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domenica 3 giugno 2012

SARAH WHITE


“Hi, I’m Sarah White, the founder of Naked Therapy. Thank you for visiting my personal site! Here you’ll find me thinking, musing, and having some fun off the grid! For the more intellectual pieces, please continue to check out NakedTherapy.org and for more on my practice, please visit SarahWhiteTherapy.com. Since founding the field of Naked Therapy in October 2010 I have provided Naked Therapy to hundreds of clients, have expanded my practice to include other Naked Therapists, and have appeared or been profiled on The Tonight Show with Jay Leno, The Morning Show Australia, CBS News, ABC News, The NY Daily News, NBC New York, Playboy Radio, The Huffington Post, Salon.com and many other media outlets around the world. I’ve been called “Sigmund Freud’s Naked Granddaughter” by Viennese Journal Apdejt.com, and was voted one of Wired.com’s Top Ten Sexiest Geeks 2010 :-)
Please feel free to email me at sarah@sarahwhitetherapy.com. And if you want to receive occasional updates, please sign up for my newsletter!
I look forward to hearing from you… xoxo”

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sabato 2 giugno 2012

LOLLIPOP CHAINSAW

Behold A White Horse by Cisco Wheeler (Xulon Press)


“My people are destroyed for lack of Knowledge" (Hosea 4:6). This book is not meant for those who refuse to step out of their box, but instead cling onto their blinders, believing that the world is exactly as they have always been taught it is. Rather, it is specially written for those who discern that things are not exactly as they seem, and are dedicated to the pursuit of truth and knowledge. "For we wrestle not against flesh and blood, but against principalities, against powers, against the rulers of the darkness of this world, against spiritual wickedness in high places"(Ephesians 6:12). "Behold a White Horse" is a roller coaster ride engaged in a myriad of related topics. The reader will be taken all the way back to ancient Babylon - the foundation of all secret societies, and continue on through Egypt and Rome. Other topics covered are ceremonial magick, kundalini power and evil spirits, the Talmud, Kabbalah, the apostasy of the Christian church today, alchemy, Papal Rome and the Catholic church, false prophets of the world, televangelists - wolves in sheep's clothing, & pagans in the pulpit." " Who changed the truth of God into a lie, and worshipped and served the creature more than the creator, who is blessed forever. Amen" (Romans 1:25) "This work is spiritually based, using many scriptures. It is the prayer of the author that through careful reading of these pages, the reader can connect the dots into a whole new level of discernment to help guard against demon traps and the many devices of Satan. Knowledge is power and the truth really does set you free.”

Patti Smith & Marlene Kuntz - Impressioni Di Settembre (PFM)

LAYZNER





Blue Comet SPT Layzner (SPT - Aoki Ryūsei Esu Pī Tī Reizunā) tradotto anche come Blue Meteor SPT Layzner, è una serie mecha-anime prodotta dalla Sunrise. Siamo tra il 1985 e il 1986. La serie è stata creata originariamente da Ryousuke Takahashi

La rivolta impossibile. Vita di Lucio Mastronardi, di Riccardo De Gennaro. Prefazione di Goffredo Fofi (Ediesse). Intervento di Nunzio Festa


Una penna più autorevole di chi vi sta parlando in questo momento ha detto che scrivendo questa biografia di Lucio Mastronardi, "La rivolta impossibile", e stiamo parlando dell'autore della prefazione al testo Fofi, il giornalista Riccardo De Gennaro, dunque, fondatore e direttore del Reportage, ha colmato un vuoto; un vuoto, d'altronde, che era anche nostro, pure della nostra memoria, visto che le poche notizie sull'attività letteraria e sulla vita di Mastronardi le avevamo avute esclusivamente dal critico Onofri. Perché, soprattutto, Lucio Mastronardi, nome ai più sconosciuto soprattutto perché mai davvero accettato - in un certo senso in questo come il più longevo 'Di Ruscio' - dalle fabbriche delle letteratura, preme iniziare, è quel Lucio Mastronardi che come Pasolini, Bianciardi e qualcun altro non si fece abbindolare e offuscare la vista dalle sirene delle vita dolcissima per i ricchi e di consumo più che consumistica per una fascia media di popolazione più forte d'oggi. E se su tutti l'analisi più acuta, perché approfondita e oltremodo lucida sempre sarà assicurata da Pier Paolo Pasolini, Luciano Bianciardi si farà fregare, come naturalmente non può non sottolineare ancora Goffredo Fofi, dalle altrettanto pericolose e calamitanti sirene dell'alcol, e Mastronardi, l'autore della trilogia di Vigevano ('paradiso terrestre della scarpa e cielo terrestre del danaro'), Il calzolaio - Il maestro - Il meridionale, si farà annegare dal vissuto Ticino di casa. La struttura scelta da De Gennaro è della consegna completa e per intera all'oggetto dello studio. Le pagine s'alternano, infatti, tra la genealogia dello stesso libro in formazione, corsivate per giunta, dove il giornalista Riccardo De Gennaro narra per filo e per segno, perfino passando un po' del suo passato alla penna, le vicende, gli incontri, la documentazione che hanno riempito la lunga gestazione dell'opera: non a caso, per dire, l'opera letteraria dell'ex redattore di Repubblica e Il Sole 24 ore è adesso apprezzata e portata ai posteri persino dalla moglie dello scrittore della Vita agra, Maria Jatosti, già buona conoscente, a suo tempo, dello scrittore di Vigevano. Esistenza inquieta assai, quella di Mastronardi. Figlio del "vero scrittore della mia famiglia" che era il padre Luciano, che dal nome con in quale marchia quasi il figlio presenta la sua possenza d'antifascista, polemista, comunista rigoroso - d'altri tempi diremmo magari. E d'una madre che omaggierà insieme a Lucio questa figura ingombrante e decisiva di Padre; nonostante più avanti Luciano eleverà a questa qualifica il mentore e suo mentore Elio Vittorini. Giustamente scomodo per i compaesani, sia da non famoso che da celebre, ovvero quando da uno suo romanzo Petri porta nella patria delle scarpe e del benzolo Alberto Sordi per una pellicola, Lucio Mastronardi si presenta sempre con la morte nel cuore, il senso d'inadeguatezza nelle più svariate situazioni, tipo nel mestiere d'insegnante, la verve sempre e comunque dissacramente che finisce o comincia nella e dalla "pazzia". L'irregolare Lucio Mastronardi, al quale non piace il boom economico che davvero si mangia la mente dei suoi concittadini e tanti per inquinamento da fabbrica ne fa morire, non è l'etichetta da mettere sulla bottiglia da esportazione d'una città, Vigevano appunto, che non ha neppure una libreria: solo fabbrichette e ricerca spasmodica dello "sterco del demonio": terra che per certe sfaccettature assomiglia ai pezzetti di Nord (altro che Padania inventata e quindi inesistente) coccolate e conquistate dai bossisti e dalla loro mentalità. E l'esordio di Mastronardi, come fosse un segno del destino, dopo tra l'altro continui rinvii editoriali a volte imputabili all'operato d'un Calvino pur convinto della pubblicazione e innamorato dell'autore, esce in libreria con titoli indimenticabili come "La vita agra" dell'amico toscano Luciano e "Memoriale" di Volponi. La lettura di "La vita impossibile" è altamente appassionante. De Gennaro raggiunge lo scopo di riportare all'attenzione del pubblico, oltre che delle dimentica critica criticante, la scrittura d'una figura che non possiamo rimuove dalle classi del Novecento. Che, per dire, ha spiegato il suo 'odio' per l'operaio, sempre più povero eppur rimbabitamente soddisfatto. A pagina 184 del libro, però, troviamo l'operaio che invece avrebbe interessato e attirato Mastronardi, il poeta e scrittore Luigi Di Ruscio: che De Gennaro in un certo qual modo mette giustamente accanto alla penna che fece la trilogia di Vigevano contro l'apologia del macinare comunque a vuoto. Costanti e irregolari, si deve esser. Per restare. Per questo dalla biografia tranciamo la fine.   

