Michael Lewis nel suo nuovo libro
"Boomerang", si occupa di argomenti scottanti come la crisi che ha
attanagliato il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Centrale Europea in un
modo che nessuna testata giornalistica ha mai potuto fare in questi ultimi due
anni. E infatti il libro non poteva essere più tempestivo data la crisi del
debito che rischia di affondare l’Europa intera e chissà cos’altro. Combinando allora
la sua grande familiarità riguardo argomenti come la finanza e il fisco, e la
sua dote innata di talentuoso scrittore di viaggi, Michael Lewis consegna ai
suoi potenziali lettori una visita guidata attraverso alcuni dei luoghi colpiti
dallo tsunami fiscale del 2008, come la Grecia, l'Islanda e l'Irlanda, giungendo a
tracciare l’identikit di persone e popoli molto diversi tra loro che per
altrettanti disparati motivi si sono trovati sull’orlo del disastro economico.
Il libro – realizzato sulla base di una serie di articoli che Lewis ha scritto
per la celebre rivista Vanity Fair - non aspira a fornire una panoramica esaustiva
della crisi globale, ma fornisce un piccolo e oltremodo brillante prisma con
cui vedere e analizzare il problema che sta attualmente attanagliando
l’Occidente. Lewis scrive ad esempio: "I leader europei non hanno fatto altro
che ritardare l'inevitabile resa dei conti, rimaneggiando incautamente i
bilanci, e lavorando indefessamente solo per tamponare le falle sempre più grandi
in Grecia, Irlanda e Portogallo … e con la ambigua speranza di riuscire a
occultare gli allarmanti buchi neri di Spagna, Italia e Francia ".
Un libro assolutamente da non
perdere, soprattutto se si vuole avere un’onesta, obiettiva, lucida e
imparziale analisi di quello che sta accadendo, e le sue cause. Ma soprattutto
si tratta di un libro che va ricordato per una frase emblematica ovvero che la
causa scatenante la crisi del 2008 è derivata da persone che prendono quello
che possono, proprio perché possono, senza riguardo per gli interessi della
collettività. Meditate gente meditate!