
Gabriele Dadati sa come si racconta una storia, sa fingere un distacco che appartiene alle scritture mature, ma a ben guardare in questa cinematografica vicenda di arcangelo metropolitano che affianca, quasi sorveglia, una Maria profana si legge una sommessa ricerca di sé. Questa scrittura ha corpo e spirito e non promette nulla che non possa mantenere in pieno. In bilico tra il romanzo di genere, alto, e il Bildungsroman Gabriele guida attraverso lo specchio Gabriele. Marcello Fois.
Una città italiana di una provincia qualsiasi, nei nostri anni Zero. Un giovane regista è solo, insieme a tutto: insieme alla moglie, che più di ogni altra cosa ama spiare mentre dorme e che lascia correre a grotteschi raduni new age, solo insieme al suo lavoro, alle prese con la produzione che potrebbe finalmente portarlo fuori dall’asfissiante mondo televisivo verso il cinema. Sembra l’ultima occasione, il film sul cannibale ispirato a una storia vera. Così vera che durante le riprese il suo attore principale - nonché migliore amico - viene rapito. Sarà proprio il regista a tentare di salvarlo, perché l’attore non è che l’esca che il rapitore cattura per arrivare a lui. Inizia così un confronto claustrofobico e serrato tra un serial killer alla ricerca della Giustizia e l’uomo che lui ha scelto come testimone delle sue deliranti imprese. Il tutto in un clima da ordinaria Apocalisse che entra con disarmante semplicità nella mente del lettore.
Gabriele Dadati (Piacenza, 1982) ha pubblicato Sorvegliato dai fantasmi (peQuod, 2006), accolto con calore da critica e pubblico, vincitore del premio Dante Graziosi e finalista come “Libro dell’anno” nella trasmissione Fahrenheit di Radio 3 Rai. Cofondatore della rivista letteraria «Ore piccole», collabora al quotidiano «Libertà» di Piacenza e dirige una collana di narrativa per Barbera Editore. È autore di Booksweb.tv, la televisione dei libri ideata da Alessandra Casella (http://www.booksweb.tv/content/show/ContentId/1156).