Nel corso della seconda guerra mondiale, gli inglesi e gli americani
intercettarono sistematicamente le conversazioni di migliaia di prigionieri
tedeschi. Registrarono su vinile i passi più interessanti e redassero copie a
stampa riempiendo oltre 150 mila pagine di verbali. Questi verbali sono rimasti
custoditi per decenni negli archivi di stato a Londra e a Washington e sono
stati scoperti e presi in esame per la prima volta da uno storico, Sönke
Neitzel, e da uno psicologo, Harald Welzer, solo a partire dalla fine degli
anni Novanta. È una documentazione unica nel suo genere, sia per la qualità dei
contenuti sia per l'enorme quantità di materiale, e offre una chiave di lettura
inedita e sconvolgente della guerra, dei suoi orrori e dell'animo di chi è
chiamato a combatterla. Senza sapere di essere ascoltati, soldati e ufficiali
della Wehrmacht parlano liberamente e fanno a gara tra loro per dimostrare di
essere stati più brutali e spietati degli altri. Rivelano segreti militari e
dettagli tattici, discutono di armi e operazioni militari, ma esprimono anche
la loro opinione su Hitler, sui nemici, sulla guerra, sulle SS, sullo sterminio
degli ebrei. Soprattutto, manifestano senza inibizioni i loro sentimenti
durante le azioni e il piacere che provavano nelle uccisioni più crudeli.
Soldaten ci restituisce per la prima volta con questa ampiezza, profondità e forza
l'immagine della guerra così come è stata vissuta da chi combatteva. È una
documentazione che pone su basi completamente nuove la nostra conoscenza della
mentalità dei soldati tedeschi: ci permette di valutare l'importanza
dell'ideologia nazista e dell'indottrinamento ideologico nel formare e motivare
gli spietati carnefici di uno degli eserciti più terribilmente efficienti della
storia. Ma questo viaggio nell'orrore – anche grazie alle competenze degli
autori – mette a nudo una verità ancora più sconvolgente: in determinate
circostanze, uomini assolutamente normali possono compiere atrocità
inimmaginabili. Per questo Soldaten è un vero e proprio «libro nero
dell'umanità»: una lettura indispensabile per chiunque voglia capire la storia
e ritenga necessario impedire che simili tragedie possano ripetersi.
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sabato 26 maggio 2012
Romanticidio, di Carolina Cutolo (Fandango Libri) e Goodbye, Habibi! Virginia, di Clara Caverzan (Edizioni Anordest). Intervento di Nunzio Festa
"Pornoromantica" (Fazi, 2007), libro d'esordio e adesso fuori
catalogo di Carolina Cutolo, c'aveva incuriosito in quanto avevano assistito in
diretta, a viva voce dell'autrice, all'annuncio della sua uscita mentre Cutolo
faceva Janis Joplin al Pigneto con la sua chitarra; e il libro ci convinse.
"Romanticidio", seconda prova letteraria - la più difficile ? - c'ha
interessato in quanto ci fidiamo, e non che per l'opera prima non sia stato in
un certo senso anche così, dell'editore Fandango. E quando uscì il primo
romanzo, aggiungiamo, lo collegammo idealmente a "La ragazza
definitiva" (Castelvecchi, Roma, 2007) di Gisela Scerman, libro scelto in quanto
c'aveva attirato al Salone di Torino di quell'anno grazie alla presentazione
graffiante del testo, - che s'apre se non erriamo con l'immagine d'una piramide
di corpi nudi in simil-orgia. Oggi, come si capirà più avanti, mettiamo invece
Carolina Cutolo accanto alla Clara Caverzan che torna, dopo il successo dello
'scandaloso' "Desideria by Opluchi", con "Goodbye, Habibi!
Virginia" (Edizioni Anordest). Più in là, naturalmente, spiegheremo pure
il motivo dell'associazione. Ma andiamo a cominciare con il nuovo Cutolo.
Premesso che la struttura, come soprattutto la lingua, non sono le maggiori
competenze dell'ugualmente godibile romanzo, ecco che vediamo una morente (?)
Marzia Capotorti, un po' persino alter ego dell'autrice, buona a servire e
servirsi di cocktail che chiama cocktail-personalità, un po' qui vagamente alla
Grasselli maniera, bartender cinica e furiosa col prossimo narrarci proprio
dalle sue ultime ore tutto quel che può comunque e ancor scrutare. Quindi
perfino il lato positivo d'una mamma considerata spesso male e i cambiamenti
inattesi d'una vecchia amica. Con le confessioni, per giunta, delle cape del
locale dove ha sgobbato. La confessione di Marzia emessa dalle stanze del coma
e le falsità che deve subire dal letto del coma sono passato e presente della
storia. Ché la trama di ricordi, è fatta. Prima che il colpo di scena sparigli
le carte. Per l'occasione, a questo punto, ci facciamo aiutare da Laura Eduati,
che su "Gli Altri" ha parlato del nuovo romanzo della scrittrice e
cantante roma. "Con leggerezza arguta Romanticidio parla - ha scritto per
esempio Eduati - di quello che assilla molte donne, il Grande Amore della Vita,
quello che molte cercano di vedere in ogni luogo pur di non rimanere da sole.
