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lunedì 17 dicembre 2012

LE SALENTINE … SONO MEGLIO DELLE NAPOLETANE!












Nel cuore del barocco leccese, l’Osteria “da Angiulino”, nota per il cibo gustosissimo, per il buon vino e i valori della tradizione, ospiterà la presentazione delle originali e uniche carte da gioco salentine – un intero mazzo da gioco disegnato a mano, ideato da B22 in collaborazione con Kurumuny che ha curato la produzione, e firmato dalla prestigiosa azienda “Modiano S.p.a.”, che garantisce di aver prodotto le carte e ne conferma l’eccellenza qualitativa.

Vi aspettiamo, dunque, venerdì 21 dicembre 2012 ore 19.30 all’Osteria “da Angiulino”, via Principe di Savoia 24, Lecce.

 Quest’anno, a Natale, giochiamo con “le Salentine”… “le salentine sono meglio delle napoletane!!!”

Le salentine nascono dal desiderio di creare un mazzo di carte da gioco legato al territorio e alla sua storia, pur mantenendo una giocabilità pari a quella delle carte regionali napoletane, cui si ispirano e di cui conservano la peculiarità dell’aspetto cromatico. Il mazzo è composto da quattro semi che si richiamano alla tradizione e ne diventano sintesi simbolica.

Come prenotare il tuo mazzo - Le Salentine escono in edizione limitata. Prenota ora il tuo mazzo. Riceverai, via e-mail, un coupon con il quale potrai ritirare le carte durante l’evento di presentazione. Per chi non avesse dimestichezza con i sistemi di vendita on-line, può prenotare il proprio mazzo inviando una semplice e-mail con i dati (nome, cognome, indirizzo, telefono) all'indirizzo: ordini@kurumuny.it. Riceverà il coupon da presentare il 21 dicembre, durante la serata di presentazione ufficiale.

 Info

3289683018





www.cartesalentine.it (online dal 21 dicembre)



Per prenotare il tavolo e restare a cena

OSTERIA “DA ANGIULINO”, via Principe di Savoia 24, Lecce

Telefona allo 0832 245146

Recensione di Alessandra Peluso su Azimuth, di Maria Grazia Palazzo, LietoColle 2012.



Maria Grazia Palazzo confina l’esistenza, la sua, nella quale a fatica ha trovato l’Azimuth: il punto centrale, l’equilibrio della vita all’interno dell’essere.
Sembra però che - prima di raggiungere la fine di un conflitto perseverante tra essere ed esistenza -  ci sia stato un lungo cammino di sofferenza, di introspezione leggendo i versi, traboccanti di vita colta, vissuta, sprecata, fuggita. «Non riusciamo a dire che l’anima annuncia / profezie di bellezza / nel silenzio di battito d’ali». (p. 21). All’interno di una vita c’è l’amore, la passione forte, selvaggia, coinvolgente: «L’amore degli amanti rifiuta le finte / anestesie / ma cerca il bacio felice feroce / l’avorio luccicante dello stupore / il grido primordiale». (p. 22).
E tuttavia c’è il tempo che traspare a volte incombente in Azimuth che «segna l’ora di ragioni emotive / un tocco dentro / un respiro tramortito dice sì / ennesimo impatto tra infinito e già vissuto» e tra la necessità di cogliere il tempo e accoglierlo nel proprio animo perchè non diventi crudele, un male da sublimare, ma sia una categoria di tempo necessario per scandire l’esistenza e carpire «alba o tramonto (...) come un suono che invoca / un’armonia diffusa che eroda / la corte spaziosa d’anima» (p. 26). Gli opposti sono cercati e sofferti perchè si possa giungere ad una serenità d’animo. Così in questa poesia l’autrice trova un «frenetico abisso che martella dentro (...)» pur cercando «una frenesia d’essere oltre» (p. 26). C’è continuamente questa voglia di perdersi, prendersi, darsi, possedere che esplodono derivanti da uno spirito dionisiaco e apollineo, da una res cogitans e una res extensa. È la vita che trasborda dai primi versi sino a quelli provvisoriamente conclusivi, quella raccontata da Maria Grazia Palazzo con bravura e una chiara capacità espositiva, sofferta forse perchè ci tiene che sia comunicata e compresa dal lettore nel modo opportuno.
L’autrice appare come un poeta veggente: un artista solitario, abile a scavare nell’interiorità umana e nel mistero dell’ignoto; capace di decifrare sensazioni e illuminare l’oscuro, l’abisso che è in ognuno di noi. Parimenti ad un poeta del “Decadentismo” contemporaneo, come in un certo senso potrebbero leggersi i versi della poesia di Gabriele D’Annunzio, dove infatti ne compaiono alcuni in cui l’io si dissolve, si forma, si colora, si dà un suono lasciandosi suggestionare dall’istinto; in altri, invece, la realtà splende in una luce che illumina la vita. Si evince dai versi di Maria Grazia Palazzo che la ricerca impellente dell’equilibrio, dell’azimuth è stata raggiunta e scoperta nell’armonia dell’essere oltre l’esistenza, come una farfalla che si libra nell’aria desiderosa di volare alto.   

