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giovedì 8 aprile 2021

The Hill We Climb. Parole di coraggio, speranza e futuro di Amanda Gorman (Garzanti)

 

 

Amanda Gorman's powerful and historic poem 'The Hill We Climb,' read at President Joe Biden's inauguration, is now available as a collectible gift edition.

'I was profoundly moved as I watched you read your poem 'The Hill We Climb' at last month's Inauguration. The power of your words blew me away' Michelle Obama, TIME

'Deeply rousing and uplifting' Vogue


On 20 January 2021, Amanda Gorman spoke a message of truth and hope to millions.

Aged twenty-two, she delivered a poetry reading at the inauguration of US President Joe Biden. Her poem, 'The Hill We Climb', addressed the country and reached across the world: a call for a brave future.

This special edition, which includes an enduring foreword by Oprah Winfrey, marks that poem and offers us courage, consolation and the inspiration to make change.

'Stunning' CNN
'Dynamic' NPR

'A moment of history in book form' Stylist

'When that young, vibrant, charismatic woman walked to the front of the platform in her bright yellow coat and that magnificent presence, I was thrilled' Hillary Clinton

'If the hardest part of an artist's job is to fully and honestly meet the moment, Amanda delivered a master class [at the inauguration]. She spoke truth to power and embodied clear-eyed hope to a weary nation. She revealed us to ourselves' Lin-Manuel Miranda, TIME

 

mercoledì 18 maggio 2011

InferNapoli di Peppe Lanzetta (Garzanti)













La vicenda si slabbra in una Napoli martoriata, vilipesa, oltraggiata, che si narcotizza con sesso e denaro. Vincent Profumo ha una storia da raccontare ed è quella di un camorrista, uno tutto un pezzo, insomma un boss autentico. Un po’ sui generis però perché è mandante spietato e commosso auditore della Maria Callas che ogni volta con la sua voce regina lo fa piangere, lo fa commuovere sino alle lacrime. I suoi famelici “segugi” hanno i nomi dei personaggi che adora: Rigoletto, Falstaff, Lohengrin, Andrea Chénier. Sciupafemmine e diviratore di cozze. Vincent Profumo è sposato e ha tre figlie che per omaggiare la Callas ha voluto chiamare Maria Sole, Maria Stella e Maria Luna. Fondamentalmente rimane l’incarnazione della solitudine, quella di chi ha perso il controllo sulla sua famiglia.. Intanto la lotta per il territorio continua con il Cinese, senza esclusione di colpi per diventare padroni di un territorio dove scorrono fiumi di sangue. Lanzetta scrive in InferNapoli la vera storia di una città di dannati come Napoli, fatta di ostentazione culinaria, sessuale e di status symbol extra/lusso. Una vera e propria discesa in un mondo malato e morboso, che condurrà il lettore a infilarsi lungo le pieghe della città partenopea in una spirale di vicoli, palazzi, coscienze, tragedie e orrore, in un mix ad alto potenziale di aggressività.

giovedì 6 agosto 2009

Il libro del giorno: Zanzotto Andrea e Breda Marzio, In questo progresso scorsoio. Conversazione con Marzio Breda (Garzanti)

«...in questo progresso scorsoio non so se vengo ingoiato o se ingoio.»

«C’è un volano infernale che gira ed esaspera una certa idea di onnipotenza, una rivoluzione che invade i pensieri e che inquieta e alla quale bisogna opporre resistenza…»

Emergenze climatiche e crisi ambientali, conflitti per l’energia e fondamentalismi religiosi, turbocapitalismo in panne ed eclissi degli idiomi minori: agli esordi del nuovo millennio, ci troviamo di fronte a un «tempo che strapiomba», si aprono nuove difficili sfide, che stiamo affrontando inconsapevoli. Una certa teoria di progresso, sordida e indifferente all’etica, rischia di portarci verso l’autodistruzione. Sono riflessioni come queste ad angosciare oggi Andrea Zanzotto, maestro di coscienza, oltre che autore di versi fra i più importanti e profetici del Novecento. In queste conversazioni, frutto di una lunga amicizia e consuetudine, il poeta ripercorre con Marzio Breda la propria esperienza umana, culturale e creativa. Soprattutto, affronta alcuni temi chiave del nostro presente, quando è più che mai necessario riscoprire il passato per sondare il futuro: paesaggio e linguaggio, storia e memoria, fede e politica, eros e psicoanalisi…

