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venerdì 22 marzo 2013

“Vale la pena essere felici” di Gian Luca Misturini (Lupo editore) alla Feltrinelli Point di Lecce



Lunedì 25 marzo 2013 alle ore 19,30 presso la Feltrinelli Point di Lecce in via Cavallotti 7/a è prevista la presentazione del nuovo libro di Gian Luca Misturini dal titolo “Vale la pena essere felici” edito da Lupo editore. Presenterà l’autore Stefano Donno.

Con Vale la pena essere felici Gian Luca Misturini conferma una verve poetica anomala quanto efficace. Volutamente autodidatta, infatti, si apparenta alla schiera dei vari poeti “ignoranti”, picareschi o pittoreschi. Il suo ‘fare poesia’ si incentra sull’esigenza di uno svelamento ontologico sui fatti dell’Essere, per il tramite di vie apodittiche, apofaniche e rare. Se ne ricava una raccolta compatta, nella quale il tema della presenza irragionevole dell’essere esistito è il soggetto principale, trovando esso amplificazione nella metrica asciutta e, complessivamente, in una poesia empirica e cosale. (Alessandro Zizzari)

Gian Luca Misturini - Nasce a Parma nel 1960 dove segue studi commerciali e lavora come imprenditore. All'età di 30 anni, dopo aver incontrato un Maestro della tradizione buddhista Zen, frequenta il suo Tempio per un decennio durante il quale affiora l'amore per la meditazione nel gesto quotidiano ed una rinnovata impostazione interiore. Successivamente, si trasferisce in Puglia seguendo un incomprensibile moto dell'animo che troverà espressione nella materia poetica, ispirata in un giorno d'estate durante un bagno in mare. Un vero e proprio battesimo a nuova vita. Prosegue il suo cammino di studio dell'Essere focalizzandosi sulla liberazione dai condizionamenti e dai conflitti e cercando una via di contatto col Sé. La poesia è parte integrante di questa ricerca oltre ad esserne un gradevole frutto. Ha pubblicato con La Vallisa la raccolta di poesie "Altrove da me" (2011) e con LietoColle "Anche a me dispiacque di essere io" (2011) e "Ho bevuto la casa di un pesce" (2012).

Richard Ford, ''I libri contengono le cose più importanti che si devono sapere'' . libreriamo.it - recensioni libri

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Addio Pietro Mennea: cinque libri per ricordarlo - Panorama

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Libri: Romagnoli, Domanda di grazia - Cultura e Tendenze - ANSA.it

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“TRADIZIONE LUPIENSE - la storia di una Lecce Misterica ed Esoterica” all’ Hotel President di Lecce

L’Ordo Equestris Templi Arcadia, il Santissimo Ordine Nobiliare Aragonese dei Cavalieri di Santiago di Compostela e del Pellicano, con il patrocinio dell’Augusta Imperiale Real Casa Tiberio Dobrynia di Russia di Roma-Byzantium organizzano  il 24 marzo 2013 l’incontro informativo a cura del Prof. Angelo Piperno (esperto di esoterismo e storia delle tradizioni esoteriche) dal titolo “TRADIZIONE LUPIENSE – la storia di una Lecce Misterica ed Esoterica”. La sede dell’incontro sarà presso l’Hotel President di Lecce in via Antonio Salandra 6. Introdurranno i lavori Il Gran Maestro dell’Ordo Equestris Templi e Gran Cancelliere del Santissimo Ordine Nobiliare Aragonese dei Cavalieri di Santiago di Compostela e del Pellicano Valentino Zanzarella. Coordinerà i lavori l’Avvocato Rosanna Cafaro.
Lecce, Luppìu in griko, Lupiae in latino, è il capoluogo del Salento nonché  il maggiore centro culturale della penisola salentina, sede dell'omonima arcidiocesi e dell'Università del Salento, provincia più orientale d'Italia. Rinomata in Italia e nel mondo per alcuni suoi prodotti come olio, vino, cereali, per il suo artigianato (ceramica, cartapesta) per il turismo culturale e balneare. Essa è la città dove più splende l'arte barocca grazie anche allo sfruttamento delle caratteristiche della pietra indigena, ovvero la pietra leccese. Si parla, di una luogo insomma splendido definito la Firenze del Sud. Ma accanto a tutte queste peculiarità, alla sua bellezza, alla sua sacralità esiste un lato esoterico nascosto tra le pieghe della storia di alcuni dei  monumenti del capoluogo salentino, che nessuno conosce. Conoscenze legate non solo alla cultura templare, ma alla simbologia misterica di tradizioni iniziatiche millenarie. Sarà questo, grazie anche ad un ricco apparato fotogografico/documentale, l’oggetto dell’appuntamento curato dal prof. Angelo Piperno, che rivelerà per la prima volta conoscenze di una tradizione lupiense “Altra”, tenute per più di un secolo nascoste.

Prossima attività benefica dell’Ordo Equestris Templi Arcadia e del  Santissimo Ordine Nobiliare Aragonese dei Cavalieri di Santiago di Compostela e del Pellicano in collaborazione con I Cantori di Ippocrate e il Comitato Nuova Rudiae – dal 25 al 27 marzo 2013 dalle ore 8,30 alle ore 18,30 presso la Chiesa di Santa Maria di Pozzuolo detta anche Chiesetta Balsamo in via Pozzuolo l’Ordo Euqestris Templi Arcadia e il Santissimo Ordine Nobiliare Aragonese dei Cavalieri di Santiago di Compostela e del Pellicano in collaborazione con I Cantori di Ippocrate e il Comitato Nuova Rudiae organizzano il Banco della Solidarietà Alimentare in favore dei luoghi di bisogno della Caritas leccese. Chiunque vorrà potrà portare e donare beni alimentari che verranno poi raccolti e donati per soddisfare le necessità dei più poveri

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giovedì 21 marzo 2013

Stefano Delacroix con il suo Nigredo (I Libri di Emil) al Dejà Vù in viale Ionio 160 (San Vito, Taranto) il 24 marzo 2013