Sul sito di LietoColle



Rolling Stone - Angie


Antifragile: Things That Gain from Disorder by Nassim Nicholas Taleb (Random House)



“Nassim Nicholas Taleb, the bestselling author of "The Black Swan" and one of the foremost thinkers of our time, reveals how to thrive in an uncertain world. Just as human bones get stronger when subjected to stress and tension, and rumors or riots intensify when someone tries to repress them, many things in life benefit from stress, disorder, volatility, and turmoil. What Taleb has identified and calls "antifragile" is that category of things that not only gain from chaos but need it in order to survive and flourish. In "The Black Swan, "Taleb showed us that highly improbable and unpredictable events underlie almost everything about our world. In "Antifragile, " Taleb stands uncertainty on its head, making it desirable, even necessary, and proposes that things be built in an antifragile manner. The antifragile is beyond the resilient or robust. The resilient resists shocks and stays the same; the antifragile gets better and better. Furthermore, the antifragile is immune to prediction errors and protected from adverse events. Why is the city-state better than the nation-state, why is debt bad for you, and why is what we call "efficient" not efficient at all? Why do government responses and social policies protect the strong and hurt the weak? Why should you write your resignation letter before even starting on the job? How did the sinking of the "Titanic" save lives? The book spans innovation by trial and error, life decisions, politics, urban planning, war, personal finance, economic systems, and medicine. And throughout, in addition to the street wisdom of Fat Tony of Brooklyn, the voices and recipes of ancient wisdom, from Roman, Greek, Semitic, and medieval sources, are loud and clear. "Antifragile" is a blueprint for living in a Black Swan world. Erudite, witty, and iconoclastic, Taleb's message is revolutionary: The antifragile, and only the antifragile, will make it.” Praise for "Antifragile" "Taleb takes on everything from the mistakes of modern architecture to the dangers of meddlesome doctors and how overrated formal education is. . . . An ambitious and thought-provoking read . . . highly entertaining."--"The Economist"

"Il legato imperiale" di Ivan Masarin (Phasar Edizioni)



Nel 2754 l’Impero Terrestre si estende nello spazio con un dominio di migliaia di pianeti. Niente ha saputo resistere all’espansione della razza umana che, con la forza dalle Legioni Spaziali, ha sottomesso tutte le nuove razze incontrate. Una banale richiesta di aiuto da un avamposto di frontiera nasconde un tragico evento. L’invasione da parte di un nemico alieno scuote l’Impero fin nelle sue fondamenta. Tra combattimenti campali, scontri spaziali e tradimenti, la sopravvivenza dell’Impero Terrestre si trova ora nella spada di un solo uomo, Caio Aureliano Veridio, il Legato Imperiale.

"Il legato imperiale" di Ivan Masarin (Phasar Edizioni)
2011, €15, ebook 2,99€, ISBN: 978-88-6358-089-1, pp. 254


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domenica 16 dicembre 2012

INAUGURA OGGI DOMENICA 16 DICEMBRE 2012 RIFIUT – ART: L’ARTE PER SPAZZARE L’ABUSO ECOLOGICO



Seconda inaugurazione per Onda Libera 2012: domenica 16 dicembre 2012, alle ore 18.00, presso il Laboratorio Urbano di Martina Franca, Arte Franca, a Casa Cappellari, si terrà il vernissage di Rifiut - Art

Duplice inaugurazione per OndaLibera. Arte – Habitat – Rigenerazioni”, evento multimediale dedicato all’arte e alla sostenibilità, ideato dall’associazione culturale Dragare, in coproduzione con: Arte Franca – laboratori Urbani di Martina Franca, il Teatro Kismet di Bari, la cooperativa Ulixes e l’associazione MOMArt Adelfia e si avvale della collaborazione del Comune di Martina Franca e della Regione Puglia.
Dopo il vernissage di sabato 15 dicembre al Palazzo Ducale delle mostre dedicate al tema della rigenerazione, tra cui anche quella dell’architetto di fama internazionale, Riccardo Dalisi, inaugura, domenica 16 dicembre 2012, alle ore 18.00, presso gli spazi del Laboratorio Urbano di Martina Franca, a Casa Cappellari, Rifiut - Art, mostra di arte contemporanea realizzata con materiale di riciclo. Scarpe vecchie, televisori, copri water, scatole di ogni forma e dimensioni, vecchi giocattoli. Nelle discariche a cielo aperto si trova di tutto. Un gruppo di ragazzi di Adelfia hanno deciso di riutilizzare tutto questo materiale per farlo rinascere e trasformarlo in opere d’arte. Il progetto Rifiut-art, promosso dagli artisti dell’Associazione MOMArt di Adelfia, sotto la direzione artistica di Mario De Gabriele, nasce dall’esigenza di denunciare discariche abusive, solo uno dei problemi legati alle cosiddette ecomafie, una piaga che oggi è alla portata di ogni paese e città.
Il progetto, partito nel mese di luglio 2011, ha coinvolto artisti visivi, designer, fotografi, video maker e ha trovato in Legambiente un solido sostegno e una valente collaborazione.
Gli artisti coinvolti sono Mario De Gabriele, Carlaina Brown, Sergio Sassanello, Francesco Vitucci, Annamaria Mastrolonardo, Aldina H Beganovic Todorovic, Rossella Mianulli, Maria Loss, Nicola Catella e Maria Antonietta Catella.

