Città di Cavallino
Assessorato alla Cultura
Assessorato alle Politiche Sociali
Presenta
Il colore delle parole
Sala Consiliare- Palazzo Ducale- Cavallino (Lecce)
7 marzo -19 aprile 2009
ore 18
Ma io, come farò a diventare un mito, povero pescatore di amuleti,
con un’ostrica al posto del cuore?
Rina Durante
Si apre sabato 7 marzo alle ore 18.00 il “salotto” di Cavallino dove “Il colore delle parole” assumerà il tono e la nuance del Futurismo. La location è la Sala Consiliare di Palazzo Ducale.
La rassegna “Il colore delle parole”, è curata da Ambra Biscuso e Alessandro Turco ed è promossa dall’Assessore alle Politiche Sociali Carla Rugge e dall’Assessore alla Cultura on. Gaetano Gorgoni.
I due curatori, hanno inteso iniziare questo percorso con un evento legato al Futurismo, in concomitanza con la mostra "Futurismo, nel suo centenario la continuità" realizzata dall’Amministrazione Comunale di Cavallino.
7 marzo futurista.
Letture di poesie dei maggiori esponenti del futurismo, Gian Pietro Lucini, Corrado Govoni, Marinetti, Aldo Palazzeschi, Luciano Folgore, Depero con Massimiliano Manieri e Roberto Bergamo.
Intervento musicale del M. Fulvio Palese e del M. Alessandro Trianni: KONZERSTUCK fur zwei Altsaxophone (1933) di Paul Hindemith(1895-1963)
Banchetto futurista con aperitivo, a cura di Roberto Bergamo- work in progress di un Banchetto futurista.
Nel corso della serata si alterneranno momenti di poesia, musica e gusto, tutto nello stile futurista. Massimiliano Manieri e Roberto Bergamo ci daranno un assaggio della poetica dei futuristi fondata sulle “Parole in libertà”, ovvero la programmatica disintegrazione delle strutture sintattiche all’insegna dell’“immaginazione senza fili”; l’analogia sostituisce la vecchia metafora e diventa l’unico mezzo di rappresentazione (irrazionale) del flusso misterioso e fermentante del vivente. La poetica futurista celebra i prodotti della scienza e della tecnica e la proiezione totale dell'uomo verso il futuro. I futuristi introdussero nelle poesie onomatopee, suoni ritmati e rumori, dove le strofette senza senso intervallano strofe vere e proprie che hanno l’effetto di divertire e provocare le reazioni di un pubblico anonimo e il dialogo tra questo e il poeta; un “concertato di voci” anonime in cui si avverte anche quella del poeta.
Seguirà un breve concerto di Paul Hindemith (1895-1963) che Filippo Tommaso Marinetti definì "esponente del macchinismo futurista", trovando legami nell'opera Neues vom Tage con la Macchina del Cioccolato di Marcel Duchamp. Saranno il Maestro Fulvio Palese e il Maestro Alessandro Trianni ad eseguire “KONZERSTUCK fur zwei Altsaxophone
Il work in progress di un Banchetto futurista, curato dall’artista Roberto Bergamo, accompagnato dalla voce di Massimiliano Manieri e con elaborazione video di Claudia Ingrosso, proietterà il pubblico nel mondo della cucina futurista cogliendone i colori, il profumo, il gusto. La cucina futurista sviluppatasi all'inizio del Novecento si legava alle idee del futurismo. Nel 1914 il cuoco francese Jules Maincave aderì al futurismo, proponendo quindi l'accostamento di nuovi sapori ed elementi fino allora "separati senza serio fondamento". Il 20 gennaio 1931 Marinetti pubblicò il Manifesto della cucina futurista, sulla rivista «Comoedia». Secondo Marinetti bisognava eliminare la pastasciutta, così come forchetta e coltello e condimenti tradizionali, e incoraggiare l'accostamento ai piatti di musiche, poesie e profumi.
Organizzazione e coordinamento: Ambra Biscuso e Alessandro Turco.
email: ilcoloredelle_parole@libero.it
cell: 339.5607242
L'arte non riproduce il visibile, ma rende visibile
P. Klee
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giovedì 5 marzo 2009
mercoledì 4 marzo 2009
Venti nodi ... diario di bordo! da Studio 83
Stiamo lavorando a un nuovo progetto: "Venti Nodi", il nostro bollettino letterario , un diario di bordo contenente recensioni, articoli, monografie e racconti inediti, selezionati e curati da noi.
"Venti nodi" è pensato come un bollettino senza periodicità che contenga il "meglio" in cui ci imbattiamo. Sarà disponibile al pubblico in diverse versioni: la prima, la più importante, sarà la webzine leggibile on-line, con un suo dominio e link autonomi. Un'altra versione sarà scaricabile gratuitamente in formato .pdf, curata e impaginata come un magazine, che sarà acquistabile in formato cartaceo tramite Lulu.com (terza versione, appunto).
"Venti Nodi" tratterà temi che abbiano a che fare con la letteratura, la narrativa, l'editoria, spaziando verso ogni argomento che possa essere a loro collegato.
Su ogni numero ci sarà uno spazio dedicato alla pubblicazione di racconti brevi, che cercheremo anche e soprattutto nel mare magnum della rete e dei tanti biblioblog. Uno di questi racconti, dunque, potrebbe essere il vostro: con questo annuncio prende il via l'Operazione Venti Nodi, un piccolo contest che indiremo in vista di ogni nuova uscita, e che porterà a selezionare un racconto scelto fra quelli che ci invierete.
Operazione Venti Nodi - Regolamento
1. Ogni edizione di "Operazione Venti Nodi" verrà bandita da Studio83 a una distanza variabile dall'aggiornamento della webzine "Venti Nodi". L'invio delle opere dovrà avvenire entro e non oltre la scadenza indicata di volta in volta.
2. Ogni autore può partecipare con un solo racconto per ogni edizione del contest. Può partecipare alle edizioni successive anche il vincitore di una o più edizioni.
3. I racconti non dovranno superare le 20.000 battute spazi inclusi. Formato, carattere e impaginazione sono ininfluenti ai fini della selezione (ma un Times New Roman corpo 12 è sempre più che gradito).
4. Non ci sono limiti di genere per i racconti, tuttavia poesia e prosa poetica non saranno prese in considerazione.
5. La partecipazione al contest è gratuita. La pubblicazione dell'opera vincitrice non sarà retribuita.
6. Ogni diritto sull'opera vincitrice resterà di proprietà dell'autore. L'autore potrà quindi pubblicarla altrove o iscriverla ad altri concorsi, tenendo presente che l'opera risulterà edita a tutti gli effetti.
7. Le opere pubblicate non potranno essere in alcun modo rimosse.
8. La redazione di Studio83 si riserva, qualora lo ritenesse necessario, di effettuare un editing sull'opera vincitrice. Ogni modifica dovrà essere approvata dall'autore, al quale spetta il "visto si stampi" finale. L'editing sarà quindi un lavoro collaborativo: qualora però non si giungesse a un accordo soddisfacente per entrambe le parti, esse sono libere di recedere. Verrà a quel punto selezionata un'altra tra le opere pervenute.
9. La redazione di Studio83 si riserva di pubblicare più di un vincitore, nel caso ve ne fossero due o più ugualmente meritevoli. Qualora nessuna opera rispondesse ai requisiti di qualità minimi, Studio83 si riserva il diritto di non selezionare alcun vincitore.
10. I racconti dovranno essere inviati in forma di allegati all'indirizzo:
ventinodi[chiocciola]studio83[punto]info
specificando nell'oggetto della mail: "Operazione Venti Nodi". Nella prima pagina del file dovranno essere riportate le seguenti informazioni: nome e cognome dell'autore, titolo dell'opera, genere dell'opera, numero di battute, eventuale link di sito/blog dell'autore.
11. La partecipazione a "Operazione Venti Nodi" implica l'accettazione di tutti i punti del regolamento. Dopo la selezione e prima della pubblicazione, al vincitore verrà chiesto di firmare una liberatoria comprensiva del regolamento stesso e degli accordi per la pubblicazione.
PER L'EDIZIONE IN CORSO DI "OPERAZIONE VENTI NODI", IL TERMINE ULTIMO PER L'INVIO DELLE OPERE È FISSATO AL 31/03/2009.
fonte http://studio83.splinder.com/post/19863045/Venti+Nodi
"Venti nodi" è pensato come un bollettino senza periodicità che contenga il "meglio" in cui ci imbattiamo. Sarà disponibile al pubblico in diverse versioni: la prima, la più importante, sarà la webzine leggibile on-line, con un suo dominio e link autonomi. Un'altra versione sarà scaricabile gratuitamente in formato .pdf, curata e impaginata come un magazine, che sarà acquistabile in formato cartaceo tramite Lulu.com (terza versione, appunto).
"Venti Nodi" tratterà temi che abbiano a che fare con la letteratura, la narrativa, l'editoria, spaziando verso ogni argomento che possa essere a loro collegato.
Su ogni numero ci sarà uno spazio dedicato alla pubblicazione di racconti brevi, che cercheremo anche e soprattutto nel mare magnum della rete e dei tanti biblioblog. Uno di questi racconti, dunque, potrebbe essere il vostro: con questo annuncio prende il via l'Operazione Venti Nodi, un piccolo contest che indiremo in vista di ogni nuova uscita, e che porterà a selezionare un racconto scelto fra quelli che ci invierete.
Operazione Venti Nodi - Regolamento
1. Ogni edizione di "Operazione Venti Nodi" verrà bandita da Studio83 a una distanza variabile dall'aggiornamento della webzine "Venti Nodi". L'invio delle opere dovrà avvenire entro e non oltre la scadenza indicata di volta in volta.
2. Ogni autore può partecipare con un solo racconto per ogni edizione del contest. Può partecipare alle edizioni successive anche il vincitore di una o più edizioni.
3. I racconti non dovranno superare le 20.000 battute spazi inclusi. Formato, carattere e impaginazione sono ininfluenti ai fini della selezione (ma un Times New Roman corpo 12 è sempre più che gradito).
4. Non ci sono limiti di genere per i racconti, tuttavia poesia e prosa poetica non saranno prese in considerazione.
5. La partecipazione al contest è gratuita. La pubblicazione dell'opera vincitrice non sarà retribuita.
6. Ogni diritto sull'opera vincitrice resterà di proprietà dell'autore. L'autore potrà quindi pubblicarla altrove o iscriverla ad altri concorsi, tenendo presente che l'opera risulterà edita a tutti gli effetti.
7. Le opere pubblicate non potranno essere in alcun modo rimosse.
8. La redazione di Studio83 si riserva, qualora lo ritenesse necessario, di effettuare un editing sull'opera vincitrice. Ogni modifica dovrà essere approvata dall'autore, al quale spetta il "visto si stampi" finale. L'editing sarà quindi un lavoro collaborativo: qualora però non si giungesse a un accordo soddisfacente per entrambe le parti, esse sono libere di recedere. Verrà a quel punto selezionata un'altra tra le opere pervenute.
9. La redazione di Studio83 si riserva di pubblicare più di un vincitore, nel caso ve ne fossero due o più ugualmente meritevoli. Qualora nessuna opera rispondesse ai requisiti di qualità minimi, Studio83 si riserva il diritto di non selezionare alcun vincitore.
10. I racconti dovranno essere inviati in forma di allegati all'indirizzo:
ventinodi[chiocciola]studio83[punto]info
specificando nell'oggetto della mail: "Operazione Venti Nodi". Nella prima pagina del file dovranno essere riportate le seguenti informazioni: nome e cognome dell'autore, titolo dell'opera, genere dell'opera, numero di battute, eventuale link di sito/blog dell'autore.
11. La partecipazione a "Operazione Venti Nodi" implica l'accettazione di tutti i punti del regolamento. Dopo la selezione e prima della pubblicazione, al vincitore verrà chiesto di firmare una liberatoria comprensiva del regolamento stesso e degli accordi per la pubblicazione.
PER L'EDIZIONE IN CORSO DI "OPERAZIONE VENTI NODI", IL TERMINE ULTIMO PER L'INVIO DELLE OPERE È FISSATO AL 31/03/2009.
fonte http://studio83.splinder.com/post/19863045/Venti+Nodi
martedì 3 marzo 2009
lunedì 2 marzo 2009
Jason Marsalis Italian Quartet
Domenica 15 marzo – inizio ore 20,00
Jason Marsalis Italian Quartet
Jason Marsalis, vibrafono
Antonello Vannucchi, pianoforte
Giorgio Rosciglione, contrabbasso
Andrea Roventini, batteria
Il quarto appuntamento del 2009 del Jazz Club Ueffilo – Cantina a Sud (Via Donato Boscia 21 – Gioia del Colle),sempre in collaborazione con Jazzitalia, sarà un evento unico: la premiere di Jason Marsalis in Puglia. Domenica 15 marzo (inizio ore 20,00) il vibrafonista statunitense, il più giovane della schiatta dei celeberrimi musicisti, calcherà il palco del Ueffilo accompagnato da Antonello Vannucchi al pianoforte, Giorgio Rosciglione al contrabbasso e Andrea Roventini alla batteria.
I quattro musicisti si esibiranno con una serie di composizioni originali del famoso vibrafonista e batterista di New Orleans, oltre ad alcune rivisitazioni di standard della tradizione jazz.
Jason Marsalis è da considerarsi indubbiamente uno dei musicisti più interessanti sulla scena odierna. Compositore di eccezionale talento, grande vibrafonista e batterista, vanta collaborazioni di massimo livello quali David Morgan, Bill Summers, Marcus Roberts, John Ellis solo per citarne alcuni. Ha inoltre vinto il premio come musicista dell'anno 2000 indetto da "Off Beat", nota rivista di New Orleans.
L’ appuntamento sarà arricchito dalla degustazione di prodotti tipici.
Inizio concerti ore 20,00.
Il Ueffilo – Cantina a Sud è in Gioia del Colle(Ba)-via Donato Boscia 21.
Info e prevendite: 339/8613434 – 080/3430946 - Centro Musica : 080 - 521.17.77
web: www.ueffilo.com
info@ueffilo.com
Jason Marsalis Italian Quartet
Jason Marsalis, vibrafono
Antonello Vannucchi, pianoforte
Giorgio Rosciglione, contrabbasso
Andrea Roventini, batteria
Il quarto appuntamento del 2009 del Jazz Club Ueffilo – Cantina a Sud (Via Donato Boscia 21 – Gioia del Colle),sempre in collaborazione con Jazzitalia, sarà un evento unico: la premiere di Jason Marsalis in Puglia. Domenica 15 marzo (inizio ore 20,00) il vibrafonista statunitense, il più giovane della schiatta dei celeberrimi musicisti, calcherà il palco del Ueffilo accompagnato da Antonello Vannucchi al pianoforte, Giorgio Rosciglione al contrabbasso e Andrea Roventini alla batteria.
I quattro musicisti si esibiranno con una serie di composizioni originali del famoso vibrafonista e batterista di New Orleans, oltre ad alcune rivisitazioni di standard della tradizione jazz.
Jason Marsalis è da considerarsi indubbiamente uno dei musicisti più interessanti sulla scena odierna. Compositore di eccezionale talento, grande vibrafonista e batterista, vanta collaborazioni di massimo livello quali David Morgan, Bill Summers, Marcus Roberts, John Ellis solo per citarne alcuni. Ha inoltre vinto il premio come musicista dell'anno 2000 indetto da "Off Beat", nota rivista di New Orleans.
L’ appuntamento sarà arricchito dalla degustazione di prodotti tipici.
Inizio concerti ore 20,00.
Il Ueffilo – Cantina a Sud è in Gioia del Colle(Ba)-via Donato Boscia 21.
Info e prevendite: 339/8613434 – 080/3430946 - Centro Musica : 080 - 521.17.77
web: www.ueffilo.com
info@ueffilo.com
domenica 1 marzo 2009
Cristiano Cavina a Bologna
Dalla A allo Zammù :: alfabeto letterario
a cura di Zammù Libreria e Casa Lettrice Malicuvata
Via Saragozza 32/a – Bologna
3 Marzo 2009 :: h. 19.30
Cristiano Cavina, I frutti dimenticati, Marcos y Marcos
introduce Michele Barbolini
IL LIBRO: Suo padre era sparito nel nulla. Con la sua assenza, aveva lasciato un vuoto clamoroso.
