
Irène Némirovsky
Pubblicata in Italia dalla Giuntina nel 1995, la Némirovsky passa inosservata finché la casa editrice Adelphi pubblicò “Suite francese” nel 2005, e subito dopo “Il ballo”,“David Golder”, “Jezabel”. “Un bambino prodigio” è una fiaba che ha l’ambientazione sfumata e il tono apologetico delle favole. Una Némirovsky segreta.
Un bambino prodigio
Nelle taverne di un porto del mar Nero, Ismaele Baruch, il bambino prodigio, canta i dolori e le gioie dei miserabili, degli emarginati, degli esclusi. Il suo talento affascina il poeta in crisi Romain Nord e la sua amante, la «Principessa», una ricca vedova in cerca di nuove emozioni. Strappato al suo mondo di miseria, Ismaele diventerà il giocattolo di una società aristocratica, pronta all'entusiasmo quanto al disprezzo, che finirà per umiliarlo inesorabilmente.
L’autrice
Irène Némirovsky nacque a Kiev nel 1903. A sedici anni emigrò in Francia con i genitori. Ebbe due figlie e scrisse una dozzina di libri. In quanto ebrea, nel luglio del 1942 fu arrestata dalla polizia francese e poi deportata ad Auschwitz dove fu uccisa un mese dopo.
Pagg. 67, Euro 8, Traduzione: Vanna Lucattini Vogelmann
In libreria dal 27 agosto