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mercoledì 11 gennaio 2012

Gianrico Carofiglio e Vittoria Coppola. Due pugliesi per il romanzo più bello dell’anno. Votazioni aperte fino al 25 gennaio 2012.





































Domenica 8 gennaio 2012, nella puntata di "Billy il vizio di leggere" (in coda al TG1 delle 13.30), è stato ufficialmente lanciato il concorso sondaggio "Il romanzo dell'anno lo voti tu", che offre ai lettori (tramite un semplice meccanismo di voto diretto su facebook) la possibilità di votare la propria preferenza fino al 25 gennaio 2012, eleggendo il libro dell'anno 2011.
"Gli occhi di mia figlia" (Lupo Editore) di Vittoria Coppola è stato scelto dalla redazione di Billy per concorrere al titolo, insieme a altri undici titoli usciti nel 2011, nella rosa dei candidati dalla redazione tra gli altri, Dacia Maraini, Giampaolo Pansa, Pietrangelo Buttafuoco, Federica Manzon, Mariapia Veladiano. "Gli occhi di mia figlia", già insignito del titolo di 'miglior libro dell'anno scoperto in rete', ha avuto grazie a questo riconoscimento la possibilità di accedere alla seconda fase della votazione, quella più ambita nella quale i lettori sceglieranno il miglior romanzo di un anno, il 2011, ricco di conferme e di esordienti d'accezione, basti pensare a nomi come quello di Mariapia Veladiano.
"Gli occhi di mia figlia" fa parte degli 11 titoli scelti dalla redazione di Billy per concorrere al titolo di Libro dell'anno. Vittoria Coppola non è l'unica autrice pugliese a concorrere, insieme a lei c'è infatti un altro grande e affermato autore pugliese, Gianrico Carofiglio, un motivo di orgoglio, questo, per la nostra regione e un motivo in più per esprimere la vostra preferenza, scegliendo tra due autori pugliesi, un'esordiente di valore e uno scrittore di altissima levatura.
Dall'8 gennaio 2012 chiunque potrà votare votare entrambi i libri di due autori pugliesi, "Gli occhi di mia figlia" (Lupo Editore) di Vittoria Coppola, e "Il silenzio dell'onda" (Rizzoli).

Come si vota? Semplice, basta raggiungere la pagina facebook di "Billy, il vizio di leggere"
(http://www.facebook.com/pages/Billy-il-vizio-di-leggere/110325289071780) e cliccare su "Mi piace", dopo selezionare (sotto la scritta 'bacheca') la pagina "il libro dell'anno", cliccando sull'immagine il lettore viene indirizzato automaticamente alla pagina del sito della Rai dove è possibile esprimere il voto


Info:
Lupo Editore lupoeditore.com
Ufficio Stampa overeco.wordpress.com

DANIELE SEMERARO AL BooKBar PrimoCaffè di Veglie























Il romanzo di Daniele Semeraro sarà presentato a Veglie giovedì 12 gennaio alle ore 19.30 presso il BookBar PrimoCaffè. Lupo Editore in collaborazione con Fucine Letterarie comunica che a Veglie, giovedì 12 gennaio alle ore 19.30,  presso il BookBar PrimoCaffè, sito in via Leverano n.18, si terrà la presentazione del romanzo geografico “Scrivere Polvere”, edito dalla casa editrice salentina, dell’autore Daniele Semeraro. L’incontro con lo scrittore, organizzato da Cosimo Lupo, sarà condotto da Stefano Donno e Michelangelo Zizzi. "Scrivere Polvere" è romanzo geografico ambientato a Cisternino e nella Valle d´Itria  negli anni del dopoguerra, tra le macerie dei luoghi e delle anime, ulivi secolari, vigneti e campi incolti. I suoi colori sono il bianco della polvere e dei muri dipinti a calce, il nero dei lutti ed il ruggine della terra. In una Puglia crepuscolare, fatta di trulli divelti, chiese sconsacrate e masserie abbandonate, si rincorrono i destini dei due protagonisti: una tarantolata muta e un povero balbuziente senza nome. Una pizzica verace e non folklorica dona ad essi un ritmo delirante per sfuggire alla propria condizione di reietti della società: il tempo ossessivo, frenetico, brutale della danza pareggia la brama di perdersi ognuno nella maledizione dell´altro.

