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giovedì 17 settembre 2009

SUDAPEST di Irene Leo. Poet/bar 14.10, magazzino di poesia a cura di Mauro Marino (Besa editrice)

"E non l'afferri, tu che guardi, il senso dell'aspro limone appeso e dondolante sul ramo ossuto, e non lo comprendi il frutto del fico d'India che cerca vita tra le spine, e non lo sai perchè un gabbiano per morire si infrange sul mare anche se pesce non è."
Irene Leo


Torna il Poet Bar con questo Sudapest di Irene Leo, poeta che nella poesia vede e scopre una modalità espressiva capace di diverse andature, di più "scritture".
Certamente il verso, il verso lungo, qui. Una narrazione che sospende il paesaggio, la cruda natura delle cose, con la disillusione delle persone: tedio, malinconia, desiderio-pasta dei cuori di questa linea mediana- e il sorridere amaro. L'attesa. "I giorni qui portano sulle nocche i calli e le ferite di civiltà deserte, cugine di un'era grande che rivedi negli occhi e nelle curve generose, vere opere d'arte oltre le architetture d'azzardo mesciate a terra e sudore. Sono ricco. Ho qui con me sacchi interi di dignità in foglie ed olive e mani consunte che urlano e gemono nelle ore del giorno. Le osservo, me le guardo, le nascondo" questo ci dice Rodolfo- una delle voci che svolge la vicenda di Sudapest-presentandosi. "Sono sempre stato l'ultimo" e nello scarto sembra trovare risposta l'interrogazione di Bodini e insieme l'evasione possibile di un amore. Trovare le parole dell'altro e andare. "Sono io. Realmente me stesso. Ora che ho incominciato a camminare". Andare..."tra la dimenticanza e l'assenza" d'una bambina con le trecce che si chiama...Poesia.
Mauro Marino

Irene Leo, classe 1980, ha "esordito" ufficialmente nel 2006 con "Canto Blues alla Deriva" (Besa editrice). E' presente su "Tabula Rasa 05", rivista di letteratura invisbile, nella sezione Poesia e su alcune antologie, tra cui "Verba Agrestia " 2008, e "Il Segreto delle fragole" 2009, entrambe Lietocolle edizioni. Nel 2007 ha ricevuto dal teatro di musica e poesia "L'Arciliuto di Roma, il riconoscimento in "Kagolokatia". Collabora con "Il Paese nuovo " e cura un suo blog letterario: www.ireneleo.wordpress.com

domenica 30 agosto 2009

La luna dei Borboni di Vittorio Bodini


Quando tornai al mio paese nel Sud,
dove ogni casa, ogni attimo del passato
somiglia a quei terribili polsi di morti
che ogni volta rispuntano dalle zolle
e stancano le pale eternamente implacati,
compresi allora perché ti dovevo perdere:
qui s’era fatto il mio volto, lontano da te,
e il tuo, in altri paesi a cui non posso pensare.

Quando tornai al mio paese nel Sud,
io mi sentivo morire.


da Foglie di Tabacco (1945/47) in La Luna dei Borboni ed altre poesie (Milano, 1952)

"Come un grande amore. Così come accade per ogni grande amore; così come sempre ogni grande amore si confronta col dissidio, con l’incomprensione, tra Vittorio Bodini e il Sud c’è stata la tensione lacerante di ogni grande amore. C’è stata la passione ebbra, l’illusione dell’eternità di quell’amore, c’è stato il desiderio prorompente, l’ansia, la frenesia, la sensualità spossante, poi l’intenzione dell’addio, la separazione. Poi il ritorno malinconico. Poi l’allontanamento. Un altro. L’ultimo: nostalgico, pietoso, soffocato dal rimpianto. Mai, però, ci fu l’indifferenza. Mai ci fu l’estraneità, il sentirsi slegato da ogni vincolo, affrancato da una sentimentale soggezione, spiantato dalla terra, abbandonato dal sogno e dall’ idea di una nuova vita per una terra e per i destini che dentro quella (questa) terra si generano e si dipanano, si annodano e si aggrovigliano, si ritrovano o si disperdono, si differenziano o si rassomigliano. Così come accade per ogni grande amore, Vittorio Bodini ha vissuto il Sud con una contraddizione carica di energia inquieta, con un alternarsi di attrazione e di rifiuto, tra l’istinto di fuggire e il desiderio di tornare, fino a raggiungere l’esasperata e al tempo stesso lucida coscienza di un’assoluta, irreversibile, drammatica volontà di morte nella lontananza.“Qui non vorrei morire dove vivere/ mi tocca, mio paese/ così sgradito da doverti amare”.