Ma la fantasia lo aveva trasformato in un uomo quasi magico, protagonista di imprese straordinarie.
Ora, quel padre da sempre ignoto è sbucato all’improvviso, lo ha rintracciato raccontando una bugia alla sua casa editrice. Di punto in bianco, lui dovrebbe chiamare papà un uomo che “per me non è niente, non è nessuno”. Proprio quando diventa babbo anche lui, ma con una compagna che è non più sicuro di amare, mentre tutto sembra sfuggirgli di mano. Non è facile diventare figlio e padre nello stesso momento. Non è facile separarsi dalla madre del proprio figlio proprio in quel momento. Per fortuna, c’è un pozzo segreto e senza fondo a cui attingere.
a cura di Zammù Libreria e Casa Lettrice Malicuvata
Via Saragozza 32/a – Bologna
3 Marzo 2009 :: h. 19.30
Cristiano Cavina, I frutti dimenticati, Marcos y Marcos
introduce Michele Barbolini
IL LIBRO: Suo padre era sparito nel nulla. Con la sua assenza, aveva lasciato un vuoto clamoroso.
Ma la fantasia lo aveva trasformato in un uomo quasi magico, protagonista di imprese straordinarie.
Ora, quel padre da sempre ignoto è sbucato all’improvviso, lo ha rintracciato raccontando una bugia alla sua casa editrice. Di punto in bianco, lui dovrebbe chiamare papà un uomo che “per me non è niente, non è nessuno”. Proprio quando diventa babbo anche lui, ma con una compagna che è non più sicuro di amare, mentre tutto sembra sfuggirgli di mano. Non è facile diventare figlio e padre nello stesso momento. Non è facile separarsi dalla madre del proprio figlio proprio in quel momento. Per fortuna, c’è un pozzo segreto e senza fondo a cui attingere.
sabato 28 febbraio 2009
Nature Mutations
Domenica 08 marzo alle ore 19:30 con la spettacolare performance sul rapporto Uomo-Natura e dal vivo “Plink” ideata e curata da Massimiliano Manieri performer.
“Plink”,performance 2008
Progetto, regia e performer: Massimiliano Manieri (1968 Copertino, Le)
Assistente di scena e segretaria di produzione: Claudia Ingrosso (1972,Lecce)
Riprese : Andrea Federico (1980, Casarano, Le).
Montaggio audio e video : Emanuele Franchini (1977, Lecce)
“La tematica della mostra nasce dall’esigenza di indagare il rapporto tra arte, scienza, natura e nuove tecnologie. Con “Nature Mutations” entriamo nello specifico di una delle tante problematiche che assillano l’uomo ed il suo habitat cercando di analizzare ciascuno degli interventi proposti dagli artisti invitati.
La mutazione si sa, è il processo naturale dell’evoluzione.
Luce e creazione del cosmo nelle ipnotiche opere dell’inglese Paul Davies e dell’americana Karen Neill che porta in mostra il movimento fluido del cristallo liquido e della sua natura molecolare come anche nelle “mutazioni in oro” per l’artista irlandese TJ Miles (vive ed opera anche in Spagna). Al microcosmo ed ai suoi frammenti organici, guarda l’installazione di Pauline Thompson che porta in mostra cento tessere piccolissime. La mutazione indica la ciclicità evolutiva del cosmo, della Terra e degli esseri che la popolano. Sull’evoluzione della terra, gioca l’artista israeliana Liora Rosenman che porta in mostra la creazione dell’acqua e del fuoco, mentre l’americana Irina Kassabova ci invita ad osservare la struttura di creature fossilizzate. Esse parlano di forme viventi che oggi non ci sono più, si sono evolute ma rimane lo spirito come dicevano gli antichi dell’animale precedente. Sul concetto della Terra come una grande massa d’acqua popolano le strane meduse della pugliese Angioletta De Nitto, a metà tra esseri alieni e esseri acquatici che nuotano nello spazio o su esseri zoomorfi, né piante, né animali, né pietre con l’installazione della milanese Maria Luisa Imperiali che li preserva da un futuro remoto. Natura e mondo organico in generale nelle opere fotografiche dell’artista svizzera Shelley Vouga. Più onirica e sognante la trasformazione dello spazio, della natura e della sua storia con le opere pittoriche dell’americana Melissa Furness che gioca sugli esseri unicellulari a metà umani e per metà cellule. Ed ancora con i “cuori chirurgici ” del leccese Francesco Sticchi che riflette sul rapporto tra natura, medicina e scienza.
Sul rapporto Uomo-Natura riflette Massimiliano Manieri, Marco Utili e l’israeliana Dima Noff.
L’americano Doug Baird, guarda al cambiamento della natura incontaminata e alle contaminazioni dovute all’uso di sostanze inquinanti. Stesso concept per la canadese Mary Jane Jessen, che ci mostra paesaggi acquatici contaminati e ridotti ad una desertificazione innaturale. Natura come mutazione identitaria nelle opere dell’austriaca Helga Traxler e identità fantascientifica nelle opere di Miska Tor giovane artista del Sudan. Sulla tecnologia cibernetica e l’essere umano ma anche su certe malformazioni gioca la ricerca della artista belga Christine Ligi.”
Evento: NATURE MUTATIONS
Giorni e Orari Visite: dal lunedì al venerdì ore 11 – 19, sabato ore 17 - 20
Sede: Primo Piano LivinGallery
Indirizzo: Puglia - Lecce - Lecce | Viale Guglielmo Marconi 4
Telefono Sede: 0832.304014
Sito Web: www.primopianogallery.com
Email: primopianogallery@libero.it
Curatori: Dores Sacquegna
Artisti: Collettiva artisti internazionali
Catalogo available
“Plink”,performance 2008
Progetto, regia e performer: Massimiliano Manieri (1968 Copertino, Le)
Assistente di scena e segretaria di produzione: Claudia Ingrosso (1972,Lecce)
Riprese : Andrea Federico (1980, Casarano, Le).
Montaggio audio e video : Emanuele Franchini (1977, Lecce)
“La tematica della mostra nasce dall’esigenza di indagare il rapporto tra arte, scienza, natura e nuove tecnologie. Con “Nature Mutations” entriamo nello specifico di una delle tante problematiche che assillano l’uomo ed il suo habitat cercando di analizzare ciascuno degli interventi proposti dagli artisti invitati.
La mutazione si sa, è il processo naturale dell’evoluzione.
Luce e creazione del cosmo nelle ipnotiche opere dell’inglese Paul Davies e dell’americana Karen Neill che porta in mostra il movimento fluido del cristallo liquido e della sua natura molecolare come anche nelle “mutazioni in oro” per l’artista irlandese TJ Miles (vive ed opera anche in Spagna). Al microcosmo ed ai suoi frammenti organici, guarda l’installazione di Pauline Thompson che porta in mostra cento tessere piccolissime. La mutazione indica la ciclicità evolutiva del cosmo, della Terra e degli esseri che la popolano. Sull’evoluzione della terra, gioca l’artista israeliana Liora Rosenman che porta in mostra la creazione dell’acqua e del fuoco, mentre l’americana Irina Kassabova ci invita ad osservare la struttura di creature fossilizzate. Esse parlano di forme viventi che oggi non ci sono più, si sono evolute ma rimane lo spirito come dicevano gli antichi dell’animale precedente. Sul concetto della Terra come una grande massa d’acqua popolano le strane meduse della pugliese Angioletta De Nitto, a metà tra esseri alieni e esseri acquatici che nuotano nello spazio o su esseri zoomorfi, né piante, né animali, né pietre con l’installazione della milanese Maria Luisa Imperiali che li preserva da un futuro remoto. Natura e mondo organico in generale nelle opere fotografiche dell’artista svizzera Shelley Vouga. Più onirica e sognante la trasformazione dello spazio, della natura e della sua storia con le opere pittoriche dell’americana Melissa Furness che gioca sugli esseri unicellulari a metà umani e per metà cellule. Ed ancora con i “cuori chirurgici ” del leccese Francesco Sticchi che riflette sul rapporto tra natura, medicina e scienza.
Sul rapporto Uomo-Natura riflette Massimiliano Manieri, Marco Utili e l’israeliana Dima Noff.
L’americano Doug Baird, guarda al cambiamento della natura incontaminata e alle contaminazioni dovute all’uso di sostanze inquinanti. Stesso concept per la canadese Mary Jane Jessen, che ci mostra paesaggi acquatici contaminati e ridotti ad una desertificazione innaturale. Natura come mutazione identitaria nelle opere dell’austriaca Helga Traxler e identità fantascientifica nelle opere di Miska Tor giovane artista del Sudan. Sulla tecnologia cibernetica e l’essere umano ma anche su certe malformazioni gioca la ricerca della artista belga Christine Ligi.”
Evento: NATURE MUTATIONS
Giorni e Orari Visite: dal lunedì al venerdì ore 11 – 19, sabato ore 17 - 20
Sede: Primo Piano LivinGallery
Indirizzo: Puglia - Lecce - Lecce | Viale Guglielmo Marconi 4
Telefono Sede: 0832.304014
Sito Web: www.primopianogallery.com
Email: primopianogallery@libero.it
Curatori: Dores Sacquegna
Artisti: Collettiva artisti internazionali
Catalogo available
venerdì 27 febbraio 2009
Minime
Libri Aparte presenta "Minime", un nuovo catalogo progettato e ideato dagli autori Mauro Bendandi e Roberto Pagnani che presentano dodici studi pittorici a tecnica mista dedicati agli oggetti. Lampadari, prese elettriche, pomelli di rubinetti, caffettiere, lampadine, zuccheriere, bicchieri, bottiglie e tazzine compongono una galleria di figure scaturita del desiderio di raccontare tutto ciò che capita
sotto mano nella profusione quotidiana degli oggetti con cui si entra in contatto e viene scelto per diventare occasione di sguardo e di sospensione.
Minime è composto da un astuccio quadrato contenente dodici cartoline dedicate ai particolari delle opere di Mauro Bendandi e Roberto Pagnani, presentate dal testo di Viola Giacometti e accompagnate da un inedito componimento del poeta Valerio Fabbri.
Venti esemplari del libro contengono una doppia incisione a punta secca dei due autori a tiratura limitata che sarà disponibile alla vendita solo sul sito www.libriaparte.it.
"Minime" è presentato in occasione della mostra "Casa di Cose", opere di Mauro Bendandi e Roberto Pagnani
Teatro Rasi - Ravenna
Inaugurazione venerdì 27 febbraio 2009
ore 18.00
Minime è disponibile presso il bookshop del Teatro Rasi e sul sito www.libriaparte.it
sotto mano nella profusione quotidiana degli oggetti con cui si entra in contatto e viene scelto per diventare occasione di sguardo e di sospensione.
Minime è composto da un astuccio quadrato contenente dodici cartoline dedicate ai particolari delle opere di Mauro Bendandi e Roberto Pagnani, presentate dal testo di Viola Giacometti e accompagnate da un inedito componimento del poeta Valerio Fabbri.
Venti esemplari del libro contengono una doppia incisione a punta secca dei due autori a tiratura limitata che sarà disponibile alla vendita solo sul sito www.libriaparte.it.
"Minime" è presentato in occasione della mostra "Casa di Cose", opere di Mauro Bendandi e Roberto Pagnani
Teatro Rasi - Ravenna
Inaugurazione venerdì 27 febbraio 2009
ore 18.00
Minime è disponibile presso il bookshop del Teatro Rasi e sul sito www.libriaparte.it
giovedì 26 febbraio 2009
Il sogno e l'approdo per Sellerio
Salvatore Ferlita presenta il volume Il sogno e l’approdo pubblicato dalla casa editrice Sellerio. Gli scrittori Maria Attanasio, Davide Camarrone, Giosuè Calaciura, Santo Piazzese, Gaetano Savatteri e Lilia Zaouali si confrontano in questo libro sul tema del rapporto tra la Sicilia e lo straniero.
Dai loro racconti verranno tratti degli spettacoli teatrali che il Circuito teatrale regionale siciliano metterà in scena nel corso del 2009 in sei teatri della provincia siciliana - Biancavilla di Sicilia, Caltagirone, Comiso, Modica, Racalmuto e Villafrati - nell’ambito del progetto “Scenario Mediterraneo” realizzato con il sostegno dell’Assessorato al Turismo della Regione Sicilia.
Partecipa all’incontro l’Assessore al Turismo della Regione Sicilia On. Titti Bufardeci.
Saranno presenti gli Autori.
Il tema dello straniero, dell’altro da sé, in sei racconti inediti di altrettanti scrittori siciliani, o quasi (Lilia Zaouali da anni risiede a Palermo).
Sono racconti ambientati in epoche diverse sulle rive del Mediterraneo, mare che separa ma anche unisce “collezioni di regioni isolate che tuttavia si cercano costantemente le une con le altre, donde tra loro un costante andirivieni, nonostante le giornate di cammino o di navigazione da cui sono separate”, ha scritto Fernand Braudel.
Al centro la Sicilia, l’isola che meglio vale a illuminare la storia mediterranea, da sempre luogo di crocevia etnico, approdo di culture diverse, luogo strategico del mare nostrum e punto di attrazione irresistibile per viaggiatori di tutti i tempi e di tutti i paesi.
Nel Decalogo di Nordìa di Maria Attanasio una donna straniera si trova catapultata in un paranoico condominio di privilegiati a Nordìa, città immaginaria nata dopo la ‘Grande Emergenza’. Una storia fantastica, ma poi non tanto lontana dalla realtà.
Giosuè Calaciura, scrittore che ha già dato prova della sua sensibilità al tema dello straniero e all’Africa, assume nel Mare è piccolo ma Dio è grande il punto di vista di quelli che arrivano, per i quali l’approdo è una specie di visione, di allucinazione disperata.
In Questo è un uomo di Davide Camarrone Osea, immigrato di seconda generazione, giornalista, italiano a tutti gli effetti, si finge clandestino. Rinchiuso in un cpt siciliano, viene espulso e “rimpatriato” in Libia dove patisce sofferenze e degradazione fino all’annientamento.
Santo Piazzese racconta Il viaggio segreto di Niels Bohr a Palermo. Il Premio Nobel per la fisica del 1922, il danese Niels Bohr, si trova in città. Non è un viaggio di studio, ma nessuno conosce il vero motivo della sua presenza a Palermo. Una sera Bohr si ritrova all’Arena Perla, il cinema all’aperto dove danno vecchi film western.
Siracusa 1837, scoppia un’epidemia di colera. Un francese viene accusato di avere propagato il morbo. è L’infame agente Bainard di Gaetano Savatteri. La paura lo spinge alla confessione mentre la folla inferocita lo assale. Anni dopo un senatore siciliano fra i banchi di Palazzo Carignano racconterà la storia al collega Alessandro Manzoni.
In La pupa di zucchero di Lilia Zaouali, Faika, tunisina, viene a Palermo per incontrare la figlia Neyla. Faika è vedova, ha una nuova relazione che vuole regolarizzare con il matrimonio, ma non prima che la figlia si sia sposata; Neyla convive con Pietro, ma all’insaputa della madre. Segreti e bugie tra i mercati di Palermo, una commedia degli equivoci.
Dai loro racconti verranno tratti degli spettacoli teatrali che il Circuito teatrale regionale siciliano metterà in scena nel corso del 2009 in sei teatri della provincia siciliana - Biancavilla di Sicilia, Caltagirone, Comiso, Modica, Racalmuto e Villafrati - nell’ambito del progetto “Scenario Mediterraneo” realizzato con il sostegno dell’Assessorato al Turismo della Regione Sicilia.
Partecipa all’incontro l’Assessore al Turismo della Regione Sicilia On. Titti Bufardeci.
Saranno presenti gli Autori.
Il tema dello straniero, dell’altro da sé, in sei racconti inediti di altrettanti scrittori siciliani, o quasi (Lilia Zaouali da anni risiede a Palermo).
