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venerdì 24 aprile 2009
Roberto Volterri, Narrano antiche cronache ... ricordi dal ... futuro (Edizioni Hera)
Gran parte delle domande a cui oggi si tenta di rispondere non solo in ambito accademico, ma anche negli spazi di discussione che riguardano studi più propriamente vicini alla scienza nonchè alla sociologia delle comunicazioni di massa, è il senso della Storia, e il senso della comunicazione oggi e il sapere prodotto in ogni branca dello scibile umano. Ovvero è stato detto tutto in questi ambiti, o esistono ancora zone da esplorare, zone d’ombra dove la luce della ricerca e dell’indagine di uomini di cultura e di scienza, non è ancora giunta o vi arriva in maniera flebile? Ad esempio l’astrofisica può dimostrare con assoluta certezza che siamo soli nell’universo? Gli storici di professione o i cultori di questa materia, possono escludere a priori, che nell’arco di tempo in cui sono saliti al potere e hanno sviluppato la loro logica di violenza e terrore totali, dittature come il fascismo e il nazismo, in due realtà socio-politiche e geografiche differenti come l’Italia e la Germania, siano state in grado di creare quasi simultaneamente organismi che si occupassero di argomenti non del tutto convenzionali (occultismo, magia, ufologia): il Gabinetto Rs-33 per l’Italia, e le SS-Ahnenerbe per la Germania? L’antropologia può escludere del tutto che in antichi manoscritti, da Tito Livio al Mahabharata un poema epico indiano del settimo millennio a.c., dalle cronache della Gazzetta di Norimberga del 1561 alla stessa Bibbia e con precisione alle mistiche visioni di Ezechiele sino poi al ‘Papiro Tulli’ nella trascrizione effettuata da Boris de Rachelwiltz, non vi siano tracce del fatto che il nostro pianeta sia stato visitato in tempi non sospetti da ‘intelligenze aliene’? E lo stesso dicasi per la Storia dell’Arte: esistono strani anacronismi in alcune opere di maestri come Filippo Lippi (Madonna e S. Giovannino conservato a Firenze a Palazzo Vecchio), o Masolino da Panicale (Il Miracolo della neve conservato a Napoli nel Museo di Capodimonte la cui iconografia rievoca il fenomeno della bambagia silicea legato a fenomenologie ufologiche di cui se n’è parlato in Italia a partire dagli anni cinquanta). Certo un risolino di sprezzante ironia potrebbe sorgere sulle labbra di un Vittorio Sgarbi, ma a nostro avviso non nel caso del lavoro di Roberto Volterri dal titolo “Narrano antiche cronache … ricordi dal … futuro” edito da Edizioni Hera, con la prefazione di Giorgio Tsoukalos, Adriano Forgione e con il contributo al pc di Massimiliano della Milla (ora in allegato al numero di aprile 2009 di Ufo Notiziario diretto da Roberto Pinotti). Un libro questo di Volterri che rappresenta una micro wikipedia per tutti quegli appassionati di misteri archeologici, e per chi mosso dalla ricerca in ambito di analisi delle immagini, vuole sfruttare al massimo le risorse del suo personal computer: alla fine del volume vi è infatti un ampio spaccato tecnico-pratico per utilizzare al meglio le potenzialità di Photoshop 5. Il Dott. Roberto Volterri nella vita fa l’archeologo e in ambito universitario, si occupa di Archeometallurgia. E’ un assiduo collaboratore del mensile HERA, dedicato allo studio dei ‘misteri archeologici’, delle civiltà scomparse, e della mitologia. L’autore, conosciuto nell’ambito accademico presso l’università di Roma “Tor Vergata”, riesamina dunque in questo suo lavoro, attraverso una diversa quanto affascinante chiave di lettura, una serie di dipinti e di antiche cronache cercando di individuare quegli anacronismi storico-culturali che possono dare un significato del tutto differente alle opere stesse ed alla storia dell’uomo. Il tutto condito non solo da un’incrollabile fede nella ricerca della verità, ma anche da una forte onestà intellettuale e metodologica che non lo fa scivolare nella cialtroneria o nel ridicolo.
lunedì 20 aprile 2009
Matteo Becucci vince X Factor. Grandi anche i The Bastard Sons of Dioniso
X Factor, su Rai 2, e poi l’ultima puntata su Rai 1, in tutti questi mesi ha rappresentato un vero e proprio punto di riferimento per la categoria dell’esordio, ovvero ha messo in evidenza come la buona musica, la professionalità dai giurati ai vocal coach, il lavoro serio fatto di grandi ascese e brucianti cadute per tutti quelli che vi hanno partecipato, da Noemi ai Farias, sono gli elementi indispensabili per chi vuole fare della musica non solo uno stile di vita, che comunque rientra a torto o ragione nelle logiche del mercato dello spettacolo, ma anche una dimensione ontologica dell’essere per la musica ( mi si passi la cialtroneria heideggeriana). Al di là di tutte le polemiche sul televoto, mi sembra che l’epilogo abbia rispettato in tutto e per tutto gli artisti della finalissima: Matteo Becucci, il cantante della squadra di Morgan che ha sconfitto, per soli sedici voti, uno scarto millimetrico, i tre ragazzi trentini capitanati da Mara Maionchi, i grandi The Bastard Sons of Dioniso. Terzo classificato è stato Juri, della squadra di Simona Ventura, al quale Renato Zero ha esteso i più vivi apprezzamenti sia per l’originalità testuale del giovane cantante, sia per la singolarità della metrica. Dopo 14 puntate “X Factor”, il talent show di Raidue, dunque dà il suo responso: il trentottenne livornese Matteo Beccucci è il vincitore della seconda edizione di X-Factor. Al di là della dotazione anagrafica del Becucci (finalmente non conta essere assolutamente pop, fighi, e giovani), il cantante ha dalla sua dolcezza e mitezza nell’aspetto, e un forte background vocale limpido, deciso a tratti tonante. Forse un’antieroe del mondo delle pop star. Che dire dei The Bastard Sons of Dioniso. Pulp, pure troppo, punk rock in corpore, grinta nelle spinte corali, un mix di filosofia e antropologia musicale che unisce Friedrich Wilhelm Nietzsche per l’apollineo e il dionisiaco e uno slancio acidulo nei testi alla William Burroughs. Insomma una finalissima così non poteva che avere in assoluto l’x factor!