Le mostre saranno visitabili sino al 6 gennaio 2013 nei seguenti orari:
Onda Libera al Palazzo Ducale: tutti i giorni, ore 9.30-13.00 e 16.30-20.00;
Rifiut – Art a Casa Cappellari: tutti i giorni ore 18.00-20.00 (dal 16 al 23 dicembre) e ogni venerdi, sabato e domenica ore 18.00-20.00 (dal 24 dicembre al 6 gennaio).
Le mostre sono ad ingresso gratuito.

Per informazioni e suggerimenti scrivere a artefrancalab@gmail.com

KATE MOSS a cura di F. Baron (Rizzoli)



Kate Moss inizia la carriera da adolescente, quando le sue prime fotografie appaiono su "The Face". Lanciata come il volto degli anni Novanta in una campagna per Calvin Klein, da allora è diventata una delle modelle più pagate e ricercate al mondo, immortalata su tutte le maggiori riviste di moda e ritratta dai più celebri fotografi. Ogni sua apparizione fa comunque notizia nelle pagine del gossip e di cronaca. Attraverso gli obiettivi di Annie Leibovitz, Arthur Elgort, Chuck Close, Corinne Day, David Sims, Helmut Newton, Herb Ritts, Inez von Lamsweerde, Irving Penn e molti altri, questo volume raccoglie oltre duecentocinquanta immagini, un'intervista e i contributi di grandi personaggi del mondo della moda.

sabato 15 dicembre 2012

La Didattica dell’Odio di Danilo Cipollini (Bel-Ami Edizioni)



IL LIBRO - La Didattica dell’Odio è quello che accade quando un saggio di filosofia sull’odio incontra un degenerato col vizio della battuta: il risultato è un libro tragicomico fra Leibniz e fellatio praticate da persone travestite da Cappuccetto rosso, fra l’impegno politico ormai latitante e rane che saltano fuori da pentole in ebollizione, fra uno statista dai tratti dispotici e un comico, sua nemesi, che si ritroverà a dover improvvisamente crescere a quarant’anni capeggiando un’improbabile rivoluzione

L’AUTORE - Danilo Cipollini è nato a Roma nel 1984 e ha vinto il premio MarteLive 2011 nella sezione Letteratura. Ex aspirante pugile, ex aspirante laureato in filosofia, ex aspirante agente di commercio, ex aspirante fotografo, a un certo punto smette di aspirare, espira e si mette a scrivere. Dopo anni di racconti, reading sottopagati in giro per l’Italia e altre amenità, eccolo qui. La Didattica dell’Odio è il suo primo romanzo. Non vi chiederà mai se vi è piaciuto, quindi fumatevi una sigaretta e prima di rivestirvi diteglielo voi.

A CURA DI  - Stefano Donno (1975) si è laureato nel 2005 in Filosofia presso l’Università degli Studi di Lecce. Sue poesie sono inserite in numerose antologie e suoi articoli e saggi sono apparsi su importanti riviste nazionali e internazionali. Oggi con Luciano Pagano è Overeco.it. Pubblicazioni: Sturm and Pulp (Lecce, 1998); Edoardo De Candia, considerazioni inattuali (Lecce, 1999); Se Hank avesse incontrato Anais (Lecce, 1999); Monologo – + (Copertino, 2001); Sliding Zone (Lecce, 2002); L’Altro Novecento – giovane letteratura salentina dal 2002 al 2004 (Lecce, 2004); Ieratico Poietico (Nardò, 2008); Dermica per versi (Faloppio, 2009); Mendica Historia (Lecce, 2010); Corpo Mistico (Roma, 2010).

QUI

JOCELYN PULSAR PRESENTA IL NUOVO DISCO “Aiuole spartitraffico coltivate a grano” OGGI AL NOTE DI VINO DI RUFFANO



Note di Vino si dimostra attento a carpire i talenti della musica italiana invitando “Jocelyn Pulsar” di Forlì, definito dai critici un poeta: sensibile ai temi d’attualità, ai problemi quotidiani, alla vita, ne tratta con semplicità e ironia, facendo riflettere oltre che divertire gli ascoltatori. Non si può non accogliere questo invito che non farà pentire gli ospiti convenuti: non potranno star fermi ascoltando questa musica e lasceranno danzare le loro membra con fiumi di “Bacco”. L’appuntamento è previsto dunque per oggi sabato 15 dicembre 2012 ore 22,00 al Note di Vino di Ruffano in via Vittorio Veneto 55.
Le passioni vanno assecondate!