SCRIVERE POLVERE DI DANIELE SEMERARO -  "Scrivere polvere" è romanzo geografico ambientato a Cisternino e nella Valle d´Itria negli anni del dopoguerra, tra le macerie dei luoghi e delle anime, ulivi secolari, vigneti e campi incolti. I suoi colori sono il bianco della polvere e dei muri dipinti a calce, il nero dei lutti ed il ruggine della terra. In una Puglia crepuscolare, fatta di trulli divelti, chiese sconsacrate e masserie abbandonate, si rincorrono i destini dei due protagonisti: una tarantolata muta e un povero balbuziente senza nome. Una pizzica verace e non folklorica dona ad essi un ritmo delirante per sfuggire alla propria condizione di reietti della società: il tempo ossessivo, frenetico, brutale della danza pareggia la brama di perdersi ognuno nella maledizione dell´altro. Una brama edificata su fragili fondamenta, quelle del dolore e della rassegnazione, sentimenti atavici, questi, che tesseranno la tela del fato nella quale finiranno per cadere le loro esistenze. E nel silenzio più cupo si consumerà il loro ultimo sacrificio. Una storia 'vintage' dai risvolti cristici, in cui unico filo conduttore risulterà essere l'agghiacciante fragilità della mente umana e dell'esistenza stessa, condannata a seguire lo stesso, identico destino dei segni tracciati sulla polvere dal protagonista.

Chi è l’Autore? - Daniele Semeraro nasce a Locorotondo nel Maggio del 1977, vive a Martina Franca e lavora ad Alberobello.
Chitarrista autodidatta, grande appassionato di musica e letteratura, si affaccia al mondo della scrittura da cantautore. Compone brani musicali per sé e per altri e nel 2008 si avvicina alla scrittura in prosa. “Scrivere polvere” è il suo romanzo d´esordio.


Per maggiori informazioni:

Lupo Editore
www.lupoeditore.com; e-mail: redazione@lupoeditore.com

BookBar PrimoCaffè
Via Leverano n. 18, Veglie
Tel. +39 3389719143,

Paesi con l'Anima e Marketing Territoriale di Stefano Landi (Terre di Mezzo)


Paesi con l'Anima e
Marketing Territoriale


C'è un modo di viaggiare che ha sempre più fan e adepti, è quello del "turismo della libertà" e della ricerca di mete originali che abbiano un'anima. Viaggiatori a caccia di esperienze memorabili, di autenticità, di cultura fatta di vissuto e di quotidiano. È il tema del marketing territoriale nel nostro Paese, fondamentale per gli enti pubblici che vogliano attrarre investimenti - in ambito turistico ma non solo - per ripartire dai luoghi veri ed esaltare l'intreccio con tutti gli altri prodotti locali, espressione della nostra cultura. Questo libro descrive un percorso svolto negli ultimi anni da Sviluppumbria, società regionale per la promozione dello sviluppo economico dell'Umbria, in collaborazione con diversi soggetti professionali tra cui SL&A. Il lavoro si dipana su tre livelli, tra loro fortemente intrecciati: l'elaborazione e la condivisione di una "ideologia" dello sviluppo locale e dell'attrazione di investimenti, anche nel settore turistico; un approfondimento metodologico che presenta le esperienze condotte dalle altre regioni italiane e da altri Paesi dell'Unione europea; la descrizione sintetica dei progetti avviati in Umbria e l'analisi di due applicazioni sistematiche a forte contenuto "ideologico", che si possono proporre come pratiche di successo, dati anche i risultati positivi conseguiti e quelli in fieri. Prefazione di Vinicio Bottacchiari.

La Scienza dell'Invisibile di MASSIMO CITRO E MASARU EMOTO (MACROE DIZIONI)


La Scienza
dell'Invisibile Da non perdere


La Scienza dell'Invisibile ci introduce, in maniera chiara e appassionante, a straordinarie scoperte scientifiche. Un'opera che finalmente ci spiega quei fenomeni fisici che i nostri sensi non percepiscono e che non sono magie o superstizioni, ma costituiscono una "nuova" scienza antica. Attraverso La Scienza dell'Invisibile, una nuova disciplina scientifica contemporanea, Massimo Citro e Masaru Emoto ci conducono in un affascinante viaggio tra fisica, medicina vibrazionale, spiritualità e filosofia. Un percorso stimolante che chiarisce fenomeni fisici non percepibili dai sensi umani e dunque invisibili e non misurabili. Tutto quel che esiste al di fuori della nostra percezione è una nuova scienza, non magia o superstizione. Gli Autori si soffermano soprattutto sul fenomeno della cosiddetta memoria dell'acqua. Emoto racconta le sue esperienze di cristallizzazione e la possibilità d'informare l'acqua attraverso suoni, parole e emozioni. Citro presenta la sua scoperta del Trasferimento Farmacologico Frequenziale (TFF) che consente di trasferire a sistemi viventi, attraverso particolari circuiti elettrici, le proprietà terapeutiche di molte categorie di farmaci senza doverli somministrare. Una vera rivoluzione, una svolta verso una medicina che utilizza "farmaci digitali" senza effetti tossici, con una maggiore efficacia e un minor costo.
Le possibili applicazioni sono tante: nella clinica umana e veterinaria, nella bioagricoltura e nell'industria alimentare.
«Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare finché non arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa».