giovedì 12 marzo 2009
The Bastard Sons of Dioniso
L'appuntamento è per giovedì prossimo, 19 marzo 2009, alle ore 20 con ingresso libero
BASTARD IN CONCERTO AL PARCO DI PERGINE
L'assessore Panizza: "Dalla band trentina un messaggio positivo ai giovani"
Il concerto dei Bastard Sons of Dioniso, tanto atteso, ci sarà: il gruppo rivelazione dell'edizione 2009 della trasmissione Rai X Factor si terrà il prossimo giovedì, 19 marzo 2009, alle ore 20 presso il parco Tre Castagni di Pergine. La conferma è arrivata nel pomeriggio di oggi direttamente da Milano, dove la produzione Magnolia, in accordo con Rai2, ha deciso lo spostamento della trasmissione dalla prima serata del lunedì a quella del martedì. Di conseguenza è slittato di un giorno il programma organizzato per il ritorno a casa dei Bastard: la band muoverà da Milano alla volta della Valsugana nella giornata di mercoledì 18 marzo, quando sono previste le riprese televisive dei tre ragazzi con le famiglie e gli amici, nei luoghi dove sono nati.
"Vogliamo ricostruire la vita dei Bastard, così come quella degli altri finalisti dell'edizione 2009 di X Factor - ha spiegato Flavio Tallone, direttore di produzione del programma, presente oggi a Trento - Si tratta di un momento necessariamente privato, dove noi andremo a documentare i luoghi familiari di questi ragazzi". Il momento pubblico è rimandato al giorno successivo, giovedì 19 marzo, con il concerto al parco dei Tre Castagni di Pergine, organizzato dalla Provincia autonoma di Trento. Il cambio di programma sul rientro a casa dei Bastard Sons of Dioniso è dovuto alla spostamento della trasmissione X Factor nel palinsesto di Rai2: dalla prima serata del lunedì a quella del martedì. La comunicazione è arrivata direttamente da Milano nelle prime ore del pomeriggio di oggi, dopo che in conferenza stampa era stata annunciato il programma messo a punto dalla Provincia autonoma di Trento, organizzatrice del concerto. La nuova data del concerto dei Bastard è fissata per giovedì prossimo, 19 marzo 2009. Il programma iniziale fissava il concerto per la serata di mercoledì. Alle ore 20.30, la band trentina salirà sul palco allestito nella suggestiva cornice del Parco dei Tre Castagni di Pergine per il concerto tributo ai loro fans e a tutto il movimento musicale trentino. Il concerto è un'iniziativa fortemente voluta dall'assessore provinciale alla cultura Franco Panizza: "Dai Bastard Sons of Dioniso arriva un messaggio positivo, di forza e originalità, per i giovani. E' compito delle istituzioni trentine supportare realtà che hanno trovato il successo della platea nazionale. Il successo dei Bastard - ha ricordato Panizza - deve essere l'occasione per offrire maggiore visibilità ad una realtà molto importante per il mondo giovanile, ovvero le decine di gruppi musicali trentini che da sempre animano la realtà locale. Il successo dei Bastard è anche il loro successo e noi non vogliamo dimenticare l'intero movimento".
L'occasione della conferenza stampa di oggi è servita da offrire i dati del successo che i Bastard stanno registrando in tutta Italia: il sito internet ufficiale del gruppo ( http://www.tbsod.com/ ha registrato nell'ultimo mese e mezzo un picco di accesso, oltre 600 mila, contro i 30 mila registrati negli ultimi due anni. In aumento sono anche i fans reali, fisici (che si affiancano a quelli virtuali del web): sono centinaia le richieste che arrivano di adesione ai vari fans club lcoali, mentre in molte zone d'Italia, si stanno organizzando l'apertura di nuovi fans club.
Dopo la due giorni trentina, i Bastard faranno ritorno a Milano per continuare la sfida che li vede tra i favoriti per la vittoria dell'edizione 2009 di X Factor.
Nella giornata di giovedì è prevista, presso la sala stampa della Provincia autonoma di Trento di piazza Dante, una conferenza stampa a cui prenderanno gli stessi Bastard, l'assessore Panizza e la produzione Magnolia.
In caso di maltempo, il concerto si terrà al Palaghiaie di Trento, sempre giovedì 19 marzo e con lo stesso orario (ore 20).
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