Sono racconti ambientati in epoche diverse sulle rive del Mediterraneo, mare che separa ma anche unisce “collezioni di regioni isolate che tuttavia si cercano costantemente le une con le altre, donde tra loro un costante andirivieni, nonostante le giornate di cammino o di navigazione da cui sono separate”, ha scritto Fernand Braudel.
Al centro la Sicilia, l’isola che meglio vale a illuminare la storia mediterranea, da sempre luogo di crocevia etnico, approdo di culture diverse, luogo strategico del mare nostrum e punto di attrazione irresistibile per viaggiatori di tutti i tempi e di tutti i paesi.
Nel Decalogo di Nordìa di Maria Attanasio una donna straniera si trova catapultata in un paranoico condominio di privilegiati a Nordìa, città immaginaria nata dopo la ‘Grande Emergenza’. Una storia fantastica, ma poi non tanto lontana dalla realtà.
Giosuè Calaciura, scrittore che ha già dato prova della sua sensibilità al tema dello straniero e all’Africa, assume nel Mare è piccolo ma Dio è grande il punto di vista di quelli che arrivano, per i quali l’approdo è una specie di visione, di allucinazione disperata.
In Questo è un uomo di Davide Camarrone Osea, immigrato di seconda generazione, giornalista, italiano a tutti gli effetti, si finge clandestino. Rinchiuso in un cpt siciliano, viene espulso e “rimpatriato” in Libia dove patisce sofferenze e degradazione fino all’annientamento.
Santo Piazzese racconta Il viaggio segreto di Niels Bohr a Palermo. Il Premio Nobel per la fisica del 1922, il danese Niels Bohr, si trova in città. Non è un viaggio di studio, ma nessuno conosce il vero motivo della sua presenza a Palermo. Una sera Bohr si ritrova all’Arena Perla, il cinema all’aperto dove danno vecchi film western.
Siracusa 1837, scoppia un’epidemia di colera. Un francese viene accusato di avere propagato il morbo. è L’infame agente Bainard di Gaetano Savatteri. La paura lo spinge alla confessione mentre la folla inferocita lo assale. Anni dopo un senatore siciliano fra i banchi di Palazzo Carignano racconterà la storia al collega Alessandro Manzoni.
In La pupa di zucchero di Lilia Zaouali, Faika, tunisina, viene a Palermo per incontrare la figlia Neyla. Faika è vedova, ha una nuova relazione che vuole regolarizzare con il matrimonio, ma non prima che la figlia si sia sposata; Neyla convive con Pietro, ma all’insaputa della madre. Segreti e bugie tra i mercati di Palermo, una commedia degli equivoci.
mercoledì 25 febbraio 2009
Porno Start
A Milano una rassegna artistica sul tema della pornografia e dell' erotismo.Una mostra non “facile” in una città che spesso ha adottato la censura come unico mezzo di confronto su questi temi.Porno start, un titolo certo provocatorio forse ancor più delle intenzioni curatoriali. Una collettiva che nasce dalla consapevolezza che l'erotismo, la pornografia e il sesso sono sempre stati temi centrali dell'arte e che la creazione artistica stessa possa essere interpretata come atto erotico che genera forti pulsioni vitali.Le opere in mostra, frutto delle più svariate forme espressive, mettono in evidenza le fantasie, i gusti e l’interpretazione che ogni artista dà sull’argomento.Dall’erotismo estetico di Buttò, alla poetica new pop dal taglio sottile e ironico di Papeschi alle immagini spesso sarcastiche di Benaim.I linguaggi artistici utilizzati spaziano dall'arte digitale alla pittura, dall'arte performativa alla fotografia.L'intento è di non mostrare una sessualità fine a se stessa, ma la componente erotica dell'arte in una grande varietà di stili e di ricerche. L'erotismo che appare in queste opere è quindi spesso solo allusivo. L'esposizione privilegia infatti un erotismo molto estetizzante. Un Eros in cui le figure rappresentate consumano poco sesso. La sessualità si consuma piuttosto nello sguardo dell'artista, nel suo rapporto creativo con l'oggetto raffigurato o in una riflessione critica e sociale del ruolo della pornografia e dell'erotismo.L’atteggiamento nei confronti del sesso e dell’erotismo è oggi cambiato?Indubbiamente c’è un grande interesse per le opere artistiche che mettono assieme letteratura, arte e pornografia. Partendo da questa certezza, possiamo ritenere che la mostra sia non solo accettabile, ma che possa riscuotere un forte interesse.PORNO START , start come inizio di una triade di collettive sui temi che muovono lo spirito e le dinamiche umane da sempre: il sesso, la religione e il potere.L'intenzione è di cogliere una visione finale che evidenzi i legami, le interazioni, le conflittualità e contraddizioni dell'una nei confronti delle altre.
ARTISTS: Andy, Angela Loveday, Danilo Pasquali, David Rosado, Emanuele Benedetti, Fabio Ballario, Gaetano Leonardi, Giuseppe Petrilli, Japi honoo, Laurent Benaim, Massimo Festi, Max Papeschi, Persefone Zubcic, Roberto Pattina, Saturno Buttò, Tom Porta, Xante Battaglia, Xena Zupanic, and more.
In Milan, the first art exhibition of pornography and eroticism theme.This is not a “simple” exhibition for a city which has often censured without comparison in this way.Porno Start under a title certainly provocative maybe ever more curatorial intentions.A collective exhibition born by knowing which eroticism, pornography and sex always was one of principal theme of art and also create it’s erotic note generating strong vital impulses.The works on show, in various forms of expression, show the fantasy preferences and interpretation from the single artist of argument.From aesthetic eroticism by Buttò to new pop poetic with subtle and ironic meaning by Max Papeschi to sarcastic images by Benain.The artistic language used to differentiate among themselves, from digital paint to performance art and photography.The intention does not show the sexuality's sake, but the artistic erotic component in more and different style and research. The eroticism which is shown, are often allusive.The exhibition favour a very aesthetic eroticism. The figures which are represented here, consume little sex, the sexuality is consumed in the artist’s creative relation with his object or in critical reflection of the role pornography and eroticism.Does the behaviour of the people change in front of sex and eroticism today?There is a big interest in artistic works which are combined with literature, art and pornography.Starting from this point, we can believe that the exhibition will be not only accepted by the people but also will take their attention.PORNO START, start like one of the beginning triad collections on themes which move the spirit and human dynamic from ancient times; sex, religion and power.The intention is the combine the final vision which demonstrate relations, interaction, conflicts and contradiction between each subjects.
ARTISTS: Xante Battaglia, Saturno Buttò, Andy, Xena Zupanic,Laurent Benaim, Max Papeschi, Danilo Pasquali, David Rosado, Roberto Pattina, Persefone Zubcic, Massimo Festi, Giuseppe Petrilli, Anonimo, Emanuele Benedetti, Japi Honoo, Tom Porta and more.
Ufficio Stampa:
VOGHERA11 ARTGALLERY
via voghera, 11 20144 Milano
www.voghera11.com info@voghera11.com
tel/fax:02 39811630
mob: 3481009715
vietato ai minori
www.voghera11.com
ARTISTS: Andy, Angela Loveday, Danilo Pasquali, David Rosado, Emanuele Benedetti, Fabio Ballario, Gaetano Leonardi, Giuseppe Petrilli, Japi honoo, Laurent Benaim, Massimo Festi, Max Papeschi, Persefone Zubcic, Roberto Pattina, Saturno Buttò, Tom Porta, Xante Battaglia, Xena Zupanic, and more.
In Milan, the first art exhibition of pornography and eroticism theme.This is not a “simple” exhibition for a city which has often censured without comparison in this way.Porno Start under a title certainly provocative maybe ever more curatorial intentions.A collective exhibition born by knowing which eroticism, pornography and sex always was one of principal theme of art and also create it’s erotic note generating strong vital impulses.The works on show, in various forms of expression, show the fantasy preferences and interpretation from the single artist of argument.From aesthetic eroticism by Buttò to new pop poetic with subtle and ironic meaning by Max Papeschi to sarcastic images by Benain.The artistic language used to differentiate among themselves, from digital paint to performance art and photography.The intention does not show the sexuality's sake, but the artistic erotic component in more and different style and research. The eroticism which is shown, are often allusive.The exhibition favour a very aesthetic eroticism. The figures which are represented here, consume little sex, the sexuality is consumed in the artist’s creative relation with his object or in critical reflection of the role pornography and eroticism.Does the behaviour of the people change in front of sex and eroticism today?There is a big interest in artistic works which are combined with literature, art and pornography.Starting from this point, we can believe that the exhibition will be not only accepted by the people but also will take their attention.PORNO START, start like one of the beginning triad collections on themes which move the spirit and human dynamic from ancient times; sex, religion and power.The intention is the combine the final vision which demonstrate relations, interaction, conflicts and contradiction between each subjects.
ARTISTS: Xante Battaglia, Saturno Buttò, Andy, Xena Zupanic,Laurent Benaim, Max Papeschi, Danilo Pasquali, David Rosado, Roberto Pattina, Persefone Zubcic, Massimo Festi, Giuseppe Petrilli, Anonimo, Emanuele Benedetti, Japi Honoo, Tom Porta and more.
Ufficio Stampa:
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sabato 21 febbraio 2009
Il Bardo ... una casa editrice al femminile a cura di Paola Valentino, Anastasia Leo, Ludovica Leo
“Il Bardo” nasce nel 1991 dalla necessità di far conoscere la storia e la cultura salentina. Il primo numero esce nel settembre di quello stesso anno, contiene pochi articoli e qualche poesia. Non si può certo definire un bel giornale, però ha attirato la curiosità di alcuni storici salentini. Infatti, dal secondo numero, pubblicato nel dicembre dello stesso anno, inizia la collaborazione con grandi firme della cultura salentina: Giancarlo Vallone, Cosimo Franco, Giovanni Cosi, Fernando Verdesca, Mario Cazzato, Alvaro Ancora, Arturo Alessandri, Vittorio Zacchino, Antonio De Meo, Alessandro Laporta, Gino Pisanò, Giovanni Greco, Ennio Bonea, Donato Valli, Luigi Manni, Mario Marti, Elio Paiano, Antonio Faita, Paolo Vincenti, Maurizio Nocera e tanti altri, che a titolo gratuito, hanno dato la loro collaborazione per la realizzazione di questi “fogli di culture”. Nel novembre 1995, nasce “Allestimento – Prove di scrittura-“ fortemente voluto dal direttore editoriale Maurizio Leo, il quale annovera tra i suoi collaboratori i nomi più conosciuti del panorama poetico salentino, come Carlo Alberto Augieri, Stefano Donno, Walter Vergallo, Pierpaolo De Giorgi, Arrigo Colombo, Giuseppe Conte, Antonio Errico, Nicola De Donno, Anna Maria De Benedittis Presicce, Pierlugi Mele, Antonio Iaccarino, Salvatore Caliolo, Vito Antonio Conte, Carlo Stasi, Eugenio Giustizieri, Rossano Astremo, Massimo Manieri, Rosanna Gesualdo, Elio Coriano, nonché lo stesso Maurizio Leo e altri ancora. Sempre nel Novembre ’95, Caterina Gerardi inizia la sua collaborazione grafica fornendo le foto per la prima pagina de “Il Bardo“ e per “Allestimento “ .
Nel 1992 nasce la piccola casa editrice “I quaderni del Bardo” , paragonabile solo per qualità editoriale alle pubblicazioni di Vanni Scheiwiller. Non ha una distribuzione, né un catalogo, non ha un ufficio stampa, non ha un correttore di bozze, eppure fra i suoi 16 titoli troviamo nomi come Paolo Valesio, direttore del dipartimento di italianistica dell’università di Yale, di cui pubblica nel 1999 lo splendido “Anniversari” E ancora un inedito di Vittore Fiore “Nicola a Copertino” (2003), ha fatto ruotare attorno a sé nomi come Rina Durante, Massimo Melillo e Domenico Fazio. 5 i titoli che Maurizio Leo pubblica con “I Quaderni del Bardo”: “Dogmaginazione” (1992); “L’Albergo di latta” (1994); “Fobia” (1995); “non suona più il jukebox nell’appartamento di Allen” (1998); “Il bazar delle parole scomposte” (2002). Nel 1993 Vittorio Zacchino con “Religiosità e tradizione nelle poesie di San Giuseppe da Copertino”; nel 1996 Eleandro A. Buongiorno con “Varvara, Q6 – tra i pispilî del tempo”, Armando Giorgi con “Le pantere grigie”, Carlo Tundo con “Nequizia”. Nel 2000 Stefano Donno pubblica “Monologo - +” , mentre nel 2003 Giovanni Cosi edita “Sette lustri di vita lequilese”; ed ancora nel 2004 “Figli di vostro padre uccidete” di Maurizio Nocera e “Dolorosa impotenza del mestiere delle parole” di Elio Coriano. Nel 2000 viene pubblicata “Absentia” piccola antologia che raccoglie i contributi, di quanti sono in prima linea sul piano poetico, a diretto contatto con un pubblico, quello dei pub, molto spesso non sempre disposto all’ascolto. Hanno scritto per questo volume: Stefano Donno, Maurizio Nocera, Elio Coriano, Rosanna Gesualdo, Mauro Marino, Piero Rapanà, Antonio Tarsi, Massimiliano Manieri, Antimo Margiotta e Maurizio Leo.
IL BARDO
Via Regina Isabella, 2/D
73043 Copertino (LE)
Info: foglidiculture@libero.it
Nel 1992 nasce la piccola casa editrice “I quaderni del Bardo” , paragonabile solo per qualità editoriale alle pubblicazioni di Vanni Scheiwiller. Non ha una distribuzione, né un catalogo, non ha un ufficio stampa, non ha un correttore di bozze, eppure fra i suoi 16 titoli troviamo nomi come Paolo Valesio, direttore del dipartimento di italianistica dell’università di Yale, di cui pubblica nel 1999 lo splendido “Anniversari” E ancora un inedito di Vittore Fiore “Nicola a Copertino” (2003), ha fatto ruotare attorno a sé nomi come Rina Durante, Massimo Melillo e Domenico Fazio. 5 i titoli che Maurizio Leo pubblica con “I Quaderni del Bardo”: “Dogmaginazione” (1992); “L’Albergo di latta” (1994); “Fobia” (1995); “non suona più il jukebox nell’appartamento di Allen” (1998); “Il bazar delle parole scomposte” (2002). Nel 1993 Vittorio Zacchino con “Religiosità e tradizione nelle poesie di San Giuseppe da Copertino”; nel 1996 Eleandro A. Buongiorno con “Varvara, Q6 – tra i pispilî del tempo”, Armando Giorgi con “Le pantere grigie”, Carlo Tundo con “Nequizia”. Nel 2000 Stefano Donno pubblica “Monologo - +” , mentre nel 2003 Giovanni Cosi edita “Sette lustri di vita lequilese”; ed ancora nel 2004 “Figli di vostro padre uccidete” di Maurizio Nocera e “Dolorosa impotenza del mestiere delle parole” di Elio Coriano. Nel 2000 viene pubblicata “Absentia” piccola antologia che raccoglie i contributi, di quanti sono in prima linea sul piano poetico, a diretto contatto con un pubblico, quello dei pub, molto spesso non sempre disposto all’ascolto. Hanno scritto per questo volume: Stefano Donno, Maurizio Nocera, Elio Coriano, Rosanna Gesualdo, Mauro Marino, Piero Rapanà, Antonio Tarsi, Massimiliano Manieri, Antimo Margiotta e Maurizio Leo.
IL BARDO
Via Regina Isabella, 2/D
73043 Copertino (LE)
Info: foglidiculture@libero.it
venerdì 20 febbraio 2009
Il Centenario di Pietro Argento a Gioia del Colle il 7 e 8 marzo 09
Il 7 marzo del 1909 nacque a Gioia del Colle il Maestro Pietro Argento, celeberrimo direttore d’orchestra e compositore pugliese. L’Assessorato alla Cultura del Comune di Gioia del Colle unitamente alle Associazioni “Daniele Lobefaro”, Amici della Musica “ P. Falcicchio”, Associazione Turistica Pro Loco e la Biblioteca Comunale “Don V. Angelilli” hanno voluto celebrare il centenario della nascita del musicista gioiese con alcuni importanti appuntamenti che si terranno a Gioia del Colle il 7 ed 8 marzo 2009.