In esclusiva per Taranto domenica 24 marzo presso la Caffetteria Dejà-Vù, alle ore 18,30, è prevista la presentazione del nuovo lavoro di Stefano Delacroix “NIGREDO” (I Libri di Emil, 2013). Una grande esclusiva per il contest “ZONA_FRANCA – il luogo in cui l’Arte non paga dazio”: Stefano Delacroix, leccese di origini, è un artista a tutto tondo che ha dedicato la sua vita alla musica e alla scrittura in una prima fase nelle vesti di cantautore e dal 2007 in poi come scrittore pubblicando i suoi due romanzi di esordio "La memoria del mare" (edizioni La Riflessione) e "Peristalsi" (edizione Il Foglio). Alla Caffetteria Dejà-Vù presenta dunque il suo ultimo lavoro “Nigredo” (I libri di Emil): un noir ambientato nel periodo della rivoluzione francese del 1789, dove il movimento illuminista si intreccia alla storia del protagonista Vincent Fernand Daudet. «Se state leggendo questa lettera, vuol dire che vana è stata la fuga, che a nulla è valso l'esilio e giunto è il momento di rendere al destino ciò che indebitamente sottrassi, perché infine posi la polvere...Vincent Fernand Daudet». Sarà, inoltre, possibile visitare gratuitamente fino al 30 marzo, la mostra “Nel Blu” dell’autrice tarantina Annalisa Leone.

Vincent Fernand Daudet, guaritore e realizzatore di pozioni della salute, è un uomo dal passato oscuro, orfano d’arte (il padre era un uomo ‘vissuto pericolosamente’ a metà tra la medicina e l’alchimia esoterica), trafugatore di cadaveri, frequentatore di bettole, avvezzo a miasmi e sollazzi nei postriboli di una Parigi mefitica e pestilenziale, salvatore di fanciulle pudiche, amante di donne fedifraghe, amico di ladri e impostori. Il destino che Vincent ha cucito addosso è quello iniziatico dell’alchimia e dei sentieri esoterici dello spirito. Uno spirito che combina elementi di chimica, fisica, astrologia, medicina, misticismo e religione. L’obiettivo del protagonista è la conquista dell’onniscienza e la creazione di un rimedio a tutte le malattie. E la vita eterna…”

Stefano Delacroix è nato a Taranto nell’agosto del 1966, da genitori leccesi. Dopo una lunga militanza giovanile con la band The Act, prodotto da Mimmo Locasciulli pubblica tra il ’94 e il ’97 due album solisti, Ribelli e La Legge Non Vale (ed. Hobo, distribuzione Sony Music). Dedicatosi alla letteratura, pubblica nel 2007 Peristalsi (ed. Il Foglio) e La Memoria del Mare (ed. La Riflessione), nel 2009 Il Sesto (Lupo Editore), raccolta di racconti noir uscita in seconda edizione nel 2012.

Info


Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero. L'organizzazione e la direzione artistica del progetto ZONA_FRANCA sono a cura di Lucrezia Maggi, presidentessa dell'associazione culturale “Le Muse Project” promotrice dell’iniziativa.

Caffetteria Dejà – Vù Viale Ionio 160, San Vito – Taranto

Per informazioni: lemuseproject@hotmail.it
infoline: 349-4634452 348-5416059

Ufficio stampa “Le Muse Project”:
Giorgia De Pace
Martina Pulito

Ufficio Stampa OverecoAgenzia per l’autore Stefano Delacroix

Arrivano I Maestri Invisibili del Nuovo Ordine Mondiale – i burattinai occulti del potere di Leo Lyon Zagami ed Enrica Perucchietti (Terresommerse)



Un saggio che rivela i retroscena sui rapimenti alieni e possessioni diaboliche, squarciando le menzogne millenarie con cui la Chiesa e gli Illuminati ingannano e manipolano la popolazione. Un capolavoro ricco di documenti, interviste e fotografie che vi condurrà a scoprire i compromessi degli Illuminati con le forze infere e il tributo di sangue che queste richiedono. Dalle pagine di questo libro scopriremo tutte le tecniche più avanzate che i governanti Occulti, tramite agenzie di spionaggio, società segrete, media e Hollywood, utilizzano per controllare le masse, dal nazismo a oggi.

Leo Lyon Zagami, scrittore e ricercatore. È figlio del Prof. Elio Zagami, noto analista junghiano, scrittore e co-fondatore del G.A.P.A. (Gruppo Autonomo di Psicologia Analitica di cui era presidente), nipote del Senatore e saggista Leopoldo Zagami e figlio di Jessica Lyon Young, membro della famiglia della Regina Madre d’Inghilterra, a sua volta figlia degli scrittori Henry Lyon Young e Felicity Mason, collaboratrice di William Burroughs, nota con lo pseudonimo di Anne Cumming. Dopo una brillante carriera nei media e nella musica, nel 2006 Zagami inizia la sua attività divulgativa sul web riguardante il suo coinvolgimento diretto con il Nuovo Ordine Mondiale e le Società Segrete ad esso collegate e note come gli “Illuminati”. Tra il 2009 e il 2013 diviene autore in Giappone di ben 6 libri best sellers sul tema. In Italia pubblica con Uno Editori la trilogia Le Confessioni di un illuminato e scala le classifiche dei libri più venduti, facendosi apprezzare da un pubblico che lo segue nelle sue numerose apparizioni televisive sul programma “Mistero” di Italia1, e nelle numerose conferenze e seminari di approfondimento che tiene in giro per la penisola

Enrica Perucchietti vive e lavora a Torino come giornalista e scrittrice. Laureata col massimo dei voti alla Facoltà di Lettere e Filosofia, abbandona la carriera universitaria per diventare giornalista e conduttrice televisiva. Dopo numerose pubblicazioni su riviste web e cartacee, decide di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. È autrice di: L’altra faccia di Obama. Ombre dal passato e promesse disattese, (Uno Editori, 2011); Il Fattore Oz. Alieni sciamanesimo e multidimensionalità, (Xpublishing, 2012); Il paradigma del controllo per una società trasparente, in AA. VV. Credere è reato?, (Messaggero, 2012); Governo Globale. La storia segreta del nuovo ordine mondiale, (Arianna Editrice, 2013). Il suo sito è: http://www.enricaperucchietti.it

Governo Globale. La storia segreta del Nuovo Ordine Mondiale di Enrica Perucchietti e Gianluca Marletta (Arianna Editrice)



