia essa naturale o riferita al mondo contemporaneo.”

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COOKING WITH ANNE

“I am Anne, a 43 year-old single mother to 7 children. My kids range in age from 4 years to 22 years and keep me busy pretty much full-time. When I'm not taking care of them, I cook and write. My culinary career started way back when I was about 8 or 9 and decided, along with my younger brother, that I wanted to make pizza. It was a horrid concoction of flour and water dough topped with sliced tomatoes and American cheese. Truly icky and not fit for human consumption. Thankfully, I learned as I grew - mostly by watching my mom and grandma as they cooked for my 4 brothers and I and a host of "church folk".
After the birth of my second daughter, I thought I might go back to school. I really wanted to go to culinary school (CIA), but couldn't afford it in money or time, so I decided I would go to the local community college for Criminal Justice. Don't ask why, long story.   
As fate would have it, it was the very first year that culinary arts was being offered at the college, and, what comes right after "cr" - for Criminal Justice -in an alphabetical listing? That would be "cu" - for Culinary Arts. I was so excited I could barely contain myself. I signed up, waited to hear if I made the cut (they had a huge turn-out that year and have a waiting list now) and went off to buy a pair of shiny black oxfords and a chef's jacket.
I LOVED school. I graduated in the top of my class and envisioned a life of glorious slaving away between a salamander broiler and heat lamps, gleefully burning my hands and arms in the eternal search for the perfectly plated meal.
Well, life happens - as it always does - and we had many, many setbacks. I owned a small cafe for about 2 minutes and then got on with life, having more babies and cooking for whoever would eat what I made. I read cookbooks like crazy, read and re-read my school texts (The New Professional Chef, for one), talked food with all my friends in AOL Food Chat, watched every cooking show I could find, and catered events for friends and family.
In July, 2005 I started a blog, Cooking with Anne, that began as a chronicle of our food life at home. I have tons of family recipes, but very little history to go with them, and I wanted my kids to have a little more than I had, so I wrote it all down. In January of 2006, my little old "food journal" won a Best of Blogs award for Best Food Blog. To say I was excited is an understatement.
I blogged, not only about food, but about family and trials - my grandmother's stroke and passing in 2005 - my father's cancer and eventual death in 2006. I didn't want to be all about food when life was happening no matter what we were eating.
I kept on keeping on and writing and in November of 2006 I was contacted by the Walt Disney Internet Group and asked for writing samples. I wasn't sure what to send, so I picked a couple posts that I was pleased with and passed them on. I held my breath as the decision day came and went. I was sure I hadn't made it, but was OK with that. After all if Disney asks for writing samples, even if you don't get in, it's an honor.
The very next day I got a call that they wanted me to blog for them at Family.com. I was thrilled beyond belief and didn't actually believe them until the day the site went live. I blogged for WDIG at Family.com as Short Order Mom at my blog there, Cookies to Caviar. After a few adjustments and name changes, I've settled into recipe development for them, providing recipes, photos and short headers.I did that for four years and loved every minute of it. I also wrote for BlogCatalog at their site HalfHourMeals.com. Now I write for myself and for ShopRite at their blog, Potluck.
Culinary-student-mom-turned-writer-recipe-developer-photographer is not where I envisioned I would be at any point in my life, but it's been fun regardless. I hope to someday travel to Provence, meet up with Peter Mayle for lunch, and then open a small cafe after all the kids are off in school. It may be far-fetched for me, but I'm not much of a quitter ... we'll see.