La rivolta impossibile. Vita di Lucio Mastronardi, di Riccardo De Gennaro, prefazione di Goffredo Fofi, Ediesse (Roma, 2012), pag. 216, euro 10.00.

VILLA PAOLA TROPEA


“La Villa è un piccolo complesso ricettivo a cinque stelle, frutto della ristrutturazione di un antico convento. La struttura risale al 1543. Secondo la leggenda, fu San Francesco di Paola che nel suo viaggio verso la Sicilia, sarebbe passato nelle vicinanze di Tropea e avrebbe preannunciato che in quel sito sarebbe sorto un convento con la rispettiva chiesa per i suoi frati. La trasformazione in struttura alberghiera è passata attraverso un'opera di pulizia delle superfetazioni subite dall'edificio negli ultimi 2 secoli. Lo scopo del recupero è stato quello di ridare forza all'antico patio attorno al quale si articolano gli spazi dell’Hotel.”


venerdì 1 giugno 2012

RICCI I TUOI CAPELLI - ARIE E CANTI POPOLARI DI CANNOLE. A cura di Luigi Chiriatti con illustrazioni di Lucio Montinaro (Kurumuny Edizioni)


Esiste un altro Salento, diverso da quello da cartolina. È il Salento più autentico e vero, quello della quotidianità, fatto di storie, di gente, di paesi arsi dal sole che vivono all’ombra delle chiese e delle masserie in pietra leccese. Dopo aver apprezzato la forma, la curiosità richiede, necessita che venga svelata anche la sostanza, l’anima, il cuore di questa terra. Lontane o solo lambite dai circuiti turistici sopravvivono, infatti, tante piccole realtà piene di fascino dove la memoria dell’antico resiste al lento scorrere del tempo e all’incessante galoppare della modernità. Incorniciati da teorie di ulivi che procedono senza soluzioni di continuità, i paesi del Salento nascondono e custodiscono piccoli grandi tesori, e tocca alla curiosità del turista o del ricercatore scoprirne la bellezza più profonda, quella che riannoda i fili del tempo. Uno di questi è senza dubbio Cannole, piccolo paese situato nella zona centro-orientale del Salento, noto ai più per la famosa sagra della Municeddha (lumaca), oltre che per lo splendido parco Torcito, che conserva una meravigliosa masseria fortificata del XVII secolo. Qualche altro, tra i cinefili, ricorderà certamente che la sua vecchia stazione fu una delle tappe dello splendido road movie ferroviario Italian Sud Est della Fluid Video Crew di Davide Barletti, ma in pochi rammentano che nel 1480, questa area accolse gli otrantini sopravvissuti al sanguinario sacco della loro città ad opera di Gedik Ahmed Pashà e soprattutto che fino agli inizi del XIX secolo questo paesino era uno dei decatría choría, ovvero i tredici paesi della Terra d’Otranto che conservavano la lingua e le tradizioni greche, oggi meglio noti come Grecìa salentina. E lo spirito musicale qui è ancora vivo, infatti questa piccola cittadina custodisce anche un altro piccolo grande patrimonio culturale rappresentato da Rosaria Campa, Vincenza Agrosì, Assuntina Tomasi, Gina Luperto, Eva Serra, Rosalba De Lorenzis, e Ada Nocita, sette donne fra i cinquanta e settanta anni, che quasi per caso si sono ritrovate a cantare insieme e da quel momento non hanno smesso di condividere questa comune passione. Nel corso degli ultimi anni la loro attività, fatta di piccole esibizioni, per lo più private, ha suscitato l’interesse di diversi musicisti e ricercatori salentini che si sono avvicendati per studiare e approfondire il loro repertorio, ma sono state poi loro a cercare Luigi Chiriatti, spinte dal desiderio di lasciare una traccia dei loro canti. Le donne di Cannole hanno cominciato a cantare insieme in diverse e svariate circostanze: quando andavano insieme sul pullman che le portava alle terme, in giro nelle scampagnate con gli amici. Cantare per loro significa incontrarsi, cucinare, mangiare, dialogare, spettegolare in un tempo che non è caratterizzato dal ricordo del passato, ma che è il presente, il loro modo di esserci e di vivere oggi la loro presenza. Il canto come categoria espressiva del bello che non serve, come in passato, a esorcizzare la morte, la durezza della vita e il destino di una non umanità, ma che rappresenta se stesse in relazione alla loro comunità. Canto come gioia, socializzazione, un modo di ironizzare su altri e su se stesse, alternativa ai luoghi comuni della televisione e della globalizzazione. Per loro cantare è stare insieme, giocare, ricavarsi uno spazio libero dalle trame tradizionali dei rapporti ufficiali sottomessi a regole di facciata, un luogo e un tempo della contemporaneità che sfugge a qualsiasi tipologia della ricerca e della documentazione classica. Per loro cantare è fare partecipi gli altri del loro benessere psicofisico: la loro memoria non è spezzata. Il loro repertorio è come un grande magazzino, un “granaio della memoria” senza categorie, dove i canti hanno uguale importanza e diventano belli ed emozionanti quando decidono di eseguirli siano essi di origine propriamente salentina o di altra derivazione. Le donne di Cannole quando cantano ci regalano emozioni che ci coinvolgono e ci fanno gioire del presente del loro incontro. La maggior parte del loro repertorio è rappresentato