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domenica 2 agosto 2009

Il libro del giorno: L' arte di essere povero di Boniface de Castellane, 2009, Excelsior 1881 (collana Impronte)

"Il mio divorzio fu emesso il 5 novembre, alle cinque della sera". Così inizia quella che, oltre a una testimonianza avvincente, può essere letta come manuale scritto da un autentico intenditore, oggi venerato anche in Internet. Il matrimonio con l'ereditiera americana Anna Gould aveva reso Boni de Castellane "Re di Parigi". I sontuosissimi parties, spesso in maschera, con cui animava le serate parigine sono rimasti nella storia. Affollati della crème della società, con il conte di Montesquiou, Marcel Proust, Sarah Bernhardt, la Duse, d'Annunzio, l'allora giovane Jean Cocteau e pure Oscar Wilde. Tutti volevano essere suoi ospiti. Finché la moglie, indispettita dalle spese (e dai tradimenti), presentò istanza di divorzio e Boni, abbandonato da tutti, finì a doversela vedere coi creditori e con la buona società che ora gli voltava le spalle. Ma seppure difficile, la sua nuova, lunga vita "da povero", non fu però da meno di quella precedente. Perduti lussi e limousine, Boni restò con qualche abito e i mezzi pubblici, ma riuscì nell'impresa di rimanere sempre fedele a se stesso. E conservando il suo spiccato senso dell'umorismo, poco prima di morire, decise di raccontare "L'arte di essere povero".

"Boniface de Castellane è una leggenda nella Parigi della Bella Epoque, la sua vita il tripudio dello chic"

di M.G.L. tratto da Io Donna del Corriere della Sera n.31 del 1/09/09 p. 33

L' arte di essere povero di Boniface de Castellane, 2009, Excelsior 1881 (collana Impronte)

casa editrice Excelsior 1881: http://www.excelsior1881.eu/

sabato 9 maggio 2009

Il libro del giorno: Madman Bovary di Claro Christophe (Nutrimenti)

Cosa accade se, per placare le pene d'amore, Madman Bovary, il protagonista di questo deformato romanzo, cerca conforto nel suo libro preferito? Beh, può succedere di tutto se il libro è il capolavoro di Flaubert. Per esempio che la realtà, il presente, cominci a intersecarsi con Madame Bovary (che risuona qui nella storica traduzione di Natalia Ginzburg), che una discoteca assomigli sempre di più a una sala da ballo in grande stile dell'Ottocento, che il farmacista Homais diventi il vostro miglior amico, e che il veleno d'amore s'intrufoli nelle crepe del libro in cerca di un antidoto. Felicità, passione, ebbrezza - le parole che tanto affascinavano Emina - sono il breviario per l'unica cosa che conta davvero: un'erezione. Claro, con una lingua tesa, compulsiva e acrobatica, ha scritto la nuova grammatica dell'io innamorato.


casa editrice Nutrimenti: http://www.nutrimenti.net/home.php





"Il capolavoro viene sottoposto a tortura e deformato. Con una lingua che viene definita compulsiva e acrobatica"

di Giulia Borgese

da Io donna (il femminile del Corriere della Sera) p. 40 del 9/05/09

Madman Bovary, Claro Christophe, 2009, 150 p.
Traduttore - Maddamma M.
Editore Nutrimenti (collana Gog)

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