Massimo Zamboni, Pierfrancesco Pacoda, Marco Philopat, Gianluca Morozzi, Vincenzo Santoro, Alessandro Portelli sono alcuni degli ospiti della rassegna di musica e libri “La Poesia nei jukebox”, che si terrà dal 21 settembre al 30 ottobre a Lecce. La poesia nei jukebox si propone di tracciare un percorso nella storia della musica attraverso la voce degli autori, la ricerca musicale, i romanzi che trasudano musica, il costume e lo stile che la musica ha marchiato, e anche attraverso la musica stessa e le canzoni. Sette incontri capaci di spaziare tra generi (letterari e musicali), con l’intento di raccontare il secolo appena trascorso e quello appena cominciato proprio attraverso la musica e le parole. La rassegna, a cura di Coolclub in collaborazione con Officine Cantelmo, Fondo Verri, Libreria Ergot e Il Giardino delle Nuvole, rientra nell’ambito del progetto Ottobre, piovono libri: i luoghi della lettura promosso dal Centro per il libro del Ministero per i Beni e le attività culturali in collaborazione con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, l’Unione delle Province d’Italia e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani. La poesia nei jukebox è la frase che il poeta Allen Ginsberg pronunciò ascoltando la musica di Bob Dylan. Sintesi perfetta di un rapporto, quello tra musica e letteratura, da sempre molto forte che nel tempo si è espresso in modi diversi. Il viaggio parte dal Salento e dalla sua musica lunedì 21 settembre presso le Officine Cantelmo attraverso le parole di Vincenzo Santoro che nel suo “Il ritorno della taranta. Storia della rinascita della musica popolare salentina” ricostruisce dagli anni 70 a oggi il “rinascimento della pizzica”. A seguire spazio alla musica di Anna Cinzia Villani e Suoni Rurali.
Venerdì 2 ottobre sempre alle Officine Cantelmo si proseguirà con uno dei protagonisti della musica rock indipendente Massimo Zamboni, storico chitarrista dei CCCP - Fedeli alla linea e dei CSI Consorzio Suonatori Indipendenti, che incontrerà il pubblico per raccontare la nascita berlinese del suo storico gruppo; una storia "tra Padania e punk" dal titolo Live in Punkow. Dalla Berlino del Muro a CCCP-Fedeli alla linea - Istruzioni per fare qualcosa.
Venerdì 9 ottobre il Fondo Verri ospita un interessante cambio di prospettiva sulla musica e sulle sue influenze con la presentazione del libro “La rivolta dello stile” che il giornalista Pierfrancesco Pacoda ha scritto con il sociologo e antropologo Ted Polhemus. Una guida alle modificazioni che solcano i codici del lifestyle e della società, ricostruendo una geografia fatta di luoghi, club, stelle del rock e dj di successo che, inconsapevolmente, hanno messo in relazione la strada e i consumi, l’underground e l’alta moda. A seguire concerto dei pugliesi Radicanto e dj set di Popolous.
Sabato 10 ottobre sempre al Fondo Verri spazio alla presentazione del romanzo Ghiaccio di Alessio Viola, scrittore, editorialista del Corriere del Mezzogiorno. È un romanzo generazionale, on the road tra la Puglia e l’Olanda. Intrecci tra terrorismo, amicizia e amore, è il secondo capitolo di una trilogia cominciata nel 2006 con Closin’time per le Edizioni della Libreria, Laterza. Neil Young, i Beatles, il rugby, inseguimenti alla Serpico, il testamento di Easy rider, Guccini, la lotta politica, la focaccia “nella carta color marrone” di San Nicola, gli addii alla Bogart.
Domenica 18 ottobre presso la Libreria Ergot un tuffo negli anni 70 e 80 italiani con una figura simbolo della controcultura: Marco Philopat. Ha aderito nel 1977 al movimento punk italiano diventandone uno dei più profondi conoscitori e animatori. È uno dei fondatori del Virus di Milano, uno dei primi centri sociali italiani attraverso i suoi romanzi intrisi di musica racconta un’altra storia del nostro paese, quella sotterranea.
Sabato 24 ottobre le Officine Cantelmo ospitano Gianluca Morozzi, una della voci più interessanti della nuova letteratura italiana. Lo scrittore bolognese racconterà come e quanto è affascinato dalla musica che vive nei suoi romanzi attraverso le sue storie e i suoi personaggi che hanno il suono dei nostri giorni. Subito dopo l’incontro, Morozzi si esibirà con la sua band Street Legal.
Venerdì 30 ottobre la serie di incontri si concluderà alla Libreria Ergot con un incontro dedicato alla vita e alla ricerca di Georges Lapassade, una delle figure più importanti della psicosociologia, dell'etnologia e della pedagogia. Autore di numerose opere sugli stati modificati di coscienza con particolare interesse per i temi della trance. Anche per questo fu studioso della nostra terra e della nostra musica. Questa giornata di studi partirà dalla nostra musica tradizionale per arrivare fino al rap.