Fulminante la riflessione su Massimo, uno dei colleghi di Marzia: accusato
dalla ex di essere uno stronzo perché l’ha lasciata, in realtà non si è mai
prestato a doppiogiochismi e ha sempre
chiarito quali fossero i suoi sentimenti. Insomma, se a volte i maschi
ci risultano poco onesti è perché condiamo i loro gesti e le loro parole di
significati romantici niente affatto pertinenti. Occorre dunque compiere un
romanticidio, senza però che il cuore diventi duro come il cuoio altrimenti le
emozioni, quando arrivano, causano uno shock fortissimo ed è questo, in fondo,
che dà origine a tutta la storia". Dunque, adesso, possiamo legare libro
di Cutolo al ritorno di Caverzan. Perché le due opere, diversamente eppure
seguendo a volte una scia comune, entrambe s'esprimono sull'amore e sul sesso
ma senza fermarsi a questi due elementi del mondo. Se Desideria nel 2008 fu
"il libro scandalo della sindachessa del Nordest", ché quella
pubblicazione parlava liberamente del sesso nel Veneto bianco e apparentemente
puro di Clara Caverzan, dopo quattro anni Goodbye, Habibi! è il giusto quaderno
rosso per quante e quanti di turismo sessuale femminile non ne vogliono e/o non
ne vorrebbero sapere. Sulle tracce d'Erica Jong, Caverzan usa la sua voce
inarrestabile per mettere la sua Virginia a stretto contatto innanzitutto con un
marito che la maltratta. Dove le frasi dell'autrice di Montebelluna sono pietre
lanciate sul volto della protagonista della trama. Quindi tutto comincia al
primo tradimento di lei. Da Damiano. Invece il cambio effettivo e reale di
passo, allora di scelte della donna e da donna sempre della protagonista,
appare dopo l'Egitto perfino condiviso inizialmente col marito. Almeno fino a
Bahr. Sino alla comparsa dello stuzzicante Bahr. Le scopate di Virginia
somigliano molto alle scopate descritte da Aldo Busi. Come i sentimenti da lei
cercati somiglianto tantissimo ai sentimenti miraggio dei libri di Busi. La
riflessione di Clara Caverza, però, carezza i soldi che le italiane e le occidentali in genere passano al nubiano di
turno: in cambio di prestazioni schiavistiche. Registra la forza della moneta
che compra donne e uomini. Rovinandoli.
Carlo Magno. Primo europeo o ultimo romano di Georges Minois (Salerno Editrice)
Come avviene per tutti i giganti della storia, sulla figura di Carlo Magno è
stato scritto tutto e il contrario di tutto. E la costruzione del mito si
sovrappone, come spesso accade, alla realtà storica restituendo talvolta un
quadro incerto e ambiguo del personaggio. Il caso di Carlo Magno è, da questo
punto di vista, emblematico. Come “accedere” al vero Carlo dopo la Chanson de Roland? In 1200
anni la figura del sovrano carolingio è stata incessantemente recuperata,
utilizzata, manipolata fino al suo ultimo avatar che lo vuole padre
dell’Europa, una sorta di fusione tra Adenauer e De Gaulle che riconcilia il
mondo germanico e quello francese. Districandosi tra le varie ricostruzioni
storiche l’autore delinea la “biografia” di Carlo Magno più veritiera, depurata
dagli aloni che nel corso dei secoli hanno avvolto la sua figura.
Georges Minois è tra i più famosi medievisti d’oltralpe è autore prolifico
di circa trenta libri tra cui La
Chiesa e la guerra, Bari 2003.
venerdì 25 maggio 2012
Conspiracy of the Six-Pointed Star: Eye-Opening Revelations and Forbidden Knowledge About Israel, the Jews, Zionism, and the Rothschilds by Texe Marrs (RiverCrest Publishing)
“Shocker! Rothschild has a
dark, secret plan for America
and you re not going to like it. He s also got conspirators working inside the U.S. government
and in the White House. These men and women have no love for America and its
citizens. Instead, they constantly plot with Wall Street bankers and socialist
revolutionaries to destroy our nation and seek to forge in its place a
tyrannical New World Order. Unbelievable? Well, you won t think so after you
have read the astonishing, documented facts revealed in this riveting,
groundbreaking book. In Conspiracy of the Six-Pointed Star you ll discover
eye-opening revelations and forbidden knowledge about Rothschild, Israel,
the Jews, and Zionism, and the hidden agenda that propels these evil forces.
Greed, money, murder, and blood these are the inflammable factors that motivate
the elite, and you ll find out just how horribly dark-hearted these Luciferian
conspirators are. Texe Marrs, one of the world s premier conspiracy scientists,
shines the spotlight of truth on the malevolent personalities who have
afflicted our political system and economic structures. Barack Obama, Hillary Clinton,
George W. Bush, John Kerry, Sarah Palin, Glenn Beck, Newt Gingrich, David
Rockefeller, Lord Jacob Rothschild, John McCain they re all profiled here.
Disclosures from once highly classified documents give us incredible new
information about the Nixon White House, the forced resignation of Vice
President Spiro Agnew, and the Jack Ruby-Bill Clinton connection. Discover also
how Rothschild and Zionist Jews brought Red China s Mao Tse Tung to power; who
really killed President John F. Kennedy; the attack on Christianity by Michael
Jackson s Jewish rabbi; the hidden bloodline of conservative talk show host
Rush Limbaugh and how it affects his performance on air; the final testament
and warning of Protestant Reformer Martin Luther; the stunning two million dollar
bribe paid to President Harry Truman; the Babylonian black magic practiced by
kabbalistic rabbis; and the real reason why U.S. military forces are in the
Middle East. Conspiracy of the Six-Pointed Star digs deep into the abyss and
uncovers things the controlled media dare not even imagine. Satan, indeed,
casts a long shadow, but Texe Marrs dispels the darkness and lifts the curtain
with a shower of facts and truth that will leave the wicked conspirators
gasping for breath.”
