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lunedì 28 settembre 2009

Francesca Pellegrino autrice di Dimentico sempre di dare l’acqua ai sogni (Kimerik) a Martina Franca nella Taberna Libraria

Dimentico sempre di dare l'acqua ai sogni cattura per il linguaggio diretto, veloce, di una femminilità che assimila e brucia il dramma della totale esperienza di tinte chiare e fosche, a volte tenero, a volte gradasso per nascondere la fragilità dell'essere, immaginativo, prepotente, qua e là surrealista e volitivo. Tra poesia e prosa c'è l'arte della invisibilità che separa e unisce.

"La prima raccolta, Dimentico sempre di dare l’acqua ai sogni, è un’entrata chiassosa, che mi cattura per il linguaggio diretto, veloce, di una femminilità che assimila e brucia il dramma della totale esperienza di tinte chiare e fosche, a volte tenero, a volte gradasso per nascondere la fragilità dell’essere, immaginativo, prepotente, qua e là surrealista e volitivo quanto credo sia la personalità della poeta. Altri lettori abituati al sonoro scialbo, sbagliando possono scambiare il suo frastuono armonioso per prosastico. Tra poesia e prosa c’è l’arte della invisibilità che separa e unisce. Soltanto il lettore progredito di sensibilità, non di quantità libraria, è certo di quella invisibilità."
Alfredo de Palchi
New York, NY, 23 gennaio 2009


Francesca Pellegrino nasce il 5 novembre del 1974 a Taranto, dove tuttora vive, scrive e lavora. Nel 2005, con un gruppo ristretto di persone, fonda il portale di scrittura www.apostrofo.com, gestendone il forum e partecipando attivamente come autrice. È finalista nel 2006 per la seconda edizione del premio letterario IoScrivo di Giulio Perrone Editore. È presente in varie riviste letterarie, tra cui Niederngasse e Arpanet ed attualmente redattrice del weblog ViaDelleBelleDonne: http://viadellebelledonne.wordpress.com/. È una delle autrici selezionate per la collana promozionale “Donne in poesia” curata e promossa da Elisa Davoglio nel 2008.

Negli spazi accoglienti e suggestivi di Taberna libraria, via Nardelli 2 a Martina Franca, il 29 Settembre alle ore 19.30 “Fucine letterarie” presenta la poetessa Francesca Pellegrino, con la raccolta “Dimentico sempre di dare l’ acqua ai sogni”, edizioni KimeriK. Introdurrà alla lettura l’autore Stefano Delacroix, che ne evidenzierà il dettato intimo e personale, già notato da numerosi autori di livello nazionale.

casa editrice Kimerik: http://www.kimerik.it/kimerik.asp

venerdì 19 giugno 2009

La Rassegna "Sul far della sera" alla Taberna Libraria di Martina Franca

Partiranno sabato 20 giugno, presso la Taberna Libraria di Martina Franca, gli “Incontri sul far della sera”, organizzati con la collaborazione di “Fucine Letterarie”. Il noir psicotropo di Delacroix in azione. Un nuovo modo di vedere la cultura, trasformandola da provinciale a centrale, da affaticante a liberante

E allora ecco sabato 20 giugno, con l'azione performativa sul libro di racconti psicotropic noir “Il Sesto” (Lupo Editore) dello scrittore Stefano Delacroix e del giornalista e critico letterario Domenico Fumarola, gli “Incontri sul far della sera – Performances in 6 movimenti letterari”, organizzati dalla Taberna Libraria, in collaborazione con “Fucine Letterarie”.
L'idea condivisa da Taberna Libraria e Fucine Letterarie è quella di offrire brevi, ma intense azioni di scrittura e lettura, orientate - prevalentemente ma non solo - verso autori ed editori pugliesi, come avverrà in questi primi tre mesi. I prossimi autori che “agiranno” all’interno della “Taberna Libraria” saranno infatti: Ilaria Seclì (martedì 30/6), con l’azione a cura di Michelangelo Zizzi sul volume di poesie “Del pesce e dell'acquario” (Lietocolle libri); Giuse Alemanno (domenica 5 luglio), con l’azione a cura di Stefano Donno sul romanzo “Le vicende notevoli di Don Fefè” (Icaro Editore); la salentina Pepita Rosa (martedì 21 luglio), con l’azione a cura di Annarita Lorusso sul testo di fiabe postmoderne “Diadema” (Lupo Editore); l’azione del Prof. Antonio Scialpi (mercoledì 5 agosto) sul volume “Beata ignoranza” (Fandango Editore) di Cosimo Argentina; Mario Desiati (martedì 18 agosto), con l’azione a cura di Michelangelo Zizzi sull’ultima fatica dello scrittore martinese, “Foto di classe” (Laterza Editore).“L'obiettivo degli Incontri sul far della sera – ha dichiarato Michelangelo Zizzi, direttore artistico della Taberna - è quello di trasformare la cultura da provinciale a centrale, da casuale a centrata, da affaticante a liberante. Non si tratta tanto di presentare dei libri, quanto di farli agire. L'idea di performance può sembrare persino antiquata - divisa com'è tra spettacolarizzazione anni '70 e prodotto di consumo artistico - ma la performance di azione è diversa invece, poiché è condotta, in movimento appunto. Non intende essa tanto sorprendere o 'accontentare', quanto agire trasformando”.
La brevità e l'intensità saranno due elementi fondamentali di questo tipo di azione. Nella performance di sabato 20 giugno ci sarà, oltre alla presentazione del book trailer, anche un'azione musicale condotta dallo scrittore Stefano Delacroix - già rocker di livello nazionale - con Franco Speciale. Tutte le azioni letterarie avranno inizio a partire dalle ore 19:30, presso la Taberna Libraria in Via Pantaleone Nardelli 2, Martina Franca.