Le celebrazioni si apriranno il 7 marzo alle 10,00 con l’ inaugurazione della via intitolata al M° P.Argento (ex trav. via Pastore).
Dalle 9,00-12,00 “Pietro Argento e Gioia del Colle”, per gli studenti delle Scuole Medie e Superiori a cura del dott. Gianfranco Amatulli del prof. Franco Giannini, della dott.ssa Paola Sorrentino.
Alle 11,00 presso l’ ex Distilleria (via Paolo Cassano) si terrà l’ inaugurazione della mostra fotografica “Banda, bandisti, Maestri”. A seguire, dalle 11,30 e fino alle 17,00 visione del dvd sulla figura del Maestro a cura dell’ Ass. Musicale “Daniele Lobefaro”, post produzione di Matteo Notarnicola.
Nel pomeriggio, alle 17,30 sempre nell’ ex Distilleria (via Paolo Cassano) si terrà il convegno “Pietro Argento e il suo tempo “.
Interverranno: il Sindaco dott. Pietro Longo; i figli del Maestro: Signora Teresa e dott. Giampiero Argento; dott. Franco Chieco; dott. Gianfranco Amatulli, prof. Franco Giannini, M° Michele Marvulli, avv. Gianvito Pugliese, dott. Nicola Sbisà, dott.ssa Paola Sorrentino, Sig. Giuseppe Vasco.
Il giorno 8 marzo, alle 19,30 si terrà il concerto conclusivo che vedrà in scena al Teatro Comunale “Rossini” il Quartetto Meridies (ingresso libero).
Pietro Argento, nato il 7 marzo a Gioia del Colle nel 1909, iniziò gli studi musicali sotto la guida del padre Prof. Giacomo Argento compianto e mai dimenticato solista di flicorno tenore del Premiato Concerto Bandistico Città di Gioia del Colle.
Proseguì i suoi studi al Conservatorio di Napoli ove studiò pianoforte, organo e oboe e conseguì il diploma di composizione sotto la guida di F. Cilea e di direzione d’orchestra. Presso l’Accademia di Santa Cecilia sotto la guida del M° B.Molinari, conseguì il diploma del Corso superiore di perfezionamento per direttore d’orchestra.
Dopo essere stato maestro dell’orchestra sinfonica dell’Accademia di Santa Cecilia è stato direttore stabile dell’Orchestra sinfonica della RAI di Milano, dell’Orchestra dell’Urbe, dell’Orchestra da camera della “Società del quartetto” di Roma e direttore stabile dell’orchestra sinfonica di Bari.
Strepitosi i successi in Austria, Cecoslovacchia, Francia, Germania, Grecia, Portogallo, Svizzera e URSS. Si ricordino per tutte, le numerose tournées ufficiali nell’ex Unione Sovietica (Mosca, Leningrado, Kiev, Odessa, ecc.) alla presenza del mondo artistico, culturale e politico del Paese. È stato il primo Direttore d’orchestra occidentale ad incidere con l’Orchestra Sinfonica di stato dell’ex URSS a Mosca.
Ha diretto i più grandi nomi del concertismo mondiale: Oistrach, Rubistein, Kempff, Rostropovic, Magaloff, Bachaus, Gilels, Malinin, Stren, Navarra Orsovsky, Wiessemberg, Ferras, Milstein, ecc..
Ha composto musica sinfonica, da camera, di scena, musica da film e documentari.
Docente titolare della cattedra di direzione ed esercitazioni orchestrali del Conservatorio di Santa Cecilia dal 1952.
Ha registrato per la R.C.A., Mercurio, Angelicum, Urania ecc..
È stato insignito di varie onoreficenze nazionali e straniere. Nel 1963 il Presidente della Repubblica gli ha conferito la Medaglia d’Oro di I classe di Benemeritodell’Arte e della Cultura.
E’ scomparso nel 1994.
giovedì 19 febbraio 2009
Domenico Protino torna a Vina del Mar in Cile
Il cantautore Domenico Protino è pronto a partire alla volta del Cile, dove parteciperà al 50° Festival de La Canción Internacional de Viña del Mar (23/28 febbraio 2009) che ha vinto lo scorso anno con il brano "La guerra dei trent'anni" e che riproporrà in questa edizione straordinaria che prevede la gara tra le canzoni vincitrici degli ultimi anni (2001-2008), per festeggiare il 50° anniversario della manifestazione. Il brano "La guerra dei trent'anni" affronta l’attuale tema della meritocrazia e della tenacia necessaria nel perseguire i propri obiettivi.
Il Festival della canzone di Viña del Mar è la kermesse musicale più importante di tutta l’America Latina e molto spesso è la porta di accesso al ricco mercato sudamericano e occasione di promozione intercontinentale. Oltre alla gara lo spettacolo prevede la partecipazione di importanti ospiti nazionali ed internazionali. Domenico Protino avrà l’onore e l’onere (come unico rappresentate italiano in gara) di condividere il palco con i Simply Red e il grande Santana oltre alle star del firmamento musicale sudamericano.
Sarà possibile seguire la manifestazione in televisione (con l’antenna parabolica) oppure collegandosi al sito internet http://www. canal13.cl Domenico Protino ha da poco pubblicato in Italia il suo album d’esordio prodotto da Progetto Musica e distribuito dalla Warner Music Italia. Attualmente il singolo “La Guerra dei trent’anni” sta imperversando anche nelle radio cilene entrando direttamente in classifica. A breve verrà lanciata la versione spagnola de “La guerra de los treinta años” che anticiperà l’album realizzato interamente in spagnolo e che verrà proposto in tutta l’America Latina.
Il Festival della canzone di Viña del Mar è la kermesse musicale più importante di tutta l’America Latina e molto spesso è la porta di accesso al ricco mercato sudamericano e occasione di promozione intercontinentale. Oltre alla gara lo spettacolo prevede la partecipazione di importanti ospiti nazionali ed internazionali. Domenico Protino avrà l’onore e l’onere (come unico rappresentate italiano in gara) di condividere il palco con i Simply Red e il grande Santana oltre alle star del firmamento musicale sudamericano.
Sarà possibile seguire la manifestazione in televisione (con l’antenna parabolica) oppure collegandosi al sito internet http://www. canal13.cl Domenico Protino ha da poco pubblicato in Italia il suo album d’esordio prodotto da Progetto Musica e distribuito dalla Warner Music Italia. Attualmente il singolo “La Guerra dei trent’anni” sta imperversando anche nelle radio cilene entrando direttamente in classifica. A breve verrà lanciata la versione spagnola de “La guerra de los treinta años” che anticiperà l’album realizzato interamente in spagnolo e che verrà proposto in tutta l’America Latina.
venerdì 13 febbraio 2009
NOMADINCONTRO
Fino a ieri era il popolo Nomade ad andare da Augusto, oggi è Augusto a bussare alle case di tutti coloro che ne hanno amato la voce, la personalità, il carisma e l’umanità. Il XVII° tributo ad Augusto Daolio, indimenticato cantante dei Nomadi, si terrà sì a Novellara sabato e domenica prossimi, condotto da Red Ronnie, ma sarà anche possibile seguirlo comodamente da casa, in diretta in tutto il mondo su www.macy.it, la televisione musicale ad alta definizione diretta da Massimo Cotto, e su www.nomadi.it
L'evento della diretta sul web – con i concerti, le interviste, i dietro le quinte, gli omaggi e la magia di un raduno unico in Italia - è realizzato in collaborazione con Pulsemedia, una casa di produzione multimediale con sede a Barco di Bibbiano, in provincia di Reggio Emilia, specializzata nella realizzazione di webTV e nella distribuzione di contenuti video su Internet. Tra le pochissime in Europa, è dotata di una regia mobile con link satellitare dedicato in grado di trasmettere eventi in diretta sul web in alta definizione da qualsiasi parte d'Europa. L’intera struttura di Macy.it si sposterà a Novellara per il prossimo weekend, per testimoniare un incontro davvero speciale.
Sarà quindi sufficiente accedere alla homepage di www.macy.it e poi tramite link dedicato godersi i Nomadi, Giusy Ferreri, Ligabue, Massimo Bubola, Domenico Protino e la grande musica di Nomadincontro. Comodamente a casa tua, ovunque tu sia
fonte iconografica Ginko53
L'evento della diretta sul web – con i concerti, le interviste, i dietro le quinte, gli omaggi e la magia di un raduno unico in Italia - è realizzato in collaborazione con Pulsemedia, una casa di produzione multimediale con sede a Barco di Bibbiano, in provincia di Reggio Emilia, specializzata nella realizzazione di webTV e nella distribuzione di contenuti video su Internet. Tra le pochissime in Europa, è dotata di una regia mobile con link satellitare dedicato in grado di trasmettere eventi in diretta sul web in alta definizione da qualsiasi parte d'Europa. L’intera struttura di Macy.it si sposterà a Novellara per il prossimo weekend, per testimoniare un incontro davvero speciale.
Sarà quindi sufficiente accedere alla homepage di www.macy.it e poi tramite link dedicato godersi i Nomadi, Giusy Ferreri, Ligabue, Massimo Bubola, Domenico Protino e la grande musica di Nomadincontro. Comodamente a casa tua, ovunque tu sia
fonte iconografica Ginko53
martedì 10 febbraio 2009
Frammenti di un interno di Vito Antonio Conte
Vito Antonio Conte, torna in libreria con un secondo romanzo dal titolo Frammenti di un interno (Luca Pensa editore pp. 114, euro 12), all’interno della collana AlfaOmega.
Ne proponiamo un estratto:
"Alex e Chiara, un tempo non lontano, si erano amati, poi perduti e rincorsi senza più trovarsi. Nessuno dei due aveva mai dimenticato i giorni e le notti, i lunghi viali alberati a palmizi sino a vecchie dimore patrizie abbandonate e le spiagge tanto desolate quanto belle fuori stagione, inutilmente percorse (tempo dopo) da soli.
Non s'erano più incontrati.
Pensavano sempre la stessa cosa l’uno dell'altra.
E si rincorrevano.
Si cercavano senza incontrarsi.
In esistenze parallele.
Dove non erano riuscite le loro nostalgie malate arrivò l'Agenzia.
Ma, quando videro se stessi riflessi nello specchio degli occhi dove riposa l’unica verità, le loro anime non erano più le stesse.
Li ho visti abbracciarsi come fratelli.
Come fratelli litigare.
E scambiarsi casti baci.
Senza più passione.
Tutto il sentimento bruciato a cercarsi in tracce concentriche.
Io, invece, ero perduto già da molto tempo quando li conobbi.
Irrimediabilmente perduto.
O, forse, perso (che rende meglio l'idea a coloro i quali non hanno mai visto i miei passi per strada).
Perso di sogni e nei sogni.
Perso di sconfitte non scritte.
E di vittorie mai celebrate.
Ma soprattutto nello spazio e nel respiro librato nel cielo quando ormai il tempo non ha più alcuna importanza.
Walles e basta.
Nessuno mi aveva mai chiamato in modo diverso.
Walles!
Walles dei passi mai finiti.
Dei bar notturni.
Degli inciampi.
Dei tempi chiari e delle tempeste.
Degli sbandamenti e degli errori… quanti errori, ma soprattuto quel…
l'unico errore della mia vita
a parte la scelta della facoltà universitaria e, dopo, il lavoro
l'unico errore dicevo
a parte la decisione di vivere in quel cazzo di posto o in quel posto del cazzo (che, poi, non è come dire esattamente la stessa cosa)
l'unico errore che, invero, considero tale
a parte quel viaggio non fatto
ma l'unico vero errore
se non considero quell’altro viaggio che, invece, ho fatto
l'unico errore che riconosco davvero
prescindendo da quella volta che
e, insomma, l'errore vero
se mal non ricordo
che errore
quando Elena mi chiese l'accapatoio, nuda nella doccia del bagno di casa mia, e poi mi chiamò e mi chiese cos'era quel piccolo rigonfiamento sulla sua coscia destra (adiacente un altro monte, però mitico) e io ignorai il grande rigonfiamento tra le mie di gambe passandole la Prep (quella mirabile e miracolosa pomata pluriuso e, in quel caso, unica crema a disposizione –me tapino- per lenire l’infiammo da puntura di zanzara, lasciando in fiamme ben altri rossori)
alla fine
l'unico errore degno di tal nome
se non tengo conto delle altre... punture di zanzara
ma sì, quel cazzo di errore
aiutami a rammentare, cosa?
dici che ho sbagliato tutto? - SARA'!?!
Ma senza quegli errori non avrei visto gli orrori e sarei niente e niente sarebbe rimasto della purezza, di quella purezza che porta all'errore e lo contiene, di quella purezza che si tiene al largo dagli orrori, di quella purezza... così pura."
(Estratto da "Frammenti di un interno", capitolo VII, "Ogni pretesto è buono se è seguito da... un testo")
Ne proponiamo un estratto:
"Alex e Chiara, un tempo non lontano, si erano amati, poi perduti e rincorsi senza più trovarsi. Nessuno dei due aveva mai dimenticato i giorni e le notti, i lunghi viali alberati a palmizi sino a vecchie dimore patrizie abbandonate e le spiagge tanto desolate quanto belle fuori stagione, inutilmente percorse (tempo dopo) da soli.
Non s'erano più incontrati.
Pensavano sempre la stessa cosa l’uno dell'altra.
E si rincorrevano.
Si cercavano senza incontrarsi.
In esistenze parallele.
Dove non erano riuscite le loro nostalgie malate arrivò l'Agenzia.
Ma, quando videro se stessi riflessi nello specchio degli occhi dove riposa l’unica verità, le loro anime non erano più le stesse.
Li ho visti abbracciarsi come fratelli.
Come fratelli litigare.
E scambiarsi casti baci.
Senza più passione.
Tutto il sentimento bruciato a cercarsi in tracce concentriche.
Io, invece, ero perduto già da molto tempo quando li conobbi.
Irrimediabilmente perduto.
O, forse, perso (che rende meglio l'idea a coloro i quali non hanno mai visto i miei passi per strada).
Perso di sogni e nei sogni.
Perso di sconfitte non scritte.
E di vittorie mai celebrate.
Ma soprattutto nello spazio e nel respiro librato nel cielo quando ormai il tempo non ha più alcuna importanza.
Walles e basta.
Nessuno mi aveva mai chiamato in modo diverso.
Walles!
Walles dei passi mai finiti.
Dei bar notturni.
Degli inciampi.
Dei tempi chiari e delle tempeste.
Degli sbandamenti e degli errori… quanti errori, ma soprattuto quel…
l'unico errore della mia vita
a parte la scelta della facoltà universitaria e, dopo, il lavoro
l'unico errore dicevo
a parte la decisione di vivere in quel cazzo di posto o in quel posto del cazzo (che, poi, non è come dire esattamente la stessa cosa)
l'unico errore che, invero, considero tale
a parte quel viaggio non fatto
ma l'unico vero errore
se non considero quell’altro viaggio che, invece, ho fatto
l'unico errore che riconosco davvero
prescindendo da quella volta che
e, insomma, l'errore vero
se mal non ricordo
che errore
quando Elena mi chiese l'accapatoio, nuda nella doccia del bagno di casa mia, e poi mi chiamò e mi chiese cos'era quel piccolo rigonfiamento sulla sua coscia destra (adiacente un altro monte, però mitico) e io ignorai il grande rigonfiamento tra le mie di gambe passandole la Prep (quella mirabile e miracolosa pomata pluriuso e, in quel caso, unica crema a disposizione –me tapino- per lenire l’infiammo da puntura di zanzara, lasciando in fiamme ben altri rossori)
alla fine
l'unico errore degno di tal nome
se non tengo conto delle altre... punture di zanzara
ma sì, quel cazzo di errore
aiutami a rammentare, cosa?
dici che ho sbagliato tutto? - SARA'!?!
Ma senza quegli errori non avrei visto gli orrori e sarei niente e niente sarebbe rimasto della purezza, di quella purezza che porta all'errore e lo contiene, di quella purezza che si tiene al largo dagli orrori, di quella purezza... così pura."