Vuoi scoprire cos'è il Nuovo Ordine Mondiale? Crisi economiche, rivoluzioni, guerre. Che cosa si cela dietro il rischio di crollo dell’Eurozona, la cosiddetta “Primavera Araba”, l’uccisione di Osama bin Laden, la guerra in Libia, i cablogrammi di Wikileaks, l’attentato di Oslo e Utoja e l’insediamento del governo Monti? Che cosa lega l’omicidio di John Kennedy all’assassinio di Olof Palme? Come fanno eventi in apparenza così diversi e distanti ad avere un’origine comune?
In questo saggio si svela per la prima volta in modo chiaro, completo e documentato, la storia segreta del Nuovo Ordine Mondiale, dalle sue origini a oggi: la genesi, l’ideologia e le tappe storiche, dalle origini della modernità all'attuale sfida militare che vede come terreno di battaglia il Medio Oriente. Chi ha coniato il termine e chi perpetua in segreto il disegno di instaurazione di un governo globale? Quali interessi si nascondono dietro questo progetto? Che ruolo hanno i membri di affiliazioni e gruppi occulti che riuniscono i protagonisti della vita politica, economica e finanziaria globali? Quale disegno si nasconde dietro la diffusione della tossicodipendenza di massa, fenomeni inquietanti e criminali come il satanismo, certi movimenti “culturali”, o di “controcultura”, come la “rivoluzione” psichedelica? In questo gioco di equilibri, quale obiettivo nasconde il progetto di instaurazione di un Governo Globale che lungo il suo cammino assoggetta i Popoli, fa cadere nazioni e governi come pedine di un complesso domino di cui non si riesce a vedere il disegno complessivo?

Sull'ondata della profezia Maya in merito all'imminente fine dei tempi, la sensazione che la fine della nostra civiltà possa coincidere con l'instaurazione di un governo globale di stampo totalitario si è trasmessa a gran parte della popolazione mondiale. Le catastrofi naturali, le crisi economiche e il disincanto delle masse nei confronti della politica hanno insinuato il dubbio che qualcosa di tremendamente drammatico stia per accadere. I segni di una trasformazione generale della società e del mondo, così come lo conosciamo, vengono di volta in volta individuati nei più disparati settori.





mercoledì 20 marzo 2013

L'ebook supererà la carta, l'editoria digitale si interroga sulle sfide del futuro . libreriamo.it - recensioni libri

L'ebook supererà la carta, l'editoria digitale si interroga sulle sfide del futuro . libreriamo.it - recensioni libri

SETTE ANNI SENZA DI TE di Guillaume Musso (Sperling&Kupfer). Intervento di Vittoria Coppola



Incisiva e raffinata è la capacità dello scrittore francese, Giullaume Musso, di parlare di sentimenti e legami, in una fitta rete di intrighi e delitti. C'è del sangue, nel suo nuovo romanzo. Ma nessuno può negare che ci siano, soprattutto: patos, sentimento, sapore di famiglia. Di una famiglia divisa, certamente. Ma che resta tale a dispetto degli egoismi. È proprio in nome della sua famiglia, che un figlio agisce (e dire come, toglierebbe il gusto alla lettura). È  per amore di una moglie (sia essa “ex”, poco importa) che si perdona e si rischia. È per devozione ai propri figli, che il liutaio e la modella fanno salti nel buio alla ricerca di una luce che li conduca a casa: tutti e quattro insieme, per una seconda possibilità che solo la vita può dare.   Sette anni senza di te – ancora una volta – si rivela un thriller romantico. Rispetto a quanto avviene nei precedenti (Il richiamo dell'angelo e, ancor prima, La ragazza di carta) sono più marcate le descrizioni dei luoghi.  Quelle di Musso sono pagine piene zeppe di dettagli. Strade e indirizzi abbondano, tra metropolitane e crocere romantiche. Tuttavia - ammesso che il lettore possa dosorientarsi - la straordinaria ricerca di un'unione che vada a colmare una distanza, durata anche troppo, è – per chi legge - la bussola a cui fare sempre riferimento.  Perché sette anni sono lunghi, ma possono servire a capire. A capirsi.

domenica 17 marzo 2013

In libreria Il Fattore Oz di Enrica Perucchietti (Xpublishing)



Esistono quelle che Aldous Huxley definiva "Porte della Percezione" in grado di metterci in contatto con i mondi superiori normalmente invisibili, e con gli esseri che abitano queste dimensioni? Perché durante gli stati alterati di coscienza, per effetto di tecniche sciamamaniche o di sostanze psicotrope (LSD, DMT, peyote, mescal, ayahuasca), la coscienza entra in contatto con altri mondi e con creature così reali che trascendono il nostro abituale piano di esistenza, divenendo in grado di accedere alle informazioni dell'Uno-Tutto o campo akashico? Che cos'hanno in comune lo spiritismo, le pratiche teurgiche e le moderne tecniche di channeling? E ancora, perché le creature che si incontrano durante queste "esperienze" sono identiche agli spiriti dementali, incubi, succubi, fate, elfì, nani, coboldi, jinn, della tradizione, agli spiriti dello sciamanesimo e agli alieni delle adduzioni moderne? Operazioni, unioni sessuali, torture, ibridazione, messagi apocalittici: dietro la "maschera" adottata per ogni periodo storico, il modus operandi delle abductions aliene è identico alle cronache dei rapimenti di sfortunati viandanti da parte del Piccolo Popolo, ai viaggi spirituali degli Sciamani o ai tranelli architettati da trickster, dèmoni e jinn. La fìsica quantlstica, la scienza olografica e la teoria delle superstringhe sono sempre più vicine a una Teoria Unificante del Tutto in grado di confermare le intuizioni degli antichi esoteristi e, dall'altra, di spiegare la realtà che ci si presenta in stato alterato di coscienza. Svelando così la natura delle creature che si affacciano dal multiverso e l'inganno millenario che alcune di esse giocano alle Anime di coloro che si affidano al loro piano di manipolazione e illusione.

Enrica Perucchietti vive e lavora a Torino come giornalista e scrittrice. Laureata col massimo dei voti in Filosofia, seguendo un indirizzo esoterico- religioso, abbandona la carriera universitaria per diventare giornalista televisiva. Divenuta presto un volto noto nel panorama del Nord Italia, si mette in luce come presentatrice di programmi di politica, sport e attualità.