Il libro del giorno: Utilizza la Tecnica PSYCH-K di Robert M. Williams (Macro Edizioni)
Ti stai sforzando davvero per diventare una persona migliore? Ma nel momento
in cui devi ottenere i tuoi obiettivi ti accorgi che sei tu stesso a remarti
contro? Questa battaglia intestina ti impedisce di vivere la tua vita ricca di
gioia, felicità e pace. Molti cercano di affrontare il problema lottando. Ma
spesso tentare e ritentare non è la risposta. Se continui a fare quello che hai
sempre fatto, continui a ottenere quello che hai sempre ottenuto. Esiste oggi
un metodo più efficace per scoprire l'anello mancante della tua vita che ti
eviterà di lottare allo strenuo delle forze. Rob Williams, l'inventore della
tecnica Psych-K ti spiegherà come in questo libro come trovare la tessera
mancante alla tua vita. Con questo volume riuscirai a liberarti dalle credenze
limitanti che ti condizionano: scopri la tua divinità e la tua grandezza! “Il
segreto della vita” è CREDERE. Non sono i geni che controllano la nostra vita,
sono le nostre credenze. PSYCH-K è un set di facili tecniche che ci danno il
potere di cambiare le nostre credenze e le nostre percezioni in modo da
incidere sulla nostra vita a livello cellulare”.(Bruce H. Lipton)
Il sesto e altri racconti psychotropic noir di Stefano Delacroix alla Galleria 25
Presso la
Galleria 25
in piazza Orazio Flacco, 24 a Venosa (Potenza) alle
19:30 il 27 maggio 2012 torna la letteratura con Stefano Delacroix, cantautore
prestato alla narrativa che – dopo aver firmato i due romanzi del 2007, “La
memoria del mare” e “Peristalsi” – presenta
la raccolta “Il sesto e altri racconti psychotropic noir” edito da Lupo
Editore. Introduce la serata Mara Venuto.
Negli otto racconti di questo libro (più una bonus track) il
noir è in ogni personaggio e ciò rende lo scorrere delle pagine piene di
suspance. Ne Il Sesto si aboliscono le differenze tra mondo interno e mondo
esterno, tra memoria e attesa del futuro: il tempo non scorre se non nel flusso
circolare del percepire-ricordando, eppure le vicende avvengono: suicidi
determinati da una falsa percezione dell'altezza; errate letture del mondo che
si riconducono alla fatalità di un nome e che conducono a costruire la propria
morte, apparentemente accidentale. Il noir di Delacroix è psicotropo, ma nopn
psicotico ed è inscritto sul fatto leggero, ma ineluttabile, che la follia è
una distrazione della percezione.
Stefano Delacroix - Nasce a Taranto nell'agosto '66, da
genitori leccesi. Dopo la militanza tra le band giovanili ed un album
pubblicato nel 1986 con la band The Act per l’etichetta torinese Toast,
scoperto da Maurizio Montanari, approda alla corte di Mimmo Locasciulli, che ne
pubblica tra il '94 e il '97 i primi due album da solista, "Ribelli"
e "La legge non vale" (Ed.Hobo e distribuzione Sony Music). Nel ’96
scrive “Che Fine Farò” per l’attore italiano Alessandro Haber (Hobo,
distribuzione Sony Music) e partecipa nel ’98 all’album “Uomini” di Mimmo
Locasciulli, che duetta ancora con lui nel brano “Non è Stato Facile”, tratto
da “Ribelli”, sulla raccolta“Aria di Famiglia” (2002). Dopo tournée in Italia
ed all’estero, accanto a Goran Kuzminac, Mario Castelnuovo, Claudio Lolli e lo
stesso Locasciulli, Delacroix esordisce nella letteratura nel 2007, con due
romanzi:"La Memoria
del Mare" (ed. LaRiflessione) e "Peristalsi" (ed. Il Foglio), ai
quali fa seguito, in principio del 2009, "IlSesto" (LupoEditore) ,
raccolta di racconti noir giunta nel 2012 alla seconda edizione, sempre per
Lupo Editore. Inoltre, sta scrivendo una storia a puntate su DesertoItaliano il
blog di Agostino Palmisano
(http://desertoitaliano.wordpress.com/)
MO(N)DI DI SCRIVERE. SCRIVERE PER IL CINEMA (9-10 Giugno 2012) con OMAR DI MONOPOLI PRESSO TENUTA SCALOTI. (Strada S. Pietro in Lama – Copertino, n. 10)
Come si scrive la sceneggiatura di un film o un testo per la tv o radio
partendo da un testo letterario? Il modulo “Scrivere per il cinema” del corso
MO(N)DI DI SCRIVERE (9-10 giugno 2012) vuole trasmettere ai partecipanti
l’importanza per uno sceneggiatore di costruire scene, sequenze, personaggi che
si raccontano attraverso dialoghi e set diversi. A tenere il corso OMAR DI
MONOPOLI, scrittore e sceneggiatore. Nel 2007 ha esordito con il
romanzo “Uomini e cani” (Premio Kilhgren Città di Milano, presto al cinema) cui
sono seguiti nel 2008 “Ferro e fuoco” e nel 2010 “La legge di Fonzi” (adattato
in sceneggiatura dal Torino FilmLab). Ha collaborato come soggettista con
Edoardo Winspeare e ha scritto il radiodramma “L’Uomo Termoionico” per Radio
Rai3. I partecipanti verranno da lui guidati verso un percorso che attraverserà
le varie tappe dello scrivere per il cinema: dall’idea per un buon soggetto
all’analisi del suo adattamento per i diversi media. L’importanza di
documentarsi, lo studio dei classici e la capacità di metabolizzare
l’autobiografismo sono le principali tappe per mettere a segno una buona
sceneggiatura. Il corso è strutturato nella formula WEEK-END FULL IMMERSION per
la durata totale di 15 ore (sabato 9 e domenica 10 dalle 9:30 alle 18:30) con
pranzo offerto e condiviso nella fantastica Tenuta Scaloti (strada S. Pietro in
Lama – Copertino, n.10), una villa d’epoca immersa nella natura. Le iscrizioni
scadono il 7 giugno. Per iscriversi o per info scrivere a
redazione@lupoeditore.it o telefonare ai numeri 329 4178895 / 338 4598211 e
consultare il sito www.lupoeditore.it (sezione CORSI).