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McKEE GALLERY


















“Established in 1974, the McKee Gallery specializes in contemporary art. The gallery is located on 5th avenue in New York City, between 57th and 58th street on the east side of the avenue, 4th floor.
Gallery hours are Tuesday – Saturday, 10:00 am – 6:00 pm. For additional questions and information please call 212-688-5951, or email info@mckeegallery.com

McKee Gallery
745 Fifth Ave
New York, New York
10151
phone: 212-688-5951
fax: 212-752-5638
email: info@mckeegallery.com”

Photo: Artwork by Walter Robinson

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ALIENI TRA NOI DI ANTONIO CHIUMENTO (EDITORIALE PROGRAMMA)


Alieni tra Noi



Antonio Chiumento è uno dei più importanti e accreditati ufologi italiani. Ha indagato centinaia di casi di avvistamenti ed è per questo possessore di un archivio vastissimo. Che ha deciso di rendere pubblico, grazie a questa sua pubblicazione che raccoglie 54 testimonianze di avvistamenti UFO. Una lunga serie di casi, datati e documentati, che testimoniano l'avvistamento di UFO e di incontri ravvicinati. Un contributo unico e originale che, senza cedere a vaghe suggestioni, affronta gli interrogativi esistenziali sulla nostra origine e identità, implicando l'incontro con il "diverso".

DALIFORM group

“Daliform Group srl è stata costituita nel 2009 con l’obiettivo di ereditare il prestigioso ed esclusivo patrimonio di conoscenze e competenze della Daliform srl di Pordenone che sin dal 1993 si è contraddistinta per la capacità di creare prodotti evoluti per l’edilizia in plastica riciclata finalizzati a risolvere in maniera definitiva il problema dell’umidità di risalita nonchè della concentrazione di Gas Radon affiorante dal sottosuolo. L’iniziativa imprenditoriale prese spunto, intorno ai primi anni 90, da una legge della Regione Friuli Venezia Giulia (la numero 44 del 23 agosto 1985) che, prima in Italia, ha regolamentato dettagliatamente l’obbligo all’uso del vespaio aerato a seguito di forti concentrazioni di gas Radon nel territorio regionale. A fronte delle realizzazioni tradizionali (muretti e tavelloni o solaio) Daliform srl propose allora il proprio innovativo e rivoluzionario sistema di casseforme IGLU’ che in pochissimo tempo si affermò con strepitoso successo. Daliform Group, oggi, è l’azienda leader nella creazione e produzione di manufatti in plastica per il mondo delle costruzioni. L’azienda, con il suo personale tecnico di ingegneri altamente qualificati, continua a rimanere “fucina di innovazioni di grande successo”; innovazioni che hanno sensibilmente migliorato il modo di costruire nel corso degli ultimi due decenni con particolare riferimento ai vespai ventilati (IGLU’® e ATLANTIS) ai solai alleggeriti bidirezionali (U-BOOT BETON®) e monodirezionali (U-BAHN BETON®), ai prati carrabili (PRATOPRATICO®, E.C.O. di Pratopratico®, Easy Park®, Easy Ride). Daliform Group è sempre in prima linea, pronta a raccogliere con immutabile entusiasmo le sfide di domani.Contraltare di Daliform Group, all’interno del gruppo, è la TPS (Tecnologie Plastiche e Stampi), società industriale di storica tradizione e competenza nel mondo delle materie plastiche con specializzazione in settori di grande innovazione e rigore qualitativo (automotive, aeronautico, ecc). ”

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martedì 17 gennaio 2012

“Il silenzio di Patrick” Josy Monte' (Youcanprint)




