(Estratto da "Frammenti di un interno", capitolo VII, "Ogni pretesto è buono se è seguito da... un testo")
lunedì 9 febbraio 2009
Tra melma e sangue. Lettere e poesie di guerra, di Clemente Rebora, a cura di Valerio Rossi, Interlinea edizioni. Recensione di Nunzio Festa
Tra melma e sangue è un’opera da custodire. Rossi, il curatore dell’imponente lavoro, ha compiuto un’operazione che potrà essere segnalata per anni. Le righe di una recensione, lunga o breve che questa sia, non potranno mai presentare in maniera adeguata il volume. Che tanto per cominciare, le poesie sono tutte commentate. Eppure è indispensabile e doveroso dire. Clemente Rebora, il Rebora di queste poesie e lettere, da più parti definito tra i migliori poeti del Novecento italiano, suda versi in tempo di Prima guerra mondiale che fanno marcire ogni pur piccolissima idea sul fatto che la guerra possa non essere la più grande barbarie voluta dall’uomo. Siamo di fronte a un dramma e il dramma vitale di Clemente Rebora è scritto con poesia drammatica. Due pezzi estorti al libro servono per argomentare l’unico punto che forse con meno forza era venuto fuori. “La sciagura ritmava in lontananza; / Or s’avvicina. Il patrio terreno / In bilico, già crolla: / E’ un invito di danza… / Signori, alla coda!”. Il secondo: “Poesia, arpeggiante / Zanzara che succhi dal sangue, / Or ciascuno t’intende / E si difende”. I due estratti, in parallelo, ci spiegano di un elemento unico. La poesia di Rebora, nei contenuti, dimostra quello che la guerra provoca nell’individuo oltre che nelle categorie e persino nelle classi. Il canto individuale ma frutto di una sostanza collettiva, il canto spropositato in quanto pure privo a grandi linee di liricità, dice di quello che la guerra combina in ogni uomo e non solamente negli uomini tutti. La tanto citata spiritualità di Rebora è proprio questa prova. Il prima e il durante la guerra, con tutto il suo dopo, sono la poesia stessa di Clemente Rebora, anzi un pezzo della sua esistenza appunto provata dallo sconvolgente avvenimento. I versi di Rebora, ma persino le lettere, riproducono (termine qui utilizzato in chiave comunque salvifica per l’autore) l’animo dell’io di ciascun individuo a contatto con la tragedia.
sabato 7 febbraio 2009
HiPop: la seconda pelle della scrittura. Ospite Luisa Ruggio
On line la seconda puntata di Hi-Pop su salento web tv dal titolo La seconda pelle della scrittura. Ospite in questo secondo appuntamento la scrittrice, giornalista e blogger Luisa Ruggio che parla del ruolo della scrittura non solo negli ambiti strettamente letterari ed editoriali, ma anche tra le maglie e i pluriversi della Rete. Viene inoltre presentata l’interessante pubblicazione de Il Sole 24 Ore in collaborazione con Nova su Facebook dal titolo Il fenomeno Facebook – La più grande comunità in Rete e il successo dei social network. Ovvero: il fenomeno Facebook ai raggi X, i legami, i gruppi di amici, i comportamenti, i dati e le condizioni, le regole e le avvertenze.
La seconda puntata di Hi-Pop è visibile a questo link:
http://www.salentoweb.tv/index.php?option=com_seyret&task=videodirectlink&Itemid=2&id=296
La seconda puntata di Hi-Pop è visibile a questo link:
http://www.salentoweb.tv/index.php?option=com_seyret&task=videodirectlink&Itemid=2&id=296
mercoledì 4 febbraio 2009
Non è un gioco. Appunti di viaggio sulla poesia in America Latina, di Carlo Bordini, Luca Sossella editore 2008. Recensione di Nunzio Festa
Bordini attraversa un paesaggio vivo e poetico. Con Non è un gioco, Carlo Bordini da a lettrici e lettori d’Italia, mediante un opuscolo sentimentale, la possibilità d’entrare in contatto con la visione della poesia e non solamente con la poesia stessa d’America Latina. Il piccolo fiore di Bordini è “il rapporto” del suo viaggio nella colombiana Bogotà in occasione del festival di poesia. “Mi sono imbattuto in una società piena di gravissimi problemi (una guerra civile che dura da moltissimi anni, il traffico di droga) ma animata da una grande tensione etica per cercare di risolverli e, soprattutto, da una tensione etica che si avvale del veicolo della parola, della poesia, come uno degli strumenti necessari e portanti per rifondare la società”. Così apre per presentare il volume, Bordini. Per aggiungere, ancora, che “la realtà che tanto mi aveva appassionato non era circoscrivibile all’area della Colombia, ma che quest’area doveva essere allargata”; dunque, “in questo piccolo libro ci sono anche delle testimonianze che riguardano l’Argentina, il Messico e anche la Spagna, una realtà così vicina e oggi tanto lontana da noi”. L’autore mangia e beve la tensione etica e il desiderio che incontra in pezzetini giganti di periferia che nei momenti più forti arrivano persino a innalzare la poesia a esperienza più importante da sostenere. A volte, addirittura, quale unica possibilità di futuro. Grazie a Carlo Bordini sappiamo cosa ci stiamo perdendo invece da queste parti. Ovvero dove la poesia, e persino la semplice parola, non vale praticamente più – molto spesso - un cavolo. L’America Latina invece presenta l’amore per la parola. L’America Latina ha eletto a forza capace di giorni e notti la poesia. In Colombia, per esempio, può persino succedere che un sodato fra tutti quelli che devono pattugliare la nazione si fermino per bloccare un poeta e chiedere lui un autografo o la lettura di un verso.
Non è un gioco. Appunti di viaggio sulla poesia in America Latina, di Carlo Bordini, Luca Sossella editore (Roma, 2008), pag. 62, euro 7.00.
Non è un gioco. Appunti di viaggio sulla poesia in America Latina, di Carlo Bordini, Luca Sossella editore (Roma, 2008), pag. 62, euro 7.00.
venerdì 30 gennaio 2009
Marcello Buttazzo
Dal cielo notturno
cadono giù
frammenti
di stelle ferite
e polvere nera.
I pugni chiusi
afferro
ruggine di ricordi
limatura di ferro
residui di sogni
voli
sul bianco destriero.
Volo fra scintille di fuoco
marosi d'amore
e ritrovo
il mio angelo in pena
le ali spezzate.
Angelo
mio dannato angelo
ti aspettai
invano
nelle albe color giacinto.
L'anima
solcata di rosso tormento
da Di Rosso tormento, Calcangeli 2008
cadono giù
frammenti
di stelle ferite
e polvere nera.
I pugni chiusi
afferro
ruggine di ricordi
limatura di ferro
residui di sogni
voli
sul bianco destriero.
Volo fra scintille di fuoco
marosi d'amore
e ritrovo
il mio angelo in pena
le ali spezzate.
Angelo
mio dannato angelo
ti aspettai
invano
nelle albe color giacinto.
L'anima
solcata di rosso tormento
da Di Rosso tormento, Calcangeli 2008
martedì 27 gennaio 2009
Latitanze di Mauro Daltin a Udine
Rassegna Parole in circolo
libri, poesia, narrativa
VENERDI' 30 GENNAIO - ORE 21.00
CIRCOLO ARCI MIS(S)KAPPA
VIA BERTALDIA 38
UDINE
OGNI LATITANZA HA IL SUO NOME
Presentazione dei libri
Latitanze
di Mauro Daltin
e
A ogni cosa il suo nome
di Francesco Tomada
Introduce
Vincenzo Della Mea (poeta)
Ogni Latitanza ha il suo nome è il titolo di questa serata dove Mauro Daltin presenterà la raccolta di racconti Latitanze (Besa editrice) e Francesco Tomada presenterà il suo libro di poesie A ogni cosa il suo nome (Le Voci della Luna). Il tutto sarà coordinato da Vincenzo Della Mea. Un reading e molte chiacchiere per raccontare un libro di poesie assieme a un libro di narrativa, entrambi freschissimi di stampa.
Mauro Daltin lavora nell’editoria da alcuni anni, ora come responsabile editoriale. Ha fondato la rivista "PaginaZero-Letterature di frontiera". Collabora come autore con il Touring Editore, conduce programmi radiofonici e spesso si diverte a leggere in pubblico. Ha pubblicato il libro L’eretico e il cattolico. Intervista a Elio Bartolini (Kappa Vu) e la raccolta di racconti Latitanze (Besa Editrice). Latitanze è anche un blog: http://latitanze.wordpress.com
Francesco Tomada è nato nel 1966 e vive a Gorizia. I suoi testi sono apparsi su numerose riviste e pubblicazioni in Italia, Slovenia, Canada, Francia, e sono stati tradotti anche in inglese e cinese; è inoltre presente nelle raccolte Frantumi e Intrecci (Sottomondo). L’infanzia vista da qui è la sua prima raccolta, edita nel dicembre 2005. Nel 2008 è uscita la sua seconda raccolta A ogni cosa il suo nome (Le Voci della Luna).
sabato 24 gennaio 2009
La ladra di Sara De Giorgi
Stamane l’ombra è volata via
assieme a quella ladra che covava
il suo nido sul mio capo
le tempie si sono fatte più sottili
sfiorando l’osso
a voler trattenere il trotto vermiglio
a voler comprimere i rami di vene.
E l’asfalto mi ha disserrato gli occhi
su un terreno invisibile
estensione ingovernabile
d’una luce orba e pietosa
sopra vi era un aumento gravido
di rose artificiali
su escrescenza di tubero
su linee fetali
moltiplicazione inaugurale
del mercato d’animali
riempimento esponenziale
di sacche umane
riconoscimento
del palpito cosmico.
Sono loro che si adattano
alle righe del tempo
ascoltano le modificazioni paradossali
ci si immergono
si incuneano
nelle fessure, nelle piaghe
ed io che mi dolgo ancora
nella rigidità obsoleta
di vecchie immagini
di antiche icone
imparo così
ad avvicinarmi all’aderenza
del fango al ghiaccio
lentamente
mentre odo la ladra
innalzarsi in volo dal mio capo
ove aveva fatto il nido.
venerdì 23 gennaio 2009
Hi-Pop ... now!
SalentoWeb.Tv lancia un nuovo format. Ideato e curato da Stefano Donno, HI-Pop sarà un contenitore di idee e riflessioni, dialoghi e spunti, una finestra aperta sul mondo del web dove tutto è in continuo divenire. La rivoluzione digitale sta mutando i gusti, le tendenze, l'immaginario collettivo. Cambia anche il rapporto di ciascuno di noi con i prodotti di consumo di massa, che diventano sempre più easy e sempre più free. HI-Pop si occuperà di questo e di molto di più.
Ospite della prima puntata Stefano Cristante, sociologo delle comunicazioni di massa (Università del Salento)
Si parlerà di www.gamestar.it e di Dante Alighieri ... più pop di così ...
anzi più Hi-Pop!!!
Segui il link
http://www.salentoweb.tv/index.php?option=com_seyret&task=videodirectlink&Itemid=2&id=261
Ospite della prima puntata Stefano Cristante, sociologo delle comunicazioni di massa (Università del Salento)
Si parlerà di www.gamestar.it e di Dante Alighieri ... più pop di così ...
anzi più Hi-Pop!!!
Segui il link
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giovedì 22 gennaio 2009
CAVERNA OLIMPO di Silla Hicks
2 anni prigioniero
in un cubo di un metro
senza aria nè luce
non riesco a sedermi:
immagino un mondo
di statue di creta
muoversi fuori
anche uscissi domani
non saprei camminare
abbagliato
stordito
striscerei sulle piaghe
coperto di polvere
roso di pulci
ti sfido a indovinare
che - una volta -
ero
un uomo
CAVERNA OLIMPO(16 febbraio 2009)
in un cubo di un metro
senza aria nè luce
non riesco a sedermi:
immagino un mondo
di statue di creta
muoversi fuori
anche uscissi domani
non saprei camminare
abbagliato
stordito
striscerei sulle piaghe
coperto di polvere
roso di pulci
ti sfido a indovinare
che - una volta -
ero
un uomo
CAVERNA OLIMPO(16 febbraio 2009)
mercoledì 21 gennaio 2009
Toghe Rosso Sangue. Segnalazione a cura di Nunzio Festa
Agostino Pianta, ucciso da un detenuto, Pietro Scaglione ucciso dalla mafia, Francesco Ferlaino, ucciso dalla ‘Ndrangheta, Francesco Coco ucciso dalle Brigate Rosse, Vittorio Occorsio ucciso da Ordine Nuovo, Riccardo Palma ucciso dalle Brigate Rosse, Girolamo Tartaglione, ucciso dalle Brigate Rosse, Fedele Calvosa ucciso dalle Unità combattenti comuniste, Emilio Alessandrini ucciso da Prima Linea, Cesare Terranova ucciso dalla mafia
Nicola Giacumbi ucciso dalla colonna “Pelli”, Girolamo Minervini ucciso dalle Brigate Rosse
Guido Galli ucciso da Prima Linea, Mario Amato ucciso dai Nar, Gaetano Costa ucciso dalla mafia, Gian Giacomo Ciaccio Montalto ucciso dalla mafia, Bruno Caccia ucciso dalla mafia,
Rocco Chinnici ucciso dalla mafia, Alberto Giacomelli ucciso dalla mafia, Antonino Saetta ucciso dalla mafia, Rosario Angelo Livatino ucciso dalla mafia, Antonio Scopelliti ucciso dalla ‘Ndrangheta e dalla mafia, Giovanni Falcone e Francesca Morvillo uccisi dalla mafia, Paolo Borsellino ucciso dalla mafia, Luigi Daga ucciso da terroristi islamici. Sono venticinque i magistrati uccisi dalla criminalità tra il 1969 e il 1995. “Toghe rosso sangue. La vita e la morte dei magistrati italiani assassinati nel nome della giustizia”, che da domani 22 gennaio sarà in libreria, è un atto civile utile a ricordare quelle vite umane messe nel macero della storia. Il volume del giornalista Paride Leporace, fra le cose più importanti, ricostruisce la carriera professionale dei giudici assassinati in Italia, spiega il contesto in cui maturò il loro omicidio, raccoglie tante testimonianze fino a quelle dei carnefici. Le pagine sono pensate per salvare dall'oblio coloro che diedero la vita per l'esercizio della giustizia. Leporace, direttore del “Quotidiano della Basilicata”, già fondatore di “Calabria Ora”, autore di innumerevoli reportage ad alcuni dei più eclatanti casi di cronaca nera italiana, da alle stampe il suo primo volume per la Newton & Compton, collana Contromano. Un testo civile. Dove con la scrittura dei fatti Paride Leporace entra nelle vicende di coloro che furono eliminati in quanto colpevoli di servire lo Stato. “Venticinque vite umane sacrificate sull’altare di oscuri disegni eversivi e colpite senza pietà, vittime cancellate dalla memoria collettiva. Così, per molti magistrati caduti nell’esercizio delle loro funzioni, si è assistito a un deprecabile processo di rimozione del loro impegno – oltre che della loro vita – dalla faticosa storia della Repubblica italiana”. Da Agostino Pianta a Falcone, per tratteggiare le figure “la figura dei magistrati italiani uccisi da mafiosi, criminali comuni e terroristi”.
