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giovedì 7 marzo 2013
mercoledì 6 marzo 2013
Nasce a Lecce Empire Consulting – business, legal, communications
Dipartimento per la
Consulenza
aziendale, fiscale,
tributaria ed IVA
La mission del Dipartimento per la Consulenza aziendale, fiscale, tributaria ed IVA - I nostri esperti
da molti anni affiancano le aziende nei periodi "più caldi" delle
dichiarazioni dei redditi. Siamo in grado di semplificare - per le imprese
nostre clienti - le modalità di approccio a ogni genere di operazioni fiscali e
tributarie. Siamo inoltre specializzati nella gestione dell'IVA per
le operazioni in ambito Ue e nei rapporti con l'estero. Comprendere i comportamenti delle aziende, analizzare i loro mercati e la loro concorrenza; incentivarne lo sviluppo; diffondere la cultura d’impresa; selezionare le risorse migliori; essere, di fatto, accanto ai nostri clienti dei veri e propri
co-imprenditori, richiede un costante impegno nella ricerca e nello studio di metodologie innovative. Il nostro Dipartimento per la Consulenza aziendale, fiscale, tributaria ed IVA dedica con entusiasmo ogni risorsa a queste attività, perché capire l’ambiente e le esigenze dei nostri clienti significa poter affrontare le sfide del futuro con la tranquillità di coloro che conoscono i mezzi per
vincerle.
le operazioni in ambito Ue e nei rapporti con l'estero. Comprendere i comportamenti delle aziende, analizzare i loro mercati e la loro concorrenza; incentivarne lo sviluppo; diffondere la cultura d’impresa; selezionare le risorse migliori; essere, di fatto, accanto ai nostri clienti dei veri e propri
co-imprenditori, richiede un costante impegno nella ricerca e nello studio di metodologie innovative. Il nostro Dipartimento per la Consulenza aziendale, fiscale, tributaria ed IVA dedica con entusiasmo ogni risorsa a queste attività, perché capire l’ambiente e le esigenze dei nostri clienti significa poter affrontare le sfide del futuro con la tranquillità di coloro che conoscono i mezzi per
vincerle.
Servizi del Dipartimento per la Consulenza aziendale, fiscale, tributaria ed IVA
• STUDIO FATTIBILITÀ •
ANALISI E SCELTA TIPOLOGIA DI IMPRESA • DITTE
INDIVIDUALI • SOCIETÀ SEMPLICI • SOCIETÀ DI PERSONE • SOCIETÀ DI CAPITALI
• COOPERATIVE
INDIVIDUALI • SOCIETÀ SEMPLICI • SOCIETÀ DI PERSONE • SOCIETÀ DI CAPITALI
• COOPERATIVE
"Consulenza Direzionale"
La consulenza direzionale aiuta a prendere le decisioni più importanti per la
vita dell’azienda in modo corretto utilizzando le tecniche della Direzione
Strategica.
"Strategia impresa supporto
e sviluppo aziendale". L’azione viene sviluppata sia nelle fasi iniziali
dell’attività d’impresa che nelle fasi di consolidamento competitivo.
"Consulenza nella delocalizzazione di Strutture Produttive e
Commerciali all’ estero” Consulenza e assistenza alle imprese nel
costituire società, branche filiali all’estero, anche con progettazione di reti
in Franchising per lo sviluppo dei loro prodotti e servizi.
"Business Information" - Per informazioni aziendali noi
intendiamo tutte quelle informazioni utili al vertice aziendale ma anche alle
singole direzioni (commerciale, marketing, finanza e controllo, risorse umane,
produzione, ecc.). "Partnerships e Networking" - Ricerca e
identificazione dei partners. Attivazione rete contatti locali.
Dipartimento legale
Il Dipartimento Legale è
organizzato per fornire assistenza giudiziale e stragiudiziale su specifiche
problematiche nei differenti settori del diritto civile, penale, amministrativo
ed internazionale, grazie ad un consolidato network di corrispondenti, collaboratori,
periti e consulenti tecnici di comprovata esperienza e competenza. Il Dipartimento è in grado di assicurare la
migliore e più rapida tutela dei diritti dell’assistito finalizzata al
riconoscimento delle proprie istanze in tempi brevi e con l’applicazione della
migliore ed aggiornata metodologia all’uopo predisposta. sul binomio dell’internazionalità e dell’eccellenza. I principali ambiti operativi si fondano su una
preliminare attività di consulenza, di analisi delle strategie e di assistenza
giudiziale e stragiudiziale anche a mezzo di redazione consulenze, saggi e
pareri nonché tramite una intensa attività di assistenza personale a supporto
del Cliente che intende gestire personalmente la trattativa dalla fase delle
trattative alla negoziazione fino alla consulenza post-contrattuale per la
risoluzione di problematiche interpretative od esecutive. La costante
attenzione alla contrattualistica
aziendale ha portato le attività dello studio nella direzione della tutela
di ogni aspetto del diritto industriale
connesso e della assistenza per la tutela dell’opera dell’ingegno e del brevetto:
ogni cliente potrà trovare adeguate soluzioni per ottenere un il proprio
diritti esclusivo di sfruttamento dell’invenzione ,al fine di impedire ad altri
di produrre, vendere o utilizzare la propria invenzione senza autorizzazione,
massimizzandone ogni profitto. Il Dipartimento, inoltre, è in grado di offrire
assistenza e consulenza in inglese, francese e spagnolo ed offre la possibilità di interfacciarsi con i mercati
esteri ed extracomunitari grazie ad una fiduciaria rete di interpreti e
traduttori.
Dipartimento Comunicazione e Marketing
Il Dipartimento Comunicazione e
Marketing con i suoi esperti cura le pubbliche relazioni per conto dei propri
clienti, offrendo tutta una serie di attività di comunicazione che tendono a
coinvolgere direttamente o indirettamente privati cittadini, istituzioni,
aziende, organi di stampa, consumatori. Gli scopi del Dipartimento
Comunicazione e Marketing hanno come obiettivo quello di sostenere la reputazione dei clienti che comunica, riuscendo a
delineare e offrire a terzi una appropriata
identità, creare consenso
intorno a una particolare iniziativa, ad un brand, alla reputazione di un
privato, alla commercializzazione di determinati prodotti e così via. Il Dipartimento Comunicazione e Marketing non
esaurisce la sua attività nella gestione dei media tradizionali, ma si rivolge
anche agli organi di informazione on-line, che possono produrre un effetto
sulla reputazione aziendale e comunque sul cliente in generale. In questo caso
utilizzando specificità e competenze tecniche differenti e sfruttando la
molteplicità dei canali riesce a strutturare progetti specifici di marketing e
comunicazione per il cliente che hanno come obbiettivo quello di individuare
un’utenza targhettizzata, accrescerla e fidelizzarla. L’azione complessiva sul
cliente, attraverso sempre una proposta progettuale di marketing e
comunicazione cucita su misura in base alle specifiche peculiarità e esigenze
del cliente, mira non solo alla visibilità sui principali mezzi comunicazione
di massa, e in rete, ma si propone di ampliare il parco clienti, migliorare i
profitti derivanti da una più massiccia azione di brandizzazione ed esposizione
mediatica. Il Dipartimento Comunicazione e Marketing diventa uno strumento
indispensabile per piccole-medie imprese, strutture ricettive, artigiani, associazioni, scrittori, artisti,
gallerie d’arte, strutture per la ristorazione e politici. Le linee guida del
Dipartimento Comunicazione e Marketing sono: la definizione degli obiettivi da
raggiungere di concerto con il cliente; predisposizione dell’azione da svolgere
su approvazione preventiva del cliente, produzione ed invio dei comunicati
stampa, realizzazione post per blog e social network, viral marketing su
piattaforme social, organizzazione di azioni programmate attraverso la
creazione di eventi, meeting e convegni
Info
E-mail
empireconsulting.segreteria@gmail.com
Facebook
Passioni a Galatina a cura dell’Ass. Galatina Letterata dal 9 al 24 marzo 2013
Con il Patrocinio del Comune di
Galatina il Salotto di Cultura “Galatina Letterata” organizza la rassegna
Passioni con la mostra Grafico Pittorica dell’artista Paola Scialpi e la
performance di Tango Argentino a cura di Pino Belgioioso e Stefania Filograna
di Beltango-Lecce e Stazione ICS - Nardò e la performance di Flamenco a cura
del Gruppo Flamenco Media Luna. E’ prevista inoltre una piccola mostra di
artigianato al femminile. Sia la mostra grafico pittorica di Paola Scialpi sia
la mostra di artigianato saranno visitabili a Palazzo Baldi dal 9 al 24 marzo 2013.
