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lunedì 21 novembre 2011

THE VILLAGE VOICE


























“When it was founded by Dan Wolf, Ed Fancher and Norman Mailer in October of 1955, the Village Voice introduced free-form, high-spirited and passionate journalism into the public discourse. As the nation's first and largest alternative newsweekly, the Voice maintains the same tradition of no-holds-barred reporting and criticism it first embraced when it began publishing more than fifty years ago. The recipient of three Pulitzer prizes, the National Press Foundation Award and the George Polk Award, the Voice has earned a reputation for its groundbreaking investigations of New York City politics, and as the premier expert on New York's cultural scene. Writing and reporting on local and national politics, with opinionated arts, culture, music, dance, film and theater reviews, daily web dispatches and comprehensive entertainment listings, the Voice is the authoritative source on all that New York has to offer. In addition, the Voice’s daily-updated Web site www.villagevoice.com has twice been recognized as one of the nation’s premier online sites for journalistic quality and local content. The site is a past winner of both the National Press Foundation's Online Journalism Award and the Editor and Publisher Eppy Award for Best Overall US Weekly Newspaper Online.”


ALESSANDRO ROBECCHI
























“Alessandro Robecchi, classe 1960, milanese, giornalista e autore televisivo e teatrale. Attualmente è editorialista del quotidiano il Manifesto. Scrive per l’inserto satirico de Il Fatto Quotidiano, il Misfatto. In tivù, è autore (insieme a Peter Freeman) della striscia quotidiana Figu - Album di persone notevoli, in onda su Rai Tre dal lunedì al venerdì. Sempre a Rai Tre, è conduttore di Doc3, programma di documentari di cui cura la presentazione in video. E’ tra gli autori di Maurizio Crozza per il quale scrive sia per la tivù che per il teatro. Tra le collaborazioni giornalistiche attuali: Micromega, GQ, D, la Repubblica delle Donne, Style del Corriere della Sera. Ha pubblicato due libri. Piovono Pietre, cronache marziane da un paese assurdo (Laterza, 2011) e Manu Chao, Musica y Libertad (Sperling e Kufner, 2000), tradotto in sei lingue. In passato ha lavorato (caporedattore) al settimanale satirico Cuore, ha diretto i programmi di Radio Popolare Network di Milano, ha fondato e diretto il pirmo mensile free-press italiano, Urban ed è stato per oltre dieci anni critico musicale de l’Unità con lo pseudonimo di Roberto Giallo. Ha una moglie, due figli, un cane. Se proprio devi dire la verità, dilla in modo divertente. Quelli che fanno ridere verranno risparmiati (Billy Wilder)
Riassuntino, vita e opere - Giornalista professionista dal 1982.
Ho cominciato all’Ifg e alla cronaca milanese dell’Unità. Quindi al mensile Costruire per Abitare dove mi occupavo di attualità e, inopinatamente, di architettura e urbanistica. All’Unità sono poi passato alle pagine nazionali, a fare il critico musicale, qualunque cosa voglia dire. Ho scelto lo pseudonimo di Roberto Giallo e con quello ha scritto per una dozzina di anni per l’Unità (sciroppandomi la bellezza di 11 festival di San Remo, ma in compenso lavorando con colleghi eccellenti come Michele Serra e Maria Novella Oppo). Sempre in bilico tra rock’n'roll, musica, culture giovanili e politica, ho scritto per una decina d’anni per il Mucchio Selvaggio diretto da Max Stefani. Nel 1990 sono stato chiamato da Michele Serra a Cuore, che usciva dall’Unità e diventava settimanale indipendente. Mi sono trasferito a Bologna e poi di nuovo a Milano durante la direzione Sabelli Fioretti. Nel 1996 mi ha chiamato Piero Scaramucci a Radio Popolare e ho fatto per un paio di stagioni il direttore dei programmi alla Radio. Per cinque anni ho scritto e condotto Piovono Pietre, trasmissioncina fast della mattina che ebbe i suoi momenti di gloria. Nel frattempo collaboravo a giornali e riviste, come il Diario della settimana, Gente Viaggi, Smemoranda.
Nell’aprile del 1999 è nato Giovanni. Nel 2000 ho scritto un libro, Manu Chao, musica y libertad, che è stato inspiegabilmente tradotto in cinque lingue compreso il gallego, che non sapevo nemmeno esistesse. Nel 2000 comincio a collaborare con il Manifesto. Nel 2001 sono stato chiamato a inventare e dirigere Urban, primo mensile di free press in Italia, esperienza divertente soprattutto per la presenza di una strepitosa redazione (Dambrosio, Buscalferri, Pandolfi, Casu, Tedeschi) che ha avuto il buon gusto di essere licenziata in tronco insieme a me nel 2004.
Intanto ho ricominciato a scrivere di musica per  D, la Repubblica delle Donne. Nel frattempo, però, non sono sfuggito alla televisione. Nel 2002, chiamato da Rai Tre, ho conosciuto Peter Freeman e firmato con lui i corsivi delle tre prime edizioni di Ballarò. Nel dicembre del 2003 è nato Giulio.
Nel 2004 comincia (sempre Rai Tre) Verba Volant, sempre in coppia con Freeman, trasmissione che ha raggiunto e superato le 600 puntate. Si trattava di una striscia quotidiana della durata di cinque minuti, che analizzava ogni giorno una parola diversa: significati, modi di dire, evoluzioni della lingua, ideologie del linguaggio.  Nello stesso anno comincia la collaborazione con Rolling Stone. Dal 2005 scrivo testi satirici per  Markette, il programma di Piero Chiambretti. Nel 2006 capito dalle parti di GQ, direttore Michele Lupi, per cui scrivo rubriche varie, interviste e altro.
Nel 2007 mi chiamano per fare l’autore di Crozza Italia Live, il programma in diretta di Maurizio Crozza. Quello con Crozza e gli altri autori (Grattarola, Zalone e altri) è unn sodalizio che continua per tre edizioni del programma e in teatro, con la tournèe di Fenomeni, un nei maggiori teatri italiani nell’inverno del 2009. Sempre nel 2008, comincia la collaborazione con Doc3, un programma di Flavia Scollica e Lorenzo Hendel, in cui presento in video alcuni ottimi documentari. Anche qui due edizioni (2008 e 2008), con oltre una ventina di eccellenti documentari presentati al grande pubblico. In preparazione l’edizione 2010. Nel 2010 e 2011 continua la collaborazione con il gruppo autorale di Maurizio Crozza, sia in televisone (La 7) in Italialand e Italialand, nuove attrazioni. Nell’ottobre del 2011 ho pubblicato con Laterza Piovono Pietre, cronache marziane da un paese assurdo.”