dai canti diffusi in tutta la Penisola: canti narrativi e romanze delle opere liriche diffuse dalle bande locali. Questo elemento conferma, ancora una volta, come la poesia popolare e la sua musica, che toccano corde del sentire comune, sono conosciute ovunque, appartengono a tutti e suscitano uguali sentimenti anche se il “modo” di esecuzione assume caratteristiche diverse e le fanno appartenere al luogo e al tempo in cui vengono eseguiti. Al centro dell’indagine che ha dato vita a questa pubblicazione è la voce che è corporeità, spessore, timbro, calore comunicativo, ma che significa anche riannodare i fili della memoria, narrare, testimoniare. Non è un dato casuale, considerata la preponderanza che la voce, vista nel suo profilo performativo, ha assunto nell’odierna analisi demo-etno-antropologica. E il Salento è terra di voci e di canti, benché lo si associ più spesso al battito del tamburello e alla danza. I canti a sole voci di questa raccolta possiedono una marcata valenza emozionale. Sono storie conosciute o meno, nel segno delle sfaccettature dell’amore, della fatica del lavoro, delle relazioni sociali, della quotidianità, dell’emigrazione, della lontananza. Canto giocoso e nudo, senza orpelli e senza palchi e riflettori, un cantare distante dai codici spettacolari. La proposta delle cantatrici di Cannole è il segno di quanto l’analisi della pluralità sonora salentina non possa darsi del tutto completata e riveli ancora tesori, al di là del mare, sole, mieru (vino) e pizzica, giustamente celebrati, ma più spesso spacciati e consumati con superficialità. Il volume è corredato da due Cd che contengono un’antologia di brani scelti, per un totale di 42 tracce. Nel repertorio delle donne di Cannole sono confluite arie, romanze e canti narrativi provenienti da tutta Italia: probabilmente ciò è dovuto al fatto che in questo gruppo ci sono donne che hanno vissuto all’estero per venticinque, trent’anni e che certamente hanno avuto rapporti con connazionali provenienti da altre zone della nostra penisola. Anche i canti salentini del loro repertorio provengono da zone diverse come il Capo o le aree di Martano e altre zone del Salento. Alcune di queste donne infatti non sono native di Cannole: una proviene da Martano, un’altra da Poggiardo, un’altra ancora è originaria di Galatina, trasferitesi poi a Cannole per ragioni di lavoro o piuttosto perché hanno sposato qualcuno del posto. Probabilmente da bambine hanno ascoltato i canti del loro luogo di origine e poi li hanno conservati come antichi ricordi di famiglia.

Il Cd “Ricci i tuoi capelli, arie e canti popolari di Cannole” è promosso con il sostegno di PUGLIA SOUNDS - PO FESR PUGLIA 2007/2013 ASSE IV” ed è patrocinato dalla Povinicia di Lecce, dall’Istituto Diego Carpitella e dal Comune di Cannole.

COACH KARLEE


“Coach Karlee (K Harry), BSc, MBA, is a part-time career and life coach with over seven years of coaching experience. Karlee is professionally trained and has studied Psychology and Organizational Behaviour at the graduate level. Karlee's vision and mission are to help YOU plan and CREATE YOUR BEST LIFE NOW. Current clients include working professionals, students, and new immigrants.  "Coaching has come naturally to me since working in the training, organizational development and human resources profession. Self-understanding, goal-setting and action orientation are the three keys to altering your life to impact the future YOU want to create." - Coach Karlee  I would welcome the opportunity to earn your trust and deliver you the best and most customized coaching service to meet YOUR specific needs.
LOCATION: I am a mobile coach and so I can also come to YOU! Services also offered by telephone and Skype in some circumstances.
Home Base (by Appointment Only):
29 Singer Court - Toronto, ON M2K 0B3
416-670-5588”H

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How The Illuminati Create An Undetectable Total Mind Controlled Slave by Illuminati Formula (CreateSpace)


“When the mind and emotions are put under extreme stress they "break" and create a new mental-emotional state. It is within these mental states - born of trauma - that the mind can be conditioned. That someone would do this intentionally is unthinkable yet it has been done and tested to the degree of a science. "Trauma Based Mind Control" has been used by criminal organizations to maintain secrecy and ensure every order is followed to the letter. Through this process you get the Undetectable Total Mind Controlled Slave. Trauma Based Mind Control creates separate personalities within the individual that will carry out their duty with robotic exactness and then "sleep" so that the individual has no memory of their actions. These people are used as messengers, drug mules, sexual blackmail slaves and are placed in positions close to the worlds most powerful people. In short, they are used to manipulate and control the lives of the world elite.”

LASERION

Laserion (Bideo Senshi Rezarion) è un mecha anime nipponico creato dalla Toei animation e trasmesso dal 1984 al 1985 sulla TBS.