BLOOD, BONES AND BUTTER: The Inadvertent Education of a Reluctant Chef by Gabrielle Hamilton (Random House)























“Before Gabrielle Hamilton opened her acclaimed New York restaurant Prune, she spent twenty hard-living years trying to find purpose and meaning in her life. Blood, Bones & Butter follows an unconventional journey through the many kitchens Hamilton has inhabited through the years: the rural kitchen of her childhood, where her adored mother stood over the six-burner with an oily wooden spoon in hand; the kitchens of France, Greece, and Turkey, where she was often fed by complete strangers and learned the essence of hospitality; Hamilton’s own kitchen at Prune, with its many unexpected challenges; and the kitchen of her Italian mother-in-law, who serves as the link between Hamilton’s idyllic past and her own future family—the result of a prickly marriage that nonetheless yields lasting dividends. By turns epic and intimate, Gabrielle Hamilton’s story is told with uncommon honesty, grit, humor, and passion.”

RAIN OR SHINE IN NEW YORK





















“Conveniently located in the heart of midtown Manhattan, Rain or Shine is the only store of its kind in the world. We carry an amazing selection of umbrellas and parasols in all shapes and sizes, from basic black to gorgeous patterns to true works of art. Hard-to-find styles include Ayrens, Chantal Thomass, Fox, Guy de Jean, Jean Paul Gaultier, Francesco Maglia, Pierre Vaux, Piganiol, Sofrap, Romanelli, Knirps, Doppler and many more. Makes the perfect gift!
We also carry a wide selection of walking canes.
Rain or Shine is just a short distance from major midtown hotels. Come visit us at 45 East 45 Street, just off Madison Avenue, But don’t wait for a rainy day. We’re open every Monday through Saturday, 10 AM - 6 PM and on Thursdays, 10 AM - 8 PM.”


VINCENT GIANNICO



























“L’Arte e' un bellissimo gioco. La pratico sin da bambino, allorquando modellavo figure con l’argilla dopo la pioggia o disegnavo con qualsiasi colore e supporto trovassi a portata di mano. Per la prima comunione chiesi in regalo la mia prima macchina fotografica e un paio d’anni dopo una cinepresa. Sebbene riesca a trovare in ogni occasione il pretesto per creare una nuova opera, la mia forte tendenza all’autocritica m’impedisce di cimentarmi in lavori nei quali non credo.  Amo guardare alla realta' con gli occhi dell’attento ricercatore, consapevole che tutto puo' essere ridotto a misura d’uomo, reso artificiale o invecchiato. Il mio modo di intendere l’Arte nasce dalla necessita' di rielaborare senza condizionamenti tutto quello che colpisce la mia curiosita'. Il mio tema centrale e' l’uomo, con le sue ossessioni, la sua emotivita', le sue tecnologie, le sue trasgressioni, la sua corporeita', affrontati al di la' di qualsiasi implicazione etica o politica. Ma sono affascinato anche dal tempo, dallo spazio, dalla natura e dalle ricerche di carattere puramente estetico. Desidero che lo spettatore sia in grado di penetrare il messaggio nascosto nelle vicende narrate da ciascuna delle mie opere. Di conseguenza non prediligo nessuna tecnica o materiale in particolare, proprio perche' ogni vicenda richiede tecniche e materiali specifici per essere raccontata. Il viaggio per me e' un modo di vivere nel rispetto delle diversita' e nel confronto con realta' possibili ed impossibili dove affermare continuamente il mio” (Vincent Giannico)


ESCAPE FROM CUBICLE NATION






“Pamela Slim is a seasoned business coach, author and professional speaker who helps frustrated employees in corporate jobs break out and start their own business. Her blog, Escape from Cubicle Nation, is one of the top career and marketing blogs on the web.  A former corporate manager and entrepreneur herself for more than a decade, she deeply understands the questions and concerns faced by first-time entrepreneurs.  Her expertise in personal and business change was developed through many years consulting inside corporations such as Cisco Systems, Hewlett-Packard and Charles Schwab, where she coached thousands of executives, managers and employees.
“Entrepreneurship at its heart is aligning your purpose for being on earth with a business idea so compelling that you simply must do it, despite the fears that hold you back,” says Pam.  Her experience teaching martial arts for 10 years to thousands of students including former gang members has helped her clients deal with fear head-on.  A world traveler, Pam speaks four languages and has lived and worked in Europe and South America. Pam’s book Escape from Cubicle Nation: From Corporate Prisoner to Thriving Entrepreneur was named Best Small Business/Entrepreneur Book of 2009 by 800CEORead and Editor’s Choice and Reader’s Choice for Best Small Business Books of 2009 from Small Business Trends.  Pam is frequently quoted as an expert on entrepreneurship in publications such as The New York Times, The Wall Street Journal, BusinessWeek, Forbes, Entrepreneur, Money Magazine and Psychology Today. Pam is certified as a master life coach. She is married with three kids and lives in Mesa, Arizona.”