REAL STEEL



Hugh Jackman è Charlie Kenton, un ex pugile diventato promoter di poco conto, che una volta sognava di combattere per il titolo e che ha visto il suo sogno infrangersi quando i ring sono stati presi d'assalto da enormi robot che combattono al posto degli umani. Charlie guadagna quello che può costruendo robot fatti di materiali di scarto. Quando Max, il figlio che non vedeva da tempo, viene affidato a lui, i due uniscono le forze e iniziano a lavorare insieme. Una notte, Max trova Atom, un robot abbandonato in un deposito, e insieme queste tre anime perse troveranno il modo per unire le loro forze e diventare una squadra. Scaltri, testardi e con animo da veri campioni, questi tre perdenti combatteranno alla loro maniera nella più famosa arena del WRB dove, contro ogni pronostico, avranno la loro ultima possibilità di riscatto.

VIVERE SOCIAL - Manuale per imprenditori ai tempi di Facebook DI FEDERICO GUERRINI (EDIZIONI DELLA SERA)























Un libro per il manager e l'imprenditore che faticano a districarsi nella “giungla” dei nuovi media, fra gergo fumoso e promesse di marketing raramente mantenute. Un volume agile e piacevole con un obiettivo importante: fare chiarezza. All'interno del testo vengono analizzati i principali social network che le aziende possono sfruttare per promuovere il loro brand: Facebook, Twitter, LinkedIn, Flickr e YouTube; particolare attenzione viene riservata ad alcune reti ancora poco utilizzate nel contesto italiano, come SlideShare e Foursquare, che si presta molto bene ad attività promozionali. Dopo una breve introduzione, seguono capitoli dedicati ai vari network corredati da numerosi esempi concreti: si descrive nei dettagli la rete su cui è incentrata la relazione, mettendone in evidenza pregi e difetti ai fini di un utilizzo commerciale. Il lettore viene guidato attraverso una serie di case history aziendali in grado di offrire spunti di ispirazione e riflessione. L’ultima sezione è dedicata al tema della brand reputation e del ritorno in termini economici e di immagine degli investimenti sui social media e ai principali sistemi (gratuiti o a pagamento) per misurare tali obiettivi. "Vivere social" offre, infine, con una serie di consigli per ottimizzare
la propria esperienza in rete.

L'AUTORE - Federico Guerrini è nato a Milano nel 1972 e vive a Genova. Giornalista freelance, scrive di tecnologia per il quotidiano La Stampa e collabora con Sky.it, Wired.it, L'Espresso, il Sole 24 Ore Nord Est e altri magazine. Ha scritto vari libri sul tema di Internet e di social media, fra cui "Tutto su Facebook", "Trovare lavoro in Rete" e "Facebook Reloaded" (Hoepli), "Alla scoperta di Twitter" e "Internet Utile" (Pc World).

domenica 20 novembre 2011

Chocolate bar - made in New York






















"Chocolate Bar opened in the West Village in 2002 featuring premium chocolates, coffee, teas and baked goods, many produced locally, all created with natural ingredients of the highest standards. Drawing upon classic New York City culture, art and humor while remaining a neighborhood staple has been the crux of Chocolate Bar’s mission. In working with some of the top chocolate makers and artists we have discovered that the best products are created when we’re having fun! Chocolate Bar’s signature items include our house baked classic and spicy brownies, peanut butter & jelly truffle, spicy hot chocolate and salty pretzel retro bar."