Adespota di Antonio De Luca e Andrea Simi (Vallecchi). Intervento di Nunzio Festa


Il padre del Mediterraneo, il filosofo che la cultura ufficiale e non ufficiale riconosce quale nume tutelare della stessa cultura mediterranea, madre del pensiero meridiano, l'autore di "Breviario Mediterraneo" nato in Jugoslavia, Pedrag Matvejevic, legge "Adespota" di De Luca e Simi come "libro inatteso", "ricco di cultura", ma, soprattutto, che "viene in un momento di sofferenza del Mediterraneo"; mentre Perotti, nella sua nota più distribuita nelle patrie editoriali e delle letteratura,  apprezza un volume che è da mettere accanto alle forse alla fine poche opere nate dall'Italia bagnata dal mare ma spesso dimentica del suo mare: dove in pratica, secondo il ragionamento di Simone Perotti, che tra l'altro ci sentiamo d'avallare, scrittrici e scrittori poco hanno ascoltato il mare e quindi poco l'hanno fatto elemento e soggetto delle loro opere. Dunque Adespota arriva a rafforzare, contro una 'mancanza'. Adesposta, diciamolo subito, sta per "d'autore sconosciuto". Perché il libro é scritto, cosa alquanto strana per un libro di poesia, a quattro mani. Nella lettura, tra l'altro, tranne che a margine e fine di questa, appunto non si saprà se i versi che troviamo sono vergati da Antonio De Luca o da Andrea Simi. Il primo é navigatore che fa sempre approdo a Ponza. Il secondo un pubblico funzionario con il vizio della scrittura. Liriche davvero "senza padrone". Che forse in alcuni passaggi e cambi dal mare si fan troppo incantare. Ma comunque puri a oltranza. Il richiamo di Simone Perotti agli "Ossi di seppia" e all'"Eneide, in pratica, è più un augurio che un giudizio. Però davvero dovremmo maggiormente accorgerci del canto del mare. Approfittando della nozione, infine, che ci fa dopo tuttuo scoprire di che mano sono i versi in sequenza, troviamo un De Luca maggiormente 'descrittivo' e un Simi sicuramente più evocativo ma quasi prosastico. E la connessione fa sintesi, se possibile.    

Adespota di Antonio De Luca e Andrea Simi, prefazione di Predrag Matvejevic, postfazione di Simone Perotti, immagini di Riccardo Simi, Vallecchi (Firenze, 2012), pag. 118, euro 10.00.

RISTORANTE IL MAGIONO


“l Ristorante Il Magiono, annesso all'Eco Design Hotel Mulino Grande, propone una cucina innovativa capace di valorizzare la tradizione lombarda locale selezionando con cura i fornitori ed utilizzando prodotti provenienti dall'orto biologico interno al Resort 4 stelle. Il ristorante è caratterizzato dalla filosofia del "chilometro zero": una cucina del territorio con prodotti naturali e biologici e, in memoria al passato del mulino, la pasta fresca rigorosamente fatta in casa. Grande spazio trova anche il riso, abbinato con formaggi locali o lombardi. Interessante anche la ricercata carta dei vini, che offre una ricca selezione di spumanti Franciacorta, e distillati. E' impossibile non citare l'elegante raffinatezza delle tavole, impreziosite da dettagli minimal, posate Sambonet e porcellane Rosenthal. In cucina lo chef Domenico Notturno, che vanta tra le esperienze precedenti il Park Hotel di Londra e il Quisisana di Capri, dove ha incontrato Gualtiero Marchesi e Davide Oldani. Marchesi l'ha poi voluto all'Albereta di Erbusco accanto allo chef Carlo Cracco. Oldani invece l'ha portato al Giannino di Milano, proprio nell'anno della Stella Michelin. Domenico Notturno ha poi avuto la possibilità di affinare la propria alrte accanto ad Alain Ducasse, nei ristoranti di Montecarlo e Parigi.  Il Ristorante il Magiono nelle calde sere d'estate mette a disposizione, degli ospiti del Resort 4 stelle e degli avventori esterni, il pergolato in ferro che si affaccia sull'orto offrendo un suggestivo scorcio sul Castello di Cusago. Il Ristorante il Magiono è aperto dal martedi alla domenica.”

QUI

 

giovedì 31 maggio 2012

DAVID DUMAS


“Né à Paris en juillet 1974, David Dumas a passé son enfance et sa jeunesse en Île de France. Très tôt, il fut particulièrement attentif aux arts musicaux et il se révéla en montrant une aptitude indéniable à produire ses premiers accords harmonieux sur un clavier qui n’était alors qu’un jouet. Son évolution et ses rapides progrès en matière de composition musicale ne laissèrent aucun doute sur ses aspirations artistiques. Son passage au conservatoire de musique lui donna sans nul doute l’opportunité de découvrir au travers d’un travail soutenu et méthodique son propre monde musical. Equipé d’un matériel professionnel, ses premières compositions virent le jour à l’adolescence parallèlement à ses talents d’auteur interprète Il fut alors sollicité par de nombreux artistes, auteurs, chanteurs et musiciens et s’affirma dans le monde du spectacle. Devenu informaticien et expert en réseaux, David Dumas n’a jamais cessé de vivre sa passion. Innovateur en matière de concepts musicaux, son œuvre aux multiples facettes fait partie intégrante de sa vie et nous invite au voyage dans différents univers de réalisme et de rêves.”

ICI


I PRIMI TORNARONO A NUOTO DI GIACOMO PAPI (EINAUDI STILE LIBERO)


