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lunedì 13 giugno 2011

Il libraio di Régis de Sá Moreira (Aisara)











In questo splendido libro che consiglio da subito, parlo de Il libraio di Régis de Sá Moreira, lo stupore è sempre dietro ogni pagina. Non ci sono divagazioni o considerazioni sul piacere e le tante monomanie ossessive legate al libro, o alla lettura. Non è un libro in cui si cerca di ripercorrere l’incontro con questo oggetto meraviglioso che fa viaggiare lontano la fantasia, né di tutte quelle sensazioni ad esso connesse che ti rivoluzionano profondamente la vita, e ti cambiano il tuo modo di vedere le cose. Certamente questa è un’opera che educa alla lettura perché la fa amare, perché ogni pagina ti sussurra un’incredibile verità: è il libro che sceglie te e non il contrario. Immaginate che in qualche posto del mondo, lontano “anni luce” dai vostri spazi quotidiani, c’è un libraio e la sua libreria, forse un po’ genio forse un po’ pazzo, forse niente di tutto ciò, forse solo innamorato del leggere. Per ogni situazione che vive all’interno del suo negozio, ha una sua particolare tisana che gusta sfogliando qualche pagina. La sua è una libreria speciale “open 24 hours!”. I suoi clienti spaziano da quelli che non hanno letto mai un libro a quelli dal palato difficile, a quelli che vanno solo per disturbare la sua quiete. E a volte nella sua libreria mette piede anche … Dio!.
“A migliaia di chilometri dal luogo in cui vi trovate, in un paese, una città, una libreria qualunque, un libraio aprì gli occhi. Aveva appena sentito il pudupudupudù della porta d’ingresso della sua libreria. Sistemò un po’ il banco e rimase in attesa. Il banco del libraio era nascosto dietro due scaffali disposti ad angolo. Era convinto che i clienti, entrando in una libreria, sperassero per prima cosa di vedere i libri. Non era un libraio che la maggior parte di loro cercava. Al libraio piaceva l’idea che i clienti si trovassero da soli di fronte a un oceano di libri, una marea, per la precisione, senza che nessuno li osservasse. Gli piaceva l’idea che i libri esistessero anche senza di lui. Si chiedeva se a piacergli non fosse l’idea stessa di non esistere. Il libraio era molto malinconico, bisogna dirlo, ma ormai ci aveva fatto l’abitudine. Non riusciva proprio a capire come mantenere un umore inossidabile in mezzo a tutti quei libri, tutte quelle storie, tutti quei pensieri, tutte quelle vite. Nei momenti peggiori, arrivava perfino a invidiare i venditori di auto; senza crederci troppo, però. Infatti il libraio invidiava non tanto gli scrittori, quanto i personaggi dei libri che leggeva. E non aveva mai letto un libro in cui l’eroe fosse un venditore di auto
Régis de Sá Moreira è nato nel 1973 nella periferia parigina da padre brasiliano e madre francese. Autore di vari romanzi, ha riscosso un ottimo successo di pubblico e di critica, ottenendo nel 2002 il premio Le Livre Élu.

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