“Il silenzio di Patrick” è il racconto, scritto in prima persona da una madre, che parla della sua esperienza con il figlio, affetto da dislessia. Il testo è una testimonianza viva, reale, partecipata e allo stesso tempo un messaggio di speranza per tutti i familiari e i genitori di figli che vivono una situazione analoga. Fin dalla sua nascita seguiamo Patrick, il giovane protagonista, con lo sguardo attento di sua madre. Patrick secondo il responso dato alla nascita dai medici non potrà condurre una vita come quella dei suoi coetanei per via di una cardiopatia. Questo annuncio, anziché abbattere i genitori di Patrick, fa nascere in loro il desiderio di fare tutto il possibile perché il loro amato figlio abbia un futuro degno di questo nome. Inizia così per i suoi genitori un percorso che li porterà a farlo visitare da diversi medici e a modificare per amore i ritmi della loro esistenza.  “Il silenzio di Patrick” è una storia che cattura per la sua autenticità e per la capacità dell’autrice di rendere il lettore partecipe, fin dalle prime pagine, delle vicende, delle speranze e di tutto il mondo d’amore che circonda il piccolo Patrick. Ma questa storia è molto di più, l’esempio di Patrick infatti è tale per tutti coloro che, almeno una volta nella vita, si sono sentiti scoraggiati, circondati dalle avversità, e non si sono sentiti in grado di affrontare i problemi di ogni giorno. Gli anni della crescita, l’apprendimento, i primi giochi, i contrasti con una società che a ogni livello non è aperta all’inclusione ma sembra nata per escludere e creare steccati; leggiamo tutto questo e arriviamo a viverlo in prima persona, in un romanzo-testimonianza che si legge tutto d’un fiato lasciandoci un forte messaggio di speranza. Oltrepassare l’idea di normalità - questo è l'invito al lettore - confrontandosi con un bambino che ha dovuto impiegare una capacità d'animo non comune nemmeno agli adulti. Ogni obiettivo raggiunto sembra essere il preludio a una nuova sfida, ma Patrick affronta ciò con una caparbietà e una tenacia incredibili, e nel lettore cresce sempre di più l’empatia per il protagonista e per la sua famiglia. Seguire il percorso di crescita di Patrick, fino all’ingresso nel mondo dell’istruzione e alla lotta contro i pregiudizi sociali, è una lezione di vita. Lo spirito combattivo e la forza della madre apriranno a Patrick le porte di un mondo, che vedrà genitori e figlio pronti a nuove sfide, forti dell’amore e della costanza dimostrati giorno per giorno.

L'emozione dell'aria di Lucetta Frisa (Edizioni CFR – disponibile a fine Gennaio 2012)

Il volume raccoglie un ampio saggio monografico di Gianmario Lucini, di circa 25 pagine, sull'opera di Lucetta Frisa, con particolare riguardo all'ultimo decennio di attività della poetessa, e l'ultima silloge - inedita - che si intitola appunto "L'emozione dell'aria".
Il titolo rimanda a qualcosa di etereo e, in effetti, l'autrice, abbracciando un periodo che va dal Rinascimento sino ai nostri giorni, ripercorre il cammino della musica e del suo significato nella nostra cultura, attraverso la rivisitazione emotiva di alcune forme e di alcune composizioni che hanno stimolato la sua fantasia creativa. La raccolta è segnata da un senso di genuina meraviglia e persino di entusiasmo, non soffermandosi mai nella mera descrizione di stati d'animo emotivi ma puntando decisamente al filo rosso che unisce tutte le numerose ed apprezzate raccolte di Lucetta Frisa, che è la ricerca di significato e dei segni della bellezza e dell'armonia nella nostra vicenda esistenziale, pur senza irenismi ma sempre avendo presente anche la drammaticità della condizione umana.

