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domenica 20 ottobre 2013
Neil Koelmeyer, Ursula Kolecki "Il Codice Segreto del tuo Nome" - Libro
Massimo Sicoli al Road Show 2013 di Sharp
La storia di Copy Center (oggi Sicoli srl)
comincia nel 1980 quando Francesco Sicoli, dopo un’attenta indagine di mercato
sui “Centri Copie” di Lecce e Provincia, sente che è giunto il momento di
creare una struttura in grado di soddisfare la sempre più crescente domanda di
servizi di copiatura di grande formato, utilizzata da professionisti,
ingegneri, architetti, geometri ed imprese di costruzione. Nel 1984 Francesco
Sicoli sceglie la sua famiglia per dare vita ad un grande e promettente
progetto ed è così che coinvolge nella nascente impresa i figli Giuseppe,
Massimo e Maria Rosaria. L’intuizione di
Francesco Sicoli risulta in pochissimo tempo una scelta vincente, tanto che
vengono ampliati i servizi di copiatura e aggiunti servizi come quelli di
vendita e assistenza tecnica. Nel 1996, con l’avvento del digitale, l’azienda
investe in tecnologia e risorse umane, rinnovando il parco macchine e ampliando
il proprio organico con personale qualificato.
Nel mese di ottobre 2013 la
grande multinazionale giapponese Sharp ha
organizzato un RoadShow per presentare in ogni regione italiana una novità
assoluta che permetterà di rivoluzionare il concetto stesso di stampa a colori.
E già perché proprio in questo tour
verranno presentati lo sviluppo
della gamma dei prodotti Sharp nei prossimi 3 anni, ma soprattutto i sistemi di
stampa professionali a colori MX-6500N e MX-7500N. Poche ma fondamentali le
linee guida di questo RoadShow indetto da Sharp: la valorizzazione dei più
pregiati prodotti enologici italiani, e
la presenza dei migliori professionisti del settore della stampa scelti per
ogni appuntamento tra i più qualificati.
E nella tappa del 21 ottobre 2013 a Irpinia Feudi di San
Gregorio Località Cerza Grossa - Sorbo Serpico (AV), una grande ditta salentina
come Sicoli srl di Lecce, sarà presente con Massimo Sicoli, per offrire la sua
esperienza e la sua professionalità come valore aggiunto all’appuntamento
sopraccitato.
GLI INNOVATIVI MODELLI DI SHARP MX-6500N e MX-7500N - Un nuovo
ingresso nel mercato delle soluzioni digitali a colore light production: si
tratta di Sharp, un marchio di riferimento nell’ambito stampanti che diventa un
player a tutto campo nella fascia di alta produzione, grazie ai due nuovi
modelli. I nuovi sistemi sono caratterizzati da plus unici ed un’elevata
competitività nei costi di gestione, oltre alla possibilità di essere
completamente modulari e configurabili in base alle esigenze degli
utilizzatori.
Con l’ampliamento della propria
gamma, Sharp è in grado di offrire al mercato della stampa di produzione due
innovative soluzioni altamente performanti e con una versatilità estremamente
elevata. I due modelli, denominati MX-6500N e MX-7500N, garantiscono una
qualità di immagine elevata ad una produttività rispettivamente di 65 ppm e 75
ppm nel formato A4 e 38 ppm e 42 ppm per l’A3. Il sistema è ideale per la
produzione di opuscoli, depliant, pieghevoli, booklet e altre tipologie di
prodotti commerciale e documentali.
.
PLUS ESCLUSIVI - Grazie alla possibilità di stampa edge-to-edge su
lavori professionali, le nuove configurazioni garantiscono la stampa al vivo
senza margini di un opuscolo in A3, una caratteristica unica in questa fascia
di soluzioni.
Il sistema è dotato inoltre di un
esclusivo dispositivo automatico di tripla alimentazione della carta ad
aspirazione, che assicura la massima affidabilità per la gestione di un’ampia
varietà di supporti, fino ad uno spessore di 300 g/mq e una capacità di 13.500
fogli.