BIRRA ALMOND ‘22
“La nostra Birra Dark in Bicchiere! Produciamo birre crude ad alta
fermentazione disponibili in bottiglie da 0.75 litri. Tutte le
nostre birre sono "bottle conditioned" ossia la fermentazione
secondaria e l'affinamento avvengono in bottiglia. Affiniamo il nostro prodotto
per un periodo variabile, legato alla tipologia prodotta, ma mai inferiore alle
otto settimane. La materia prima è scelta con cura, cercando di attingere anche
alle risorse locali. Il miele biologico proviene dalle montagne abruzzesi,lo
zucchero è preso dal circuito del commercio Equo e solidale. I malti,gli
estratti di malto,il luppolo e i lieviti sono scelti tra i migliori disponibili
sul mercato. Sorseggiate la nostra birra ad occhi socchiusi e speriamo possa
suscitare in voi le stesse emozioni che ci raccontano i nostri primi, ma già
affezionati estimatori.”
QUI
SEALINK TRAVEL GROUP
“SeaLink Today - SeaLink
Travel Group NZ Ltd is one of the country's largest privately owned ferry
companies operating comprehensive car, passenger and freight services to
Waiheke and Great Barrier Islands,
as well as contracting services in and around the Hauraki
Gulf. Waiheke Island
services are provided by the premium brand SeaLink via the Seaway and the
luxury vessel Seacat. Also servicing Waiheke
Island is the FreightLink
vessel Seamaster which offers a slightly slower journey and discounted fares. SeaLink
also provides the life-line to Great
Barrier Island
with the only year-round ferry service carrying cars, passengers and bulk
freight.
SeaLink and Tourism - The
company moved into tourism in September 2005 with the launch of the SeaLink
Holidays brand – offering package holidays to Waiheke and Great Barrier
Islands. Today SeaLink enjoys co-operative partnerships with over 40 tourism
operators, relationships which directly benefit our customers through the
packages marketed in the Holidays programme.
SeaLink's Additional
Services - In addition to its passenger and tourism operations, SeaLink is also
a primary carrier of bulk freight in and around the Hauraki
Gulf. The BK Subritzky is purpose-built for the carriage of
aggregate, lumber, heavy machinery and buildings and can often be seen with
unusual cargoes aboard. SeaLink also provides vehicle and transport services to
Rangitoto, Motutapu, Rakino, Motuihe and Kawau Islands.
SeaLink's History (2011) - In
2011 the company quietly reverted back to New Zealand ownership after 7
successful years in the hands of SeaLink Australia and is now owned by Lyncroft
Properties. Click here to read the press release.
(1960 – 2011) - SeaLink
Travel Group started out as a ferry company owned by the Subritzky family in Auckland in 1960. During
this time it went by various trading names including Subritzky Shipping,
Subritzky Shipping Line and Subritzky on the Hauraki Gulf.
A change of ownership in 2004 saw the purchase of the company by Kangaroo
Island SeaLink, a leading South Australian tourism company and in December 2005
the company was re-named the SeaLink Travel Group. At this point the company
started to focus on tourism and the SeaLink Holidays brand was born.
HERE
La paura della lince, di Antonella Cilento (Rognosi). Intervento di Nunzio Festa
Il primo romanzo giallo della scrittrice
napoletana Antonella Cilento, "La paura della lince", è leggere un
Guido Reni mentre il quadro vola a pelo d'acqua. Infatti protagonista della
storia è, in prima battuta, proprio una delle tele più quelle del Reni: dove
una lince, s'aggiunga, sconvolge l'ambiente descrittivo dell'opera. Ma ecco che
nello spassoso e molto ironico ultimo romanzo di Cilento troviamo soprattutto
il razzismo che sbarca a Napoli e il malaffare che non si sposta da Napoli.
Perché, appunto, il capoluogo campano, che fu solamente accoglienza sincera e
forse poca altezzosa superiorità morale e materiale dei ricchi, somiglia sempre
di più a quelle fettucce di Nord proprietà sentimentale e pratica della Lega
dei Bossi e famigli a vario titolo. Che sanno dei Borghezio pronti a bruciare
barboni e migranti. Mentre in La paura della lince un onorato preside
scolastico gioca a sparare agli immigrati che non sopporta. L'intreccio è
costruito magistralmente. Quando una bambina, orfanella, per aggiungere un
tassello fondamentale, è catapultata in vicende solamente all'apparenza più
grandi di lei. Tra persone che scompaiono e soggetti che riappaiono, siamo
nella novella che illustra un giro di soldi e opera d'arte a favore di chi da
questi vuole e può arricchirsi. Quasi camorra a parte. Autrice di forza e
audacia, Antonella Cilento non teme che immettendo nelle vicende piccoli
accadimenti da spettacolo d'attualità e di commenti da seconda serata possa
svilire il sottotraccia del suo romanzo. E riesce a restare immune, appunto,
dal pericolo. Seppur il forte rischio esisteva. Un piccolo editore partenopeo è
stato capace, preme sottolineare, di darci un libro brioso della nostra
Antonella Cilento, il suo primo giallo che vogliamo invece catalogare fra le
pubblicazioni che hanno il bel coraggio di non spaventarsi difronte alla
vastità di temi che quotidianamente sono malattia per la porzione di popolo che
mai dovrebbe rassegnarsi a subire gli atti delle cattive abitudini. I colpi di
scena del romanzo, poi, danno a lettrici e lettori una voglia che si rinnova di
non abbandonare neppur per un microscopico secondo le pagine di Cilento. Arte
non da tutti, va detto. Arte che la narratrice Antonella Cilento, ci dice con e
tramite l'azione della scrittura, non ha alcuna intenzione di dismettere. Grazie al cielo e al mare.
Per Chiarelettere Edizioni Gianni Dragoni con Alta Rapacità e Riccardo Iacona con Il popolo tradito
Gianni Dragoni, Alta Rapacità – Montezemolo, Della Valle e Punzo. I tre
moschettieri all’assalto dei treni superveloci.