OGGI MANGIO DA … 128: LA GATTA MANGIONA




















“Nel 1973 Cecilia Capitani e Giancarlo Casa, che quindici anni dopo si sposeranno, e Sergio Natali frequentavano insieme il Primo Liceo Scientifico. A distanza di ventisei anni decidono di intraprendere, sempre insieme, una nuova avventura: l'apertura di una pizzeria. Il principio su cui basammo questa operazione fu ben preciso: aggiornare il concetto usuale di pizzeria, abbandonando il vecchio luogo comune secondo il quale in pizzeria si devono utilizzare materie prime di basso costo. Sin dall'inizio procedemmo allo studio di un impasto qualitativo, con sperimentazioni sulle maturazioni, e alla ricerca di materie prime selezionate. Questo lavoro non si è mai fermato negli anni successivi, portando alla trasformazione graduale degli impasti fino a quello attuale e alla concezione di nuovi pizze e supplì che potremmo definire "d'autore". "La Gatta" attirò subito l'attenzione dei giornali e subito dopo delle guide e ciò, insieme al passaparola positivo dei primi clienti, portò rapidamente ad un buon successo del locale. I risultati positivi ci spinsero ad insistere sulla strada della qualità e della ricerca: la carta dei vini arrivò ad annoverare più di 200 etichette, iniziò la selezione delle birre artigianali fino alle attuali 70, iniziammo ad acquistare superalcolici di qualità sempre più elevata. Oggi "La Gatta" ha raggiunto la piena maturità e, proprio per evitare una stasi per stanchezza e abitudine, stiamo rinnovando il nostro impegno, seguendo personalmente alcune preparazioni. Inoltre stiamo intensificando l'organizzazione di alcuni eventi di degustazione pizze in collaborazione con produttori di vino, associazioni culturali e giornali di cultura enologica.
Sergio Natali: si occupa dell'organizzazione del lavoro, provvede alla gestione amministrativa e del personale, nonché alla gestione serale della sala con particolare attenzione alle birre.
Cecilia Capitani: si dedica, quasi giornalmente, alla preparazione dei dolci che vengono serviti nel locale.
Giancarlo Casa: si occupa della parte più strettamente legata alle preparazioni. Messa a punto degli impasti, nuovi condimenti, creazione del menu e delle nuove proposte di pizze e fritti originali, in collaborazione con cuochi e pizzaioli. Durante la serata segue anche la sala con Sergio, con funzione soprattutto di sommelier.
Ahmed Moursi (cuoco): lavora con noi sin dal 1999. Si occupa dei primi e secondi piatti e della preparazione dei risotti per i supplì.
Ibrahim Hassan (cuoco): con noi dal 2000, addetto alla preparazione dei fritti, e quindi verdure, pastelle, ripieni per i calzoncelli, ecc.
Nagah Gaber (pizzaiolo): si occupa della preparazione degi impasti, della formatura dei panetti, nonché della spianatura a mano degli stessi. Con noi dal 2004.
Mahmoud Gouda (pizzaiolo ): con noi da due anni è addetto alla preparazione degli ingredienti e al condimento e cottura delle pizze.
Maria Luisa e Carmela (le colonne in sala): punto fermo del servizio in sala, preziose collaboratrici intorno alle quali ruotano le altre cameriere. ”

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Il libro del giorno: Winterreise, la traversata occidentale di Manuel Cohen (Edizioni CFR – disponibile a fine gennaio 2012). Opera vincitrice del Premio Fortini, 2° edizione, 2011

Libro intenso e meditato, che passa in rassegna l'ultimo trentennio della storia occidentale, (soprattutto italiana)  dagli anni '70 e poi dal cosiddetto "riflusso" sino ai giorni nostri, con folgoranti ottave ne tratteggia i sintomi del decadimento, le illusioni e le disillusioni, l'aggregarsi e disaggregarsi di soggetti sociali e politici, dei rapporti umani, dei fermenti di rinnovamento.
Una poesia vibrante, incalzante, denza di pathos e moti di ribellione interiore, accorata ma mai cedevole a forme di commiserazione o autocommiserazione, senza peli sulla lingua per nessuno: dai politici agli uomini di cultura, ai poeti, ai "movimenti".
Un libro che, probabilmente, farà molto discutere e si attirerà simpatie ed antipatie per il suo stile umano alieno da compromessi, dove l'autore, con grande coraggio, "ci mette la faccia" senza remore e senza sconti per nessuno.
La scrittura è densa e caratterizzata da un grande rigore stilistico che cerca, nel contempo, di conciliare tradizione letteraria e linguaggio moderno, con soluzioni di ottimo livello.


COCKTAIL HOUR UNDER THE TREE OF FORGETFULNESS by Alexandra Fuller (Penguin Press)





