Jocelyn Pulsar nasce nel 2001 come gruppo ma col tempo si trasforma nel progetto solista di Francesco Pizzinelli. Il primo disco è del 2003, ancora in formazione a 3 “La mia velocità”, quindi il primo vero disco "in proprio" è “L' Amore al tempo del telefono fisso” del 2006. Seguiranno “Cosa fischetta l’artista vero (2007) e “Penso a Sonia ma suono per la gloria” (2008), tutti usciti con l'etichetta emiliana Agos Music e distribuiti attraverso la piattaforma digitale Believe. Nel 2010 Jocelyn Pulsar torna in studio e registra il nuovo disco: “Il gruppo spalla non fa il soundcheck” è registrato al Mush Room studio di Aviano (Pordenone) con la produzione di Enrico Berto; il disco esce a fine Aprile ed ottiene subito una buona accoglienza (Il Mucchio, Blow Up, Rockerilla, Beat Magazine, ItalianEmbassy, RollingStone). Successivamente J.P. partecipa ad alcune compilation, tra le quali “Il natale (non) è reale e “Il cantanovanta”, assieme ad alcuni dei più importanti nomi della scena indipendente italiana. Contemportaneamente torna in studio: il 21 Marzo 2012 esce per Garrincha Dischi il nuovo disco dal titolo “Aiuole spartitraffico coltivate a grano” che riceve subito una buona accoglienza da parte della stampa musicale. Nel frattempo sono uscite altre due compilation, una ancora per Garrincha (Il Calendisco, dove reinterpreta “Fiore di Maggio” di F. Concato) e un' altra legata alla serie dei “Cartoni dannati” dove Jocelyn coverizza la sigla di YattaMan.

Note di Vino - Nel cuore del Salento, a Ruffano (LE), dalla passione per l’enogastronomia e per la musica nasce l’enoteca wine bar «Note di Vino». Esperienza nella selezione e nella scelta delle bevande e dei cibi, il tutto accompagnato da una ricercatissima selezione musicale: jazz, blues, rock… dai concerti che settimanalmente vengono organizzati e dalle jam session dei musicisti/ clienti a cui viene messo a disposizione il palco con tutta la strumentazione (chitarra, batteria, pianoforte).
INFO
info@note-di-vino.it
Su Facebook
PER PRENOTAZIONE TAVOLI:  +39 340 33 86 316/ +39 340 90 98 835
via Vittorio Veneto, 55 - 73049 Ruffano (LE) - Italia
Info JOCELYN PULSAR (Garrincha Dischi)

venerdì 14 dicembre 2012

Novità: “GoodMooning!” di Stefano Saldarelli (Phasar Edizioni)



La missione spaziale che portò l’uomo sulla Luna nel luglio 1969 non fu la prima. Anche se di pochi mesi, fu preceduta da un’altra. Assolutamente top secret. Poiché la posta in gioco era altissima e gli imprevisti inimmaginabili, fu deciso di inviare alcuni volontari sulla Luna per preparare lo sbarco ufficiale. Questo libro raccoglie i diari di missione del programma spaziale più segreto al mondo, oggi conosciuto grazie al contributo di alcuni testimoni chiave che hanno messo a rischio la loro vita per far luce sul caso di insabbiamento più importante della storia. Questa missione fu battezzata GoodMooning! ed oggi voi conoscerete la verità.
Stefano Saldarelli è nato a Firenze il 21 settembre 1969, in pieno programma spaziale Apollo.
Da sempre è appassionato di fantascienza e missioni spaziali. Vive e lavora a Prato dove svolge l’attività di grafico freelance (www.achrom.it). Nell’inseguire i propri sogni, nel 2006 progetta e realizza l’allestimento dell’ambiente di lavoro nel quale svolge la propria attività, prendendo ispirazione dal design della serie televisiva “Spazio1999” (www.studio1999.it). Alla fine del 2009 studia e realizza il logo GoodMooning! e l’astronauta John Doe. All’inizio del 2012 il sogno GoodMooning! prende vita attraverso la realizzazione di alcuni disegni che vengono poi riprodotti su t-shirt e “mug”. Nascono parallelamente anche alcune brevi storie che cominciano ad essere raccolte in un blog (www.goodmooning.it). Queste storie si sviluppano e a dicembre 2012 diventano un libro, questo libro…
"GoodMooning!", Stefano Saldarelli, Phasar Edizioni, 2012, €11, ISBN: 978-88-6358-167-6, pp. 122
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Il Tempo del Bambino e della Stella – come cantavano gli italiani il Natale di Giandomenico Curi – Prima nazionale il 18 dicembre 2012 a Salerno