Il potente server Fiery Color
Print MX-PE10 con Command WorkStation è disponibile per lavori complessi e
critici dal punto di vista del colore ed è completamente integrato con il
display touch-screen di Sharp. Questa integrazione consente agli operatori di
gestire e preparare con facilità i lavori ed elimina virtualmente la necessità
di più workstation per la gestione di ogni commessa. Il pannello operativo integra
un tastierino touch-screen con un dispositivo puntatore touchpad per un
funzionamento simile a quello dei PC. Il display stesso ha l’aspetto di un
ampio tablet con funzioni di azionamento flick, tap e swipe.Grazie al
funzionamento a touch-screen, gli utenti possono trascinare e rilasciare lavori
di stampa, selezionare le specifiche di stampa ed eseguire altre operazioni.
Tutto questo offre un controllo più preciso sugli strumenti del flusso di
lavoro.
.
INTEGRAZIONE E AFFIDABILITÀ - I sistemi MX-6500N e MX7500N sono
equipaggiati con la tecnologia Sharp OSA®, che si integra perfettamente nelle
applicazioni di rete e servizi cloud ed è in grado di rispondere a qualsiasi
esigenza aziendale. Inoltre, la tecnologia Scan2 consente la scansione di
documenti fronte-retro in un unico passaggio e in modalità duplex single pass
può scansire fino a 150 pagine al minuto. Grazie alla propria suite per la
sicurezza dei dati nell’ambito MFP, Sharp è in grado di garantire la più
affidabile protezione dei documenti da parte di utenti non autorizzati.
.
QUALITÀ GARANTITA - La qualità è garantita dal dispositivo di
controllo colore Sharp di nuova generazione, in grado di autocalibrarsi e
mantenere costante la tonalità del colore e la densità del toner pagina dopo
pagina. Inoltre, un software esclusivo permette una messa a registro precisa
con possibilità di correzione in produzione. La risoluzione di 1200×1200 dpi
reali con processore 8-bit garantisce immagini nitide anche nei più fini
dettagli, come testi e grafici.
.
UN DESIGN MODULARE - La struttura flessibile e completamente
modulare consente un’ampia varietà di configurazioni: dal sistema di base per
copia e stampa ad alta velocità alla linea professionale più evoluta, in grado
di realizzare booklet e finirli completamente in linea. Il modello MX-7500 Pro
rappresenta una soluzione trasversale, che si adatta alle più svariate
tipologie di service di stampa: da quelli più professionali ai centri stampa
interni (CRD), dai fornitori di prestampa alle tipografie vere e proprie, che
lo scelgono come alternativa all’offset sulle basse tirature. La macchina è
completamente configurabile in base alla esigenze dell’operatore: in questo
senso il sistema coniuga le migliori soluzioni disponibili sul mercato. In
particolare, per la parte finitura, Sharp ha messo a disposizione l’unità di
cucitura MX-FN22 e il rifilatore MX-TM10, che consentono la realizzazione di
booklet fino a 80 pagine. Per una maggiore produttività, è disponibile invece
il sistema Plockmatic Booklet Maker, che produce opuscoli fino a 120 pagine
cucite a sella o con piega a squadra. Altra opzione è il sistema di punzonatura
professionale GBC SmartPunch Pro, che permettono di realizzare fini a 7 stili
di punzonatura comunemente più utilizzati.
