
Paolo Roversi, scrittore milanese di 34 anni, è considerato da molti scrittori, Massimo Carlotto e Marcello Fois su tutti, l'erede del nuovo panorama noir italiano. Definito dalla critica “lo Scerbanenco postmoderno” in questo racconto inedito, tra sesso estremo e morte, immagina un omicidio durante la Fiera del LIbro di Torino di quest'anno in una torbida storia in cui non faticherete a riconoscere editori, scrittori e scrittrici dalla frusta più facile della penna.
Morte al salone del libro di Paolo RoversiLa voce del caporedattore Beppe Calzolari risuonò roca nell'apparecchio.
“Un collega della pagine letterarie mi ha chiesto se avevo qualcuno disponibile per tamponare un evento al Salone del Libro, e indovina?”
Enrico Radeschi sbuffò. Lui era un mastino della nera, un freelance a cui piaceva l'odore della strada, scovare le notizie in sella alla sua Vespa gialla. Quella richiesta gli suonava quanto mai strana.
“Odio la cultura lo sai?”
“La odiamo tutti: per questo facciamo i giornalisti.”
Calzolari ne sapeva una più del diavolo; ma soprattutto era consapevole che il cronista, pagato a cottimo, non aveva altra scelta se non quella di cedere al ricatto.
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http://satisfiction.menstyle.it/archive.php?eid=109fonte (
Satisfiction di Gian Paolo Serino)