Nicola Giacumbi ucciso dalla colonna “Pelli”, Girolamo Minervini ucciso dalle Brigate Rosse
Guido Galli ucciso da Prima Linea, Mario Amato ucciso dai Nar, Gaetano Costa ucciso dalla mafia, Gian Giacomo Ciaccio Montalto ucciso dalla mafia, Bruno Caccia ucciso dalla mafia,
Rocco Chinnici ucciso dalla mafia, Alberto Giacomelli ucciso dalla mafia, Antonino Saetta ucciso dalla mafia, Rosario Angelo Livatino ucciso dalla mafia, Antonio Scopelliti ucciso dalla ‘Ndrangheta e dalla mafia, Giovanni Falcone e Francesca Morvillo uccisi dalla mafia, Paolo Borsellino ucciso dalla mafia, Luigi Daga ucciso da terroristi islamici. Sono venticinque i magistrati uccisi dalla criminalità tra il 1969 e il 1995. “Toghe rosso sangue. La vita e la morte dei magistrati italiani assassinati nel nome della giustizia”, che da domani 22 gennaio sarà in libreria, è un atto civile utile a ricordare quelle vite umane messe nel macero della storia. Il volume del giornalista Paride Leporace, fra le cose più importanti, ricostruisce la carriera professionale dei giudici assassinati in Italia, spiega il contesto in cui maturò il loro omicidio, raccoglie tante testimonianze fino a quelle dei carnefici. Le pagine sono pensate per salvare dall'oblio coloro che diedero la vita per l'esercizio della giustizia. Leporace, direttore del “Quotidiano della Basilicata”, già fondatore di “Calabria Ora”, autore di innumerevoli reportage ad alcuni dei più eclatanti casi di cronaca nera italiana, da alle stampe il suo primo volume per la Newton & Compton, collana Contromano. Un testo civile. Dove con la scrittura dei fatti Paride Leporace entra nelle vicende di coloro che furono eliminati in quanto colpevoli di servire lo Stato. “Venticinque vite umane sacrificate sull’altare di oscuri disegni eversivi e colpite senza pietà, vittime cancellate dalla memoria collettiva. Così, per molti magistrati caduti nell’esercizio delle loro funzioni, si è assistito a un deprecabile processo di rimozione del loro impegno – oltre che della loro vita – dalla faticosa storia della Repubblica italiana”. Da Agostino Pianta a Falcone, per tratteggiare le figure “la figura dei magistrati italiani uccisi da mafiosi, criminali comuni e terroristi”.
martedì 20 gennaio 2009
venerdì 16 gennaio 2009
Dell'eroico furore - corso di scrittura creativa a cura di Michelangelo Zizzi
1 Cos'è un testo letterario. Cosa significa leggere. Il problema della lettura come problema ermeneutico.
2 Differenza tra poesia e prosa: tempo della prosa e della poesia, oggettività, soggettività ed intersoggettività.
3 Poesia: cenni di storia della poesia del Novecento.
4 Poesia: suono, ritmo, figura, immaginazione, polisemia.
5 Poesia: il silenzio, l'anamnesi, l'inventare, il produrre, il creare.
6 Poesia: creatività e psicodinamica. Tecniche di liberazione dell'immaginario creativo. (Laboratorio di Scrittura)
7 Narrativa: cenni di storia del romanzo del Novecento. (Laboratorio di Scrittura)
8 Narrativa: intreccio, fabula, tempo del racconto e tempo del raccontare. (Laboratorio di Scrittura)
9 Narrativa: senso e polisemia della narrazione. (Laboratorio di Scrittura)
10 Narrativa: il flusso di coscienza, la coscienza ricognitiva. Tecniche dell'abbandono. (Laboratorio di Scrittura)
11 Risultati, confronti e rapporti con editoria e pubblico.
Organizzazione temporale: il corso si articola in 11 incontri di full immersion di 3 ore ciascuno, con cadenza settimanale.
Scheda bio-bibliografica
Michelangelo Zizzi è scrittore, performer, critico letterario. È laureato in filosofia, in medicina ed è dottore di ricerca; si è occupato di narratologia, storia della letteratura moderna e contemporanea, storia della letteratura meridionale e salentina, scrittura creativa. Ha insegnato in un Liceo privato per 7 anni.
Attualmente non vincolato da alcuna amministrazione, organizza e conduce corsi di scrittura creativa in proprio e per scuole, istituti, associazioni culturali, fondazioni private e pubbliche; ed è consulente filosofico.
A livello di critica letteraria, si è finora prevalentemente occupato di letteratura poetica e narrativa dell'Otto – Novecento e in particolare di Dino Campana, Vittorio Bodini Girolamo Comi, sulle cui figure ha pubblicato svariati articoli e saggi monografici.
Tra questi ultimi:
'Il Sud e la Luna. Per una geografia dell'immaginario in Vittorio Bodini', Levante editore, Bari, 1999.
'Autoritratto con monade. Fenomenologia della poesia in Girolamo Comi', Multimedia Pensa, Lecce, 2000.
'L'orfismo in Comi', Multimedia Pensa, Lecce, 2002.
Inoltre dirige la collana di teoria e critica letteraria Lo spazio letterario per l'editore Levante di Bari e la collana di Scrittura Creativa Incipio per Lupo Editore di Copertino e collabora come consulente esterno a numerose case editrici nazionali, tra le quali Mondadori.
È considerato da alcuni autori (Dario Bellezza, Maurizio Cucchi, Paolo Valesio, Leonardo Colombati, Pietrangelo Buttafuoco; quest'ultimo gli ha dedicato un'intera puntata del suo programma 'Giarabub' su La7) uno dei massimi poeti italiani. Oltre 3000 pagine web attestano la continuità del suo lavoro di scrittore, conferenziere e performer.
Tra le opere poetiche uscite in volume singolo ricordiamo:
'La casa cantoniera' ne La collana di Maurizio Cucchi, Stampa, Varese, 2001
'La primavera ermetica', Manni, Lecce, 2002
'Del sangue occidentale', Lietocolle, Como, 2005.
Suoi testi in antologie poetiche sono presenti presso gli editori Guerini & Associati, Crocetti e Marcos y Marcos.
Riguardo alle pubblicazioni di critica letteraria apparse in volume collettivi o riviste, conta circa 35 articoli specifici, nonché 7 prefazioni a volumi di narrativa e poesia.
E' collaboratore di riviste nazionali ed internazionali: Nuovi Argomenti (Mondadori), L'Immaginazione (Manni editore), YIP (Yale University), Gradiva (New York University), Poesia (Crocetti), Atelier, ecc.
In uscita nei prossimi mesi il suo primo romanzo 'La perenne ed improbabile storia di Giovanni Attanasio e del suo vascello di polistirolo' (del quale sono uscite anticipazioni su 'Il Riformista', 'Il Giornale' e su 'Nuovi Argomenti'; il romanzo è considerato da alcuni critici, come nel caso di Luigi Mascheroni ne 'Il Domenicale' del 21 aprile 2007, una vera opera rivelazione).
Ha pubblicato con eteronimi romanzi noir e fantasy.
In uscita per novembre (presso Lupo Editore) 'Teoria della Scrittura Creativa', saggio di fenomenologia e prassi della letteratura.
nella foto Michelangelo Zizzi e Diana di Lietocolle
2 Differenza tra poesia e prosa: tempo della prosa e della poesia, oggettività, soggettività ed intersoggettività.
3 Poesia: cenni di storia della poesia del Novecento.
4 Poesia: suono, ritmo, figura, immaginazione, polisemia.
5 Poesia: il silenzio, l'anamnesi, l'inventare, il produrre, il creare.
6 Poesia: creatività e psicodinamica. Tecniche di liberazione dell'immaginario creativo. (Laboratorio di Scrittura)
7 Narrativa: cenni di storia del romanzo del Novecento. (Laboratorio di Scrittura)
8 Narrativa: intreccio, fabula, tempo del racconto e tempo del raccontare. (Laboratorio di Scrittura)
9 Narrativa: senso e polisemia della narrazione. (Laboratorio di Scrittura)
10 Narrativa: il flusso di coscienza, la coscienza ricognitiva. Tecniche dell'abbandono. (Laboratorio di Scrittura)
11 Risultati, confronti e rapporti con editoria e pubblico.
Organizzazione temporale: il corso si articola in 11 incontri di full immersion di 3 ore ciascuno, con cadenza settimanale.
Scheda bio-bibliografica
Michelangelo Zizzi è scrittore, performer, critico letterario. È laureato in filosofia, in medicina ed è dottore di ricerca; si è occupato di narratologia, storia della letteratura moderna e contemporanea, storia della letteratura meridionale e salentina, scrittura creativa. Ha insegnato in un Liceo privato per 7 anni.
Attualmente non vincolato da alcuna amministrazione, organizza e conduce corsi di scrittura creativa in proprio e per scuole, istituti, associazioni culturali, fondazioni private e pubbliche; ed è consulente filosofico.
A livello di critica letteraria, si è finora prevalentemente occupato di letteratura poetica e narrativa dell'Otto – Novecento e in particolare di Dino Campana, Vittorio Bodini Girolamo Comi, sulle cui figure ha pubblicato svariati articoli e saggi monografici.
Tra questi ultimi:
'Il Sud e la Luna. Per una geografia dell'immaginario in Vittorio Bodini', Levante editore, Bari, 1999.
'Autoritratto con monade. Fenomenologia della poesia in Girolamo Comi', Multimedia Pensa, Lecce, 2000.
'L'orfismo in Comi', Multimedia Pensa, Lecce, 2002.
Inoltre dirige la collana di teoria e critica letteraria Lo spazio letterario per l'editore Levante di Bari e la collana di Scrittura Creativa Incipio per Lupo Editore di Copertino e collabora come consulente esterno a numerose case editrici nazionali, tra le quali Mondadori.
È considerato da alcuni autori (Dario Bellezza, Maurizio Cucchi, Paolo Valesio, Leonardo Colombati, Pietrangelo Buttafuoco; quest'ultimo gli ha dedicato un'intera puntata del suo programma 'Giarabub' su La7) uno dei massimi poeti italiani. Oltre 3000 pagine web attestano la continuità del suo lavoro di scrittore, conferenziere e performer.
Tra le opere poetiche uscite in volume singolo ricordiamo:
'La casa cantoniera' ne La collana di Maurizio Cucchi, Stampa, Varese, 2001
'La primavera ermetica', Manni, Lecce, 2002
'Del sangue occidentale', Lietocolle, Como, 2005.
Suoi testi in antologie poetiche sono presenti presso gli editori Guerini & Associati, Crocetti e Marcos y Marcos.
Riguardo alle pubblicazioni di critica letteraria apparse in volume collettivi o riviste, conta circa 35 articoli specifici, nonché 7 prefazioni a volumi di narrativa e poesia.
E' collaboratore di riviste nazionali ed internazionali: Nuovi Argomenti (Mondadori), L'Immaginazione (Manni editore), YIP (Yale University), Gradiva (New York University), Poesia (Crocetti), Atelier, ecc.
In uscita nei prossimi mesi il suo primo romanzo 'La perenne ed improbabile storia di Giovanni Attanasio e del suo vascello di polistirolo' (del quale sono uscite anticipazioni su 'Il Riformista', 'Il Giornale' e su 'Nuovi Argomenti'; il romanzo è considerato da alcuni critici, come nel caso di Luigi Mascheroni ne 'Il Domenicale' del 21 aprile 2007, una vera opera rivelazione).
Ha pubblicato con eteronimi romanzi noir e fantasy.
In uscita per novembre (presso Lupo Editore) 'Teoria della Scrittura Creativa', saggio di fenomenologia e prassi della letteratura.
nella foto Michelangelo Zizzi e Diana di Lietocolle
HiPop su Salento web tv
SalentoWeb.Tv lancia un nuovo format. Ideato e curato da Stefano Donno, HI-Pop sarà un contenitore di idee e riflessioni, dialoghi e spunti, una finestra aperta sul mondo del web dove tutto è in continuo divenire. La rivoluzione digitale sta mutando i gusti, le tendenze, l'immaginario collettivo. Cambia anche il rapporto di ciascuno di noi con i prodotti di consumo di massa, che diventano sempre più easy e sempre più free. HI-Pop si occuperà di questo e di molto di più.
La prima puntata sarà on line da venerdi 23 gennaio 2009 alle ore 12,00. HI POP avrà cadenza quindicinale e, come tutti i prodotti targati SalentoWeb.Tv è aperta al contributo di idee e suggerimenti ed alla partecipazione di tutti.
Se siete sopravvissuti a Matrix, ai viaggi a velocità warp di Star Trek, se pensate che "Il signore degli anelli" sia solo un film, non avete visto HI-Pop. Hi-Pop sarà presentato in web conference da Icaro Internet & Cafè a partire da martedì 20 alle ore 12,00 su www.salentoweb.tv
Interverranno Stefano Donno, ideatore e autore del programma e Francesca Angelozzi, art director di salentoweb.tv
Vi aspettiamo su SalentoWeb.Tv!
giovedì 15 gennaio 2009
Il Fondo Verri lancia "Attore opera viva - basta una sedia?!
Fondo Verri/Teatro Blitz
Laboratorio teatrale “attore opera viva”
basta una sedia!?
Il TeatroBlitz/Fondo Verri riprende il percorso laboratoriale sull’arte dell’attore condotto dall’attore -regista G. Piero Rapanà
Il corso è rivolto ad un massimo di 10 partecipanti che vogliano avvicinarsi al mestiere dell’attore in un lavoro pratico sulle tecniche e i modi del fare teatrale, e in particolare sul Teatro di Parola.
Un percorso di ricerca e sviluppo delle capacità espressive , percettive e creative del proprio essere corpo/voce, per acquisire gli strumenti necessari per un lavoro di creazione del proprio essere “ autore/attore”.
Un lavoro sull’ascolto, sulla percezione e scoperta delle capacità fisiche, sensoriali, emozionali , attraverso la pratica delle tecniche essenziali del lavoro attoriale. Il corso avrà inizio il 31 Gennaio e si concluderà il 30 Maggio Frequenza bisettimanale, ogni martedì e giovedì dalle 19,30 alle 22.30.
Per info
Tel. 0832.304522
fondoverri@tiscalinet.it
Laboratorio teatrale “attore opera viva”
basta una sedia!?
Il TeatroBlitz/Fondo Verri riprende il percorso laboratoriale sull’arte dell’attore condotto dall’attore -regista G. Piero Rapanà
Il corso è rivolto ad un massimo di 10 partecipanti che vogliano avvicinarsi al mestiere dell’attore in un lavoro pratico sulle tecniche e i modi del fare teatrale, e in particolare sul Teatro di Parola.
Un percorso di ricerca e sviluppo delle capacità espressive , percettive e creative del proprio essere corpo/voce, per acquisire gli strumenti necessari per un lavoro di creazione del proprio essere “ autore/attore”.
Un lavoro sull’ascolto, sulla percezione e scoperta delle capacità fisiche, sensoriali, emozionali , attraverso la pratica delle tecniche essenziali del lavoro attoriale. Il corso avrà inizio il 31 Gennaio e si concluderà il 30 Maggio Frequenza bisettimanale, ogni martedì e giovedì dalle 19,30 alle 22.30.
Per info
Tel. 0832.304522
fondoverri@tiscalinet.it
mercoledì 14 gennaio 2009
Genesis P- Orridge
Genesis P-Orridge e gli Psychic Tv. Se n'è occupato negli ultimi due numeri di XL di Repubblica Carlo Lucarelli. Ma non basta. Dietro alla performatività artistica di G.P.O. esiste l'imperativo categorico della ri-definizione della persona e della personalità non solo in chiave organico-fenomenologica, ma anche in simmetrica decostruzione programmatica e continua della personalità ad ogni latitudine sovrastrutturale. Ma questo mi si potrebbe obiettare, l'ha fatto la Orlan ... certo, se escludiamo i rimandi ad Aleister Crowley e alla sua mistica!
sabato 10 gennaio 2009
Cristiano Ferrarese - 1976 (Hacca)
I matti non sono rivoluzionari. I matti non cambiano il mondo. Chi li ha strumentalizzati per fini ideologici, ha commesso un crimine. I matti sono malati: malati gravi che non sovvertono il mondo, ma che sono interiormente devastati da crolli, deformazioni visive, angosce, certezze assurde e sentimenti apocalittici. I matti non sono «buoni» e rassicuranti, né sono gli sconfitti del capitalismo, o le vittime dell'ordine sociale. I matti non vedono verità che altri non vedono. I matti hanno la testa infilata nelle centrifuga, e hanno il cuore in tumulto, come un tornado (e le mani bollenti di febbre). I matti parlano una lingua che non si capisce. E solo le «anime belle» fanno finta di capirci qualcosa. Nella trilogia di Cristiano Ferrarese - giunta al suo secondo tempo, dopo 1967 e prima di 1985 - la follia è ancora un «altrove» di questo mondo. E sempre, in Ferrarese, la metamorfosi, la mania, la paranoia sanno trasformarsi in discorso civile e politico. Il suo «delirio», però, non è utilizzabile dai turisti dell'antipsichiatria. E' un denudamento osceno. E non è una calligrafia dell'inferno, questo 1976. Non vi è il romanzo, il maledetto romanzo «cartesiano». La narrazione è sbriciolata, come dopo una granata. C'è solo odio, rabbia, nostalgia - e amore impossibile. Come nel paranoico per eccellenza (sua altezza Louis-Ferdinand Céline), anche qui la totalità è frantumata e sgretolata, e le parole mai sono belle, ma dette con sublime violenza: singhiozzando, piangendo, odiando, in una dolorosa condizione che è, insieme, sorgiva e terminale.