Info
SICOLI srl
Via Arditi 4/6 - 73100 Lecce
Tel 0832.332533 - 0832.333663 -
0832.333662
Fax 0832.241640
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sabato 19 ottobre 2013
Piero Mozzi La Dieta del Dottor Mozzi - Libro
Doreen Virtue Messaggi dal Tuo Angelo - Libro
Selene Calloni Williams James Hillman - Il Cammino del «fare Anima» e dell'Ecologia Profonda - Libro + DVD
Stanislav Grof presenta Guarire le Ferite più Profonde - Libro
venerdì 18 ottobre 2013
Gene Stone La Rivoluzione della Forchetta Vegan - Libro
Stefano Pravato Guarire con la Vitamina C - Libro
Daniel Lumera I 7 Passi del Perdono - La Scienza della Felicità
J. J. Virgin - La Dieta delle Intolleranze - Libro
Alessandra Moro Buronzo - Curcuma (Punto d'Incontro)
Simona Oberhammer - Ginnastica Intima per Donne (Bis Edizioni)
Formaggi Veg di Grazia Cacciola (Sonda Edizioni)
giovedì 17 ottobre 2013
mercoledì 16 ottobre 2013
Richard Romagnoli ha scritto - Ho Imparato a Ridere (Efis Editore)
Mannaggia Santa Pupa di Danilo Siciliano (Lupo editore)
Nella “metropoli delle angurie”,
paesone di provincia situato alla fine del mondo, dove il caldo umido e
appiccicaticcio dello scirocco tutto avvolge e sconvolge, nasce e cresce un
ragazzino timido che fa sogni abbastanza banali. Quello di fare il calciatore.
Uno alla Van Basten, il suo mito.
Oppure di diventare una rockstar, pelle abbronzatissima, chitarra al collo e
stuolo di fan al seguito. Invece la vita gli ha riservato un futuro diverso.
Colpa del padre, Silvano il barbiere, che non gli ha mai insegnato a suonare la
chitarra. Colpa della madre Rosaria, la Lumacher con la 126 beige, che lo ha
sviato dalla carriera calcistica. O forse solo colpa del destino. Il
protagonista si abbandona ai ricordi, lasciandosi guidare dal flusso dei
pensieri, raccontando un’infanzia in un mondo che appartiene soprattutto agli
anni Ottanta. Le giornate all’asilo con Suor Realina, le estati a Mondonuovo,
in campagna dai nonni, la salsa fatta in casa, il rosario e gli scherzi
ferragostani, Mescia Nena, la nonna paterna, donna tutta d’un pezzo, che
sembrava essere immortale. E ancora i pomeriggi scanditi dall’attesa del
gelataio Nino e le domeniche dalle partite della squadra di calcio del suo
paese. Paese di una terra magnifica e insopportabile, dove pullulano i cervelli
di cemento armato e dove i vecchi materassi si buttano sui cigli delle strade
di campagna. Una terra che è un caffè sospeso. Ricordi, stati d’animo,
riflessioni, rimpianti, per giungere ogni volta alla stessa conclusione:
“Mannaggia Santa Pupa!”
martedì 15 ottobre 2013
Il cuore selvatico del ginepro di Vanessa Roggeri (Garzanti Libri)
È notte. La notte ha un cielo
nero come inchiostro, e solo a tratti i fulmini illuminano l'orizzonte. È una
notte di riti e credenze antiche, in cui la paura ha la forma della
superstizione. In questa notte il rumore del tuono è di colpo spezzato da
quello di un vagito: è nata una bambina. Ma non è innocente come lo sono tutti
i piccoli alla nascita. Perché questa bambina ha una colpa non sua, che la
segnerà come un marchio indelebile per tutta la vita. La sua colpa è di essere
la settima figlia di sette figlie e per questo è maledetta. E nel piccolo paese
dove è nata, in Sardegna, c'è un nome preciso per le bambine maledette, si
chiamano cogas, che significa strega. Liberarsene quella stessa notte,
abbandonarla in riva al fiume. Così ha deciso la famiglia Zara. Ma qualcuno non
ci sta. Lucia, la primogenita, compie il primo atto ribelle dei suoi dieci anni
di vita. Scappa fuori di casa, sotto la pioggia battente, per raccogliere
quella sorella che non ha ancora un nome. Lucia la salva e decide di chiamarla
Ianetta e la riporta a casa. Non c'è alternativa ora, per gli Zara. È
sopravvissuta alla notte, devono tenerla. Ma il suo destino è già scritto.
