Da sempre la presenza di David Grossman sulla scena internazionale va
oltre i suoi romanzi: i suoi saggi e interventi su politica, società e
letteratura sono ormai diventati un punto di riferimento ineludibile per
tantissimi lettori ai quattro angoli del mondo. "La situazione è troppo
disperata per lasciarla ai disperati" sostiene. La dimensione personale
che è al centro della sua narrativa è indissolubilmente legata a quella
politica. Ed è per questo motivo che, nei saggi e nei discorsi che
compongono questo libro, Grossman non si limita ad analizzare la
situazione di Israele cinquant'anni dopo la Guerra dei Sei Giorni, a
descrivere le conseguenze dell'impasse politica in Medio Oriente o
dell'abbandono della letteratura nell'era post-fattuale, o a parlare di
Covid, ma finisce sempre per raccontarci qualcosa della sua esperienza
personale. Questa appassionata e lucida difesa dei valori della libertà e
dell'individualità, la strenua opposizione a disfattismo e disimpegno
prendono corpo in questi testi, che faranno certamente breccia nelle
menti e nei cuori dei suoi lettori.