Nella vita Maribel ha preso molte decisioni sbagliate e pochissime
buone. Ma ora sente che le cose stanno per cambiare. Ha appena accettato
un dottorato a Lille, in Francia. In fondo, nulla la trattiene a
Madrid, così parte, piena di speranza: è giovane, e ha tutte le carte in
regola per essere felice. Non fa altro che sentirselo ripetere.
L'emozione di un nuovo paese, di una nuova lingua, di nuove persone da
conoscere all'inizio la travolge. Ora Maribel riesce a vederle, le mille
possibilità che ha davanti. Ma l'incantesimo presto si spegne. Intorno,
tutto sembra vorticare a gran velocità e lei non riesce a stare al
passo. Tutti perseguono il proprio obiettivo senza tentennamenti, come
la sua coinquilina Paula o il suo amico Alessio. Lei, invece, trascina
le sue giornate lavorando in un bar e facendo finta di scrivere una tesi
di cui non importa a nessuno, forse nemmeno a lei. Per non parlare del
bel Guillaume che un giorno appare e quello dopo scompare. Maribel si
sente di nuovo al punto di partenza. Come se l'incertezza non derivasse
dal luogo in cui si trova o da chi frequenta, ma risiedesse dentro di
lei. Fino a quando scopre che anche i suoi amici in realtà non hanno
idea di dove stanno andando. Perché essere giovani è una fortuna ma è
anche una grande sfida: il mondo ti disegna in un modo e tu non sai
ancora chi vuoi diventare. Maribel vuole capire chi è veramente, senza
condizionamenti. Vuole un lavoro, ma solo se migliora la sua vita. Vuole
amare, ma solo se può farlo con passione. Vuole dare un senso a una
realtà che sembra averlo perso molto tempo prima. Perché sarà pure
disorientata, ma ha tanta voglia di vivere.