Giorno dopo giorno, stagione dopo stagione, sarà emarginata. Odiata. Reietta.
Da tutti, tranne che da Lucia. È lei l'unica a non averne paura. Lei l'unica a
frapporsi tra la cieca superstizione e l'innocenza di Ianetta.
Le attenuanti sentimentali di Antonio Pascale (Einaudi). Intervento di Nunzio Festa
Quando le disgressioni fanno la
trama. Non siamo in grado di dire se, come al contrario è voglioso di fare La
Porta (diciamo riferendoci a un passaggio d'una sua recensione di qualche
giorno fa), con lo 'stile' di "Le attenuanti sentimentali", ultima
opera del provocatorio quanto o perché intransigente Antonio Pascale, l'autore
d'origini casertane indicherà una prospettiva, spiegherà davvero una direzione
alla nostra lettratura; ma di certo siam capaci di sostenere che Le attenuanti
è un libro importantissimo, e lo è almeno come soprattutto per quante e quanti
da anni sono soggiogati dalla superficialità. Tanto da aver dimenticato che il
cosiddetto tarlo del dubbio, la gioia non felice dell'esser irrequieti perché
sempre assillati dal fatto di non aver completamente ragione: è il vero motore
che porta a conoscere sempre di più e, soprattutto, meglio. Allora, per non far
torto allo scrittore (facendo magari finta di copiare la sua estrosità),
partiamo dal personaggio. Dove la marionetta dataci da Pascale è tutt'altro che
un pezzo da teatro. Ché il libro, diciamo intanto, è parecchio calato nelle
acque salate dell'autobiografia; insomma il progatonista Antonio Pascale,
soggetto attivo - nella maggior parte dei casi - e passivo, poche volte, delle
vicende e nonostante quel che sembri è uno scrittore senza trama. Che quindi
decide di metter in crisi la sua insonnia viaggiando nella capitale, di notte e
di giorno, in bici. E praticamente da qui nasce l'idea. "Farò -, dice
all'amica produttrice Paola, Antonio - un documentario su documentario sui
sentimenti, che tu ovviamente produrrai". Tra le rovine delle certezze dei
radical-chic e le rovinate incertezze, mascherate da sicurezza assoluta, dei
Biologici a tutti-i-costi. Tra dialoghi esistenziali con un ex-fidanzata adesso
pittrice e con la reale esistenza d'una regista di film pornografici che
Pascale vorrebbe sperimentare. Con immersioni, ed ecco che siamo alle vere
divagazioni che faranno non da contraltare all'avventura delle pagine ma da
trama del testo, nelle terre difficili di psicologia, biologia evolutiva...
Quando sono innanzitutto le domande a chiedere spazio. Perché il disordine
delle risposte, comunque perfette, argomentate e puntuali, sempre, manifesta la
fallacità dell'uomo. Dicendo che donne e uomini, quando si presentano in veste
d'intellettuali, cioé quando danno parole e pensieri al senso comune e/o
cercano di modellarlo, cambiarlo, re-inventarlo, inventarlo, dovrebbero come
prima cosa porsi domande e cercare risposte. Altrimenti cosa rimarrà ai figli?
Che ne avranno domani Marianna e Brando? L'irrequieto Antonio, anche quando non
provoca non si lascia abbattere dalle varie maggioranze. A rischio di diventare
noioso e perfino, in certi momenti, antipatico. Tipo nel riflettere sugli
inceneritori oppure giustificare la logica, in un certo senso, dell'adulterio.
Ma lo scrittore continua a insistere. Nel dirci che sempre ovunque e comunque
si deve vivere per la verità. Nel caso contrario definirsi progressisti, tanto
per cominciare, rimane la menzogna più grande. Questo alla fine è il romanzo
irrequieto sulla sicura falsità di noi conformisti.
