La grande produzione (o meglio sovraproduzione) editoriale italiana, sovente non permette di prendere in considerazione una serie di lavori nell’ambito della narrativa, della poesia, e della saggistica, che meritebbero maggiore attenzione. A volte la cortocircuitazione avviene vuoi per carente distribuzione del prodotto editoriale, o per miopia della stessa casa editrice che non si cimenta nemmeno nella promozione. Soprattutto se si pensa alle nefaste tariffe editoriali di spedizione di un libro, che il nostro governo ha fortemente voluto, forse per “favorire” la piccola e media editoria italiana. Valentina Terlato (torinese per una metà, siciliana per l’altra), vive facendo la psicologa a Roma e ha scelto la scrittura, la letteratura, come sua inseparabile compagna di viaggio. “Mi piacerebbe adesso” è la sua seconda opera letteraria che arriva dopo“Viaggi”, un titolo pre-dittivo dei contenuti di questa sua ultima fatica. “Mi piacerebbe adesso” (Robin edizioni) è un libro mobile nello spaziare da tracciati biografici in transito a storie che abbracciano luoghi, visi, emozioni. L’unica cosa certa è che il libro custodisce il segreto meraviglioso (perché pieno di vita come tutte le pagine di questo libro) di un viaggio da Roma a Vittoria (città del padre di Valentina).
“Giri l'angolo e fai un incontro che può cambiare la vita. Può essere un amore, oppure qualcuno che ti taglia la gola. Certe altre volte è un paesaggio. Questo libro è una storia di incontri. Quasi tutti in movimento”. Un libro assolutamente dedicato alla donna, dove tra le righe si muovono tante storie femminili appartenenti a un “campionario” del “gentil sesso” che si svela al lettore senza censura, senza la paura di confessare il proprio inconfessabile. Valentina Terlato racconta di donne che soffrono, ridono, piangono, sognano, amano, fanno l'amore, e ti fanno pure “fuori”. L’autrice non si limita soltanto alle descrizioni di “costume” ma scandaglia l’animo delle protagoniste e dei loro contesti, con rara finezza ed eleganza scritturale. Spirito fondante quest’opera è l’idea che la nostra vita non sia altro che un’avventura, dove talvolta scegliamo consapevolmente di non voler conoscere la destinazione del nostro vagare, in poche battute un’eterna transizione oscillante tra scoperte e fughe, a volte anche da se stessi. Pagine fitte di incontri reali, fantastici, umani o bestiali. Incontri fatti di profonde estasi e segreti pesantissimi che sarebbe meglio tacere. Storie di amore senza sesso e di sesso senza amore. Storie di premesse che non si realizzano perché, quando meno te l’aspetti, ritorni indietro e ricominci tutto di nuovo.