BIHOME


















“BIhome esce dagli schemi del concetto di porta tradizionale: è prodotto di arredo ed è frutto di biennale studio ingegneristico. Le collezioni, raffinate ed essenziali, sono moderne. BIhome è finezza di materiali: trasparenza del vetro temprato, leggerezza minimalista dell'alluminio, varietà di colori e essenze che librano nell'ambiente con tonalità che passano dall'inconscio al razionale. Colori e tendenze: anni che si avvicendano, mode che si scalzano, passioni che si alternano. Non per loro: le porte BIhome sono nate per sfiorare l'eterno. Questione di spazio: da vivere. Questione di tempo: da centellinare.”


martedì 10 gennaio 2012

Il libro del giorno: Rapporto di polizia. Le accuse di plagio e altri metodi di controllo della scrittura di Marie Darrieussecq (Guanda)
























Accusata per due volte di plagio - nel 1998 da Marie NDiaye per "Nascita dei fantasmi", e nel 2007 da Camille Laurens per "Tom è morto" Marie Darrieussecq decide, per meglio difendersi, di cercare di comprendere ciò che le è accaduto. Intraprende così un viaggio nel paese cupo e inospitale della plagiomania, di quel desiderio folle di essere plagiati che può portare alla calunnia. È un territorio in cui ogni scrittore si barrica nel proprio spazio per tutelare la presunta e mitizzata unicità della propria voce; il bisogno di essere letto e amato si intreccia con l'ossessione tutta contemporanea per l'originalità, la veridicità, l'espressione in prima persona, per cui ogni tentativo di indagare i sentimenti di un personaggio di finzione è considerato un'intrusione nel campo di chi quei sentimenti li ha vissuti nella realtà. Prendendo spunto dai casi delle più clamorose accuse di plagio, come quelle rivolte a Freud, a Celan, a Mandel'stam, a Daphne du Maurier o a Émile Zola, e basandosi sugli studi che hanno affrontato il fenomeno dal punto di vista sociologico, psicologico e legale, l'autrice individua nella Russia dei primi anni della Rivoluzione il legame tra ossessione per il plagio e persecuzione dei poeti. In un libro che vuole essere un omaggio alla forza della letteratura, Marie Darrieussecq smaschera così i tratti più inquietanti della plagiomania...

OGGI MANGIO DA … 121: RISTORANTE POVERO DIAVOLO




















“Gli scorci delle due luminose sale ristorante impreziosite dalla collezione delle opere pittoriche dell’artista Marco Neri, nativo di Meldola, torrianese d’adozione, già presente con un importante lavoro alla biennale del 2002, dalle ceramiche del riminese Giovanni Urbinati, dalle porte incise che recano la firma del poeta Tonino Guerra, dalle citazioni delle vedute santarcangiolesi di Giulio Turci. L’accoglienza famigliare e l’ambiente curato in innumerevoli piccoli dettagli pensati per la piacevolezza degli ospiti, nonchè la possibilità di gustare un’ottima cucina realizzata da un giovane talento, creativo e concreto, lo chef Pier Giorgio Parini, rendono il Povero Diavolo un gradevole approdo per chi ama il bello ed il buono.”