Quagliariello: amnistia valga per tutti Cancellieri: non per i reati finanziari - Tgcom24
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giovedì 10 ottobre 2013
Mi piace il bar, di Andrea G. Pinketts (Barbera). Intervento di Nunzio Festa
In tutta onestà e con tutta la
franchezza che è possibile dimostrare in questi casi, affermiamo prima di
cominciare a dirne che "Mi piace il bar", l'ultima opera pubblicata
in ordine temporale dallo scrittore milanese, nonché "supereroe",
Pinketts, fa venir voglia di bere; ma, quindi, detto ciò, sgomberiamo il campo
da ogni equivoco, perché abbiamo seguito uno dei consigli raccolto fra i tanti
disseminati un po' qua e un po' là nell'opera: abbiamo scritto questa righe in
stato di sobrietà (neppure brilli: e non sappiamo a questo punto quanto in
verità la scelta piacerà pienamente allo scrittore e giornalista). Questo libro
è un omaggio alla vita vissuata a pieno. Luoghi, letteratura, incontri. Tra
breve autobiografia, sentimentale assai va detto, e romanzo breve. Si legge in
pochissimo. Ed è un lunghissimo, interminabile calembour. Ché Pinketts scherza
infinitamente con la lingua italiana. Rispettandola in tutta la sua importanza,
tra l'altro. E lo si comprende da subito, ovvero dalla sintetica presentazione
del testo, buona a creare il primissimo gioco di parole. Dove per spiegare
l'orgine del termine "bar", per dire, lo scrittore spiega
ironicamente ma non troppo e prendendosi per fino in giro ma con tanta
attenzione: "In realtà l'unica fonte a cui abbeverarsi è la mia. B. A. R.
significa Bevitore Alcolici Regali, perché il bar è un regno, un reame,
benvenuti nella mia corte". Quindi Andrea Pinketts, cartina dei
"bar" che conosce e ha conosciuto alla mano, oramai personaggio oltre
che personalità a dir poco versatile delle lettere italiote, propone la sua
'visione' degli anni Ottanta, Novanta e ZeroZero. Da quando, cioé, frequentava
un liceo - dal quale tra l'altro fu cacciato - a quando fa conoscenza, quasi in
contemporanea, con modelle americane e "malavita". Più appunto la
descrizione un po' più precisa, e riportata con toni quasi d'affetto sincero e
puro, dei locali che ha scelto e viaggio per bere, approcciare, leggere,
scrivere. Bar che sono stati e sono sempre la seconda, se non proprio prima
casa dello scrittore Andrea G. Pinketts. Ma l'autore mai, almeno, ambienterebbe
un intero romanzo in un bar. Con passaggi orizzontali e verticali in diverse
delle sue opere letterarie più importanti per questo racconto ma con entrate e
uscite anche fa vicende legate alla sua attività di giornalista-investigatore.
Fino al passaggio dedicato al London di "John Barleycorn": qui
rileggendo e poi 'correggendo' la sua prefazione all'edizione UTET del 2008, ma
come sappiamo esiste anche la più recente edizione del testo, datata 2010,
edita da Mattioli 1885 ("John Barleycorn. Memorie alcoliche"), curata
da Davide Sapienza - che dello stesso autore ha lavorato pure ad altro. Non
prima d'aver descritto quando decise di far l'esperineza della partecipazione
ad appuntamenti della Alcolisti Anonimi. Il supereroe ha dato un'altra prova
dei suoi superpoteri.