Here

GOLDENPOINT
























“Presentazione - La catena goldenpoint vanta dal 2001, 800 punti vendita in Italia ed Europa e in prestigiose località. Un formidabile sviluppo reso possibile da un mix congiunto di fattori di successo. La grande varietà in assortimento di calze e collant, intimo e moda mare, resa possibile grazie alla continua ricerca ed al lavoro dello staff stilistico e creativo. La presenza di marche prestigiose sinonimo e garanzia della migliore qualità; il negozio, progettato da un team di architetti con grande conoscenza del settore, che risulta nuovo, moderno con un'atmosfera dinamica, colorata, allegra ed accogliente. I negozi goldenpoint sono studiati su misura con un'immagine forte, coerente e riconoscibile: il naturale punto di visibilità di un gruppo leader. Grandi assortimenti delle migliori marche di calzetteria, intimo e moda mare, importanti investimenti in comunicazione sui mezzi più autorevoli, punti vendita con efficaci soluzioni di layout e di visual merchandising, completa assistenza in tutte le fasi ed un attento servizio di riassortimento, sono i punti di forza del progetto franchising di goldenpoint.
Le collezioni - Le collezioni goldenpoint sono caratterizzate da marche conosciute ed apprezzate dalla consumatrice, quali Golden Lady, Omsa, SiSi, Philippe Matignon e Hue... Marche leader, fashion e trendy che soddisfano le esigenze di tutte le consumatrici.
Dai collant per la donna e per le bambine, ai capi underwear e corsetteria, alle calze da uomo, fino alle numerose collezioni mare, le proposte goldenpoint sono sempre originali, fantasiose ed accattivanti. Tantissime proposte che si rinnovano ogni settimana per creare uno stile unico ed esclusivo. In altre parole: innovazione, ricerca, cura riservata ai dettagli e stile sono le parole d'ordine del mondo goldenpoint.”


Il libro del giorno: IL DOMINIO DI SE STESSI DI EMILE COUE’ (BIS EDIZIONI)


Il Dominio di Se Stessi
- Libro


Bis Edizioni ripropone Il Dominio di se stessi una delle pietre miliari in fatto di guarigione attraverso la scienza della mente e dell’autosuggestione. Il metodo del Dott. Emile Coué intende insegnare a ciascun lettore la tecnica dell’autoguarigione, realizzata attraverso il dominio di sé, ossia la conoscenza ed il controllo delle due forze che agiscono sull’uomo: la volontà e l’immaginazione. Grazie al suo eclettico percorso di studi e di esperienze professionali, che si sviluppò a ridosso tra letteratura, scienza e medicina, il terapeuta francese comprese che l’immaginazione è la forza che agisce nell’individuo in modo incosciente, una forza che nello scontro con la volontà cosciente risulta sempre vincitrice. Questo libro è uno strumento utilissimo per migliorare la propria vita, per guarire dai propri malesseri, per imparare a non ammalarsi, ma soprattutto risulta lettura preziosa per coloro che nella vita quotidiana sono impegnati nell’educazione dei ragazzi, alla quale Couè dedicò un’attenzione particolare.

Lost Washington, D.C. by John DeFerrari (The History Press)























“Washington seems the eternal and unchanging Federal City with its grand avenues and stately monuments. Yet the city that locals once knew--lavish window displays at Woodies, supper at the grand Raleigh Hotel and a Friday night game at Griffith Stadium--is gone. Author John DeFerrari investigates the bygone institutions of the nineteenth and twentieth centuries with an engaging collection of new vignettes and reader favorites from his blog the Streets of Washington. From the raucous age of burlesque at the Gayety Theater and the once bustling Center Market to the mystery of Suter's Tavern and the disappearance of the Key mansion in Georgetown, DeFerrari recalls the lost Washington, D.C., of yesteryear. John DeFerrari, a native Washingtonian with a lifelong passion for local history, pens the Streets of Washington blog devoted to the history of the District of Columbia. He has a master's degree in English literature from Harvard University and works for the federal government.

ARAMARK UNITED NATION


















“Since 1945, the United Nations has impressed visitors from around the world with its multi-cultural ambiance and panoramic views of the East River and New York City Skyline. When your event demands more than just a space, choose the place where dignitaries and heads of state dine each day.Schiller's Liquor Bar is a casual neighborhood restaurant with a continental menu. Dishes include rotisserie chicken with roasted potatoes, steak and French fries, fresh fish of the day, a selection of pastas and sandwiches, and a market oyster bar. We offer a seasonal list of house cocktails. The wine list consists of 3 wines: CHEAP, DECENT and GOOD. CHEAP is the best. Schiller's Liquor Bar is open daily for breakfast/brunch, lunch, dinner, and late night supper. The owner is Keith McNally and the chefs are Riad Nasr and Lee Hanson, who are also the executive chefs of Balthazar in Soho, Pastis in the Meatpacking District, and Minetta Tavern in Greenwich Village. MICHELIN guide 2011 Recommended. Inspired by the UN’s distinguished setting and dedicated to pleasing its many famous guests, our culinary team brings energy and creativity to the globally inspired cuisine of the Delegates Dining Room. Our eclectic and extensive catering menus feature meticulously researched recipes from Greece, Italy, China, Germany, Spain, Morocco and other nations, as well as authentic, high quality ingredients. Our chef's credentials include cooking for America’s leading corporations, as well as commanding the kitchens of some of Manhattan’s busiest restaurants. They fuse classic training with hands-on experience to tempt the diverse palates of our international clientele.”