 Prima nazionale al Teatro Arbostella di Salerno (viale Verdi n.2) per il nuovo libro sul Natale di Giandomenico Curi dal titolo “IL TEMPO DEL BAMBINO E DELLA STELLA - COME CANTAVANO GLI ITALIANI IL NATALE” (Edizioni Kurumuny). L’appuntamento è previsto per il giorno 18 dicembre 2012 alle 21,00. Ingresso gratuito.
Da dove vengono i nostri canti di Natale? Come sono arrivati fino a noi i testi e soprattutto le melodie? Queste sono le domande a cui prova a dare una risposta la ricerca di Giandomenico Curi, il cui lavoro trova sintesi e realizzazione in un booklet corredato da un Cd audio con 20 tracce sonore: 15 brani sono riproposti da artisti come Nando Citarella, Ambrogio Sparagna, Elena Ledda e molti altri; 5 invece sono registrazioni d’archivio fatte durante la ricerca sul campo.
Il Natale con il suo rituale è soprattutto una festa popolare, proprio a cominciare dai canti che raccontano le storie della nascita di Gesù. Molte testimonianze sono state affidate alla tradizione orale e popolare, altri documenti hanno trovato il conforto e la protezione del testo scritto, dell’armonizzazione di maestri appassionati, e poi fondamentale per la trasmissione di tutto questo patrimonio è stata la pratica esecutiva, il fatto cioè che molti canti continuano a essere riproposti di anno in anno, per cui oggi si continua a cantare Tu scendi dalle stelle, un testo composto e musicato da sant’Alfonso Maria de’Liguori. Il tempo del bambino e della stella. Come cantavano gli italiani il Natale, raccoglie alcuni dei canti più rappresentativi da Nord e Sud, dal Trentino al Salento, passando anche per Sicilia e Sardegna, raccontando i rituali e le tradizioni che da secoli accompagnano questa festività tra le più importanti da un punto di vista religioso ma anche laico e prima ancora pagano.

Giandomenico Curi è autore radiofonico e televisivo, saggista e regista. Si occupa da sempre di cinema e musica. Tra i suoi libri: Il cinema francese della Nouvelle Vague; Cenere e diamanti (il cinema di Wajda); Vorrei essere là (cantautori in Italia); Chiedo scusa se parlo di Gaber; I frenetici: 50 anni di cinema e rock; Dalida (la voce e l’anima); Semiologia, cinema rock; ecc. Oltre a un centinaio di videclip, ha diretto due documentari per la Rai (su Baglioni e Guccini), due film (Ciao ma’ e Lambada) e la serie televisiva di Valentina. Da una decina d’anni insegna Semiologia del cinema e degli audiovisivi all’Università di Roma Tre e Sociologia dei processi culturali e comunicativi alla Link University di Roma.

Illustrazioni a cura di B22 - B22 è un laboratorio creativo di due menti e quattro mani, Alessandro Sicuro e Francesco Cuna. Nel loro book, in ordine sparso, grafica pubblicitaria, illustrazione, scenografie, fotografia, pittura, disegno dal vivo, abbigliamento e qualsivoglia gesto creativo. Il nostro motto? "Difficile, come affezionarsi ad una mosca, ma non impossibile".

On Youtube - "IL BAMBINO E LA STELLA" di Giandomenico Curi

Info Edizioni Kurumuny
Via Palermo, 13 (Calimera, Lecce) / Telefono: 0832801528/ Cellulare: 3299886391

giovedì 13 dicembre 2012

“Enérgheia” - Mostra Bi-personale di fotografia di Giada Paolini e Marco Utili a cura di Massimiliano Bisazza e Maria Teresa Briotti. Opening: 9 Gennaio 2013 dalle h 18,30 alle h 21,00 (in mostra fino al 2 Febbraio 2013)



Galleria d’Arte Contemporanea e Spazio Espositivo Statuto13: Via Statuto, 13 (corte interna) (20121 Milano – Brera District). Enérgheia è l’etimo greco che esprime  il lavoro di Giada Paolini e Marco Utili, due artisti che tramite i loro scatti fotografici sono riusciti a raccontarci due punti di vista sul comune tema e sulla poetica trattata in questa bi-personale, “l’energia”, ma in netto contrasto tra loro sulle rispettive modalità di espressione artistica.
Giada Paolini, Predilige l’autoscatto dove interpreta se stessa davanti all’obiettivo della macchina fotografica, la sua Nikon, spaziando dal contesto di provenienza “fashion” a quello molto più artistico ed introspettivo che ci presenta in questa mostra meneghina. Paure, traumi  ed angosce vengo esorcizzati abilmente grazie alla propria arte. Giada ci presenta dei nuovissimi scatti in bianco e nero (e non solo) dove coniuga la psicologia all’arte, i timori agli amori, le virtù ai vizi…generando un flusso e riflusso energetico. Marco Utili,  nelle opere in mostra esplora la ricerca sull’uomo, colto nei diversi aspetti della sua esistenza (“La guerra di Adamo”) indaga le forze e le energie con cui l’uomo convive quotidianamente ignorandone le origini cosmiche (“Enérgheia”) quindi si rivolge all’interpretazione di alcuni aspetti relativi all’essenza dell’Universo con la sezione “Piccola luce”. Il capitolo “le forme prime” riguarda la consapevolezza degli uomini a riconoscere alcune figure archetipiche come segni da cui tutto deriva . Tutte le sue immagini chiamano in causa l’osservatore mostrando come la fotografia sia un linguaggio senza un codice che la regola, lasciando la possibilità di conoscere molto altro. Due artisti a confronto, due modi di esprimersi e di esprimere concetti affini tramite due sensibilità totalmente distanti tra loro, ma, unite dal potente mezzo espressivo della fotografia. La vernice della sua mostra personale, curata da Massimiliano Bisazza e Maria Teresa Briotti si terrà a Milano il 9 Gennaio 2013, dalle h 18,30 alle h 21,00 ed è intitolata: “Enérgheia”. Si svolgerà presso la Galleria d’Arte Contemporanea e Spazio Espositivo “Statuto13” (www.statuto13.it) in Via Statuto 13 (corte interna) nel cuore di Brera a Milano.
La mostra sarà visitabile fino al 2 Febbraio 2013, dal martedì al sabato dalle h 11,00 alle h 19,00
Per maggiori informazioni:
Ufficio Stampa Galleria “Statuto13” / Cell. 0039 347 2265227/ info@statuto13.it