Il Tango di Paola Scialpi - In un periodo di crisi globale
l’artista Paola Scialpi ha voluto realizzare qualcosa di estremamente bello,
ludico e gioioso: “Tango” è il titolo della sua personale di pittura, dove
presenta venti opere dedicate al più sensuale ed elegante dei balli, ovvero il
tango argentino. In queste opere non c’è posto per l’essere maschile spesso
relegato in secondo piano, proprio mentre risuonano le note della danza e
mentre una donna archetipo della leggendaria Eva si serve del tango per
sfoderare le sue “armi” migliori in fatto di seduzione. Una gamba tornita che
fa capolino tra le balze di una gonna rossa o una scollatura ardita e generosa,
la fanno diventare vera e indiscussa protagonista di un percorso di seduzione
che rifuggendo da baluardi di fumose rivendicazioni, conquista l’uomo che si
lascia morbidamente trascinare nel vortice ritmato della passione. L’artista
torna alla leggerezza con i suoi colori che da anni la caratterizzano, il
bianco, rosso e nero che sembrano rappresentare perfettamente le atmosfere del
tango argentino, regalandoci dunque prospettive nuove e spesso inconfessabili
della natura femminile
L’Associazione – Il Salotto di Cultura "Galatina
Letterata" nasce l'11 luglio 2009 come movimento di opinione indipendente
che ha lo scopo di promuovere varie attività come VALORIZZARE le competenze e
la preparazione dei soci; PROMUOVERE attività di formazione; PROMUOVERE la
dedizione alla ricerca storica tra i giovani;
PROMUOVERE, in collaborazione con altri enti pubblici e privati, la progettazione
e la realizzazione di mostre, convegni, seminari, concerti, tavole rotonde e
quant'altro si ritiene utile per attirare turisti nella città; PROMUOVERE,
ATTUARE e COORDINARE manifestazioni ed iniziative di interesse turistico e
culturale; VALORIZZARE le bellezze naturali nonchè il patrimonio
storico-monumentale del luogo. "Galatina Letterata" negli anni ha curato
la realizzazione di diversi eventi, mostre, e convegni, nonchè presentazioni di
libri con autore.
La
Location - L'evento di Sabato 9 marzo si svolgerà nel
centro storico di Galatina e precisamente presso Corte e Palazzo Baldi. Correva l’anno 1550 circa quando a Galatina le
attività economiche erano diventate tanto fiorenti, in particolare la concia
delle pelli, da attrarre i finanzieri umbro –toscani, Conti Cosimo e Nicola
Baldi che edificarono il Palazzo Baldi nel cuore del centro antico di Galatina
a metà strada tra la Basilica
di S. Caterina e la Chiesa
matrice di S. Pietro e Paolo. Dal punto di vista culturale, nel 1600, la città
ospitava una sorta di “cenacolo” intellettuale a cui partecipavano note
personalità, tra le quali spiccava la figura del Vescovo di Otranto, Gabriele
Adarzo de Santander. Questi aveva scelto come abitazione e dimora invernale
proprio Palazzo Baldi, luogo ideale per la sua privacy. Per le stesse ragioni è
stato scelto dagli attuali proprietari, tra i quali l’Ing. Dante De Ronzi, per
realizzare un’esclusiva attività ricettiva. L’Ing. De Ronzi ha curato in toto
il minuzioso restauro, preservando al meglio le peculiarità e gli elementi di
autenticità ed unicità presenti. Il
complesso ricettivo si compone di quattro Palazzi d’epoca (risalenti ai secoli
XVI, XVII ,XVIII e XIX), che si articolano in sequenza dando luogo ad un’ isola
architettonica, originalissima e tipica del Centro Antico denominata “Corte
Baldi". All’esterno si sono evidenziate le diverse epoche dei palazzi con
varie tonalità di colore.
Info
DONNE PAROLE MARE
Tre imperdibili appuntamenti con
tre autrici, Raffaella Verdesca con il suo Volti di carta, Laura D'Arpe con il suo La Contessa di Lecce,
Vittoria Coppola con il suo Immagina la gioia, e i libri che si terranno in
Piazza Umberto a Copertino a partire dalle 18,00. La manifestazione dal titolo
DONNE PAROLE MARE - I Venerdì della "Locanda" è stata curata da
Sandrina Schito, dalla FIDAPA di Copertino, da Lupo editore e dall’
Associazione Pro Loco "F. Verdesca" di Copertino.
L’ 8 marzo ci sarà la
presentazione di Volti di carta (Albatros, Il Filo) con Ornella Castellano che
dialoga con l'autrice Raffaella Verdesca; il
15 marzo sarà la volta de La contessa di Lecce (Lupo editore) con Rina Calignano che dialoga con l'autrice
Liliana D'Arpe; il 22 marzo 2013 ci sarà
invece Immagina la gioia (Lupo editore) con Loredana Di Cuonzo che dialoga con
l'autrice Vittoria Coppola
Colori e tele - Mary Prete,
Grazia Maria Peluso
Letture e voci - "Scena
muta", Ivan Raganato
La Contessa di Lecce di Liliana
D’Arpe (Lupo editore) - Liliana D’Arpe, leccese, compie gli studi presso
l’Istituto margherita di Savoia, conseguendo il diploma di Maturità Magistrale.
Fin dalle scuole medie le Suore scoprono e incoraggiano le sue predisposizioni
artistiche e letterarie. A dieci anni, iscritta dal padre ad un concorso
canoro, inizia una strada che la porterà negli anni ‘80 e ‘90 a affermarsi come
una delle cantanti più conosciute e apprezzate nel Salento. Dal 2000,
sentendosi matura per evolversi in un altro ruolo, si dedica alla stesura di
sceneggiature e commedie musicali che metterà in scena al Politeama di Lecce,
con successo di pubblico e critica. Presidente dell’Associazione culturale “Il
Saraceno” dal 2006, cura la regia dei suoi spettacoli, dipingendone le scenografie
teatrali. Da ogni suo elaborato traspare una profonda conoscenza e un’ardente
passione.
