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mercoledì 26 agosto 2009

Notizie sulla famiglia di Pietro Berra (Stampa)















Ho avuto il piacere di leggere e apprezzare l’ultimo lavoro poetico di Pietro Berra edito per i tipi di Stampa nella collana “Collana” diretta da Maurizio Cucchi, dal titolo “Notizie sulla famiglia”. Questa per l’autore comasco è la quarta raccolta dopo “Un giorno come l’ultimo”. “In viaggio per
le strade di Como e della mente” (Dialogo, 1997), “Poesie di lago e di mare” (Lietocolle, 2003) e “Poesie politiche” (Luca Pensa editore, 2005). L’opera, dove si registra l’influenza poetica di autori come Giampiero Neri e Fabio Pusterla, (divisa in tre sezioni titolate “Archivio Storico”, “Reportage da Brunate”, e “Ultima Ora”) parla di questa famiglia sullo sfondo dei primi del Novecento, e di tutta una schiera di eventi, memorie, colori, vicende che vanno a costituire una specie di album fotografico che ne costruisce la memoria. In 84 pagine viene narrato per versi un secolo dove si passa con un prosa poetica raffinata e puntuale nella visione espressa dal poeta, dal fascismo alla globalizzazione passando attraverso naunces tenui che come echi soffusi riportano alla mente le immagini della “Swinging London” quasi divenendo muti spettrali fantasmi seduti da tempo immemore sulle sedie sfatte di un cinema di provincia ora dismesso. Ma quello che più sembra rappresentare autenticamente il contenuto profondo della raccolta è il desiderio di lasciare alla poesia il compito di scorgere quel sottile filo rosso che collega ogni cosa e rende tutto più chiaro e manifesto anche agli occhi di chi non fa parte integrante dei tracciati mnemonico-biografici messi in questa sede nero su bianco. Le poesie raccolte nel volume qui presentato sono state scritte da Berra dopo la pubblicazione del libro “Poesie Politiche” risalente al 2005, e paiono seguire non solo formalmente ma anche semanticamente un sentire la poesia come impegno civile. E parliamo di un impegno civile particolare percepito dall’autore, come volontà di riscoprire l’identità dei luoghi che abbiamo abitato e vissuto e che ci hanno a loro volta abitati e vissuti, come stimolo a ripercorrere giorno per giorno le nostre storie al fine di evitare la diserzione crudele della dimenticanza, dell’immemorialità. Dunque un unico discorso poetico/politico (?) da rintracciare anche nelle precedenti produzioni liriche dove forte si avverte la continuità di una poiesi narrante storie minime di volti e luoghi che hanno comunque qualcosa di significativo per tutti, e che ancora molto possono insegnare. Scrive Maurizio Cucchi nell’introduzione: “ Come spesso accade ai veri poeti, Berra non enuncia i grandi temi – amore e strazio, morte e storia, tempo che muta il mondo –ma li introduce nei risvolti animati dei dettagli, nell’opacità sensibile delle nostre provvisorie esistenze e delle loro fasi, liete, dolorose o semplicemente indifferentichesiano”. Un libro quello di Berra che vale la pensa leggere e meditare, e che soprattutto ci ricorda , un po’ bodianamente, che la poesia può ancora dire la sua.

CIOCCOLATO

Prendeva tavolette di cioccolato
Da soldati dello stesso colore
La bambina sulla riva di Cernobbio.
Non immaginava che non fossero
Un dono del cielo, che la magnifica villa
Dove abitavano quegli angeli neri
Era stata l’ultimo rifugio
Di diavoli biondi in ritirata


in foto Franco Loi con Pietro Berra

martedì 23 giugno 2009

Il libro del giorno: Latitanze di Mauro Daltin (Besa editrice)

Dieci racconti, dieci storie costrette in spazi e tempi circoscritti, in eterne latitanze quotidiane sospese fra reale e surreale, fra manie e abitudini. Dieci fotografie minime catturate nel loro divenire senza, molto spesso, accennare a cause e conseguenze, a un prima o a un dopo. Il delitto, il sogno, la follia, l'assenza, il tempo sono le regioni in cui queste storie si addentrano. E la mappa che si ricava è fatta di racconti brevi per lo più giocati in presa diretta, dove echeggia un minimalismo teso all'analisi minuta del reale, perché è lì che si nasconde il significato delle cose. Una raccolta di storie che percorrono una strada di meta-realismo, oltre la realtà, verso un territorio dove i gesti hanno una tonalità e un peso incomprensibile per la logica comune.

"Una sorta di depistaggio da un quadro piuttosto preciso, da quello che è il nostro quotidiano teatro naturale. Se pensassimo a un poeta, a paragone di questi racconti editi dalla Besa Editrice, verrebbe in mente Giampiero Neri (...)"

di Mary Barbara Tolusso tratto da Il Piccolo di Trieste, p. 8 del 5/01/2009

casa editrice Besa: http://www.besaeditrice.it/



Mauro Daltin è nato nel 1976 in Friuli. Da anni lavora nell'editoria in vari ruoli, ora come editor e responsabile editoriale della casa editrice Ediciclo. Collabora come autore per il Touring Editore, ha fondato e diretto il quadrimestrale PaginaZero-Letterature di frontiera. Ha pubblicato L'eretico e il cattolico. Intervista a Elio Bartolini (Kappa Vu) e la raccolta di racconti Latitanze (Besa).

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