

Quest'opera esce nel 2004 in Giappone. Esce in Italia per i tipi di Garzanti solo nel febbraio del 2009, questo splendido libro di
Shoko Tendo dal titolo
Il drago nel cuore. Splendido innanzitutto per come descrive dall'interno un mondo a parte, un sottomondo, una dimensione parallela come la si voglia definire questa realtà che ha un nome grande, importante, inquietante: Yakuza. Per chi non lo sapesse la Yakuza è la più grande organizzazione criminale giapponese, firmatataria di più di cinquecento omicidi l'anno per lotte intestine, infiltrata nel mondo degli affari legali e delle istituzioni in molti paesi dell'Asia come Corea del Sud, Cina, Mongolia, Filippine e Indonesia, narcotraffico e prostituzione: ma pur sempre
ninkyō dantai, nome il cui significato è accostabile a quello di "onorata società". Splendido per il ritmo incalzante, che ti incolla pagina dopo pagina, in questo viaggio all'inferno, dall'adoloscenza vista sotto gli sballi di differenti tipologie di droghe, perverse dinamiche di gruppo, morbosi rapporti sessuali, e una deriva sempre più letale, sempre più psicotica. Splendido perchè non era mai accaduto che una donna raccontasse l' universo fallocentrico, virile, maschilista della yakuza, un pò troppo spesso e in maniera da sognatori romantici associataagli antichi samurai e a codici d' onore. Tendo, racconta in forma di romanzo la sua vita di figlia di un boss, poi di vittima e amante di boss, che diventa boss lei stessa. Un libro splendido insomma che racconta il b-side del Giappone, quello che è patria non solo di Go Nagai.