FIATO CORTO di ELIANA FORCIGNANO’ (LIETOCOLLE). INTERVENTO DI VITO ANTONIO CONTE























In un mondo perfetto nessuno si sognerebbe mai di cercare la perfezione. Non si cerca qualcosa che c’è. Quel che c’è lo si guarda. Lo si ascolta. Lo si contempla. E ancora. Ma molta della vita che scorre su questa Terra perfetta non è. Imperfetto è soprattutto chi la abita. Cosa farne di tanta imperfezione? Oh, molte cose se ne possono fare. Lei ne fa versi. E, competente come pochi, mite come brezza primaverile, dolce come melograna, umile com’è chi percorre la via della conoscenza umana, lei fa versi e supplica perdono alla bianca poesia, lei che mescola parole e colori sulla pura tela di una Musa Aonia ancora da inventare, lei che dell’esistenza cerca di spremerne il violaceo significato. E viola è il colore che avvolge medit azione di capelli nel roseo sguardo di copertina. Ché se non fosse “Fiato Corto” e se “Il colore viola” non fosse già un romanzo di Alice Walker e un film di Steven Spielberg, così avrei titolato questo esordio poetico di Eliana Forcignanò. Dopo le sue fiabe, ecco “Fiato Corto” (per i tipi di Lietocolle, 2011, pagine 62, € 13,00), mondo poetico di Eliana Forcignanò dominato da tutte le sfumature del colore viola, ch’è uno dei colori dello spettro che gli occhi possono vedere. È quello associato alla frequenza più alta e alla lunghezza d’onda più corta. Come dire, riferito al libro in parola, versi che raggiungono vette alte, schermate dal lemma corto del titolo. Il viola, è noto, nasce dall’unione del rosso e del blu e, in quanto tale, è sintesi delle qualità simboliche dei due colori che gli danno vita. E c’è il rosso nelle liri che di Eliana Forcignanò, c’è la passione e la violenta irruenza del rosso. E c’è la trascendenza del blu. I due opposti generano il viola, ch’è temperanza. Così la poesia di Eliana Forcignanò sembra tendere all’unione degli opposti, all’unione (scomodando Jung) di due nature, di corpo e di spirito. Così le parole di Eliana Forcignanò sembrano anelare al viola, a quella che (secondo la visione di Steiner) è la dimensione che va oltre quella fisica, quella propria della natura sfuggente e inafferrabile. Viola che mai diventa crepuscolare (com’è, invece, questo colore per Goethe), ma prossimo alla timidezza della violetta (nascosta tra l’erba), del cui fiore (questi versi) hanno in comune la forma: semplice e essenziale, che evoca la grazia e l’intimo valore dell’estetica. I versi di questo libriccino possiedono grazia in ogni passaggio e bellezza in ogni tema, ché ognuna delle tre sezioni di “Fiato Corto” è un inno all’affermazione della dignità d’essere qui e adesso. Indipendentemente che sullo sfondo delle parole ci sia il passato, con la Musa Emily Dickinson o l’assenza di voce delle donne del padiglione secondo a dettarle, o che ci sia il presente senza suono, del non aver vissuto, delle emozioni triturate, delle dentate disfatte, dei sogni sfatti, della mela acerba offerta all’onore di un dente, della stanca speranza, metabolizzate nell’allegria del canto. E mi sembra di sentire la voce di Whoopi Goldberg (che, guarda caso, fuor di pseudonimo d’arte fa anche Elaine) che –nel film citato sopra- dice: “Io sono povera, sono negra, sono anche brutta, ma buon Dio sono viva!”; sì, leggendo “Fiato Corto” sento la voce di Eliana Forcignanò che dà voce a chi non ce l’ha e grida “sono viva” e nelle avversità sorride e, mi piace pensare, in fine, nel silenzio della luce azzurrognola della sua stanza, ascolta “Miss Celie’s Blues”. Ché è la prima canzone, dato anche il taglio di questo pezzo, che mi viene in mente. Ché questa canzone, come molto blues, è vivere con gioia la tristezza e le difficoltà. Ché l’altra gioia, quella dei giorni belli, avrà un sapore vero!


La Via Francigena del Sud da Roma ai Porti d'Imbarco per la Terra Santa di Monica D’Atti e Franco Cinti (Terre di Mezzo)


La Via Francigena del
Sud da Roma ai Porti d'Imbarco per la Terra Santa

Nel Medioevo molti pellegrini, dopo aver raggiunto Roma, proseguivano per la Terra Santa. Si andava così formando la Via Francigena del Sud, via gerosolomitana (verso Gerusalemme) oppure via romea per chi la percorreva in senso opposto. Oggi, grazie a un lavoro durato anni, è possibile rimettere i piedi sulle tracce degli antichi pellegrini, ripercorrere strade ricchissime di storia (l'Appia antica, l'Appia traiana...) e ritrovare ogni sera, il sapore e il senso dell'ospitalità di un tempo. Da Roma fino alle coste della Puglia: un cammino in 30 tappe attraverso una terra sospesa tra cielo e mare, passando gli Appennini proprio là dove sembrano scomparire. Inoltre, la descrizione dettagliata del percorso a piedi e le varianti per la bici, le carte per orientarsi e le altimetrie, le ospitalità e i luoghi da visitare. Una guida che ricongiunge le tre peregrinationes maiores dell'antichità: Santiago, Roma, Gerusalemme.

La Grande piramide e lo Zed di Mario Pincherle (MACROE DIZIONI)


La Grande piramide e lo
Zed Buono


Chi costruì le piramidi? Quale tecnica fu usata per smuovere e trasportare gli enormi massi? È esistito veramente il faraone Cheope? In che relazione sono Enoch (Trismegisto), Abramo e tanti altri personaggi del passato con la costruzione della piramide? Come mai lo Zed, una torre alta 60 metri, il più  sacro simbolo dell’antico Egitto e testimone del ritorno di Osiride, fu nascosto dentro la piramide? È probabile che i famosi libri sacri di cui parla Enoch siano stati nascosti proprio nello Zed, luogo sicuro a prova di cataclisma? Infatti Enoch dice: “Verrà il giorno in cui la torre renderà ciò che le è stato affidato, la Piramide salterà come un ariete e allora terminerà la triste età del ferro”. Mario Pincherle in questa sua opera dà risposta a innumerevoli quesiti e tenta di portare alla luce gli innumerevoli misteri che ancora oggi avvolgono questi monumenti del passato, che furono costruiti in base a principi di geometria ermetica nota soltanto agli iniziati.