Andrea Zanzotto (Pieve di Soligo, 1921), comincia a insegnare a diciassette anni, attività che prosegue anche dopo la laurea in lettere a Padova. Nel 1951 il suo primo libro di versi, Dietro il paesaggio, cui segue una vasta produzione che culmina nella trilogia composta da Il Galateo in bosco (1978), Fosfeni (1983) e Idioma (1986). Nel 1999 esce l’opera completa di poesie e prose, nei Meridiani Mondatori. Oltre che poeta, Zanzotto è autore di racconti e di importanti saggi critici.

Marzio Breda (Conegliano, 1951), laureato in scienze politiche, inviato speciale del «Corriere della Sera». È autore del saggio La guerra del Quirinale (Garzanti, 2006) sulla transizione italiana durante le presidenze Cossiga, Scalfaro e Ciampi. Ha scritto la prefazione per l’antologia di Fernando Pessoa Poesie (RCS 2004). Suo uno studio sulla «biblioteca di Tangentopoli» per l’Almanacco Guanda 2008.

"Il poeta racconta a Marzio Breda quando parlando con Montale cità Aristotele in greco. Gina, cameriera tiranna del Nobel, lo interruppe: - E' dialetto veneto questo? -"

di Antonio D'Orrico tratto da In venticinque parole del Corriere della Sera Magazine n.31/32, p. 112


casa editrice Garzanti: http://www.garzantilibri.it/default.php


Zanzotto Andrea e Breda Marzio,
In questo progresso scorsoio. Conversazione con Marzio Breda (Garzanti)
collana Le Forme, 136 pagine, € 13.00

venerdì 3 luglio 2009

Il libro del giorno: Alfabeti. Saggi di letteratura di Claudio Magris Claudio (Garzanti)

Nel suo infinito viaggiare tra le migliori pagine della letteratura, Magris spazia dall'antichità al romanticismo tedesco, dai maestri russi dell'Ottocento ai grandi testimoni della crisi del Novecento, fino ai nostri giorni. Si confronta con miti moderni come Don Chisciotte e Robinson Crusoe, torna su luoghi dell'anima come Vienna e Praga... Nelle sue letture segnala i capolavori riconosciuti e quelli dimenticati. E incontra i grandi temi dell'esistenza e gli eventi che segnano il nostro destino di uomini: la guerra e la felicità, l'identità e la famiglia, la nascita e la morte, lo sport e l'erotismo, l'ira e il coraggio, la speranza e la malinconia, la storia e le sue malattie, il riso e il sangue...

"Alfabeti di Claudio Magris, recentemente edito da Garzanti è, per così dire, un libro sui libri, un libro dedicato alle opere di carta che sono entrate, con maggiore o minore intensità, nella vita di un lettore d’eccezione come lo scrittore triestino. L’insieme di questo volume, intessuto sì di articoli pubblicati in prevalenza sul Corriere, ma con una sua netta fisionomia, costituisce una sorta di “autobiografia letteraria” e ci offre con molta precisione l’immagine dello scrittore, perché se un autore si svela sempre attraverso i suoi libri, qualcosa di più intimo ancora avviene quando comincia a riflettere e raccontare le letture di una vita".

di Marina Torossi Tevini tratto da Il Sottoscritto (http://nuke.ilsottoscritto.it/Home/tabid/36/Default.aspx)

casa editrice Garzanti: http://www.garzantilibri.it/

Alfabeti. Saggi di letteratura di Claudio Magris Claudio
2008, 490 p., Garzanti Libri (collana Nuova biblioteca Garzanti)

lunedì 27 aprile 2009

Il libro del giorno: La guerra dei figli di Lidia Ravera, Garzanti

«L’ironia e la maturità del pensiero impregnano di sé una prosa sempre vivace e pungente.»