Andrea Di Consoli
www.hacca.it
Andrea Di Consoli
www.hacca.it
giovedì 8 gennaio 2009
domenica 4 gennaio 2009
MONICA SILVA - LIFE ABOVE ALL
ARTE FIERA OFF
BOLOGNA, 22 - 26 GENNAIO 2008
LIFE ABOVE ALL
FOTOGRAFIE DI MONICA SILVA da l’Antologia di Spoon River
Le opere di MONICA SILVA selezionate per l’evento di ARTE FIERA OFF costituivano il corpus centrale della mostra Life Above All, liberamente ispirata ai personaggi dell’Antologia di Spoon Rriver del poeta americano Edgar Lee Masters e tenutasi dal 18 settembre al 23 ottobre da MAZZOLENI ARTE – Milano.
Gli scatti di Monica Silva sono caratterizzati dall’uso di colori dal forte impatto emotivo in modo da sottolineare il paesaggio interiore del personaggio ritratto, messo in posa in ambientazioni eloquenti, scarne e al tempo stesso ricche di particolari come in un raffinato gioco di incastro in cui tutto è ugualmente imprescindibile. I personaggi descritti nei testi vengono interpretati con rara sensibilità dalla fotografa che, come sottolinea il titolo della mostra, per comunicare il messaggio che le ha trasmesso l’opera di Masters ha scelto come soggetti non persone anziane ma giovani nel pieno della loro vita: testimonianza dell’imperitura energia vitale.
Life Above All è opera prima da artista dell’autrice, finora nota in Italia e all’estero per i suoi intensi ritratti di volti noti dello spettacolo e della musica, nonché per i reportages pubblicati in note riviste di viaggio. Non che finora il suo lavoro non fosse artistico, semplicemente non era il risultato di un progetto che, come questo, partisse da una sua esigenza personale oltre che artistica: quella di dare un corpo ed un volto – anche psicologico – a quegli spaccati di umanità che hanno popolato l’infanzia di Masters nella provincia america del Mid-West all'inizio del XX secolo.
DATE:
22 – 26 Gennaio 2009. Le fotografie resteranno esposte fino al 9 Febbraio 2009
SEDE:
I Portici Hotel – Via Indipendenza, 69 – Bologna www.iporticihotel.com/
INFORMAZIONI:
Monica Silva info@monicasilva.it www.monicasilva.it
Mazzoleni Arte – Via G. Morone, 6 – Milano
tel +39 02 795026 - valeria@mazzoleni-arte.com
UFFICIO STAMPA
LIFE ABOVE ALL:
ANNA ORSI
STEFANIA SCHINTU
cell. 335 6783927
tel./fax 0289010225
cell. 347 0082416 fax 010383756
anna.orsi@alice.it
anna.orsi@pressart.eu i
nfo@stefaniaschintu.it
www.stefaniaschintu.it
venerdì 2 gennaio 2009
Giuseppe Petrilli ... pure troppo!
Riprendo le redini di questo mio spazio volendo farvi conoscere da subito per il nuovo anno (su segnalazione della esplosiva Claudia Laricchia) un personaggio, Giuseppe Petrilli, che mi ha colpito molto ... pure troppo direi! E il riferimento allo scrittore pulp (quello della Gialappa's di Mai dire Tv di qualche anno fa) Thomas Prostata non è a caso dal momento che nella mia escursione on-line sul sito e sul myspace di quest'artista mi sono venuti in mente un paio di icone mentali pop: per la letteratura Hank "chinaski" Bukowsky quello della "Macchina del sesso", "Donne", "Storie di ordinaria follia" e Allen Ginsberg e il suo "L'Urlo"; per il cinema "Sin City" e "Pulp Fiction"; per la musica Genesis P-Orridge degli Psychic TV ... E i riferimenti provenienti dal mercato spettacolare della sociologia delle comunicazioni di massa, per questo artista potrebbero aumentare esponenzialmente (è cosa buona e giusta che sia stato recensito sulla stampa periodica di Coniglio) dal momento che come Idra dalle mille teste la sua fame di iconografia viene a essere colmata proprio da ciò che sotto i nostri occhi costituisce il nostro pane quotidiano ovvero l'esserci per Youtube, Wikipedia, YouPorn e affini. Le immagini sono hi-speed-teck, ovvero ad alta definizione, o iper-definizione per essere ancora sui crinali della contemporaneità, nulla viene lasciato all'immaginazione, il tratto deciso è dermograficamente pulsante tanto che i corpi, non assurgono più a ruolo di image di idea del corpo, ma di puro feticcio da consumare nello shock per lo shock di una spinta ketaminica del produci-consuma-crepa. Così parla di lui sul suo myspace: "Dipingo e suono il Blues. Dipingo il “blues” come Kerouac scriveva il bebop… intendendo con questo termine uno stato d’animo, un insieme di sensazioni: ciò che mi muove, sia nella musica, che nella pittura è la passione, nient’altro. Così mi rifaccio a ciò che più mi piace e mi emoziona: il cinema, la musica, ma soprattutto la sensualità e la seduzione femminile. Il subbuglio emotivo che ne deriva si tramuta in segni, curve morbide e colori, per rivivere all’infinito nell’opera d’arte. Sono direttore artistico del jazz club "Lupus in Fabula" di Lucera."
Questi i suoi riferimenti:
www.petrilliartworx.it/
www.myspace.com/giuseppepetrilli
Le opere riportate in questa sede sono di Giuseppe Petrilli
sabato 27 dicembre 2008
Domenico Protino il 30 dicembre 2008 al Fondo Verri di Lecce
VIII Edizione de Le mani e l'ascolto
a cura di Mauro Marino e Piero Rapanà
Fondo Verri, via S. Maria del Paradiso 8, Lecce
Show case di
Domenico Protino
30 dicembre 2008 ore 21,30
Domenico Protino si appassiona alla musica all'età di cinque anni per poi scoprire il suo amore per la chitarra, la musica cantautoriale italiana e il pop internazionale.
A partire dal 2000 si esibisce con diverse cover band e partecipa, in qualità di cantautore, a concorsi canori nazionali che gli permettono di prendere confidenza con dei palcoscenici sempre più importanti,. Domenico viene premiato insieme a grandi esponenti del panorama musicale italiano quali Laura Pausini, Nek, Francesco Baccini, Fabio Concato, Antonella Ruggiero, Avion Travel e tanti altri.Questo premio gli apre le porte a importanti Festival come il Premio Mia Martini, il Solarolo Song Festival, il M.E.I., Sanremoff e Premio Bindi.Sempre nel luglio 2007, Domenico si aggiudica il Premio Salentino con il brano "La nuova aurora", scritto per una produzione televisiva che in seguito andrà in onda su emittenti RAI.Nel 2008 viene selezionato per rappresentare l´Italia al Festival Internazionale della Canzone di Viña del Mar del Cile (il più importante festival dell´intera America Latina); vince con il brano "La guerra dei trent'anni" aggiudicandosi due "gaviotas de plata" ovvero i premi come migliore autore e migliore interprete.
Per info
fondoverri@tiscali.it
Tel 0832.304522
a cura di Mauro Marino e Piero Rapanà
Fondo Verri, via S. Maria del Paradiso 8, Lecce
Show case di
Domenico Protino
30 dicembre 2008 ore 21,30
Domenico Protino si appassiona alla musica all'età di cinque anni per poi scoprire il suo amore per la chitarra, la musica cantautoriale italiana e il pop internazionale.
A partire dal 2000 si esibisce con diverse cover band e partecipa, in qualità di cantautore, a concorsi canori nazionali che gli permettono di prendere confidenza con dei palcoscenici sempre più importanti,. Domenico viene premiato insieme a grandi esponenti del panorama musicale italiano quali Laura Pausini, Nek, Francesco Baccini, Fabio Concato, Antonella Ruggiero, Avion Travel e tanti altri.Questo premio gli apre le porte a importanti Festival come il Premio Mia Martini, il Solarolo Song Festival, il M.E.I., Sanremoff e Premio Bindi.Sempre nel luglio 2007, Domenico si aggiudica il Premio Salentino con il brano "La nuova aurora", scritto per una produzione televisiva che in seguito andrà in onda su emittenti RAI.Nel 2008 viene selezionato per rappresentare l´Italia al Festival Internazionale della Canzone di Viña del Mar del Cile (il più importante festival dell´intera America Latina); vince con il brano "La guerra dei trent'anni" aggiudicandosi due "gaviotas de plata" ovvero i premi come migliore autore e migliore interprete.
Per info
fondoverri@tiscali.it
Tel 0832.304522
mercoledì 24 dicembre 2008
La mani e l'ascolto 2008 al Fondo Verri
Associazione Culturale Fondo Verri - Presidio del libro
presenta
Le Mani e l’Ascolto, 26 dicembre 2008 – 6 gennaio 2009
Presentazione de “Le mani e l'ascolto” e le prime due serate
Si apre, venerdì 26 dicembre, con Livio Minafra ed Erica Mou, l'ottava edizione de Le mani e l'Ascolto, rassegna di suoni e di parole del Fondo Verri di Lecce, un appuntamento che si rinnova in occasione delle festività per il capodanno.
Libri, esperienze autoriali, ricerche sonore e visuali in una maratona di ascolti che avrà luogo e pubblico dal 26 dicembre al 6 gennaio sfruttando l'acustica della sala a botte che ospita dal 1999 il Fondo Verri, in via Santa Maria del Paradiso a Lecce.
Il costante contatto con la scena creativa (musicale e letteraria) è una delle prerogative della storica associazione culturale leccese. “Le mani e l’ascolto” rinnovano il desiderio di costruire avventure sonore proponendo repertori che hanno il pianoforte come elemento di guida e di raccordo delle performance, pretesto di incontri, scambi, creazioni, in una tensione di ricerca che attraversa i generi, i modi d’espressione, l’arte con le sue con-fusioni esistenziali e con il rigore che interviene a fare stile, segno, lingua. I musicisti invitati quest'anno provengono da esperienze diverse: formazione classica, studi di conservatorio, rock – band, jazzisti, blues man, cercatori di suoni, cantautori.
Il programma si apre venerdì, 26 dicembre, alle 20.00, con il pianista Livio Minafra che presenta “La fiamma e il cristallo” performance in solo al pianoforte che è anche un compact disc pubblicato dalla notissima etichetta tedesca Enja. Sedersi al pianoforte e inventare, pensare, ricordare e perché no, nel mentre, anche giocare con gli oggetti e fischiare, cantare insieme agli 88 tasti. Una musica sfuggente e misteriosa Per sfuggente e misteriosa che sia, la musica del giovine pianista e compositore Livio Minafra potrebbe, in fondo, essere così definita: un'idea, o meglio, un concetto che ti balza subito in testa specie se lo ascolti meditando.
Segue alle 21.30, la cantautrice Erica Mou con “Bacio ancora le ferite”, disco d'esordio prodotto da Marco Valente creatore della casa di produzioni musicali “Auand” che è prendi, afferra, in dialetto barese. Raffinata come Irene Grandi, innovativa grazie alla tecnologia che le ha consentito di “campionare” i suoni appena prodotti sul palco e a cantarci sopra, tradizionalista come è solo chi riesce ad incantare il pubblico grazie ad un bicchiere di vetro vuoto fatto vibrare con la percussione di una bacchetta per tamburo.
Sabato, 27 dicembre, alle 20.00, la tastiera è affidata a Massimo Carrieri con “Seven” performance per piano solo. Massimo Carrieri è nato a Martina Franca, ha trentatre anni e qualcosa da dire e da dare con la musica. Le sue sono composizioni corpose, di quelle che lasciano trasparire il lavoro che esiste alla base, nelle fondamenta. Autore giovane, ma sufficientemente navigato, sgambettato dalla scarsa visibilità: sin qui. Perché assorbito da studi lunghi (di arrangiamento e orchestrazione, con Luís Bacalov), in Italia e anche all'estero (al Berkler College of Music di Boston, per esempio). Perché il ritorno alle origini (la Puglia, appunto) è un avvenimento ancora abbastanza giovane.
Segue la presentazione del libro giallo a cura di Alessandra Bianco e Teo Pepe di “Apri gli occhi” del giornalista Pino Ricco. Lo sappiamo, la frase "Apri gli occhi!" - a Bari può essere un semplice saluto, un incoraggiamento, un augurio, una battuta o anche una pesante minaccia e questo diventa per il protagonista del racconto, una vera e propria persecuzione! Cose che capitano alle nostre latitudini!
L'ottava edizione de Le mani e l'ascolto è realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Lecce, il Paese Nuovo e la società cooperativa “Nuova generazione” di Martano.
Il calendario degli altri appuntamenti
Domenica, 28 dicembre
ore 20.00, Irene Scardia con “I giorni del vento”, testi di Annamaria Amabile.
con la partecipazione di 'Vuaolè vocal quintet' e di Federica Siciliano
Poesia: Massimiliano Manieri presentazione del singolo "Delirio di Collirio"
Lunedì, 29 dicembre
ore 20.00, Mauro Tre pianoforte
ore 21.30, Ivan Davoli - Gian Luca De Rubertis in “Appunti per un ernia al disco”
Martedì, 30 dicembre
ore 20.00, Anna Maria Sabino Pasquale e Paolo Loperto concerto clavicembalistico
“Quattro mani e un clavicembalo”
ore 21.30, Domenico Protino con “La guerra dei trent’anni”
Venerdì, 2 gennaio
ore 20.00, recital-Lirico con Fernando Greco baritono, Adriana Martello soprano
Michele D’Elia pianoforte con “Arie e duetti da Donizzetti, Mozart, Rossini”
Libro: Vito Antonio Conte, “Frammenti di un interno” (romanzo anomalo), Luca Pensa
Sabato, 3 gennaio
ore 20.00, Claudio Prima organetto e voce, Emanuele Coluccia piano, Matteo Bortone contrabbasso, Maria Pia Romano poesie da "La settima stella"
Domenica, 4 gennaio
ore 20.00, Donatello Pisanello composizioni originali per liuto cantabile
Libro: Daniela Liviello “E madonne sorridenti”, Manni
ore 21.30, Irene Bello “Eneri” pianoforte e voce
Lunedì, 5 gennaio
ore 20.00, Paolo Loparco pianoforte, Maria Maringelli chitarra
Musiche da F. Liszt, F. Schubert, N. Jommelli, L. A. Koželuh, J. K. Vaňhal, A. Vivaldi
ore21.30, Raffaele Vasquez, pianosolo, Giusto il tempo di un cioccolatino
Martedì, 6 gennaio
ore 20.00, Concerto per Gabriela
Triace di Emanuela Gabrieli, Alessia Tondo, Carla Petrachi, Giorgia Santoro, Vito De Lorenzi, Adolfo La Volpe, Valerio Daniele
Ospiti: Luigi Bubbico e Stefano Cristante
Un concerto di raccolta fondi per aiutare Gabriela.
Gabriela è una bimba nata con dei problemi cerebrali a causa della mancanza di ossigeno al cervello. Per migliorare le sue condizioni di vita, ha bisogno di cure costose presso una clinica americana. I genitori stanno smuovendo il mondo per aiutare la loro piccola Gabriela e anche noi vorremmo contribuire a dare il nostro aiuto.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito www.aiutiamogabriela.it
Per info.fondoverri@tiscali.it 0832.304522
presenta
Le Mani e l’Ascolto, 26 dicembre 2008 – 6 gennaio 2009
Presentazione de “Le mani e l'ascolto” e le prime due serate
Si apre, venerdì 26 dicembre, con Livio Minafra ed Erica Mou, l'ottava edizione de Le mani e l'Ascolto, rassegna di suoni e di parole del Fondo Verri di Lecce, un appuntamento che si rinnova in occasione delle festività per il capodanno.