OGGI MANGIO DA … 73: Ristorante dal Pescatore Santini

















“Il ristorante è stato aperto nel 1925 da Teresa Mazzi , nata in Brasile da genitori italiani , e da Antonio Santini che di mestiere faceva il pescatore sul fiume Oglio. All’inizio era una semplice osteria costruita con canne palustri e qualche mattone ai bordi di un laghetto attualmente compreso nella Riserva naturale del parco dell’Oglio Sud .  Nel 1927 nacque Giovanni che contribuì alla vita dell’osteria di campagna fin da piccolo come venditore di pesce e successivamente occupandosi della cucina. Nel 1952 Giovanni si sposò con Bruna che affiancò Teresa in cucina; Gli anni passavano e le esigenze dei clienti cambiavano .Si iniziarono a preparare i tavoli con tovaglie bianche e tovaglioli in tessuto. Il nome dell’osteria era “Vino e Pesce”. Solo nel 1960 cambio in “dal Pescatore”. Nel 1953 nacque Antonio , che dopo gli studi   di scienze politiche a Milano , si sposò con Nadia nel 1974 e iniziarono l’avventura nel mondo della gastronomia con un viaggio di nozze in Francia per conoscere e capire le filosofie di lavoro dei celebri ristoranti francesi.
Iniziò una nuova fase di grande cambiamento sia nell’organizzazione del ristorante che nell’impostazione della cucina. Nel 1980 Antonio fondò con a Gaetano Martini , Roberto Ferrari ,Franco Colombani e altri amici  l’associazione Linea Italia in cucina e nel 1982 con Gualtiero Marchesi e altri celebri colleghi l’associazione "Le Soste" con l’obbiettivo di valorizzare e diffondere la cucina italiana nel mondo. Nel 1990 il ristorante entra a fare parte di  Relais & Chateaux come Relais Gourmand   e nel 1992 di    Tradition & Qualitè , oggi Les Grandes Tables du Monde . La possibilità di conoscere ,di viaggiare , di scoprire e l’apprezzamento degli Ospiti , dei critici e delle Guide gastronomiche hanno permesso al ristorante di affermarsi ed  essere conosciuto oltre i confini nazionali. Alla fine degli anni ’90 e nei primi anni 2000 iniziano a partecipare in modo attivo alla vita del ristorante anche Giovanni Santini (nato del 1976 ed in cucina dal 1996) e  Alberto Santini (nato del 1983 ed in sala dal 2000) .
Sia Giovanni che Alberto hanno scelto di affiancare all’esperienza lavorativa in ristorante anche una formazione universitaria. Alberto ha affrontato studi in economia mentre Giovanni in scienze e tecnologie alimentari con Valentina, sua moglie, al Pescatore dal Settembre 2007 in sala con Alberto e Antonio. Il cambiamento e lo spirito di innovazione hanno da sempre contraddistinto la realtà del ristorante e tutta la famiglia ne è sempre stata  completamente coinvolta offrendo agli ospiti ciò che desideravano trovare arrivando al Pescatore. Il ristorante si trova nella riserva naturale dell''Parco dell''Oglio Sud in un villaggio di 36 abitanti  all'' interno di un'' elegante casa di campagna con  le sale del ristorante ed i salotti  circondati dal verde dei giardini . In estate viene effettuato il servizio ristorante all’aperto nella veranda adiacente al giardino dove è possibile trascorrere momenti di tranquillità e piacere. La cucina e' curata da Nadia e Giovanni Santini  con piatti sia classici  che di ricerca .
LA FILOSOFIA - Naturalmente non si realizza in poco tempo una filosofia di cucina; Antonio e Nadia Santini sono partiti dalla tradizione di famiglia per costruire la loro impostazione gastronomica; successivamente, attraverso contatti con i colleghi di altre regioni e di altri paesi le loro finalità si sono parzialmente modificate fino a raggiungere un nuovo equilibrio tra tradizione e innovazione. Primarie sono laricerca continua della qualità, il legame al territorio senza però tralasciare la creatività.
I PIATTI - Nel tempo sempre più si va verso una sintesi d’impostazione: la cucina che propone ora il "Pescatore" passa attraverso il modo di cucinare della madre di Antonio per arrivare alla nuova sensibilità della moglie Nadia. Essa mantiene unforte legame con la tradizione, ma è in grado di rendersene autonoma, per non stagnare in una sorta di fissità eterna e inopportuna e raggiungere invece originali equilibri e armonie.
I piatti cucinati al "Pescatore" derivano generalmente dalla tradizione di famiglia o da informazioni orali raccolte sul territorio; quasi sempre le ricette vengono adattate ai tempi: i tortelli di zucca, vengono ora conditi con meno burro e meno parmigiano, per poter gustare al meglio tutti gli elementi che compongono il piatto e rispettarne i sapori, che tornano ad essere netti, puliti e lineari. Nel tempo che stiamo vivendo, si pone una grande attenzione al cibo dal punto di vista dietetico, … la cucina tradizionale si adatta dunque ai nuovi sistemi nutrizionali e ai nuovi sistemi di vita, che incidono sulle ricette in modo sottile ma deciso, senza snaturarle…
Codificare un piatto per consentire di gustarlo nella sua completezza, senza togliergli armonia, significa anche intervenire sulla preparazione con utilizzo di prodotti leggeri che tuttavia non lo rendano troppo informale o fuori dalla norma. E’ un lavoro di equilibriopiuttosto difficile, ma assolutamente necessario per dare modernità e attualità a ciò che preparariamo. Nella composizione di un piatto al "Pescatore" si cerca di rispettare il prodotto primo e il sapore semplice degli ingredienti; i Santini sostengono che soprattutto negli ultimi anni è divenuto importante arrivare ad unasintesi della cucina: mantenere intatte le caratteristiche principali e contemporaneamente rendere il piatto leggero; per questo è necessario ricercare sempre più prodotti di qualità con sempre maggiore determinazione.”


