Venezia, 1940. L’Italia è entrata in guerra da quattro mesi, troppo
pochi perché si sentano i morsi della fame, troppi per chi aveva creduto
che sarebbe durata qualche settimana. Ma ciò che brucia alla comunità
israelitica della città sono le leggi razziali che hanno sconvolto
l’esistenza di tutti i suoi membri. È per che hanno acquistato un
edificio che possa ospitare alunni e professori a cui il regime
impedisce di frequentare le scuole pubbliche. Ma proprio lì, nella
biblioteca, un pomeriggio, il segretario scopre il cadavere di Ida
Forti, professoressa di lettere antiche, uccisa da un colpo in testa
inferto con una statuetta del Duce. È l’inizio di un’indagine che viene
affidata al vicequestore Gigli, il quale ha una gran fretta di
concluderla, tanto che in tempi brevissimi annuncia il nome
dell’assassino. Ma la soluzione del caso non convince il suo sottoposto,
il maresciallo Russo. Sarà lui a condurre un’indagine parallela che
porterà alla luce segreti e misteri, fino al sorprendente finale. Sullo
sfondo di una città magica, un giallo avvincente e appassionante che
scava, con grande garbo, nei meandri più oscuri dell’animo umano.