A Montecatini Val di Cecina (Volterra) l'Ordo Equestris Templi Arcadia apre una nuova commanderia in Toscana e nomina nuovi cavalieri
Quest'anno l'Ordo Equestris
Templi Arcadia apre una nuova commanderia che prenderà il nome di “Etruria” (in
omaggio alla storia e alle antiche tradizioni delle nobili terre di Toscana) e
lo fa ancora una volta fuori Puglia, e precisamente in Toscana a Montecatini
Val di Cecina in provincia di Volterra. Ci sarà pertanto il giorno 13/10/2013 alle ore 11,00 l’istituzionale Cerimonia di Investitura dei
nuovi cavalieri dell’Ordine (e la costituzione ufficiale della nuova
commanderia) attraverso la quale i nuovi membri, dopo un lungo percorso di
noviziato, diventano membri effettivi. Sulle tracce di un antico cerimoniale, i
novizi effettueranno il loro passaggio a Cavalieri di Arcadia, scegliendo di
seguire come principi ispiratori quelli di uguaglianza, carità verso il
prossimo, della giustizia e fratellanza. Saranno presenti Autorità Civili e
Nobiliari nazionale e internazionali come il Dott. Ndiaje Mamadou Moukhtar (Presidente del Consiglio degli stranieri
della Provincia di Pisa).
Arcadia (Ordo Equestris Templi
Arcadia) - L’Ordo Equestri Templi Arcadia nasce nel febbraio del 2008, non con
lo scopo di ricostituire l’antico ordine dei Poveri Commilitoni di Cristo e del
Tempio di Salomone, sospeso amministrativamente nel 1312 con la bolla "Vox
in Eccelso", ma con quello di costituire un gruppo di Persone che unite
dallo Spirito Templare fossero in grado identifcarsi e distinguersi. Arcadia
ricostituisce, al suo interno, l’antica Gerarchia dell’Ordine, e ne segue,
adeguatamente con i tempi, l’antica Regola. Opera in tutti ciò che può portare
un contributo agli altri, dalle attività Religiose alle attività di
Solidarietà, dalla diffusione della Cultura alla diffusione delle Tradizioni,
dalla tutela del Patrimonio alla tutela dell’Ambiente. Ma soprattutto si ispira
ai profondi valori della Militia di Cristo per compiere ogni azione. E’ su
questi valori e su queste caratteristiche che l’Ordo Equestris Templi Arcadia
oggi fonda il Suo Spirito e la sua Moralità, accogliendo tra le sue fila
Persone che li posseggano e siano in grado di trasmetterli, al fine di formare
un'unica Coscienza Spirituale e Morale in grado di rinnovare, nel proprio
piccolo, il mondo. (Valentino
Zanzarella- Gran Maestro dell'Ordo Equestris Templi Arcadia).
La Cerimonia è pubblica, perciò
aperta a chiunque voglia assistervi.
I nuovi cavalieri nominati durante la cerimonia sono: Giuseppe Marando,
Nicola Barone, Sandro Cerri, Pasqualino Buonfiglio, Orazio Pisa.
Interverrano il sindaco do Montecatini Val di Cecina dott.re Sandro
Cerri
Ndiaje Mamadou Moukhtar (Presidente del Consiglio degli stranieri della
Provincia di Pisa).
BURCHIANTI Fabrizio, sindaco di Casale Marittimo (Pi);
MARTIGNONI Loris, sindaco di Pomarance (Pi);
GIANNONI Carlo, sindaco di Monteverdi Marittimo (Pi);
TEDESCHI Fabio, sindaco di Lajatico (Pi);
GIANNELLI Massimo responsabile dell'ufficio tecnico del comune di
Lajatico;
Ing.re MUGELLINI Augusto, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di
Volterra;
Dott.re GHIONZIOLI Giorgio, vice Presidente C.R.V. (Cassa di Risparmio
di Volterra);
GEMOLINI Michele, Commissario Croce Rossa di Montecatini Val di Cecina;
AURIEMMA Francesco, Prsidente ProLoco Montecatini Val di Cecina;
Cap. RUSSO Massimo, Comandante della Compagnia Carabinieri di Volterra;
Mar. SORGENTE Giovanni, Comandante Nucleo Radiomobile Carabinieri di
Volterra.
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