SALVATORE ARANZULLA – divulgatore informatico

























“Salvatore Aranzulla (21 anni) è il divulgatore informatico più letto in Italia con un seguito di oltre un milione di lettori al mese. E’ il fondatore e l’autore della rubrica tecnologica del portale Virgilio.
E’ costantemente presente come relatore a convegni specialistici e come ospite in trasmissioni radiofoniche e televisive in qualità di esperto. Ha pubblicato tre libri di informatica con i maggiori editori italiani. L’ultimo, Sicurezza Informatica, edito da Edizioni FAG e in una edizione speciale da Mondadori, ha scalato la TOP 5 dei libri più venduti in ambito tecnico. Nel corso degli anni, Salvatore ha scritto per le più autorevoli testate di settore, tra cui Win Magazine, Internet Magazine, dove ha curato le rubriche L’exploit del mese e Bug & Debug, ZEUS News, Punto Informatico e Wired. In passato, Salvatore ha scoperto delle pericolose falle di sicurezza, prontamente corrette dopo le sue segnalazioni, nei siti Internet più conosciuti ed usati al mondo: Google, Microsoft, Yahoo!, Mediaset e Poste Italiane.”

Fonte QUI

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PERCHE’ SCRIVERE DI ZADIE SMITH (MINIMUM FAX)
























Dopo Henry Miller, Flannery O’Connor, Raymond Carver, la collana Filigrana continua a ospitare le riflessioni dei grandi narratori sul mestiere di scrivere. Stavolta si tratta di Zadie Smith, autrice di romanzi che hanno scalato le classifiche di tutto il mondo (Denti bianchi) ma anche autorevole saggista (Cambiare idea). Sono qui raccolti due suoi saggi, mai precedentemente pubblicati in volume: «Perché scrivere», testo di una conferenza tenuta nel giugno 2011 in occasione del Premio Vallombrosa-Von Rezzori e «Il fallimento riuscito», originariamente pubblicato sul Guardian.
Nell’epoca di internet, della frammentazione delle informazioni, della spettacolarizzazione della cultura, della frenetica corsa al consumo e al successo individuale, che ruolo può ancora avere lo scrittore? In cosa consiste la sua rilevanza? Scrivere può ancora essere un gesto politico? Quanta importanza ha la tecnica? Cosa serve per scrivere bene? Da cosa si misura il valore di un libro, e del suo autore? Che significa scrivere onestamente? Zadie Smith affronta queste domande in maniera intelligente e diretta, a partire dalla sua esperienza di autrice e dalla sua acutezza di critico culturale: ne escono pagine che sono al tempo stesso un vademecum per gli aspiranti scrittori, una brillante provocazione verso gli intellettuali, e uno spunto di riflessione affascinante per chiunque ami la letteratura.
“Perchè scrivere* - Non vi preoccupate: so come ci si sente. Sono stata a tante conferenze tenute da scrittori. Spesso la sala è grande e piena di spifferi, e le sedie non sono comode come quelle che avete a casa; c’è una lunga introduzione – specie se la conferenza si tiene in Italia – e poi uno scrittore sale sul podio, con l’aria a volte timida, a volte molto sicura di sé, ma sempre con la bocca un po’ troppo vicina al microfono. Il riverbero stride: lo sentite fin dentro i molari. Esaminate lo scrittore. È proprio come ve l’aspettavate, oppure totalmente diverso da come ve l’aspettavate, e pensare a questo vi porta via qualche minuto, ma intanto la conferenza è iniziata: e voi vi siete persi il titolo, vi siete persi l’argomento, sentite qualche verso di poesia in lingua straniera sfiorarvi le orecchie... “(tratto da Perchè scrivere di Zadie Smith edito da Minimum Fax)

* Testo di una lectio magistralis tenuta a Firenze il 15 giugno 2011 in occasione della quinta edizione del Premio Gregor von Rezzori.

sabato 19 novembre 2011

MissChievous.tv















"Hi, my name is Julia! I create makeup and beauty videos on Youtube. This blog is an extension of my Youtube channel so that I can share pictures, product reviews, and other chatter with you. I would be so happy if you subscribe to my blog as well as my Youtube channel. You can also follow me on Twitter and Facebook for daily updates and sneak previews of forthcoming videos. On a personal note, I'm of Swiss-Canadian nationality and live in Switzerland. I love traveling, cooking, reading and music. In my free time I love spending time outdoors, photography, and just keeping active. I make videos about my life on my second Youtube channel - check it out!"