Oltre a questa sezione dedicata al pubblico “adulto” il progetto ne prevede anche un’altra dedicata ai più piccoli che coinvolgerà Calimera (venerdì 16 ottobre - ore 17.00) e Martano (sabato 17 ottobre - ore 17.00). Un Librobus trasporterà libri di ogni genere offrendo ai bambini anche spettacoli e laboratori. L’organizzazione è a cura della libreria Il Giardino delle Nuvole di Calimera in collaborazione con Associazione Il Dado, Comune di Calimera, Comune di Martano, Presìdi del libro.
Le presentazioni avranno inizio alle ore 21.00. Ingresso gratuito
fonte iconografica: MANIFESTO BEAT a cura di Ursus, Juke Box All'idrogeno – Torino, 1990
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domenica 20 settembre 2009
domenica 7 giugno 2009
Il libro del giorno: In clandestinità. Mr Pall incontra Mr Mall di Vinicio Capossela e Vincenzo Costantino ( Feltrinelli)
"Pagine in forma di round, perché la boxe è un po' la metafora della vita. Un incontro dopo l'altro. Il gong e ancora il gong, e noi sempre più suonati, destinati tutti a diventare vecchie glorie, orfani dei riflettori della nostra gioventù." Vinicio Capossela e Vincenzo Costantino "Cinasky" in un libro a quattro guantoni in forma di round. Due amici, due "compagni di sbronze" - Mr Pall e Mr Mall -, complementari e indivisibili come la scritta sul pacchetto di sigarette, alle prese con l'epica della quotidianità. Ubriacature e abbandoni, solitudine e vagabondaggi notturni, scorribande negli ipermercati e vecchie auto scassate e, su tutto, l'amicizia che sempre salva e tiene a galla.
"Quindici serrati round, capitoli di vita, cenni autobiografici, esperienze extra-ordinarie da cui provengono magnifiche prose musicali, euforiche congetture da periferia, le telefonate a Mr. Buk, alias Charles Bukowski e infine l'odio verso il mondo e l'amore per ciò che lo fa dimenticare: l'alcol"
di Marco Philopat tratto da XL di La Repubblica, anno IV, n.46, p. 192
casa editrice Feltrinelli: http://www.feltrinellieditore.it/
In clandestinità. Mr Pall incontra Mr Mall
di Capossela Vinicio e Costantino Vincenzo
2009, 219 p., brossura, Editore Feltrinelli (collana I narratori)
"Quindici serrati round, capitoli di vita, cenni autobiografici, esperienze extra-ordinarie da cui provengono magnifiche prose musicali, euforiche congetture da periferia, le telefonate a Mr. Buk, alias Charles Bukowski e infine l'odio verso il mondo e l'amore per ciò che lo fa dimenticare: l'alcol"
di Marco Philopat tratto da XL di La Repubblica, anno IV, n.46, p. 192
casa editrice Feltrinelli: http://www.feltrinellieditore.it/
In clandestinità. Mr Pall incontra Mr Mall
di Capossela Vinicio e Costantino Vincenzo
2009, 219 p., brossura, Editore Feltrinelli (collana I narratori)
martedì 5 maggio 2009
Il libro del giorno: JAMES FREY, Buongiorno Los Angeles (Tea)
Scrittore tra i più acclamati, controversi e originali dell’America di oggi, James Frey non ha scelto soltanto un personaggio o una storia per il suo primo romanzo, ha scelto un’intera città: El Pueblo de Nuestra Señora la Reina de Los Angeles de Porciúncula. Oggi, semplicemente, Los Angeles. Immane distesa di auto e individui, serbatoio infinito di illusioni e sogni infranti, immagine esplosa di una società, miraggio che si accende ogni giorno come un’insegna al neon, Los Angeles lancia il suo richiamo a tutte le anime perdute, perché vengano a consumare le loro storie nel suo abbraccio capiente. Come Amberton, il grande attore viziato, la cui passione segreta per ciò che non può avere potrebbe distruggergli la carriera; oppure Joe, il vecchio homeless alcolista e filosofo di Venice Beach, che per salvare una drogata rischia di morire nel gabinetto pubblico dove si è installato; o la coppia di giovani scappati da un buco di provincia dell’Ohio con duemila dollari e troppe cicatrici; o ancora Esperanza, che è americana perché sua madre l’ha partorita quindici metri dopo aver oltrepassato il confine messicano, e che per un solo momento di umiliazione rischia di perdere tutto. Frey li segue, ce li fa vedere da vicino e intanto allarga la nostra visuale ad altri personaggi e alla città, a perdita d’occhio, fino a che improvvisamente ci rendiamo conto di essere davanti a un Paese intero, a una cultura, a un momento storico.