Corre la febbre dell’alta velocità. I soldi sono tanti, gli appetiti si
moltiplicano. Vale la pena saperne di più. Per esempio sapere chi sono i nuovi cavalieri
che hanno appena inaugurato il treno – quasi tutto francese – Italo, che
collegherà Napoli con Milano. Ecco a voi Luca Cordero di Montezemolo detto
altrimenti «Libera e bella» per via del ciuffo, presidente della Ferrari e uomo
Agnelli, affiancato da Della Valle, il rottamatore della finanza: dopo le
scarpe e il «Corriere della Sera», perché no, un treno. E infine Gianni Punzo,
il re di Nola «’o pannazzaro» che vendeva la biancheria in una piccola bottega
a Napoli. Tutti sostenuti da Banca Intesa e Corrado Passera, poi diventato
ministro. Pochi soldi investiti e molto onore (anche molti guadagni). L’autore
fa due conti e ci regala una nuova puntata sul potere, quello che fa i soldi
(con i soldi degli altri) e che in Italia è rappresentato sempre dai soliti
noti.
Gianni Dragoni ha già pubblicato per Chiarelettere, con Giorgio Meletti, La
paga dei padroni (2008) sugli stipendi dei nostri manager, banchieri,
imprenditori e Capitani coraggiosi (2011) sulle vicende dell’Alitalia e dei
«patrioti» chiamati in campo da Silvio Berlusconi nel 2008, Colaninno,
Benetton, Marcegaglia e ancora Passera con tanti altri. Lavora come giornalista
al «Il Sole 24 Ore» ed è ospite fisso della trasmissione di Michele Santoro,
Servizio pubblico.
Riccardo Iacona, Il popolo tradito
In redazione già alla prima lettura ha colpito tutti. Per questo abbiamo
deciso di proporlo come la prima tappa di un work in progress che condurrà
Riccardo Iacona, uno dei volti più credibili del giornalismo televisivo
italiano, in un mondo a parte che è l’Italia dei quartieri abbandonati dalla
politica.
Le persone, le storie, le testimonianze, tutto riportato con uno stile
spiazzante, in prima persona, direttamente sul posto, faccia a faccia con i
personaggi. Una temperatura narrativa che scompagina tutte le più consuete
ricostruzioni giornalistiche, restituendoci un ritratto dell’Italia e degli
italiani come non abbiamo mai visto. Fino alla storia di Raffaellina e di suo
figlio Salvatore, tredici anni, che in un giorno di gennaio del 2003 doveva essere
al campetto a giocare a pallone con gli amici e invece è finito morto
ammazzato. La prima stazione è Napoli, il popolo in ostaggio nel cosiddetto
Lotto Zero. Un reportage duro, sincero, violento.
Riccardo Iacona ha già pubblicato per Chiarelettere L’Italia in Presadiretta
(2010). Giornalista professionista, nel 1988 è entrato a far parte della
squadra della terza rete Rai diretta da Angelo Guglielmi, lavorando alle
trasmissioni di Michele Santoro Samarcanda, Il Rosso e il Nero, Il raggio
verde, Moby Dick, Sciuscià-Edizione straordinaria. Da quel momento in poi è
diventato «autore di se stesso»: da cinque anni, infatti, lavora alla ideazione
e alla realizzazione di suoi programmi; prima con la serie dei W: W gli sposi,
W il mercato e W la ricerca, poi con Case!, Ospedali!, Tribunali! e Pane e
Politica; e adesso con Presadiretta.
SENTIERI A SUD – il workshop (2 e 3 giugno 2012/ 9 e 10 giugno 2012). Località Kurumuny a Martano (Le)
“Aggirarsi tra quelli antichi
casolari, tra i muretti a secco e la
piccola aia, respirare gli odori dei cibi cotti nei grandi forni di pietra,
rito collettivo che unisce un paese intero, è una delle ultime, rare, occasioni,
per ‘sentire’ i gusti di un Salento ‘al riparo’ che custodisce orgogliosamente
la forza arcaica delle sue radici, per ‘donarla’ in preziose occasioni di
festa.” Questo scrive Pierfrancesco Pacoda parlando di località Kurumuny nella
campagna di Martano (Lecce) dove a breve si terranno una serie di importanti
eventi culturali e di confronto. Continua dunque l’intensa attività della casa
editrice Kurumuny, da anni promotrice di cultura nel e sul territorio
salentino. La casa editrice propone in
una veste del tutto inedita, corsi di canto e di ballo popolare salentino che
si svolgeranno nella splendida ed energetica cornice di Kurumuny a (Martano).
I corsi saranno tenuti
rispettivamente da Anna Cinzia Villani (celebre cantante popolare
salentina che ha dato vita ad una carriera ricca di grandi collaborazioni
professionali, distinguendosi da subito per le caratteristiche della sua voce
che molti hanno definito “antica” e capace dei virtuosismi tipici della
vocalità tradizionale) e Maristella Martella (che partendo dagli studi
di Ernesto de Martino e di Diego Carpitella, si specializza in una
riproposizione contemporanea nell'insegnamento e nell'interpretazione della
pizzica e approfondisce una ricerca teatrale ed espressiva sul tarantismo e più
in generale sulle danze tradizionali mediterranee.
Elabora un suo personale
linguaggio espressivo, che pur partendo da elementi propri alle culture
tradizionali, evolve in una dinamica contemporanea impegnandosi nella
realizzazione di un metodo di insegnamento delle tecniche del tipico ballo italiano).
Si tratta di un momento non solo di studio in ambiti di ricerca che
costituiscono a tutt’oggi la storia dell’etnomusicologia nel Salento, ma anche
di confronto e condivisione di saperi che vale la pena conoscere e valorizzare.
I corsi saranno preceduti da una
lezione introduttiva condotta da Luigi Chiriatti, che illustrerà
l’importanza e la necessità del canto e del ballo all’interno della culturale
tradizionale. Alla fine dei corsi un momento di convivialità (pranzo o cena)
con cibi tradizionali, musica e balli. Il corso si terrà in località Kurumuny a
Martano (Le). Iscrizione obbligatoria via mail a: frachiriatti@tiscali.it o info@kurumuny.it entro il 31 maggio per il
corso di canto ed entro il 4 giugno per quello di canto.