THE BETTER ANGELS OF OUR NATURE: Why Violence Has Declined by Steven Pinker (Viking)























“Faced with the ceaseless stream of news about war, crime, and terrorism, one could easily think we live in the most violent age ever seen. Yet as New York Times bestselling author Steven Pinker shows in this startling and engaging new work, just the opposite is true: violence has been diminishing for millennia and we may be living in the most peaceful time in our species's existence. For most of history, war, slavery, infanticide, child abuse, assassinations, pogroms, gruesome punishments, deadly quarrels, and genocide were ordinary features of life. But today, Pinker shows (with the help of more than a hundred graphs and maps) all these forms of violence have dwindled and are widely condemned. How has this happened? This groundbreaking book continues Pinker's exploration of the essence of human nature, mixing psychology and history to provide a remarkable picture of an increasingly nonviolent world. The key, he explains, is to understand our intrinsic motives- the inner demons that incline us toward violence and the better angels that steer us away-and how changing circumstances have allowed our better angels to prevail. Exploding fatalist myths about humankind's inherent violence and the curse of modernity, this ambitious and provocative book is sure to be hotly debated in living rooms and the Pentagon alike, and will challenge and change the way we think about our society.”

VERSANI IN NEW YORK























“Ara, Designer/CEO, was born in Liberia, Africa, where the beauty of the world struck him at an early age. Upon arrival in the United States in 1985, Ara turned to his artistic renderings and sought an outlet for his creative vision. Working from his loft in Soho, Ara began exhibiting his jewelry designs in 1992 at industry trade shows. Quickly finding enthusiastic buyers, Ara invested himself fully into building this business, eventually leading to the opening of his first NYC retail store on the edge of SOHO on Bleecker Street. Ara has now successfully opened the Versani Flagship Boutique in the heart of SOHO on Mercer Street, in addition to opening two more retail stores across the country - the elegant Mulberry Street location in Nolita, NYC, and our southern hot-spot location in Miami's South Beach. Moving forward is a constant goal of Versani Jewelry.
Locations and Hours

Opening hours: Mon - Sun 11-9

Versani Soho
152 Mercer St.
NY.NY.10012
212.941.9919

Versani Nolita
227 Mulberry St.
NY.NY.10012
212.431.4944
Versani South Beach
201 11th Street
Miami Beach, FL 33139
305.674.9595”