Ci sono storie che ci aiutano a
trascorrere un po’ di tempo della vita, spesso così complicata, ambigua, poco
chiara. Ci sono storie che ci fanno conoscere dei personaggi che ad un certo
punto vorresti fossero tuoi amici, per passare del tempo insieme a loro, al di
fuori delle pagine. È il caso della famiglia Darini, di Caterina e Dalila,
della loro bontà e pulizia nel cercare di lottare contro gli attacchi e gli
agguati di familiari privi di scrupoli e troppo infelici per lasciarle in pace.
In situazioni del genere solo l’intervento di uno spirito buono potrebbe… In
una Lecce solare, in balia di profumi e colori, del suo passato e del suo
avvenire, tra l’Università e il Centro Storico, in palazzi pieni di storia e di
fascino si dipana un’avventura in cui fantasmi, risate, innamoramenti, gioie e
dolori si intrecciano a comporre una storia leggera d’emozioni. Con, come
sfondo, l’incanto e la magia di una città calda e mediterranea. Un mondo di
buoni sentimenti e delicatezze dovrà difendersi dall’attacco di insospettabili
(e non) pronti ad approfittare di ogni minima debolezza e piccola titubanza. La
lotta tra il bene e il male si svolgerà fino alla fine, non lasciando
indifferenti in cielo ed in terra. Una lettura che ci farà dimenticare i mondi
di carta densi di buio e pesantezza e ci consolerà con la leggerezza e le dolci
linee degli attori di quest’avventura. Il fantastico, il romantico, i buoni
sentimenti ed un inarrestabile senso di giustizia ci riscalderanno come una
delicata primavera.
Immagina la gioia di Vittoria
Coppola (Lupo editore) - L’inquietudine fa di Eva una giovane donna schiva ma
curiosa del mondo, abituata ad esprimere la propria creatività nella scrittura
e a mascherare la fragilità sotto l’abbigliamento colorato che sceglie con
attenzione quasi maniacale. Cresciuta nella adorata Mira e nel calore di una
famiglia siciliana, tra le marmellate di nonna Annina ed esperienze di viaggio,
a dispetto di tali certezze Eva nutre un’intima lesione affettiva che la rende
gelosa di Pietro, il fratello minore che - dieci anni dopo di lei - ha
allietato i genitori con la sua attesissima nascita. Contrariamente alla
sorella, il ragazzo ha un carattere solare, sostenuto da una sfrenata passione
per il calcio e arricchito dal primo amore adolescenziale. Forse è anche la
percezione di questa sua forza interiore a suscitare in Eva un bisogno quasi
competitivo di riscatto, il desiderio di riuscire a completare il suo romanzo,
a trovare il colpo di scena, il finale perfetto che convinca un editore a
pubblicarlo. È nella casa avita di Sciacca, su suggerimento di nonna Annina,
che la ragazza cerca la giusta ispirazione per portare a termine la sua fatica.
Ma la vita spariglia le carte e nel giro di pochi mesi la realtà si impone
sulle fantasie e sul tranquillo scorrere del tempo, mentre nuove presenze e
vecchi segreti spuntati da cassetti polverosi aprono gli occhi e il cuore di
Eva.
Vittoria Coppola, ha 26 anni,
vive a Taviano (Le). Laureata in Lingue e Letterature Straniere, Comunicazione
Linguistica Interculturale - Università del Salento. Attualmente lavora come
receptionist presso un albergo di Gallipoli (Le). La passione assoluta che
muove le sue giornate è la scrittura.
Volti di Carta di Raffaella
Verdesca (Albatros, Il Filo) - Venti storie di donne salentine tra le due
guerre, venti racconti coinvolgenti sul piano emotivo e narrativo, descritti
come uno straordinario affresco del Salento nei primi decenni del secolo
scorso, attraverso la fotografia delle sue donne. A Lucugnano viene presentato
il libro “Volti di carta. Storie di donne del Salento che fu” di Raffaella
Verdesca (Albatros 2012). L’attrice Giustina De Iaco interpreta alcuni brani
tratti dal volume.
Info
martedì 5 marzo 2013
I Cannibali da Cosimo Argentina a Charles Bukowski. Intervento di Vito Antonio Conte
Dal
febbraio 1992 al febbraio 1995, ho lavorato a Taranto. Facevo il cancelliere
nella sezione penale del locale tribunale. Ogni giorno alle prese con criminali
e presunti tali che s’erano macchiati dei delitti più disparati: dal
contrabbando di sigarette alla strage… Una faticaccia. In una città dove morire
per caso era fin troppo facile. Dopo la laurea in giurisprudenza e il
praticantato forense, m’ero ritrovato vincitore dell’unico concorso fatto in
vita mia. E avevo iniziato a fare su e giù in un pendolarismo privo d’ogni
erotismo. Quotidianamente partivo da Lecce per Taranto e dopo sei otto dieci (a
volte anche più) ore (in stretta dipendenza della durata dell’udienza penale)
tornavo a casa. E, poi , c’era lo straordinario… Le strade per andare e tornare
le ho fatte tutte: ho consumato un’Audi 100 CD (acquistata strausata ma col
motore nuovo) sulla Lecce – Brindisi – Taranto (la superstrada non era stata
ancora completata all’epoca), sulle strade interne dei paesi, su alcuni tratti
di interpoderali deserte (nei pressi di Maruggio) nel bel mezzo d’una foresta
d’ulivi e d’altre essenze autoctone, ma la via preferita era la litoranea che,
tranne nell’impraticabile periodo estivo, avevo imposto anche ai miei
occasionali compagni di viaggio, costretti –altresì- a subire (per un paio
d’ore al giorno) la musica sparata dallo stereo del vecchio salotto su quattro
ruote. Lo stereo taceva soltanto quando viaggiavo da solo. In quelle occasioni,
invero, non ero solo. Il mare alla mia sinistra, all’andata, mi raccontava di
risvegli e sonnolenza, d’incubi e sogni, di speranze e fallimenti. Per i l
resto, soltanto sabbia. E rabbia. Sabbia di dune. E di deserto. Violentata dal
cemento. Dal degrado. E dai rifiuti. D’ogni tipo. Eppure d’una bellezza
sconvolgente. Che ne celava una non più visibile. Come di donna d’una certa età
che da un particolare noti quanto doveva esser stata bella un altro tempo. Come
quella volta che nevicò e il bianco ricoprì ogni cosa... Passavo traverso le
marine pressoché deserte. Facevo tappa al bar dei fratelli Brunetti, a
Campomarino, per un caffè. Lì non ho mai incontrato l’afro-albanese che vendeva
birra Raffo. Torre Ovo è il luogo che, nonostante tutto, amavo di più. Lì, nel
giallo sfolgorante delle acacie, c’è stata la visione delle farfalle che ho
descritto altrove. Nunzio può testimoniare ch’eravamo sobri e che la nuvola di
farfalle non è stata un miraggio. Lì (proprio sotto la torre, sul fronte
strada, un certo giorno) un cartello c’avvertì: PERICOLO DI CROLLO. Nel mentre
crollava il mondo intero e nessuno c’avvertiva. Lì (proprio sulla spiaggia,
dopo il curvone) un grosso cane (non era un labrador) affogato marciva
lentamente. Lì le barche dei pescatori avevano tutte nomi di donne. Di ritorno,
il mare alla mia destra, il cielo aveva tutti i colori di tutte le stagioni e
di tutti i tramonti. Ne ho scritto già diffusamente. È un tempo andato. Che
m’ha insegnato molto. L’ho ritrovato, in salsa agrodolce, in questi giorni, in
un libro. Più che agro, proprio piccante, a tratti ustionante. Più che dolce,
proprio suadente e tristemente malinconico, come una milonga (vedi un po’: una
danza “argentina”, che ha per parenti i candombe il tango e l’habanera). Come
l’amore. Quell’amore che non è riuscito a sradicare dal petto l’infinita
solitudine nata quando sei nato e che t’ha inchiodato fino alla fine.