di Antonio Errico tratto da Salento Poesia diretto da Mauro Marino

lunedì 24 agosto 2009

Soleto e Sorella Luna















Si intitola “Soleto e Sorella Luna” la prima iniziativa che l’Amministrazione comunale del borgo griko-salentino, notissimo per la sua cultura e tradizione legata ai temi spirituali, tradizionali, filosofici-esoterici e storici-artistici degli astri, promuove in occasione della celebrazione relativa alla sbarco sulla Luna, avvenuto 40 anni fa, e dell’ “Anno Internazionale dell’Astronomia”.
Domenica 30 agosto, per la Luna orante ed orale, da sempre faro ammaliante d’orientamento e punto di riferimento per l’Umanità, dalle ore 20.30 alle 24.00, palcoscenico dell’evento sarà la suggestiva area urbana interna ed esterna al prezioso Convento francescano di S. Maria delle Grazie, con apertura straordinaria della Chiesa in notturna e dell’antico e paradisiaco giardino delle delizie, impreziosito da pergolati e piante fruttifere verdeggianti, appartenente al monastero.
Soleto, luogo arcaico, legatissimo al dialogo con il cielo, fin dalle sue origini primitive, in cui i contadini lo scrutavano con amore e timore ritenendolo calendario rituale della vita, del lavoro e dei destini umani; i filosofi lo osservavano con occhi alchemici; le macare lo interrogavano per le loro esoteriche arti magiche ed i religiosi ed i fedeli lo ammiravano in segno di fede e gratitudine, mira con quest’evento a valorizzare il filo che ci porta sulla luna, seguendo il tema trittico “scienza-letteratura-spiritualità”.
La manifestazione “Soleto e Sorella Luna”, sarà caratterizzata da:
- serata astronomica pubblica a cura dell’Associazione Salentina Astrofili “E. Hubble”, allestita in piazz.tta Calvario e Via San Francesco d’Assisi, articolata da: proiezione su schermo gigante di spettacolari documentari della NASA, lezione di orientamento e riconoscimento delle costellazioni tenuta da un astronomo, osservazione diretta attraverso potenti telescopi della superficie della Luna, del pianeta Giove e di altri oggetti del cielo stellato; mostra di foto astronomiche (luna, pianeti, nebulose, galassie, …) realizzate dai soci dell'A.S.A. ed esposte negli spazi suggestivi del giardino conventuale;
- tavola rotonda tematica, dal titolo “Parole alla Luna”, nei luoghi aperti e chiusi del Convento, in cui vi saranno una serie di interventi affascinanti come: “La Luna e San Francesco” a cura dei Monaci del Convento, “La Luna e l’Astronomia” argomentata dall’A.S.A, “La Luna ed i proverbi locali” illustrata da Daniela Bacca, la poetica dell’artista salentino Vittorio Bodini e della sua opera “La Luna dei Borboni” curata da Stefano Donno con la lettura recital di Simone Giorgino di “Fondo Verri”.

giovedì 26 marzo 2009

Qui, se mai verrai al Politeama Greco di Lecce

Associazione Culturale
Fondo Verri
Presidio del libro di Lecce


La poesia odora / è poesia da tutte le parti
ed io mi fingo lo specchio in cui trafugo / quei sogni accorti che ti racconto
Antonio L. Verri

Viviamo in un incantesimo, / tra palazzi di tufo, / in una grande pianura
Vittorio Bodini


Il Fondo Verri è lieto di invitarvi alla replica leccese di “Qui, se mai verrai. Il Salento dei poeti” concerto-recital dedicato al Salento e ai suoi poeti, che avrà luogo il 2 aprile al Teatro Politeama Greco di Lecce, dalle ore 21.00.

Un concerto di suoni e di voci, un omaggio alla poesia e ai poeti del Salento: Vittorio Bodini, Girolamo Comi, Ercole Ugo D'Andrea, Rina Durante, Vittore Fiore, Vittorio Pagano, Claudia Ruggeri, Salvatore Toma, Antonio L. Verri con i loro versi fanno la traccia, segnano l'itinerario di una visita che racconta la bellezza dei luoghi. Le gioie, le malinconie, i rumori, i silenzi. Una geografia ideale, un tessitura di parole che trova nelle voci di Piero Rapanà, Simone Giorgino e Angela De Gaetano il giusto passo recitativo. E nei suoni degli Adria – Claudio Prima organetto e voce Maria Mazzotta, voce; Redi Hasa, violoncello; Emanuele Coluccia, sax tenore e soprano – l'impatto e la forza suggestiva.
L'opera è composta di due sezioni. Una ampiamente rivolta a Lecce l'altra al Salento con versi dedicati ad Acaya, a Roca, a Martano, a Otranto, a Castro, a Poggiardo, a Palmariggi, a Vitigliano, a Cocumola, a Porto Badisco, a S. Maria di Leuca e a Gallipoli.