MARINA BOLMINI


















Vasto, 21 settembre 1970

1991-Diploma di Arti Applicate (metalli ed oreficeria) - Istituto Statale d’Arte
1996-Diploma di pittura - Accademia delle Belle Arti di Bologna
 OPERE PUBBLICHE
 2003-autrice della scultura simbolo del Future Film Festival di Bologna
1997-cartolina per la campagna “Zero Tolerance-contro la violenza sulle donne” dell’Assessorato alle Politiche Sociali del comune di Bologna
 MOSTRE PERSONALI
2008
Play with me,Quadreria Cesarini/WhiteCubeProject, Fossombrone
2007
Marina Bolmini, galleria Het Houde Raadhuis, Hoffdorp (Olanda)
2006
Play with me, galleria Marconi,  Cupra Marittima
2002
Home of the brave, Girondini Arte Contemporanea, Verona
1999
La Stanza dei Giochi, Zoom Arte Contemporanea, Bologna
1998
Pink turn to blue, galleria Graffio, Bologna
1997
Da Bologna con amore, galleria Marconi, Cupra Marittima
1996
I panni sporchi non si lavano in casa…, lavanderia Onda Blu, Bologna
Marina Bolmini, Praga Cafè, Bologna
Marina Bolmini, galleria Graffio, Bologna
1995
Fedeli peccatori, galleria Graffio, Bologna (con Gerd Holzwarth)
MOSTRE COLLETTIVE
2007
Ritorno a casa, Biblioteca comunale, Guilmi
Re-Use, Palazzo Sirena, Francavilla al mare
Art in handicrafts, galleria De Meerse, Hoffdorp (Olanda)
Water resistance, Teatro del Trionfo, Cartoceto
2006
CQF…P, Palazzo Parissi, Monteprandone
Velluto rosso, Teatro Comunale, Chiaravalle
2005
Aural Sculture(s), Amnesiac Arts Home Gallery, Potenza
castigliArte_05, scuola elementare, Castiglione Messer Marino
Buon compleanno, galleria Marconi, Cupra Marittima
2004
Normali meraviglie, Magazzini del Cotone, Genova
XXXVII Premio Vasto, Palazzo d’Avalos, Vasto
2003
Bolmini, Marazuela, Muzi, galleria Marconi, Cupra Marittima
Biennale dell’Adriatico, Palazzina Azzurra, San Benedetto del Tronto
2002
Luoghi di concentramento, Galleria Artandgallery, Milano
Short stories, Museo La Civitella, Chieti
2001
Pop heart e generazione mtv, Light Gallery, Faenza
2000
Fait Maison, M.I.A.M, Sete (Francia)
Quotidiana 00, Civica Galleria d’Arte, Padova
Italian History X, Palazzo Parissi, Monteprandone
1999
Sky surfing front, New Zøne, Ortona
Il mare, Sala dei Templari, Molfetta
Zone di visibilità, ex-fienile, Castel San Pietro Terme
Interni con figura, Centro culturale S. Girolamo, Longiano
Tempo Riflesso, impulsi ad altra definizione, Rotonda Galli Loggetta 39
Atlante, Masedu Arte Contemporanea, Sassari
Speed 3,  Galerie Atelier A 48, Grenoble
Belle di mamma, galleria Fabia Calvasina, Milano
Bad Babes, galleria Care Of, Cusano Milanino
1998
Arti Visive 2, Palazzo Ducale, Genova
Saluti da Cupra Marittima, Sala Polivalente, Cupra Marittima
Kunst & Pornographie II, Galleria Fluxus, Stoccarda
Crossover, Kunstraum Alter Wiehrebahnhof, Friburgo
La donna nell’arte contemporanea, Palazzina Azzurra, San Benedetto del Tronto
Prigionieri, galleria Care Of, Cusano Milanino
Romagna-Kassel,  Galleria d’Arte Contemporanea “Vero Stoppioni”, Santa Sofia
1997
Cahiers du triangle, Palazzo Re Enzo, Sala dei Trecento, Bologna
Associazioni…, Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Castel San Pietro Terme
Premio per l’incisione Giorgio Morandi, Saletta ottagonale, Museo Morandi, Bologna
Cahiers du triangle, Istitut Français de Thessalonique, Salonicco
Exit, Il Campo delle Fragole, Bologna
1996
Siamese People, Il Campo delle Fragole, Bologna
Art Discount, Ferramenta 17, Bologna
Cahiers du triangle, Ecole des Beaux-Arts, Saint Etienne
Melody Makers, Il Campo delle Fragole, Bologna
1995
End & Over, Fiera Campionaria di Bologna
1994
14 Kunstler der Accademia di Belle Arti aus Bologna, Theaterhaus
Bolmini, Costantini, Lamberti, Mastrangelo, Passarella, Taroni, Il Campo delle Fragole, Bologna Hortus Conclusus, Chiostri di San Domenico, Reggio Emilia
Arte Viva, Piazza del Duca, Senigallia”

(l'immagine riproposta è un'opera di Marina Bolmini) 


Venture Capital Cafè



















“Founded in 2005 by Eze Vidra, VC Cafe (www.vccafe.com) is a leading blog on technology and venture capital, dedicated to obsessively profiling, reviewing and breaking news about new Internet products and companies, venture capital funding and deal flow with a spotlight on Israel, the Silicon Wadi. In addition to covering new companies, VC Cafe organizes the Startup Roundtable series, which are offline events in London, San Francisco and Tel Aviv. VC Cafe has been featured by the Wall Street Journal, AlwaysOn media and most Israeli media outlets. It has also been ranked as one of the top 100 VC blogs.”


BETAFENCE PROJECT




















“Leadership - Con  il suo vasto portafoglio prodotti, Betafence è il primo produttore mondiale di recinzioni.
130 anni di eccellenza - Nel corso dei suoi 130 anni di esperienza in qualità di aziende leader nella fornitura di prodotti, servizi e applicazioni innovative, Betafence ha stabilito gli standard di eccellenza nell'intero settore delle recinzioni.
Un giro d'affari di € 400 milioni di Euro - Il fatturato di circa 400 milioni di Euro, vede Betafence al primo posto nel mercato internazionale delle recinzioni.
2000 dipendenti - Attualmente, Betafence conta una forza lavoro di 2000 persone.
La sede centrale è situata in Belgio.
11 Stabilimenti - Betafence dispone di 11 impianti produttivi situati in 10 paesi: Belgio (Zwevegem), Francia (Bourbourg), Regno Unito (Sheffield), Germania (Schwalmtal e Werl), Italia (Tortoreto), Polonia (Kotlarnia), Sud Africa (Città del Capo), Cina (Tianijn),Turchia (Istanbul) e gli  USA (Ennis, Texas).
9 società di contracting - Betafence ha 9 società di contracting per l'installazione professionale: Polonia (Varsavia), Spagna (Madrid), Ungheria (Budapest), Croazia (Zagreb), Italia (Roma e Milano), Repubblica Ceca (Brno) Slovacchia (Bratislava) e Betafence Projects (Internazionale).
25 uffici commerciali - Le filiali di vendita Betafence sono collocate in tutto il mondo. Per tutti i nostri funzionari commerciali la soddisfazione del cliente è la priorità numero uno.
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lunedì 9 gennaio 2012