«I primi tornarono a nuoto la notte del secondo giorno. A sciami, nelle ore disabitate, entrarono in acqua dai porti addormentati, dai moli senza nome, dalle anonime rive di melma ed erba dimenticate sulla terraferma, e nuotarono lenti in mezzo alla laguna illuminata e oscurata a intermittenza dalla luna e dalle nuvole, uscirono dal mare come granchi o come rane, arrampicandosi sui pali, sulle barche ormeggiate, sulle scale intagliate nella pietra e invasero le isole. Per molte ore nessuno li vide». (Giacomo Papi, I primi tornarono a nuoto)
Vengono dall'Ottocento, dal Rinascimento, dalla Preistoria. Sono uguali a noi. Chiedono spazio e ospitalità. Non sono minacciosi all'inizio, solo smarriti e voraci: vogliono vivere, proprio come noi. E i vivi? Adriano Karaianni è il medico che ha scoperto il primo rinato. Maria aspetta un bambino da lui. La loro storia fa da controcanto al destino che i vivi devono affrontare. Con un ritmo serrato e il nitore di una lingua che sa descrivere la ferocia dell'umanità condannata a una vita senza fine, Giacomo Papi racconta un mondo dove nascere diventa un crimine. E reinventa con grande originalità uno dei luoghi più fecondi del nostro immaginario, quello del «ritorno dei morti», in cui ogni epoca ha proiettato paure e desideri inconfessati. Hanno la stessa età e le stesse sembianze del giorno in cui sono morti. Ma presentano un metabolismo perfetto e sono famelici come bambini appena nati. Ricompaiono nei luoghi dove hanno vissuto. Un uomo vaga nudo davanti a quello che un tempo era il suo posto di lavoro. Cerca la sua vecchia fabbrica, ma si trova davanti a un nuovo grattacielo. Un ragazzino accoltellato a 17 anni durante una rissa non riconosce più niente. Il suo decesso risale al 1850. Il mondo si ripopola a ondate. All'inizio è una festa perché la morte è sospesa. Gli uomini attendono il ritorno delle persone che hanno amato, ma si continua a vivere in modo normale. Nessuno - nemmeno Adriano, il medico che ha diagnosticato il primo caso e che è in attesa di un figlio - sospetta che la terza ondata sarà così grande. Nella lotta furiosa che si scatena tra i vivi e i rinati, dare alla luce un figlio è insensato. Ma è l'unico, disperato modo, in cui Adriano e Maria combattono per restare umani. In un mondo in cui la morte è abolita, l'amore si rivela l'unica forza capace di spezzare la catena cieca della natura, e il desiderio di dare la vita l'unica via per riconnettersi con il senso - anche oscuro - dell'esistenza.

Sigur Ros - Glósóli EMI UK - (P) 2006 The copyright in this audiovisual recording is owned by Sigur Ros under exclusive licence to EMI Records Ltd

Sigur Ros - Glósóli EMI UK - (P) 2006 The copyright in this audiovisual recording is owned by Sigur Ros under exclusive licence to EMI Records Ltd

MAKYO GAIDEN LADIUS

Video montaggio di Stefano Ercolino. Anime del 1987 della Toho e Ashi Production. Makyō Gaiden Le-Deus (Le-Deus la storia della leggendaria frontiera magica), è uno splendido OVA rmecha giunto nel nostro paese solo nel 1993 grazie a Yamato Video con il titolo Ladius - Il Segreto Perduto di Quall.

mercoledì 30 maggio 2012

UMBRELLA ACADEMY - N° 2 (MAGIC PRESS)

Tempi duri per la disfunzionale famiglia di super-eroi altrimenti nota come Umbrella Academy. Dopo la scampata apocalisse provocata da Violino Bianco e in seguito alla morte dell'adorato mentore Pogo, il gruppo è allo sbando. Tutti stanno cercando faticosamente di scuotersi dall'apatia, quando un'altra catastrofe sembra profi larsi all'orizzonte… La Storia cambierà per sempre in The Umbrella Academy vol.2: Dallas, uno stralunato viaggio attraverso il tempo, lo spazio e il Vietnam che si concluderà con l'assassinio di J.F.K.!
 
Gerard Way è il cantante dei My Chemical Romance, band ben nota al pubblico femminile dell'universo rock,
e ispirato scrittore di fumetti. Il talento del disegnatore Gabriel Bá è ormai riconosciuto in tutto il mondo.

NIENTE SI OPPONE ALLA NOTTE DI DELPHINE DE VIGAN (MONDADORI)


Nel 2008, a sessantun anni, Lucile si toglie la vita. A scoprirla è sua figlia, Delphine De Vigan. "Era una donna bellissima ma portava in sé da sempre una ferita profonda. Il dolore di mia madre ha fatto parte della nostra infanzia e poi della nostra vita adulta, il suo dolore fa parte del nostro essere, mio e di mia sorella, ma ogni tentativo di spiegarlo sembra votato alla sconfitta. La scrittura mi permette solo di porre le domande e di interrogare la memoria. La famiglia di mia madre, e di conseguenza la nostra, ha sempre suscitato una lunga sequenza di ipotesi e commenti. Tutti quelli che ho incontrato nel corso delle mie ricerche parlano di fascino. La mia famiglia incarna ciò che la gioia ha di più chiassoso, di più spettacolare, l'eco infaticabile dei morti, il rimbombo del disastro. Oggi so anche che illustra, come in tante altre famiglie, il potere distruttivo del silenzio".

Il ritratto di Venere di Riccardo De Palo (Cavallo Di Ferro)


Il pittore Diego Velázquez, artista preferito del re Filippo IV di Spagna, scrive in punto di morte una lettera all’amico Juan de Córdoba, raccontandogli la propria vita da quando era apprendista nella bottega del maestro Pacheco fino all’ultimo incarico ufficiale che lo ha prostrato e costretto a letto. Dopo le nozze con Juana e le prime prove artistiche, grazie alle sue incredibili doti, Velázquez viene presto invitato a corte, dove diventa testimone privilegiato del «Siglo de oro» dell’arte e della letteratura spagnola. Potrà dunque incontrare molti dei grandi protagonisti del tempo, come Francisco de Quevedo, Luis de Góngora, Calderón de la Barca, Lope de Vega.
E sarà il pittore Rubens a convincerlo della necessità di fare il primo viaggio in Italia per studiare i capolavori di Michelangelo, di Raffaello, di Tintoretto.
Pur sentendo un forte legame con questa terra e nonostante la vita di corte a Madrid gli vada stretta, Velázquez riuscirà a tornare a Roma soltanto a cinquant’anni, incaricato dal sovrano di acquisire inestimabili opere d’arte per adornare il palazzo reale. Ma stavolta, quando sarà costretto a fare ritorno ai suoi doveri, porterà con sé molto più di un’esperienza artistica senza pari, dovrà combattere con una passione trascinante.
Questo colto e raffinato primo romanzo biografico sulla vita di Diego Velázquez, il «pittore dei pittori», racconta di un’epoca sfolgorante di arte e ricchezze, eppure sull’orlo di un baratro, in un’Europa bagnata dal sangue dello scontro fra i regni di Spagna e Francia.