Business email only: juliayoutube.biz (at) gmail.com

INTELLIGENZA SOCIALE DI KARL ALBRECHT (BIS EDIZIONI)


Intelligenza
Sociale


Intelligenza sociale è un libro che ci mostra come comunicare le nostre abilità e i nostri obiettivi in modo costruttivo. Un manuale ricco di esempi su situazioni lavorative molto comuni e sulle quali tutti almeno una volta abbiamo avuto occasione di riflettere, arrabbiarci o sorridere. L'Intelligenza Sociale è la capacità di instaurare relazioni soddisfacenti per noi stessi e per i nostri collaboratori. La velocità dei ritmi vitali e lavorativi odierni ci porta spesso a preferire soluzioni approssimative, anche quando sarebbe meglio prendersi un po' di tempo e decidere con serenità. Capita, pertanto, di trascurare i nostri interlocutori e di liquidarli con conversazioni sbrigative e impulsive, allo scopo di raggiungere la meta in un tempo minore. Ma si tratta di un'illusione. Karl Albrecht si basa sul concetto di intelligenza multipla per aprirci gli occhi sulla vastità delle nostre competenze. Tutti siamo in grado di ottenere grandi risultati nella vita sociale e lavorativa, e se approfondiamo le nostre competenze possiamo abbattere barriere che credevamo invalicabili. Il linguaggio elegante e l'ilarità di Albrecht suggeriscono un'ottica nuova per valutare diversi episodi del vissuto professionale, ci mostrano la possibilità di instaurare rapporti vincenti con gli altri e forniscono gli strumenti per guadagnarcene la collaborazione.

SIMONETTA RAVIZZA
























“Simonetta, figlia primogenita di Giuliano, ha dimostrato fin dagli inizi una grinta ed una caparbietà manageriale in piacevole contrasto con la sua spiccata femminilità. Moglie, madre, imprenditrice e stilista al tempo stesso, Simonetta non ha avuto difficoltà ad impegnarsi in un’attività, quale quella della Moda, così vicina al proprio mondo di donna. Laureata in lingue, ha ben presto affiancato la propria opera a quella paterna, riuscendo a ritagliarsi all’interno dell’azienda un proprio personale spazio, dove poter dare liberamente sfogo alla sua fertile vena creativa. Dapprima coordinando una equipe di stilisti, poi firmando in prima persona una collezione di pelliccie di alta moda. Simonetta è oggi diventata una persona di primo piano della Moda italiana.
‘Simonetta Ravizza’, la prestigiosa linea di pelliccie che da anni porta la sua firma, è una realtà importante del ‘made in Italy’: ogni anno la sua presentazione richiama sempre un gran numero di personaggi famosi, riscuotendo ampi ed entusiastici consensi sia da parte della clientela che dei giornalisti e addetti ai lavori! Sofisticata ma moderna; ricercata ma pratica, Simonetta Ravizza ha saputo così dare la propria impronta, il proprio look ad una collezione che rispecchia, anche nei minimi particolari, la sua personalità e la sua femminilità.”


Il libro del giorno: Scardinare l’acqua di Rita Filomeni (LietoColle)


















Questa scrittura sembra contrarsi sapendo che l’azione è figlia della potenza, in modo che ognuna delle due, lasci intravvedere l’altra, con la quale intrattenere una dialettica di energia. […] nella scrittura di Rita Filomeni, non abbia molto senso cercare il levigato del nobilissimo e vincente percorso che va da Petrar­ca a Leopardi, ma sia meglio parcheggiare l’attenzione del lettore dalle parti dello scorbutico poeta cacciato da Firenze. Inoltre, nel privilegiare la struttura portante del significato, […] questi versi occhieggiano a quella catastrofica fortu­na di un punto sensibile, un nervo scoperto, che è quello dell’assoluto, come unità di misura nel cogliere il variegato senso della vita. (dalla prefazione di Guido Oldani)
“Vogliono piuttosto essere, questi versi, lavoro di ago e filo, ricostruzione uncinata di una archeologia del presente. Sterpéto fin già troppo arido e in frantumi, il reale, martoriato e tradito per il voluttuoso virtuale, ne costituisce l’orizzonte verticale ed il limite. Inseparabili dai fatti di una vita e di un’epoca perversa, segnate dalla non misura con cui si è imparato a guardare e misurare le cose, queste poesie - leggibili in una punteggiatura visibile ed invisibile - rappresen­tano il prezzo pagato e deciso a pagare per un dovere: la libertà. (L’autrice)

dalla sezione DISGIUNTURE – “cosa nostra// per la sovraintendenza del paese// qual dente del giudizio, si fa largo,// incuccia sanguisuga e trama ragne// maligni a bisbigliar anch’al senato// sì contro lì non sai chi hai accanto se valigia a doppio fondo è lo stato// che su gl’onesti com’aiuol calpesta// e vuol uno ci finisca, e sette n’esca// dentro, mai, a vita hanno lo sconto// di pena, non li ammali depressione:// cosa nostra altrimenti è guarigione

The Unquiet American: Richard Holbrooke in the World by Derek Chollet and Samantha Power (PublicAffairs, 1 edition)


















"Richard Holbrooke, who died in December 2010, was a pivotal player in U.S. diplomacy for more than forty years. Most recently special envoy for Iraq and Afghanistan under President Obama, Holbrooke also served as assistant secretary of state for both Asia and Europe, and as ambassador to both Germany and the United Nations. He had a key role in brokering a peace agreement among warring factions in Bosnia that led to the Dayton Peace Accords in 1995. Widely regarded to possess one of the most penetrating minds of any modern diplomat of any nation, Holbrooke was also well known for his outsized personality, and his capacity to charm and offend in equally colossal measures. In this book, the friends and colleagues who knew him best survey his accomplishments as a diplomat, activist, and author. Excerpts from Holbrooke’s own writings further illuminate each significant period of his career. The Unquiet American is both a tribute to an exceptional public servant and a backstage history of the last half-century of American foreign policy."