“In Cocktail Hour Under the Tree of Forgetfulness Alexandra Fuller braids a multilayered narrative around the perfectly lit, Happy Valley-era Africa of her mother's childhood; the boiled cabbage grimness of her father's English childhood; and the darker, civil war- torn Africa of her own childhood. At its heart, this is the story of Fuller's mother, Nicola. Born on the Scottish Isle of Skye and raised in Kenya, Nicola holds dear the kinds of values most likely to get you hurt or killed in Africa: loyalty to blood, passion for land, and a holy belief in the restorative power of all animals. Fuller interviewed her mother at length and has captured her inimitable voice with remarkable precision. Cocktail Hour Under the Tree of Forgetfulness is as funny, terrifying, exotic, and unselfconscious as Nicola herself. We see Nicola and Tim Fuller in their lavender-colored honeymoon period, when east Africa lies before them with all the promise of its liquid equatorial light, even as the British empire in which they both believe wanes. But in short order, an accumulation of mishaps and tragedies bump up against history until the couple finds themselves in a world they hardly recognize. We follow the Fullers as they hopscotch the continent, running from war and unspeakable heartbreak, from Kenya to Rhodesia to Zambia, even returning to England briefly. But just when it seems that Nicola has been broken entirely by Africa, it is the African earth itself that revives her. A story of survival and madness, love and war, loyalty and forgiveness, Cocktail Hour Under the Tree of Forgetfulness is an intimate exploration of the author's family. In the end we find Nicola and Tim at a coffee table under their Tree of Forgetfulness on the banana and fish farm where they plan to spend their final days. In local custom, the Tree of Forgetfulness is where villagers meet to resolve disputes and it is here that the Fullers at last find an African kind of peace. Following the ghosts and dreams of memory, Cocktail Hour Under the Tree of Forgetfulness is Alexandra Fuller at her very best.”

WHITE PROJECT




















“La Galleria White Project di Pescara è stata fondata nel 2004 da Mauro Bianchini, un giovane gallerista all’ora ventunenne, affiancato nel 2008 da Lucia Zappacosta. Lo spazio espositivo situato a Piazza Garibaldi, in uno dei quartieri più antichi di Pescara, sfrutta dal 2009 anche un’interessante sinergia di lavoro: la proficua collaborazione con Videoartscope, società di archiviazione e produzione di materiali di video arte. Nell’arco delle sette stagioni espositive White Project ha proposto il lavoro degli artisti emergenti senza tralasciare i nomi della scena internazionale, distinguendosi come attento osservatorio delle attuali ricerche artistiche, con un lavoro prevalentemente promozionale e svincolato dalle mode del momento. L’obiettivo della Galleria è quello di sostenere le espressioni artistiche contemporanee, in particolare le arti visive, tramite l’organizzazione di mostre, rassegne, convegni ed eventi, avvalendosi anche della collaborazione di free lance. Priorità viene data all’organizzazione di importanti operazioni di arte urbana, un arricchimento periodico delle opere murali e delle installazioni artistiche della città.

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EXTRAVAGANZI

“Extravaganzi is web magazine which deals with all sorts luxurious objects such as real estates and yachts, prestige cars, expensive jewelry and watches. We want our readers to get know the things on which some people spend enormous amount of money, things such as renting yachts, making reservations in luxurious hotels or buying real estate. Also, we pay attention to all sorts of auctions (art objects, wine, cars, jewelry, watches…). Apart from that, on our pages you can read about special or limited editions when it comes to gadgets, made for rich buyers and their not so ordinary wishes. In addition to all of that, on this page you can read about celebrities and find out what they spend their money on. As the appearance of luxurious things on the market grows rapidly, and we maintain this site in our spare time, we are forced to present only the most interesting information to you. Similar stories to ours you can find on similar sites: Luxurylaunches, BornRichì, Elitechoice, The Rich Time, Luxuo, Just Luxe, Trendir, Trendhunter, Moodie Report, Gentleman’s Gadgets, Artdaily, Net-A-Porter, TopSocialite, AngelGlam, SecondCityStyle, SuperficialDiva, Aagblog, A Luxury Travel Blog, Artista Luxury Blog, Homes Luxury, Letitflow, Luxury Dreaming, Luxury-Design, Pure, Planet Luxus, North Texas Luxury, OhlalaMag, OneLuxuryTravel, Pink Sith, Pricey Pads. Your suggestions and comments are always welcomed and you can write to us on our e-mail address a.arsenovic.sg@gmail.com. Also, you can share your own interesting stories with us which we can publish on Extravaganzi.”

