Un'indagine nella storia, nei luoghi, tra i personaggi dell'ultima
grande dinastia reale alla ricerca dell'Elisabetta segreta. Quando
Elisabetta salì al trono, nel 1952, Truman governava gli Usa e Stalin
guidava l'Urss. Sette decenni più tardi, dopo la fine dell'Impero
britannico, il crollo del comunismo, diverse tragedie collettive e da
ultimo perfino la peggiore pandemia da un secolo in qua, lei è ancora al
suo posto, anacronistica nei suoi completi pastello come nella sua
rigida etichetta, impassibile di fronte alle tempeste e agli scandali
che si sono accumulati nella vita della famiglia reale: dai vari divorzi
alla morte di Diana, dai sex affair del principe Andrea alla ribellione
di Harry e Meghan. Se gli avvenimenti sollevano più di un interrogativo
sulla sopravvivenza della Corona, è innegabile però che la regina, dopo
aver consacrato la sua lunga vita alla monarchia, sia ormai
universalmente il simbolo del suo Paese. A lei, che ben pochi possono
vantarsi di conoscere, Antonio Caprarica ha dedicato un'indagine
penetrante e documentatissima, seguendone la storia fin dalla nascita e
dal ribaltamento della linea dinastica che le regalerà la corona dopo
l'abdicazione di Edoardo VIII, le cui simpatie naziste preoccupavano gli
ambienti politici non meno del suo legame con la divorziata Wallis
Simpson. In ciascuna delle tappe il giornalista, il maggiore esperto
italiano della Casa Reale, va alla ricerca dell'Elisabetta segreta, dei
sentimenti, dei sogni, dei tormenti nascosti dietro la maschera offerta
ai sudditi e ai media nelle situazioni ufficiali. Un'occasione per
ripercorrere i momenti più significativi di un regno punteggiato di
record e per avvicinare, attraverso un racconto appassionante, una donna
straordinaria che, qualunque sarà la sorte della dinastia, sarà regina.