“Uomo e personaggio prima, e solo poi veniva l’attore”: così Marco Ferreri raccontò l’amico Ugo Tognazzi, sottolineando il più autentico tratto distintivo di questo interprete formidabile del versante “normale” e medioborghese della commedia all’italiana: l’umanità. Una caratteristica dissimulata nel personaggio e manipolata dall’attore, ma mai disabitata dalla persona.
A poco più di vent’anni dalla scomparsa di Ugo Tognazzi, questo libro ripercorre l’esperienza di un attore che ha offerto alla nostra società l’immagine spesso complessa, a volte acida, a tratti surreale, ma sempre ironica e profondamente umana, dei propri vizi e delle proprie virtù, delle debolezze e delle grandezze, delle illusioni e delle irrimediabili sconfitte.
Il tutto per offrire il ritratto di quello che non è certo difficile immaginare come l’alter ego del cinema italiano. Anzi, l’alter... Ugo.
Massimo Causo, critico cinematografico, fa parte del gruppo “Sentieri Selvaggi”, è curatore della sezione “Onde” del Torino Film Festival e consulente del Festival del Cinema Europeo di Lecce. Critico del quotidiano “Il Corriere del Giorno” di Taranto, è redattore della rivista “Il Ragazzo Selvaggio” e collabora con “Duellanti”, “Cineforum”, “Filmcritica”, “Panoramiche/Panoramiques”. Ha insegnato storia e critica del cinema all’università del Salento e, oltre a numerosi saggi su autori e tendenze del cinema mondiale, ha pubblicato monografie su Kathryn Bigelow, Francesco De Robertis, Michele Placido, Ugo Tognazzi, Andrej Konchalovskij, Andrzej Wajda, Maurizio Nichetti, Lucia Bosè, Margherita Buy, Valeria Golino.
A poco più di vent’anni dalla scomparsa di Ugo Tognazzi, questo libro ripercorre l’esperienza di un attore che ha offerto alla nostra società l’immagine spesso complessa, a volte acida, a tratti surreale, ma sempre ironica e profondamente umana, dei propri vizi e delle proprie virtù, delle debolezze e delle grandezze, delle illusioni e delle irrimediabili sconfitte.
Il tutto per offrire il ritratto di quello che non è certo difficile immaginare come l’alter ego del cinema italiano. Anzi, l’alter... Ugo.
Massimo Causo, critico cinematografico, fa parte del gruppo “Sentieri Selvaggi”, è curatore della sezione “Onde” del Torino Film Festival e consulente del Festival del Cinema Europeo di Lecce. Critico del quotidiano “Il Corriere del Giorno” di Taranto, è redattore della rivista “Il Ragazzo Selvaggio” e collabora con “Duellanti”, “Cineforum”, “Filmcritica”, “Panoramiche/Panoramiques”. Ha insegnato storia e critica del cinema all’università del Salento e, oltre a numerosi saggi su autori e tendenze del cinema mondiale, ha pubblicato monografie su Kathryn Bigelow, Francesco De Robertis, Michele Placido, Ugo Tognazzi, Andrej Konchalovskij, Andrzej Wajda, Maurizio Nichetti, Lucia Bosè, Margherita Buy, Valeria Golino.