"Il Giorno della Memoria 2012. Scritti in ricordo della Shoah", Autori Vari (Phasar Edizioni)



"Il 27 gennaio 2012, in occasione del “Giorno della Memoria” della Shoah (ovvero dello sterminio del popolo ebraico), alcuni autori del sito letterario NetEditor.it, aderendo all’iniziativa online lanciata dal collega Piero Partiti, hanno inviato racconti, poesie e riflessioni per commemorare non solo il tragico eccidio nei campi di concentramento ma anche (come recita la legge italiana n. 211 del 20 luglio 2000 che ha istituito la storica ricorrenza) “le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.” Dall’iniziativa, che ha riscosso una notevole partecipazione, è nato poi questo libro: un’antologia di opere destinate alla “testimonianza”. Opere che, una volta di più, nel loro piccolo, ci rammentino quel che è accaduto dietro i cancelli e i fili spinati di Auschwitz e degli altri purtroppo famosi campi di sterminio. Perché non se ne perda mai il ricordo. Perché le generazioni future sappiano a cosa è potuto arrivare l’uomo in uno dei periodi più bui della storia dell’umanità."
"Il Giorno della Memoria 2012. Scritti in ricordo della Shoah", Autori Vari, 2012, €9, ISBN: 978-88-6358-135-5, pp. 180
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Info:
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mercoledì 12 dicembre 2012

Il mio Salento, la mia Puglia di Adelmo Gaetani edito da Affari Italiani Editore



Il mio Salento. La mia Puglia” raccoglie più di cento interviste pubblicate dal Nuovo Quotidiano di Puglia a protagonisti della vita sociale, economica, religiosa, culturale, artistica, scientifica e sportiva di una terra lontana, scoperta solo negli ultimi anni anche dagli stranieri, sino a diventare un luogo cult di un turismo che non chiede soltanto sole e mare. È una terra di frontiera e di dialogo, con radici che affondano in una storia millenaria, ricca di fascino, ma anche carica di profonde contraddizioni. Le interviste esprimono uno stato d’animo combattuto e mentre offrono storie di personaggi noti e ricordano aneddoti, fatti di vita, a volte dolorosi, allo stesso tempo si propongono come narrazione sociale capace di intrecciare i luoghi e i pensieri legati alla memoria con le sfide per un futuro che si vuole migliore del presente. C’è il racconto, ma c’è anche la denuncia per le cose che non vanno e la proposta costruttiva per cercare di voltare pagina. A parlare sono salentini e pugliesi, di nascita e qualche volta di adozione, che con le loro qualità, la determinazione, il gusto della sfida, la voglia di raggiungere traguardi prestigiosi possono, a ragione, proporsi come modelli positivi.”.
Elenco intervistati: Alfredo Altavilla, Alessandra Amoroso, Antonio Annicchiarico, Anna Caterina Antonacci, Lino Banfi, Eugenio Barba, Angelo Basile, Antonio Benarrivo, Annamaria Bernardini de Pace, Rossella Brescia, Pasquale Bruno, Mario Buffa, Stefano Campanella, Ennio Capasa, Piero Capodieci, Roberto Cappello, Antonio Caprarica, Albano (Al Bano) Carrisi, Donato Carrisi, Francesco Paolo Casavola, Franco Causio, Benedetto Cavalieri, Antonio Cavallari, Roberto Cingolani, Cosimo Cinieri, Pasquale Corleto, Maddalena Corvaglia, Pantaleo Corvino, Roberto Cotroneo, Francesco D’Andria, Stefano Dambruoso, Gianni De Benedittis, Giancarlo De Cataldo, Ferdinando (Fefè) De Giorgi, Salvatore De Giorgi, Luigi De Mitri, Domenico (Mingo) De Pasquale, Antonia Dell’Atte, Mario Desiati, Emanuele Di Palma, Fausto Durante, Ivan Fedele, Guido Maria Ferilli, Fernando Filoni, Cesare Fiorio, Fredy Franzutti, Sergio Fusetti, Marcello Gennari, Gabriele Giudice, Emio Greco, Hubert Houben, Gianni Ippoliti, Giacomo Leone, Piernicola Leone de Castris, Francesco Libetta, Antonio Malecore, Mario Marafioti, Mario Marti, Antonio Maruccia, Antonio Mele (Melanton), Domenico Mennitti, Fabrizio Miccoli, Piero Montinari, Antonio Montinaro, Nandu Popu (Fernando Blasi), Domenico Nardelli, Pasquale Natuzzi, Mariella Nava, Paolo Nespoli, Fabio Novembre, Rocco Palombella, Flavia Pennetta, Angelo Maria Perrino, Mario Perrotta, Alessia Perrucci, Luigi Pezzuto, Carlo Pignatelli, Antonio Quarta, Massimo Quarta, Antonio Raffaele, Giuseppe Maria Ricchiuto, Antonella Ricci, Michele Riondino, Aldo Romano, Antonio Romano, Augusto Romano, Cosmo Francesco Ruppi, Giuliano Sangiorgi, Antonio Scarlino, Carlo Schilardi, Franco Sebastio, Giovanni Semeraro, Marcello Semeraro, Eleonora Sergio, Tito Schipa jr., Valentina Siccardi, Claudio Spadaro, Salvatore Spedicato, Ernesto Sticchi Damiani, Franco Ungaro, Giacinto Urso, Roberta Vinci, Edoardo Winspeare
Qui su Affari Italiani