Pietro De Bonis con la silloge “Brezze Moderne” (Lupo Editore) alla Feltrinelli Point di Lecce



La libreria “Feltrinelli point” di Lecce anche questa volta non si fa sfuggire un interessante appuntamento dedicato alla poesia, ospitando Pietro De Bonis con la silloge “Brezze Moderne” (Lupo Editore)  avvalendosi dell’intervento di Alessandra Peluso (poeta-critico letterario-collabora con Affari Italiani, LietoColle)  e Vittoria Coppola (autrice dei romanzi “Gli occhi di mia figlia” e “Immagina la gioia” (Lupo Editore). L’appuntamento è dunque per lunedì 18 marzo 2013, ore 18.30 presso la Libreria Feltrinelli Point in via Cavallotti 7/a a LECCE.
“L’amore è un sentimento interiore, l’odio è un sentimento esteriore. / L’odio va proclamato, l’amore no. Vedo sempre poca sincerità nei proclami d’amore. / Nella poesia mento, mento bene. È solo strascico d’amore, una pezza sporca e unta, un abito strappato. L’amore di una donna non mi dà alcun bisogno di proclamare, poichè tutto già c’è e tutto giace in quello. Scrivo solo tante bugie, tante belle bugie, a partire dall’introduzione”.

Pietro De Bonis, nato il 9 aprile del 1984 a Roma, dove vive tuttora. “Tempeste puniche - Il Profumo della quiete” (dicembre 2010) è stata la sua opera d’esordio. “Alcuni dicono vi siano persone fatte per vivere, altre per scrivere, io cerco l’appagamento in entrambe le cose, me lo impongo, non voglio deludere nessuno. Desidero far star bene almeno un secondo chi mi legge e chi mi vive”.  

sabato 16 marzo 2013

I figli di Baal. La guida rossa di Francesca Costantino (Armando Curcio Editore). Intervento di Alessandra Peluso



 Leggere “I figli di Baal. La Guida rossa” (Armando Curcio Editore 2012) di Francesca Costantino è come essere penetrati da un’illuminazione plotiniana. All’improvviso si ha la chiarezza dell’esistenza, si impara a conoscere l’amore raccontato da Baal, il  «Terzo dei Sette raggi d’illuminazione cosmica divina che vorrebbe insegnare l’Intelligenza attiva, l’essenza che specializza la materia in trasformazione. E tutto ciò che è Vita».
È un libro fantastico, una commistione sincronica di fantasia e scienza dove il terzo elemento - la realtà - non è escluso per nulla anzi si inserisce perfettamente contribuendo a indicare una morale, un fine necessario per comprendere la vita.
Francesca Costantino dimostra egregiamente con stile chiaro e dettagliato un racconto avvincente dove non mancano colpi di scena, dove l’idea primaria che sovrasta la narrazione è l’amore che oltre ad infondersi perfettamente, attorniato da un’atmosfera mistica, conferisce mistero e fascino.  Così si legge: «Mr. Luckey riconobbe l’aura magica di un incantesimo che, però, non conosceva. Capì di essere di fronte a una maga di cui non sapeva nulla e fiutò il pericolo. Com’era possibile che un’incantatrice così potente, in grado di resistergli e attaccare le sue illusioni, non fosse tra i pensatori controllati dalla Maga guardiana? Spiazzato, tentò il tutto per tutto. Ritirò immediatamente l’incantesimo del vento e l’energia che teneva il gruppo in aria cessò in un istante». (p. 393).
I figli di Baal” è magico sotto ogni punto di vista lo si legga. È coinvolgente la narrazione ed è stupefacente la descrizione di un mondo fantastico, dei personaggi e di una donna bellissima che ne diventerà la protagonista.
Si ha voglia di leggerlo e non necessariamente il lettore deve essere un appassionato del genere “fantascienza”, coinvolge qualsiasi lettore perchè il romanzo è scritto con cura e accoglie fantasia e realtà di un mondo in particolar modo quello femminile che ci riguarda da vicino così come l’amore, forza d’attrazione delll’esistenza umana e divina. Diventa un Dio l’amore che primeggia nel romanzo e funge da guida per chiunque abbia il desiderio di amare e sognare un mondo migliore, il migliore dei mondi possibili dove forse un giorno potremo abitarci.
Ė un best seller. Un libro accattivante che senz’altro catturerà un vasto pubblico di lettori sia per la veste grafica sia per la trama che per ciò che l’autrice pare voglia insegnare ad ognuno di noi in un contesto di stile e scrittura di sublime valore. È un romanzo da leggere tutto in un fiato con il desiderio incessante di svelare la trama. È da vivere da protagonista come uno di famiglia, un figlio di Baal per lasciarsi pervadere dall’illuminazione divina. Ma soprattutto è una vera e propria lezione di teosofia, dove misticismo e filosofia si intrecciano in un perfetto tessuto esoterico.
Francesca Costantino è capace di dare con il nuovo romanzo “I figli di Baal” - nella consapevolezza di farlo - una lezione magistrale di vita che trasmigra come un’anima nel lettore, come un “karma”, che agendo produrrà un effetto immediato. Ogni persona sembra dire l’autrice ha dentro di sé la potenzialità di cambiare il corso dell’esistenza e ha in sè un karma proprio come lo possiede questo romanzo che pullula di potenzialità positive per chi vorrà accostarsi alla lettura di questa affascinante storia.   
Si vive un romanzo filosofico dunque oltre che semplicemente fantastico che deve dopo averlo letto illuminare, irradiare la nostra vita e garantire un cambiamento radicale nel modo di comportarci con gli altri: è questo che sembra voler ottenere l’autrice dal lettore ed è questo che senza dubbio avverrà leggendo “I figli di Baal. La guida rossa” di Francesca Costantino (Armando Curcio Editore, 2012).      

      
     

In libreria Kora, una storia a colori di Elisabetta Liguori (Lupo editore)



Questa è una favola, ma anche un po' una storia vera. Rivolta ai bambini quanto agli adulti, intende raccontare uno dei tanti possibili percorsi adottivi, qui inteso come cammino di completamento, di recupero di se stessi, di solidale incontro. Kora, la protagonista, è una bambina di sangue africano nata e vissuta in Italia. Una bambina sola, per questa ragione divisa a metà. La sua vita è fatta di poche cose semplici: la vita in istituto, la scuola, i buoni e cattivi compagni, i suoi disegni. Per quanto bellissimi, questi suoi disegni mancano sempre di qualcosa di essenziale. Le case non hanno le finestre, gli animali non hanno le orecchie, i bambini non hanno le gambe. Sarà l'amicizia nata per caso con un barbuto pittore di nome Saverio e la sua numerosa famiglia, a farle capire come è fatta davvero, da dove viene e di cosa ha bisogno. Il suo sarà un giocoso viaggio alla scoperta dell'altra metà di sé che mai ha conosciuto. Un lungo viaggio, sì, ma Saverio sa aspettare. Grazie alla sua pazienza, alle sue tecniche pittoriche e il suo affetto Kora scoprirà che ogni adozione restituisce la storia perduta e inventa il domani che ancora non c'era.