Libri, esperienze autoriali, ricerche sonore e visuali in una maratona di ascolti che avrà luogo e pubblico dal 26 dicembre al 6 gennaio sfruttando l'acustica della sala a botte che ospita dal 1999 il Fondo Verri, in via Santa Maria del Paradiso a Lecce.
Il costante contatto con la scena creativa (musicale e letteraria) è una delle prerogative della storica associazione culturale leccese. “Le mani e l’ascolto” rinnovano il desiderio di costruire avventure sonore proponendo repertori che hanno il pianoforte come elemento di guida e di raccordo delle performance, pretesto di incontri, scambi, creazioni, in una tensione di ricerca che attraversa i generi, i modi d’espressione, l’arte con le sue con-fusioni esistenziali e con il rigore che interviene a fare stile, segno, lingua. I musicisti invitati quest'anno provengono da esperienze diverse: formazione classica, studi di conservatorio, rock – band, jazzisti, blues man, cercatori di suoni, cantautori.
Il programma si apre venerdì, 26 dicembre, alle 20.00, con il pianista Livio Minafra che presenta “La fiamma e il cristallo” performance in solo al pianoforte che è anche un compact disc pubblicato dalla notissima etichetta tedesca Enja. Sedersi al pianoforte e inventare, pensare, ricordare e perché no, nel mentre, anche giocare con gli oggetti e fischiare, cantare insieme agli 88 tasti. Una musica sfuggente e misteriosa Per sfuggente e misteriosa che sia, la musica del giovine pianista e compositore Livio Minafra potrebbe, in fondo, essere così definita: un'idea, o meglio, un concetto che ti balza subito in testa specie se lo ascolti meditando.
Segue alle 21.30, la cantautrice Erica Mou con “Bacio ancora le ferite”, disco d'esordio prodotto da Marco Valente creatore della casa di produzioni musicali “Auand” che è prendi, afferra, in dialetto barese. Raffinata come Irene Grandi, innovativa grazie alla tecnologia che le ha consentito di “campionare” i suoni appena prodotti sul palco e a cantarci sopra, tradizionalista come è solo chi riesce ad incantare il pubblico grazie ad un bicchiere di vetro vuoto fatto vibrare con la percussione di una bacchetta per tamburo.
Sabato, 27 dicembre, alle 20.00, la tastiera è affidata a Massimo Carrieri con “Seven” performance per piano solo. Massimo Carrieri è nato a Martina Franca, ha trentatre anni e qualcosa da dire e da dare con la musica. Le sue sono composizioni corpose, di quelle che lasciano trasparire il lavoro che esiste alla base, nelle fondamenta. Autore giovane, ma sufficientemente navigato, sgambettato dalla scarsa visibilità: sin qui. Perché assorbito da studi lunghi (di arrangiamento e orchestrazione, con Luís Bacalov), in Italia e anche all'estero (al Berkler College of Music di Boston, per esempio). Perché il ritorno alle origini (la Puglia, appunto) è un avvenimento ancora abbastanza giovane.
Segue la presentazione del libro giallo a cura di Alessandra Bianco e Teo Pepe di “Apri gli occhi” del giornalista Pino Ricco. Lo sappiamo, la frase "Apri gli occhi!" - a Bari può essere un semplice saluto, un incoraggiamento, un augurio, una battuta o anche una pesante minaccia e questo diventa per il protagonista del racconto, una vera e propria persecuzione! Cose che capitano alle nostre latitudini!
L'ottava edizione de Le mani e l'ascolto è realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Lecce, il Paese Nuovo e la società cooperativa “Nuova generazione” di Martano.
Il calendario degli altri appuntamenti
Domenica, 28 dicembre
ore 20.00, Irene Scardia con “I giorni del vento”, testi di Annamaria Amabile.
con la partecipazione di 'Vuaolè vocal quintet' e di Federica Siciliano
Poesia: Massimiliano Manieri presentazione del singolo "Delirio di Collirio"
Lunedì, 29 dicembre
ore 20.00, Mauro Tre pianoforte
ore 21.30, Ivan Davoli - Gian Luca De Rubertis in “Appunti per un ernia al disco”
Martedì, 30 dicembre
ore 20.00, Anna Maria Sabino Pasquale e Paolo Loperto concerto clavicembalistico
“Quattro mani e un clavicembalo”
ore 21.30, Domenico Protino con “La guerra dei trent’anni”
Venerdì, 2 gennaio
ore 20.00, recital-Lirico con Fernando Greco baritono, Adriana Martello soprano
Michele D’Elia pianoforte con “Arie e duetti da Donizzetti, Mozart, Rossini”
Libro: Vito Antonio Conte, “Frammenti di un interno” (romanzo anomalo), Luca Pensa
Sabato, 3 gennaio
ore 20.00, Claudio Prima organetto e voce, Emanuele Coluccia piano, Matteo Bortone contrabbasso, Maria Pia Romano poesie da "La settima stella"
Domenica, 4 gennaio
ore 20.00, Donatello Pisanello composizioni originali per liuto cantabile
Libro: Daniela Liviello “E madonne sorridenti”, Manni
ore 21.30, Irene Bello “Eneri” pianoforte e voce
Lunedì, 5 gennaio
ore 20.00, Paolo Loparco pianoforte, Maria Maringelli chitarra
Musiche da F. Liszt, F. Schubert, N. Jommelli, L. A. Koželuh, J. K. Vaňhal, A. Vivaldi
ore21.30, Raffaele Vasquez, pianosolo, Giusto il tempo di un cioccolatino
Martedì, 6 gennaio
ore 20.00, Concerto per Gabriela
Triace di Emanuela Gabrieli, Alessia Tondo, Carla Petrachi, Giorgia Santoro, Vito De Lorenzi, Adolfo La Volpe, Valerio Daniele
Ospiti: Luigi Bubbico e Stefano Cristante
Un concerto di raccolta fondi per aiutare Gabriela.
Gabriela è una bimba nata con dei problemi cerebrali a causa della mancanza di ossigeno al cervello. Per migliorare le sue condizioni di vita, ha bisogno di cure costose presso una clinica americana. I genitori stanno smuovendo il mondo per aiutare la loro piccola Gabriela e anche noi vorremmo contribuire a dare il nostro aiuto.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito www.aiutiamogabriela.it
Per info.fondoverri@tiscali.it 0832.304522
lunedì 22 dicembre 2008
Almadressa e Livio Romano
Maria Beatrice Protino
Alias Almadressa
Presenta
“Transizioni: passaggi di sistema”
27 Dicembre – 31 Dicembre 2008, Oria (Br)
Palazzo Martini, p.zza Domenico Albanese
Special Guest :
Livio Romano, scrittore Marsilio ed Einaudi
“Transizioni: passaggi di sistema”
La trasformazione, il passaggio tra diversi linguaggi per un unico scopo: arrivare attraverso le immagini ad un’analisi del sociale che muta la cognizione dell’uomo in una realtà sempre più caotica e sempre meno comprensibile. Le immagini proposte in questa mostra di grafica artistica intendono essere non solo un semplice momento di manifestazione culturale fine a se stessa, ma vogliono rappresentare un momento di profonda riflessione su quanto circonda e agisce il nostro quotidiano. L’utilizzo della computer grafica aumenta l’impatto iconografico, venendo a porre l’attenzione su come i corpi, gli oggetti, le sensazioni si fanno messaggi continui di analisi e riflessioni sui loro stessi mutamenti.
Vivendo in un’epoca in cui la sociologia delle comunicazioni di massa, della pubblicità e dei media in generale impoveriscono qualsiasi dinamica relazionale, dove, come sostiene Noam Chomsky, ciascuno sta davanti al proprio televisore e poco importa di ciò che accade al vicino di casa, l’iconografia in questa sede presentata vuole farsi sintomo di ‘transizioni’ tra diversi linguaggi, culture, generi: per questo il “trans-gender” delle immagini non è meticciamento e dunque mancanza d’identità, ma tutt’altro: è recupero di una prospettiva “trans-culturale” e “multi-culturale”.
In linea con questa visione, la scelta dell’artista di un linguaggio comunicativo che prende da più parti: dal disegno alla pittura, al collage, all’utilizzo della grafica computerizzata sotto il segno di un’intenzione che travalica il desueto modello artistico del pittore che utilizza il pennello sulla tela per far proprio, invece, un dinamismo visivo e comunicativo che utilizzi più codici interpretativi.
Alias Almadressa
Presenta
“Transizioni: passaggi di sistema”
27 Dicembre – 31 Dicembre 2008, Oria (Br)
Palazzo Martini, p.zza Domenico Albanese
Special Guest :
Livio Romano, scrittore Marsilio ed Einaudi
“Transizioni: passaggi di sistema”
La trasformazione, il passaggio tra diversi linguaggi per un unico scopo: arrivare attraverso le immagini ad un’analisi del sociale che muta la cognizione dell’uomo in una realtà sempre più caotica e sempre meno comprensibile. Le immagini proposte in questa mostra di grafica artistica intendono essere non solo un semplice momento di manifestazione culturale fine a se stessa, ma vogliono rappresentare un momento di profonda riflessione su quanto circonda e agisce il nostro quotidiano. L’utilizzo della computer grafica aumenta l’impatto iconografico, venendo a porre l’attenzione su come i corpi, gli oggetti, le sensazioni si fanno messaggi continui di analisi e riflessioni sui loro stessi mutamenti.
Vivendo in un’epoca in cui la sociologia delle comunicazioni di massa, della pubblicità e dei media in generale impoveriscono qualsiasi dinamica relazionale, dove, come sostiene Noam Chomsky, ciascuno sta davanti al proprio televisore e poco importa di ciò che accade al vicino di casa, l’iconografia in questa sede presentata vuole farsi sintomo di ‘transizioni’ tra diversi linguaggi, culture, generi: per questo il “trans-gender” delle immagini non è meticciamento e dunque mancanza d’identità, ma tutt’altro: è recupero di una prospettiva “trans-culturale” e “multi-culturale”.
In linea con questa visione, la scelta dell’artista di un linguaggio comunicativo che prende da più parti: dal disegno alla pittura, al collage, all’utilizzo della grafica computerizzata sotto il segno di un’intenzione che travalica il desueto modello artistico del pittore che utilizza il pennello sulla tela per far proprio, invece, un dinamismo visivo e comunicativo che utilizzi più codici interpretativi.
giovedì 18 dicembre 2008
Lo sciopero d'autore di Franz Krauspenhaar
"Questa è la colonna videosonora del mio sciopero dell’autore, ispirato allo sciopero dell’autore di cui si è ampiamente parlato sulle colonne doriche di Nazione Indiana, e poi ripreso dal blog multiautore Ibridamenti.
Nel frattempo, io con il mio blog personale www.markelo.net e altri scrittori, abbiamo tambureggiato. Tra i propugnatori dello sciopero dell’autore, come Vincenzo Ostuni, si è deciso di creare un sito internet www.scioperodellautore.org nel quale vengono immessi i vari contributi alla discussione. La discussione è uscita dai blog entrando dalla porta trionfale del social network Facebook, dove sono stati pubblicati altri interessanti contributi".
"Ecco, l’autore rischia la propria vita, nel senso della propria dignità, senza la possibilità di parare i colpi. In un mondo letterario e giornalistico assurdo. In un mondo letterario e giornalistico italiano assurdo, che pretende di far vivere la cultura con il volontariato dell’autore. Perché in Italia la cultura è considerata un lusso per pochi eletti. Eletti che, per poter fare bene il proprio lavoro, devono sacrificare molte cose, e vivere a volte con grosse difficoltà economiche".
"In un mondo letterario nel quale i bookjockeys (felice neologismo creato anni fa da Tiziano Scarpa) dettano le regole, nel quale i D’Orrico, sprezzantemente, promuovono la letteratura che fa loro comodo, come se un lettore diventasse critico, come se i lettori dei siti come Anobii potessero fare critica e spiegare cosa è un libro agli altri lettori… In questa carneficina della giustizia e del buonsenso, tra le stanze puzzolenti della “pescheria-letteratura”, cioè sui banconi del “pesce-libro” che viene sostituito a breve, perché puzza presto, sostituito da altro pesce-libro destinato anch’esso a marcire in fretta, l’autore è spesso il pescatore di pesci di razza che non vengono nemmeno acquistati per un assaggio".
Questi sono tre estratti dall'intervento di Franz Krauspenhaar su Nazione Indiana.
Questo è il link,
http://www.nazioneindiana.com/2008/12/18/siamo-i-fangio-della-cultura-che-non-paga/
leggete, e fate girare ... non è un imperativo categorico, ma è segno di responsabilità e onestà intellettuale aderirvi
Stefano Donno
Nel frattempo, io con il mio blog personale www.markelo.net e altri scrittori, abbiamo tambureggiato. Tra i propugnatori dello sciopero dell’autore, come Vincenzo Ostuni, si è deciso di creare un sito internet www.scioperodellautore.org nel quale vengono immessi i vari contributi alla discussione. La discussione è uscita dai blog entrando dalla porta trionfale del social network Facebook, dove sono stati pubblicati altri interessanti contributi".
"Ecco, l’autore rischia la propria vita, nel senso della propria dignità, senza la possibilità di parare i colpi. In un mondo letterario e giornalistico assurdo. In un mondo letterario e giornalistico italiano assurdo, che pretende di far vivere la cultura con il volontariato dell’autore. Perché in Italia la cultura è considerata un lusso per pochi eletti. Eletti che, per poter fare bene il proprio lavoro, devono sacrificare molte cose, e vivere a volte con grosse difficoltà economiche".
"In un mondo letterario nel quale i bookjockeys (felice neologismo creato anni fa da Tiziano Scarpa) dettano le regole, nel quale i D’Orrico, sprezzantemente, promuovono la letteratura che fa loro comodo, come se un lettore diventasse critico, come se i lettori dei siti come Anobii potessero fare critica e spiegare cosa è un libro agli altri lettori… In questa carneficina della giustizia e del buonsenso, tra le stanze puzzolenti della “pescheria-letteratura”, cioè sui banconi del “pesce-libro” che viene sostituito a breve, perché puzza presto, sostituito da altro pesce-libro destinato anch’esso a marcire in fretta, l’autore è spesso il pescatore di pesci di razza che non vengono nemmeno acquistati per un assaggio".
Questi sono tre estratti dall'intervento di Franz Krauspenhaar su Nazione Indiana.
Questo è il link,
http://www.nazioneindiana.com/2008/12/18/siamo-i-fangio-della-cultura-che-non-paga/
leggete, e fate girare ... non è un imperativo categorico, ma è segno di responsabilità e onestà intellettuale aderirvi
Stefano Donno
mercoledì 17 dicembre 2008
lunedì 15 dicembre 2008
Due appuntamenti con l'ultimo libro di Edita dal titolo "Con te"
Edita presenta il libro "Con te" :
martedì 16 dicembre 2008
presso la libreria Icaro Libri e Caffè, via liborio romano, Lecce, ore 20:30
sabato 20 dicembre 2008
presso la libreria e Book, piazza d'italia, Lecce, ore 19:30.
Accorrete numerosi e acquistate una copia per aiutare i bambini maltrattati accolti presso l'associazione Aurora.
Se dovete fare un regalo acquistate una copia di "Con te"... consegnerete ai vostri amici una lettura che arriva al cuore....
martedì 16 dicembre 2008
presso la libreria Icaro Libri e Caffè, via liborio romano, Lecce, ore 20:30
sabato 20 dicembre 2008
presso la libreria e Book, piazza d'italia, Lecce, ore 19:30.
Accorrete numerosi e acquistate una copia per aiutare i bambini maltrattati accolti presso l'associazione Aurora.
Se dovete fare un regalo acquistate una copia di "Con te"... consegnerete ai vostri amici una lettura che arriva al cuore....
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VIII Edizione de Le mani e l'ascolto a cura di Mauro Marino e Piero Rapanà Fondo Verri, via S. Maria del Paradiso 8, Lecce Show case di ...