"Il cavallo con i piedi nell’acqua (e altre storie)" di Agostina D’Alessandro Zecchin (Phasar Edizioni)



Il cavallo con i piedi nell’acqua (e altre storie) è il seguito ideale di Cinque monete d’oro e altri racconti, nel quale l’Autrice ricordava episodi e momenti accaduti a lei e alla sua famiglia. E, come nella vita, in questo volume, nel quale predomina il sorriso, non mancano tocchi di malinconia, sempre descritti con mano leggera e con emozione profonda. Profondità, leggerezza e sincerità sono le caratteristiche di questo libro nel quale al desiderio personale di “non dimenticare” l’Autrice unisce quello di entrare in sintonia con il Lettore per comunicare, con semplicità, emozioni e sentimenti che appartengono a tutti.
Nata in una famiglia affettuosa e allegra, in una casa in cui i buoni libri erano numerosissimi, l’Autrice deve il suo amore per la lettura soprattutto all’amatissimo padre, persona colta e molto interessante, che scherzosamente diceva ai suoi figli che solo gli animali vanno a dormire senza aver letto nulla. Felicemente sposata, nel 1988 è diventata mamma di Alessandra, trovando nella maternità e nella vita familiare la sua piena realizzazione. La perdita dell’amatissima figlia, il 15 ottobre 2003, ha sconvolto per sempre la sua esistenza. Quella che era una passione giovanile, scrivere, ora è diventato il mezzo per comunicare, per fermare le stagioni della vita negli istanti irripetibili e preziosi e forse per trovare la via di una difficile serenità. Ma scrivere è anche, e soprattutto, il piacere delicato di donare, rinunciando ai Diritti d’Autore di ogni suo libro, a favore del Fondo Assistenza orfani della Polizia di Stato. Con il marito ha devoluto l’intero risarcimento dell’assicurazione, istituendo una Borsa di Studio in memoria di Alessandra.

"Il cavallo con i piedi nell’acqua (e altre storie)" di Agostina D’Alessandro Zecchin (Phasar Edizioni), 2008, €10, ISBN: 978-88-6358-005-1, pp. 108

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martedì 11 dicembre 2012

“Filippo Lo Vetere (1868-1931). Uno studio sul socialriformista” di Calogero Rotondo (Phasar Edizioni)



La storia di un socialista siciliano vissuta tra la fine dell’Ottocento e il primo trentennio del Novecento; il protagonista è Filippo Lo Vetere più volte consigliere provinciale di Caltanissetta e sindaco di S.Caterina, piccolo centro agricolo della provincia di Caltanissetta. Il suo itinerario politico-sociale non è quello di un “hidalgo“ di campagna bensì di leader del movimento socialista e contadino siciliano, impegnato per la spinta dello sviluppo dell’economia agricola siciliana. Ma chi fu veramente Filippo Lo Vetere: un avvocato, un operatore economico e commerciale, un esperto di problemi agrari o un teorizzatore che influenzò organizzazioni politiche e sindacali socialiste nella elaborazione delle linee da intraprendere sulla questione agraria siciliana? Con questo studio monografico, presentato dal Prof. Giuseppe Gangi, Calogero Rotondo cerca di sciogliere l’interrogativo e ricostruisce, con pienezza di dettagli storici, con una disamina di documenti d’archivio inediti e materiale bibliografico, il suo percorso nel periodo della repressione crispina e dall’avvio della politica neoliberale di Giolitti all’ascesa di Mussolini al potere fino ad arrivare all’opera del Fascismo in Sicilia nel 1928. Fasci dei Lavoratori, Consorzio Agrario Siciliano, notabili, scioperi agrari, affittanze collettive, occupazioni delle terre incolte, tesi produttivista e sicilianista, questi ed altri sono i momenti rilevanti su cui, in particolare, Rotondo, appassionandosi al personaggio, indaga per proporre un contributo sul profilo di Lo Vetere che, perseguito dalla polizia e dai tribunali, mostrò, come socialriformista, di non temere pericoli e, nello scontro ideologico e politico dell’epoca, di non avere preoccupazioni per una condotta politica non in linea con quella di opposizione al regime fascista. 