Per maggiori info 3343309499
CORSO DI CANTO POPOLARE SALENTINO - ispirato alle tecniche vocali arcaiche
tenuto da Anna Cinzia Villani
SABATO 2 e DOMENICA 3 GIUGNO
Sabato 2 giugno dalle ore 10,00 alle ore 13,00
h. 09,00 - Apertura dello stage con un’introduzione sul
canto nella cultura popolare salentina a cura di Luigi Chiriatti;
h. 10,00 -
Presentazione del percorso formativo e artistico dell’insegnante.
Presentazione del metodo didattico;
h. 10,30 - Ascolto delle voci dei cantori tradizionali
affinché si familiarizzi con i vari stili.
h. 11,30 - Scoperta della propria voce e delle relative
varie possibilità di utilizzo.
h. 12,30 - Canto collettivo.
Domenica 3 giugno dalle ore 10,00 alle ore 13,00
h. 10,00 - Il canto alla stisa.
h. 11,30 - Canto collettivo e individuale. A chiusura del
corso pranzo popolare a base di cibi tradizionali.
CORSO DI DANZA - ispirato alla pizzica pizzica e
tarantelle del sud Italia tenuto da Maristella Martella
SABATO 9 e DOMENICA 10 GIUGNO
Sabato 9 giugno dalle ore 15,00 alle ore 19,00
h. 15.00 - Apertura dello stage con un’introduzione sul
ballo nella cultura popolare salentina a cura di Luigi Chiriatti;
h. 16.00 - Presentazione del percorso formativo e artistico;
Presentazione del metodo didattico.
h. 16,30 - Riscaldamento del corpo e preparazione del gruppo
dei danzatori; esplorazione degli elementi base della danza: spazio, dinamica,
relazione;
h. 17,30 -
Introduzione alle varianti geografiche e stilistiche delle danze
popolari del sud Italia: tammurriata dell’Agro-Nocerino Sarnese, tarantella del
Gargano, tarantella calabrese (stile reggitano); pizzica pizzica: passi base e
postura.
h. 18,30 - Improvvisazione guidata.
Domenica 10 giugno dalle ore 16,00 alle ore 19,00
h. 16.00 - Pizzica pizzica: passi base e postura;
h. 17,30 - La ronda e le sue dinamiche;
h. 19,00 - Improvvisazione guidata. A chiusura del corso
cena popolare a base di cibi tradizionali.
Il corso si terrà in località
Kurumuny a Martano (Le). Iscrizione obbligatoria via mail a:
frachiriatti@tiscali.it o info@kurumuny.it
entro il 4 giugno. Massimo 25 partecipanti
Per maggiori info 3343309499
Per raggiungerci
http://www.kurumuny.it/lang-it/dove-siamo.html
giovedì 24 maggio 2012
The Conspiracy That Will Not Die: How the Rothschild Cabal Is Driving America into One World Government by Sr. Robert Gates (Red Anvil Press)
“From each according to his
ability To each according to his needs Is this what we want America to be? A cabal of financial
interests are rapidly driving America
toward totalitarianism and Communism. If we are to stop them, their conspiracy
must be exposed. Currently the National Debt is over $14 trillion dollars, and
it grows at over $1.5 trillion a year. The Rothschild Financial Empire is
driving this country into a one-world government. The financial organizations
in the U.S.
that are controlled by the Rothschild Cabal consists of the Rockefeller Trust,
The Ford Trust, and others. These U.S. financial Institutions supply
the funds for organizations such as the Council on Foreign Relations. From this
organization, other organizations have been established, such as The Trilateral
Commission. Other organizations are also financed by the U.S. branches
of the Rothschild Cabal such as NAACP, ACLU, The Black Panthers, etc. The main
purpose of these organizations are to destroy the Constitution as written by
our forefathers. The Cabal is using both the Democratic Party and Republican
Party as vehicles to advance their one-world agenda. This book was written to
expose this conspiracy to one and all. Robert Gates, Sr. is retired military;
holds a B.S. and M.B.A. degrees with a minor in Macro-economics.”
Il libro del giorno: Scopri il segreto della guarigione di Joachim Faulstich (Macro Edizioni)
La medicina è ad una svolta? Metodi ancora ignorati fino a pochi anni fa,
perché ritenuti non scientifici, vengono per la prima volta apprezzati, per il
semplice fatto che sembrano funzionare. Cliniche universitarie collaborano con
guaritori, studenti di medicina imparano l’arte di imporre le mani, oncologi
sostengono i loro pazienti guidandoli in viaggi di coscienza verso antichissime
immagini interiori, medici mandano in trance i loro pazienti per scoprire le
cause delle malattie croniche nascoste nel profondo. Come si spiega tutto ciò?
Joachim Faulstich dimostra che l’antico sapere e la scienza moderna non sono
più in contraddizione fra loro. Le scoperte fatte negli ultimi anni dai
neurobiologi e dai neurofisiologi confermano le tradizioni millenarie: corpo,
mente e anima sono collegati fra loro in una grande rete. In questa rete si
cela il segreto della guarigione di cui da sempre l’uomo è alla ricerca. Un
entusiasmante viaggio di esplorazione. L’autore ci guida in un entusiasmante
viaggio di esplorazione: dalle toccanti storie dei pazienti, dalle esperienze
personali e dagli incontri con scienziati, medici, terapeuti e guaritori emerge
un’incoraggiante trasformazione che solo fino a pochi anni fa sembrava
inconcepibile.
DATA RECORD 93
“DATA RECORDS 93 nasce a Firenze nel 1977 come CONTEMPO Records, negozio di
dischi specializzato in rarità New Wave, Heavy Metal e Rock. Alla fine degli
anni '80, nasce anche l'etichetta discografica CONTEMPO, che produrrà album di
gruppi fiorentini quali LITFIBA (Yassassin), DIAFRAMMA, e di gruppi esteri
quali PANKOW e molti altri. Nel corso del tempo, l'etichetta acquisterà sempre
più importanza producendo album di gruppi prestigiosi come CLOCK DVA, CHRISTIAN
DEATH.”
QUI
Il silenzio dei vivi di Elisa Springer (Marsilio). Intervento di Vittoria Coppola
Elisa si sente colpevole e inadeguata.