Elisabetta Liguori - Nata a Lecce nel 1968, e qui vive e lavora presso il Tribunale per i Minorenni. È laureata in giurisprudenza. Ha collaborato con la rivista Nuovi Argomenti edizioni Mondadori, e per numerose altre riviste anche on line, quali Musicaos, Vertigine, Bibliosofia, Booksbrothers. Collabora con Il Nuovo Quotidiano di Puglia alla pagina della cultura. Il credito dell'Imbianchino, edito da Argo di Lecce, è il suo primo romanzo, già finalista al Premio Berto 2005 e al Premio Carver 2005. Il secondo romanzo, Il correttore è edito da peQuod di Ancona. Nel gennaio 2010 è stato pubblicato il suo terzo romanzo, scritto a 4 mani con Rossano Astremo, Tutto questo silenzio Besa editore. La felicità del testimone, Manni 2011, è il suo romanzo più recente. Alcuni suoi racconti o letture critiche sono apparsi sulle riviste Tabula Rasa edita da Besa editrice; Vertigine per Pensa editore; Il Segnale edita I Dispari di Milano; e in antologie tra le quali: Mordi & fuggi edito da Manni, Laboriosi Oroscopi edito da Ediesse, M'Ama per il Poligrafico di Padova, Il dizionario affettivo italiano per Fandango editore, È finita la controra Manni editore.

ARRIVA IL PROGETTO PILTOUR A CALIMERA (LECCE)



 Nell’ambito del progetto PILTOUR, programma di cooperazione territoriale europea, Grecia – Italia 2007-2013, che per la parte italiana vede coinvolti i comuni di Calimera, Carpignano Salentino e Zollino, lunedì 18 marzo alle ore 18,30 presso la Bibliomediateca di Calimera si terrà la prima giornata informativa dal titolo: Itinerari del sacro: il patrimonio materiale e immateriale tra Grecìa Salentina ed Epiro.
Ai saluti iniziali dell’Assessore alla Grecìa Salentina del Comune di Calimera Giovanni Palma e dei partners italiani e greci, seguiranno i contributi del rappresentante degli operatori turistici Benedetto Perrone (amministratore “Viaggia con noi”, gruppo Robintur), dello studioso di lingua e storia locale Daniele Palma e del ricercatore di storia orale Luigi Chiriatti editor della casa editrice Kurumuny specializzata tra le tante attività di ricerca editoriale in etnoantropologia musicale. Il termine PILTOUR è l’acronimo di PILGRIM TOURISM, una piattaforma transfrontaliera tra l’area della Grecìa salentina e Ioànnina, una città della Grecia situata nella periferia dell’Epiro.
Le due regioni, Epiro e Puglia, sono separate dal mare, ciò nonostante ci sono somiglianze sorprendenti nei loro usi, costumi e tradizioni. Tanto più se si considera l’aspetto linguistico, che rappresenta il filo rosso che da secoli tiene legate le due aree geografiche, e che testimonia come nel tempo ci siano stati rapporti molto intensi fra questi due popoli.
Questa ricca eredità culturale è oggi al centro dell’attività del progetto PILTOUR, un programma di Cooperazione territoriale europea tra Grecia e Italia, che ha come obiettivo principale quello di preservare gli aspetti peculiari delle due culture, creando un ponte, ovvero una rete che favorisca lo scambio transfrontaliero, ed un confronto che metta in luce somiglianze e differenze.
PILTOUR ha il merito di richiamare l’attenzione su un patrimonio fatto di antichi monumenti religiosi come chiese, cappelle, monasteri, santuari e abbazie, che negli ultimi anni sono stati oggetto di un rinnovato interesse, che ha come finalità la conservazione e la valorizzazione di questi monumenti, tasselli indispensabili della propria cultura di appartenenza, ma non solo, perché possono essere un forte richiamo anche per i turisti, come patrimonio di tutti quegli uomini e donne desiderosi di scoprire e apprezzare la bellezza nell’antico. Il turismo religioso ha, infatti, come obiettivo principale la visita dei luoghi sacri, non solo per il loro valore spirituale, ma anche per apprezzarne la bellezza artistica e culturale: si tratta di luoghi unici, in grado di lasciare una traccia indelebile nell’animo di chi li visita.
Mission del progetto PILTOUR, allora, è migliorare la qualità della vita, tutelare l’ambiente e il suo patrimonio artistico e architettonico, e promuovere la coesione sociale e culturale attraverso le seguenti azioni:
1) Promozione e conservazione del patrimonio culturale delle regioni partecipanti.
2) Promozione dell’identità culturale delle comunità che partecipano al progetto.
3) Scambio di conoscenze architettoniche e storiche sulle chiese, sui monasteri e su tutti i luoghi religiosi e sacri, attraverso la cooperazione transfrontaliera e la capacità di “fare rete”.
4) Il confronto utilizzato come metodologia di scambi e studio.
5) Tutela del patrimonio culturale costituito dai monumenti religiosi, considerati anche come fattori che possano favorire lo sviluppo del turismo.
6) Tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e immateriale legato ai riti e ai luoghi sacri presenti nei territori interessati.
Il progetto PILTOUR, programma di cooperazione territoriale europea, Grecia – Italia 2007-2013, sarà presentato lunedì 18 marzo alle ore 18,30 presso la bibliomediateca comunale (ex sala Aldo Moro) di Calimera, dove si terrà la prima giornata informativa aperta a tutti ed in particolare ai cultori della lingua, delle tradizioni e dei riti della nostra terra, ma anche agli operatori turistici.