Si accede per invito

Gli inviti sono disponibili e possono essere ritirati nella sede dell' Associazione Culturale Fondo Verri, in Via S.Maria del Paradiso 8 Lecce, Telefax: 0832.304522 Mobile: 333.3679640
e.mail: fondoverri@tiscali.it

venerdì 16 gennaio 2009

Dell'eroico furore - corso di scrittura creativa a cura di Michelangelo Zizzi

1 Cos'è un testo letterario. Cosa significa leggere. Il problema della lettura come problema ermeneutico.

2 Differenza tra poesia e prosa: tempo della prosa e della poesia, oggettività, soggettività ed intersoggettività.

3 Poesia: cenni di storia della poesia del Novecento.

4 Poesia: suono, ritmo, figura, immaginazione, polisemia.

5 Poesia: il silenzio, l'anamnesi, l'inventare, il produrre, il creare.

6 Poesia: creatività e psicodinamica. Tecniche di liberazione dell'immaginario creativo. (Laboratorio di Scrittura)

7 Narrativa: cenni di storia del romanzo del Novecento. (Laboratorio di Scrittura)

8 Narrativa: intreccio, fabula, tempo del racconto e tempo del raccontare. (Laboratorio di Scrittura)

9 Narrativa: senso e polisemia della narrazione. (Laboratorio di Scrittura)

10 Narrativa: il flusso di coscienza, la coscienza ricognitiva. Tecniche dell'abbandono. (Laboratorio di Scrittura)

11 Risultati, confronti e rapporti con editoria e pubblico.


Organizzazione temporale: il corso si articola in 11 incontri di full immersion di 3 ore ciascuno, con cadenza settimanale.






Scheda bio-bibliografica

Michelangelo Zizzi è scrittore, performer, critico letterario. È laureato in filosofia, in medicina ed è dottore di ricerca; si è occupato di narratologia, storia della letteratura moderna e contemporanea, storia della letteratura meridionale e salentina, scrittura creativa. Ha insegnato in un Liceo privato per 7 anni.

Attualmente non vincolato da alcuna amministrazione, organizza e conduce corsi di scrittura creativa in proprio e per scuole, istituti, associazioni culturali, fondazioni private e pubbliche; ed è consulente filosofico.

A livello di critica letteraria, si è finora prevalentemente occupato di letteratura poetica e narrativa dell'Otto – Novecento e in particolare di Dino Campana, Vittorio Bodini Girolamo Comi, sulle cui figure ha pubblicato svariati articoli e saggi monografici.
Tra questi ultimi:
 'Il Sud e la Luna. Per una geografia dell'immaginario in Vittorio Bodini', Levante editore, Bari, 1999.
 'Autoritratto con monade. Fenomenologia della poesia in Girolamo Comi', Multimedia Pensa, Lecce, 2000.
 'L'orfismo in Comi', Multimedia Pensa, Lecce, 2002.

Inoltre dirige la collana di teoria e critica letteraria Lo spazio letterario per l'editore Levante di Bari e la collana di Scrittura Creativa Incipio per Lupo Editore di Copertino e collabora come consulente esterno a numerose case editrici nazionali, tra le quali Mondadori.

È considerato da alcuni autori (Dario Bellezza, Maurizio Cucchi, Paolo Valesio, Leonardo Colombati, Pietrangelo Buttafuoco; quest'ultimo gli ha dedicato un'intera puntata del suo programma 'Giarabub' su La7) uno dei massimi poeti italiani. Oltre 3000 pagine web attestano la continuità del suo lavoro di scrittore, conferenziere e performer.

Tra le opere poetiche uscite in volume singolo ricordiamo:

 'La casa cantoniera' ne La collana di Maurizio Cucchi, Stampa, Varese, 2001
 'La primavera ermetica', Manni, Lecce, 2002
 'Del sangue occidentale', Lietocolle, Como, 2005.

Suoi testi in antologie poetiche sono presenti presso gli editori Guerini & Associati, Crocetti e Marcos y Marcos.

Riguardo alle pubblicazioni di critica letteraria apparse in volume collettivi o riviste, conta circa 35 articoli specifici, nonché 7 prefazioni a volumi di narrativa e poesia.

E' collaboratore di riviste nazionali ed internazionali: Nuovi Argomenti (Mondadori), L'Immaginazione (Manni editore), YIP (Yale University), Gradiva (New York University), Poesia (Crocetti), Atelier, ecc.

In uscita nei prossimi mesi il suo primo romanzo 'La perenne ed improbabile storia di Giovanni Attanasio e del suo vascello di polistirolo' (del quale sono uscite anticipazioni su 'Il Riformista', 'Il Giornale' e su 'Nuovi Argomenti'; il romanzo è considerato da alcuni critici, come nel caso di Luigi Mascheroni ne 'Il Domenicale' del 21 aprile 2007, una vera opera rivelazione).
Ha pubblicato con eteronimi romanzi noir e fantasy.
In uscita per novembre (presso Lupo Editore) 'Teoria della Scrittura Creativa', saggio di fenomenologia e prassi della letteratura.

nella foto Michelangelo Zizzi e Diana di Lietocolle

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