Nel
mio ultimo pezzo su questo quotidiano on line, ho viaggiato per lande e
scritture diverse traverso meta-incontri con molti scrittori e fermando la mia
immaginazione, un po’ logorata da tanto stare, cennando anche all’ultimo
romanzo di Cosimo Argentina, “Per sempre carnivori”, affibbiandogli –cosa che
non amo fare- la definizione volante di “strano pulp”. Quel che odio, invero,
son le definizioni… quindi, essere io a darne, è (usando un eufemismo) far
qualcosa che non amo. Ma tant’è. S’odia (fors’anche) quando s’è troppo amato. E
non è naturale, né giusto, ma funziona così. Ossia: non funziona! E ahivoglia a
dire (come pure sinceramente ho fa tto) che non son capace d’odiare. Devo
correggere il mio stesso dire: ho odiato, ma poi mi son fermato lì: ho
cancellato l’oggetto del mio odiare e ho trasformato il desiderio di (…)
vendetta (foss’anche, com’è esclusivamente stato, per una nobile pura e giusta
ragione) in indifferenza che tradotto in mantra è diventato (di volta in volta)
schiatteraidatesenzacheiomuovaundito con vaffanculo siberiano annesso (e c’ho
altro da fare connesso, ché d’idiozia e d’ignoranza è pieno il mondo e si vive
una volta sola, se va bene!). Dicevo di Argentina e del suo ultimo (in ordine
d’apparizione, s’intende) libro: riprendo da dove ho già scritto: troppi
puntini di sospensione e… va bene. Ho anche scritto che non ero sorpreso che
avesse citato Elias Canetti unendo i tre nobellemmi “auto da fè”. E aggiungevo:
sempre che non abbia voluto riferirsi a Battiato... ché all’accecamento del
siculo –motivavo- preferisco quello del bulgaro... Altro, adesso, dovrei
motivare. Tipo: perché ho definito “strano pulp” questo libro. Perché, per quel
che importa, cioè niente, questo non è un romanzo pulp. Né il titolo del libro
deve far pensare alle opere di quegli scrittori italiani noti (a iniziare dai
primi anni novanta) come “I Cannibali”, i cui romanzi sono caratterizzati
dall’efferata crudezza e dallo spietato realismo di certe narrazioni… Ciò
nonostante uno dei pazzi (che indossa ormai –guarda caso- soltanto una vecchia
maglia della nazionale di calcio “argentina”) vaganti del libro di Argentina
spenda le sue ultime energie perdendosi (dopo essersi smarrito e mai più
ritrovato già da tempo) nel fascino orrido dell’antropofagia e degli ultimi
suoi praticanti su questo sfasciato pianeta. Ciò nonostante il romanzo s’apra
con uno scenario balneare del nostro Jonio per niente turistico e molto
lugubre, posto che in primo piano vi è una testa umana mozzata che mira verso
il mare aperto fottendosene del tronco cui fino a poco prima apparteneva. Ciò
nonostante altre violenze, altre situazioni più o meno macabre, un’altra testa
mozzata (però in un incidente stradale), e altri umani e animali trucidati dei
quali le pagine del libro ancora sanguinano. Il pulp, notoriamente, è un genere
letterario le cui storie son dense di vicende dai contenuti forti, dove
efferatezze e situazioni macabre sono profuse almeno tanto quanto la gran
quantità di crimini violenti. Queste storie, la cui matrice si rinviene nella
letteratura americana degli anni venti, s’innestano solitamente su un altro
genere letterario, il giallo e, in particolare, su taluni suoi sottogeneri:
l'hard boiled e il poliziesco. Senza dimenticare la contaminazione del pulp con
l’horror. Senza dimenticare “Pulp. Una storia del XX secolo”, l’ultimo romanzo
di Charles Bukowski (pubblicato dopo la sua morte). Senza dimenticare “Pulp
Fiction”, di Quentin Tarantino. Senza dimenticare il pulp per guadagnarsi una
fetta di pubblico e quello con argomentazioni di ricerca espressiva e
stilistica. Senza dimenticare tutte le inutili discussioni. Senza dimenticare
che il pulp è dappertutto… e che oggi tutto è pulp! Polpa. Da spolpare. Finché
ce n’è. Fino alla fine. Che c’è. Perché, allora, quest’incursione (per cenni,
molto scennati) nel pulp da parte di chi scrive? Tutto per dire che “Per sempre
carnivori” non è pulp? O per dire ch’è uno “strano pulp”? No. Non solo. Credo
che Argentina non appartenga, in nessun modo, a alcuna corrente letteraria e
meno che mai po ssa essere definito uno scrittore pulp. Intanto perché nel
1996… scriveva altro (prima ancora di pubblicare). Poi, perché soltanto alcuni
dei gredienti del genere sono presenti nel romanzo in parola. Ecco perché ho
pensato ch’è uno “strano pulp”. E l’ho pensato, e l’ho scritto, al volo! Ecco
quel che ha visto la mia mente: sarà uno spazio anche per l’occhio? E quando ho
finito di leggerlo, il libro, ho continuato a pensarlo: le immagini evocate
dalla lettura fanno l’occhiolino al cinema. Che Argentina, per ottenere il
giusto (perché meritato), abbia inserito in questo romanzo connotazioni da
“strano pulp” per giocarsi in un modo altro la sua scrittura? Ovviamente non so
rispondere. So, invece, che ho amato –comunque- questo suo ultimo lavoro.
Perché, oltre tutto, mi piace la sua scrittura che non esito a definire onesta,
non manierista, fedele all’esistenza, a nche scurrile ma mai volgare, gergale
ma mai sovrabbondante e, comunque, mai protagonista oltre i contenuti. E i
contenuti son quelli che importano davvero in questo romanzo. A cominciare
dall’esergo nietzschiano: “Io amo coloro che non sanno vivere, anche se sono
coloro che cadono, perché essi sono coloro che attraversano”. E, senza
aggiungere altro, quindi senza neppure finire, potrei mettere un po’ di puntini
di sospensione e lasciarvi qui, a riflettere. Ma mi piace dirvi ancora
qualcosa, non della storia, non della narrazione, non della predilezione per
tutto l’umano andare senza voce per le strade più impervie della vita… Vi dirò,
invece, che c’è un altro modo per affrontare tutto questo e tutto questo è,
citando –una volta ancora- Hanks, “tutti i miei libri non aiutano. / nemmeno le
mie poesie aiutano. / niente o nessuno aiuta. / sono proprio io da solo, che
aspetto, respir o, / pondero. / non c’è più niente per cui essere coraggiosi. /
non c’è proprio più niente qui.”, tutto questo è dirla com’è davvero, dirla
tutta, non fottersi da sé, in questo mondo fottuto almeno non barare con se
stessi. Credo che Argentina il viaggio ce l’ha scritto nel cognome e da uomo
vero qual è continuerà a scrivere autenticamente, continuando a “credere che un
uomo deve guardarsi intorno, cercarsi dentro, essere solidale con l’inferno che
si trascina dietro”, vivendo il dono e il dolore che ci toccano, ché “il tempo
ci omaggia e ci devasta”, imparando a dire: no! Poi, chissà se quella ragazza
sulla torre era vera? Io credo di sì. Com’erano vere le farfalle di quel maggio
di tanti anni fa. E, in ogni caso, parafrasando un altro Conte, “si trattava
d’amore” (Gioco D’azzardo). Ché leggere questo libro è come essere “alle prese
con una verde milonga”, piangere e ridere di gusto, seguendo i passi inimitabili
di Atahualpa Yupanqui...