Dopo aver vissuto l'indicibile sulla propria pelle di giovane donna, la
colpa le dilania l'anima. La colpa di essere ancora viva. L'autrice de “Il
silenzio dei vivi” è protagonista di un'esistenza fatta di persecuzione, campi
di concentramento, treni sovraffollati, violenza, umiliazioni. Si conosce
l'atrocità del nazismo grazie ai libri di storia. Quasi la si sfiora, però,
quando a parlare sono le persone che quell'atrocità l'hanno subita. Alcuni
studiosi hanno paragonato l'autrice Elisa Springer a Primo Levi. Tant'è che
numerose sono le scuole che adottano il suo libro all'interno del programma
scolastico. Ciò che accomuna i due scrittori è certamente la voglia di
trasmettere al lettore il senso del dovere verso la conoscenza dei fatti e,
soprattutto, nei confronti della memoria. Elisa trova in sé il coraggio di
raccontare, dopo anni e anni intrisi di ricordi struggenti. È una borghese
ebraica che viene inghiottita dall'inferno. E una borghese ebraica che vede
morire centinaia di persone e, più di tutti, i suoi genitori. È una ragazza
borghese ed ebraica che arriva a pesare 28 chili di anima e coraggio, che
riesce a fare ritorno a Vienna e che pensa alla “mano di Dio”, quando la
parentesi più buia della nostra storia vede arrivare la cosiddetta soluzione
finale. Un linguaggio potente, quello di Elisa Springer. E la potenza è quella
della semplicità. Perchè l'indicibile va
assolutamente raccontato, e gli orpelli linguistici c'entrerebbero ben poco.
Estée Lauder
“Estée Lauder founded this
company in 1946 armed with four products and an unshakeable belief: that every woman
can be beautiful. Today, more than 60 years later, that simple notion has
literally changed the face of the beauty business.
Beginnings - Born Josephine Esther Mentzer, Estée Lauder
was raised in Corona, Queens,
by her Hungarian mother, Rose, and Czech father, Max. The name Estée was a
variation on her family nickname, Esty. Always interested in beauty, she was
mentored by her uncle, chemist John Schotz, and began her business by selling
skin care products to beauty salons and hotels.
The Power of Touch - Perhaps
Mrs. Lauder's most important legacy was her belief that in order to make a
sale, you must touch the customer. She spent a great deal of time advising
customers and teaching Beauty Advisors. "I didn't get there by wishing for
it or hoping for it, but by working for it," she often reminded her sales
force.
A Great Leader - Mrs.
Lauder's leadership inspired thousands of people. She received scores of
honors, including the United States'
Presidential Medal of Freedom and France's Legion of Honor. However,
Mrs. Lauder was happiest advising women during her in-store appearances. One of
her favorite quotes was "Telephone, Telegraph, Tell-A-Woman," because
she knew that once a woman tried an Estée Lauder product, she would love it and
share it with her friends.
Approachable Beauty - When
the company began to advertise, Mrs.Lauder insisted that its images portray
beauty that was both aspirational and approachable. Over the years, supermodels
Karen Graham, Willow
Bay, Paulina
Porizkova—and now Constance Jablonski, Liu Wen, Hillary Rhoda, Elizabeth Hurley
and Carolyn Murphy—have represented Estée Lauder. Elegant Style Mrs. Lauder was
also deeply involved with the package design of her products. Among her many
contributions was the choice of Estée Lauder's signature blue, which she
believed would coordinate with the décor of most bathrooms and bedrooms.”
HERE
A quei tempi non si buttava niente di Nicola Bruno (Youcanprint)
Un figlio ricorda la vita di rinunce e di sacrifici del padre, dall’infanzia
strappata ai banchi di scuola, alla tragedia della guerra sul fronte russo,
alla lunga prigionia, fino alla vecchiaia dopo anni di lavoro e molto altro
ancora. Una vita ricca (fin troppo) di fatica, senza mediazioni che la
rendessero meno dura; una fatica che definire da “sole a sole” o dall’alba al
tramonto è ancora troppo poco, perché prima dell’alba si era già in cammino
verso i campi e dopo il calare del sole, in autunno, si continuava in cantina o
nel frantoio. Un mestiere, quello del contadino, che si fa dall’alba al
tramonto della vita, stregati dalla terra che si lavora fin da bambini. A
quella fatica furono iniziati i figli per sollecitarli a impegnarsi negli studi
e costringerli a fuggire dalle privazioni dei padri e dei nonni, “per non fare
la loro stessa vita”. Una vita comunque ricca di ideali e passione politica, di
fede, amore e amicizia, una vita pregna di solidarietà. Dai racconti emerge uno
spaccato della vita di paese fatta di usanze e tradizioni, proverbi dialettali,
venditori e compratori ambulanti, fughe di animali per i vicoli, artisti e
giochi di strada, mestieri ormai scomparsi, forni pubblici sempre affollati e
piatti della cucina regionale pugliese. E poi la bellezza della campagna
pugliese ricca di trulli e muretti a secco, campi di grano e distese di
mandorli, ulivi, peschi e ciliegi, vigneti ad alberello e tendoni di uva da
tavola, cespugli di more e di asparagi, macchie di origano e di finocchio
selvatico. Una campagna dove ascoltare il campanaccio lontano delle mucche al pascolo
di una masseria; una campagna che ancora ti rallenta con i suoi greggi e ti
stordisce con le sue cicale, che affascina il viandante in un tripudio di
suoni, colori e odori. Questo libro è innanzitutto un atto d’amore di un figlio
verso il padre, un omaggio alle comuni radici contadine e a un passato troppo
spesso rimosso per effetto della sbornia della modernità. Dalle pagine emerge
il desiderio di contrastare la tendenza a cancellare uno spazio e un tempo
della nostra storia comune, di restituire dignità a cose, luoghi, affetti,
sentimenti che il mondo attuale considera preistorici, e di cui in qualche caso
addirittura si vergogna.