Per ulteriori Info contattare i numeri: 080/2377578; 333/5871387° scrivere una mail all’indirizzo taberna.libraria@yahoo.it.

martedì 14 aprile 2009

Il sesto ed altri racconti. Psychotropic noir di Stefano Delacroix (Lupo editore) a Ruffano

Venerdi 17 aprile, presso il Teatro della Scuola Elementare in Via Paisiello, a Ruffano, alle ore 19.30, si terrà una serata evento, organizzata dalla locale Pro Loco, con la presentazione del libro di Stefano Delacoix, Il sesto ed altri racconti. Psychotropic noir, edito da Lupo (2008).

Si tratta della prima uscita pubblica a Ruffano, quasi un ritorno a casa per l’autore, Stefano Delacroix, nato nel 1966 a Taranto, dove vive ed opera, ma di origini ruffanesi per parte dei genitori, come il vero cognome, Cazzato, inconfondibilmente rivela. Dopo la militanza tra le band giovanili, scoperto da Maurizio Montanari, approda alla corte di Mimmo Locasciulli, pubblicando tra il ‘94 e il ‘97 i primi due album da solista, Ribelli, e La legge non vale (entrambi per Ed. Hobo e distribuzione Sony Music). Delacroix ha già esordito nella letteratura nel 2007, con due romanzi, La memoria del mare (ed. La Riflessione) e Peristalsi (ed. Il Foglio), ma con la raccolta di racconti Il Sesto, lo scrittore tarantino esordisce nel genere del noir psicologico o “psicotropo” (la definizione è di Michelangelo Zizzi). La pubblicazione apre ufficialmente la collana “Incipio” di Lupo Editore. Gli otto racconti che compongono Il Sesto, infatti, si fondano tutti su un dubbio percettivo, psicologico, che disperde le energie dei protagonisti, facendoli cadere nella follia che, in questo caso, diventa una distrazione della percezione. Nel noir psicotropo in cui sono immersi i protagonisti dei racconti di Delacroix vengono meno le due coordinate esistenziali fondamentali nelle quali l’essere umano si trova a vivere: lo spazio ed il tempo.

Lo sfondo quasi costante di tematiche amorose, rende il genere ancora più idiopatico, irresistibilmente identificante. L’amore ne Il Sesto rimane la cosa più reale ed unicamente significante, a dispetto del suo dissolvimento. Così si ama ancora la donna della propria vita (come nel bellissimo “Il volgere del tempo”) senza poterla, a causa di fatti inspiegabili, più rivedere (nel racconto, il protagonista torna indietro nel tempo, ma realmente, fisicamente, mantenendo tuttavia coscienza del fatto, fino al giorno in cui vede la donna -che avrebbe amato nel corso regolare del tempo- nascere nel grembo della madre); così si da, per lettera abbandonata allo spazio, l’addio al figlio lontano anni luce (in senso letterale del termine, come avviene nel racconto che da il titolo al libro), mentre si va incontro a una rivelazione ontologica o forse, ancora una volta, solo percettiva, neuronale. Scompaiono le differenze tra mondo esterno e mondo interno, tra memoria e attesa del futuro: il tempo non scorre se non nel flusso circolare del percepire - ricordando.. Eppure le vicende avvengono: suicidi determinati da una falsa percezione dell’altezza; errate letture del mondo che si riconducono alla fatalità di un nome e che conducono a costruire la propria morte, apparentemente accidentale; smarrimenti spaziali o temporali che divengono irreversibili e coincidono col cambiamento irreversibile della propria collocazione nel mondo.Il Sesto ha avuto un “padrino” d’eccezione, l’attore Alessandro Haber, che durante la prima presentazione del libro, a Copertino (LE), ha letto alcuni racconti dell’opera di Delacroix (che ha anche un sito ed un blog personali molto interessanti ed interattivi).