lunedì 4 marzo 2013
domenica 3 marzo 2013
Compagna luna di Barbara Balzerani. Prefazione di Mimmo Sammartino (DeriveApprodi). Intervento di Nunzio Festa
"Compagna luna" torna
in libreria. Abbiamo il piacere di rompere un embargo. Perché solamente Il
Manifesto (edizione del 15 febbraio 2013, con lettura di A. Colombo) e qualche
critico temerario hanno potuto accorgersi che in questi giorni è stata
pubblicata la nuova edizione del primo libro di Barbara Balzerani, Compagna
luna - uscito per la prima volta quindici anni or sono tra le mensole di
vendita logate Feltrinelli. Il motivo è molto semplice e banale, e tra l'altro
ben ripreso dalla nota d'apertura di Balzerani, quanto disgustoso; inizialmente
ben accolta nel 1998, l'opera
prima della scrittrice romana fu bloccata alla dogana per merito d'una velenosa
e poderosa stroncatura firmata, niente poco di meno, che da Antonio Tabucchi.
Fu l'oblio, da allora. Innanzitutto non ci fu ristampa presso Feltrinelli:
visto che il veto del "Tabucchi autore" si poggiava sulla solidità
del "Tabucchi 'censore cattedratico". E sappiam bene che il tanto
compianto quanto benpensante Tabucchi s'è sempre speso contro l'esigenza di
lavorare la memoria: si rintraccino all'uopo gli interventi francesi vergati
nell'intransigenza, quando lo scrittore doveva sostenere la dura lotta degli
inseguitori del caprio espiatorio Cesare Battisti. Senza dimenticare la lettura
tabucchiana finiva con l'effetto scenico, per dire: "Io, per esempio,
faccio fatica a ricordare il nome dei poliziotti che furono assassinati nel
rapimento Moro. Mi dispiace. E voi?". Noi, invece, facile controbattere,
all'occorrenza li ricordiamo. Comunque se "Cronaca di un'attesa", il
libro precedente di B. Balzerani era dotato d'uno scatto di Matera in
copertina, questa volta, preme cominciare, l'ingresso nel testo è del
giornalista e scrittore lucano Sammartino. A conferma, in un certo senso,
dell'amore dell'autrice per la Lucania. Dunque la Basilicata, oggi scossa
da un inedito senso di spettacolare affermazione di volontà di riscatto, non
può che riprendersi le pagine della scrittrice. Durante la latitanza, ci
permettiamo di specificare, Balzerani era urlata in televisione con
l'altisonante sigillo "primula rossa". Tanto che, catturata dal
Potere statale che con le Brigate Rosse voleva combattere, davvero in cella si
tenne fiorita. Nonostante le sofferenze. L'isolamento. In parte, appunto,
elementi questi ripresi nel "romanzo di formazioni" che ha portato Barbara
Balzerani a stretto contatto con la volontà di divenire, adesso, scrittrice. La
storia interiore, insomma, d'una donna che entra nella lotta armata. Uscendo
dalla normalità del quotidiano piccolo-borghese. E prende quale primo nome di
battaglia Maria, ché sua madre comparirà più volte nel racconto del transito.
Ma poi cambiato in Sara. A fare estraniamento, sempre e comunque, narratoci sia
in terza persona che in prima. Perché la prosa aveva paura di scivolare nel
documento politico. Ancora stentiamo a capire chi il libro faccia offendere.
Oltre che recare offesa, fortunatamante, all'eterne convinzioni e supponenze
dei potenti d'ogni appartenenza ordine e grado.
sabato 2 marzo 2013
venerdì 1 marzo 2013
giovedì 28 febbraio 2013
“LE SALENTINE” & “MERCATI GENERALI” in tour da venerdì 1 a domenica 3 marzo 2013
Inizia il nuovo
tour Venerdì 1 marzo dalle ore 21.00, presso Corte Santa Lucia in
via Santa Lucia 46, a Nardò; prosegue Sabato 2 marzo dalle ore
20.30, presso il Gusto diVino in piazza Don Tonino Bello 52 ad
Alessano; e si conclude domenica 3 marzo al Lingua Loca di Martano in
via XX Settembre, sulla Villa Comunale dalle ore 21.00. Tre serate
all’insegna del racconto e della musica: andrà in scena lo
spettacolo “Mercati Generali”, preceduto dalla presentazione de
“Le salentine” carte da gioco.
“Mercati
generali” è un viaggio divertente che congiunge due mondi diversi,
il Salento e Roma, animato dai sogni di due ragazzi alla fine degli
anni ’70, ambientato nella notte che vive e lavora, mentre le città
dormono ignare. “Le Salentine” carte da gioco sono un intero
mazzo disegnato a mano, ideato da B22 in collaborazione con Kurumuny
che ha curato la produzione, firmato dalla prestigiosa azienda
“Modiano S.p.a.”, che ne conferma l’eccellenza qualitativa.
Trait d’union fra i due momenti sarà ‘u Papadia che, prima dello
spettacolo, racconterà le “sue” storie da osteria: aneddoti,
curiosità e ricordi di quando ragazzo frequentava la bottega dei
genitori.
Pur nella loro
diversità “Mercati generali” e “Le Salentine” raccontano un
mondo popolare operaio e contadino che trova una sintesi grafica
nelle carte da gioco e una musicale nello spettacolo imbastito dai
due cantastorie.
LE SALENTINE -
Quattro storie in quattro semi
Le Salentine
nascono dal desiderio di creare un mazzo di carte da gioco legato al
territorio e alla sua storia pur mantenendo una giocabilità pari a
quella delle carte regionali napoletane, a cui si ispirano e di cui
conservano la peculiarità dell’aspetto cromatico. Il mazzo è
composto da quattro semi che si richiamano alla tradizione e ne
diventano sintesi simbolica: le brocche (per le coppe), i lecci (per
i bastoni), le tarante (per i denari) e le zappe (per le spade). Le
figure del nove e del dieci sono di nuovo impianto: al posto del
cavallo e del re ci sono rispettivamente l’asino, omaggio alla
cultura contadina, e il santo. Gli abiti delle figure dell’otto e
del nove di tutti i semi sono ispirati alle illustrazioni dei costumi
tradizionali del 1700 di vari comuni salentini. Le Salentine sono
state stampate da Modiano e prodotte da Kurumuny. Il progetto si
completa con un sito internet www.cartesalentine.it, ricco di
approfondimenti storico-artistici sulla costruzione dei quattro semi.
C'è poi una sezione chiamata racconti da osteria che raccoglie,
attraverso testimonianze dirette, preziose informazioni aneddoti e
curiosità, offrendo uno spaccato dei contesti sociali e conviviali
dove si praticava il gioco delle carte.
MERCATI GENERALI -
“La luna gira il mondo e voi dormite” (Matteo Salvatore).