Atti naturali, di Pier Damiano Ori con nota critica di Alberto Bretoni (Carta Bianca). Intervento di Nunzio Festa
La collezione bianca un po' einaudiana di Carta Bianca, giovanissima e
coraggiosa casa editrice della provincia bolognese, egregiamente presentata e
rappresentata dal poeta Stefano Massari, è una di quei contenitori di piccole
gioie che mai ci stancheremo d'osannare e della quale mai finiremo di cantarne
le lodi. (L'avevamo già fatto in un certo senso leggendo qualche tempo fa -
fine 2010 - la Paola
Turroni di "Il mondo è vedovo"). "La cronaca è
un albero che sgocciola / Un miliardo di liquido niente. / Mi bagno lì sotto,
come fossi placido, / accolgo la pioggia vegetale / sapendo che è senza tempo,
ma di breve / durata, nel mondo mortale". (...) Questo tassello della
sezione "Scuola di respiro", del volumetto "Atti impuri"
del poeta e narratore di Bologna Pier Damiano Ori possiamo assurgerlo a modello
stilistico e forse persino contenutistico dell'intero libretto, ultima
pubblicazione delle edizioni Carta Bianca. Perché Ori poi aggiungerà più
avanti, in apertura di "Esortazioni": "Allora, guarda, / io
prendo questo / fazzoletto di marmo / e ti dico che è un'ipotesi / astrusa. /
Cose così non esistono / se non nel gioco / delle parole. / Il discorso non è
il mondo / e il racconto / è un'altra cosa." E saremmo sciocchi a un farci
aiutare dalla dotta e permalosa nota accompagnatoria al testo vergata dal poeta
e critico Bertoni; dove Albero Bertoni, per esser chiari e sinceri fino al midollo,
però ci renderà d'un lirismo che "(...) muove da un punto di vista cinico
e disilluso, come è proprio di ogni moralista che si rispetti, ma è sempre
pronto - a ogni nuova piega o curva del suo dettato - ad accendersi di pietas e
soprattutto a rilevare che l'arte e la bellezza hanno ancora moltissimo da dare
e da dire, entro la realtà contemporanea. (...)". Mettendo mani a un
microscopio appuntito, appuntito con la puntina dei giradischi più vintage Ori
immerge la vista nel carattere del popolo non più sovrano. E non dimentica di
considerare che peso pesante hanno oggi gli oggetti, più che i soggetti, nelle
intenzioni e nelle constatazioni persino vitalissime e più che valide del
genere umano. Se Pier Damiano Ori vede una tenda che da sola vuole posizionarsi
nella lavatrice del lavaggio, fatta questa osservazione sensoriale il poeta Ori
trova un muro che non può non soppesare alla maniera dei solidi marmi. Nella
sostanza filante delle beatitudine cautamente, sommessamente e quasi sottovoce
invocata P. D. Ori trova le bellezze che dovrebbero selezionare un
miglioramento al futuro. Purtroppo, comunque, siamo tutti qui e ora.
COSMOPOLIS DI DON DE LILLO (EINAUDI)
Un giovanissimo miliardario vive in un attico su tre piani, colleziona
quadri e squali, ha una moglie di prestigio e patrimonio adeguati. Una
splendida mattina, spinto da una strana inquietudine, sale in limousine e dice
all'autista di portarlo dall'altra parte di Manhattan, nel West Side per
"tagliarsi i capelli". Inizia così un viaggio che è una metafora, un
attraversamento da est a ovest del cuore del mondo in una sola giornata, un
percorso alla ricerca della proprie radici e della morte.
COSMOPOLIS
Cosmopolis racconta la storia di un giovane manager multimiliardario, Eric Packer (Robert Pattinson), che attraversa New York nella sua limousine, deciso ad andare nel suo vecchio quartiere per farsi tagliare i capelli. Nella sua auto superaccessoriata e computerizzata in costante contatto coi mercati azionari, l'uomo fa riunioni di affari, si sottopone ad approfondite visite mediche, costantemente protetto da guardie del corpo che sanno che uno stalker potrebbe ucciderlo.
REGIA: David Cronenberg
SCENEGGIATURA: David Cronenberg
ATTORI: Robert Pattinson, Paul Giamatti, Jay Baruchel, Kevin Durand, Juliette Binoche, Emily Hampshire, Mathieu Amalric, Sarah Gadon, Jadyn Wong, Samantha Morton
FOTOGRAFIA: Peter Suschitzky
MONTAGGIO: Ronald Sanders
MUSICHE: Howard Shore
PRODUZIONE: Alfama Films, Kinology, Prospero Pictures
mercoledì 23 maggio 2012
I libri ti cambiano la vita di Romano Montroni (Longanesi)
La letteratura è una lanterna magica, un caleidoscopio di segni e di sogni:
i più si dissolvono immediatamente; altri vivono una breve esistenza fatalmente
destinata all’oblio; altri ancora, pochissimi, vivono per sempre. Questo libro
ne è un’appassionata testimonianza. Oltre cento autori – scrittori,
giornalisti, gente di spettacolo – raccontano in queste pagine l’incontro con
un libro che in un certo momento della loro vita ha segnato un punto di non
ritorno. Tutti, come dice il curatore Romano Montroni, un uomo che dei libri ha
fatto una delle ragioni di vita, si sono messi in gioco, «con generosità hanno
accettato di condividere emozioni, sensazioni e pensieri nati dalla lettura».
Ci sono quasi tutti, i giganti: Omero, Dante, Cervantes, Manzoni, Dostoevskij,
Tolstoj, Proust, Kafka. Ma ci sono altri nomi spesso sorprendenti, solo in
apparenza figli di un dio minore, che hanno scandito in modo indelebile i
giorni e le ore di molti lettori. E se poi, come in questo caso, parlare di un
libro significa anche contribuire alla ricostruzione di un santuario della
lettura profanato dagli elementi come la Biblioteca Comunale
di Aulla, allora forse è vero che i libri possono cambiare non solo la vita ma
anche un po’ il mondo.
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