SHILLER’S LIQUOR BAR

















“Schiller's Liquor Bar is a casual neighborhood restaurant with a continental menu. Dishes include rotisserie chicken with roasted potatoes, steak and French fries, fresh fish of the day, a selection of pastas and sandwiches, and a market oyster bar. We offer a seasonal list of house cocktails. The wine list consists of 3 wines: CHEAP, DECENT and GOOD. CHEAP is the best. Schiller's Liquor Bar is open daily for breakfast/brunch, lunch, dinner, and late night supper. The owner is Keith McNally and the chefs are Riad Nasr and Lee Hanson, who are also the executive chefs of Balthazar in Soho, Pastis in the Meatpacking District, and Minetta Tavern in Greenwich Village. MICHELIN guide 2011 Recommended.”


OGGI MANGIO DA … 72: LA GAZZA LADRA RISTORANTE


















“Modica si presenta allo spettatore placida, adagiata lungo i fianchi di quattro colline, caratterizzata da balze scoscese e da terrazze, rannicchiata in fondo alla valle. La città è la summa del contrasto: l’alto e il basso, il sacro e il profano, l’irregolarità e la simmetria. A poca distanza dai tesori della città si trova, all’interno dell’Hotel Palazzo Failla di Modica Alta, un gioiello tardobarocco tra i più interessanti, il Ristorante La Gazza Ladra, ambiente elegante e di indubbio charme. La cucina è affidata allo chef Accursio Craparo, un professionista desideroso di confrontarsi continuamente con le possibilità offerte dalle materie prime della propria Terra, alla ricerca di accostamenti di cibi e di sensazioni mai scontate. Una sensibilità irrobustita dall’esperienza fatta accanto a grandi maestri della ristorazione. Quindici mesi al “Joia” di Milano con il maestro Pietro Lemann, un periodo altrettanto lungo presso il maestro Massimiliano Alajmo del Ristorante “Le Calandre” e, infine, l’incontro, al rientro nella propria terra d’origine, con Corrado Assenza del “Caffè Sicilia” di Noto con il quale si consolida un rapporto di amicizia e di collaborazione. L’aspetto principale della cucina del Ristorante La Gazza Ladra è la ricerca di cibi di grande qualità che si esprime attraverso la bellezza del prodotto, il gusto, il profumo, la ricchezza, la freschezza. Il piacere per la la mescolanza dei colori e l’armonia delle forme propria dei più grandi artisti, il matrimonio di profumi che risulta sempre delicato, le cotture semplici della tradizione locale che non sovrastano ma sostengono il gusto di ogni singolo prodotto utilizzato. Una filosofia alimentare nella quale la natura viene accolta e rispettata in preparazioni che lasciano sempre trasparire la propria essenza nel colore, nel gusto, nella consistenza, nell’arte della disposizione nel piatto. La carta dei vini dà ampio respiro alle etichette siciliane e nazionali con qualche ricercata deviazione in terre straniere.”


FLAVORPILL – your culture guide!























“Flavorpill is a network of culturally connected people, covering events, art, books, music, and pop culture the world over. Highbrow, lowbrow, and everything in between: if it's compelling, we're sharing it.”


FRIZZIFRIZZI


















“Frizzifrizzi è magazine online che porta ogni giorno ai suoi lettori una buona dose di cultura pop, news su brands e prodotti interessanti, interviste, artisti promettenti, food & wine, recensioni su film e libri e i migliori video musicali da vedere. Con oltre 2.500.000 di pagine lette ogni mese Frizzifrizzi è uno dei punti di riferimento, nel panorama italiano della rete, per moda, arte e design, sia per gli addetti ai lavori che per i semplici appassionati..

Editor-in-Chief, Creative Director - Simone Sbarbati
Editor-at-Large - Francesca Arcuri
Assignment Editor - Ethel J. Margutti

Contributors - Marisa Amoroso, Antonietta, Ilva Beretta,  Nina C., Luciana Caramia, Giulio Casagrande, Chicken & Broccoli, Manuela Costantini, Raffaella D’Elia, Giulia Gardini, Irene Gasparello, Vincenza Guglielmi, Kasia Gumowska, Bruno Colajanni (Ludag), Vincenza Guglielmi, Luca Laurenti (Mklane), Rossana Levetto, Maria Marinelli, Maria Migliaccio (Maryinthesky), Cinzia Migliardi, Ida Ruggiero, Salt, Laura Santosuosso, Sara Teofilo, Fabio Testa