Da un’idea di
Umberto Papadia, nasce “Mercati generali”, un racconto musicale
delle esperienze di vita di due ragazzi, ‘u Papadia – salentino –
e Guitarmando – romano – divisi da centinaia di chilometri, ma
accomunati dalla passione per la musica e dalla loro esperienza
lavorativa ai mercati generali rispettivamente di Lecce e di Roma. I
racconti si intrecciano con le note e con il ritmo: i veri
protagonisti sono la musica, la notte e il lavoro. Una storia
coinvolgente, emozionante, tratta dalle reali esperienze vissute e
messa in scena attraverso racconti, canzoni e strumenti di ogni tipo:
chitarra, cavaquinho, tamburello, marranzano, armonica, springdrum,
traccole, trombette, kazoo, pentole e buatte. Lo starter della
performance è dato dalla voce minacciosa della Sora Mirella (la
mamma di Guitarmando: «Armá hai fatto i compiti? Guarda che si nun
studi te manno a lavorà ai Mercati Generali eh!...» E non l’avesse
mai detto! Perché ne succederanno di tutti i colori...
Umberto Papadia,
in arte ‘u Papadia: Salentino del Capo di Leuca, esule sin dalla
nascita, virtuoso del tamburello, percussionista autodidatta ed
eclettico cantastorie. Autore del progetto folk rock “La
Peronospera”, e della “filosofia furese” a esso associata.
Reduce del successo della scorsa estate con oltre 30 concerti in
Salento e un Festival dedicato al suo progetto, “L’alba della
Peronospera”. È stato percussionista e vocalist di Teresa De Sio
dal 2004 al 2011. Vanta collaborazioni con nomi illustri italiani e
internazionali, tra i più noti: Lucilla Galeazzi, Ambrogio Sparagna,
Nando Citarella, Uccio Aloisi, Arakne Mediterranea, Mike Mainieri,
Hector Zazou.
Armando Serafini,
in arte Guitarmando: Romano della Garbatella, portatore di quella
romanità ormai in via d’estinzione. Chitarrista e percussionista
appassionato di strumenti etnici. Produttore naturale di groove, in
grado di far suonare qualsiasi oggetto a sua disposizione. Inventore
del nocche'n'roll dapprima sulla Ciquita Grooving Box, e poi sulle
sue evoluzioni successive: la Guitarmandrum e il Rullandoro. Umberto
e Armando collaborano da oltre 5 anni.
Info:
upapadia@gmail.com
| 338 681488
www.cartesalentine.it
info@kurumuny.it |
3299886391
mercoledì 27 febbraio 2013
"Storie incompiute" di Andrea Di (Phasar Edizioni)
Poco
si sa dell’Autore. Andrea Di: è un nome autentico, preso dal primo
Apostolo, fratello di Simon Pietro, patrono della Scozia e della
Chiesa di Costantinopoli, con cognome monosillabo, come se ne trovano
sull’elenco telefonico? Oppure troncato, alla prima sillaba o
all’iniziale, per farne un classico nom de plume? E, uomo, o donna?
(Andrea, nei paesi anglosassoni è usato come femminile di Andrew).
Se è uno pseudonimo, chi lo usa per celarvisi? Un timido esordiente,
pauroso di un pesante invenduto? («Nemmeno una copia, dottore! Una
cosa mai vista!») O una penna celebre, grande saggista, storico
insigne, che non vuole scalfire la sua fama disvelandosi dilettante
di fiction? Personalità politica, schiva di pubblicità? (Sì,
figurati!) O un collettivo di scrittori non professionisti, ciascuno
dei quali ha contribuito con un racconto? Un capitolo, una pagina, un
periodo, una riga, tutti in cerchio come nell’antico gioco della
telefonata? A ognuno le proprie congetture. Così anche per la città
di Windobona, teatro di alcune delle Storie. Città italiana, senza
dubbio. Non è sugli atlanti? Cercato bene? Comunque, più di un
lettore vi troverà tracce sicure della propria. Quanto ai racconti,
sono in prevalenza storie d’amore, delle più convenzionali: un
uomo, una donna. Amori fulminei, sbocciati, sognati, sospesi,
svaniti, trionfanti. Perché non leggerle, in fondo? Forse ci si può
riconoscere anche in questo o quel personaggio. Storie che potrebbero
capitare a tutti. Chissà. O quasi tutti. Ma, si capisce, non è
detto.
"Storie
incompiute" di Andrea Di (Phasar Edizioni)
"Storie
incompiute" di Andrea Di (Phasar Edizioni)
2010,
Prezzo: 10,00, ISBN: 978-88-6358-078-5, PAGINE: 190
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Gli Illuminati di Adam Kadmon: il libro che rivela i segreti sulla più potente organizzazione esoterica del mondo
Nel 1990, agenti federali fanno
irruzione in una ditta americana che fabbricava giochi, letteralmente sequestrando
tutti i personal computer che non verranno però più restituiti. In più vengono
requisiti una serie di giochi, tra cui uno da tavolo, recante un nome
singolare: "Illuminati". Le carte di questo gioco, riportavano una
serie di immagini, che nella storia del nuovo millennio sarebbero divenute
celeberrime: dall'esplosione delle Twin Towers, all'aereo schiantato sul
Pentagono, dal maremoto di Fukushima, a tutta una serie di eventi alcuni già
accaduti, altri forse (speriamo di no) ancora da compiersi. Naturalmente a
tutt’oggi nessuna fonte ha mai rivelato il contenuto dell’intero mazzo, forse
per evitare di scatenare un possibile panico di massa. Si tratta comunque di
fatti che lasciano intravedere una straordinaria coincidenza di fatti, tanto da
far presupporre una regia occulta che potrebbe unire con un sottile filo rosso
il contenuto delle carte da gioco sopracitate e i segretissimi incontri del
Bohemian Club, ai quali partecipano personaggi del calibro di Rockefeller e Kissinger
e di numerosi presidenti americani, o le blindate e inviolate riunioni del
Gruppo Bilderberg, a cui fa capo il gotha della finanza e della politica mondiale.
In molti sanno grazie anche all’infaticabile lavoro di numerosi liberi
ricercatori come Leo Lyon Zagami, Mike Plato, Pablo Ayo, Roberto Pinotti,
Daniel Estulin o Robert Icke, solo per citarne alcuni, che il mondo così come
lo conosciamo ha per un suo buon 60% una direzione occulta su scala planetaria,
in grado sia di direzionare o manipolare la “libera informazione” su argomenti prettamente
sensibili, sia dirigere forzosamente gli eventi verso questo o quel gruppo di
potere in particolare, verso un particolare obiettivo da raggiungere. Quello
che però in pochi conoscono è che si tratta di una società segreta radicata
nelle più importanti “stanze dei bottoni” del mondo e che sotto la bandiera
dell’evoluzione umana non esitano a bypassare etica e moralità. Parliamo degli
Illuminati. Verità? Menzogna? Esistono prove della loro esistenza? Adam Kadmon
(la sua identità è segreta), in questo suo primo lavoro presenta ai lettori un
testo da far accapponare la pelle per tutta una serie di rivelazioni contenute
tra le sue pagine, sul nuovo ordine mondiale voluto dagli Illuminati. Il volume (uscito da una decina di giorni e
già in ristampa) ha suscitato un vespaio negli ambienti dell’esoterismo
italiano, ma possiamo asserire con certezza che Adam Kadmon svela dettagli che
nessun altro autore ha mai riportato prima, dettagli che stanno trovando un
totale riscontro nella realtà italiana.