Il noto, il nuovo. Appunti postumi sulla natura del potere e della storia, di Giovanna Frene, prefazione di Paolo Zublena, postfazione di Silvia de March, con testo inglese a fronte, traduzione di Joel Calahan e Jennifer Scappettone, con cd audio dei Poems, (Transeuropa). Intervento di Nunzio Festa






















I versi di Giovanna Frene, proposti in "Il noto, il nuovo", già pubblicati in lingua inglese negli States, sono una disquisizione sulla natura del mondo e quindi del potere, della Storia che abbiamo e che faremo. Forse per questa ragione, tra l'altro, le musiche dei Poems allegate alla silloge a tratti  danno spazi a più quotidiane incombenze. Frene, insomma, s'affida un compito difficilissimo. Che comunque compie; davvero facendosi dire appunto come e quanto Giovanna Frene sia da considerare, e non ce ne vogliano i puristi, poetessa civile. Depositato fra una molte infinita di citazioni, il verso di Frene usa un'allegoria per certi versi atipica, una forma d'isolamento dalla realtà dopo aver osservato la realtà: per evocare senza avocare ad alcun compito proprio. Ma proponendo una lettura e poi una rilettura della cose del passato, vedi le riproposizioni del male nazista, che devono sconfiggere quella trappola mortale che è la nuova specie d'indifferenza oliata da questa e dalla precedente società. Tra i nazisti, allora, e Giovanni dalle Bande Nere. Fra nettezza, tono schietto e diretto, eppur salato di musicalità e commozioni, quindi fra fendenti e dialoghi, e aperture che si rinnovano nei componimenti maggiormente 'discorsivi'. Giovanna Frene interroga la violenza stessa, dunque, e chi la pratica. Chi la praticherà ancora. Mentre il comodo dove viviamo non ci consente d'opporci, spesso. Un piccino saggio di questa compostezza e rigida, intellettuale dominazione del dubbio, dice: "l'ordine delle forze, l'idea inevasa del bene, invisibile, è sotto / gli occhi di tutti. raggiunge il suo scopo, il banchetto integro: // il corpo è sacro, saturo, è fatto di intenzioni; / il cibo è un potere diverso, ma sempre-cibo nel sempre banchetto." (...). I riferimenti sono tanti. Eppur potremmo citarne solamente uno, su tutti, Andrea Zanzotto. Non a caso è Zanzotto il poeta salutato in chiusura d'opera. Il dissidio principale che Frene rimette sotto i nostri occhi annacquati a volte dall'impotenza, è fra diritto e obbligo di far il bene, cioè mettersi di traverso all'avanzata del "motore della storia" (la violenza che opprime i popoli) e il significato stesso delle nostre azioni. Il motivo dominante de Il noto, il nuovo, come ci rammenta d'altronde il titolo scelto per la petité raccolta poetica, è il sentimento d'ineluttibilità del male - assoluto - che ci fa dannare. Molte volte, però, senza darci dannazioni. Con la poesia di Giovanna Frene qualcosa invece s'accende. Sapendo del noto. Applicandoci al nuovo.  

Il libro del giorno: L' occhio del diavolo di Jason Goodwin (Einaudi)























Istanbul 1840. Dopo aver dato all'impero ottomano selle francesi, una specie di costituzione e i fucili a percussione, dopo aver perso la Grecia, la Crimea, nonché l'Egitto, il sultano Mahmut II è morto. All'indomani della designazione del giovanissimo successore, un delitto raccapricciante scuote la città: nel pozzo di un monastero cristiano è rinvenuto il cadavere di un uomo sul cui braccio campeggia sinistra un'insegna bellica tatuata. Yashim, incaricato di seguire il caso, finirà a indagare all'interno del serraglio. Un mondo dominato dalla paura, l'ambizione e la superstizione, un mondo in cui i segreti sono quanto di più sacro ci possa essere, le leggi sono sospese e le donne possono semplicemente sparire nel nulla...

OGGI MANGIO DA … 120: RISTORANTE IL PIASTRINO




















“I locali del ristorante sono ricavati all'interno di un'antica casa contadina immersa nel verde del Parco Begni a Pennabilli. In uso fino a meta' dello scorso secolo, la casa ha subito varie trasformazioni fino all'ultimo importantissimo restauro, datato 2007, voluto dall'associazione proloco di Pennabilli e dallo chef Agostini, che si è impegnato a lungo in prima persona per rendere i locali caldi ed accoglienti, senza snaturarne l'anima originaria”


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