L’EVENTO È ORGANIZZATO DAL COMUNE DI CALIMERA

Per maggiori info
0832870290 | 083287291 | biblioteca@comune.calimera.le.it

giovedì 14 marzo 2013

In libreria il nuovo lavoro di Renato Cogliati Interrogato il morto (Lupo editore)



Gennaio 1958. Il maresciallo Salvatore Inverso, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Brivio, vede piombare in caserma Antonio Veleno, il giovane collega destinato a prendere il suo posto quando andrà in pensione. L’invadenza di Veleno non risparmia nulla del consolidato e sonnolento ménage paesano, che subisce un vero e proprio scossone quando sulle circostanti colline brianzole viene scoperto il cadavere di un “morto ammazzato”. Così, tra un piatto di busecca e una cassöeula, si sviluppa un’indagine che a tratti sfiora il grottesco, mentre anche il clima familiare di Inverso riserva sorprese. Un godibilissimo giallo “d’epoca” popolato da personaggi da cartolina.



mercoledì 13 marzo 2013

Finalmente disponibile: “Confessioni di un editore di merda” di Luigi Tarantino, ebook 09 – Musicaos.it



Il mondo dell’editoria raccontato da un editore, in presa diretta, scritto da un libraio, per la prima volta, in un ebook. “Vendere libri è arduo, ha ragione un mio amico libraio, il mondo dei libri è una bagatella continua: C’è il rappresentante editoriale che pronuncia Freud così come lo vede scritto invece di dire “Froid”, c’è il povero cliente che vuole “I fratelli Kulisciov” di un certo “Don Tojesky” o il “Sequestro di un uomo” di “Primo Allevi”. Poi il libro che chiedono è sempre quello che non c’è: se chiedono quattro libri e di questi quattro ne manca uno, puntualmente rispondono che è proprio quello che serviva di più e per dispetto non ne comprano neanche uno. Ha ragione il mio amico libraio che mi dice che i libri non sono tappeti, non sono scarpe, il libro non si indossa, non ti puoi vantare con nessuno perché non legge nessuno. Leggere è come inoltrarsi in mare aperto, con una barca a remi e senza motore: se ci riesci compare d’incanto una vela gonfiata dal vento che ti porta lontano, sennò rimani lì a spezzarti la schiena con un pezzo di remo in mano.”

L’autore apparecchia due scene diverse: da una parte c’è il personaggio dell’editore, poco fantomatico, molto realista, così vicino e allo stesso tempo così lontano dalla vulgata tradizionale che vorrebbe incarnata, nella sua figura, quella di un laico missionario della cultura e dell’oggetto libro. Il racconto è come sospeso nello spazio e nel tempo, capiamo che il centro di gravità attorno al quale ruotano queste considerazioni è una libreria, e capiamo anche che chi scrive ha veduto e sentito generazioni di lettori, librai, editori e, soprattutto, scrittori. Scrittori di ogni genere: non a caso è soprattutto la catalogazione dei vari ‘tipi’ che più ci sorprende e ci fa sorridere, dato che assurge qui a vera e propria scienza del temperamento, ai limiti della fisiognomica più spietata.

Don Rafeli è il protagonista del secondo racconto, il vecchio stanco che vive in un mutismo afasico, una sorta di Oblomov dal passato nobile ma sconosciuto, che si affida totalmente alle cure e alle attenzioni dell’energica moglie, donna Emma. L’immagine di Don Rafeli sconvolge, capace di vivere una vita immobile, quasi senza respirare, inseparabile dalla percezione dello spazio in cui vive come una fiera selvaggia, in cattività. Quelle di Luigi Tarantino sono narrazioni meridiane.

Luigi Tarantino, nato a Montesano Salentino nel 1964, vive a Lecce, scrive, lavora in una nota libreria. Da anni si dedica all’osservazione e allo studio delle tradizioni popolari salentine. È autore del saggio “La notte dei tamburi e dei coltelli” (Besa, 2001), uno studio dedicato alla tradizione religiosa e musicale di San Rocco, nella tradizionale festa del 15 Agosto, a Torrepaduli e alla “danza delle spade”.

“CONFESSIONI DI UN EDITORE DI MERDA”, di Luigi TARANTINO, ebook 09 – Musicaos.it

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SANNICOLA ABBAZIA DI SAN MAURO Gli affreschi sulla serra dell'Altolido presso Gallipoli a cura di Sergio Ortese (Lupo editore) oggi al Centro Culturale di via Oberdan a Sannicola (Lecce)



Oggi Mercoledì 13 marzo 2013 ore 19,00 presso il Centro Culturale di via Oberdan a Sannicola (Lecce) è prevista la presentazione del volume edito da Lupo nella collana De là da mar a cura di Sergio Ortese dal titolo “ Sannicola – Abbazia di San Mauro. Gli affreschi sulla serra dell’Alto Lido presso Gallipoli”. Saranno presenti l’editore Cosimo Lupo, e gli autori Mario Cazzato, Giuseppe M. Costantini, Manuela De Giorgi, Marina Falla Castelfranchi, Francesco Gabellone, Davide Melica, Sergio Ortese, Valentino Pace, Giovanni Quarta, Ritana Schirinzi. Introducono Giuseppe Nocera (Sindaco di Sannicola), Danilo Scorrano (assessore alla Cultura di Sannicola). Presentano Gioia Bertelli (prof. ordinario di Storia dell’Arte Medievale presso l’Università degli Studi di Bari), Antonio Cassiano (Direttore del Museo Sigismondo Castromediano), Regina Poso (Ordinario di Storia del Restauro dell’Università del Salento). Il volume pubblicato da Lupo editore di Copertino ha ottenuto il Patrocinio della Provincia di Lecce, dell’Università del Salento, della Regione Puglia, ed ha avuto il contributo del Comune di Sannicola e della Proloco Lido Conchiglie
Il libro - Il terzo volume della collana De là da mar di Lupo Editore, è dedicato ai preziosi affreschi medievali di San Mauro. La chiesa dell’antica abbazia italo-greca svetta tuttora sulla collina dell’Altolido di Gallipoli, lungo la direttrice per le marine di Nardò. L’importante monumento, per più di un secolo drammatico manifesto della marginalizzazione e dell’incuria del patrimonio storico-artistico meridionale, dopo coraggiose ed estenuanti battaglie civili, appare il protagonista di una rinascita culturale. Il risultato è da ascrivere soprattutto al Comune di Sannicola, il cui territorio comprende l’Altolido gallipolino, che ha acquisito la proprietà della chiesa di San Mauro e ne ha promosso recupero e valorizzazione, azioni emblematicamente rappresentate anche da questo libro. Questo volume, pure imperniato sulla qualità degli scritti, è dotato di un pregevole apparato iconografico, che esalta i dettagli, nonché di tavole grafiche di esemplare chiarezza. Il suo progetto editoriale conclude idealmente l’esemplare “restauro preliminare”, compiuto dal Comune di Sannicola e affidato allo Studio Costantini, dove gli affreschi sono stati sottratti a uno stato di “caduta spontanea” nonché riconosciuti nella loro reale ampiezza e scansione, e anticipa gli attesi esiti di un intervento degli Uffici periferici del Ministero BB.CC., dove, ripartendo da uno studio progettuale, si disvelano i brani pittorici inediti, già individuati, sotto agli scialbi, nel “restauro preliminare”.