Illuminati. Viaggio nel cuore
nero della cospirazione mondiale
Di Adam Kadmon
Prezzo di copertina € 17,50
Dati 2013, 327 p., ill., rilegato
Editore - Piemme
Intervento a mia firma apparso su La Gazzetta del Mezzogiorno
a pag. 26 del 26/02/2013
martedì 26 febbraio 2013
Nigredo di Stefano Delacroix (I libri di Emil). Prima presentazione all’Ex Conservatorio S. Anna di Lecce il 28 febbraio 2013
L’Ordo Equestris Templi Arcadia,
il Santissimo Ordine Aragonese dei Cavalieri di Santiago di Compostela e del
Pellicano, e con il patrocinio dell’Augusta Imperiale Real Casa Tiberio
Dobrynia di Russia di Roma-Byzantium organizzano il 28 febbraio 2013 alle ore
18,30 presso l'Ex Conservatorio S.Anna a Lecce in via Giuseppe Libertini la
presentazione del libro di Stefano Delacroix dal titolo Nigredo (I libri di
Emil). Relazioneranno insieme all'autore il prof. Angelo Piperno e il Dott.
Francesco Bitonti esperti di studi esoterici e rosacrociani. Interverrà
S.A.R.I. Principe Don Antonio Tiberio Dobrynia Dimitrijevich di Russia
Vincent Fernand Daudet, guaritore
e realizzatore di pozioni della salute, è un uomo dal passato oscuro, orfano
d’arte (il padre era un uomo ‘vissuto pericolosamente’ a metà tra la medicina e
l’alchimia esoterica), trafugatore di cadaveri, frequentatore di bettole,
avvezzo a miasmi e sollazzi nei postriboli di una Parigi mefitica e
pestilenziale, salvatore di fanciulle pudiche, amante di donne fedifraghe,
amico di ladri e impostori. Il destino che Vincent ha cucito addosso è quello
iniziatico dell’alchimia e dei sentieri esoterici dello spirito. Uno spirito
che combina elementi di chimica, fisica, astrologia, medicina, misticismo e
religione. L’obiettivo del protagonista è la conquista dell’onniscienza e la
creazione di un rimedio a tutte le malattie. E la vita eterna…”
Stefano Delacroix è nato a
Taranto nell’agosto del 1966, da genitori leccesi. Dopo una lunga militanza
giovanile con la band The Act, prodotto da Mimmo Locasciulli pubblica tra il
’94 e il ’97 due album solisti, Ribelli e La Legge Non Vale (ed.
Hobo, distribuzione Sony Music). Dedicatosi alla letteratura, pubblica nel 2007
Peristalsi (ed. Il Foglio) e La
Memoria del Mare (ed. La Riflessione), nel 2009
Il Sesto (Lupo Editore), raccolta di racconti noir uscita in seconda edizione
nel 2012.
Info
“Se Hank avesse incontrato Anaïs” (nuova versione dei fatti, 2013). Disponibile in versione digitale su Amazon
“Il romanzo d’esordio di Stefano
Donno, pubblicato nel 1999 e qui presentato in una nuova versione riveduta
dall’autore, è un pugno nello stomaco, un oltraggio alle buone maniere, o, più
semplicemente, una delle storie d’amore più intense e struggenti che siano
state mai raccontate, semplicemente perché i due protagonisti Charles Bukowski
e Anaïs Nin, rappresentano due mondi distanti e due modi diversi di intendere
la scrittura, la poesia, la sessualità, la vita.” (dalla prefazione, di Luciano
Pagano)
"Stefano Donno, poeta,
scrittore, autore di decine di libri, raccolte di poesie, interventi critici e
romanzi, sul finire degli anni novanta era già uno dei giovani ‘agitatori’
letterari pugliesi più attivi, coordinava il periodico S/PULP ART FACTORIES e
esordiva con la sua prima raccolta di versi “Sturm and Pulp”, introdotta da
Tommaso De Lorenzis. “Se Hank avesse incontrato Anaïs” è il suo primo romanzo. Oggi,
rileggendolo a distanza di quattordici anni, mi rendo conto che questo testo
non ha perduto nulla della sua freschezza e della sua carica evocativa, ancora
oggi è un poetico pugno nello stomaco, quello che ti prende quando raccogli i
pezzi di una storia d’amore assurda e la spieghi dall’inizio. Il meccanismo
narrativo è coinvolgente, bastano poche pagine per restare incollati, prima al
Bukowski personaggio, poi all’innamorato irrequieto che non vuole ammettere i
propri sentimenti, crudi e allo stesso tempo sinceri. Ma d’altronde chi,
leggendo tra le righe le poesie dell’autore americano, non si accorge che
dietro tanta brutalità si nasconde un’anima grande? L’azzardo di Donno si
concretizza nell’ipotizzare una relazione tra due astri della letteratura del
secolo scorso; ma è anche vero che tutto incomincia e termina come una
pellicola, come un film hollywoodiano, conservando il taglio cinematografico
delle sequenze, la rapidità, le inquadrature e i passaggi di scena. L’autore
sembra quasi volerci comunicare che si tratta di una fiaba, una favola sporca
raccontata con gli strumenti della contemporaneità, facendo incontrare
un’ambizione pulp e post-moderna insieme a un ritmo definito, quello del
film."
Stefano Donno (1975) si è laureato
nel 2005 in
Filosofia presso l’Università degli Studi di Lecce. Sue poesie sono inserite in
numerose antologie e suoi articoli e saggi sono apparsi su importanti riviste
nazionali e internazionali. Attualmente, con Luciano Pagano, è OverecoAgenzia.
Pubblicazioni: Sturm and Pulp
(Lecce, 1998); Edoardo De Candia, considerazioni inattuali (Lecce, 1999); Se
Hank avesse incontrato Anais (Pensa Multimedia, 1999); Monologo – + (I Quaderni
del bardo, 2001); Sliding Zone (Pensa Multimedia, 2002); L’Altro Novecento –
giovane letteratura salentina dal 2002 al 2004 (Luca Pensa Editore, 2004);
Ieratico Poietico (Besa Editrice, 2008); Dermica per versi (Faloppio, 2009);
Mendica Historia (Lecce, 2010); Corpo Mistico (Giulio Perrone Editore, 2010)
“Se Hank avesse incontrato Anaïs”
– Stefano Donno
lunedì 25 febbraio 2013
In libreria per Lupo Editore dal 28 febbraio 2013 il nuovo lavoro di Giuseppe Cristaldi dal titolo “Macelleria Equitalia”. Con una nota di Michele Placido
Cinque racconti. Cinque drammi
esistenziali determinati dalla crisi odierna. Uno scenario intimamente operaio
e contadino, devastato dal propagarsi inarrestabile della macchina
istituzionale, che attraverso i suoi apparati di riscossione forzata dei
tributi, Equitalia, attiva pignoramenti di mobili prima e immobili poi. E dopo ancora, la nascita di
un’organizzazione criminale, posta tra Equitalia e il cittadino insolvente,
dedita alla compravendita illecita dei beni. L’aggressione definitiva di un
popolo indifeso e ridotto alla miseria, dove anche la vergogna e l’umiliazione
fisica rientrano nella salvaguardia economica. Macelleria Equitalia è la
precisa analisi dell’ultima Italia, delle meccaniche di un sistema malato che
costringe all’esclusione violenta dell’uomo dallo Stato, ma è anche il ritorno
a quella umanità spoglia, nuda, essenziale dove i reduci sono blocchi di pietra
abbandonati a loro stessi, perché se a una statua cambi la postura, anche di
poco, ne va del santo.