casa editrice Tea: http://www.tealibri.it/index.asp
"Una tempesta di parole, un rapido susseguirsi di minuziosi e ripetitivi gesti quotidiani e improvvise esplosioni emotive. Un incantevole linguaggio parlato che fa a pezzi le strettoie della norma grammaticale"
Marco Philopat
da Xl di Repubblica, n. 45, 05/09, p. 183
JAMES FREY, Buongiorno Los Angeles
Trad. di B. Amato
Narrativa TEA - pp. 560;
A giorni in libreria
casa editrice Tea: http://www.tealibri.it/index.asp
"Una tempesta di parole, un rapido susseguirsi di minuziosi e ripetitivi gesti quotidiani e improvvise esplosioni emotive. Un incantevole linguaggio parlato che fa a pezzi le strettoie della norma grammaticale"
Marco Philopat
da Xl di Repubblica, n. 45, 05/09, p. 183
JAMES FREY, Buongiorno Los Angeles
Trad. di B. Amato
Narrativa TEA - pp. 560;
A giorni in libreria
martedì 7 aprile 2009
MADREZMA - White Angel
In tutta sincerità ho dovuto prendermi il tempo necessario per ascoltare il lavoro dei Madrezma, e quando ci vuole tempo per metabolizzare un prodotto in ambito culturale o musicale, vuol dire che non si tratta di roba da poco.
O meglio richiede quel tanto di impegno per andare oltre rispetto a considerazioni superficiali che comunque vanno fatte per poter offrire un quadro quanto più esatto possibile. Sul loro myspace fanno un elenco di possibili influenze che nella loro musica si registrano, si percepiscono a pelle, ed è giusto visto che sono all’inizio e non si può certo parlare di maturità sia sul piano compositivo, che su quello prettamente tecnico. Devo comunque dire che il livello della band dalla batteria che non sdegna preziosi virtuosismi anche in controtempo, al basso e alla chitarra, risulta essere di un livello medio alto.
Il sound è vigoroso, a tratti acidulo, buona la resa vocale anche nei momenti corali, insomma come nella migliore tradizione dai Nirvana sino ai Subsonica. Interessante la ricerca testuale dalla quale traspira un forte decadentismo naturalmente di matrice post-moderna, macchiato di una giusta dose di noir, dark e filosofia punk (Abitudine e Schiacciami) Se fossero un libro potrei solo indicare un titolo: Costretti a sanguinare di Marco Philopat edito da Einaudi qualche anno fa.
Il loro myspace è http://www.myspace.com/madrezma
Il loro album ha come titolo White Angel
Il progetto MADREZMA nasce dall'incontro di Pablo Abbrescia (voce,chitarra), Dodo Sibillano (basso,voce) e Rino Petrosino (batteria) alla fine del 2007. Dopo meno di un mese si esibiscono per la prima volta insieme dal vivo e capiscono che non possono più farne a meno. Seguono quindi presto altre esibizioni live,tra cui quella in acustico al Teatro Kismet Oper di Bari,in occasione del "Controfestival 2007".
Alla formazione iniziale si unisce a gennaio del 2008 "il Dona" Alessandro Donadei (chitarra solista, col guanto) l'elemento mancante che rende esplosiva la reazione MADREZMA
O meglio richiede quel tanto di impegno per andare oltre rispetto a considerazioni superficiali che comunque vanno fatte per poter offrire un quadro quanto più esatto possibile. Sul loro myspace fanno un elenco di possibili influenze che nella loro musica si registrano, si percepiscono a pelle, ed è giusto visto che sono all’inizio e non si può certo parlare di maturità sia sul piano compositivo, che su quello prettamente tecnico. Devo comunque dire che il livello della band dalla batteria che non sdegna preziosi virtuosismi anche in controtempo, al basso e alla chitarra, risulta essere di un livello medio alto.
Il sound è vigoroso, a tratti acidulo, buona la resa vocale anche nei momenti corali, insomma come nella migliore tradizione dai Nirvana sino ai Subsonica. Interessante la ricerca testuale dalla quale traspira un forte decadentismo naturalmente di matrice post-moderna, macchiato di una giusta dose di noir, dark e filosofia punk (Abitudine e Schiacciami) Se fossero un libro potrei solo indicare un titolo: Costretti a sanguinare di Marco Philopat edito da Einaudi qualche anno fa.
Il loro myspace è http://www.myspace.com/madrezma
Il loro album ha come titolo White Angel
Il progetto MADREZMA nasce dall'incontro di Pablo Abbrescia (voce,chitarra), Dodo Sibillano (basso,voce) e Rino Petrosino (batteria) alla fine del 2007. Dopo meno di un mese si esibiscono per la prima volta insieme dal vivo e capiscono che non possono più farne a meno. Seguono quindi presto altre esibizioni live,tra cui quella in acustico al Teatro Kismet Oper di Bari,in occasione del "Controfestival 2007".
Alla formazione iniziale si unisce a gennaio del 2008 "il Dona" Alessandro Donadei (chitarra solista, col guanto) l'elemento mancante che rende esplosiva la reazione MADREZMA
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