In libreria CUORE D'ACCIAIO di Patricia FLAMENT (Lupo editore)



Dopo cinque anni trascorsi in un prestigioso collegio svizzero, Olympia torna a Villanova, ridente cittadina sul mare nella quale suo padre – brillante ingegnere e ricercatore – ha fatto carriera presso la Wunderbar Stahl, un’importante acciaieria tedesca. Il suo è però un ritorno amarissimo: sua madre è morta in un misterioso incidente stradale e il padre è paralizzato a seguito di una terribile esplosione avvenuta in fabbrica durante un esperimento di fusione da lui stesso richiesto. Il già difficile rapporto con lui si complica quando l’ingegnere viene messo sotto processo in un clima già teso per le proteste della popolazione contro un’azienda responsabile dell’inquinamento che semina malattia e morte. La fragilità affettiva di Olympia sfocia nel totale disorientamento e in una anoressia che la mette in contatto con il dolore altrui, ma l’incontro con Peppe ed Alex la porta sulla strada giusta per comprendere il meccanismo perverso e la rete di interessi che, usando le persone come pedine, creano corruzione spingendosi fino al crimine.

Patricia FLAMENT  - Nata in Francia nel 1957. Dopo la laurea in Storia dell’arte nel 1981 presso l’”Ecole du Louvre” di Parigi, si trasferisce a Firenze per completare gli studi in critica d’arte e lì incontra l’uomo che cambierà la sua vita. Nel 1989 decide di trasferirsi a Lecce dove si sposerà e metterà al mondo i tre figli. Alterna tra il lavoro dell’insegnamento della lingua francese e le visite guidate sul territorio. Ha collaborato con varie case editrici per la realizzazione di guide turistiche. Nel 2004 ha pubblicato il suo primo romanzo Il Castello delle Donne (Ed. del Grifo). Nel 2005 ha vinto il premio speciale “Opera Prima” con la commedia Tutti in Messico per la quale otterrà anche il riconoscimento “Loggione d’oro” nel 2007. Nel 2006 pubblica Il Vitello d’oro (Ed. Palomar).

martedì 12 marzo 2013

Se Hank avesse incontrato Anaïs (Musicaos) (Italian Edition) by Stefano Donno (Author), Luciano Pagano (Preface)

The debut novel by Stefano Donno, published in 1999 and presented here in a revised version by the author, is a slap in the face, an insult to good manners, or, more simply, one of the most intense love stories and poignant that they were never told, simply because the two protagonists Charles Bukowski and Anais Nin, represent two distant worlds and two different ways of writing, poetry, sexuality, life.

The mechanism is engaging narrative, just a few pages to be attached to Bukowski character, then the uneasy man who does not want to admit his feelings, raw and sincere at the same time. But who, reading between the lines poems by American author, does not realize that this brutality is hidden behind a great soul?

The gamble of Donno is realized in assuming a relationship between the two stars of the literature of the last century, but it is also true that it all starts and ends as a film, as a Hollywood movie, retaining the cinematic sequences, the speed, the shots and passes from the scene. The author seems to take communicate that this is a fairy tale, a tale told with dirty tools of contemporary art, bringing together an ambition pulp and post-modern with a definite rhythm, that of the film.


 

Esce per l’etichetta Ululati (Lupo editore) SALUTO AL NEMICO DEGLI AEDO



Molto più che interessante, anzi intrigante e molto bello questo lavoro degli AEDO. L'album si apre con ACQUA e si chiude con PENELOPE, come se nell'andirivieni delle onde nel tessere e disfare una tela ci sia un attesa di qualcosa di positivo l'arrivo anche solo di una immagine benigna. Tra il brano di apertura e quello di chiusura splendidi brani sono Le orecchie del Re e La pancia del mostro. Bellissima anche LE TUE MANI. Le sonorità sono a volte rarefatte a volte forsennate come gli stati d'animo di una società in travaglio. Belli i testi con sfumature agrodolci e le sonorità che vanno dalla ballad a brani più potenti intersecati da un' etnicità mai banale.  Un disco da non perdere per nessun motivo: un disco che fa pensare sognare viaggiare sperare attraverso le splendide voci dei cantanti. (Oliviero Malaspina)


AEDO - Nato nell’agosto del 2010, il progetto AEDO delinea un percorso lirico che si nutre delle radici del suono piegando il canto popolare alla riproduzione della natura. Dalla ricerca e riconsiderazione di antichi miti fino a giungere a testi di natura contemporanea, lo spettacolo proposto restituisce un ricercato immaginario arcaico che si distingue in contesti molto diversi dimostrando di possedere quella natura poliedrica tipica del Teatro Canzone. Nel 2011 e 2012 gli AEDO si esibiscono in numerosi concerti, dividono il palco con artisti di fama internazionale come i RADIODERVISH e LUCA MORINO, realizzano una tournee nazionale che li porta a suonare a ROMA e BARI, vincono il Concorso OFFICINE DELLA MUSICA in occasione del quale viene prodotto un videoclip professionale del brano “MACARìA” realizzato dalla PUNTO EXE con la regia di GIANNI DE BLASI e sostenuto da diversi partner quali: UNIONE EUROPEA, PUGLIA SOUNDS, REGIONE PUGLIA, TEATRO PUBBLICO PUGLIESE, PUGLIA PER TUTTE LE STAGIONI.