Giuseppe Cristaldi, classe 1983.
Nel 2007 pubblica il suo primo romanzo Storia di un metronomo capovolto , con
nota di Franco Battiato. Nel 2008 prosegue il suo impegno civile pubblicando il
docugramma Un rumore di gabbiani – Orazione per i martiri dei petrolchimici con
un cameo filmico di Franco Battiato e prefazione di Caparezza. Coincide con
l’uscita di quest’opera la sua prima esperienza in campo registico. Del 2010 è
il suo romanzo Belli di papillon verso il sacrificio , con prefazione di Teresa
de Sio. Del 2011 Nefrhotel (CMEditore – Promo Music, 2011)
Info
“Universo sconosciuto: l’energia oscura” di Stefano Sello (Phasar Edizioni)
Di cosa è costituito l’Universo?
Come evolve e quale sarà il suo destino finale? Da poco più di un decennio
stiamo attraversando un periodo di radicale svolta nella nostra concezione
cosmologica: oggi sappiamo infatti che la componente invisibile dell’Universo è
la parte dominante e consiste di materia oscura ed energia oscura. Non si
conosce ancora la reale natura di queste misteriose componenti, ma gli
astronomi sono ora convinti della loro esistenza a causa dei numerosi effetti
che esse producono a varie scale cosmiche. L’energia oscura, in particolare,
costituendo quasi i tre quarti del tutto, è e sarà il fattore determinante per
conoscere la storia, l’evoluzione e il destino ultimo dell’Universo.
Stefano Sello consegue la laurea
in Fisica Matematica nel 1986 presso il Dipartimento di Fisica – Sez. Fisica
Teorica – dell’Università di Parma. Dal 1987 al 1998 è ricercatore al Cise di
Milano, occupandosi di modellistica matematica e numerica dei mezzi continui.
Dal 1998 occupa il ruolo di ricercatore senior nell’unità Modelli Matematici e
Fisici presso il Centro Ricerche dell’Enel di Pisa, con particolare riferimento
allo sviluppo di metodologie numeriche avanzate per lo studio e la
caratterizzazione dei sistemi dinamici complessi e per l’analisi dei segnali.
2° Edizione (2011)
"Universo sconosciuto:
l’energia oscura" di Stefano Sello (Phasar Edizioni)
2011, Prezzo: 14,00, ISBN:
978-88-6358-102-7, PAGINE: 136
"Universo sconosciuto:
l’energia oscura" di Stefano Sello (Phasar Edizioni)
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domenica 24 febbraio 2013
BUON VENTO – viaggio nel Gusto (Gelsorosso) di Sabrina Merolla a GUSTOLIBERRIMA a Lecce il 1 marzo 2013
Evocazioni salentine per il tour
di presentazione del libro BUON VENTO Viaggio nel Gusto (Gelsorosso Ed.) di
Sabrina Merolla che, a sette mesi dalla pubblicazione di questa fortunata opera
prima, approda a Lecce, capitale del barocco pugliese e centro propulsore di
cultura e dinamismo turistico. L'appuntamento con l'autrice si terrà venerdì 1°
marzo 2013, alle 18.30, nella Libreria GUSTOLIBERRIMA a Lecce (Via Vittorio
Emanuele, 42) annoverata tra le 10 librerie più belle d'Italia dalla testata
panorama.it e definita "paradiso dei maniaci della cultura, del cibo e dei
viaggi" Come nello stile delle
presentazioni già tenutesi in giro per la Puglia, questo incontro letterario rappresenterà
un viaggio sentimentale e coinvolgente alla scoperta di luoghi pugliesi dal
fascino unico e irripetibile, raccontati in questo libro innovativo che svela
anche gli incontri più entusiasmanti con i protagonisti del gusto pugliese,
vissuti dall’autrice nel corso dei suoi viaggi televisivi. Lettura dopo
lettura, Sabrina Merolla condurrà il pubblico in una selezione di itinerari
tratti dalla sua trasmissione BUON VENTO, dedicata alla valorizzazione e
promozione delle risorse turistiche pugliesi e lucane, in onda negli ultimi
anni sulle reti del Gruppo Norba, con grande riscontro di pubblico e critica.
L’intenso lavoro televisivo è documentato sul canale Youtube di Buon Vento www.youtube.com/buonventotv che
ha superato le 100.000 visualizzazioni.
L'evento letterario sarà
occasione di scoperta e approfondimento delle risorse enogastronomiche,
agroalimentari e turistiche della terra di Puglia e rappresenterà una
straordinaria opportunità di incontro con i molti protagonisti
dell'imprenditoria, dell'enogastronomia e del turismo pugliese.
A dialogare con l’autrice, Stefano Donno critico letterario e fondatore
con Luciano Pagano di “Overeco Agenzia” e Augusta Epifani, responsabile di
Liberrima. Un novero di preziosità territoriali che viaggia con l'autrice
anche oltre i confini regionali. Sabrina Merolla, infatti, è stata recentemente
invitata a Trento all'assemblea nazionale di Unionturismo (prestigioso
osservatorio dei flussi, delle tendenze e della storia del turismo Italiano) in
collaborazione con l’Azienda di Promozione Turistica del Trentino, come fonte
ispiratrice dell'instaurazione di una sinergia tra le dolomiti trentine e le
magnifiche spiagge della Puglia. Inoltre,
come attestazione del carattere divulgativo di questo lavoro letterario e
mediatico, Sabrina Merolla ha ricevuto il Premio Green 2012 dal Presidente di
Confindustria Puglia, Dott. Angelo Bozzetto, "per essersi distinta,
attraverso il suo impegno mediatico con il format televisivo e letterario Buon
Vento, tra le personalità che più di altre hanno saputo negli ultimi tempi
incardinare in sé i due criteri fondamentali della meritocrazia e del
green".
La Libreria Liberrima,
come si legge nella motivazione di Panorama, è “un ecosistema di luoghi affacciati
su una piazzetta nascosta: una libreria, un'enoteca, un caffè, un
ristorante...Tutto questo all’interno della corte settecentesca di un palazzo
barocco, nell’incanto del centro storico di Lecce".
In questo luogo reputato
"imperdibile" sarà irrinunciabile partecipare all'esperienza
culturale di scoperta di una Puglia ricca di storie e sapori, amabilmente
narrati al lettore con garbo, raffinatezza e freschezza, e con quello stesso
trasporto che l’autrice trasmette al suo pubblico televisivo. A pochi mesi
dalla pubblicazione di questo volume, che offre al lettore più di 40 proposte
esclusive per viaggiare tra le eccellenze enogastronomiche della Puglia, il
libro “BUON VENTO Viaggio nel Gusto” ha conquistato il pubblico, come
dimostrato dall’incremento di vendite che hanno superato le 3000 copie.
Molte e autorevoli le testate
nazionali che l'hanno recensito con entusiasmo, e tra loro: TG2 RAI Eat Parade,
A Tavola, La Cucina
Italiana, Alice Cucina, Marcopolo Viaggi, Italia a Tavola, Il
Venerdì di Repubblica. Il fitto
calendario di presentazioni si espande oltre i confini regionali, forte
dell’imminente grande distribuzione nazionale dell’opera.
Lecce Via Vittorio Emanuele, 42 Libreria GUSTOLIBERRIMA
ore 18:30
ingresso libero
Info. 0832.245524
sabato 23 febbraio 2013
venerdì 22 febbraio 2013
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