Alla Tenuta Monacelli &
Masseria Giampaolo in via Giacomo Ponticelli in località Cerrate (Lecce) il 20
aprile 2013 alle ore 20,30 ci sarà un evento speciale assolutamente da non
perdere. C’è un filo che unisce il
giovane ideatore di “Fornelli Indecisi” Pierpaolo Lala al cantautore salentino
Mino De Santis. Un Filo d’Olio: l’olio
del Piccolo Manuale Untologico e l’olio
di “Arbu Te Ulie” il testo simbolo della produzione artistica del “poeta
rurale”. La forza vitale del dialetto
salentino di ”Caminante” (Ululati, Lupo editore), l’ultimo cd di De Santis,
incontra le “50 sfumature di fritto” di Pierpaolo Lala (Lupo
editore), un’ode dedicata al più gustoso
sistema di cottura. L’evento, in programma il 20 aprile a Tenuta Monacelli,
sarà l’occasione per valorizzare la produzione dell’Olio Extravergine di Oliva
che da sempre ha un ruolo fondamentale nella cucina e nella tradizione
gastronomica salentina. Un filo
continuo tra parole, musica ed emozioni
per dialogare assaporando i prodotti della nostra terra. Tra fritti,
fritture e frittate, i giornalisti Pino De Luca e Azzurra De Razza, l’editore
Cosimo Lupo, dialogano con Pierpaolo Lala e Mino De Santis:
dall’alchimia dell’olio bollente allo “Scarcagnizzu”, dalle ricette
indecise alla “Prucissione”, dalla
pastella al “Fidanzamentu”. Nell’ipogeo di Tenuta Monacelli l’incontro
tra l’elisir di salute e genuinità e le produzioni di Lupo Editore. Appuntamento dunque alle 20.30. Nella prima
parte della serata la presentazione di “50 sfumature di fritto”, nella seconda
il Concerto di Mino De Santis accompagnato da Pantaleo Colazzo alla fisarmonica
e Pasquale Gianfreda al contrabbasso. A firmare i piatti selezionati per
assaporare l’Olio extravergine, lo chef di Tenuta Monacelli Gianfranco Tanzi:
dagli antipasti con la parmigianina ai sapori di fumo alla cascata di frittini
tra mare e terra, per passare alle
Tacozze fritte di grano saraceno in zuppetta rinascimentale, dagli spaghetti
fritti al Bon Bon fritto al profumo di mela verde. Il tutto accompagnato dai
Vini della Cantina SAMPIETRANA.
CAMINANTE di Mino DE SANTIS (etichetta Ululati, Lupo Editore) - Testimone di usi e tradizioni del meridione
e del Salento, di storie di vita tra il triste ed il comico, senza perdere mai
l’ironia e la musicalità tipica dei cantautori italiani come De Andrè o Stefano
Rosso, è questo Mino De Santis. Il suo nuovo album “Caminante”, prodotto e
messo in commercio dalla neonata etichetta musicale ULULATI della Lupo Editore,
è un insieme di istantanee di personaggi, vizi e virtù di un’Italia e un Sud
alla continua rincorsa di un’identità. Allora si parte, come sempre, verso il
nord, con il treno delle venti, in cerca di fortuna, emigrando verso la Lombardia ricca di gran
lavoratori ma povera di bellezza. Basta poco a rifarsi la valigia per ritornare
“al paese” anche se nulla cambia pertanto “resta la sopravvivenza e la non
appartenenza” e la voglia di essere “Sempre in viaggio”. Si ritorna, quindi,
tra strade delle processioni, della falsa disperazione dei funerali,
dell’arsura e de “La zoccula”, una escort che difende il suo lavoro e che, come
la più famosa “Bocca di Rosa”, sconvolge la quiete del paesino mettendo alla
berlina i falsi moralismi a favore della sua genuina passionalità. Un dipinto a
mille tinte a suon di valzer, stornelli e fanfare. È senza dubbio un disco pieno di poesia,
dove il dialetto viene facilmente tramutato in rime e versi senza mai scadere
nell’ingenua poesia popolare. E allora pare di sentire un po’ di Gaber, De
Andrè, Bressaine, quei cantanti-poeti che hanno influenzato la formazione musicale
di Mino De Santis. La “Caminante” di Mino gira per i vicoli, per le strade, tra
la gente ed è curiosità di scoprire senza più sentirsi legata a una cultura
famigliare che mozza il suo sguardo. È sud: terra e bellezza.
50 SFUMATURE DI FRITTO a cura di
Pierpaolo Lala (Lupo editore) - Vi piace la frittura nonostante il parere
negativo del vostro medico? Vi piace la pastella? Vi piace impanare e “calare”
qualunque cosa nell’olio bollente? Siete fan di “P per Purpetta”? Pensate che
per preparare la parmigiana di melanzane servano le dovute autorizzazioni
edilizie? Pensate che la frittura sia sensuale e afrodisiaca? Avete trovato il
libro giusto. Il 15 dicembre esce in tutte le librerie d’Italia e in edicola
con quiSalento,“50 sfumature di fritto. Piccolo manuale untologico” (Lupo
Editore). Il libro, nato da un’idea del giornalista Pierpaolo Lala, patron del
concorso di cucina dozzinale “Fornelli Indecisi”, raccoglie cinquanta ricette
(rigorosamente fritte) pensate e scritte da una pattuglia di giornalisti e
docenti universitari, casalinghe e pensionate, professori e professioniste,
nonne e nipoti, mamme e figli. Cinque categorie (antipasti, primi, secondi,
dolci e cibo di strada) per assaporare verdure e pesce, carne e cremose
leccornie. Completano il manuale, un’introduzione di donpasta, i consigli di
frittura di Giuseppe Barretta e il tentativo di Pino De Luca di rispondere
all’eterno dilemma tra vino e birra. E se la frittura è un orgasmo (a volte
anche multiplo) pericoloso, il libro vuole concedersi alla passione e
all’eccesso con due racconti molto intensi di Osvaldo Piliego e Manila
Benedetto.
Circa 100 pagine per assaporare
l’olio e le sue sfumature. Fornelli Indecisi è un concorso di cucina dozzinale,
nato dall’esperienza dell’omonimo gruppo su Facebook. Casalinghe disperate,
single buongustai, nonne con la frittura nel sangue, mamme con la polpetta
facile, zii con il vizio della crostata, nonni avvezzi alla pasta con le cozze,
quelli che dicono “non so chi sia Antonella Clerici”, quelle che pensano che “la Parodi era meglio cotta e
mangiata” sono i concorrenti ideali di questo concorso dedicato a tutti. La
terza edizione, anticipata dalle Primarie del Centrotavola, è attesa per la
primavera 2013.
Info - 0832. 382037
Mobile - 329. 8375434