Gli AEDO sono:
Giovanni Saccomanno
voce e chitarra acustica
Eleonora Pascarelli voce
Mauro Pispico chitarra classica
Chiara Arcadi violino
Francesco Spada organetto
Giuseppe Donadei percussioni
Giorgio Kwiatkoswski basso





Per sempre carnivori, di Cosimo Argentina (Minimum Fax). Intervento di Nunzio Festa



I corpi sono continuazione della disperazione, nell'ultimo romanzo di Cosimo Argentina. "Per sempre carnivori", sintetizziamo senza paura di farci rider in faccia, è Cappelli+Romani+Bukowski; ovvero un dolore=piacere. Lo spettacolo s'apre e si chiuse su una (macabria da immagine) disfatta. Ma nella sua operazione di nascita crescita e lancio verso la morte quindi s'ingozza delle disfatte dei suoi teatranti. Il Polonia e gli altri suoi due soci insegnano per pochi danari presso una scuoletta privata di terz'ordine della pugliese/tarantina Ginosa. E qui un inciso: non scriviamo del libro solamente perché da vie paterne c'arrivò sangue ginosino. Dicevamo, Polonia e gli altri due insegnanti si fanno dell'insegnamento che gli rende poca grana, ma essenzialmente guardando al dopo-lavoro. Dove strisciano tra un bar e la strada veloce pensando alle diciassettenni che della loro mattinata severa han fatto parte. Alcol e puttanate. Che sono raccontate da Argentina non solamente con brio, arguzia, agilità talento. Effetti collaterali della disperazione detti con una narrazione infuocata nell'accostamento alle prossimità del noir, epperò vissuti dalla lingua di Cosimo Argentina. Fatte di quel timbro sbalordito e costantemente intonato ai fatti perché sempre apparentemente disarmonico. Il mondo della scuola di Per sempre carnivori è un surrogato della decadenza dell'insegnamento cotto nell'assenza della Vocazione. Più pura, infatti, appare la presenza imperiosa e assoluta nonostante tenuta falsamente in secondo piano del padre del protagonista. I luoghi fanno, certo. Ché Argentina sentendo il suo papà vedovo viaggiare in cerca di scuole da spiare di paese in paese della provincia tarantina, si stacca dalla sua Taranto appunto per vivere momento per momento e punto per punto, angolazione su angolazione le corsette del ginosino insieme alla battute di caccia alla donna dell'istante da "sbulinare". Il mare e le campagna guardano i tre guasconi. E gli impertinenti dall'acqua salata e dalla sabbia piena di preservativi e 'sbobba' di cane si fan zittamente struggere. Le dimensoni del romanzo che dice d'un frammento di provincia italia, quindi in maniera emblematica, e non può esser diversamente, di buona parte della provincia italica, spiegano l'umano che va alla rovina. Oltre che la frantumazione, fino alla riduzione in poltiglia, di molti valori che dovrebbero al contrario fortificarsi in settori fondamentali, essenziali della società. Famiglia, scuola, amicizia. Tre casette che Cosimo Argentina incendia. Grazie al lavoriò di personaggi che sono spaccati dalla coscienza che gli urla dentro. Nel tempo libero, ammette poi lo scrittore, ci si maschera per mascherare la scofitta. E non può esser che tutto finto, dunque.

“Cose che chiedono l’anima”con Tommaso Ariemma il 13 marzo ai Teatini di Lecce



L'Associazione “Le Ali di Pandora”è lieta di invitarVi mercoledì 13 marzo 2013 alle ore 18,30 presso il Complesso dei Teatini, Lecce, nel contesto della mostra “Pandora, diritto di...condividere una visione differente” all'incontro “Cose che chiedono l’anima”con Tommaso Ariemma ( docente di Estetica Accademia Belle Arti di Lecce). Scrive Ariemma: “La bambola: un oggetto metafisico che misura le nostre possibilità e abbozza i contorni del nostro mondo. Per questo motivo filosofi, pittori, scultori, romanzieri e poeti hanno visto in essa una chiave per comprendere l’esistenza umana, fin dal suo primo manifestarsi nel mondo. Il poeta Rilke, ad esempio, nel suo celebre saggio dedicato alle bambole, scrive: «Noi ci orientavamo sulla bambola. Per natura giaceva essa più in basso, così noi potevamo defluirle intorno insensibilmente, raccoglierci in essa e, benché un po’ torbidi, riconoscere in essa i nuovi contorni del mondo. Ma noi presto comprendemmo che non potevamo farne una cosa o una creatura umana, e in simili momenti divenne essa un ignoto per noi, e ogni senso confidente di cui l’avevamo riempita e colma, ci divenne ignoto in lei». (…)

Le Ali di Pandora
Lecce - Info: 0832.391862- 339.56.07.242 –
pandoradirittodi@libero.it – www.lealidipandora.com


L’anima al centro: MAI PIU’ SECONDO, di Vito Antonio Conte, Luca Pensa Editore 2012. | alessandrapeluso

L’anima al centro: MAI PIU’ SECONDO, di Vito Antonio Conte, Luca Pensa Editore 2012. | alessandrapeluso

lunedì 11 marzo 2013

L’ETERNITÁ DELLA NOTTE Sherrilyn Kenyon (Fanucci). Traduzione di Alberto Cassani. In libreria dal 21 marzo



Finalmente in libreria il settimo episodio della serie Dark Hunters che ha reso Serrilyn Kenyon un’autrice di culto.  Figlio di un senatore romano, a soli ventidue anni Valerius Magno è diventato un potente generale. Da essere umano ha condotto campagne in Grecia, Gallia e Britannia. Ma adesso è un Cacciatore oscuro, e i suoi natali gli procurano l’odio e il rancore della maggior parte dei colleghi, che fanno di tutto per tenerlo lontano da Kyrian, Kell, Zarek e Zoe. La situazione è complicata, ma potrebbe peggiorare... Il pericolo, questa volta, ha fattezze sexy e si chiama Tabitha Devereaux. Tabby fa parte di una nuova generazione di Cacciatori che ha dimostrato il proprio valore senza rinunciare alla propria anima, e ha il potere dell’intuizione. Proprio per questo è l’unica che riesce ad avvertire le emozioni e la grande solitudine di Val, a capire che il suo atteggiamento altezzoso è soltanto una facciata, una difesa che ora Tabby intende abbattere... Ma non è il momento di innamorarsi, una sanguinosa battaglia è appena cominciata e ben presto lei e Valerius si troveranno a combattere fianco a fianco contro il demone più pericoloso di tutti, capace di tornare dal regno dei morti e mettere fuori combattimento persino il grande Acheron.

Sherrilyn Kenyon è un’autrice ormai di culto in Germania, Inghilterra e Australia. Il suo sito internet registra 120.000 contatti la settimana. Fanucci Editore ha già pubblicato Anche i diavoli piangono, Infinity e i primi sei romanzi della serie dei Dark Hunters: Fantasy Lover, Notte di piaceri, L’abbraccio della notte, Danza con il diavolo, Il bacio della notte e Il gioco della notte.









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