Dacia Maraini

«Vuole soltanto vivere. Vuole che vivere sia il suo incarico e il suo capolavoro. È questo che vogliono tutti. Vite forti, vite piene, vite emozionanti, vite nobili, vite speciali.
Nutrono progetti d’egoismo su vasta scala. Saranno intelligenti, saranno sprezzanti, saranno come nessuno è mai stato prima di loro.»

1967: la tredicenne Emma, carina e paziente, e la diciassettenne Maria, ironica e ribelle, sono in vacanza in montagna con il Padre e la Madre. È una Famiglia della media borghesia torinese, dove si insegna ai figli a difendersi dal mondo. Maria, com’era prevedibile, scappa di casa. Emma sa tutto ma, combattendo una nascente pietà per i grandi, tace. La ritroviamo dieci anni dopo, alle prese con un aggravarsi di quell’intimo conflitto fra complicità e compassione: Maria ha dichiarato guerra al mondo dei Padri. Una guerra armata. Emma la capisce eppure la disapprova. E intanto si impegna a crescere, cercando un nuovo assetto per sentimenti desideri e bisogni.
Con questo romanzo, dove una storia privatissima si intreccia con la Storia del nostro paese, Lidia Ravera rivive gli anni Settanta: il sogno di poter restare per sempre «figli», l’impeto collettivo verso la trasformazione della società e lo sconcerto di fronte al duro discorso del sangue. La violenza, i morti, gli agguati. La forza de La guerra dei figli è nella capacità di evocare la confusione di quegli anni lontani restando fedele al punto di vista di una ragazzina che diventa donna e alla scelta «stilistica» di raccontare il passato come se fosse il presente. Sobriamente, senza retorica, senza cedere al senno di poi, componendo il quadro attraverso una accurata collezione di dettagli

Casa editrice: http://www.garzantilibri.it/default.php

E’ scandito in quattro tempi La guerra dei figli (pp. 300. euro 17,60), che Lidia Ravera ha appena pubblicato da Garzanti. Un romanzo che conferma una sicura maturità narrativa, di cui già il romanzo precedente, Le seduzioni dell’inverno, pubblicato da nottetempo, aveva dato un’efficace testimonianza. Le ragioni? Intanto la propensione a dare la voce a un periodo attraverso i percorsi di una storia quotidiana e sentimentale (in senso flaubertiano) risulta qui affinata dal dominio sempre più solido di una materia fuggitiva (affidata molto spesso a biglietti, lettere, diari, un quaderno da vedere alla voce follia)

Giovanni Tesio

tratto da Tuttolibri, La Stampa, p.11, n.1662 del 25/04/09

domenica 15 marzo 2009

Shoko Tendo, il Drago nel cuore, Garzanti (2009)


Quest'opera esce nel 2004 in Giappone. Esce in Italia per i tipi di Garzanti solo nel febbraio del 2009, questo splendido libro di Shoko Tendo dal titolo Il drago nel cuore. Splendido innanzitutto per come descrive dall'interno un mondo a parte, un sottomondo, una dimensione parallela come la si voglia definire questa realtà che ha un nome grande, importante, inquietante: Yakuza. Per chi non lo sapesse la Yakuza è la più grande organizzazione criminale giapponese, firmatataria di più di cinquecento omicidi l'anno per lotte intestine, infiltrata nel mondo degli affari legali e delle istituzioni in molti paesi dell'Asia come Corea del Sud, Cina, Mongolia, Filippine e Indonesia, narcotraffico e prostituzione: ma pur sempre ninkyō dantai, nome il cui significato è accostabile a quello di "onorata società". Splendido per il ritmo incalzante, che ti incolla pagina dopo pagina, in questo viaggio all'inferno, dall'adoloscenza vista sotto gli sballi di differenti tipologie di droghe, perverse dinamiche di gruppo, morbosi rapporti sessuali, e una deriva sempre più letale, sempre più psicotica. Splendido perchè non era mai accaduto che una donna raccontasse l' universo fallocentrico, virile, maschilista della yakuza, un pò troppo spesso e in maniera da sognatori romantici associataagli antichi samurai e a codici d' onore. Tendo, racconta in forma di romanzo la sua vita di figlia di un boss, poi di vittima e amante di boss, che diventa boss lei stessa. Un libro splendido insomma che racconta il b-side del Giappone, quello che è patria non solo di Go Nagai.

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