Durante la serata del 17 aprile, coordinati da Paolo Vincenti, Presidente della Pro Loco Ruffano, interverranno Michelangelo Zizzi e Stefano Donno, con degli interventi critici sull’opera di Delacroix, lo stesso autore, che si esibirà come musicista e cantante, ed il regista Massimo Cerbera, autore del book-trailer del libro che sarà proiettato a inizio serata. Ospite d’eccezione, Salvatore Russo, talentuoso chitarrista di fama nazionale che farà vibrare la sua sei corde per il pubblico presente, peraltro avvezzo alla buona musica dal vivo, grazie al “Trend and Blues Festival”, manifestazione organizzata dall’Amministrazione Comunale che da diversi anni si svolge a Ruffano, in luglio, e che ha visto esibirsi sul palco ruffanese i più conosciuti ed apprezzati musicisti blues a jazz di tutto il mondo. Appuntamento il 17 aprile, a Ruffano, per una serata dalle forti emozioni.

Ingresso gratuito
Organizzazione: Pro Loco Ruffano
Info: 348.1306106 – 338.9821988

martedì 7 aprile 2009

Il Sesto di Stefano Delacroix per Lupo editore

La raccolta di racconti dal titolo Il sesto (pp. 168, euro 12), scritta da Stefano Delacroix e pubblicata da Lupo Editore nella collana incipit diretta da Michelangelo Zizzi, si presenta come un lavoro affascinante, e ricco di suggestioni. Non è propriamente appartenente al genere noir sulle dimensioni per intenderci alla Giancarlo Fusco, e nemmeno potrebbe rientrare in quello del giallo o del pulp. O meglio sembra che l’autore abbia trovato una sua personalissima chiave stilistica per fondere in maniera bilanciata tutte e tre le precedenti latitudini della scrittura appena citate. Cerco di essere più preciso. I giovanissimi aficionados della Disney/Pixar andando oggi nelle sale cinematografiche e vedendo ad esempio un film come Mostri contro Alieni, avrebbero una chiave di lettura del film molto superficiale, non cogliendo riferimenti del mainstream pop che magari un pubblico un po’ più adulto e maturo coglie immediatamente: Blob, L’uomo invisibile, Il mostro della laguna nera. E la stessa cosa potrebbe dirsi per il lavoro di Stefano Delacroix: Agata Christie, Alfred Joseph Hitchcock, Charles Bukowsky, e anche H. P. Lovecraft (per il racconto Marianera). Non sfugge inoltre il riferimento a tutto quell’universo che va dalla Legge d’Attrazione, alla Fisica Quantistica dei viaggi nel tempo come teorizzato dal “Dott. Quanto” Fred Alan Wolf nel suo lo Yoga della Mente edito da Macro edizioni, nel racconto il Sesto. La scrittura di questo narratore, si pone in bilico tra la ricercatezza di soluzioni formali eleganti, e il desiderio di lavorare al potenziamento dell’immaginifico proveniente dall’odierno mercato dello spettacolo. Ma perché poi questo libro viene definito psycotropic noir? Ce lo spiega Domenico Fumarola: «Gli otto racconti - ha scritto Domenico Fumarola - che compongono Il Sesto, infatti, si fondano tutti su un dubbio percettivo, psicologico, che disperde le energie dei protagonisti, facendoli cadere nella follia che, in questo caso, diventa una distrazione della percezione. Nel noir psicotropo in cui sono immersi i protagonisti dei racconti di Delacroix vengono meno le due coordinate esistenziali fondamentali nelle quali l’essere umano si trova a vivere: lo spazio e il tempo. Nel primo racconto della raccolta, intitolato “Il volgere del tempo”, il protagonista inizia a vivere la sua vita al contrario, tornando indietro nel tempo, fino a vedere la donna amata nascere dal grembo della madre; nel racconto che dà il titolo al libro una madre invia una lettera d’addio al figlio, anni luce lontano da lei».

Stefano Delacroix nasce a Taranto nell'agosto '66, da genitori leccesi. Dopo la militanza tra le band giovanili, scoperto da Maurizio Montanari, approda alla corte di Mimmo Locasciulli, pubblicando tra il '94 e il '97 i primi due album da solista, Ribelli e La legge non vale (entrambi per Ed. Hobo e distribuzione Sony Music). Delacroix ha già esordito nella letteratura nel 2007, con due romanzi, La memoria del mare (ed. La Riflessione) e Peristalsi (ed. Il Foglio).

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