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MARY BOONE GALLERY

“Mary Boone Gallery was founded in New York in 1977. The first Gallery was a small ground floor space at the renowned Soho address 420 West Broadway. From the outset, the Gallery was committed to showing the work of innovative young artists. By the early 1980s, two artists who started with the Gallery—David Salle and Julian Schnabel—had attained international recognition. Both were given dual exhibitions with the Gallery's upstairs neighbor, Leo Castelli Gallery. Matching the heroic output and ambition of these artists, in September 1981 Mary Boone Gallery expanded by completing a dramatic renovation of a truck garage directly across the street. Other prominent New York-based artists under Gallery representation during this period include Richard Artschwager, Jean Michel Basquiat, Ross Bleckner, Eric Fischl, Barbara Kruger, Brice Marden, and Richard Tuttle. Many of the most significant international artists also had solo exhibitions at the Gallery during the 1980s: Georg Baselitz, James Lee Byars, Francesco Clemente, Jorg Immendorff, Anselm Kiefer, Jannis Kounellis, Malcolm Morley, Sigmar Polke. The Gallery intermittently mounted historical shows such as works by Francis Picabia, an installation by Marcel Broodthaers, 1960s works by Agnes Martin, the rarely seen paintings of Clyfford Still, and the "Mirror Paintings" of the 1970s by Roy Lichtenstein. These exhibitions proved to be influential to the upcoming generation of artists. By the 1990s, Soho had evolved into a lively commercial district no longer chiefly inhabited by, and nurturing to, artists. In May 1996 the Gallery moved uptown to Fifth Avenue and 57 Street, long established crossroads of the art world. With the move came the opportunity to show the work of young artists associated with “downtown” (Will Cotton, Luis Gispert, Aleksandra Mir, Kevin Zucker) in a new context. The Gallery also initiated the ongoing VIEW series of exhibitions, in which an invited curator is free to present the work of compelling young artists alongside contemporary masters. The Gallery in this manner functions as a Kunsthalle or project space, stimulating observation and discourse. Through this program the Gallery has shown and developed relationships with new artists such as Pierre Bismuth, Carol Bove, Thomas Demand, Douglas Gordon, Aleksandra Mir, and Mika Rottenberg. A number of these artists have proceeded to mount solo shows at the Gallery. In November 2000, Mary Boone Gallery opened an additional space in Manhattan's developing Chelsea art district - again in a former garage. This Gallery allows for an expanded exhibition schedule and provides facilities for large-scale works and dramatic installations, such as Peter Halley's explosive hanging of paintings and wallpaper, Marc Quinn's complete series of carved marble statues of persons with missing limbs, a four-channel DVD installation by Barbara Kruger, and monumental sculpture by James Lee Byars. In addition to artists long-associated with the Gallery – Ross Bleckner, Francesco Clemente, Eric Fischl, Barbara Kruger, David Salle – the gallery now represents established artists such as Barry Le Va and Keith Sonnier alongside intriguing new artists like Pierre Bismuth, Patty Chang, Chie Fueki, Luis Gispert, Hilary Harkness, Jacob Hashimoto, and Aleksandra Mir. Mary Boone Gallery is actively involved in the secondary market of artists important to its history, including Jean Michel Basquiat, Jeff Koons, Brice Marden, and Julian Schnabel..”

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Smetti di Fumare Adesso senza Ingrassare + CD di Allen Carr (EWI)


Smetti di Fumare Adesso senza Ingrassare + CD



Easyway di Allen Carr è il metodo di disassuefazione al fumo di maggior successo. Ha aiutato in tutto il mondo milioni di fumatori a smettere istantaneamente, facilmente, senza soffrire e in maniera definitiva. "Smetti di fumare adesso" è la più recente presentazione del metodo Easyway. Aggiornato e realizzato in un modo che ne facilita la lettura e con l'ulteriore vantaggio di avere un CD gratuito di Ipnoterap


I prodotti qui in vendita sono reali, le nostre descrizioni sono un sogno

I prodotti qui in vendita sono per chi cerca di più della realtà

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