Hannah Cohen - The Crying Game

Taken from the debut album 'Child Bride' released on Monday 23rd April on Bella Union Directed by Matthu Placek

L’ultima profezia di Liz Jensen (TimeCrime – Fanucci). Traduzione di Giulia Antioco


Durante un’impietosa estate di caldo biblico e tempeste, la maggior preoccupazione di Gabrielle Fox è quella di ricostruire la propria carriera di psicologa dopo un terribile incidente d’auto. Ma quando le viene assegnato il caso di Bethany Krall, un’adolescente psicopatica che ha ucciso la madre e vive rinchiusa in un manicomio criminale, Gabrielle inizia a pensare di aver compiuto un tragico errore. E ha ragione: la sua giovane paziente non è una semplice assassina. Nelle sue allucinazioni c’è qualcosa di inquietante, di orribilmente reale: Bethany può vedere, molto prima che accadano, catastrofi che si stanno per abbattere sul pianeta, piccole apocalissi che andranno a comporsi, nel tempo, in un misterioso disegno finale dal quale nessun tentativo di fuga, nessun possibile esodo sembrerà  poterci salvare. Eppure, quando Gabrielle se ne rende conto, nessuno le crede. Ci sono profezie troppo spaventose perché le si possa prendere anche solo in considerazione, e l’unica cosa che le resta da fare è portare via con sé Bethany, in una disperata corsa contro il tempo...
Liz Jensen è nata in Inghilterra, figlia di un liutaio danese, ha collaborato a lungo come corrispondente da Hong Kong per un quotidiano londinese. Rientrata in Inghilterra, ha lavorato per la Bbc e The Independent. Candidata tre volte all’Orange Prize, oltre a L’ultima profezia, i cui diritti cinematografici sono stati opzionati dalla Warner Bros, ha al suo attivo sette romanzi tradotti in venti paesi, tra i quali The Ninth Life of Louis Drax dal quale Anthony Minghella trarrà presto un film. Risiede tra Copenhagen e Londra, dove scrive per il Times. Dal 2005 fa parte della Royal Society of Literature.
«Ho sempre pensato che il luogo comune ‘scrivi solo di quel che ti è noto’ sia profondamente errato. Bisognerebbe scrivere, e leggere, a proposito di quel che non conosciamo, così da poterlo esplorare. Più sappiamo del mondo, maggiore è il numero di menti che arriviamo a esplorare, meglio comprenderemo il luogo nel quale viviamo. Leggere, e scrivere, è fondamentalmente una questione di empatia.» Liz Jensen

Mysterious Monuments: Encyclopedia of Secret Illuminati Designs, Masonic Architecture, and Occult Places by Texe Marrs (RiverCrest Publishing)


“A sinister and curious Architectural Colossus is exploding across every continent on earth. The United States of America is at the heart of this incredible surge. Monuments, statues, and buildings are being created everywhere with evil intent and magical purpose. Designed by visionary illuminist architects and based on knowledge of the occult wisdom, Masonic geometry and sacred numerology, this Architectural Colossus can be traced back to the antiquities of Mystery Babylon. Its secrets, once unlocked, point to an amazing and frightening future destiny for you, me, and the entire world. The builders of this strange architecture comprise an elite cryptocracy--a veritable who's who of the world's rich and famous. Are the mysterious monuments these men are building part of a Grand Design? Is there, in fact, a Master Plan to seduce men's minds and catapult humanity into a New Order of the Ages?”

BOBBY WASHINGTON – PROUD YOU’RE MY LADY





Def Jam Artist: Bobby Washington
r&b Bobby Washington Music Video {Proud You're My Lady}
Download Bobby's New Love Making Album "NUDE" AKA "Night Until Dawn Exclusively" At http://tinyurl.com/NUDEAlbum
r&b Artist Bobby Washington is heating up the ladies
With His Sexy Smooth r&b sounds.
Best R&B Songs of the 2000's
top 5 r&b love songs
Best R&B Songs
Quiet Storm
Oldschool RnB for the lovers
nice love song
Download Bobby Washington Music At http://bobbywashington.bandcamp.com
For Booking: Please Call 305-741-2382
Bobby Washington Is A Talented SInger, Producer, Writer, Engineer, Actor, Film Director and Online Marketer. I guess You can Say He's A Man With Many Gifts. The Great Thin About Bobby, Is That He Is A Down To Earth Type Of Guy. To Know Him Is To Love Him. Bobby Always Puts God First In All That He Does. Join Bobby's Email List & Get His New Hit Single Emailed.

L GAIM





Jūsenki L-Gaim noto anche con il titolo anglosassone di Heavy Metal L-Gaim, è un anime fantascientifico-robotico prodotto dalla Nippon Sunrise (odierna Sunrise) trasmesso dalla Nagoya TV e dalla TV Asahi dal 1984 fino al 1985. In seguito ci fu anche un manga ad opera di Shigeto Ikehara, ed un'ulteriore manga a cura di Shiraishi Kotoni, dal titolo Under the suns.

KURUMUNY EDIZIONI AL CIRCOLO PIER PAOLO PASOLINI DI GROTTAGLIE CON “INVISIBILI vivere e morire all’ ILVA di Taranto” DI FULVIO COLUCCI E GIUSE ALEMANNO


Invisibili di Fulvio Colucci e Giuse Alemanno saranno con il loro Invisibili edito da Kurumuny saranno al Circolo Pier Paolo Pasolini di Grottaglie. Dialogo con gli autori a cura di  Franco Calzolaio e Donatella Duranti (Coordinatrice Provinciale di SEL). L’appuntamento è per il 3 giugno alle 19,00 nell’atrio del Castello Episcopio di GROTTAGLIE
Proseguono le presentazioni del fortunato libro inchiesta scritto a quattro mani da Fulvio Colucci e Giuse Alemanno, di recente insignito con un premio come miglior reportage per il 2011 da parte della redazione della rivista letteraria e associazione PugliaLibre, con la seguente motivazione: Un testo snello eppure significativo, capace attraverso un registro narrativo di evidenziare le diverse problematicità dell’Ilva di Taranto; merito ulteriore è quello di non limitarsi a cronache e statistiche per dare voce a chi in quel contesto lavora e talvolta muore.