Past contributors - Giacomo Antonelli, Artemisia Auer, Benedetta Babini, Erica Baldi, Stefania Bracco, Fabio Catalano, Shin Yu Chen, Mara Coppola, Giacomo Cosua, Paola D., Luigi Fabiano, Finzioni, Marta Fontolan, Fritta, Marianna Garelli, Gaia Ghepardi, Aurora Guglielmi, Sonia K., Fabio Lana, Anna M., Gaylor Mangumbu, Minimallwario, Mira, Molane, Tamara Nocco, Francesca Papazissis, Alessio Petracchi, Matteo Quercini, Sheila Salvato, Giuliana Scarmiglia, Giuliana Tammaro, Paolo Zollo, Francesca Zuccaio

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venerdì 18 novembre 2011

CUCINARE CON IL SALE DOLCE DELLA ROMAGNA a cura dell’ Associazione Cuochi "Pellegrino Artusi" (BIS EDIZIONI)


Cucinare con il Sale
Dolce della Romagna


La cucina romagnola è famosa in tutto il mondo per le sue prelibate ricette tradizionali. Il sale "dolce" di Cervia è un pregiato ingrediente naturale tipico e locale, di uso comune nella preparazione di questi piatti così squisiti, esalta infatti al massimo, i sapori degli alimenti utilizzati grazie alle sue caratteristiche chimiche uniche. L'Associazione Cuochi "Pellegrino Artusi", ha selezionato 63 tra le ricette più famose legate al territorio romagnolo e al mare Adriatico. Troviamo così antipasti, minestre e primi piatti, tante ricette di pesce dell'Adriatico e anche arrosti e involtini insieme a torte e ciambelle deliziose. Storie, aneddoti e notizie curiose completano questa preziosa e godibilissima raccolta di squisite ricette della regione famosa nel mondo per la sua allegra ospitalità e il suo buon gusto.

Il libro del giorno: I Napoletani di Francesco Durante (Neri Pozza)





















In teoria, esiste un’identità napoletana forte, sedimentata nel corso di oltre due millenni, irrobustita da una grande tradizione culturale, contaminata dagli apporti più vari, fissata in una lingua ricchissima, in una copiosa letteratura e in migliaia di famose canzoni, e infine enucleata in un «tipo» dai quasi proverbiali tratti di astuzia e buffoneria, pigrizia e opportunismo, ironia e istrionismo. Un «tipo» a suo modo classico proprio come lo stesso paesaggio napoletano, che sembra quasi assecondarne le contraddizioni col mettere insieme una dolce armonia di cielo e di mare e la inquietante presenza di un vulcano minaccioso. In pratica, esistono i napoletani di oggi, afflitti da tanti problemi annosi e irrisolti, e animati da incrollabili speranze di riscatto. Hanno conservato una buona parte del loro retaggio storico e culturale, e sono in fondo «antichi» come la loro città, però tendono sempre più rapidamente a conformare i loro comportamenti e desideri, il loro immaginario e perfino il loro modo di esprimersi a quelli degli abitanti di qualsiasi altra città del mondo. Francesco Durante divide il suo libro in due parti intitolate per l’appunto «Teoria» e «Pratica», sforzandosi di farle dialogare, di mostrare quanto la seconda, per quanto stagliata ormai su un orizzonte di sostanziale omologazione, riesca ancora a esibire qualche elemento di originalità inequivocabilmente partenopea. Ne nasce un libro vivace e curioso, fondato su una ricchissima documentazione che disegna percorsi sorprendenti nella storia e nella cronaca di Napoli. Un libro che riesce a tenersi a distanza di sicurezza dal luogo comune e che continuamente sollecita e appaga la curiosità del lettore intorno al «mistero» della napoletanità che, nonostante tutto – nonostante la sua possibile riduzione a una condizione puramente spirituale o fantasmatica, ancora sa parlarci con accenti di profonda umanità.

Francesco Durante, giornalista e critico letterario, è nato ad Anacapri e vive a Napoli. Ha pubblicato, tra l’altro, Italoamericana. Storia e letteratura degli italiani negli Stati Uniti (due volumi, Mondadori 2001 e 2005), e ha curato i Meridiani Romanzi e racconti di John Fante e Opere di Domenico Rea. Nel 2008 ha pubblicato per Mondadori Scuorno (vergogna), che l’anno dopo ha vinto il premio Vittorini. Ha tradotto opere di Bret Easton Ellis, Raymond Carver, John Fante, William Somerset Maugham e altri. Una riduzione teatrale di Italoamericana, scritta con il regista Davide Livermore, ha debuttato nel novembre 2011 al teatro Gobetti di Torino.

RESTO – bringing fat back




















“Resto, French slang for a casual restaurant, opened its doors in April 2007. The concept of a laid back neighborhood gathering place with approachable Belgian food in the style of New York was created by owner Christian Pappanicholas. Resto has become a destination in Gramercy Park / Murray Hill for a delicious dinner, weekend brunch or a late night bite. The knowledgeable and friendly staff is well versed in the extensive Belgian beer list and the thoughtful wine list which focuses on a varied selection of European wines. The menu is crafted using traditional French technique, with an emphasis on seasonal, local, farm fresh ingredients. Resto also emphasizes group / nose-to-tail dining with options likeCote De Boeuf, Poularde in Half Mourning and our Large Format Feast Program. Resto's dining room can accommodate 70 guests with 10 seats at the bar. We encourage bar dining. We also offer seasonal, outdoor seating which can accommodate 6 guests. We encourage reservations but always hold tables for for walk-in cutomers. Our bar and sidewalk seating is offered on a first come, first serve basis.”


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