"Filippo Lo Vetere (1868-1931). Uno studio sul socialriformista" di Calogero Rotondo (Phasar Edizioni), 2008, €24, ISBN: 978-88-6358-008-2, pp. 406
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IL CAFFE’ MARABA’ SI VESTE DI ROSA ACCOGLIENDO IL ROMANZO IMMAGINA LA GIOIA (Lupo editore) di Vittoria Coppola



L’Associazione “Diffondere per crescere” organizza una calda serata ospitando col vischio natalizio l’incantevole romanzo Immagina la gioia di Vittoria Coppola insieme a Simona Cleopazzo che nella bellezza del momento saprà cogliere e immortalare la bellezza e la cultura in una cornice accogliente e magica come quella del Caffè Marabà.  L’appuntamento è previsto per il 16 dicembre 2012 alle ore 18,30 presso il Caffè Marabù, in via Scipione Ammirato a Casarano. Presenta Simona Cleopazzo

L’inquietudine fa di Eva una giovane donna schiva ma curiosa del mondo, abituata ad esprimere la propria creatività nella scrittura e a mascherare la fragilità sotto l’abbigliamento colorato che sceglie con attenzione quasi maniacale. Cresciuta nella adorata Mira e nel calore di una famiglia siciliana, tra le marmellate di nonna Annina ed esperienze di viaggio, a dispetto di tali certezze Eva nutre un’intima lesione affettiva che la rende gelosa di Pietro, il fratello minore che - dieci anni dopo di lei - ha allietato i genitori con la sua attesissima nascita. Contrariamente alla sorella, il ragazzo ha un carattere solare, sostenuto da una sfrenata passione per il calcio e arricchito dal primo amore adolescenziale. Forse è anche la percezione di questa sua forza interiore a suscitare in Eva un bisogno quasi competitivo di riscatto, il desiderio di riuscire a completare il suo romanzo, a trovare il colpo di scena, il finale perfetto che convinca un editore a pubblicarlo. È nella casa avita di Sciacca, su suggerimento di nonna Annina, che la ragazza cerca la giusta ispirazione per portare a termine la sua fatica. Ma la vita spariglia le carte e nel giro di pochi mesi la realtà si impone sulle fantasie e sul tranquillo scorrere del tempo, mentre nuove presenze e vecchi segreti spuntati da cassetti polverosi aprono gli occhi e il cuore di Eva.

Vittoria Coppola, ha 26 anni, vive a Taviano (Le). Laureata in Lingue e Letterature Straniere, Comunicazione Linguistica Interculturale - Università del Salento. Attualmente lavora come receptionist presso un albergo di Gallipoli (Le). La passione assoluta che muove le sue giornate è la scrittura.

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Ufficio Stampa
Overeco Agenzia

lunedì 10 dicembre 2012

“Dormono, le stelle. Raccolta di poesie” di Salvatore D’Amora (Phasar Edizioni)



Nel mondo, ci muoviamo e viviamo freneticamente, inghiottiti dalla routine quotidiana. Tuttavia, riuscire a trovare ancora il tempo per meravigliarci del più piccolo particolare della nostra vita, non è solo una necessità ancestrale, ma anche l’aspetto che ci identifica pienamente in quanto uomini, soggetti pensanti. La poesia ci permette di elevare il nostro animo, e spingerlo fin dove lo stesso pensiero e la ragione credono sia impossibile andare. La poesia è quella preghiera primordiale che tutti conserviamo nel nostro animo, quella scintilla divina che ci rende «della stessa materia dei sogni» (W. Shakespeare)
La poesia
purifica l’anima
del viandante
che volge il mento
al cielo,
e non si stanca
di cercare.

Salvatore D’Amora nasce nel 1990. È studente in Storia all’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Insignito del premio “Maria SS. dell’Olmo”, e per tre volte del premio “F. Giuliano”. Questa è la sua prima raccolta di poesie.
"Dormono, le stelle. Raccolta di poesie" di Salvatore D’Amora (Phasar Edizioni), 2010, €10, ISBN: 978-88-63580-65-5, pp. 126
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