Non molto tempo fa gli operai dell’allora ITALSIDER vennero chiamati metalmezzadri. Era la generazione dei Cipputi, dei sindacati e degli scioperi che paralizzavano la produzione, della terra o del mare da coltivare, dopo il turno. L’ITALSIDER non c’è più. C’è l’ILVA. Una nuova fabbrica con un nuovo nome e nuove regole, ma soprattutto una nuova generazione. Una generazione che sogna la grossa vincita al gratta e vinci o al massimo la divisa da carabiniere. Per i nuovi operai dell’ILVA, divisi in normalisti e turnisti, il sindacato è lontano; al suo posto ci sono i tornei di calcetto aziendali che favoriscono la comunicazione, ma non troppo. Rimane la paura di non tornare più a casa e i santi a cui affidarsi, una volta custoditi nei portafogli ora immagini su cellulari. Le immagini dei santi si affiancano a quelle delle mogli, dei figli e delle famiglie e di loro è tutto quello che oltrepassa i torne lli dell’ILVA. La vita scandita dai turni. Tra la fabbrica e la vita fuori, lo spogliatoio dove si svestono i panni civili e si indossa la tuta da operai. Perché l’Ilva è anche volti stanchi, epopea di pendolari, famiglie e figli, doveri e rancori, solidarietà e silenzi, verità e menzogne. L’Ilva è carne viva, metafora di una condizione universale, piccolo spaccato di mondo. Una fabbrica non soltanto di acciaio ma di storia e storie. E sullo sfondo una città lontana assente, dai contorni sfumati come fosse di sabbia, la stessa sabbia che si indurisce nel naso e lo fa sanguinare. Invisibili di Fulvio Colucci e Giuse Alemanno è un lavoro a quattro mani che raccoglie e racconta storie di uomini la cui vita è indissolubilmente legata al lavoro, sospesa in aria come il braccio di una gru, operai del più grande stabilimento siderurgico d’Europa, l’Ilva di Taranto. Ma è anche il racc onto delle contraddizioni di una città intera, sparsa su 2600 ettari di cui l’Ilva occupa 1600: facile capire chi comanda e chi dà da mangiare ai tarantini, più difficile è capire perché accade che dei bambini, come quelli di Taranto, siano in trincea per una guerra impari contro un nemico subdolo e imprevedibile, l’inquinamento. Il ricatto occupazionale e il sentirsi colpevoli di lavorare. Questo è uno dei pregi di Invisibili, la narrazione di un’umanità divisa fra la necessità e il rifiuto, la psicologia di chi ogni giorno passa quei cancelli aspettando il momento di uscirne, il malessere di chi sa che non può farne a meno pur essendone sempre tentato.

Le illustrazioni del volume sono di Christian Imbriani.

SULLE ORME DI IDRUSA di Wilma Vedruccio (Kurumuny) al Frantoio Turi Borgagne


Verrà presentato sabato 2 giugno alle ore 20,30 nell’ambito della manifestazione Borgo in Festa presso il Frantoio Turi Borgagne, il libro di Wilma Vedruccio dal titolo Sulle orme di Idrusa edito da Kurumuny. Sono previsti interventi di Giuliana Coppola, Luigi Chiriatti, e Lucio Toma. Letture a cura di Wilma Vedruccio e musiche a cura di Rocco Nigro
Protagonista del racconto di Wilma è Idrusa, personaggio di donna otrantina creata da Maria Corti e trasfigurata dalla storia nel mito. Quella raccontata da Wilma è quasi un’epopea e Idrusa ha la potenza di un’eroina della classicità: è senza età, non è soggetta alle categorie del tempo e dello spazio, incarna l’archetipo di donna proviene dal passato e si proietta indomita nel futuro. Idrusa ci riporta alla mente il ricordo di donne eccezionali, dotate di una straordinaria e inquietante personalità che si esterna nei rapporti interpersonali o che emerge a livello della coscienza individuale. Idrusa ha la stessa forza di Didone innamorata, che per amore mette in discussione il suo ruolo di regina e sempre per amore decide di uccidersi sulla spada di quello che è stato il suo uomo pur di non rinunciare a nulla di se stessa.
Ogni scelta di Idrusa sembra scaturire da un sentimento di inadeguatezza, dalla percezione del divario incolmabile tra lei e la realtà circostante: Idrusa si ribella alle convenzioni della sua intera comunità, stretta tra esigenze razionali e istanze emotive. Ma Idrusa non cede il suo cuore, non si rassegna, rivendica la sua anima e la sua intelligenza, resiste fino a incontrare l’amore e la passione sfrontata, che stravolge il cuore e imprime una svolta decisiva e irreversibile alla sua esistenza. Al libro è allegato il CD con il racconto di Idrusa letto da Wilma, che ci porge la sua voce con il giusto pudore, senza pretese attoriali, ma lasciandosi trasportare, come è naturale per l’autrice, dal desiderio del racconto.
La musica di Rocco Nigro segue con grande sensibilità il disegno di Wilma, amplifica le emozioni, sa allontanarsi fino a farsi bordone, oppure sa far danzare a fianco della voce il proprio tema. Personaggi del libro sono anche Otranto, il profumo del mare, i colori di certe albe, gli odori delle erbe, il Salento dei tratturi e delle pietre parlanti, civette dagli “occhi dolci come lampade a petrolio”.

“Muovere l'economia non sarà un'impresa” di Ivan Stomeo per i tipi di Kurumuny. Intervento di Vander Tumiatti (Fondatore di Sea Marconi Technologies)


E’ ormai da qualche anno che frequento il Salento, che ho avuto il privilegio di osservare nella sua complessità, nella sua bellezza, nelle sue tante lacune su più fronti, dalla comunicazione in materia di ambiente (mi rivolgo espressamente a questo settore dal momento che mi occupo per motivi di lavoro di energie alternative e di “green economy”), agli investimenti, al turismo. Ma sono convinto che prima o poi emergerà con forza un interesse a risolvere almeno i problemi maggiori di queste terre e si potrà lavorare con più serenità ed efficienza.
Col passare del tempo certi luoghi, certi nomi, mi sono sempre più familiari, ma soprattutto riesco a individuare pubblicazioni virtuose che fanno davvero grande il Salento. E’ questa disposizione d’animo che ha fatto sì che mi imbattessi in un delizioso prodotto editoriale dal titolo “Muovere l'economia non sarà un'impresa” di Ivan Stomeo per i tipi di Kurumuny. Ivan Stomeo vive a  Melpignano (Le), è geometra alle dipendenze di ASI Lecce e da sempre opera nell’ambito della .
politica. Ciò gli ha consentito di essere eletto sindaco della piccola comunità “greca” dove vive; fa inoltre parte del Consiglio direttivo dell’Associazione Nazionale dei Comuni Virtuosi e del Consiglio direttivo e dell’Ufficio di Presidenze dell’Associazione Nazionale dei Borghi Autentici d’Italia.  L’area di interesse propria del volume in questione copre un’area geografica e umana molto interessante, ovvero quella della Grecìa Salentina, e nello specifico si fa riferimento ad una illuminata sinergia tra politica, impresa e amministrazioni,  verificatasi nella splendida Melpignano, nota nel mondo come patria della notte della Taranta.
Un libro, questo, che rappresenta un monito forte e deciso verso chi ha il controllo della “stanza dei bottoni” a livello provinciale, e regionale, quasi a voler sottolineare che la volontà e le energie per cambiare le cose nel Salento ci sono, e forse si potrebbe partire proprio da Melpignano.  Interessante per meglio comprendere la texture dei contenuti presenti nell’opera di Stomeo, riportare un estratto dalla prefazione di Giuliano Poletti (Presidente di Legacoop): “ (…) Il colloquio con Ivan, presente a Cefalù in rappresentanza dell’Associazione dei Borghi Autentici, la sua attenzione e il suo entusiasmo furono per me uno stimolo importante ad accelerare la definizione del progetto. Uno stimolo presto confermato dall’incontro che tenemmo subito dopo a Roma con gli altri dirigenti di AssoBAI. Ivan ci parlò del progetto che aveva avviato a Melpignano, per il fotovoltaico diffuso sui tetti. E ci chiese e ci propose di realizzarlo in forma cooperativa. Cominciammo a ragionarci su insieme e ne fummo anche noi convinti ed entusiasti: intuimmo che rappresentava un affascinante allargamento dei campi di azione che avevamo fin allora pensato per le cooperative di comunità, e che, pur presentando incognite e difficoltà, meritava di essere sostenuto e sperimentato. E partimmo, quindi, con gli incontri a Melpignano.  Come Ivan, anche gli altri promotori dell’iniziativa e la comunità tutta di Melpignano sono stati per noi una felice scoperta. Come tanti in Italia, avevamo sentito parlare della Notte della Taranta, e sapevamo del grande successo ottenuto dai comuni della Grecìa salentina – con Melpignano in testa – col recupero e la riproposizione in chiave moderna di una importante tradizione culturale. Ma poi, nei mesi successivi, le diverse iniziative tenute a Melpignano ci hanno consentito di entrare in contatto diretto con un’amministrazione locale attiva ed efficiente, davvero al servizio della sua gente e con tante persone disponibili a impegnarsi direttamente per lo sviluppo territoriale e il benessere della propria comunità. È stata una gran bella esperienza, culminata nello straordinario pomeriggio di luglio in cui è nata, nella bellissima piazza principale, la Comunità Cooperativa di Melpignano, con i 71 soci fondatori che per tre ore di fila, insieme al Sindaco intervenuto in rappresentanza del loro Comune, hanno ascoltato attenti e partecipi la lettura dell’atto costitutivo e le spiegazioni del bravissimo notaio De Donno. Mai mi era accaduto finora di veder costituita una cooperativa in piazza: a pensarci bene, il luogo più giusto per la nascita di una cooperativa di comunità. Un’altra delle felici intuizioni di Ivan e degli altri promotori!”. Tra gli obiettivi che si è data la cooperativa vi sono la riduzione dei consumi energetici incentivando l’utilizzo della bio-architettura, delle tecnologie dolci, e del risparmio energetico, la riduzione degli sprechi di acqua potabile, la riduzione dei gas-serra e dell’inquinamento atmosferico, l’aumento della raccolta differenziata e la riduzione dei rifiuti. Termino con una precisazione che avvalora ulteriormente il progetto: il ricavato della vendita del libro sarà devoluto al fondo “Genius Loci” dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia, dedita a sostenere piccoli progetti pilota delle comunità dei borghi.

SASLONG SMART HOTEL IN SANTA CRISTINA


“Welcome to the new SASLONG SMART HOTEL in Santa Cristina, in the heart of Val Gardena and the Dolomites. Here, based on the saying "Great vacations at Smart prices", you'll find style and atmosphere, trendy Italian design, cordial South Tyrolean hospitality, lots of amenities and…incredibly good prices! Our hotel is the perfect place to spend a delightful vacation in the Dolomites, as well as for brief stays, group or business trips. Set out to discover the surrounding scenic wonderland or after successfully completing your business trip enjoy utter relaxation at the SASLONG SMART HOTEL. You'll feel right at home the moment you get here and totally enjoy every minute of your vacation!”

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martedì 29 maggio 2012

AZEALIA BANKS - 212

Hotel Restaurant Roseg Gletscher


“Benvenuti nella nostra pittoresca Val Roseg. Rilassatevi e lasciate che l’unicità della natura e la tranquillità di questa incantevole valle agisca su di voi. Anche il Natale come pure le feste societarie o familiari diventano da noi un’esperienza indimenticabile. Sarà un piacere esservi d’aiuto durante la pianificazione. Visitate la nostra Homepage e comunicateci la vostra opinione. Siamo lieti di potervi annoverare come nostri graditi ospiti. La famiglia Wolfgang e Lucrezia Pollak-Thom con Luca e Laura Vi danno il benvenuto.”

I prodotti qui in vendita sono reali, le nostre descrizioni sono un sogno

I prodotti qui in vendita sono per chi cerca di più della realtà

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